La notizia che in Italia c’è un regime anticostituzionale è passata in secondo piano, non se la fila nessuno. E pensare che la fonte è certa, è il capitalismo che lo dice.


C_4_articolo_2023447_upiImageppIl 27 gennaio è uscita la notizia, su tutti i giornali, data da Bankitalia: Il 10% degli italiani possiede il 50% della ricchezza nazionale.
Ce lo dice il capitalismo stesso, la banca D’Italia, che noi viviamo in un regime anticostituzionale perchè i nostri Padri Costituenti, di tutti i partiti,  hanno inserito l’art. 53 nella Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ora, prendo atto che il comunismo è sconfitto, il socialismo pure ma mai come oggi avremmo bisogno di comunismo o di un socialismo che non sia socialdemocratico, invaso dal capitalismo.
Se tanto mi da tanto in base alla nostra Costituzione il suddetto 10% di nostri connazionali dovrebbero versare il 50% di tutte le imposte statali, regionali, comunali esistenti nel nostro Paese.
Per i leghisti, che sono un po’ tardi, il 50% dell’ Imu, Tares, Tarsi e tutte le diavolerie che lo Stato impone per garantirci dei servizi che non è un grado di garantire.
Mentre risulta, perchè ci sono le carte che parlano, che l’87% delle imposte viene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Mentre noi stiamo discutendo dei vari problemi individualmente e quindi lasciamo a se stessi tutti i più deboli in balia del destino baro e crudele, si continua a vivere in un Paese dominato da un regime economico anticostituzionale che non ha niente di democratico.
Ci sono parlamentari eletti che non sanno nemmeno che la nostra è una Repubblica parlamentare e si rivolge al Capo dello Stato dandogli del boia come se fosse un re o una repubblica presidenziale.

La repubblica parlamentare è un sistema politico o forma di governo, appartenente alla forme di democrazia rappresentativa, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è demandata, tipicamente tramite elezioni politiche, al parlamento e ai suoi membri che in quanto tale elegge con modalità differenti sia il governo che il presidente. Tuttavia vi sono repubbliche parlamentari in cui il presidente è eletto direttamente a suffragio universale.

Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell’unità nazionale, perciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni.

Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia: in questo modo esso ha perennemente il controllo sull’agire dell’esecutivo con possibilità di revocarlo e nominarne un altro.

Il giudizio sull’operato di una certa maggioranza parlamentare e del suo governo viene quindi espresso dai cittadini solo tramite il rinnovo dell’assemblea legislativa, diversamente da quanto avviene nelle repubbliche presidenziali.

Tale forma di governo è quella attualmente dominante in Europa.
Se qualcuno ha qualcosa da ridire in merito alla politica delle istituzioni si deve rivolgere alle istituzioni stesse, ai suoi colleghi di Parlamento.
In mezzo a questo polverone inutile destinato solo ad alimentare un populismo d’assalto che invece di portare democrazia porterà alla guerra civile tra poveri, senza liberarne alcuno, l’unica battaglia che gli italiani dovrebbero fare, possibilmente insieme ai parlamentari onesti, sarebbe quella di ripristinare la Democrazia e la Costituzione in questo paese dominato dalla finanza parassita che è la forza del capitalismo mondiale che opprime i popoli.
La colpa, ancora una volta, è la nostra che assistiamo indifferenti allo sfascio istituzionale e democratico nonostante sia il capitale stesso a darci la notizia che siamo in un regime.
Mussolini non ha mai ammesso di avere imposto la dittatura il Capitalismo ce lo comunica cosciente del fatto che la maggioranza di noi non se ne rende nemmeno conto.

Bankitalia: “Il 10% degli italiani
ha la metà della ricchezza del Paese”

Questa è la notizia che avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione, il resto sono chiacchiere.
I dati sulla ricchezza nazionale venivano studiati dal Pci e ci si organizzava per difender l’art. 53 della Costituzione ed è per questo che l’Europa e gli Usa hanno impedito che il Pci andasse al governo, era solo una questione di soldi e di potere non di Democrazia.
Oggi il sistema capitalistico finanziario e parassita è accettato da tutti, in primis la massa del popolino che si compra l’auto a rate, ed il capitalista non si occupa più di fabbriche, produzione. Non crea posti di lavoro ma investe in debiti di Stato che i cittadini sono costretti a pagare dal sistema politico complice e responsabile della mancanza di equità progressiva.
Se non risolveremo questo problema non saremo mai liberi in un Paese libero e democratico.
IL documento della Banca d’Italia è un documento ufficiale, non ce l’ha detto Mao, Stalin, Chavez, Che Guevara ecc.ecc.
Ce l’hanno detto loro e si scompiscierando dalle risate.
Una risata ci seppellirà, la loro.

Non ci sono stati scontri, sarebbe stata l’occasione giusta per informare sulle ragioni dei manifestanti, ma l’informazione di regime non lo fa. Speravano negli scontri per specularci sopra. Ci sono due fantasmi, oggi, nell’informazione italiana.


Il primo fantasma è la Giornata contro la violenza delle donne, ne scrivono solo la Stampa ed il Corriere.
Il secondo fantasma, in realtà sono tre e sono le manifestazioni di ieri a Roma.
Per l’informazione di regime sarebbe stata l’occasione di spiegare come e perchè studenti, lavoratori e precari hanno manifestato ieri a Roma. Aggiungendo magari anche le ragioni della Cgil.
Sulla terza manifestazione avrebbero potuto dirci che, ancora una volta, la destra fascista ha potuto manifestare a Roma, per la gioia di Alemanno il sindaco fascista che la maggioranza dei romani ha voluto in Campidoglio.
C’è da dire che i neofascisti romani sono stati molto attenti a non scandire slogan fascisti per non compromettere la manifestazione tanto, nel 2012, hanno comunque a disposizione 365 per darci dentro con slogan e bastoni.
Ma sono le ragioni della scuola pubblica, della Cgil, che mancano dall’informazione di oggi ed ho la netta impressione che l’informazione di regime sappia intingere la penna solo ed esclusivamente nel sangue o nei tafferugli il più delle volte preparati ad arte per distogliere l’attenzione dai veri problemi dei giovani, del popolo, dei lavoratori.
Purtroppo, per loro, è mancato il morto, sarebbe stato il massimo ve li immaginate i titoloni a quattro colonne?
Oppure i feriti, nessuno dei maggiori quotidiani ci avrebbe risparmiato il pistolotto sul povero agente ferito e contro la violenza dei manifestanti. Avrebbero scomodato le penne migliori, i cavalli di razza, i fuoriclasse del qualunquismo informativo.
Invece no, sulle donne non ne vale la pena, sono fatti loro. Così imparano a pretendere rispetto, uguaglianza e dignità ed a considerare come altissima prova d’amore un cazzotto sul naso o qualche coltellata dettata da un impeto d’amore.
Penso che Monti gradirà l’offerta dell’informazione di regime, il gioco di prestigio che ha fatto scomparire dalla prime pagine di tutti, o quasi, i giornali il resoconto delle manifestazioni di ieri e le loro domande, le accuse al suo governo.
Se uno ieri fosse stato impegnato oggi non saprebbe perchè ieri a Roma migliaia di giovani e di lavoratori hanno manifestato e se per caso leggesse un trafiletto inerente alla manifestazione degli studenti commenterebbe: questi cazzi di studenti pur di perdere un giorno di scuola se ne inventano una alla settimana.
Ma pensassero a studiare invece di fare ironia e fanculeggiare la scuola ed i professori. Anche il governo.
Bene, è quello che vorrebbero fare ma gli viene impedito da un governo molto attento alle banche e distratto con scuola, sanità, lavoro e servizi.
Dicono che Monti ci ha portati in salvo adesso resta da capire chi si è salvato e chi no, studenti,precari, pensionati, lavoratori certamente non sono salvi.
Ma non pretendete che i giornali ci informino, tutto è filato liscio, le manifestazioni sono andate bene.
Domanda: le manifestazioni di che?

Renzi non crede ad un Partito Comunista Italiano.2, non è il solo, ma il problema è un altro. Il capitalismo non ha nessun punto di aggiornamento, usa sempre la prima release. Che sia speculazione o produzione rende sempre.


I partiti comunisti le hanno sbagliate tutte o quasi, d’altronde ha poco più di 100 anni e sul piano ideoligico è ancora neonato, figuriamoci sul piano pratico, non si può pretendere di mandarlo subito alle elementari.
Però qualcosa ci ha insegnato, combattere lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dare una dignità umana ai poveri e gli oppressi, insieme a strumenti di lotta per liberarsi dal giogo della schiavitù.
Alcuni fondamentali, alcune analisi sono più attuali che mai e non dimentichiamo che il capitalismo ha più esperienza, il potere ed una schiera di difensori divisi in classi che lo protegge per bene.
E’ furo di dubbio che esistono dei bravi capitalisti, onesti, corretti e democratici e per fortuna mia ne ho incontrati alcuni durante la mia vita lavorativa. Ci siamo combattuti ma rispettati.
Quello che non esiste di sicuro è il capitalismo buono, quello nonl’hanno ancora inventato.
Se proprio vogliamo fare un distinguo potremmo dire che il capitalismo produttivo, che sfrutta l’uomo o la donna in catena, è quello buono quello cattivo è il capitalismo finanziario, speculatore e parassita che non sfrutta più l’uomo, magari per 10/14 ore al giorno e sottopagato, ma sfrutta direttamente gli Stati ammazzando l’welfare,  sanità, scuola, diritti e nel caso nostro la Costituzione.
Nel punto dove dice: ognuno deve dare in base alle proprie capacità. Insomma chi guadagna di più dovrebbe aiutare lo Stato, noi, più degli altri.
Ma il capitalismo, oltre alle varie classi che lo protegge, ha pure i commercialisti che studiano le pieghe e le storture della legge per fare in modo che paghino sempre meno, altrimenti non si spiegherebbe perchè il 10% degli italiani che possiede il 50% della ricchezza nazionale non paghi anche il 50% delle imposte che tutti dovremmo allo Stato. Noi.
In prima fila tra i contribuenti ci troviamo i lavoratori, pensionati, piccoli imprenditori ed artigiani ed è da questi che arriva l’87,1% del totale, se ne deduce che il famoso 10% di italiani, forse poco più, paga il 12,9% che rimane in cassa.
Secondo me qualcosa non quadra, non gira per il verso giusto ed equo.
Perchè ho scritto che le classi create dal capitalismo proteggono i capitalisti?
I nobili francesi avevano i soldati per difendersi ma ad un certo punto il popolo ha tagliato loro la testa ed hanno smesso di mangiare brioche, i capitalisti hanno le classi che le difendono.
Chi guadagna, per farla breve, 35.000 euro all’anno in su ha tutto l’interesse a mantenere il capitalismo a meno che il famoso ceto medio che fa da cuscinetto con i grandi capitalisti non arrivi alla soglia della povertà. IN questo caso il problema interesserebbe anche a loro.
Non è il padrone che ti opprime è il suo manager, il politico che lavora per lui, il capo che ti taglia gli straordinari.
Se hai un contatto diretto con il padrone automaticamente il rapporto diventa più umano, ti ascolta, puoi arrivare ad un compromesso se non all’amicizia. Certamente al rispettto.
Con le multinazionali non si può, con le banche non si può, con il potere politico che si appoggia ed appoggia il capitalismo come Monti e tanti altri da destra e da sinistra, non puoi fare nessuna contrattazione, sono tutti contro e da quella parte.
Ecco perchè non mi piace Renzi, non perchè non ha nostalgia del Pci, ma perchè lui è convinto che un altro sistema non sia possibile perchè i partiti comunisti hanno sbagliato e non meritano un’altra possibilità partendo proprio dagli errori che tutti conosciamo.
Renzi non ci crede ma il sud America si, mi pare che vadano meglio loro.
Se dovessimo considerare tutti gli errori e gli orrori che ha partorito il capitalismo avremmo fatto la rivoluzione da un pezzo ed in tutto il mondo, senza aspettare nessun esempio.
Se la rivoluzione francese ha cancellato la nobiltà parassita e nullafacente ci vorrebbe una rivoluzione.2 che cancelli la nuova nobiltà globale rappresentata dai capitalisti, quelli delle nbanche e delle multinazionali.
L’alternativa è andare avanti di mezzo secolo alla volta facendo un passo in avanti e due indietro sul piano dell’uguaglianza, dell’equità e della dignità umana.
Adesso hanno paura, alludo al governo dei tecnici al servizio delle banche e dei parassiti, che la protesta sia solo all’inizio, che la pace sociale si allontanbi sempre di più e diventi un pericolo per la classe dirigente.
Io non aspetto altro, se ti mettono mun cappio al collo dovrà pur esserci una reazione.
Ognuno faccia la sua scelta, non mi piacciono i sondaggi e le proiezioni, il risultato lo vedremo dopo, ci vorranno magari anni, ma io resto dell’idea che se non risolviamo il problema del capitalismo, dell’evasione e delle mafie non ne verremo mai a capo.
Poi fate voi, è la maggioranza che decide in democrazia.

Da oltre mezzo secolo la Polizia di Stato manganella i manifestanti. Tutti, dico tutti, i ministri degli interni che si sono succeduti hanno sempre giustificato e protetto una Polizia, di fatto, fascista. I famigerati celerini come gli squadristi del duce, senza cervello si affidano al manganello.


Non hanno ancora capito che le bugie, le fandonie di Stato non funzionano più. Oggi ci sono telefonini con telecamera non solo macchine fotografiche ed i manifestanti possono documentare tutto, metterlo nel web in modo che tutti vidano, si rendano conto, che i celerini sono sempre gli stessi addrestrati a manganellare gli inermi.
Passate le prime 24 ore di propaganda di regime sui giornali o sul web, facinorosi, provocatori, infiltrati e quant’altro, si cominciano a vedere le prime testimonianze reali di quello che è successo e qualche giornale è costretto a prendere le distanze, documentare altrimenti il loro lavoro diventa inutile, una farsa.
Ogni anno, in occasione del 25 Aprile, ci aspettiamo che succeda qualcosa e non perchè manifestano con noi i gruppi sociali ma perchè ci aspettiamo sempre che la polizia isoli i più rumorosi per creare il caso, bastonarli per bene e poi venirci a raccontare che erano violenti. E’ vero, diventano violenti, quasi sempre per reazione. Anche un padre di famiglia diventa violento se lo manganelli sulla testa.
Ogni anno vado nei bastioni di Porta Venezia e, grazie al mio aspetto di pensionato al di sopra di ogni sospetto, cammino con l’aria svagata in mezzo ai poliziotti in divisa, quelli che si notano subito. Quelli che invece si notano meno sono i capi in borghese o, io le chiamo così, le squadre speciali, quelli scelti, i migliori del cesto, che sono in borghese pronti ad inserirsi nel corteo non so se per fare confusione o provocazione.
Ho il forte dubbio che sia successo anche a Genova altrimenti non mi spiego perchè invece di bastonare i black blok hanno bastonato ragazzi inermi e famiglie.
Quasi che tra di loro ci fosse una intesa. Io non ho le prove ho solo dei forti dubbi che mi durano da oltre 40 anni.
Il brutto in questa situazione è che chi si informa sui giornali o con le televisioni finiscono per giustificare uno Stato di Polizia fascista in nome della quiete.
Non si rendono conto che le vittime di questa situazione sono i loro fratelli, figli, nipoti, semplicemente persone che reclamano i loro diritti e ne hanno tutte le ragioni.
Non possimao pensare che milioni di studenti italiani aspettino di essere invitati da Vespa per esporre, educatamente, le loro lamentele al solito ministro di turno che li piglia per il culo.
Devono scendere in piazza, dobbiamo scendere in piazza.
La Cancellieri, attuale ministro uguale agli altri, ha detto: le foto facciamole vedere tutte, anche quelle del poliziotto ferito.
E’ quello che noi chiediamo dal 1950, personalmente lo chiedo dal 1972, ne avremmo solo da guadagnare sul piano dei fatti, della realtà, della storia e della propaganda.
Pochissime sono le foto delle cariche di quegli anni, bastonavano anche i fotografi, ed è grazie alla tecnologia moderna che oggi possiamo documentarci, vedere in diretta i lanci di lacrimogini e le bastonate su  su ragazzi in fuga o inermi.
Picchiare in due o tre un ragazzo a terra, bloccandogli i polsi con i loro scarponi d’assalto è da polizia fascista non da Stato democratico.
C’è da dire che l’unico luogo dove è stata raggiunta la parità dei sessi sono le manifestazioni di protesta e debbo riconoscere che i celerini non sono maschilisti bastonano tutti indistintamente maschi o femmine che siano.
Se non è parità questa, direi che è una avanguardia della democrazia, del manganello.
A questa gente, ai celerini, figli di proletari come li ha definiti Pasolini ai tempi che erano aggrediti dai figli dei borghesi in quanto studenti, hanno tolto le stellette e se avessero un minimo di cervello potrebbero rifiutarsi di eseguire ordini impartiti da qualche gerarca rimasto al ventennio. A meno che non siano fascisti anche loro, non vengano scelti proprio per questo.
C’è da dire che qualunque governo ci sia al comando, intendo di destra o di sinistra, la streategia, gli ordini ed il modo di intervenire è sempre lo stesso: prima bastona, spacca le teste e poi si ragiona.
Sotto a questo aspetto sono super partes.
Oggi non c’è più il servizio d’ordine che avevano i partiti una volta, eufemismo perchè l’aveva solo il Pci, che controllava chiunque volesse infiltrarsi per fare casino, provocare ed è facilissimo per la polizia in borghese infiltrarsi, disperdere, isolare alcune parti del corteo per poi scatenarsi con i loro manganelli o i lacrimogeni.
Quando subivo qualche ferita per farci coraggio ci ridavamo su, è tutta esperienza che entra nella carne e quando sono stato agredito dai camerati, rischiando di perdere l’unico occhio sano che ho, mi sono rifiutato di andare a denunciare il fatto dai Carabinieri, ho voluto andare dalla Polizia.
Mi fidavo, mi fido, più di loro che dei Carabinieri ed il motivo c’è. I carabinieri sono militari, hanno le stellette.
Ma la Polizia di Stato è una cosa i celerini sono un’altra. Sono reparti speciali, in tutti i sensi, hanno subito il lavaggio del cervello e sono stati addestrati al manganello, non ragionano, non si fanno domande altrimenti come ha detto provocatoriamente Grillo, sarebbero dall’altra parte come hanno fatto in Spagna.
Non è la prima volta che penso che siano dalla parte sbagliata, anche quando Pasolini li ha definiti proletari ci siamo chiesti come mai erano dall’altra parte, quindi niente di nuovo.
Vorrei dire a questi giovani che manifestano che li ammiro, avete tutti i diritti di manifestare, abbiamo tutti i diritti di scendere in piazza e di andare sotto ai palazzi del potere, è la democrazia, ma organizzatevi bene, imparate le strategie e come muovervi, imparate le ritirate strategiche e documentate tutto.
E’ l’unico modo per testimoniare che oggi come allora sempre di regime si tratta.

Lacrimogeni dal ministero
Interrogazione Pd: aprire indagine
Ieri la Cancellieri, che evidentemente non è mai andata in piazza a manifestare pur avendo 5 anni più di me, ha difeso i poliziotti oggi, dopo averli ripresi con le mani nel sacco ragiona così:

Sciopero europeo, scontri a Roma, Cancellieri: “Punirò i poliziotti violenti”
Non so dove vuole arrivare, forse ad insabbiare come sempre.
La foto è in bianco e nero, la situazione è la stessa, come se mezzo secolo non fosse passato.

 

Alemanno a luglio 2012 “regala” 12 milioni a CasaPound a ottobre prende le distanze dagli squadristi che fanno irruzione al liceo Giulio Cesare di Roma. I volantini ed i fumogeni non li ho pagati io.


Alemanno, 12 milioni in “regalo” a CasaPound

Fumogeni e volantini, blitz dei giovani di CasaPound in due licei romani

Dalla Stampa: Di «gesti idioti» e di «violenza stupida» ha parlato il sindaco Gianni Alemanno, che ha condannato quanto accaduto.
Le informazioni per esprimere un giudizio simile deve averle avute dal figlio, nipote di Rauti, fondatore di Blocco studentesco, il movimento degli studenti fascisti.
Da dove venisse Alemanno lo sapevano anche a Milano, la Milano distratta dei nipotini della Milano da bere.
Eppure a Roma hanno voluto il sindaco fascista e nessun errore che possa avere compiuto la giunta precedente può giustificare una scelta del genere.
Roma sembra la Cremona di Farinacci, gli squadristi del manganello ed olio di ricino, che i giovani di CasaPound hanno sostituito con  fumogeni e  volantini almeno all’interno delle scuole temendo le telecamere, anche se non disdegnano l’uso del  manganello se si tratta di omosessuali o immigrati.
Ed Alemanno si conferma per quello che era e che è rimasto, un fascista, anche se è sempre stato assolto e ci sarebbe da chiederci come mai.

Durante gli anni ottanta, sul finire dei turbolenti anni di piombo, Alemanno fu arrestato per tre volte, ma poi sempre assolto da tutte le accuse.[3] Il primo arresto lo subisce a Roma il 20 novembre del 1981, con l’accusa di aver partecipato, assieme ad altri quattro, all’aggressione ad uno studente di 23 anni.[3] Il secondo arresto risale al 1982, con l’accusa di aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica[3]; sconterà 8 mesi presso il carcere di Rebibbia[3] ma verrà prosciolto per non aver commesso il fatto.[40] Il terzo arresto avviene il 29 maggio del 1989, a Nettuno quando, assieme ad altre dodici persone, fu arrestato con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, lesioni nei confronti di due poliziotti e tentato blocco di corteo ufficiale. Fu prosciolto da tutte le accuse.[3][41] Alemanno, assieme alle altre persone arrestate, era sceso in piazza nel tentativo di contestare l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Bush, in visita presso il cimitero di guerra americano.[3]

Essendo stato sempre assolto in tutte le vicende, Alemanno non ha mai riportato alcuna conseguenza giudiziaria.[3]

Il figliolo del sindaco di Roma è già sulla buona strada e non è dato di sapere se tra i giovani idoti dediti alla violenza stupida ci sia anche Manfredi oppure ha provato a darsi una ripulita anche lui, come il padre.
Rigurgiti di fascismo ce ne sono ovunque, non solo a Roma, basti pensare ai tifosi del Verona calcio ed agli insediamenti di CasaPound in Lombardia ed ovunque regni l’ignoranza storica del nostro passato.
Ringraziamo Berlusconi che ha fatto uscire dalle fogne i fascisti e ringraziamo il populismo di moda dell’antipolitica attuale che considera destra e sinistra dei concetti superati, obsoleti.
Infatti rinasce il fascismo.
Un popolo senza memoria non avrà storia, affidiamoci all’Anpi ed a tutti i sinceri democratici tenedo presente che, pur con una scolarizzazione maggiore, l’ignoranza regna sovrana e viene affascinata da questi buzzurri.
Farinacci affascinava i giovani, i grezzi, gli umili, per le sue umili origini, il suo cipiglio aggressivo, la sua baldanza moschettiera, la sua eloquenza imperfetta (i fogli satirici lo chiamavano l’antigrammatico). Si affermò nelle elezioni del maggio 1921, avendo la maggioranza in 16 comuni. Furono mesi di scontri continui (2 morti, 20 feriti, 181 arresti), che proseguirono sino alla tregua agraria dell’estate.[5]

Anche Alemanno e la Polverini hanno affascinato i grezzi e gli umili delle borgate ed i risultati sono evidenti anche se  prevedibili.
Non sottovalutiamo che nel Lazio due istituzioni su tre, Regione e comune di Roma capitale, sono governate da nostalgici del saluto fascista Alemanno e Polverini, spero che l’anomalia della Provincia di Roma si estenda a macchia d’olio.
Ovviamente non di ricino.
Quando la Magistratura, le Prefetture, Polizia e carabinieri si ricorderanno che l’apologia del fascismo è un reato e come tale va punito?
Mi sembra che tutta la questione venga sottovalutata, ci sia una certa complicità da parte delle istituzioni, chiudono un occhio e spesso anche due.
Tutto viene ridimensionato a gesti isolati, giovani idioti, violenza stupida, forse se gli squadristi odierni facessero irruzione al comune di Roma e facessero bere l’olio di ricino al sindaco la copertura istituzionale potrebbe sfaldarsi.
Sono idioti ma non sino al punto di giocarsi la copertura. Meglio scatenarsi contro immigrati ed omosessuali, non ci saranno conseguenze.

Cene, dibattiti, commemorazioni
I nostalgici celebrano Mussolini


80 milioni di euro di spese militari al giorno. Se Monti ed il suo governo di pazzi che lo sostengono dessero 1 milione a testa agli italiani, compresi i neonati, gli immigrati ed i milionari senza problemi, avremmo risolto tutto.Ne avanzerebbero pure una ventina.


Monti: no aiuti Bce per l’Italia. Andiamo avanti con la spremitura dei lavoratori, dei precari, le donne ed i pensionati. Pare sia rimasta qualche goccia di sangue. Io non ne ho più, e non scherzo.
Il bandito che per salvare le Banche sta massacrando sanità, scuola, servizi, pensioni, assistenza ai disabili ed agli anziani non tocca minimamente le spese per le armi che veleggiano verso i 20 miliardi di euro, tra un caccia e l’altro.
Andrò alla Caritas a fare la spesa mentre mi sfrecceranno sulla testa 131 F-35 ultimo modello carichi di missili e di bombe intelligenti, almeno mi bombardassero così potrei recuperare il metallo pregiato e cercare di venderlo.
Possibile che i servi del capitalismo, i governanti al servizio delle banche e delle multinazionali siano così ottusi da non rendersi conto che stanno facendo una strage?
Oppure sono dei pazzi spietati che hanno sostituito le guerre mondiali, i bombardamenti a tappeto, con una crisi economica che ne ammazza più del napalm?
O i pazzi siamo noi che ci facciamo spremere, dissanguare, per mantenere questo carrozzone che non ha senso, questo Paese che non ha logica.
Se questa è la democrazia meglio una dittatura del proletariato che faccia saltare el banche e ne ammazzi il più possibile, può sembrare una proposta delirante ed orrenda ma, se ci pensate bene è la più ligica. Calcolatrica alla mano.
Armamenti, la super casta.
Io ho solo la terza media, non arrivo a certe finezze  di chi ha studiato economia politica alla Bocconi, ma ho comprato dai cinesi una calcolatrice da due euro ed ho fatto una semplice operazione: 80.000.000 di euro al giorno di spese militari diviso 60.380.912 abitanti in Italia si potrebbe dare 1.303.336 euro a testa, neonati, banditi della politica, ceto medio che se ne frega di noi, immigrati regolari, ed avremmo risolto tutti i nostri problemi, attuali e futuri. Potremmo farci anche la mutua e la pensione privata.
Se per i professori di economia politica, che insegnano alla Bocconi e governano, momentaneamente, l’ Italia il conto è troppo complicato proporrei di ridurre l’importo a cifra tonda, ad un milione di euro.
Ne avanzerebbero 20, potremmo aiutare i clandestini, diciamo 100.000 euro a testa  e fare pure una offerta al vaticano, per aiurali a pagare l’Ici.
Non è un mio delirio individuale, qui stiamo impazzendo tutti.
Ci è sfuggito qualcosa, il senso della realtà e della misura.
Il capitalismo finanziario e parassita ci ha bruciato il cervello, siamo senza materia grigia.
Nella foto di copertina Napolitano e Monti sull’autoblindo in gita per Roma. 

Se Monti è professore di economia politica mia nonna era una pornostar. Ridà 150 euro di Irpef e se ne prende 500/600 di Iva.


Possibile che nessun giornalista gli abbia posto la domanda: Presidente ci vuole prendere per il culo?
Il primo scaglione, sino a 15.000 euro lordi, avrà una riduzione Irpef di 150 euro.
Il secondo di 130 euro che andranno sommati ai 150, totale per chi avrò la riduzione più alta: 280 euro.
Personalmente non recupero nemmeno il taglio della pensione ma il punto non è questo, c’è chi è messo peggio di me, il punto è che con l’aumento dell’1% di Iva se ne riprende indietro il triplo se non di più.
Insomma Monti porta lo zuccherino al cavallo ma si porta via il cavallo.
Nessuno fiata. Pane, latte, pasta, benzina, sigarette, carne, pesce, tutto subirà aumenti se non altro per il trasporto.
Una ricerca del 2009 dice che ogni famiglia spende 2485 euro al mese di media ma non voglio nemmeno farci il conto perchè chi può spendere questa cifra è uno che sta bene.
Non conosco un operaio che prenda uno stipendio del genere a meno che non lavorino in due.
Ma c’è una cosa che per sopravvivere dobbiamo fare tutti, mangiare e la stessa ricerca dice che la spesa destinata a consumi alimentari è di 475 euro al mese per una famiglia tipo, alla quale faccio i miei complimenti, noi mangiamo troppo o compriamo poche offerte.
475 X 12 = 5.700 in un anno con un aumento di 57 euro di  Iva, mancano ancora luce, gas, affitto, mutuo, spese condominiali, immondizia, benzina assicurazione, bollo e via elencando.
Quello che è certo è che la riduzione Irpef di 150 euro si è già ridotta a 93 euro, ed abbiamo fatto solo colazione.
Sempre da questa ricerca Istat del 2009 dice che la famiglia media italiana spende 2485 euro al mese, se lavorano in due con gli stipendi che girano. Totale all’anno 29.820 ed ammesso che l’Iva porti con se solo l’1% di aumento, cosa a cui non credo perchè l’Iva è come una palla di neve che rotola e diventa un pallone, 298 euro di riduzione Irpef se ne sono già andati.
Il primo scaglione ha già speso 148 euro in più ed il secondo, quelli più fortunati, spenderanno solo 18 euro in più.
Ora la legge di stabilità come la chiamano loro è una grandissima presa per il culo e per di più è iniqua,   non è proporzionata alle fasce più deboli.
Tutti si riempiono la bocca, escluse le orgettine, la Carfagna e compagnia bella che non possono parlare, blaterando sul tutelare le fasce più deboli ma, oggi come sempre, ci prendono a cazzotti nei denti.
Questi conti li ho fatti da ex magazziniere in pensione, forse non saranno esatti al centesimo e troverò qualche alchimista della matematica che mi contesterà con le virgole ed i decimali, ma la sostanza non cambia.
Il salvatore della patria e delle banche ancora una volta ha colpito i più poveri, faccio notare che allo stesso tempo non ha mai colpito i palazzinari, la chiesa cattolica, la malavita, che non emette fatture e tutta la banda politico dirigenziale che guida il carrozzone Italia.
Hanno colpito qualche evasore totale e qualche falso invalido con una media di evasione o di ruberie di 10/20 anni ciascuno. Insomma rubano ed evadono mediamente, come dice il mio Istat personale, da vent’anni.
Non è ora di finirla di farci prendere per il culo? La smettiamo di guardare le tabelle di Ballarò, e di tutte le altre trasmissioni, e ci decidiamo a dare l’assalto al treno?
Mi sembra che sia l’ora. Se non ora, quando!?
P.S. Mia nonna era devotissima, scopava con il camicione con il buco. Spero, per lei, che il paradiso esista davvero così avrà potuto sperimentare un orgasmo alla vista di Dio.
Facendo incazzare mio nonno che ha fatto l’amore con il marmo per tutta la vita.
Dicono che a Cuba, in Venzuela ecc.ecc. ci sono regimi comunisti, in Italia che regime c’è? Ditemelo!
Monti è un professore di economia, nel titolo scherzavo, infatti lavora per le banche ed i palazzinari.
E’ un professore con la faccia da prete che te lo mette in quel posto volendo darti l’impressione che ti sta aiutando. Ci cadono in tanti, oltre la metà degli italiani.
Le statistiche Istat, del 2009, le ho prese qui:

Ogni famiglia spende 2485 euro mese

Ci arrivano anche i giornalisti, finalmente.
Ne hanno fatto, addirittura un dossier. Per scoprire l’acqua calda.

Qualunque sia la ragione, o la chimica, che ha cambiato Fini è da accettare favorevolmente. Ci vorrebbe una epidemia. Ma quello che ha detto è inaccettabile: Quanto è successo alla Diaz l’ho saputo dopo. Non ci credo e dico perchè.


Potrei partire scrivendo che il fascismo c’era già stato prima, per un ventennio,  non vorrei che il delfino di Almirante venisse un giorno a raccontarci che l’ha saputo dopo.
Fini è del 52, io sono del 48, entrambi non abbiamo vissuto il fascismo ma entrambi sono stati influenzati da fascisti. Lui da Almirante io da mio padre, con una differenza, io a vent’anni ero già comunista ed allora non c’erano tutti gli strumenti di informazione che ci sono adesso.
Intendiamoci la svolta del compagno Fini io la accolgo con favore, trovo sia un segnale cha anche dall’altra parte, quella dei fascisti o dei repubblichini, c’è qualcuno che è in grado di ravvedersi e diventare democratico.
Per farlo ci vuole un minimo di cervello, etica, morale, ed una spruzzatina di “sincero democratico” che non è da aggiungere al Campari ma quello un additivo dell’animo che serve per fare i mea culpa. Il sincero democratico riesce a fare autocritica.
Ci vorrebbe una epidemia anche se La Russa, Gasparri, Alemanno, Storace e compagnia ne uscirebbero indenni.
Detto questo, anche se Fini ha cambiato la divisa, non deve permettersi di prenderci in giro con ricostruzioni sul G8 di Genova che risultano pelose.
Dice Fini a Piazzapulita: DIAZ – ”Se tornassi indietro rifarei tutto cio’ che ho fatto, andrei a portare la mia solidarieta’ all’Arma dei carabinieri”: cosi’ Gianfranco Fini a Piazzapulita su La 7 rispondendo ad una domanda sul g8 di Genova del 2001. ”Sono rimasto 7-8 ore in caserma – aggiunge – perche’ a causa delle manifestazioni la citta’ era bloccata”.
Sappiamo tutti che nel 1994 Berlusconi fece uscire dalle cantine, dalle fogne, i fascisti e li portò al governo come da progetto della P2.
Nel 2001 erano già ubriachi di potere e con la bava alla bocca, non vedevano l’ora di farci vedere di che pasta fossero fatti e, quindi, la solidarietà per carabinieri e polizia la sbandieravano 24 ore al giorno.
Carabinieri e polizia sono il braccio armato del potere e sono pieni di nostalgici in modo particolare tra i generali dei carabinieri ci sono personaggi degni di Storace ed Alemanno.
Milioni di italiani seppero subito che alla Diaz ci fu, da parte delle forze dell’ordine, un’aggressione/irruzione di stampo fascista contro i ragazzi che bivaccavano tranquillamente alla scuola Diaz.
Radio Popolare fece delle dirette e raccontò tutto quello che vide e che potè raccontare.
A Genova c’erano pure dei miei amici, famiglie, che mi raccontarono di prima mano quello che successe.
Inimmaginabile che Fini, ospite di prestigio in caserma, non sapesse nulla di quello che stava avvenendo.
Allora avanzai pure il sospetto che Fini approvasse, spingesse, forse ordinasse l’assalto alal scuola Diaz per far sapere a questi disgraziati che lo Stato esiste e per ricordarcelo non esita a spedizioni squadriste.
Succedeva negli anni 50, 60, 70 ed oltre ed i seguaci di Fini o erano a manganellare poveri inermi o ci mandavano direttamente carabinieri e polizia.
Negli anni 70 il quartiere Crocetta di Cinisello Balsamo era in mano ai fascisti che ad ogni fine settimana si lanciavano in scorribande. Davano fuoco alle sezioni del Pci, danneggiavano le sedi dell’Anpi o aggredivano gli attacchini dei manifesti della sinistra o compagni quando si trovavano isolati.
La tecnica era sempre quella, fascista. 10 camerati, mai di meno quasi sempre di più, che si lanciavano contro il sinistro isolato ed era una bastonatura democratica, se avessero votato avrebbero avuto la maggioranza.
Venivano giù anche i camerati di Como e Varese, allora le targhe avevano la sigla delle province.
Venni aggredito anch’io e ferito ad un occhio ma non volli esporre denuncia dai carabinieri, volli andare dalla Polizia di Sesto San Giovanni dove c’era un vice questore che aveva fatto la Resistenza ed era un sincero democratico. Sua figlia è ancora dei nostri ed ha fatto strada.
C’era un’altra ragione per cui rifiutai di fare la denuncia ai carabinieri. C’era un generale dell’arma, mi pare fosse in servizio a Monza o Cinisello, adesso non ricordo, che ad ogni arresto di camerati che avveniva nei fine settimana, si presentava al carcere di Monza già al lunedì mattina e li faceva uscire.
Non avevano la divisa, usavano i manganelli e le taniche di benzina, ma sembravano in servizio effettivo dell’arma, una specie di squadra speciale.
Andarono avanti per anni sino a quando il servizio d’ordine del Pci non organizzò una spedizione nel bar della Crocetta che faceva da ritrovo dei camerati.
Il servizio d’ordine del Pci era fatto da gente tosta, massiccia, entrarono nel bar alla chetichella  e l’ultimo chiuse la serranda per non farli scappare.
Erano a mani nude ma per bastonarli per bene usarono le stecche da biliardo che trovarono in loco.
Quando li ebbero conciati per le feste aprirono la saracinesca e se ne andarono.
Non ci fu nemmeno bisogno che il generale si scomodasse per farli escire dalla galera. Erano già sistemati.
I camerati della Crocetta si diedero una calmata, non come Fini ma quasi.
La storia mi ha insegnato questo e quindi non riesco ad accettare che un personaggio come Fini, vice presidente del Consiglio all’epoca dei fattacci alla Diaz, con Scajola ministro degli Interni e Mantovano sottosegretario venga a dirci quanto segue:
”Poi quanto e’ successo alla Diaz l’ho saputo dopo”. Comunque ”c’e’ una sentenza i fatti sono stati accertati e anche le responsabilita”’.
Questo mi offende, è come se mi desse del cretino, dell’imbecille.
Complimento che respingo al mittente. Qui, se c’è uno che si è svegliato tardi tra me e lui è lui. Io ho capito subito di che pasta fosse Berlusconi, ben prima che diventasse Presidente del Consiglio.
Non ci ho messo 15 anni per rendermene conto e non ci ho messo 11 anni per riconoscere che alla Diaz ci fu un massacro fascista di un governo fascista.
Io l’ho saputo durante, perchè ho voluto sapere e non ho chiuso gli occhi e l’ho saputo anche senza essere vice presidente del Consiglio.
Quindi, se due più due fa quattro, Fini lo seppe prima di me. E gli piacque quello che successe.
Grazie a Vukic per la foto del compagno Fini.

Yoani Sanchez, se ce la vuole raccontare, ce la racconti giusta. Su twitter dice: Mi sono rifiutata di mangiare o bere. Ai giornalisti dice: : «Siamo stati tenuti senza acqua né cibo. Il primo bicchiere d’acqua che ho bevuto, a casa, è stato come fuoco nell’esofago».


Si metta almeno d’accordo con i suoi amici di Miami sulla linea da tenere con la propaganda planetaria contro il regime di Fidel, inaccettabile, per il capitalismo globale che ha piegato tutto il mondo non essere riuscito a far morire Cuba con l’embargo come sta facendo con la Grecia con la moneta.
Narrano di migliaia di dissidenti che attraversano il mare finendo tra la braccia, accoglienti, degli anticastristi di Miami e non si capisce come un regime così ferreo ed attento se li faccia scappare come bisce.
Si sa che il regime cubano è durissimo con i dissidenti, twittano, rilasciano interviste che poi vengono trasmesse da Rai News e finiscono su tutti i quotidiani con leggere differenze, non da poco.
Ha rifiutato cibo ed acqua o le sono stati negati?
Non vorrei che la pasionaria anticastrista diventasse la Sallusti di Cuba o che le trenta ore passate in carcere facciano la fine dell’attentato a Belpietro.
Lo dico per lei e per quelli che la pompano da Hollywood o da Miami.

Yoani Sanchez libera, versione uno.

Cuba, liberata dopo 30 ore
la blogger Yoani Sanchez

Si mettano almeno d’accordo Repubblica e Pubblico, non pretendo lo facciano il giornale o libero.
O forse lei è solo una vittima, strumentalizzata, dall’informazione globale al servizio del capitale.
Mi sa che la C.I.A. perde i colpi, sono finiti i tempi dei collaboratori infiltrati di spicco, come Giuliano Ferrara.
Rifacciamo un po’ dalla disinformazione di massa capitalista:

Gianni Minà: le dimenticanze della bloggera di moda, Yoani Sanchez


 

Abbiamo tutti i problemi che sapete ed il Pdl è ancora alle prese con un emendamento che salvi il pedofilo puttaniere dai suoi processi. Il vaticano tace, ha il suo 50% di partecipazione.


Fiorito, arrestato questa mattina, Penati, che ha chiesto il rito immediato e tutto il marcio che emerge dalla cloaca italiana che mette sullo stesso piano i 2800 euro di Ferrero con i milioni rubati dai banditi.
Il gioco al massacro del regime continua in questa omologazione che appiattisce tutte le notizie sullo stesso piano, tutti a cercare vermi nel letamaio dell’antipolitica amplificando le notizie inutili o secondarie e ridimensionando quelle contano in modo che la massa le consideri secondarie, marginali.
Quasi inosservata la Germania, che non ha ancora pagato i debiti di guerra alla Grecia, si rimette le mostrine delle SS e rifiuta l’inchiesta per la strage nazista  di Sant’Anna di Stazzena.
Tra poco la Procura di Stoccarda ci dirà che i fratelli Cervi si sono suicidati.

Germania dice no all’inchiesta
per la strage di Sant’Anna

Ognuno di noi si indigna secondo il suo dna, la sua indole. Ognuno di noi ha il suo limite personale di indignazione ed io mi indigno per cose che non fanno notizia, marginali, che per me sono il segno che il bubbone ormai è nella carne, nei cervelli della massa.
Con tutti i problemi che abbiamo di giustizia, economia, disoccupazione, evasione, mafie e quant’altro dobbiamo sorbirci la metà del parlamento italiano che invece di darci una legge contro la corruzione dilagante studia delle modifiche al decreto per salvare Berlusconi dai suoi processi.
Il Pdl è moribondo ma, prima di morire, vuole mettere in salvo colui che li ha arricchiti, ha garantito loro un vitalizio, ha portato alla rovina l’Italia.
Sceso in campo con il vessillo dell’antipolitica ha imposto il regime della corruzione, degli interessi personali ed è riuscito a governare per la maggior parte dell’ultimo ventennio grazie alla dabbenaggine della maggior parte degli italiani.
Con il fascismo gli italiani, i Resistenti, seppero rialzare la testa e riconquistare dignità, democrazia, e libertà appendendo il responsabile di vent’anni di fascismo in Piazzale Loreto. Facendo giustizia.
Molti hanno pensato che Berlusconi fosse finito con le dimissioni ed invece no. E’ ancora lì che condiziona la politica, l’economia, le scelte del Paese. Insomma la P2 è più in sella che mai e ciò è dovuto al fatto che l’obiettivo della P2 di incancrenire, corrodere, corrompere le istituzioni ed il cervello degli italiani è perfettamente riuscito.
Siamo talmente marci e condizionati dalla distrazione di massa da non renderci conto che i suoi squadristi sono ancora in Parlamento a lavorare per lui e non per noi. Noi li paghiamo solamente e profumatamente.
Se uno è finito appeso a Piazzale Loreto l’altro finirà con un assoluzione grazie ad un decreto che sarà la tomba finale della democrazia e dell’intelligenza umana.
Già una volta siamo stati umiliati come cittadini pensanti da una maggioranza indegna e vergognosa formata dal Pdl e dalla lega che si umiliò in Parlamento votando la versione ufficiale della P2 in merito alla telefonata che il pedofilo puttaniere fece alla questura di Milano.
Vollero farci intendere, offendendoci ed umiliandoci, che Berlusconi aveva telefonato perché pensava che la ragazza fosse la nipote di Mubarak. Una delle pagine più scandalose del Popolo della Libertà, avallato nella sua mossa anche dalla Lega. Scrive l’Unità, ma lo penso anch’io.

Pdl ci riprova: nuovo
emendamento salva Ruby

Non è una cosa marginale è la conferma che non siamo un popolo ma dei sudditi.
La nuova nobiltà è la classe dirigente formata da banditi venduti e corrotti.
Come quasi tutto il Paese.
Nel titolo ho scritto che il vaticano tace, non l’ho scritto perchè mi aspetto un intervento dei vescovi e dei cardinali, l’ho scritto per mettere in evidenza che mettono il becco nei fatti della Repubblica Italiana in ogni momento, in ogni occasione. Non sanno stare al loro posto, nel loro Stato, ci stanno solo quando hanno il 50% di partecipazione nelle società.
Devo esse più esplicito?

Penso che il riferimento alla pedofilia che li accomuna sia chiarissimo. Da denuncia.