X Barbara D’Urso, presso Canale5.


Ho letto su Facebook che domenica ha mandato in onda un servizio sul Quartiere Adriano di Milano spacciando a piene mani la paura che avrebbero gli abitanti del quartiere, insomma vivrebbero nel terrore come ha spicificato l’attivista di forza Italia nel servizio.
Il “degrado” di Via Adriano è stato il cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale guidata dalla “pasionaria” di forza Italia di Sesto San Giovanni.
Ha battuto con i suoi galoppini mercati e supermercati della zona volantinando a più non posso contro il degrado della zona e paventando il terrore degli abitani.
Il volantino l’ho rifiutato gentilmente accompagnandolo con queste parole: se ve ne andate voi il degrado è già alla metà.
Detto questo passiamo al dunque.
Intanto Quartiere Adriano mi giunge nuovo per noi è sempre stato Crescenzago e Via Adriano è la via che unisce Cresenzago a Sesto S. Giovanni e viceversa.
Ci sono arrivato nel 1962 dal Veneto, poi sono andato via Sesto, Brianza, ancora Sesto e poi Crescenzago da più di 26 anni.
Crescenzago era, è, un quartiere di immigrati. Vecchi milanesi, dai quali ho imparato il dialetto,ai quali si sono aggiunti pugliesi, calabresi, siciliani, campani, abruzzesi, veneti, friulani, sardi ecc.ecc.
Erano gli stessi che proibivano alle figlie di andare al cinema, uscire con le amiche o portare la minigonna.
Vedesse come sono cambiati, Barbara, adesso le ragazze sembrano tutte uscite dal bancone di Striscia la notizia, da Amici, da Uomini e donne.
Hanno dimenticato che la nostra immigrazione ha, per forza, creato dei “ghetti”, veneti con veneti, siciliani con siciliani e così via perchè gli amici con il passaparola hanno immigrato, immesso nel quartiere interi paesi.
Siamo sempre andati d’accordo, direi sopra la media mondiale e pochissimi titoli sui giornali.
Poi è arrivata la tv privata generalista che ha inquinato anche quella pubblica, deleteria più della cocaina e dell’eroina in quanto droghe individuali che portano allo spappolamento del fisico e del cervello. Fortunatamente è, più o meno, visibile e viene combattuta mentre la sua droga è invisibile, spappola i cervelli ma non lascia traccia nel fisico. I suoi teleascoltatori a prima vista sembrano normali ed è quando aprono bocca che ci si rende conto che hanno mandato il cervello all’ammasso, ma votano. Ed è questo che conta, se sono terrorizzati dall’immigrato votano a destra, per non sporcare.
Il grande Jannacci ha scritto, con l’immenso Beppe Viola, un pezzo 40 anni fa che dice: la televisione ti addormenta come un coglione, la televisione non ha paura di nessuno.
Nella canzone è in milanese: latelevisiun la te indurmenta come un coiun, la televisiun la ga paura de nisun.
Lei ne addormenta sicuramente un paio di milioni ogni domenica perchè non si accorgono quanto sia falsa, ipocrita, asservita al suo padrone e pronta alla lacrima a comando. L’emozione un tanto al chilo. Penso che persino in casa sua dubitino della sua autenticità.
A Crescenzago si vive come si vive in ogni altra parte del mondo e non parlo di terzo mondo, alludo a Parigi, Londra, Amsterdam, Nex York ecc.ecc.
Sono che nelle altre parti del mondo si limitano a raccontare la realtà senza seminare terrore, odio verso il diverso o verso chi è più sfortunato o povero di noi.
La miseria è schifosa, chi l’ha conosciuta o vista lo sa, ma è dignitosa.
Di quella dignità della quale Lei avrebbe tanto bisogno. Purtroppo non è in vendita, è nel Dna ed a Lei manca deltutto.
C’era pure il link che portava alla registrazione video della sua trasmissione, non ce l’ho fatta, mi fa troppo schifo Lei ed il suo codazzo di ammiratori/ammiratrici.
Non la invito a vedere Crescenzago, la Martesana, i giardini con me. per non inquinarli.
Le garantisco comunque che non ho paura, non ho ancora messo l’elmetto ed i sacchi di sabbia alla finestra. Anche perchè non guardo domenica live.

Non penso che difendere i contratti milionari di Fazio, Crozza e compagnia bella sia difendere la tv pubblica.


indexPremetto che Ballarò e Fazio non li guardo da anni ho fatto qualche eccezione per Santoro e Iacona ma se posso li evito, tutti i talk show.
Di milionari che ciucciano il latte di sinistra ne ho piene le scatole da decenni, quelli che sottopongono le disgrazie imposte  dal capitalismo agli applausi del pubblico presente.
Lo stesso capitalismo che garantisce loro ingaggi indecenti a destra ed a sinistra, l’importante è che ci sia l’audience.
Ci sono pure quelli che si prendono la briga di difendere Fazio perchè fa guadagnare l’azienda e non si rendono conto che questo atteggiamento fa comodo al sistema capitalistico parassita che governa il mondo da sempre, mezzo mondo.
Non ci sono più politici come Pajetta o Pertini che abitavano in due, tre locali, adesso abbiamo milionari che fondano movimenti e che vogliono togliere i finanziamenti ai partiti e che la Rai sia privatizzata.
Il futuro che ci prospettano è una politica fatta solo dai ricchi ed una Rai privatizzata dedita alla vendita di pannolini e non alla cultura.
Dovrebbero chiedere pene più severe per i partiti che speculano sui finanziamenti, rubano, come dovrebbero intervenire sui contratti della Rai per gli amici e le troiette dei dirigenti o rendere pubblico un solo canale e senza pubblicità APERTO A TUTTI, inteso come ideologie.
Per quanto riguarda le bufale di Fazio, mi riferisco al fatto che il suo programma è in attivo per l’azienda con la pubblicità, dico solo una cosa:
Se compro un detersivo, un dentifricio, la carta igienica, ecc.ecc. Pago Fazio, Rai 2, Rai 1 che non guardo dagli anni 70 e Mediaset, non dimentichiamo Merdaset.
GLi allocchi credono che le tv private siano a gratis in realtà le pagano anche quelli che non hanno la televisione ogni volta che fanno la spesa o bevono un bicchiere.
Che poi Brunetta ci marci è fuori questione, è capace di dire che Berlusconi i guitti li paga di tasca sua, ma non pensiamo di difendere l’informazione e la democrazia difendendo Fazio e quelli come lui.
IL Pd attacca: Polemiche che limitano la capacità di competizione dell’azienda. Penosi.

I nuovi partigiani siamo noi! E’ la frase più insulsa che ho sentito nell’ultimo ventennio, dopo l’utilizzatore finale che almeno faceva ridere. Andare all’università per esibire tanta ignoranza non ha senso.


indexPer dire una cazzata del genere si deve possedere una presunzione senza confini, oppure un’ ignoranza della storia, delle ragioni, dei sacrifici e dell’unità intellettuale che ha dato vita alla Resistenza, senza limiti.
perchè la presunzione non ha limiti.
Il 25 aprile, insieme al ricordo del sacrificio che ci ha portati alla liberazione ed alla democrazia, ci ha offerto l’ennesima sentenza del depositario della coscienza nazionale, Grillo, e non solo. Anche quella della studentessa che era ospite a Servizio Pubblico.
Il 25 aprile è morto. Si, lo so che è una metafora anche se non è stata intesa da tutti o male interpretata, i più l’hanno presa per verità rivelata perchè l’anatema è arrivato dal web. Dal futuro che è nelle mani della rete e non più in quelle di Dio come sostengono i cattolici da qualche migliaio di anni.
Ieri a Milano ho visto una cosa strana e nello stesso tempo piacevole due bandiere del M5S, una delle quali abbracciata ad un tricolore, e 5 o sei persone che sfilavano con noi per festeggiare, ricordare, il 25 aprile.
E’ da ieri che nella mente mi gira una domanda alla quale nemmeno a freddo sono riuscito a dare una risposta.
E’ stata una comparsata come quella del Pdl nel 1996 o è stata una scelta consapevole ed unitaria con tutti quelli, bandiere rosse comprese, che festeggiavano il 25 aprile?
O i 5 o 6 che issavano le due bandiere del M5S non avevano letto il post di Grillo oppure sono dei sinceri democratici antifascisti, in questo caso li abbraccio idealmente. Se non sono schifati ovviamente perchè io sono di sinistra, uno di quelli che non esistono più in quanto destra e sinistra non esistono più, esistono solo le idee. Idee che non sono figlie di nessuno, anzi no, dell’attualità e quindi pronte a cambiare ad ogni alito di vento perchè le idee legate alla memoria sono per forza di cose ancorate a qualcosa, giusta o sbagliata che sia.
La ragazza che dal soppalco di Servizio Pubblico ha gridato convinta, perchè lei studia va all’università: i veri partigiani siamo noi!  Ed alal quale ha risposto Santoro che mi ha tolto la prola di bocca.
Avrei voluto rispondere io ma non ho il telefono per la diretta e se avessi scritto su facebook non mi avrebbero risposto.
Ha dimostrato una ignoranza della nostra storia da far venire i brividi perchè se una che ha fatto tutte le scuole, io mi sono fermato alla 3 media e sono andato a lavorare,  frequenta l’università arriva a dire queste cazzate colossali non solo blatera un falso storico per le ragioni che ho esposto all’inizio del post ma offre indirettamente una consolazione, inutile, a me stesso che ho rimpianti di non aver potuto continuare gli studi.
Se i risultati sono questi non ho perso niente, posso sparare le mia cazzate tranquillamente ed in democrazia grazie ai veri partigiani che mi hanno reso un uomo libero libero ed ignorante come sono liberi ed ignoranti quelli che dicono queste fesserie.
E’ uno dei lati positivi della democrazia, un segno di educazione che lo studio non offre, non da, perchè o lo si ha nel dna oppure no lo si può manifestare.
Un principio molto semplice, la mia libertà finisce dove inizia la tua. E se io sono depositario della verità, del pensiero unico, della presunzione, della certezza, automaticamente non sono democratico.
Quindi autonominarsi vero autentico partigiano oltre che presuntuoso ed arrogante dimostra un’ugnoranza totale dell’impegno che culture, religioni, vite diverse hanno messo in campo per far nascere la Resistenza cercando in tutti i modi ciò che li ha uniti e non quello che avrebbe potuto dividerli.
E’ questo l’elemento culturale e storico che ha reso inimitabile, incancellabile il punto più alto mai raggiunto dalla coscienza collettiva degli italiani: la nascita della Resistenza.
Da allora non ne siamo stati più capaci abbiamo più divisioni ideologiche e politiche che campanili ed una presunzione individuale che impedisce ogni ragionamento, ogni tentativo di capire le ragioni dell’altro e rinunciare a qualcosa delle proprie per cercare l’unità che ci renderebbe invincibili conservando le nostre diversità.
Per questo vincono sempre gli altri, i peggiori perchè noi siamo i migliori e su questo non abbiamo dubbi.
Per questo ogni volta che si tenta di mettere insieme filosofie diverse crolla il castello, penso ad esempio al Pd che ne è l’esempio lampante, perchè dove c’è democrazia c’è libertà e quindi ragioni diverse che se non sono accompagnate da un altissimo spirito unitario che vada oltre le differenze e l’egoismo è normale che il castello crolli.
Solo nelle dittature, solo dove vige il pensiero unico ed il controllo totale delle miserie umane tutti marciano compatti convinti di essere i depositari della verità, migliori degli altri, un blocco granitico di certezze che nessuna ragione, nel senso di ragionamento, riesce a spostare.
Ma non è detto che abbiano ragione, posso scegliermi la casa ma difficilmente mi posso scegliere i condomini.
La sparata di Grillo, provocatoria,  e la sparata della studentessa a Servisio Pubblico sono figlie della stessa ignoranza, della stessa presunzione e della certezza, delirante, di essere i depositari della verità.
Se la studentessa universitaria senza dubbi ed incertezze avesse studiato come e da chi è nata la nostra Costituzione una cazzata del genere non l’avrebbe mai detta, nemmeno la sua presunzione l’avrebbe permessa.
I miei, l’ho scritto più volte, erano fascisti. Mio padre fatto prigioniero ad El Alamein e portato in prigionia in Scozia aveva la testa del duce in sala. E’ stato fortunato perchè se l’avessero preso i tedeschi l’avrebbero mandato a Mauthausen e non avrebbe potuto, dopo la liberazione, usufruire di quella libertà regalategli dai Partigiani che gli ha permesso di tenere la testa del duce in sala e di vedere uno dei suoi figli
diventare comunista.
Destra e sinistra non asistono più? Io sono certo di no perchè c’è una grande differenza tra destra e sinistra. Per capire cos’è la destra basta studiare il fascismo, per capire cos’è la sinistra basta usufruire della libertà che i Partigiani ci hanno regalato con il loro martirio.
Il resto sono palle, se poi noi non la sappiamo usare, non abbiamo rispetto per nessuno, calpestiamo la Costituzione o votiamo nel modo sbagliato è solo un problema nostro.
Una nostra mancanza collettiva
P.S. Per chi non avesse visto  riporto l’intervento, alto esempio di democrazia, della studentessa in questione. Se una che studia ritiene un suo diritto di parlare così chi tita la lima o porta i secchi di sabbia dovrebbe prendere il mitra, senza profferire parola.
da Giornalettismo:
STUDENTESSA VS SANTORO – FASSINA – La giovane espone il dissenso sui tagli apportati da Profumo come quelli sulle borse di studio “e la risposta che abbiamo avuto dal ministro Profumo è stata quella di fare spaccare la testa a Martino. Noi volevamo entrare per dire di essere gli unici nel merito di poter discutere dell’università. Non c’è più possibilità di andare avanti così. Non ci interessa vedere Fassina che si ‘arrocchetta’ su delle posizioni che non troviamo interessanti e ci sembrano inutili”. La ragazza è visibilmente stanca della situazione del potere e attacca anche Fassina in studio: “Noi abbiamo accettato di venire qui in studio e farci mettere su questo trespolo ma è solo perché oggi, 25 aprile, noi siamo i partigiani, noi siamo il valore della resistenza e noi siamo gli unici in grado di parlarne”. Santoro la interrompe e puntualizza: “Una persona che parla in questo modo non sa niente della resistenza”, e invita la ragazza a rivedere i motivi per cui si sono battuti i partigiani ovvero “contro la pretesa di dire ‘solo noi siamo la verità’” e la giovane continua: “Solo chi lavora ha diritto di parlare di lavoro. Fassina ha mai lavorato?”. Santoro ormai è spazientito e vuole chiudere l’intervento in fretta e augura ai giovani di fare tutto quello che è in loro diritto per poter manifestare ma arriva una sequela di botta e risposta che porta a un nulla di fatto se non alla rappresentazione visiva dell’impossibilità di dialogo tra chi manifesta e chi ascolta. Con una notevole arroganza presente in ambo le parti.

A 15 anni ho elaborato una teoria, a 64 ne ho la conferma definitiva. Me l’ha data il Tg3 di ieri sera.


BQkACIl Tg3 ha intervistato i manifestanti a favore di Berlusconi. Un’agenzia, la Aba.Video, ha reclutato persone, pagate dieci euro ciascuna, per la manifestazione pro Silvio Berlusconi in piazza del Popolo. Quasi nessuno lo ha votato, quasi nessuno è militante del partito. In molti hanno lavorato invece come figuranti, grazie all’agenzia, presso programmi Rai. Per l’occasione a Roma tre pullman con 50 persone ciascuno, mentre altri sono partiti all’alba da Milano. ( Fonte: Repubblica)
Penso, come succede sempre davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ci siano state presenti anche gli anziani ospiti dell’ospizio televisivo Uomini e Donne anziani, quelli che si corteggiano esibendo la prostata ed è avvilente notare come la nostra tribù sia sprovvista del classico vecchio saggio che ogni villaggio ha, dagli indiani d’America alle tribù africane ed in ogni luogo del mondo nei Paesi normali si fa riferimento ai vecchi saggi.
Noi abbiamo solo vecchi rincoglioniti e lo si vede dal degrado del Paese e dal suo fallimento.
Credo che l’Italia del dopoguerra abbia subito una epidemia di imbecillità che ha colpito buona parte della popolazione, detta epidemia si è manifestata ed estesa con l’avvento della televisione televisione commerciale, in particolare quella privata, anche se la Rai ne è stata contagiata al punto tale da non distinuguerla più.
Dicevo che il Tg3 ha intervistato i partecipanti alla manifestazione a favore di Berlusconi, l’untore massimo, e vedere gente che ha lavorato una vita esaltare un bandito della P2 in quel modo mi ha fatto pena, mi ha fatto incazzare.
Triste no per il semplice fatto che già a 15 anni avevo elaborato una mia teoria sull’evoluzione della specie umana ben prima che la teledipendenza distruggesse la materia cerebrale di milioni di persone.
L’avere visto giusto non mi ha dato nessuna soddisfazione, anzi, avrei sperato di sbagliarmi come sempre quando ho fatto la schedina del totocalcio. Infatti da oltre vent’anni non la faccio più.
La mia teoria è nata nella mia testa quando ancora la televisione era in bianco-nero ed è nata nelle osterie dove da ragazzo mi dilettavo a giocare a scopa d’assi con gli anziani.
Erano piuttosto diffidenti nell’accettare al tavolo i giovani, per noi era motivo d’orgoglio quando si veniva accettati come compagni di gioco perchè significava che godevamo del loro rispetto e della loro considerazione.
Ed è appunto osservando gli anziani di Milano, Sesto San Giovanni o del paesino di montagna dove mi capitava di andare con i miei che la mia teoria, nata come sberleffo giovanile alla loro diffidenza nell’accettarti come socio di scopa d’assi, una provocazione diciamo che putroppo ha avuto conferma più volte nel corso della mia vita.
L’ultima ieri sera al Tg3.
La teoria è questa: un bambino vispo, intelligente, sarà un fanciullo curioso. Di seguito diventerà un ragazzo capace nello studio o nel lavoro, un uomo respondabile magari padre di famiglia e più tardi un vecchio saggio che può regalarti consigli grazie alla sua esperienza moltiplicata dall’intelligenza di base, di partenza.
Ogni esperienza, nel lavoro, nello studio, in generale nella vita, vissuta dal bambino intelligente fa da moltiplicatore di saggezza.
E’ atroce ammetterlo ma il ragionamento che segue non ha nulla di razzista, offensivo, mancanza di rispetto ma solo una grande tristezza, anche se era nata con un po’ di perfidia giovanile.
Il bambino pirla sarà un fanciullo pirla, un ragazzo pirla che diventerà uomo pirla per finire nell’apoteosi finale: sarà un vecchio pirla.
Inutile negare l’evidenza. L’esperienza, per uno toccato  dalla sfortuna che la natura gli ha regalato attraverso limiti di cui non ha nessuna colpa, non fa da moltiplicatore e quindi l’evoluzione ne risulta alterata, non potrà mai diventare un vecchio saggio.
La persona intelligente che commette un errore, può succedere a tutti, fa tesoro dell’esperienza che quell’errore gli ha fatto vivere, diventa un punto di forza, una marcia in più.
Lo stesso non avviene per  chi ha dei limiti, l’errore non lo riconosce ma lo considera sfortuna  e se cerchi di avvisarlo ti dice che porti sfiga.
Per fare un esempio che renda l’idea di quello che intendo dire vi racconto un fatto reale.
Eravamo nel cortile del condominio dove abitavo, si stava chiacchierando con altri condomini. Lavoravo nel mondo dell’automobile ed ogni volta c’era qualcuno che mi chiedeva consigli sull’acquisto di un’auto nuova o usata.
Cosa ne dici di questa, cosa ne pensi dell’altra.
Ho comprato una uno usata per mio figlio, te la faccio vedere dimmi cosa ne pensi, se ho fatto un affare oppure no.
Guardo la macchina e gli dico che il rapporto qualità prezzo non è male, gli faccio notare però che le gomme sono un po’ usurate, lisce, sarebbe il caso di cambiarle per non rischiare qualche incidente se piove.
Passa qualche giorno, settimana non ricordo, lo incontro insieme agli altri condomini nel solito crocchio in cortile e come mi vede mi apostrafa ad alta voce: cazzo! Tu porti sfiga! Mio figlio ha avuto un incidente, ha tamponato uno.
Non sono io che porto sfiga, sei tu che sei un pirla. Te l’avevo detto che le gomme erano lisce ed era ovvio che con la pioggia tuo figlio avrebbe avuto dei problemi.
Questo è il classico caso dell’uomo pirla che avrebbe avuto due soluzioni ma non è stato in grado di metterle in atto. Anzi tre. Quello che avrebbe fatto al suo posto l’uomo intelligente.
La prima avvisare suo figlio che le gomme erano lisce, di stare molto attento in caso di pioggia. La seconda di andare dal gommista a cambiare le gomme e la terza, la più importante, consigliare prudenza sempre e comunque.
Vedere anziani normali, inteso come non delinquenti, banditi ecc.ecc. Persone in buona fede che difendono esaltano e rispettano un personaggio del genere, nonostante l’età e l’esperienza che dovrebbero avere accumilato negli anni, mi ha messo tristezza.
Leggere che qualcuno ha partecipato a questa sceneggiata per 10, se fossero stati 100 comunque non sarebbe cambiato il mio giudizio, mi ha dato la conferma che, purtroppo, la mia teoria è giusta.
Non ci crederete ma avrei preferito che il mio ragionamento elaborato dalla mia mente di ragazzino fosse stato una cazzata pazzesca, una supercazzola.
Invece no, troppi vecchi pirla ne danno la conferma.
Dicevano i vecchi saggi: chi è causa del suo mal pianga se stesso. In questo caso non sono causa del loro male è la natura che ha infierito contro di loro, dovrebbero essere i loro cari, i loro figli ad aiutarli a ragionare, a cambiare le gomme.
Il più giovane intervistato dal Tg3 aveva 10 anni più di me, i giovani comunque c’erano.

Quello che  mi spiace di più è vedere gente che magari ha lavorato 35, 40 anni, escluse matrone con gioielli e pelliccia o vecchi borghesi che hanno manifestato anni fa  a Vicenza contro le tasse di Prodi,  che non ha capito ancora niente.
Magari c’è in mezzo pure qualche ex comunista che è diventato leghista o pidiellino, che si è spappolato la mente con la televisione. L’esperienza non ha fatto da lievito.
Dal Fatto Quotidiano:
Silvio ha bisogno di sostegno. Viale Monza 137, davanti alla sede milanese del Pdl. Ore 6 e mezza passate da poco, si parte. Tutti a Roma per la manifestazione del Pdl. Davvero tutti? Una signora è delusa: “Questo pullman è mezzo vuoto”. Appena 22 persone. “Ce n’è un altro davanti però”, ribatte la sua compagna di viaggio. Che qualcosa non andasse come previsto nei numeri si intuiva già ieri, quando l’impiegata che prendeva le prenotazioni al telefono non nascondeva un invito: “Porti pure chi vuole, c’è ancora posto. Anzi se porta qualcuno è meglio”.


C’è una cosa che mi vede d’accordo con Grillo, anche perchè l’avevo proposta io a quelli del centrosinistra, ed è quella di non frequentare i talk show della politica.


indexAvevo ancora il blog su Splinder quando ho scritto un post che invitava l’opposizione a non frequentare i pollai dei talk show cominciando da quello di Vespa, Ballarò, Annozero e quelli di Mediaset che non ho mai visto e quindi non mi ricordo i nomi.
A parte che fanno un casino tale che non si capisce niente, il tempo per esporre un’idea è così poco che viene travisata o monca, in più c’è la strategia della destra inuaugurata da Schifani negli anni 90 di parlare sopra l’avversario politico per non far capire niente alla gente.
Poi vennero le vajasse di forza Italia prima e del Pdl dopo, addestrate come le foche ad interrompere, parlare sopra, far perdere il filo del ragionamento a chiunque criticasse il bandito.
Una strategia che è degenerata toccando un po’ tutti ed infatti dopo qualche minuto di trasmissione non ci si capisce più una mazza.
Bastano due parole in fila e ti sembra intelligente persino Brunetta o la Gelmini. Cota no, perchè ha una faccia da ebete che  ricorda sempre che l’intelligenza non l’ha mai frequentato.
Ancora più patetici sono i manichini, non ho ancora capito se sono vere persone, che sono seduti dietro le file degli schieramenti e che ad ogni cazzata che dicono quelli in prima fila fanno si con la testa, come i cagnolini che negli anni 70 mettevano nei lunotti delle auto.
O le manine che salutavano per via delle vibrazioni.
Ieri sera ho girato per una decina di secondi su Ballarò, non so perchè ma Floris mi sta sulle palle e non lo guardo mai, e stava parlando niente meno che Sallusti.
Ebbene dietro di lui c’era uno che ad ogni provocazione, perchè Sallusti non discute provoca, annuiva con la testa cercando pure di farsi inquadrare per far vedere quanto è imbecille.
Per non parlare degli applausi forzati di qui o di là, perchè ormai è diventato un male comune.
Io non conosco Ambrosoli ma l’ho votato sulla fiducia e quando si è visto in collegamento da Milano ho capito che il mio istinto ancora non sbaglia, ho fatto centro.
Faccio una premessa. A tutti noi capita di giudicare una persona a prima vista, appena conosciuta ed arrivare in pochi secondi a considerarlo un pirla oppure una persona di valore e spesso il nostro istinto ci prende, quasi sempre.
Un po’ quello che succede nell’amore, quando scatta quella cosa che ti fa aprire ed a renderti disponibile all’altra persona. Quando non scatta c’è chi si affida alla poesia, al corteggiamento sfiancante che quasi sempre finisce nel nulla.
Sto andando fuori tema. Mi rimetto in riga.
Ambrosoli ha commentato la sua sconfitta in un modo così educato ed intelligente da rendere inoffensivi anche i piranha in studio, come Sallusti e le remore degli squali come Alfano. Adesso non chiedetemi chi è lo squalo.
Non avevano domande da fare e nemmeno provocazioni perchè il loro istinto di belve ha capito che Ambrosoli non avrebbe abboccato.
Un grande. Ancora più grande quando Floris con il suo sorriso da ebete, non capisco cosa cazzo abbia da ridere da vent’anni a questa parte, gli ha detto: se può restare con noi dopo ci collegheremo ancora con Milano, dopo la pubblicità o una cosa del genere.
Insomma l’ha invitato a restare a disposizione.
Ora il 99,99% dei politici avrebbe accettato qualsiasi cosa pur di apparire qualche minuto in più in televisione, anche durante l’intervallo ed al posto delle pecore, e non alludo solo a quelli di destra ma a tutti dalla Finocchiaro, per dirne una, a Gasparri o Scilipoti.
Ambrosoli ha risposto: guardi io ho un figlio piccolo e preferisco andare a casa da lui.
Ambrosoli è una persona educata, fossi stato al suo posto avrei detto di non avere tempo da perdere per ascoltare le stronzate di destra o di sinistra specialmente se sono espresse in quel modo che rende impossibile capire dove sia la destra e chi sia la sinistra.
Un grande. Non ha perso niente nè in visibilità e men che meno nello spessore della persona.
Questo modo di fare informazione politica è il primo responsabile del rincoglionimento generale del telespettatore. Fa apparire un gigante anche un cretino, che si atteggia ad essere pensante, come Alfano che per non sbagliare si limita ad incensare il suo burattinaio qualsiasi cosa faccia o dica. Come Mavalà.
Sono vent’anni che va in televisione a raccontare che il piduista è un fenomeno ed ancora più pirla di lui sono quelli che dietro fanno di si con la testa che devono essere procarioti. Monocellulari. (non telefonini, è un’altra cosa) . I più astuti, quelli che hanno una cellula in più, li riconosci dal fatto che quando parla qualcuno che non sia pro piduista fanno di no con la testa.
Quelli sono i più evoluti, infatti nella lega non ce n’è nemmeno uno.
Purtroppo ci sono anche dalla mia parte politica quelli che fanno si con la testa grazie alle vibrazioni dello studio e non alla sostanza di quello che si dice.
Non ne faccio una questione maschilista come Grillo che individuato il punto G della sua candidata nell’apparire in televisione anche perchè sarebbe un punto G piuttosto anomalo dato che è molto, ma molto, comune anche tra i maschi di destra, di centro o di sinistra.
Spero che questa fobia da televisione, dell’apparire sempre e comunque, vada scemando sempre di più grazie anche allo tsunami del M5S ed al fatto che, secondo me, ha veramente stancato.
Quando ero nel Pci, e ci sono stato parecchio, noi andavamo nei mercati ad incontrare la gente, ascoltarla e farci ascoltare. Organizzavamo incontri con i cittadini sui vari temi locali e nazionali nelle biblioteche di quartiere, nei circoli che sono una cosa diversa dai bar o dai pub come si chiamano adesso.
Facevamo anche riunioni condominiali ospiti di qualche condomino che invitava i suoi coinquilini per parlare di politica, discutere dei nostri problemi.
Insomma facevamo politica, in televisione ci andava Berlinguer e così eravamo certi che non avrebbe detto cazzate come fanno da vent’anni quasi tutti gli esponenti del Pd.
Che senso ha, mi chiedevo molto prima di Grillo, andare da Vespa, Ballarò e compagnia bella per sembrare tutti uguali?
Oppure per dar modo alle vajasse, mascili e femminili, della destra di sfogare ed esibire la loro maleducazione.
Per chiudere, dato che abbiamo la memoria corta, ricordo ancora una volta che ad inventare l’interruzione sistematica del”avversario, parlarci sopra per non far capire quello che dice, ecc.ecc. E’ stato inventato da Schifani quando ancora aveva il riporto.
Così la penso io, si viene notati di più se non si va nei pollai.
Andate in strada a fare politica, è faticoso ma rende di più e la gente vi capisce. Ancora più importante è che in questo modo anche voi capirete quali sono i problemi della gente comune.
Siete diventati tutti come nella scenetta nei bassi di Napoli che la Smorfia, il trio dell’immenso Massimo Troisi, fecero negli anni 70.
C’era un poveraccio che viveva nei bassi, Troisi, che si lamentava delle sue condizioni di vita e l’esperto, Lello Arena, lo interrompeva continuamente. Ma se non mi fate parlare come fate conoscere i miei problemi, disse il poveraccio Troisi, e l’esperto gli rispose: cosa ne sai tu dei tuoi problemi quando ci siamo noi che li studiamo da anni?
Ecco, i politici di centrosinistra mi sembrano tutti come l’esperto Lello Arena. Non solo del cenrosinistra.

Leggo ogni giorno Milano Today dopo che Scalise aveva annunciato che avrebbe elencato le delusioni del M5S riferite a Pisapia. Ho letto solo che Fo ha aderito al movimento, ha la passione per l’estremismo.


imagesFo ha grandissimi meriti, ed il premio Nobel non c’entra niente, ma sin da giovane ha avuto la passione per l’estremismo e si sa che gli estremi spesso si toccano, andando in testa coda.
Quando si esagera, se togliamo i simboli di riferimento/riconoscimento, non si riconosce la destra dalla sinistra e c’è chi usa slogan rivoluzionari di destra credendoli di sinistra.
Se l’estremismo è utile per l’arte o lo spettacolo, esagerare per far comprendere, così non si può dire se lo applichiamo alla realtà, ai fatti.
Tu puoi avere i migliori propositi del mondo ma se i cordoni della borsa dipendono dagli altri puoi fare poco, è già molto positivo se utilizzi al meglio quello che dipende direttamente da te.
Che cercano di dare il meglio di loro stessi ce ne sono e fanno parte di partiti o movimenti diversi, nessuno ha il brevetto depositato.
E’ il segno che il lavoro sotterraneo prima ed esplicito poi, mi riferisco all’ultimo ventennio dove praticamente la P2 ha governato con i fascisti e la lega, la P2 ha ottenuto uno dei tanti obiettivi che si era proposta: fare un casino tale da non poter più distinguere il sano dal malato, la politica buona da quella bacata.
L’omologazione del fango la chiamo io. Spruzza con lo spargiletame e colpirai anche chi è pulito facendo in modo da non distinguerlo dagli altri.
C’è da dire che parecchi a sinistra hanno abboccato al piduista e si sono messi sullo stesso piano, convinti di farlo fuori, ed invece sono caduti nella trappola.
Uno degli esempi più evidenti della sottovalutazione del piduista è stato il conflitto di interessi e la Bicamerale dove chi si riteneva più furbo è stato spiazzato del tutto facendo ritenere che fosse un inciucio e non un errore di presunzione.
L’unica cosa che dovrebbe fare, alludo a D’Alema, è ammettere di avere perso, di essere stato beffato dal piazzista di stato.
Lasci perdere la prosopopea e faccia un atto di umiltà riconoscendo di essere stato un pirla. Non si nasconda dietro al fatto che Berlusconi è inaffidabile e falso perchè lo sapevamo tutti, se non fosse stato presuntuoso e fosse stato più cauto non avrebbe perso la faccia e fatto girare le palle anche a noi.
Fare l’opposizione è sin troppo facile, trovare difetti, mancanze, debolezze, è un gioco da bambini e tutti sono in grado di fare le pulci anche a chi non le ha.
Altra cosa è governare, ne sanno qualcosa tutti quelli che hanno questa incombenza da Pizzarotti a Pisapia passando per Rosario Crocetta.
Certo che c’è modo e modo di governare un comune o qualsiasi altra istituzione, c’è chi toglie la mensa ai bambini e viene candidato al Senato e c’è chi si vergogna di avere un sindaco come quello di Adro. Oscar Lancini.
Per quanto riguarda il tipo di Milano che dovrebbe fare l’elenco delle delusioni di cui è stato vittima da parte di Pisapia deve avere finito la benzina perchè si è fermato pochi metri dopo l’inizio della campagna elettorale.
Dopo la sparata iniziale non si è saputo più niente.
Come ho scritto ieri l’unica cosa che prevedo in queste elezioni è che viaggiamo spediti verso la paralisi, detto questo preferisco essere paralizzato con Ambrosoli che con Maroni se non altro per il fatto che con Maroni non saremmo fermi ma torneremmo al passato xenofobo, razzista e fascista.
Potrei anche considerare la paralisi come un punto di partenza dopo un ventennio dove abbiamo perso terreno sotto tutti i punti di vista, già rimanere immobili vorrebbe dire fermare al deriva indegna dell’ultimo ventennio.
Poi, il fermarsi, vorrebbe dire ripartire e questa volta mi auguro che si parta per una nuova avventura e non dietro ad un flauto magico che ci ha portato alla rovina.
In bocca al lupo a tutti. Ognuno ha diritto ad usare la propria testa, seguire i propri ideali ed i propri sogni sperando di invecchiare bene e non fare la fine di quelli che sono andati in posta o al sindacato con la lettera di Berlusconi per riavere indietro i soldi dell’Imu.
Lavorare 40 anni, chi più chi meno, in fabbrica o altrove per rincoglionirsi a quel livello o per farsi condizionare dalla televisione mette tristezza, significa aver buttato via la vita per niente.
Sin da quando ero ragazzo avevo elaborato una mia teoria.
Un bambino vispo, intelligente, sarebbe diventato un fanciullo intelligente, un uomo consapevole ed un vecchio saggio. Ogni tappa della vita avrebbe portato valore aggiunto alla sua consapevolezza grazie all’esperienza elaborata dall’intelligenza.
Un bambino pirla sarebbe diventato un fanciullo pirla, un adulto stupido ed un vecchio pirla.
Perchè l’esperienza non assistita dall’intelligenza non avrebbe portato nessun valore aggiunto.
Faccio un esempio concreto, per far capire anche al leghista medio cosa intendo dire. Abitavo a Sesto e stavo chiacchierando con un mio coinquilino nel cortile di casa, eravamo vicini alla sua auto e lui mi ha chiesto informazioni su un determinato modello, lavoravo nel ramo, ad un certo punto guardando le gomme della sua auto gli dico: occhio che hai le gomme liscie, sono al limite e se piove è un problema.
Pochi giorni dopo ha piovuto e lui è finito contro un muro, fortunatamente non si è fatto nulla, ma è venuto a cercarmi per dirmi che io porto sfiga.
Io porterò anche sfiga, gli ho risposto, ma il pirla che non ha cambiato le gomme sei tu.
Dovevi almeno stare più attento.
Ecco alle volte ho l’impressione che noi anziani, italiani, più che vecchi saggi siamo vecchi pirla.
L’età sella stupidera, come dicono a Milano, è ammessa solo quando si è giovani, passa subito e dopo non è più ammissibile.
Monti ieri ha detto: “Se gli italiani votano ancora Berlusconi il problema sono loro, non lui”

Io lo dico dal 94 che il problema non è Berlusconi ma chi lo ha eletto anche perchè se non lo avessero votato sarebbe finito in galera da tempo.
Coraggio, domani è finita poi ci sarà la pausa silenziosa. Hanno veramente scassato le palle.
P.S. Dario Fo ha scritto un libro per spiegare le perplessità che nutre in merito a certe posizioni del M5S, il problema è che chi l’ha visto sul palco non lo sa, non ha letto il libro e non sa nemmeno che esiste.
Lo sanno Grillo e Casaleggio, ma lo hanno accolto lo stesso. Non dico caso unico ma caso raro si, è un segnale di democrazia dopo tanti segnali negativi nel merito.

Le truppe berlusconate sono talmente stordite da gridare: basta con la politica. Non si rendono nemmeno conto che sono vent’anni che in Italia non si fa politica.


imagesMi stavo godendo Celtic-Juventus e mia moglie dall’altra stanza mi dice: non fanno parlare Crozza, lo contestano al grido di basta con la politica.
Me lo aspettavo, i bonifici del piduista arrivano ovunque, anche ai testimoni per il processo Ruby figuriamoci se non arrivano a Sanremo.
Il prossimo impegno per le truppe berlusconate sarà a marzo nel Tribunale di Milano, fuori e dentro ovviamente, e lo slogan è già pronto:
basta con la politica! Qui si deve fare giustizia e non politica, assolvete l’utilizzatore finale.
Maestro del coro l’avv. Mavalà, il coro è fornito da Uomini e Donne anziani, panini e bibira dalla sezione del Pdl Vittorio Mangano.
Non ho nemmeno cambiato canale, Sanremo non lo guardo dal 1987 escluse le performance di Benigni e di Grillo quando faceva ancora il comico e non il santone.
Preso dalla tensione, splendida, della partita sono andato a prendermi una sigaretta ed ho visto Crozza mentre imitava Bersani. Niente fischi questa volta ma applausi perchè in Italia puoi fare satira su tutti escluso il piduista, evasore, corruttore, puttaniere e pedofilo.
Le sue truppe presidiano ogni manifestazione dove si parla di lui per guadagnarsi la pagnotta.
Non si sono nemmeno resi conto che anche fare satira su Bersani è politica non solo quando si parla di Berlusconi.
Anzi no, la satira è satira e basta concetto inconcepibile dai cerebrolesi ammiratori del piduista.
Le vecchiette di Uomini e Donne anziani hanno presidiato il Tribunale di Milano per settimane, le portavano con il pulmino con ambulanza al seguito e si accontentavano di un panino ed una bibita, anche se l’avrebbero fatto a gratis.
Depravato lo è senza dubbio, ne abbiamo avuto prova ulteriore con l’impiegata della Green Power alla quale ha chiesto, insistentemente, se viene, quante volte ed in quanto tempo tra le risate dei rincoglioniti come lui avvezzi ad anadare a puttane.
Sono ancora convinti che le puttane abbiano l’orgasmo, lui ne è certo perchè tutte quelle che gli hanno spillato soldi hanno detto che a letto è il migliore. Ovviamente il tutto direttamente proporzionale alla busta in contanti o al bonifico.
Dicevo che un conto è essere depravati ed un altro stupidi e lui tutto è ma non uno stupido. Infatti alle vecchiette di Uomini e Donne che manifestavano al gazebo di fronte al Tribunale di Milano ha offerto panino e bibita mentre alle orgettine che hanno testimoniato in suo favore con testimonianze fantasiose ed incredibili il bonifico mensile.
Alle giovanette che hanno fatto la lap dance con il palo della sua discoteca privata buste in contanti, carte prepagate, Mini Cabriolet e bonifici generosi.
Per me è talmente abituato a pagare le donne da pagare anche le sue mogli ma non come ha fatto con Veronica dopo la separazione a 100.000 euro al giorno, intendo pagare lasciando i soldi sul comodino prima della prestazione, lui se non paga non si eccita.
L’ultima è la consigliera regionale Antonia Ruggiero e le prove le ha fornite il marito stesso.
Comunque non sarà l’ultima, ne verranno fuori ancora, il tipo ha 75 anni ed è da una vita che paga per avere l’amore a ore, è l’unico amore che lui conosce.
La sua educazione sessuale è prettamente fascio-cattolica, basti vedere come tratta le donne, la sua educazione sessuale si è compiuta nei casini di stato, quello è il suo modo di concepire l’amore, la marchetta.
Ogni giorno che passa diventa sempre più depravato, stupido ed insistente e purtroppo troppe donne ridono ed apprezzano i suoi bavosi approcci da osteria/bordello da porto di mare.
Consiglierei al suo architetto di inserire nelle sue ville, oltre al palo per la lap dance dove far ballare le orgettine vestite da suora, un bancone per la mamascia come c’erano nei casini di stato con tanto di ricevute per le marchette.
Alla cassa andrebbero bene le organizzatrici di festini come Sabina Began o la Minetti.
Ad istruire le minorenni quelle che, avendo fatto carriera altrove,  non intendono più dare cattivo esempio ma buoni consigli.
Quelle che si offendono per qualche battuta maschilista ma sono orgogliose dei loro calendari esposti nei tir.
Le amorali che vogliono fare la morale.
Comunque per un festival di Sanremo che ogni anno perde ammiratori è una grande occasione per tirare il fiato, nei giornali non si parla d’altro.
Questa sera Crozza non ci sarà e sarà un problema per l’auditel.
Buon divertimento.

Due lauree buttate via, quando si scambia la memoria con il merito. Cosa servono la laurea alla Cattolica e quella alla Bocconi quando si arriva a dire: “Non c’è nessun atto di giunta in cui è prevista la ‘ndrangheta“


Lara-comi-servizio-pubblico-770x429Va bene essere spudorati e sentirsi intoccabili ma cosa pretendeva la Comi che Formigoni mettesse all’ordine del giorno ed in votazione: delibera di autorizzazione alle mazzette per movimento terra ed edilizia all’ndrangheta?
Oppure: stanziamento fondi per acquisto di voti all’ndrangheta?
Lista degli appalti affidati all’ndrangheta per l’Expo 2015?
Lara Comi si è laureata con lode in economia dei Mercati internazionali all’Università Cattolica nel 2005. Ha conseguito la laurea magistrale in economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie all’Università Bocconi di Milano nel 2007. Ha ottenuto borse di studio per meriti scolastici, ha effettuato un tirocinio presso il consolato dell’Uruguay.
A giudicare da come ragiona si direbbe che la sua famiglia ha buttato via i soldi che hanno speso per farla studiare, fortunatamente ci ha pensato il Pdl a salvarla se avesse dovuto lavorare e mettere a frutto le sue lauree, con quella testa, sarebbe morta di fame.
Lei fa il compitino, l’avvisano degli argomenti in discussione a Servizio Pubblico e qualcuno le prepara i soliti slogan da ripetere in continuazione accompagnati da una serie di smorfie da mettere in atto ogni volta che parlano gli altri.
Sa di essere piaciona, si presenta con scarpe da tennis e jeans ed un sorriso da pubblicità del dentifricio e ripete quello che le hanno inculcato nella testa senza nemmeno rendersi conto di quello che dice.
Appena esce dal binario della memoria ci regala delle perle di alta comicità come quella dei probiviri del Pdl che hanno ripulito il partito lombardo dagli inquisiti, condannati o di quelli che parlano male del piduista.
Evidentemente Arcore non è in Lombardia, deve essere sotto la giurisdizione di Antigua, ed i probiviri non hanno potuto intervenire.
Ho solo la terza media ma ho sempre pensato che per riuscire negli studi si deve essere di due categorie.
La prima è dotata di intelligenza, costanza, applicazione. Impara quello che studia e ci ragiona su con competenza aggiungendo qualcosa di suo attraverso la ricerca.
La seconda è formata da quelli che io chiamo “vasi vuoti” dentro i quali ci puoi mettere qualsiasi cosa  tanto il risultato degli studi si basa tutto sulla memoria, ripeteranno per filo e per segno quello che hanno imparato a memoria senza capirne il senso o il fine.
Lei deve essere una della seconda categoria, un vaso vuoto di una certa bellezza che puoi riempire di cioccolata o di merda tanto per lei non farà differenza.
Guardate che la Comi è una delle migliori giovani leve della politica, con incarichi importanti in Europa ed in Lombardia basta dare una occhiata a Wikipedia.

Lara Comi si è laureata con lode in economia dei Mercati internazionali all’Università Cattolica nel 2005. Ha conseguito la laurea magistrale in economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie all’Università Bocconi di Milano nel 2007. Ha ottenuto borse di studio per meriti scolastici, ha effettuato un tirocinio presso il consolato dell’Uruguay[il consolato d’italia in uruguay o il consolato dell’uruguay in italia?] ed ha lavorato come brand manager per Beiersdorf e Giochi Preziosi[mi sembra strano che una neo-laureata sia “brand manager”, non ci sono altre fonti?].[1]

Portavoce di Forza Italia a Saronno dal 2002 al 2005, diviene assistente di Mariastella Gelmini e nel 2004 a 21 anni coordinatore nella regione Lombardia di Forza Italia Giovani.[2] Alle elezioni politiche italiane del 2008 è candidata alla Camera dei Deputati nel collegio Lombardia 1, risultando terza non eletta. Alle elezioni europee del 2009 è eletta nella circoscrizione Nord-Ovest per il Popolo della Libertà con 63.158 preferenze.

Ha registrato il 90.05% di presenze nelle sessioni plenarie (430-esima su 754 deputati)[3]. La più giovane parlamentare italiana del Ppe, nel gennaio del 2010 è stata nominata coordinatrice dei giovani deputati del Partito Popolare Europeo[4].

Dal 2009 al 2012 è stata vicepresidente della commissione IMCO (mercato interno e protezione consumatori) del Parlamento Europeo. Lara Comi è membro effettivo della commissione IMCO e membro sostituto della Commissione ITRE (industria, energia e ricerca). È membro della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Messico, della Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia.[5]

È stata relatrice del Regolamento sulla denominazione dei prodotti tessili, della ricerca, sulla sicurezza generale dei prodotti e sicurezza dei dati, e sulla Standardizzazione Europea [6] È vicepresidente del working group E-commerce e ha fondato il working group On the beach, sul tema delle concessioni marittime del demanio [7]

È stata nominata nel 2011 presidente del gruppo “Donne del PDL” della provincia di Varese[8]. Vicecoordinatore PdL della Lombardia, a marzo 2012 è stata eletta coordinatore PdL della provincia di Varese.

È il primo coordinatore donna della Lombardia [9]. Nel 2012 è stata premiata con un MEP Award come miglior europarlamentare sulle tematiche del mercato interno e protezione consumatori. La giuria, costituita da altri europarlamentari, l’ha preferita a due colleghi.[10]
Una domanda sorge spontanea, se i migliori sono così stupidi perchè ci meravigliamo che l’Europa, l’Italia, vanno male?
Forse perchè non c’è nessun atto nel parlamento europeo o nel Pdl lombardo in cui è prevista l’intelligenza.
Almeno sino al terzo grado di giudizio.
Ambrosoli, Meloni e Vendola hanno parlato di politica, tutti con argomenti interessanti, lei ha ripetuto i soliti slogan ed ha dovuto scusarsi per la cappella della puntata precedente.
E’ una bella ragazza, ha un sorriso smagliante, se stesse zitta sarebbe perfetta.

Lara Comi e la figuraccia sulla ‘ndrangheta in Lombardia

 

 

Il dibattito su gli impresentabili, in particolare quelli del piduista, non mi appassiona. Se fosse ancora vivo lo stalliere avrebbe candidato anche lui. Se i sondaggi, che danno parità, fossero veri prendiamocela solo con noi stessi. Il popolo dei Tafazzi.


indexNon so come sopravviva la passione per questo teatrino dell’informazione politica ripetitiva e noiosa con i soliti riti di chi ancora segue Ballarò, Servizio Pubblico, Porta a Porta e scusate se ne dimentico qualcuna tanto non si perde niente.
Nemmeno la satira diverte più, difficile inventarsi battute nuove quando la realtà supera di molto la fantasia, penso che persino uno come Flaiano sarebbe  in difficoltà nel buttare giù una sceneggiatura divertente.
Penso che i sondaggi del giorno, del momento, abbiano valore zero dettati dall’ultimo titolo on line o da chi ancora si indigna perchè Berlusconi accusa la magistratura rossa per la milionesima volta.
Per screditare i sondaggi, i sondaggisti, gli opinionisti, i presenzialisti televisivi basti ed avanzi quando davano Renzi per favorito, vincente sicuro.
Se fosse vero che centrodestra e centrosinistra sono alla pari, mi riferisco solo ai partiti che con il porcellum hanno la possibilità di entrare in parlamento, confermerebbe quello che sostengo da oltre vent’anni e cioè che il problema non sono i politici eletti ma quelli che li eleggono, siamo noi che eleggiamo i degni rappresentanti dell’italiano medio che non fa notizia ma fa ancora più schifo di chi fa notizia, è su tutti i giornali.
Non offendetevi la mia è solo una considerazione politica che non vuole tenere conto delle migliaia di polemiche che coinvolgono tutte le liste e tutti i partiti, nessuno escluso.
Polemiche costruite ad arte per fare un polverone che, forse, scomparirà dopo le elezioni  quando sarà tardi per ognuno di noi per renderci conto di avere sbagliato per il semplice fatto che ragionando in questo modo non ci sarà nessun vincitore e tutto continuerà come prima.
Non siamo cittadini ma siamo tifosi schierati ed ognuno di noi ha la sua bandierina da sventolare e la verità in tasca.
Leggo che molti cittadini si indignano, fanno l’autopsia, a qualunque frase dica Bersani, Monti, Ingroia, Vendola e così via dimenticando che nessuno avrà i voti e la forza per governare da solo.
E’ ovvio che in base ai risultati che usciranno dalle elezioni chi avrà un voto in più dovrà per forza cercare alleanze, sarebbe grave per me se tra gli alleati del prossimo governo ci fosse ancora il piduista.
Cosentino è a casa ma il problema non è risolto.
Lasciamo perdere i casi gravi alla Cosentino tanto non l’avrei votato ugualmente,  ci sono ancora Scilipoti, Razzi, Polverini, Gelmin
i ecc.ecc.
Non mi interessano le faide interne, non mi interessa la propaganda totalitaria che insiste nel far sembrare tutti uguali, strategia lanciata da Gelli che ormai è consuetudine culturale.
Non mi interessa la ricerca del pelo nell’uovo o l’autopsia che comunque trova qualcosa di sbagliato in tutti i candidati, in tutti i movimenti, in tutti i partiti o le discussioni generate dagli esclusi dalle liste.
Le uniche cose che le autopsie non rilevano sono gli ideali , le ideologie, la visione del futuro con una scelta di parte ben definita perchè ormai nessuno ha più ideali, utopie ed il capitalismo del libero mercato piace a tutti, chi più chi meno.
Come si fa ad appassionarsi alla lotta politica combattuta in questo modo?
Io non ci riesco e confesso il mio limite.
La lista dei candidati del piduista non mi appassiona, le conferenze stampa o i deliri del piduista ancora meno.
Gli esami finestra per vedere chi è senza macchia e senza aloni ancora meno.
L’unica cosa che vorrei, oggi come oggi, è che la bottiglia dei vari Tafazzi questa volta sia piena di acqua ghiacciata.
Sia mai che serva a qualcosa.

Floris in tv: “Ballarò rischia lo stop” Fortunatamente ha fatto in tempo ad invitare la Lorenzin. Dopo aver creato il mostro Polverini ci riprova con la Beatrice.


3418_10200299994812222_1816917205_nIeri ho fatto un salto in montagna e quindi niente web e niente post, appena sono tornato ho dato una occhiata ai giornali on line ed ho letto che il Pdl nel Lazio candida la Lorenzin.
Sono andato su Facebook ho ripreso la notizia con un cappello, un mio commento:
Regione Lazio, Lorenzin candidata Pdl.
Floris la inviterà tutte le settimane e la farà diventare un fenomeno come la Polverini.
In serata, smanettando da un canale all’altro, ho visto un pezzetto di Ballarò e chi c’era tra gli ospiti? Beatrice Lorenzin che come suo solito si è distinta nel parlare sopra gli altri alzando il volume quando non toccava a lei.
In sintesi abbiamo saputo quello che ripete sempre, nessuno governa come il Pdl e quando qualcosa va male la colpa è dei comunisti che vogliono conservare i privilegi degli operai, dei proletari e dei disoccupati.
Sono quasi felice, pur essendo per la libertà di stampa, di parola, che Ballarò rischi lo stop almeno ci risparmiano di vedere la Lorenzin tutte le settimane.
Floris ha la tendenza di creare mostri, probabilmente a sua insaputa, lo ha fatto invitando la sconosciuta segretaria dell’Ugl, il sindacato fascista, quasi come ospite fissa e l’ha fatta diventare un fenomeno mediatico, le ha dato fama, immeritata, sino al punto di diventare governatrice del Lazio.
Non voglio qui ripercorrere le sue gesta, basta la cronaca, è una delle poche donne che è riuscita a raggiungere la parità con gli uomini in politica purtroppo come esempio per la sua scalata ai diritti ha scelto i peggiori.
La sua arroganza, la sua antipatia, il suo clientelismo l’ha resa talmente antipatica al popolo ed a quelli che l’hanno votata che non può nemmeno andare a comprarsi un paio di scarpe in una boutique del centro, in contromano e con la scorta al seguito, senza attirarsi una marea di critiche. Poverina.
Mentre mi facevo scorrere addosso i cartelli di Floris che per la milionesima volta ci raccontano quello che ormai tutti sappiamo, salvo piccole variazioni, ho visto in collegamento l’editorialista Marcello Sorgi, già direttore del Tg1, del quotidiano La  Stampa del quale oggi è editorialista. Come me nel mio blog, ma più in grande.
Egli, in merito alla sanità italiana, ha detto che l’errore è stato fatto trent’anni fa quando si è voluto introdurre la sanità garantita per tutti e l’unico che si è accorto dell’errore è lui, oltre che a qualche stato europeo dove la sanità che piace è quella all’americana.
Ognuno si arrangi e se non può pagarsi le cure tiri le cuoia liberando spazio.
Nessuno dei presenti ha messo in risalto che la sanità italiana è ottima, alludo ai medici, infermieri, personale vario e che il problema vero è la gestione economica della sanità che è in mano a banditi che pagano tre euro una siringa quando costa 30 centesimi.
La cifra non credo sia esatta ma è solo un esempio di come viene gestita la sanità da quasi tutte le regioni italiane, ruberie e clientelismo.
Il fatto poi di averne affidato la gestione alle regioni non ha fatto altro che moltiplicare le ruberie, le clientele per 20 o poco meno, perchè qualcuna non ruba. Se prima il centro di clientela e di spesa era uno solo affidando la gestione alle regioni li hanno moltiplicati.
La cronaca e la magistratura ce lo dicono quasi tutti i giorni. Formigoni nega, la Lombardia è eccellenza. In tutti i sensi se gli altri rubano 5 la Lombardia che è ricca ed eccellente ruba 50.
Marcello Sorgi, non so se la sua soluzione proposta per il problema sanità è stata colta da tutti perchè l’hanno sfumato mentre la diceva, ha dato la soluzione del problema in poche parole: per risolvere il problema sanità la si deve privatizzare e mettere in concorrenza una Asl con l’altra, un’ospedale con l’altro, come fanno le assicurazioni delle automobili, le multinazionali della benzina, le aziende che gestiscono l’acqua potabile e così via.
Fanno dei cartelli e la concorrenza invece di abbassare i costi o migliorare la qualità dei servizi aumenta i profitti peggiorando i servizi ed aumentando le tariffe. Tanto da lì devi passare, sono come le gabelle dei nobili che a lungo andare hanno dato vita alla rivoluzione francese.
Voi siete giovani ma io ho fatto in tempo a vivere il periodo nel quale l’assicurazione per le auto non era obbligatoria, ognuno rischiava del suo, anche se per le vittime degli incidenti non era una gran cosa.
Ad un certo punto l’assicurazione divenne obbligatoria, una scelta di grande civiltà, e divenne obbligatoria con una premessa o promessa, non ricordo bene, se tutti avremmo pagato l’assicurazione avremmo pagato poco e tutti saremmo stati più sicuri, protetti, garantiti.
Il risultato è che da allora ad oggi sarà aumentata almeno di 500 volte ed anche quest’anno avrà il suo solito aumento, per essere rimborsati dai danni ci vogliono mesi ma per aumentare i profitti delle socità di assicurazione bastano pochi giorni.
Nella sanità garantita per tutti Marcello Sorgi non vede un segno di progresso e di civiltà etica, morale di solidarietà, l’idea che un bambino povero possa essere curato come il figlio di un ministro o di un manager non lo vede come un alto segno di democrazia e di giustizia ma come un impedimento alla libera concorrenza privata che ci farebbe risparmiare un sacco di soldi, facendo finta di essere sani non potendo pagarci la cura della salute.
Ve la immaginate voi la concorrenza tra il S. Raffaele e la S. Rita?
Un Don Verzè che con i soldi pubblici e le regalie di stato si è comprato le ville, il jet personale, le scarpe di Prada lasciando un miliardo di euro di debito e centinaia di dipendenti in mezzo alla strada dopo aver assunto qualche fanciulla del piduista a 6000 euro al mese con delle mansioni delle quali non conosceva nemmeno l’esistenza.
Oppure i bravi dottori della S. Rita che ti operavano il tumore che non c’è facendosi rimborsare dalla stato migliaia e migliaia di euro a spese nostre inventandosi interventi non necessari esclusivamente per fare il fatturato.
Oltre al danno al paziente, al quale toglievano metà stomaco anche se sano, c’era pure la beffa perchè il paziente ed i suoi parenti erano veramente convinti che ci fosse un tumore e davanti ad una tragedia del genere accettavano qualsiasi proposta facessero i medici pur di salvarsi la vita.
I sopravvissuti, non avendo ovviamente nessuna malattia terminale, dopo l’operazione subita erano convinti di essere stati salvati da una equipe medica eccellente, magari raccontavano agli amici ed ai parenti avevo un tumore ed i medici del S. Rita mi hanno salvato la vita.
Non ho più niente, sto benissimo, solo dopo hanno capito che non avevano niente anche prima e che l’eccellente equipe del S. Rita, come direbbe Formigoni, altro non erano che dei banditi, una banda.
E’ questa la sanità privata che Marcello Sorgi vuole mettere in competizione per risparmiare e per avere l’eccellenza?
L’unico modo per salvare l’Italia, il nostro paese, da questa classe dirigente di banditi e di delinquenti è svuotare le carceri dai piccoli spacciatori o consumatori di canne per fare spazio a tutti quei manager pubblici o privati che da anni rubano, fanno clientele, prendono mazzette ai quali vanno sequestrati tutti i loro beni, i conti correnti in Italia ed all’estero e lasciarli in mutande. Loro e le loro famiglie.
E’ l’unico modo che abbiamo per costringerli a non rubare, garantirgli che se vengono scoperti li portiamo via anche la bicicletta.
Il resto è tutta una presa per il culo. Di Floris, dei politici, degli esperti, degli economisti, dei giornalisti. Ho cambiato canale, per non sentire sempre le solite cose, solo se me le dimenticassi potrebbero sembrare novità.
Se a chi ruba non portiamo via anche la camicia non risolveremo niente. In Inghilterra sono costretti a dimettersi per 2000 sterline spese male, con quel metro noi dovremmo sequestrare miliardi ai ladri e dare migliaia di ergastoli di condanna.
Non ho voglia di incazzarmi per la milionesima volta perciò pubblico una foto della montagna che mi ha reso felice per qualche ora, le meraviglie della natura. Che vada affanculo Floris ed i suoi ospiti.