Se l’informazione si limita a segnalare la “violenza”, gli scontri tra manifestanti e polizia senza spiegarne le ragioni fa solo un servizio al sistema.


imagesDa sempre il popolino  è infastidito per scioperi o manifestazioni che non lo toccassero direttamente, quante volte abbiamo sentito lamentele sui disagi di uno sciopero al grido di: io devo andare a lavorare ed i mezzi non vanno.
Ognuno pensa ai fatti suoi e non guarda oltre al metro davanti a se.
L’informazione ci sguazza, vengono messi in risalto gli scontri, enfatizzati, coltivando lo sdegno di chi osserva senza sapere, conoscere, toccare le motivazioni.
Si mette a fuoco, eufemismo, il cassonetto bruciato e non le ragioni che hanno spinto alla protesta migliaia di studenti, lavoratori, disoccupati, famiglie che hanno perso la casa.
Se non fosse per il fatto che, ogni tanto, nelle foto che riprendono gli scontri tra forse dell'”ordine” e manifestanti si intravvede uno striscione con la sintesi della protesta non sapremmo mai perchè e percome sono scesi in piazza.
Siamo scesi in piazza.
Se solo le forze dell’ordine conoscessero le ragioni dei manifestanti non escludo che manifesterebbero pure loro, certamente hanno dei familiari, parenti, amici che sono toccati dai temi che portano alla contestazione.
Per capire si attenderà la rivolta anche se è ancora presto, per la rivolta. La strategia del sistema per contenere la “pace sociale” è astuta e divide il popolino in fasce protette, o comunque non comunicanti, utili a fare da scudo alla borghesia parassita che ci ha ridotti in queste condizioni.
15% di dis0ccupati, 25% di precari, 25% di poveri presi dalla sopravvivenza
, 25% di occupati fanno da scudo e filtro al 10% di italiani che detengono il 47%, ed oltre, della ricchezza nazionale.
Nella scuola privata vicino a casa mia, che ha delle rette più alte dello stipendio di un precario, si parla solo di feste e di dove si andrà nel prossimo ponte e quando c’è uno sciopero che intralcia il loro muoversi con il Suv partono subito le lamentele, si indignano, tanto loro il problema della casa non l’avranno mai. Sono coperti e per la solidarietà con il povero bastano gli sms o la messa della domenica.
Hanno scelto la scuola privata, sostenuta dalle nostre tasse, per non avere problemi di sciopero. Le suore non scioperano ed una di quasi 80 anni può guardare 40 bambini senza che nessuno faccia una piega. Ma solo per un’ora, poco più. Se succedesse in una scuola pubblica sarebbe uno scandalo.
Negli ultimi anni la fascia di povertà si è ampliata, ha toccato anche quello che una volta era il “ceto medio” basti pensare ai bancari e non solo loro.
Ma finchè si saranno le fasce protettive, create ad arte, eliminando la lotta di classe che univa tutto o quasi il proletariato in genere, almeno quello illuminato, avranno la partita in pugno, è come se partissero con due rigori in favore.
L’importante è che si suoni la grancassa sugli scontri, sul cassonetto che brucia, sulla vetrina infranta e non si faccia sapere al cittadino medio e teledipendente le ragioni della protesta.
Un manifesto degli studenti diceva: Scuola pubblica fa paura come tutta la cultura.
E’ la sintesi che spiega la ragione per cui l’informazione non informa, indica il dito e non la luna.
Parliamo tanto degli scontri ma, attenti, a non spiegare le ragioni.
Dobbiamo affidarci al passaparola.
I sindacati sono più presi ad organizzare il servizio d’ordine che a far conoscere le motivazioni dello scipero, della manifestazione.
Il loro orgoglio è poter dire, dopo: avete visto quanto siamo stati bravi? Non abbiamo rotto nessuna vetrina di una banca, solo un po’ di spray.

Niente di nuovo sotto il sole, anche se qualcuno ha scoperto l’acqua calda.


indexLa battaglia per la costruzione di una Europa unita, per essere vinta, richiede l’intervento attivo della classe operaia, della sua iniziativa politica, dei suoi rapporti con le istituzioni comunitarie.
Senza la partecipazione convinta della classe operaia e dei suoi partiti non si potrà certo creare l’Europa dei popoli e dei lavoratori e si lascerà campo libero all’azione dei gruppi capitalistici e delle multinazionali.
Enrico Berlinguer. Bruxelles 1974, Roma 1979, relazione al XV congresso del Pci: Intervista a Critica Marxista. 1984.
La crisi che colpisce l’Europa occidentale è certo di vaste proporzioni e gravida di minacce assai pesanti sia per le condizioni di vita delle masse operaie, sia per le libertà e istituzioni democratiche, come provano le tendenze verso soluzioni autoritarie che si manifestano in varie forme in molti paesi dell’Europa occidentale.
Ma la crisi attuale può e deve costituire una occasione per una lotta del movimento operaio e di tutte le forze più avanzate dei popoli europei che apra la via ad un mutamento profondo- in direzione della democrazia, del progresso e della pace- nella vita dell’Europa e nella sua azione nel mondo.
Enrico Berlinguer, intervista a Critica Marxista, 1984.
Sostituite “classe operaia” con proletariato ed il gioco è fatto, è tutto più chiaro.
Sono passati 39, c’era ancora l’ Unione Sovietica ma non è cambiato un cazzo.
Questa era, è, la sinistra che Grillo ed altri considerano superata perchè la confondono con il Pd.
La destra non fa certi ragionamenti e Berlinguer era avanti di un secolo ed io ne ricavo una sola certezza: destra e sinistra esistono ed io ho fatto la mia scelta, a sinistra.

L’unico modo per combattere il capitalismo globalizzato, sfruttatore e parassita, è non comprare i loro prodotti. Tanto licenziano ugualmente, delocalizzano comunque.


images-35E’ un mio post del 2011. Ritengo che sia sempre attuale in quanto la politica italiana e globale non ha ancora capito, o voluto ammettere, che la vera causa di questa crisi che sta massacrando il mondo è il capitalismo finanziario speculatore e parassita.
Distratti dalle politiche dei vari primi ministri europei perdiamo di vista il vero cancro della società moderna globalizzata.
La socialdemocrazia non basta per estirpare questo cancro, figuriamoci i governi di larghe intese. Che sono i veri complici.
In Thailandia la Nike chiude una fabbrica con 800 dipendenti per delocalizzare in una zona dove la manodopera costa ancora meno.
E’ una notizia che ho sentito poco fa su Radio Popolare.
Dato che la politica è incapace di condizionare questi pirati dell’economia e dello sfruttamento l’unico modo per combattere questo capitalismo fallimentare, sfruttatore, parassita e gli sciacalli dell’investimento globalizzato dedito solo al profitto è di non comprare i prodotti di queste multinazionali alimentate dall’economia parassita che crea ricchezza per i pochi a discapito di tutti gli altri.
E’ come la malavita, è la malavita che si è insinuata nella legalità, fittizia, che la politica mondiale permette ed alimenta.
Sembra il Padrino parte III quando Michael Corleone tenta di ripulire i proventi della famiglia mafiosa entrando in società con la finanza vaticana.
I Michael Corleone di oggi sono in tutto il mondo, si presentano bene, ed hanno sempre e solo lo stesso obiettivo, il profitto smisurato.
Lo strumento per combatterli è nelle nostre mani, nella nostra scelta consapevole di quello che dobbiamo acquistare, ci sarà pure un paio di scarpe da tennis che non siano il prodotto dello sfruttamento e della miseria altrui, come ci saranno pure milioni di prodotti alternativi alle multinazionali che ci impongono la loro pubblicità rendendoci schiavi della loro propaganda.
Impariamo dagli investitori parassiti occulti che investono nelle banche, facciamo come loro usiamo lo stesso metodo anche se con altri fini.
L’investitore speculatore e parassita investe in una banca e quando questa entra in crisi vende immediatamente, toglie il suo investimento fregandosene altamente del destino della banca stessa e dei suoi dipendenti.
Noi dobbiamo togliere immediatamente i nostri soldi a queste multinazionali del capitalismo globale e vedrete che la curva dei profitti scenderà verso il basso più veloce della luce.
Informiamoci da dove vengono  e come vengono prodotti le cose che ci servono per vivere, penso ad esempio alle calze Omsa che le donne dovrebbero smettere di comprare.
Certo non è una cosa semplice ma, dato che la politica è impotente, è una strada che bisognerebbe cercare di percorrere.
Compriamoci le scarpe di Vigevano e lasciamo nei negozi i prodotti che sono conseguenza di sfruttamento e di miseria nel mondo globalizzato delle multinazionali parassite.
E’ un capitalismo che del bene  sociale, delle masse sfruttate, se ne frega altamente, dedito solo al Dio profitto.
Si può fare.

Non c’è solo la statuetta di Priapo, da qualche giorno ce ne sono in giro qualche migliaio di un modello che porta fortuna, basta toccarla sulla schiena.


imagesPer più di 50 anni mi ha divertito il suo cinismo e la sua ipocrisia riusciva a condensare persino la mafia in una battuta corrosiva come l’acido usato dai mafiosi per eliminare testimoni o nemici.
L’elogio del cinismo, il cinismo fatto persona.
Quella su Ambrosoli, che se l’andava cercando, è al livello delle donne stuprate che viaggiano con i tacchi, minigonna e tette in fuori. Anche loro se la vanno cercando e non sarà un Andreotti, impedito dalla livella, o i vari andreottini della pubblicità , della politica e della cosidetta società civile a portare loro solidarietà.
Se la vanno cercando.
Sono stato un paio di giorni in montagna e non ho comprato nemmeno il giornale, volutamente. Non ho guardato i tg e mi sono estraniato da tutto tanto sapevo perfettamente cosa sarebbe successo ma almeno mi sono risparmiato la veduta di Grasso che salta da un funerale all’altro con l’abilità di un trapezista senza nemmeno la rete di protezione.
Eh si, andare al funerale della Borsellino ed a quello di Andreotti è come toccare gli estremi dell’animo umano devastato dal cattolicesimo che attraverso la confessione tutto assolve e tutto cancella, anche gli omicidi di mafia, figuratevi se non assolve qualche ladro di Stato.
Persino la frase, delirante, di Lara Comi acquista un certo spessore se la si valuta nell’ottica del credente cattolico.
Ella non riesce a comprendere il gesto di Umberto Ambrosoli che al momento della commemorazione, indecente, di Andreotti da parte del Consiglio della Regione Lombardia ha abbandonato l’aula.
E’ morta una persona, ripeteva insistentemente la Comi, ed è qui che mi sono reso conto del male che la religione cattolica fa agli italiani, ai credenti tutti, quando rimette tutte le malefatte del genere umano al giudizio finale di Dio togliendolo dal giudizio degli uomini e della giustizia terrena.
Questo avviene da secoli, non si spiegherebbero altrimenti le messe in suffragio dei mafiosi defunti, i matrimoni ed i funerali di mafiosi conclamati e non ci si chiederebbe come sia possibile che Enrico De Pedis, detto Renatino, criminale della Banda della Magliana sia stato seponto all’interno della Basilica di Sant’Apollinare.
E’ da una vita che mi chiedo come possa un Dio, onnipotente,  così buono da perdonare assassini, pedofili, cardinali, piduisti, ladri, bancarottieri, di tutto e di più, permettere che un bambino muoia di cancro, sotto ad un bombardamento o per una sventagliata di mitra e che tutti questi assassini “sentano” che Dio è dalla loro parte.
Persino George Bush era convinto che Dio fosse dalla sua parte.
Che razza di Dio è? Un Dio fittizio creato ad arte da un sistema millenario per sottomettere e spaventare le masse soggiogandole con un aldilà, eterno, che ti punisce se hai la sfiga di non confessarti in tempo.
State tranquilli Andreotti sarà in salvo in paradiso le sue malefatte non le ha confessate a noi ma al parroco e questo gli ha garantito l’assoluzione.
Putroppo gli umani si sono sostituiti a Dio ed anche loro hanno voluto, chi più chi meno, portare la loro personalissima assoluzione se non addirittura gli onori ad uno dei personaggi più controversi ed immersi nellle porcherie peggiori che la politica e la parte malavitosa del nostro Paese ha prodotto dalla liberazione in poi.
Nato in una famiglia cattolica ho studiato dalle suore e dai preti, all’età di 13 anni mi si è accesa la luce e non ho creduto più a niente di ciò che arriva dalla religione, qualsiasi religione, perchè per me nessuna può giustificare i millenni passati il presente ed il futuro.
Diciamo che il cattolicesimo è la negagazione dell’esistenza di un Dio ed in modo particolare della sua perfezione.
Noi non siamo nè ad immagine nè somiglianti ad un simile Dio.
Camminavo in un sentiero di montagna e c’erano più chiesette e capitelli che castagni, quella della Natività, la Madonnina di qui e quella di là ed ad un certo punto mi sono imbattuto in un piccolo e bellissimo cimitero, quello del paesino ed ho pure fatto la fotografia.
Il primo primo pensiero che ho avuto è stato questo: se c’è un posto che può confermare il riposa in pace è proprio questo, più in pace di così è impossibile.
Anche nel paesino sperduto della montagna a livella ha fatto il suo dovere, li ha livellati tutti allo stesso modo. Ci ha pensato l’uomo, il credente, a rovinare tutto con tombe di famiglia da far invidia al cimitero Monumentale di Milano come se l’amore per il loro Dio fosse proporzionale alla grandezza ed alla maestosità della tomba.
Che differenza con i cimiteri dove le croci sono tutte uguali come dovrebbe essere al cospetto di un Dio qualsiasi.
Poi sono stato attirato da una scritta incisa nella pietra all’esterno del piccolo cimitero:
Ciò che sarete voi
noi siamo adesso
Chi si scorda di noi
scorda se stesso.
E’ un atto d’amore per i cari scomparsi o è un monito per chi è ancora in vita?
Subito ho pensato al frate invasato di Non mi resta che piangere, quello che apostrofa Troisi dicendogli perentorio: ricordati che devi morire! Troisi lo guarda stranito e questo alzando il tono gli ripete: ricordati che devi morire!
Troisi gli risponde, forse per calmarlo, si mo’ me lo segno.
Ecco noi viviamo in un mondo di merda grazie a questi qui, viviamo con l’incubo del peccato e del giudizio di Dio ma con un salvacondotto che se rispettato cancella come una spunga tutto l’orrore che il genere umano porta con se. Dal tradimento alla pedofilia, dall’assassinio alle ruberie, tutte le nefandezze dell’uomo vengono cancellate attraverso la confessione e l’assoluzione.
Quindi ruba, stupra, violenta creature, ammazza, evadi, comprati minorenni, insomma fai quello che vuoi e che ti aggrada di più in barba alla giustizia terrena tanto ci sarà comunque il paradiso per tutti quelli che se lo sono garantito con le offerte alla chiesa ed al vicario di Cristo.
Tanto siamo immersi in questo delirio generale che persino Grasso, ex procuratore antimafia eletto alla Presidenza del Senato, trova perfettamente normale presenziare al funerale della Borsellino ed il giorno dopo a quello di Andreotti.
Se non sciogliamo questo nodo, se non facciamo una scelta di campo limpida e netta non risolveremo mai i problemi che il sistema capitalistico globale e la democrazia ci pone.
Andreotti non solo è sopravvissuto a tutte le stagioni. Le ha condizionate e le ha governate confermando che il potere logora chi non ce l’ha, infatti Berlusconi è ben lungi dall’essere logorato, ha piazzato uno dei suoi alla commissione Giustizia.
Ma oltre ad essere intensamente cattolica la classe dirigente ( tutta) di questo Paese è profondamente scaramantica e si affida ai simboli portafortuna.
C’è chi ha la statuetta di priapo da far baciare alla fanciulle affinchè porti buono alla virilità dell’utilizzatore finale e c’è chi si farà la statuetta di Anfreotti con la gobba laminata in oro, antiusura, perchè porti buono alla propria carriera politica, imprenditoriale o mafiosa.
I mafiosi, che nei loro covi hanno sempre avuto una madonna protettrice, adesso avranno anche la statuetta di Andreotti per accarezzargli la gobba.
Dicono che porti buono, scommetto che Silvio ne ha già una nel salone delle feste.
D’altronde si è subito paragonato al migliore, pure Giulio incontrava Gelli spesso e volentieri.
A noi non resta che vedere la politica, quasi tutta, che si inchina ad uno statista che ha più ombre che luci e che si è fatto fischiare persino dai romanisti.

Gli eletti della politica sono responsabili ed invitano ad abbassare i toni affinchè non si ripetano questi episodi, a salvaguardia della democrazia. Abbassare i toni non gli stipendi ed i privilegi, quelli devono rimanere a tutto volume.


preiti99_extraAnch’io, in buona fede, ho invitato a moderare il linguaggio perchè le stesse parole possono essere letali per certe menti e divertenti per altre.
Non avevo pensato alla speculazione che ne avrebbe fatto la destra, come tutte le volte che lega e neo fascisti hanno speculato su una violenza, un omicidio o di tutti i reati contro la persona che avvengono tutti i giorni ed in ogni angolo del pianeta.
Adesso invitano ad abbassare i toni, con la serietà che richiede l’occasione invitano ad abbassare i toni, come se non fossero stati loro ad alzare i toni per vent’anni di seguito riducendo la politica ad una battaglia tra bande mettendo in campo gli ultras di una parte o dell’altra.
Invitano ad abbassare i toni ma non gli stipendi, i privilegi, i benefit e le regalie che in una situaizone economica come quella attuale risultano insopportabili.
Come sono insopportabili i doppi, tripli stipendi e pensioni di chi oggi ci invita ad abbassare i toni.
Stipendi, privilegi, pensioni, benefit, regalie, della classe dirigente politica e non vanno abbassati, come non devono abbassare le scorte ai responsabili di queste rovine a chi ha prodotto gli esodati, tagliato la scuola i servizi la sanità ed aumentato precari e disoccupati.
La festa, per loro, ed alludo ai politici ed alla borghesia parassita che con la crisi si arricchisce ancora di più, deve continuare con toni più bassi ma a tutto volume.
Per mantenere la pace sociale si può sempre ricorrere al solito metodo, lo stato di polizia.
L’importante è che l’amplificatore, della propaganda di sistema, sia a tutto volume.
Manca solo una conferenza stampa con la Santanchè, la Mussolini e Salvini
che ci inviti ad abbassare i toni. Con la bava alla bocca.
P.S. Il termine responsabili del titolo si riferisce al fatto che non si ritengono irresponsabili, come potremmo pensare noi.

Nella Discordia Italia sono tutti impegnati nel saluto al M5S. Non c’è nemmeno bisogno di uno scoglio perchè stiamo imbarcando acqua da tutte le parti. Affonderemo ugualmente.


images1) Reddito di cittadinanza; 2) Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa; 3) Legge anticorruzione; 4) Informatizzazione e semplificazione dello Stato; 5) Abolizione dei contributi pubblici ai partiti; 6) Istituzione di un ‘politometro’ per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni; 7) Referendum propositivo e senza quorum; 8) Referendum sulla permanenza nell’euro; 9) Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese; 10) Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti; 11) Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato; 12) Massimo di due mandati elettivi; 13) Legge sul conflitto di interessi; 14) Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica; 15) Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali; 16) Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza; 17) Abolizione dell’IMU sulla prima casa; 18) Non pignorabilità della prima casa; 19) Eliminazione delle Province; 20) Abolizione di Equitalia.
I 20 punti li ho copiati da un commento sul Fatto Quotidiano, ovvimanete ancora una volta non hanno pubblicato il mio di commento, ma questa è prassi.
Escluso il referendum sull’ euro gli altri 19 punti sarebbero condivisibili ma il punto non è questo, per fare un governo del M5S ci vogliono i voti nei due rami del Parlamento ed inoltre manca il 21° punto, quello più importante: la copertura finanziaria. Avanti con le ipotesi.
Pare che qualcuno non se ne renda conto.
Se non è tattica è disorganizzazione, alludo al fatto che i grullini ( non ho votato Pd ma sinchè loro chiameranno il Pd Pd meno L io li chiamerò Grullini) alla sera dicono una cosa, fanno trasparire una cosa e la mattina dopo la smentiscono.
Ora vogliono proporre a Napolitano un governo di sole 5 stelle, 2 in più della Michelin, non si capisce bene sostenuti da chi ma soprattutto non si capisce perchè loro possano imporre i 20 punti ed il Pd non può proporne 8.
Mi sembra che nella Discordia Italia siano tutti impegnati nel saluto all’isola del M5S e non si rendono conto che la Discordia Italia imbarca acqua da tempo e, forse, per affondare del tutto non ha nemmeno bisogno di uno scoglio.
Fare appello alle forza sane dei vari schieramenti è tempo perso, si passa il tempo a rinfacciare i vari errori o le debolezze pregresse perdendo un’occasione più unica che rara.
Sappiamo tutti che il centrosinistra quando ha governato l’ha fatto con maggioranza risicate, sappiamo che c’è stata una compravendita di deputati e senatori e sappiamo, purtroppo, che il Pd è stato vittima dei ricatti interni dovuti allo sdoppiamento dell’anima tra ex democristiani ed ex comunisti. Questo ha portato alla paralisi nonostante ci sia stato un tentativo di pulizia con l’uscita della Binetti, Rutelli e qualche altro ma ci sono ancora i vari Letta, Veltroni, Fioroni ecc. ecc.
Forse, presi dal saluto al M5S, non ci si rende conto che un governo per entrare in carica ha bisogno di un voto di fiducia, maggioritario,  da parte delle due camere tutto il resto è fumo.
Nessun referendum su una eventuale alleanza con il Pd, l’unico che porterebbe i numeri necessari e per adesso ci dobbiamo affidare ai portavoce che a loro volta riferiscono quanto è scritto nel non statuto fatto apposta perchè le decisioni siano prese da Grillo-Casaleggio  che non sono nemmeno stati eletti come rappresentanti del popolo.
Non bastasse il casino che c’è nella Discordia Italia  in caso di accordo con i partiti Casaleggio lascerebbe il Movimento” Seguito a ruota, ovvimente, da Grillo che lascerebbe, serenamente, la politica.
Geniale, fa da parafulmine e nello stesso tempo mette in atto un ricatto.
Parafulmine perchè attira su di se le, eventuali, colpe. Ricatto alla base del movimento per impedire un’alleanza con il Pd che porti avanti 6/8 punti condivisibili del programma M5S.
Vuole lo sfascio totale.
Chi prenda il ruolo di Scettino, per adesso, non è dato di sapere anche se in pole position sono in due.
nal mio piccolo faccio solo presente che la barca affonda e non c’è nessuno che si preoccupi di chiudere le falle o azionare una pompa di sentina a mano o elettrica.
Anche se elettrica sarebbe meglio.

Dato che nel Pd non hanno capito una mazza mi sforzo di fare volontariato per i suoi dirigenti. Bersani, leggimi!


imagesDa anni blaterano di roduzione delle province, ridurre alla metà i parlamentari ed i loro stipendi, non candidare gli inquisiti e di una riforma elettorale che gli “altri” non hanno permesso, mentre hanno accettato tutti i ricatti interni che gli ex democristiani hanno messo in campo ogni volta che si parla di cose etiche, vaticane o comunque inerenti alla libertà individuale.
Mi sono stampato il programma del Movimento5 Stelle e me lo sono letto, bene ci sono cose che si possono fare in pochi mesi, diciamo prima che il governo cada sulle ginocchia.
Abolizione delle province. Ok, cominciamo a fare la legge e poi vedremo il problema organizzativo.
Abolizione dei rimborsi elettorali. Ok, in mezza giornata si può fare.
Accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti. Ok.
Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico. Di mio aggiungo in modo particolare per fascisti, neo fascisti e leghisti.
Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo 2 anni e mezzo. Ok, il secondo giorno di lavoro parlametare si può fare.
Divieto dei parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato. Perfetto niente incarichi manageriali e gli avvocati di Berlusconi se li paghi lui e si dimettano immediatamente. Faccio notare che tutti e tre sono stati rieletti.
Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari. Ad esempio: sindaco e deputato. Ok, per come la penso io per adesso siamo su cose di sinistra, se i dirigenti del Pd non le ritengono tali sono, evidentemente, fuori posto.
Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati. Aggiungo di mio anche se in I° grado, smettiamola con il teatrino che sono tutti innocenti sino al giudizio finale che, grazie alle loro leggi, quelle della casta, non arriva mai. O post mortem.
Referendum senza quorum. Se uno si chiama fuori dai referendum o dalle elezioni è un problema suo, il risultato deve valere ugualmente. ( Mia osservazione)
Abolizione della legge Gasparri. Come non essere d’accordo?
Allineamento immediato delle tariffe di connessione a internet e telefoniche a quelle europee. L’unico paese che riesce a mangiare anche con il web. (mia):
Abolizione della legge Biagi. Cari ex compagni del Pci che vi siete allineati a Confindustria. (mia).
Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale. Cosa più difficile dato che il capitalismo finanziario parassita è a livello globale. (mia)
Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità e trasporti agli altri Paesi europei. Qui farei una variazione. Per me luce, gas, sanità, trasporti, scuola, telefonia, acqua e tutto ciò che è basilare per la vita di tutti non può essere soggetto a profitti e deve essere gestito dallo Stato. E’ una vergogna che aziende come A2A possano speculare sui beni primari dei cittadini.
Sussidio di disoccupazione garantito. Come fanno i altri Paesi europei.
Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire ad un medico che lavora in strutture pubbliche di operare nel privato.
Abolizione della legge Gelmini, diffusione di internet nelle scuole con l’accesso agli studenti. Ok.
Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri. Di mio aggiungo, immigrati. Cittadinanza automatica ai figli di immigrati nati in Italia.
Nel programma ci sono altre cose che al momento non ritengo prioritarie, queste si possono fare in pochi mesi e sono tutte condivisibili per chi si ritiene di sinistra anche se spesso va in confusione.
Il Movimento 5 Stelle ha detto che voterà solo quello che riterrà opportuno e dato che il programma è il loro non dovrebbero rifiutarsi.
Aggiungo che se il Pd avesse fatto la stessa cosa s non si fosse “sacrificato” per il bene nazionale non avrebbe fatto la fine che ha fatto in queste elezioni.
Faccio presente che il “bene nazionale” tanto sbandierato da Monti, Bersani e compagnia cantando non ha minimamente riguardato pensionati, precari, disoccupati, interinali,ricercatori e tutti quelli sotto ricatto di un contratto a termine.
I sindacati, nonostante quello che pensa Grillo di loro facendo confusione tra Csl, Uil e Cgil. io me li terrei.
Chi sputa sul sindacato in se, non sul sindacalista, non conosce la storia dei lavoratori italiani.
Non so se è una consulenza gratuita a Bersani e compagnia, non vorrei che fosse volontariato a perdere.
L’impressione mia è che i dirigenti del Pd non siano molto svegli, poggiano l’orecchio sulla rotaia per sentire l’arrivo del treno nemmeno dopo che è passato, salvandosi, ma quando il treno è già in arrivo e trancia le teste.
Io sono un orfano del Pci e la vedo così, non trovo che sia un pensiero superato, direi aggiornato all’evoluzione del capitalismo.

Il piduista, latin lover da bancomat, ha sempre comprato quello che gli serviva. Dalle donne ai centravanti, dai senatori agli amici ai voti degli italiani. Perchè vi meravigliate?


084847599-5ff0d4be-546c-4cae-a3da-7ec1876c6979A giudicare da come tratta le donne, direi più le femmine che le donne, deve essere uno di quelli che una storia vera non l’ha mai avuta, è passato direttamente dai viali dell’amore alle ville dell’amore.
Persino a capodanno lui ed i suoi amici sfigati per vedere qualche femmmina dovevano farsi mandare le letterine o le veline dai suoi subalterni, quindi nessuna meraviglia per il modo di fare dell’utilizzatore finale.
D’altronde è anche da capire quando aveva 22 anni hanno chiuso i casini e lui si è trovato orfano dell’amore, l’unico approccio che conosceva era quello della marchetta ed è andato avanti con lo stesso sistema l’amore a ore passando dal televisore.
Da interista sfegatato si è comprato il Milan perchè era un affare ed anche lì ha piazzato subito la sua impronta comprando fuoriclasse in nero.
Conosco solo due persone al mondo che hanno tradito la squadra del cuore, lui ed Emilio Fede. Entrambi per interesse.
Noi umani possiamo avere tutti i difetti del mondo ma su una cosa non tradiamo mai ed è la squadra del cuore, è un amore che ci portiamo sino alla fine dei nostri giorni.
Lui no, si è smentito pure in quello,  l’ennesimo voltafaccia di un mentitore di professione. Per quanto riguarda Fede, da juventino considero una fortuna che abbia cambiato passione calcistica.
Ieri l’ennesima bufala del piduista innamorato: restituirò l’Imu.
A parte che l’ha detto come se li mettesse di tasca sua ed ammesso che si possa fare una cosa del genere, cosa impossibile, è come se uno ti scippasse il portafogli e poi te lo restituisse.
Ad ogni modo dato che i suoi fans hanno il cervello limitato è possibile che qualcuno gli abbia creduto.
Ho letto che i suoi fans hanno travolto, con entusiasmo,  la Gelmini e la Santanchè di qui la mia considerazione che se uno ammira la Gelmini deve avere meno cervello di lei, impresa che credevo impossibile ma avevo sottovalutato gli elettori del Pdl. Un derby con quelli della lega, temo che ci vorranno i supplementari ed anche i rigori. Comunque affari loro.
Monti, il servo delle banche, per come la vedo io le ha sbagliate tutte ma una l’ha indovinata: Berlusconi compra i voti, è usura.
Faccio notare che, tolto Achille Lauro, solo i malavitosi sono dediti alla compravendita dei voti.
La campagna elettorale non è ancora finita vedrete che le sparate aumenteranno di intensità e di misura, probabilmente ci prometterà un bonifico mensile come alle orgettine.
Il povero Rag. Spinelli dovrà organizzare un ufficio apposito, non può fare tutto lui, specialmente se lo sequestrano un’altra volta.

Imu, tutti contro BerlusconiMonti: “Compra i voti, è usura”

 

Santoro, per recuperare un po’ la faccia, domani sera dovrà invitare Scilipoti almeno andrà sul sicuro e risulterà più bravo. Sarà come prendere una medicina omeopatica.


imagesNon conosco lo stato d’animo di chi ha versato 10 euro nella speranza di vedere in onda una trasmissione libera, indipendente e non succube del sultano per poi trovarsi Santoro che serve al piduista la domanda giusta per fare bella figura o svicolare come una anguilla.
Diciamo che per i due euro chiesti alla primarie del Pd si sono fatte molte polemiche anche se, tutto sommato, non erano obbligatori e qualcuno ha pure versato di più.
Non ho le fregole per l’audience che ha Santoro, non mi interessa quanti investitori sono attratti da Servizio Pubblico e quanto rendano a Santoro ed alla 7 ma sono curioso di vedere se ci daranno notizia delle migliaia di follower che hanno nel web che si sono lamentati per la divertente parodia di Gianni e Pinotto che il duo Santoro-Piduista ci hanno offerto.
Ci sono momenti in cui per sembrare grandi si sceglie un avversario più piccolo o ci si mette i cuscini sotto al culo per sembrare più grandi almeno da seduti, per Santoro è il momento di invitare una nullità per dare l’impressione di essere, ancora, un giornalista e non una macchina da soldi.
Direi che Scilipoti andrebbe bene, farebbero un figurone senza il rischio che correrebbero nell’invitare Cosentino o Dell’Utri, molto più sgamati.
Vauro, con Scilipoti, avrebbe tanti spunti per le vignette da farne un libro da sottoporre al voto dei follower di Servizio Pubblico in diretta tramite sms, aumentando così le entrate.
Una specie di cura omeopatica per Santoro, Scilipoti è un fautore dell’omeopatia, per guarire dalla figura miserevole, vorrei scrivere di merda, che ha fatto con il piduista.
Bersaglio facile, predestinato, uno che si rovina da solo è quello che ci vuole per dare l’impressione ai follower di essere un grande giornalista indipendente.
Ci mancano Montanelli, Biagi, abbiamo bisogno di giornalisti dalla schiena dritta che sappiano dirci come stanno le cose, pensavamo potesse essere Santoro l’erede dei grandi, poi abbiamo scoperto che persino Giletti ha fatto una figura più bella, tosta. E’ riuscito a fargli perdere il controllo sino al punto di minacciare di andarsene.
La migliore di tutti, per adesso, è stata Ilaria D’Amico impeccabile e bravissima.
Forse c’è da dire che il puttaniere pedofilo è stato tradito dal tavolo in cristallo, ha passato più tempo ad ammirare le ginocchia di Ilaria che a sentire le domande.
Per fortuna Ilaria è stata sobria e non ha messo la minigonna altrimenti dopo dieci minuti avrebbe tirato fuori la lingua come Fantozzi, le avrebbe offerto un seggio in parlamento o un bonico mensile da oscurare tutte le orgettine che vanno a testimoniare in tribunale.
Quanto Veronica no, ma ci sarebbe andato vicino.
L’importante è che Santoro, pur sacrificando l’audience e gli sponsor, non inviti mai come giornalista Ilaria D’Amico.
Da un incontro ravvicinato con Lei farebbe una figura ancora più barbina di quella che ha fatto con il piduista.
Faccio notare che Ilaria non ha fatto nessun accordo sulle domande da fare e si è visto.
Non basta usare come foglia di fico le vignette di Vauro per sembrare feroci, caro Santoro, basterebbe avere la metà delle palle che ha la D’Amico.
Metaforiche si intende, oltre che intelligente e preparata è pure una bellissima donna.   

Se i sondaggi sono veri, insomma non come quelli che davano Renzi vincitore, peggio dei politici in Italia ci sono solo gli elettori. La maggioranza autolesionista.


imagesNon è colpa del nuovo duo comico, sia chiaro niente a che vedere con Totò e Peppino,  la spalla Santoro ed il  comico Berlusconi che ha riproposto le stesse barzellette che racconta da un ventennio con un pubblico che nonostante le conosca a memoria schiatta dalle risate alla prima parola fingendo di essere sano, di mente, per non riconoscersi povero di spirito.
A Santoro interessa solo l’audience e per averla è disposto a tutto, al piduista sappiamo tutti cosa interessa entrare nel cervello dodicenne del teledipendente, quello che è ancora convinto che Kakà resta al Milan.
Ci sono riusciti si sono spartiti il bottino e l’interesse inutile negare che dal loro punto di vista hanno vinto entrambi.
Non so come si siano sentiti dopo mezz’ora i 10.000 che hanno sborsato 10 euro per Servizio Pubblico, mentre so, immagino, come abbiano goduto gli sponsor. Se avesser spero i 10 euro in Gratta e Vinci non si sarebbero sentiti presi per il culo.
I motori rullavano ma la trasmissione non decollava, la finta schermaglia è andata per le lunghe, ad un certo punto pensavo non prendesse nemmeno il volo e quando l’ha fatto ha volato basso, troppo basso.
Insomma più che un aereo al decollo la puntata di giovedì sembrava un Landini senza l’aratro perchè di solchi non ne hanno scavati, hanno solo seminato in superfice abbastanza perchè crescesse qualche piantina votativa.
L’unica speranza è che il piduista non abbia convinto gli afecionados di Santoro, di solito erano sotto i 5 milioni, ma abbia raccolto nei 4,5 milioni rimanenti.
Ovvio che molti abbiano guardato con interesse Servizio Pubblico, per inciso tra questi c’ero anch’io che per una volta me la sono sorbita tutta pubblicità compresa, nella speranza che Santoro facesse il giornalista e non la spalla del piduista.
Giuro che dopo 10 minuti ho capito l’aria che tirava, il fatto che Santoro la mettesse sull’ironia mi ha confermato che aveva scelto di fare la spalla perchè tutto si può dire del piduista ma non che manchi di spirito. Battute a raffica e palle colossali come si conviene al miglior piazzista degli ultimi 150 anni.
Una volta ad una cena aziendale, ramo ricambi auto della grande azienda italiana,  un mio titolare per farmi i complimenti mi disse: tu saresti in grado di vendere frigoriferi anche il Alaska.
Ammetto tranquillamente che il piduista mi supera e di parecchio, anche perchè ha un foltissimo pelo sullo stomaco che il Alaska farebbe comodo.
Santoro si è incazzato per difendere l’unico che non ne aveva bisogno, Travaglio, mentre avrebbe dovuto inchiodarlo alle sue responsabiltà per avere portato alla rovina il Paese nel quasi ventennio trascorso da quando è sceso in campo.
Ieri in un post ho dato 6- a Santoro e qualche lettore mi ha scritto che sono stato troppo buono, chiarisco che il mio voto era sarcastico infatti nelle categorie del post c’era pure la SATIRA.
Santoro, come giornalista, si ritiene il migliore. Ogni volta che va in onda non perde occasione per mettere in risalto l’audience che sale, ricordare che 100.000 volontari hanno sborsato 10 euro per farlo andare in onda, che gli sponsor fanno la coda per fare la pubblicità nelle sue trasmissioni.
Insomma non fa più il giornalista, da tempo, ma fa il piazzista anche se non è ancora al livello del suo ospite di giovedì sera.
Comunque mi spiace per noi, tutti, ma la colpa non è dei politici, non è della stampa asservita al piduista, non è delle televisioni pubbliche e private che gli offrono la ribalta e non è nemmeno di Bersani o Monti.
La colpa è della maggioranza degli italiani che ancora cantano e ballano dietro al flauto magico che se non li porta nel burrone li porta in bocca alla balena.
Posso capire la mafia, gli evasori, i bravi imprenditori del nord est che dopo averlo votato per un ventennio adesso pur di assolverlo da ogni colpa, da ogni nefandezza, da ogni interesse privato, perseguito e raggiunto dato che è sceso in politica con 7.000 miliardi di lire di debiti e adesso è uno degli uomini più ricchi del mondo, può permettersi di prendere per il culo milioni di italiani dicendo di spendere 200 milioni di lire al giorno per gli alimenti della seconda moglie mentre le sue aziende ricattano per licenziare.
Dicevo che i bravi imprenditori del nord est pur di non prendersi le loro responsabilità di averlo votato per un ventennio adesso danno la colpa all’euro, alle banche, come se le banche avessero fatto qualche volta beneficenza o volontariato verso l’economia, le imprese.
Erano gli anni 50 ed io ero un ragazzino, ricordo perfettamente che mio padre un giorno mi disse: LE BANCHE TI DANNO L’OMBRELLO QUANDO C’E’ IL SOLE E TE LO TOLGONO QUANDO PIOVE.
La metafora è più attuale che mai al massimo possiamo aggiungere una postilla, ci sono banche che ti finanziano 500 milioni per l’acquisto di una villa ad Arcore e che pochi mesi dopo, sulla stessa villa, ti aprono un fido di tre miliardi e mezzo.
Questo è possibile solo se sei un piduista anzi no, solo se sei quello che ha la tessera P2 N° 1816.
Mi rivolgo direttamente ai miei concittadini, non diamo le colpa alla politica, ai politici. Abbiamo delle ragioni ma ancora di più abbiamo le colpe, almeno la maggioranza degli italiani, perchè per quanto facciano schifo i politici italiani, cosa della quale non sono convinto del tutto, voi avete votato per quasi tutto un ventennio i peggiori di tutti.
Un conto è se la nave Italia va a fondo perchè incontra uno scoglio o un iceberg perchè si sono guastati gli strumenti di bordo, altro è se i viaggiatori in crociera dietro al flauto magico hanno tutti un bella fresa con la quale riempiono di buchi lo scafo.
Il duo Gianni e Pinotto ha fatto la sua sceneggiata, i sondaggi dicono che ha ripreso a volare ed io mi auguro che siano come quelli che davano Renzi vincitore, l’unica certezza che io ho recepito dalla puntata di giovedì di Servizio Pubblico è che tra Santoro e Vespa non c’è poi questa gran differenza, se non nell’ascolto. Certamente non nell’atteggiamento.
Vauro l’aveva capito prima di andare in onda ed infatti l’ultima vignetta lo conferma, io l’ho capito dopo pochi minuti, Servizio Pubblico in formato Porta a Porta.

 

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