Anche il Fatto Quotidiano va in confusione, l’amarezza fa sbagliare il titolo di copertina: Mezza Italia contro i partiti.


indexSottotitolo: record astenuti al 38%, con i voti dei 5Stelle gli italiani anti sistema sono ormai uno su due.
Se così fosse perchè gli astenuti non hanno votato l’unico movimento anti partiti, anti sistema e cioè il M5S?
Se i giornalisti del Fatto, appena si saranno ripresi dal dispiacere per il risultato del M5S, riusciranno ad analizzare questo fatto riusciranno a spiegare ai loro lettori le cause di quesa disaffezione dalla politica che è in atto dai primi anni 90.
E’ da oltre un ventennio che il partito di maggioranza relativa, o quasi, è l’astensionismo e trovo strano che l’informazione se ne accorga solo oggi.
Nei primi anni 90 non avevo ancora il blog ma ricordo perfettamente cosa ho pensato quando l’astensione dalle elezioni di qualsiasi tipo ha toccato e superato il 20% degli iscritti alle liste elettorali: stiamo diventando come gli americani, o come gli svizzeri, dove vanno a votare la metà degli aventi diritto ed eleggono ugualmente governi e presidenti, negli Usa, mentre in Svizzera accade lo stesso con i vari referendum.
Non dimentichiamo che la Svizzera è il primo paese al mondo dove l’elettorato ha votato contro se stesso, poi siamo arrivati noi perfezionando ed ampliando il masochismo facendo diventare Forza Italia prima e Pdl dopo il primo partito in assoluto a pari dell’astensione.
Disaffezionati dalla politica ce ne sono molti anche a sinistra e per oggi mi limito ad analizzare solo questi perchè sono quelli che mi interessano di più.
Per chi ha votato Pci è difficile votare un palliativo, come i Ds o il Pd, mentre è stato più facile abboccare a Rifondazione Comunista o similari che da un decennio non sono nemmeno rappresentati in Parlamento, il voto più inutile che ci sia.
Ci sono caduto anch’io, nonostante fossi al corrente che Bertinotti sin dai tempi del sindacato era soprannominato il signor No, ed ho votato Rifondazione e sapete qual’era il nome in vista nella lista di Rifondazione a Milano?
Tiziana Majolo.
So per certo che molti ex compagni del Pci non votano, non riescono a votare un ripiego, una fotocopia sbiadita di un partito che non c’è più e sono ancora alla ricerca, inutile, di qualcuno che sia degno di rappresentare i loro ideali ai quali non ho rinunciato io e nemmeno loro.
Sono stato più volte accusato di essere un piddino, specialmente dai giovani del M5S e questo per il semplice fatto che se critichi Grillo arrivano in massa dal web ad offenderti a criticare senza nemmeno leggere quello che scrivi.
Ci sono più di 8000 post a disposizione per capire il mio pensiero, sempre che interessi, ma leggerne qualcuno farebbe bene a questi giovani per non prendere la vacca per le balle. fare accuse assurde.
Io sono un pragmatico e voto di volta in volta la lista dove mi riconosco di più e per il 95% delle volte ho sempre perso. Condivido molte delle critiche che il M5S porta contro il sistema, anche perchè le portavamo avanti noi nel Pci : di questione morale Berlinguer ne ha parlato sin dal 1980, ribadendo il concetto nel 1981 in una intervista rilasciata a Eugenio Scalfari.
Diceva il saggio, inascoltato:
La questione morale esiste da tempo. Ma ornai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perchè dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico… ( Pag. 13 dell’opuscolo: Parole di Enrico) Maggio 2012 Fondazione Cespe Centro Studi di Politica Economica.
Continua il saggio, inascoltato:
La questione morale nell’Italia di oggi, secondo noi comunisti, fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti (badate bene correnti come quelle della Dc e del Pd e siamo nel 1981) fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro che vanno semplicemente abbandonati e superati.
Ecco perchè dico che la questione morale è al centro del problema italiano. Ecco perchè gli altri partiti possono provare d’ essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche.
Difficile per chi si è abbeverato a queste parole accettare i discorsi sul giaguaro di chi oggi crede di avere preso in eredità, in parte lo ha fatto e ci campa ancora, gli ideali ed i valori del Partito Comunista Italiano.
Puntalizzo adesso alcuni punti per specificare la mia posizione, altrimenti sembro rincoglionito e non escludo nemmeno di esserlo, a priori, infatti nel mio blog ho scritto: non prendetemi troppo sul serio, non lo faccio nemmeno io.
Perchè, allora, vado a votare?
Per rispetto alle  migliaia di partigiani ed antifascisti che hanno dato la vita per permettermi di farlo, di esprimermi. Lo hanno fatto senza conoscermi e nella speranza di avere un Paese migliore.
Quali sono i tuoi ideali?
Sono un anticapitalista convinto che punta ad un socialismo democratico. Uso le parle di Berlinguer: Diciamo una terza fase ( o terza via) in rapporto a che cosa? non si tratta di creare una via di mezzo tra il socialismo ed il capitalismo. Si tratta di superare il capitalismo allo stadio in cui esso è giunto qui da noi, nell’Occidente industrializato e sviluppato e di SUPERALO COSTRUENDO UN SOCIALISMO che si realizzi nella garanzia della salvaguardia delle libertà democratiche già conquistate.
Quindi non una convivenza con il capitalismo ma il suo superamento.
Ovvio che per arrivare a questo di debba passare per fasi succesive, se non si fa la rivoluzione, come una politica che sappia condizionare e far rispettare la Costituzione ad un capitalismo libertario ed omicida che non vuole regole, se non quelle imposte da loro.
Ma se sei contro perchè non voti il M5S?
Perchè non è anticapitalista, è anti multinazionali, anti banche, ma non è anticapitalista e poi, ragione molto più importante, considera destra e sinistra concetti, ideali, superati e questi scontra tutti i giorni con la realtà che la vita, i fatti, ci propongono.
Anche scegliere che bibita bere, con quale pallone giocare, quale maglietta comprare è una scelta di destra o di sinistra e se non ve ne rendete conto sarà peggio per voi perchè da questo sistema capitalistico parassita non ne uscirete mai.
Certamente io non farà in tempo a vederla l’uscita, i tempi della storia vanno oltre quelli delle persone singole.
Ma i mie ideali me li tengo: sono un cittadino del mondo, la solidarietà per me è un valore fondamentale ed i diritti devono essere diritti di tutti e non di parte, senza dimenticare i doveri.
Sono abbastanza cinico ed opportunista da rendermi conto che per arrivare all’obiettivo si debba fare un passo alla volta
, potrà anche capitare che voti un partito che non ha superato la prova finestra ma, se serve alal causa, non ci penso due volte.
Contrariamente al M5S penso che tra Marino ed Alemanno ci siano delle differenze e, se abitassi a Roma, non esiterei a votare Marino e senza turarmi il naso.
Come me, tra gli astenuti, ce ne sono a migliaia. Delusi perchè il sogni ha volato talmente alto da ritenere impossibile di volare rasoterra, ma io voglio la luna, voglio andare oltre l’ostacolo e non dimentico mai che le idee socialiste hanno poco più di 100 anni.
Per i tempi della Storia e della politica non son nemmeno all’asilo nido.
Credo nei partiti e l’attacco globale sferrato ai partiti in se e non ai politici corrotti o incapaci non mi piace ed è fallito.
E’ fallito perchè non puoi presentarti alle elezioni promettendo il cambiamento e quando si arriva al dunque ti ritiri per non mischiarti con il letame: se vuoi toglier i vermi dal letame ti ci devi immergere sino al collo senza temere di essere contaminato o non hai fiducia in te stesso.
Il  Fatto Quotidiano non si è ancora ripreso dalla batosta e fa lo stesso gioco che fanno Libero ed il Gionale in favore del piduista e pur di nascondere o giustificare la batosta del M5S ( come se gli altri avessero vinto…) somma gli astensionisti cronici e nuovi al voto di protesta del M5S per far vedere che nonostante tutto il Fatto Quotidiano ha sempre ragione.
Ma questa volta ha toppato. Sottovaluta l’astensione di destra ed al ballotaggio di Roma non escludo che i camerati vadano a votare, ferrara è uno di loro ed ha già dato conferma.
Il M5S non si schiera per loro Marino o Alemanno sono la stessa cosa. Per me no ed anche se Marino non ha la bandiera rossa con la stella è sempre meglio di Alemanno e lo sarà sempre in quanto antifascista.
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Compagno. Da quasi 25 anni è una parola che non ha più senso, ci si vergogna a pronunciarla. Ma quando la pronunciava Lui ti saliva l’emozione dal cuore e si inumidivano gli occhi, Don Gallo.


indexC’è stato un periodo in cui persino i radicali venivano chiamati compagni, un partito più capitalista degli americani.
Noi ci chiamavamo compagni ed aveva un senso che andava oltre all’amicizia ed alla fratellanza naturale.
I fratelli te li trovi e spesso non li capisci nemmeno o si è troppo diversi pur avendo gli stessi genitori e lo stesso cognome.
Gli amici te li scegli, è diverso. capita pure che un’amicizia duri tutta la vita o che vada a scemare perchè si prendono strade diverse, quanti perdono gli amici aolo perchè si sposano o convivono commettendo l’errore di isolarsi dagli amici di una vita.
Non tutti ma la maggioranza si isola, le priorità diventano altre.
La parola compagno va oltre nel suo valore vuole dire tutto, fratello, amico, solidarietà, lotta, altruismo, partecipazione.
Compagno è colui che ha una casa, un lavoro, certezze e lotta insieme a chi non ha casa, lavoro e certezze.
Compagno è colui che lotta per i diritti di tutti e non si chiede se li meriti o no.
Compagno era Don Gallo che insieme all’amore infinito per gli ultimi aveva una dote che io non avrà mai, la tolleranza.
Io sono un compagno a metà, ho dei limiti oltre i quali ti mando affanculo, lui no era di una tolleranza infinita ed io lo invidio.
Molti si chiedino perchè il Pd faccia così schifo e cercano le motivazioni nelle debolezze umane, rubano tutti, o pensano che passino la notte ad inciuciare con gli altri, gli innominabili.
Io penso che il Pd abbia perso tutti i valori che avrebbe dovuto ereditare dal Pci. Molti del Pci votano Pd e riempiono i loro circoli, perchè chiamarle sezioni fa troppo comunista, e nemmeno nei circoli si chiamano ancora compagni e se lo fanno lo fanno sottovoce come carbonari.
Come può andar bene un partito che in un comizio comincia, nemmeno sempre, con parole come queste: care amiche, cari amici, care compagne, cari compagni. Tra l’altro con timidezza come se ci si vergognasse della propria storia. Amici e compagni sono valori diversi, cose diverse.
Una parola che non mi emozionava più salvo quando la diceva Don Gallo perchè lui aveva il diritto di pronunciarla senza deteriorarla, anzi, le dava un valore compiuto.
Sono ateo ma ciò non mi impedisce di emozionarmi quando ascolto i discorsi di Don Gallo pieni di logica, buonsenso, passione, tolleranza, amore.
Amore in senso universale, compagno degl ultimi e degli emarginati.
Ieri ci ha lasciato, ho visto decine di video ed ascoltato ancora una volta le sue parole. Mi sono emozionato mentre in un video diceva: finalmente un posto dove ci si può chiamare compagni.
E’ il mondo che ho sognato io, un grande posto dove tutti sono compagni e solidali, dove il bene di tutti viene prima del bene individuale o particolare dove il compagno non ti tradisce nemmeno sotto tortura.
Ma questo lo possono fare solo i migliori come i Partigiani e Don Gallo.
Non fare il fenomeno ha detto Don Gallo a Grillo e mi diverte il fatto che il M5S abbia scelto per i suoi militanti l’appellativo di cittadino. Cittadino portavoce, cittadino rappresentante, mi sembra una multinazionale del diritto ma senza anima e cuore.
Il cittadino rivendica dei diritti, giustamente. Il compagno lotta per difenderli ed estenderli a tutti senza preoccuparsi se sei bianco, nero, omosessuale o transessuale, maschio o femmina perchè tutti siamo persone e la mia libertà finisce dove inizia la tua.
Ciao Don Gallo
, non finirà mai di ringraziarti per le tue parole, per aver cantato in chiesa Bella ciao, per l’esempio di tolleranza che hai cercato di trasmettermi ma che per me è inarrivabile, quando vedo o sento un leghista non riesco a trattenermi dal mandarlo affanculo. Spesso vado anche oltre ma so che posso contare sulla tua tolleranza.
Un abbraccio.
P.S. Destra e sinistra esistono ancora come esiste la scelta di campo, di parte. I nuovi partigiani.
Chi non è di parte non ha parte.

Il finanziamento, illecito, dei partiti ed il finanziamento del Pci. In troppi non sanno e parlano a vanvera. Quello che il Pd ha dimenticato. E’ del febbraio 2012 il post ma è attuale.


28137_1424087851918_1524399124_1054382_282993_nLe tessere sono alcune delle mie che conservo ancora.
Il M5S non ha inventato niente, solo la bufala che destra e sinistra non esistono più.
La sezione dov’ero iscritto io era stata acquistata dai compagni firmando cambiali negli anni 60 era un locale di fianco al Circolo di sinistra e Sesto San Giovanni ne aveva parecchi di circoli, comprati dai soci, sia di sinistra che di area cattolica. Esistono ancora.
Partiamo dal tesseramento per spiegare a chi non sa ed a chi finge di non sapere giocando nel torbido come funzionava il tesseramento.
La direzione del partito mandava un documento dove c’era scritto,( faccio un esempio del metodo le cifre alla lira non le ricordo) la tessera quest’anno ha un costo di 10.000 lire.
Insieme al documento arrivavano le tessere, noi avevamo 600 iscritti forse più che meno, e partiva il tesseramento se ricordo bene da ottobre, novembre in su.
La tessera non veniva rifiutata a nessuno, c’erano pensionati che davano quello che potevano, 3000, 5000, lire e c’erano quelli che davano molto di più coscienti del fatto che andavano a coprire i costi di chi non poteva.
Noi eravamo abbastanza bravi, avevamo iscritti di tutti i tipi, impiegati, pensionati, lavoratori, artigiani, laureati e c’era chi senza problemi faceva la tessera da 50 o 100 mila lire.
Durante il tesseramento si facevano diversi versamenti al comitato cittadino ed una volta chiuso il tesseramento si chiudevano i conti. La mia sezione, l’amministravo io, versava i suoi 6.000.000 di tesseramento ed resto, ripeto eravamo bravi ed incassavamo di più, veniva trattenuto in sezione per le spese, luce, riscaldamento, manifesti ,iniziative varie nel quartiere.
Nel quartiere si tenevano due feste dell’Unità e per un mese lavoravano centinaia di persone gratuitamente, una settimana per il montaggio degli stand, due di festa ed una settimana per smantellare il tutto.
Per trasportare gli stand ci servivamo di compagni artigiani o imprenditori che avevano i camion o i furgoni, qualcuno addirittura mandava i suoi dipendenti, pagati da lui, per montare gli stand.
Poi cercavamo di vendere gli spazi pubblicitari, certamente in prima fila c’era la Coop che con regolare ricevuta pagava l’affitto dello stand, è ovvio che era un finanziamento ma di occulto non aveva niente. C’erano anche concessionarie auto che prendevano gli stand e ci mettevano le loro auto con i venditori, c’era il piccolo artigiano che esponeva i suoi prodotti, quello che costruiva porte blindate, allora erano una moda necessaria, e faceva la sua bella esposizione di modelli.
Poi c’era il ristorante di 300 posti, più o meno, e le donne che facevano da mangiare, le tagliatelle a mano, i piatti tipici delle loro regioni e l’immancabile salamella alla griglia, l’addetto alla griglia era un metalmeccanico tornitore.
Tutti, compresi quelli che facevano il turno di guardia alla notte, lavoravano a gratis, mettevano a disposizione la loro auto per andare a fare la spesa e quello del pesce surgelato ci faceva un forte sconto perchè  lasciava per un mese in bella vista il suo furgone frigorifero con tanto di pubblicità.
L’unico benefit che avevano i volontari era lo sconto sul pasto e, dato che ci conoscevamo molto bene tutti quanti, si faceva direttamente alla cassa.
Terminati i festival di quartiere si andava tutti, o quasi, a lavorare a quello provinciale, regionale o nazionale di Milano, detratte le spese vive il resto veniva quasi tutto versato al partito, ovviamente una piccola quota veniva trattenuta dalle sezioni per la sopravvivenza, soprattutto le più sfortunate o più povere.
Il bilancio veniva discusso pubblicamente nella sede del Cittadino, come chiamavamo noi la sede del partito di Sesto san Giovanni.
E’ ovvio che con i sacrifici e le cambiali di migliaia di compagni il Pci si è comprato sedi, circoli, immobili ed il tutto veniva relazionato pubblicamente a tutti i cittadini in assemblee aperte a tutti, anche ai non iscritti.
Avrebbero potuto partecipare anche i giornalisti del Fatto, Corriere, Libero, Giornale e Repubblica. Cito anche il fatto anche se non esisteva perchè qualche giornalista dei loro era nel Pci come me.
Questo avrebbe risparmiato all’informazione di regime italiana di scrivere cazzate per decenni,  da Mani Pulite in su.
Io ho conosciuto nei miei anni di partecipazione attiva con incarichi in sezione ed i quartiere della gente meravigliosa e non sarà qualche mela marcia a farmi cambiare idea.
Per adesso mi fermo qui, da raccontare ne ho ancora.

Il compagno G: “Viva Mani pulite, abusi a parte” Primo Greganti: “volevano tirarci dentro, ma il Pci era diverso”

I nuovi partigiani siamo noi! E’ la frase più insulsa che ho sentito nell’ultimo ventennio, dopo l’utilizzatore finale che almeno faceva ridere. Andare all’università per esibire tanta ignoranza non ha senso.


indexPer dire una cazzata del genere si deve possedere una presunzione senza confini, oppure un’ ignoranza della storia, delle ragioni, dei sacrifici e dell’unità intellettuale che ha dato vita alla Resistenza, senza limiti.
perchè la presunzione non ha limiti.
Il 25 aprile, insieme al ricordo del sacrificio che ci ha portati alla liberazione ed alla democrazia, ci ha offerto l’ennesima sentenza del depositario della coscienza nazionale, Grillo, e non solo. Anche quella della studentessa che era ospite a Servizio Pubblico.
Il 25 aprile è morto. Si, lo so che è una metafora anche se non è stata intesa da tutti o male interpretata, i più l’hanno presa per verità rivelata perchè l’anatema è arrivato dal web. Dal futuro che è nelle mani della rete e non più in quelle di Dio come sostengono i cattolici da qualche migliaio di anni.
Ieri a Milano ho visto una cosa strana e nello stesso tempo piacevole due bandiere del M5S, una delle quali abbracciata ad un tricolore, e 5 o sei persone che sfilavano con noi per festeggiare, ricordare, il 25 aprile.
E’ da ieri che nella mente mi gira una domanda alla quale nemmeno a freddo sono riuscito a dare una risposta.
E’ stata una comparsata come quella del Pdl nel 1996 o è stata una scelta consapevole ed unitaria con tutti quelli, bandiere rosse comprese, che festeggiavano il 25 aprile?
O i 5 o 6 che issavano le due bandiere del M5S non avevano letto il post di Grillo oppure sono dei sinceri democratici antifascisti, in questo caso li abbraccio idealmente. Se non sono schifati ovviamente perchè io sono di sinistra, uno di quelli che non esistono più in quanto destra e sinistra non esistono più, esistono solo le idee. Idee che non sono figlie di nessuno, anzi no, dell’attualità e quindi pronte a cambiare ad ogni alito di vento perchè le idee legate alla memoria sono per forza di cose ancorate a qualcosa, giusta o sbagliata che sia.
La ragazza che dal soppalco di Servizio Pubblico ha gridato convinta, perchè lei studia va all’università: i veri partigiani siamo noi!  Ed alal quale ha risposto Santoro che mi ha tolto la prola di bocca.
Avrei voluto rispondere io ma non ho il telefono per la diretta e se avessi scritto su facebook non mi avrebbero risposto.
Ha dimostrato una ignoranza della nostra storia da far venire i brividi perchè se una che ha fatto tutte le scuole, io mi sono fermato alla 3 media e sono andato a lavorare,  frequenta l’università arriva a dire queste cazzate colossali non solo blatera un falso storico per le ragioni che ho esposto all’inizio del post ma offre indirettamente una consolazione, inutile, a me stesso che ho rimpianti di non aver potuto continuare gli studi.
Se i risultati sono questi non ho perso niente, posso sparare le mia cazzate tranquillamente ed in democrazia grazie ai veri partigiani che mi hanno reso un uomo libero libero ed ignorante come sono liberi ed ignoranti quelli che dicono queste fesserie.
E’ uno dei lati positivi della democrazia, un segno di educazione che lo studio non offre, non da, perchè o lo si ha nel dna oppure no lo si può manifestare.
Un principio molto semplice, la mia libertà finisce dove inizia la tua. E se io sono depositario della verità, del pensiero unico, della presunzione, della certezza, automaticamente non sono democratico.
Quindi autonominarsi vero autentico partigiano oltre che presuntuoso ed arrogante dimostra un’ugnoranza totale dell’impegno che culture, religioni, vite diverse hanno messo in campo per far nascere la Resistenza cercando in tutti i modi ciò che li ha uniti e non quello che avrebbe potuto dividerli.
E’ questo l’elemento culturale e storico che ha reso inimitabile, incancellabile il punto più alto mai raggiunto dalla coscienza collettiva degli italiani: la nascita della Resistenza.
Da allora non ne siamo stati più capaci abbiamo più divisioni ideologiche e politiche che campanili ed una presunzione individuale che impedisce ogni ragionamento, ogni tentativo di capire le ragioni dell’altro e rinunciare a qualcosa delle proprie per cercare l’unità che ci renderebbe invincibili conservando le nostre diversità.
Per questo vincono sempre gli altri, i peggiori perchè noi siamo i migliori e su questo non abbiamo dubbi.
Per questo ogni volta che si tenta di mettere insieme filosofie diverse crolla il castello, penso ad esempio al Pd che ne è l’esempio lampante, perchè dove c’è democrazia c’è libertà e quindi ragioni diverse che se non sono accompagnate da un altissimo spirito unitario che vada oltre le differenze e l’egoismo è normale che il castello crolli.
Solo nelle dittature, solo dove vige il pensiero unico ed il controllo totale delle miserie umane tutti marciano compatti convinti di essere i depositari della verità, migliori degli altri, un blocco granitico di certezze che nessuna ragione, nel senso di ragionamento, riesce a spostare.
Ma non è detto che abbiano ragione, posso scegliermi la casa ma difficilmente mi posso scegliere i condomini.
La sparata di Grillo, provocatoria,  e la sparata della studentessa a Servisio Pubblico sono figlie della stessa ignoranza, della stessa presunzione e della certezza, delirante, di essere i depositari della verità.
Se la studentessa universitaria senza dubbi ed incertezze avesse studiato come e da chi è nata la nostra Costituzione una cazzata del genere non l’avrebbe mai detta, nemmeno la sua presunzione l’avrebbe permessa.
I miei, l’ho scritto più volte, erano fascisti. Mio padre fatto prigioniero ad El Alamein e portato in prigionia in Scozia aveva la testa del duce in sala. E’ stato fortunato perchè se l’avessero preso i tedeschi l’avrebbero mandato a Mauthausen e non avrebbe potuto, dopo la liberazione, usufruire di quella libertà regalategli dai Partigiani che gli ha permesso di tenere la testa del duce in sala e di vedere uno dei suoi figli
diventare comunista.
Destra e sinistra non asistono più? Io sono certo di no perchè c’è una grande differenza tra destra e sinistra. Per capire cos’è la destra basta studiare il fascismo, per capire cos’è la sinistra basta usufruire della libertà che i Partigiani ci hanno regalato con il loro martirio.
Il resto sono palle, se poi noi non la sappiamo usare, non abbiamo rispetto per nessuno, calpestiamo la Costituzione o votiamo nel modo sbagliato è solo un problema nostro.
Una nostra mancanza collettiva
P.S. Per chi non avesse visto  riporto l’intervento, alto esempio di democrazia, della studentessa in questione. Se una che studia ritiene un suo diritto di parlare così chi tita la lima o porta i secchi di sabbia dovrebbe prendere il mitra, senza profferire parola.
da Giornalettismo:
STUDENTESSA VS SANTORO – FASSINA – La giovane espone il dissenso sui tagli apportati da Profumo come quelli sulle borse di studio “e la risposta che abbiamo avuto dal ministro Profumo è stata quella di fare spaccare la testa a Martino. Noi volevamo entrare per dire di essere gli unici nel merito di poter discutere dell’università. Non c’è più possibilità di andare avanti così. Non ci interessa vedere Fassina che si ‘arrocchetta’ su delle posizioni che non troviamo interessanti e ci sembrano inutili”. La ragazza è visibilmente stanca della situazione del potere e attacca anche Fassina in studio: “Noi abbiamo accettato di venire qui in studio e farci mettere su questo trespolo ma è solo perché oggi, 25 aprile, noi siamo i partigiani, noi siamo il valore della resistenza e noi siamo gli unici in grado di parlarne”. Santoro la interrompe e puntualizza: “Una persona che parla in questo modo non sa niente della resistenza”, e invita la ragazza a rivedere i motivi per cui si sono battuti i partigiani ovvero “contro la pretesa di dire ‘solo noi siamo la verità’” e la giovane continua: “Solo chi lavora ha diritto di parlare di lavoro. Fassina ha mai lavorato?”. Santoro ormai è spazientito e vuole chiudere l’intervento in fretta e augura ai giovani di fare tutto quello che è in loro diritto per poter manifestare ma arriva una sequela di botta e risposta che porta a un nulla di fatto se non alla rappresentazione visiva dell’impossibilità di dialogo tra chi manifesta e chi ascolta. Con una notevole arroganza presente in ambo le parti.

Da mesi mi scrivono: sei obsoleto, destra e sinistra non esistono più. Noi siamo oltre, vieni con noi. Loro stessi mi danno la prova che destra e sinistra esistono. Eccome.


imagesSi ritiene da sempre, parlando di politica ad alto livello e lasciando perdere le miserie dell’ultimo ventennio, che il pensiero di sinistra antepone l’interesse collettivo a quello personale, che è il pensiero della destra.Non è Giorgio Gaber che mi chiede cos’è la destra, cos’è la sinistra ma sono i giovani del M5S che mi scrivono: sei in buona fede ma obsoleto, destra e sinistra non esistono più adesso c’è il movomento dei cittadini liberi.Non c’è stato niente da fare, continuo a ritenere che l’ideologia, il pensiero, la filosofia di sinistra continui ad esistere ed esisterà sempre sinchè nel mondo ci saranno differenze da eliminare.
Qualcuno era comunista perchè sognava una libertà diversa da quella americana. ( inteso come capitalismo)
Qualcuno era comunista perchè credeva di essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Bastano queste due frasi di Gaber per rendere l’idea della mia filosofia.
Un comunista pragmatico cosciente del fatto che per la prima volta, grazie al M5S, possiamo cambiare le cose non ci possiamo permettere di perdere l’occasione. Potrebbe essere l’unica.
IL M5S è contro i partiti, le associazioni come il sindacato o altre istituzioni che dalla liberazione in poi sono il baluardo della democrazia, ed è un errore.
Mai come adesso, oggi, abbiamo l’occasione di cambiare la politica proprio perchè il coltello dalla parte del manico ce l’ha il M5S, mai daremo la fiducia in bianco ad un partito della vecchia partitocrazia, dicono.
Intanto puntare al 100% non ha niente di democratico e forse è pure impossibile a meno che non si instauri un regime.
Non si fidano,  mostrando così un’ingenuità o una ignoranza politica che farebbe tenerezza se non facesse incazzare.
L’unico modo per cambiare la politica è attraverso un governo Pd-M5S che porti avanti 5 o 6 punti basilari e condivisi. Se la parte conservatrice del Pd facesse qualche giochino sporco il M5S potrebbe far cadere il governo in mezza giornata facendo crollare il castello di carta.
Non so se fanno finta di non capire o se non ci arrivano, ritengo che qualcuno dei riferimenti del M5S abbia delle mire nascoste se non inconfessabili. Puntare allo sfascio.
Il problema è cosa ne facciamo dei milioni di italiani in difficoltà che hanno dato fiducia al M5S per cambiare le cose, mentre si minano le istituzioni si demoliscono partiti e sindacati ed in pratica la struttura stessa del Paese cosa facciamo li mandiamo in vacanza o al confino?
Quanti potranno considerarsi in salvo dopo uno tsunami sulla pelle della gente?
Questa è la premesa, ritengo che una via di salvezza, una possibilità sola esista ed è nelle mani dei giovani che hanno votato il M5S in buona fede, credendo che avrebbe cambiato la politica.
Un articolo di Ilvo Diamanti, qualcuno mi dirà altro servo della partitocrazia, ecc. ecc., fa una analisi in seguito ad una ricerca:
Lo conferma un sondaggio dell’Osservatorio elettorale del LaPolis (Università di Urbino), condotto nei giorni scorsi. I risultati, al proposito, appaiono eloquenti. Un accordo tra Pd e M5S a sostegno di un nuovo governo, infatti, otterrebbe il favore del 55% degli elettori. E di una quota molto più elevata fra quelli di centrosinistra, ma anche di centro. In particolare: appoggerebbero l’intesa quasi 8 su 10 fra gli elettori del Pd e del centrosinistra, ma anche il 65% degli elettori di Monti. Fra gli elettori del M5S, però, si osservano orientamenti molto diversi e, nell’insieme, divergenti. I favorevoli all’accordo, infatti, si riducono al 54%. I contrari al 45%. Cioè: circa metà e metà.

Questa s-composizione dipende, come si è detto, dalla provenienza dell’elettorato. Il consenso all’intesa, infatti, sale al 63% fra gli elettori che nel 2008 avevano votato per il centrosinistra. Ma tra gli elettori provenienti dal centrodestra, quasi, si dimezza: 36%.

E’ la prova evidente che il pensiero di destra o di sinistra non è superato, esiste ed esisterà sinchè avremo culture e storie individuali diverse, dna diversi.
Chi ha votato M5S proveniendo da una filosofia di sinistra è conscio che l’occasione è più unica che rara per ripulire, cambiare la politica e ragione di più per via del fatto che in questo momento il M5S ha il pallino in mano, io direi anche il biliardo e se fosse onseto con le promesse della campagna elettorale non dovrebbe lasciarsi scappare l’occasione.
A meno che gli obiettivi delle menti dominanti il movimento siano altri ed inconfessabili, per adesso.
Non è detto che tornare alle elezioni dia garanzia di rendita, con un Paese ridotto come il nostro c’è il rischio di una rivolta elettorale perchè la massa non capirebbe tanto accanimento e soprattutto questo gioco allo sfascio sulla pelle dei cittadini inermi.
Chi è di sinistra nel cuore e nell’anima antepone gli interessi di tutti ai propri ed è per questo che gli elettori del M5S provenienti da sinistra sarebbero favorevoli ad un accordo che cambierebbe il volto e la storia dell’Italia.
Chi è di destra ha altri obiettivi, il bene personale che viene prima di quello collettivo.
Non c’è bisogno di svendersi l’anima, basta esser pragmatici e valutare quello che è più conveniente per la maggioranza dei cittadini in difficoltà che non possono permettersi di attendere che lo sfascio continui, prosegua sulla loro pelle.
Nella prefazione del capitale di Carlo Marx ho letto questa frase:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io so, noi dobbiamo sapere che un’occasione come questa è irripetibile ed è qui che si misura la buona fede del duo Grillo-Casaleggio. Le manfrine di pricipio, la presunta superiorità etica ed intellettuale del movimento lasciano il tempo che trovano, sono prive di pragmatismo.
Se tornassimo a votare saremmo più o meno nelle stesse condizioni, paralizzati, a meno che non si consideri una buona via d’uscita la nascita di un altro regime. Debolezza tipica degli italiani, affidarsi all’uomo forte, solo al comando che pensi e decida per noi.
Agorà: Beppe Grillo ad una giornalista turca (il video dell’intervista è stato proiettato stamane nel corso della trasmissione agorà): il movimento 5 stelle è un qualcosa di meraviglioso, me lo dicono anche quelli della digos, in esso gli estremisti di destra (leggi nazifascisti) si tengono per mano con quelli di sinistra.

Vietato dissentire, figuriamoci criticare Grillo o qualcuno dei suoi al quale piace la parte buona del fascismo. Immediatamente arrivano gli avvocati difensori del web, volontari. Nemmeno Berlusconi ha tanti avvocati anche se c’è una differenza.


anna-frank-movimento-5-stelleSono anni che scrivo contro il piduista, corruttore, evasore, puttaniere, prescritto. Ha più avvocati lui che tutta la Francia intera eppure nemmeno il malefico Mavalà si è preso la briga di commentare i miei post per difendere, giustificare, proteggere, incensare l’imprenditore prestato alla politica.
Non ho ricevuto un commento che giustificasse l’utilizzatore finale eppure di fans talebani ne ha anche lui che controllano il web.
Io scrivo quello che penso, non cerco adepti, non ho bisogno di consigli perchè me li cerco da solo.
Leggo, mi documento, se non sono d’accordo con quello che leggo non offendo, non commento nemmeno.
L’ironia, il sarcasmo, li uso nei post verso le idee o le bugie che i politici propinano.
Solo qualche leghista leggendo i miei attacchi verso di loro ha commentato offendendomi per il semplice fatto che non sanno fare altro. Roma ladrona ecc.ecc. Io comunque sono di Milano ed ho visto come è andata a finire, comprese le elezioni regionali vinte grazie a lobbyes di affari e di malavita organizzata.
Basta dissentire dalle proposte di Grillo, muovere una critica sul modo di porsi e di gestire i suoi eletti, che arrivano gli avvocati difensori volontari.
Si limitassero a contestare i fatti, il pensiero, la veduta del concetto di democrazia, di rappresentanza, andrebbe bene. Molti di loro entrano nel merito, cercano un  confronto ma, la maggior parte si limita ad offendere perdendo la bava, fortunatamente non è una lettera perchè ne sarebbe impregnata.
Non sarete certamente voi, offendendomi, che mi farete cambiare idea ma saranno i fatti, il modo di proporli ed il senso democratico che dimostrerà Grillo l’unico modo possibile per farmi cambiare idea.
Cazzo, siete peggio dei leghisti ma quelli sono un caso umano e non dovreste scendere al loro livello.
Nessun Mavalà ha mai commentato i miei post, molto più feroci di quelli dedicati a Grillo, con offese gratuite ed inconcludenti.
Qualcuno si è risentito ma sempre nei limiti dell’educazione.
I leghisti li prendo in giro da anni, mi offrono migliaia di spunti, ma non ho mai scritto che Lancini o il trota sono una testa di cazzo. Io non faccio volontariato e li lascio nella convinzione di essere intelligenti.
Non mettetevi sullo stesso piano. Sono alla finestra e mi auguro che i fatti concreti che Grillo porterà avanti mi smentiscano sino al punto di farmi vergognare e state tranquilli che farò autocritica pubblica.
Sono convinto che la manfrina contro ogni governo possibile sia un errore, anche se credo di capire perchè Grillo gioca a sfasciare il giocattolo, mi auguro solo che non sfasci anche la Democrazia e la Costituzione.
In questo momento tiene il Pd per le palle, se veramente volesse cambiare le cose in tre mesi potrebbe farlo con le cose più importanti che sono scritte nel suo programma.
Sul resto al discussione è aperta e tutto è discutibile.
Altra prova finestra sul Movimento 5 Stelle per come la penso io, anche per chiarire dubbi e nuvoloni, è il 25 aprile. Lì vedremo il senso della storia, della democrazia, della costituzione che ha il M5S.
Io non so se Anna Frank oggi voterebbe 5 stelle, anche perchè lei ha sentito i discorsi di Hitler contro i partiti e l’invito a dare tutto il potere al popolo che poi si è dimostrato essere lui, Hitler.
Nel caso, beneaugurante per me e per voi, che Anna Frank votasse M5S avvisate almeno la vostra capogruppo alla Camera Roberta Lombardi.
O forse ha frainteso la Giornata della Memoria? Perchè lei ha memorizzato la parte buona del fascismo.
Certamente Anna Frank non voterebbe Casa Pound ma sarebbe costretta a nascondersi in qualche abbaino.
Quindi inutile offendere perchè non avrete la soddisfazione di vedere pubblicati gli insulti.

Navigando nel web si ha l’impressione che in Italia ci siano milioni di persone alla sinistra del Pd. In effetti mi sentivo felicemente meno solo poi sono andato a vedere i risultati delle elezioni e per l’ennesima volta nessuno di sinistra è entrato in parlamento. Che siano sempre quelli che girano nel web?


imagesVedo falci e martello,  decine di partiti che si richiamano a sinistra, libertà, rifondazioni varie e partiti comunisti italiani con tanto di falce e martello.
Convinto assertore che il popolo italiano è conservatore ogni volta, si fa per dire, mi illudo che sia la volta buona e che si riesca ad eleggere qualcuno di sinistra ma dal finire degli anni 70 in poi questo non è mai successo.
Prendiamo Rivoluzione Civile, che ho votato anch’io, non ha raggiunto nemmeno il quorum ma se tu guardi su Facebook vedi il simbolo di Ingroia ovunque.
Ancora una volta è stato un fallimento, come ai tempi di Bertinotti.
Quando ero giovane e militavo nel Pci volevo tutto e subito e chiunque si opponesse al mio pensiero lo consideravo un venduto, un conservatore, uno che abbandonava la lotta.
Semplicemente vedevano più lontano di me e, soprattutto, sapevano di avere a che fare con soggetti particolari.
Gli italiani. In maggioranza nostalgici passati alla Dc, socialisti opportunisti, sempre e comunque conservatori ed amanti dell’uomo solo al comando che togliesse loro la responsabilità di una scelta consapevole.
Se il salvatore della Patria non esiste garantito che l’italiano se lo inventa, fa catenaccio e spera che un Paolo Rossi qualsiasi faccia sei gol per vincere il mondiale.
L’unica cosa dove l’italiano da il meglio di se è quando si tratta di partecipare alla festa in soccorso al vincitore.
E’ successo anche in Spagna nel 1982, prima tutti contro la nazionale e Bearzot, poi tutti in piazza a suonare il claxon.
Che c’entra il calcio con la politica, direte voi. C’entra eccome perchè noi viviamo la politica come viviamo il calcio, siamo un paese di tifosi e non di sportivi.
Tutti sappiamo che si nasce incendiari e si finisce pompieri. Io purtroppo sono nella fase in cui giro con il secchio a spegnere fuochi, a raffreddare animi, cercando di ragionare su strategie possibili per cambiare le cose almeno gradualmente. Insomma guadagnare un metro cercando di non perderne due per la reazione contraria.
Mi accusano di essere del Pd e non è vero. Sono un orfano del Pci che ha tanti ex compagni che sono nel Pd con i quali discuto e adesso veniamo al dunque.
Io credo che il Pd sia un partito “inquinato” e condizionato dagli ex democristiani che però ha una sua struttura che nessuno ha, intendo dire consolidata, anche se non la sa usare e l’unico modo dal mio punto di vista per cambiare le cose sarebbe farlo dall’interno.
Se tutti quelli come me che criticano il Pd o Bersani entrassero nel partito, votassero il partito ogni volta che si presenta l’occasione in due elezioni lo sposterebbe a sinistra senza litigare e senza disperdere un voto.
Faccio un esempio semplice ma chiaro.
Fatto 100 i deputati del Pd 40 sono ex democristiani o rivoluzionari come Veltroni, provate ad immaginare un partito dove i 40 sono di sinistra. Anche uno come Bresani si sentirebbe meno condizionato.
Non si tratta di condividere tutto il programma, del Pd per forza di cose nato da compromessi dovuti alla composizione interna, si tratta di spostarne l’asse a sinistra dall’interno.
Non ci sta bene? Il risultato è che la sinistra italiana non ha più rappresentanza in Parlamento, milioni di italiani sono senza rappresentanti nelle istituzioni.
Senza unità non riusciamo ad eleggere un consigliere nemmeno in Lombardia e quando ci siamo uniti, senza spaccarci le balle tra di noi, il Pd ha fatto un passo indietro ed abbiamo eletto Pisapia.
Domanda: è meglio Pisapia o la Moratti? E’ meglio Maroni o Ambrosoli?
Cosa cazzo serve inventarsi liste e listine giusto per far sapere al vicino che voglio distinguermi da lui per una virgola?
A perdere. Se non siamo uniti si perde.
Questo post è rivolto, naturalmente, a chi crede che esista una politica di destra ed una di sinistra.
Per chi ritiene che il tutto sia superato insieme alle ideologie sarà la storia ed i fatti a dare la rispsosta.
Io sono un ex incendiario diventato pompiere, un superato, uno all’antica. Talmente all’antica che ancora oggi se penso a Berlinguer ed alla sua fine mi emoziono ancora.
Prendo le parole del grande Giorgio Gaber per dare un’idea del mio modo di essere:
Qualcuno era comunista perchè pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Sembra una cosa da poco ma moralmente ed eticamente è l’essenza della democrazia e della solidarietà.
Giorgio Gaber, con la sua canzone, ci ha anche detto dove abbiamo sbagliato ed è sintetizzato in questa strofa:
Qualcuno era comunista perchè era convinto d’avere dietro di se la classe operaia.
Quello che ha sbagliato più di tutti, senza pentimenti, sono io che ero un quadro e credevo di avere dietro la classe operaia.
Io ho sempre votato a sinistra i miei collaboratori prima democristiano e poi Berlusconi.
Hanno vinto loro, ma io non ho ideali per vincere, ho ideali per cambiare le cose, questo mondo di merda.
Ovvio che vadano aggiornati al cambiamento del capitalismo globale parassita ma sempre nell’interesse degli ultimi.
Lasciatemi almeno la libertà delle mie idee.

Abito in zona 2 a Milano da 22 anni, l’unica volta che la sinistra ha vinto è stato in occasione della vittoria di Pisapia. A prima vista la zona sembra popolare, immigrati dal sud e dal nord, con scappellamento a destra.


indexHo fatto una piccola ricerca ed ho scoperto che la mia zona è seconda come voto a destra e se la gioca per la vittoria per il voto alla lega.
Per il voto alla destra è stata una delusione per me, Milano è Città Medaglia d’Oro per la Resistenza ci sono lapidi con martiri della resistenza in quasi tutte le vie, ed è evidente che quando il duce riempiva piazza del Duomo non era solo perchè obbligatorio ma per convinzione.
Ci sono rimasti i nipotini, i nostalgici e le nuove leve anche se sono invisibili.
Nella mia zona si sentono quasi tutti i dialetti d’Italia, passando davanti a certi bar gestiti dai cinesi ti sembra di essere in Puglia o in Calabria, alcuni parlano un dialetto talmente stretto da risultare incomprensibile.
Io sono un immigrato dal Veneto, capisco il veneto e parlo l’italiano ed il milanese, sono arrivato da ragazzino e mi sono integrato del tutto sono più lombardo che veneto anche come cultura.
Come possa un calabrese riconoscersi nella lega per me è incomprensibile, come possano gli immigrati odiare altri immigrati, per fame, ancora meno.
E’ l’unica curiosità che ho in merito alle elezioni in atto, riusciremo a conquistare anche la Lombardia?
Ci sono anche associazioni meritorie aperte a tutti e democratiche come: Via padova è meglio di Milano.
Vedremo se Milano, Città Medaglia d’Oro per la Resistenza avrà un sussulto di orgoglio o un ritorno conservatore.
Mercoledì sapremo tutto.

Visto che destra e sinistra sono superate, non esistono più, i brogli che teme Grillo sono di destra o di sinistra? Grillo è l’altra faccia della medaglia, da una parte l’invito a ciucciare Priapo dall’altra la matita.


concNon so da quanti anni Grillo non vada a votare, nel dopoguerra intendo visto che ha la mia età e siamo nati fortunatamente dopo la guerra, perchè sin dalla prima volta che sono andato a votare ho visto che a controllare nei seggi ci sono scrutatori, presidenti di seggio, segretari, rappresentanti di lista e spesso gli scrutatori sono iscritti ai partiti.
Ho fatto il rappresentante di lista per due decenni, i miei compagni hanno fatto gli scrutatori insieme ad altri di partiti diversi tutti potevano controllare le schede e prendevano nota dei voti partito per partito.
Se Grillo pensa che siano taroccate le matite ci faccia sapere chi è il fornitore e chi il mandante, sarebbe interessante.
Ancora più interessante sarebbe sapere se la matita da ciucciare è di destra o di sinistra oppure è oltre e da imputare al sistema.
Va bene tutto, la politica è schifosa e fa male alla pelle, ma qui siamo al delirio populista di massa a forza di sparare sulle ombre sparerà anche alla propria, mancando pure quella.
Il Movimento cresce e non mi meraviglia, la storia dice che in Italia è cresciuto anche il fascismo senza matite truccate ma con la scheda unica. Dopo la resitenza e la liberazione è cresciuta a dismisura la Democrazia Cristiana perchè in Italia tutto ciò che è nuovo è conservatore, specialmente nella propaganda di regime e nella testa del populismo.
Se non c’è l’uomo forte al quale delegare le nostre responsabilità ci si affida al partito forte da percentuali bulgare democristiane prima e forzaitaiote poi. L’importante è non ragionare e dare la colpa agli altri pronti però a saltare sul carro del vincitore appena cambia il vento.
E così il 25 aprile del 1945 il popolino italiano si scoprì, in poche ore, antifascista e riempì le piazze per fare festa.
Ma, essendo il popolino populista un conservatore, votò per 50 anni la democrazia cristiana con un senso di continuità almeno per quanto riguarda alla soggezione rispetto al vaticano. La linea era comunque dettata dai vescovi e solo dopo sono arrivate le banche compresa quella del vaticano.
Questo delirio di antipolitica populista, fondata dal piduista imprenditore prestato alla politica per salvarci dal comunismo, ci ha regalato vent’anni di berlusconismo la maggioranza dei quali governati da camerati, ex camerati, ex socialisti, ex democristiani, liberali e monarchici appoggiati dalla finanza corrotta e clientelare.
Adesso abbiamo il populismo dello sfascio, del dubbio, del fango con apposite macchine operatrici costruite all’uopo.
Macchine operatrici adeguate in grado di distribuire uniformemente i prodotti sulla superficie di gioco. Va inoltre ricordato che assume particolare importanza l’uso di concimi specifici che rispettano l’esigenze nutritive proprie del tappeto erboso. Un corretto programma annuale di concimazioni garantisce un ottimo risultato in termini di: resistenza al calpestio, aspetto estetico, resistenza e prevenzione delle malattie fungine.
Le macchine operatrici adeguate non sono di destra e non sono di sinistra, sono un corretto programma annuale di concimazione delle menti e garantisce un ottimo risultato a confermare il regime economico finanziario capitalista.
E’ così che dopo un ventennio dominato dalla propaganda piduista che ci ha spappolato il cervello adesso abbiamo la propaganda futurista che non è di destra e non è di sinistra una autentica rivoluzione che ci invita a succhiare la matita.
Chissà cosa c’è dentro al posto della grafite.
Certo che una grossa mano al populismo la da anche la sinistra, gli esami finestra e la conta dei cromosomi rossi non finiscono mai e c’è sempre quello che li ha più rossi di tutti.
Non va bene niente e c’è una critica per tutti, abbiamo un’offerta politica ampia e variegata compresa quella antipolitica, c’è una confusione tale che anche succhiando la matita copiativa, che copiativa non è insinua Grillo, avremo comunque la paralisi.
E tutto continuerà come prima, nessun inciucio ed il sistema è salvo. Rivoluzionare tutto, andare oltre l’obsoleta destra e l’asfittica sinistra per fare in modo che non cambi niente.
Mi raccomando, non votare il meno peggio, votate direttamente il peggiore.
Tanto una cosa è certa, noi italiani non perderemo mai. Come diceva Ennio Faliano gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori.
Chiunque saranno esenza chiederci a chi giova, tanto destra e sinistra sono concetti superati. Abbiamo inventato il vincitore che è oltre anche se si andrà a timbrare il cartellino come prima. Per chi avrà ancora un lavoro.
Visto che dstra e sinistra non hanno più senso qualcuno mi spieghi come mai ci sono rigurgiti di fascismo, si candidano addirittuta alle elezioni, cambiamo allora la Costituzione, togliamo l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro ed il reato di apologia del fascismo.
Tanto la sinistra è morta la destra non c’è più, è morta. Ma ci sono rimasti i fascisti.

Susa, Grillo: “Ancora 10 giorni di fuoco. Ciucciate la matita: temo i brogli”


Se questo ventennio fosse passato invano potremmo correre il rischio di avere come premier Borghezio. La rinuncia è un’offerta alla lega ed io mi sono riletto il Che.


MARONI A CAV,POLTRONE? NO,CONDIZIONI LEGA O AMICI COME PRIMANon è dai raduni di fine anno con panettone e spumante che si può valutare lo stato di un partito ed anche se Maroni ha invaso you tube con i suoi spot sulla Lombardia non è detto che la lega sia in salute, potrebbe darsi che i due leader facciano un passo indietro, quelli nella foto, e rispunti Borghezio.
Se poi per la valutazione si prendono in considerazione le sparate di Salvini mi sa che siamo al livello dei bus per immigrati, nessuno li ha visti.
Ovvio che il collante della destra siano le poltrone di Lombardia, Veneto e Piemonte ma i finti follower su Twitter non votano, costano meno di Scilipoti ma non sono in parlamento. La maggior parte di essi sono extracomunitari e non credo che la lega apprezzi.
Ci sono più liste che elettori e gli unici che parlano di lavoro, di equità, di sviluppo, sono il Pd, Sel e l’Idv. Certo c’è chi lo fa strumentalmente e per fini elettorali e chi lo fa per progetto, sta a noi identificare il latte fresco da quello in scadenza.
Certamente non è credibile Monti che dopo averci ridotti in fin di vita ci propone il brodino: crescita e meno tasse, peccato che nel frattempo proprio lui abbia aumentato a dismisura quelle dirette e le indirette, tra taglio delle pensioni e gli aumenti delle tariffe ci vorrà un decennio per recuperare. Molti pensionati, per questioni anagrafiche, non faranno in tempo anche se ovviamente me lo auguro.
Di sicuro c’è solo una cosa il capitale sta bene, molto bene. Gli investitori guadagnano ed i ricchi sono sempre più ricchi.
E’ vero che lo spread è diminuito, dicono che il risparmio per lo Stato sarà di 50 miliardi di euro, ma le famiglie in difficoltà non se ne sono accorte e temo non se ne accorgeranno nemmeno in futuro. Un modo per specularci sopra lo troveranno sicuramente.
Monti una cosa giusta dal suo punto di vista l’ha detta e, guarda caso, è la stessa che dicono i grillini: destra e sinistra sono distinzioni superate sono le parole di Monti. Grillo lo dice a modo suo, più ficcante, destra e sinistra sono morte, è politica vecchia sostituendo gli interessi della destra e gli ideali della sinistra con quelli di Casaleggio.
Entrambi dimenticano di affermare quello che noi sappiamo dal 1989 con la caduta del muro di Berlino e cioè che nel mondo domina una sola filosofia che di politico, di ideale, non ha niente ma che porta tanto profitto, nuovi poveri, sfruttamento e che i ricchi sono sempre più ricchi ed i manager alla Marchionne trovano ammiratori pure nel centrosinistra che, purtroppo, non è nemmeno socialdemocratico.
I socialdemocratici, i socialisti tedeschi rispetto al nostro centrosinistra sono dei marxisti estremisti.
Eppure anche per le banche, gli investitori, Monti, Grillo, Casini e compagnia un problema c’è ed è questo.
Mancano i leader di livello, anche se io sono ottimista perchè vedo in giro molti giovani di qualità e con ideali giusti che si stanno facendo spazio, ma i proletari, i comunisti, i sinceri democratici ci sono eccome ed il web ne è pieno.
Il capitalismo avrà anche cercato in tutti i modi con la sua propaganda di convincere i giovani che gli ideali sono morti. Fraternità, uguaglianza e legalità sono morte , il sol dell’avvenire pure, la democrazia ed i diritti non ne parliamo, ma se  questi ideali li sostituisci con quelli del capitale: profitto, flessibilità, precariato, turni massacranti e perdita dei diritti. Tagli alla sanità ed alla scuola pubblica, che tagliano fuori milioni di persone da diritti fondamentali sanciti dalla costituzione, è solo questione di tempo, anche chi è nato e cresciuto nel e con il mito del capitalismo se ne renderà conto che non sarà la pensione  o la sanità  privata a migliorare la qualità della vita della massa popolare.
Non hanno ancora inventato, potrei dire che il capitalismo nella sua infinita bontà, non ci ha ancora regalato una class action che consenta alla massa proletaria di veder garantiti i diritti dei lavoratori, delle persone.  Alludo a diritti che sono a 360° che vanno dal lavoro alla salute, dalla casa al diritto di farsi una famiglia come gli pare, che toccano l’intima libertà individuale che una democrazia dovrebbe garantire.
Occhio però che nei momenti di grande cambiamento il pericolo è sempre il populismo, fare di tutta l’erba un fascio, perdere di vista il vero obiettivo che deve rimanere la liberazione degli oppressi di qualsiasi tipo, qualunquismo e populismo portano sempre all’uomo forte, ad un uomo solo al comando e nessuno come noi italiani ne conosce le conseguenze, anche se la maggioranza è stata così stupida da non accontentarsi del duce, ha voluto provare anche Berlusconi. La P2.
E’ vero che le piccole cose sono importanti ma non dobbiamo puntare i nostri sforzi e lo sguardo solo su queste, scorporare il problema Fiat da quello del Sulcis e di tutte le altre situazioni di crisi serve solo ad indebolire il movimento e la democrazia, alla fine ci sarà solo un si salvi chi può. Se non saremo uniti non arriveremo a niente, il problema del capitalismo è globale, la Cina insegna.
Sembra assurdo quello che scriverò adesso ma devo. La grandezza di Che Guevara non è stata nel rivoluzionario in se ma nei motivi che l’hanno reso rivoluzionario, attuali oggi più che mai, e sono descritti con poche parole nella lettera che ha scritto alle sue figlie.

Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto: Se un giorno doveste leggere questa lettera, sarà perché non sarò più fra di voi.
Non vi ricorderete quasi più di me e i più piccoli mi avranno dimenticato.
Vostro padre è stato un uomo che ha agito secondo il suo pensiero, e che è stato sicuramente fedele alle sue convinzioni.
Crescete come bravi rivoluzionari.
Studiate molto per poter padroneggiare la tecnica, che permette di dominare la natura. Ricordatevi che è la Rivoluzione a essere importante e che ciascuno di noi, preso isolatamente, non valle nulla.
Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la più bella qualità di un rivoluzionario.
Bambini miei, spero di vedervi ancora. Un grande e forte bacio da
Papà

Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. E’ la più bella qualità di un rivoluzionario.

Per inciso le ingiustizie con la globalizzazione del capitalismo sono aumentate, i ricchi sono sempre più ricchi e liberi ed i poveri sono sempre più poveri e oppressi. Tanto più che oggi abbiamo pure il capitalismo comunista, uno solo non ne bastava.
Ci si indigna di più per un cinese che prende pochi dollari al giorno che per i nostri precari o disoccupati, solo che il cinese riesce a vivere i nostri no. Leggere la cronaca per capire cosa intendo dire.
E’ inutile indignarsi per l’ennesimo femminicidio, per l’ennesimo stupro in India, stupirsi per l’infibulazione e poi tornare a casa e picchiare la moglie, la compagna, la fidanzata, la sorella perchè noi abbiamo deciso che ha sbagliato o che non può decidere da sola con chi stare e come starci.
In tutto questo proliferare di liste, ognuna con le sue ragioni, vedo solo un gran polverone che il sistema di potere genera automaticamente affinchè non cambi niente. Proviamo a prendere in considerazione due cose fondamentali, lavoro ed equità, e votiamo per queste. Poi, potremmo fare le pulizie di fino.
Ognuno di noi provi a chiedersi come si sente, al di là delle frasi di Monti o Grillo, io mi sento di destra o mi sento di sinistra?
Oppure sono il figlio unico del capitalismo, senza sorelle, fratelli. Cresciuto nello strangolamento finanziario e quindi incapace di ragionare perchè manca l’ossigeno.

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