I nuovi partigiani siamo noi! E’ la frase più insulsa che ho sentito nell’ultimo ventennio, dopo l’utilizzatore finale che almeno faceva ridere. Andare all’università per esibire tanta ignoranza non ha senso.


indexPer dire una cazzata del genere si deve possedere una presunzione senza confini, oppure un’ ignoranza della storia, delle ragioni, dei sacrifici e dell’unità intellettuale che ha dato vita alla Resistenza, senza limiti.
perchè la presunzione non ha limiti.
Il 25 aprile, insieme al ricordo del sacrificio che ci ha portati alla liberazione ed alla democrazia, ci ha offerto l’ennesima sentenza del depositario della coscienza nazionale, Grillo, e non solo. Anche quella della studentessa che era ospite a Servizio Pubblico.
Il 25 aprile è morto. Si, lo so che è una metafora anche se non è stata intesa da tutti o male interpretata, i più l’hanno presa per verità rivelata perchè l’anatema è arrivato dal web. Dal futuro che è nelle mani della rete e non più in quelle di Dio come sostengono i cattolici da qualche migliaio di anni.
Ieri a Milano ho visto una cosa strana e nello stesso tempo piacevole due bandiere del M5S, una delle quali abbracciata ad un tricolore, e 5 o sei persone che sfilavano con noi per festeggiare, ricordare, il 25 aprile.
E’ da ieri che nella mente mi gira una domanda alla quale nemmeno a freddo sono riuscito a dare una risposta.
E’ stata una comparsata come quella del Pdl nel 1996 o è stata una scelta consapevole ed unitaria con tutti quelli, bandiere rosse comprese, che festeggiavano il 25 aprile?
O i 5 o 6 che issavano le due bandiere del M5S non avevano letto il post di Grillo oppure sono dei sinceri democratici antifascisti, in questo caso li abbraccio idealmente. Se non sono schifati ovviamente perchè io sono di sinistra, uno di quelli che non esistono più in quanto destra e sinistra non esistono più, esistono solo le idee. Idee che non sono figlie di nessuno, anzi no, dell’attualità e quindi pronte a cambiare ad ogni alito di vento perchè le idee legate alla memoria sono per forza di cose ancorate a qualcosa, giusta o sbagliata che sia.
La ragazza che dal soppalco di Servizio Pubblico ha gridato convinta, perchè lei studia va all’università: i veri partigiani siamo noi!  Ed alal quale ha risposto Santoro che mi ha tolto la prola di bocca.
Avrei voluto rispondere io ma non ho il telefono per la diretta e se avessi scritto su facebook non mi avrebbero risposto.
Ha dimostrato una ignoranza della nostra storia da far venire i brividi perchè se una che ha fatto tutte le scuole, io mi sono fermato alla 3 media e sono andato a lavorare,  frequenta l’università arriva a dire queste cazzate colossali non solo blatera un falso storico per le ragioni che ho esposto all’inizio del post ma offre indirettamente una consolazione, inutile, a me stesso che ho rimpianti di non aver potuto continuare gli studi.
Se i risultati sono questi non ho perso niente, posso sparare le mia cazzate tranquillamente ed in democrazia grazie ai veri partigiani che mi hanno reso un uomo libero libero ed ignorante come sono liberi ed ignoranti quelli che dicono queste fesserie.
E’ uno dei lati positivi della democrazia, un segno di educazione che lo studio non offre, non da, perchè o lo si ha nel dna oppure no lo si può manifestare.
Un principio molto semplice, la mia libertà finisce dove inizia la tua. E se io sono depositario della verità, del pensiero unico, della presunzione, della certezza, automaticamente non sono democratico.
Quindi autonominarsi vero autentico partigiano oltre che presuntuoso ed arrogante dimostra un’ugnoranza totale dell’impegno che culture, religioni, vite diverse hanno messo in campo per far nascere la Resistenza cercando in tutti i modi ciò che li ha uniti e non quello che avrebbe potuto dividerli.
E’ questo l’elemento culturale e storico che ha reso inimitabile, incancellabile il punto più alto mai raggiunto dalla coscienza collettiva degli italiani: la nascita della Resistenza.
Da allora non ne siamo stati più capaci abbiamo più divisioni ideologiche e politiche che campanili ed una presunzione individuale che impedisce ogni ragionamento, ogni tentativo di capire le ragioni dell’altro e rinunciare a qualcosa delle proprie per cercare l’unità che ci renderebbe invincibili conservando le nostre diversità.
Per questo vincono sempre gli altri, i peggiori perchè noi siamo i migliori e su questo non abbiamo dubbi.
Per questo ogni volta che si tenta di mettere insieme filosofie diverse crolla il castello, penso ad esempio al Pd che ne è l’esempio lampante, perchè dove c’è democrazia c’è libertà e quindi ragioni diverse che se non sono accompagnate da un altissimo spirito unitario che vada oltre le differenze e l’egoismo è normale che il castello crolli.
Solo nelle dittature, solo dove vige il pensiero unico ed il controllo totale delle miserie umane tutti marciano compatti convinti di essere i depositari della verità, migliori degli altri, un blocco granitico di certezze che nessuna ragione, nel senso di ragionamento, riesce a spostare.
Ma non è detto che abbiano ragione, posso scegliermi la casa ma difficilmente mi posso scegliere i condomini.
La sparata di Grillo, provocatoria,  e la sparata della studentessa a Servisio Pubblico sono figlie della stessa ignoranza, della stessa presunzione e della certezza, delirante, di essere i depositari della verità.
Se la studentessa universitaria senza dubbi ed incertezze avesse studiato come e da chi è nata la nostra Costituzione una cazzata del genere non l’avrebbe mai detta, nemmeno la sua presunzione l’avrebbe permessa.
I miei, l’ho scritto più volte, erano fascisti. Mio padre fatto prigioniero ad El Alamein e portato in prigionia in Scozia aveva la testa del duce in sala. E’ stato fortunato perchè se l’avessero preso i tedeschi l’avrebbero mandato a Mauthausen e non avrebbe potuto, dopo la liberazione, usufruire di quella libertà regalategli dai Partigiani che gli ha permesso di tenere la testa del duce in sala e di vedere uno dei suoi figli
diventare comunista.
Destra e sinistra non asistono più? Io sono certo di no perchè c’è una grande differenza tra destra e sinistra. Per capire cos’è la destra basta studiare il fascismo, per capire cos’è la sinistra basta usufruire della libertà che i Partigiani ci hanno regalato con il loro martirio.
Il resto sono palle, se poi noi non la sappiamo usare, non abbiamo rispetto per nessuno, calpestiamo la Costituzione o votiamo nel modo sbagliato è solo un problema nostro.
Una nostra mancanza collettiva
P.S. Per chi non avesse visto  riporto l’intervento, alto esempio di democrazia, della studentessa in questione. Se una che studia ritiene un suo diritto di parlare così chi tita la lima o porta i secchi di sabbia dovrebbe prendere il mitra, senza profferire parola.
da Giornalettismo:
STUDENTESSA VS SANTORO – FASSINA – La giovane espone il dissenso sui tagli apportati da Profumo come quelli sulle borse di studio “e la risposta che abbiamo avuto dal ministro Profumo è stata quella di fare spaccare la testa a Martino. Noi volevamo entrare per dire di essere gli unici nel merito di poter discutere dell’università. Non c’è più possibilità di andare avanti così. Non ci interessa vedere Fassina che si ‘arrocchetta’ su delle posizioni che non troviamo interessanti e ci sembrano inutili”. La ragazza è visibilmente stanca della situazione del potere e attacca anche Fassina in studio: “Noi abbiamo accettato di venire qui in studio e farci mettere su questo trespolo ma è solo perché oggi, 25 aprile, noi siamo i partigiani, noi siamo il valore della resistenza e noi siamo gli unici in grado di parlarne”. Santoro la interrompe e puntualizza: “Una persona che parla in questo modo non sa niente della resistenza”, e invita la ragazza a rivedere i motivi per cui si sono battuti i partigiani ovvero “contro la pretesa di dire ‘solo noi siamo la verità’” e la giovane continua: “Solo chi lavora ha diritto di parlare di lavoro. Fassina ha mai lavorato?”. Santoro ormai è spazientito e vuole chiudere l’intervento in fretta e augura ai giovani di fare tutto quello che è in loro diritto per poter manifestare ma arriva una sequela di botta e risposta che porta a un nulla di fatto se non alla rappresentazione visiva dell’impossibilità di dialogo tra chi manifesta e chi ascolta. Con una notevole arroganza presente in ambo le parti.

Voglio essere alla moda e vedere inciuci ovunque. Quando li hai nella testa li proietti su tutto quello che succede. Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono quasi 42 anni che abbiamo fatto l’inciucio?


indexSiamo arrivati al punto che se dai la precedenza ad uno che arriva da destra dicono che inciuci con la destra, che sei un comunista venduto ed il codice della strada non c’entra niente: è un inciucio.
I primi ad andare in crisi sono stati il cappuccino e la pasta e fagioli. Il latte si rifiuta di fare un inciucio con i chicchi neri del caffè, ha emesso un comunicato sul sito ufficiale delle quote latte di poche parole: basta inciuci con il caffè. Ognuno vada per la sua strada.
I fagioli si sono accodati immediatamente: basta compromessi con la pasta.
Oggi se non scrivi inciucio non sei nessuno, se un ospite televisivo non dice almeno tre volte la parola inciucio non se lo fila nessuno.
Non parliamo poi dei post di Grillo che vede, e fa vedere, inciuci ovunque.
Persino io ne sono stato coinvolto, è come una nebbia che avvolge tutti e non ti fa vedere e capire più niente credevi di essere in Via Padova ed invece sei in V.le Monza.
Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono passati quasi 42 anni da quando abbiamo fatto l’inciucio? E nonostante tutto siamo ancora vivi.
Se Bersani incontra il Berlusconi è inciucio, se la Bindi beve un caffè in parlamento con un grillino fa un inciucio ed il grillino rischia l’espulsione dal movimento.
Su Facebook ci sono quelli che si sono impegnati a scrivere la parola inciucio almeno 10 volte al giorno, persino il derby Roma-Lazio finito 1 a 1 ha generato sospetti di inciucio oltre a 8 feriti e diversi arresti.
Ormai l’inciucio  è entrato sottopelle persino quando mi accendo una sigaretta non so più se è più giusto accenderla con un fiammifero o con l’accendino e per superare l’impasse faccio l’estrazione con due bigliettini, uno con scritto accendino e l’altro fiammifero.
Napolitano rievoca le larghe intese del 1976, purtroppo non furono il compromesso storico di Berlinguer che tanti non hanno capito ancora adesso. Il compromesso storico era rivolto alle masse, al popolo diviso in rossi e bianchi cattolici per risolvere i problemi reali terrorismo in testa.
Subito qualche sveltone su Facebook ha scritto che le larghe intese del 1976 furono l’inciucio tra la Dc ed il Pci, esulando del tutto dal contesto storico del terrorismo che culminò con l’assassinio di Moro.
Quando la massa, i cittadini, i lavoratori, gli osservatori, i grillini e chi ne ha più ne metta sono ridotti così è inutile discutere di politica e di blaterare che si vuole
risolvere i problemi, la crisi economica e ridare alla politica il ruolo che le compete: l’arte del compromesso al più alto livello possibile che per forza di cose non è la perfezione.
Anche perchè, per me, la perfezione non esiste altri invece sono convinti di “essere l’essenza stessa della perfezione” e con questi presupposti non è possibile fare niente.
Adesso i grullini, stando a quello che dicono i capigruppo non ancora smentiti da Grillo, dicono che le elezioni a giugno sarebbero una sciagura. Repubblica: Lombardi: “Le elezioni a giugno sarebbero una sciagura”.
Ho sempre sostenuto che il M5S avrebbe dovuto fare un governo con il Pd e per due ragioni pragmatiche che non hanno niente a che vedere con gli inciuci. La prima è che il M5S terrebbe il Pd per le palle, lo so che non è fine quello che scrivo ma rende al meglio la situazione, lo capisce anche un leghista.
La seconda è che ci sarebbero i voti per una stabilità che farebbe solo del bene al Paese.
Oggi apro una terza opportunità, il M5S faccia un governo con il Pdl, non ho controllato i numeri ma penso che ci siano, il tutto nell’interesse del Paese così la smetterebbero TUTTI di blaterare di interesse del Paese alludendo esclusivamente al proprio.
Dimostrerebbero di esse dei veri politici e non dei saltinbanchi in grado di compromessi possibili per salvare il paese.
Ho letto che il M5S ha, finalmente, presentato le prime proposte di legge su omofobia e coppie di fatto. Ancora Repubblica, il Fatto ecc.ecc.
Noto, con piacere, che hanno centrato subito il problema, le priorità del Paese. Ci hanno messo un po’ di tempo a presentare le prime proposte di legge ma valeva la pena di aspettare, questa è alta politica come non si è mai vista nella prima Repubblica, nella seconda e nella terza era dai tempi della Resistenza che non avevano proposte così illuminate e propositive.
Le coppie di fatto disoccupate, precarie, esodate, licenziate non aspettavano altro che venisse riconosciuto il loro stato di famiglia di fatto.
Non parlamo della legge sull’omofobia, la aspettavamo da oltre 3000 anni e sono convinto che dove hanno fallito tutti ci riuscirà il M5S, cambiare la testa degli italiani.
Da quando i greci hanno inventato la politica, in assenza di una maggioranza assoluta, le persone intelligenti hanno fatto alleanze condivisibili o no in ogni caso nell’interesse della gente e di governare comuni, province, regioni e stati.
Nessuno si è mai sognato di chiamarli inciuci anzi, chi ha inventato la politica l’ha sempre considerata l’arte del compromesso nell’interesse di tutti, possibilmente.
Altrimenti facciamo la rivoluzione ma, per evitare inciuci, è meglio che ognuno di noi si dipinga il proprio simbolo in fronte, i grullini le 5 stelle, i pidiellini la P2, i piddini il simbolo del vaticano e la bandiera italiana ed i fascisti un bel fascio in fronte.
Il resto lo racconteranno i sopravvissuti, senza inciuci, non vorrei che commettessero l’errore della Resistenza che è nata con la più alta politica che il nostro Paese abbia mai espresso, l’unione tra bianchi, rossi, liberali, cattolici e laici che li ha portati alla vittoria e che ci ha regalato libertà e democrazia che noi non sappiamo usare.
Oggi il M5S, i giornali, gli iscritti di Facebook definirebbero la Resistenza il più grande INCIUCIO che sia mai esistito sulla faccia della terra.
Io mi sono rotto le palle, p inutile discutere e poi non vorrei essere accusato di essere un fautore dell’inciucio tra la Bindi e Gasparri.
Bersani l’ha detto: Non faccio il governissimo. Mi auguro che tenga duro, che i piddini fautori dell’inciucio se ne vadano in altri partiti.
Io, in attesa della rivoluzione, mi disegno il mio marchietto in fronte: falce e martello.
Ognuno deve credere in ciò in cui crede ed io ci credo ancora, c’è chi crede in Dio e chi crede nel socialismo in attesa che tutti e due si manifestino.
Buona giornata e non baciate la vostra ragazza o il vostro compagno, non sono sessuofobico, è il primo inciucio che la storia umana ha generato, il sesso.
Astenetevi altrimenti l’informazione ed il M5S vi accusano immediatamente di inciucio.
Masturbatevi la mente politicamente, sempre che non scendiate a compromessi con voi stessi, è una spirale che non si ferma più. L’inciucio è diventato un dogna: Dogma, dal greco dogmatos (“parere”). Il dogma è la verità non dimostrata che viene imposta arbitrariamente agli uomini senza possibilità di essere criticata.

La sostanza è la stessa, con parole migliori delle mie, è quello che scrivo da tempo. Andrea Baio, siamo a più di 1000 chilometri va vicini, molto vicini.


527031_10151465529131051_764702363_nCaro Grillo, dato che dall’alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo – che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale – mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:

1) Per non sentirmi dire cosa pensare dall’ennesimo tuttologo prepotente che piega l’opinione della gente al suo interesse personale, e strumentalizza la sofferenza di un intero paese per terzi scopi che nulla hanno a che fare con il bene collettivo.

2) Per poter dire finalmente la mia nei processi decisionali che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo percorso di questo paese.

3) Per affidare il mio interesse di comune cittadino a dei cittadini comuni e disinteressati.

4) Per porre fine all’era populista e inconsistente, e dare inizio a una nuova era politica e costruttiva.

5) Per una società orizzontale, senza gerarchie e decisioni calate dall’alto.

6) Perché uno vale uno.

7) Per la meritocrazia.

8) Per avere anche un solo motivo che mi portasse a dire “forse vale la pena di restare”.

9) Perché da attivista coi miei 5 anni di fatiche alle spalle, avrei voluto trovare un valido interlocutore con il quale far squadra.

10) Per una politica finalmente aperta e trasparente.

Bene, le mie illusioni sono svanite a distanza di un mese dalle elezioni. Vi ho votato sia alle comunali che alle Regionali in Sicilia. Per le prime non abbiamo avuto successo, per le seconde non ho motivo di pentirmi della mia scelta. Il modello Sicilia funziona, è vero. Ma funziona perché un governo quanto meno esiste, e se quel governo esiste è solo perché non era necessaria la fiducia dei grillini per farlo partire. Se il governo in Sicilia non fosse partito, a quest’ora non avreste potuto dimostrare tutto ciò che avete da dimostrare. Quindi non ti riempire la bocca del “modello Sicilia” se non hai alcuna intenzione di replicarlo a livello nazionale.

Da tempo hai perso la mia stima. Ma ho continuato a mantenerla intatta nei ragazzi del Movimento 5 Stelle. Non mi importa del leader, se c’è una base compatta che agisce autonomamente e prende le decisioni giuste. Purtroppo, sei venuto meno anche all’unico merito che ti avevo sempre riconosciuto: il non interferire con l’attività di chi governa.

Adesso non solo interferisci eccome, ma non sei nemmeno stato eletto, il che rende la cosa ancora più grave. Sono stufo dei tuoi anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. E’ un’escalation continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe questo il nuovo? Questo è il vecchio, anzi…vecchissimo! Si chiama fascismo.

Come se non bastasse, adesso devo anche subire i tuoi quotidiani insulti, insulti nel vero senso della parola, oltre che all’intelligenza. O forse dovrei specificare meglio, devo subire i VOSTRI insulti. Si perché devi sapere che le stesse critiche le ho mosse all’interno del Movimento 5 Stelle Sicilia, e in tutta risposta mi hanno detto che ho fatto male a votarli (ma guarda un po’) e che sono soltanto, udite udite, un “berlusconiano rosicone”! Io che non ho mai votato il nano malefico neanche una sola volta in tutta la mia vita, a differenza di tanti tuoi elettori e attivisti! Io che Berlusconi lo schifavo già in fasce, e molto prima che il Movimento 5 Stelle nascesse!

Ho visto proprio di tutto. Chiunque osi sollevare una voce, è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology!

In tutto ciò, dov’è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni popolari? Te ne guardi bene adesso eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu non chiedi alle gente cosa desidera in questo momento?! Lo streaming arriva solo quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a un Bersani che striscia ai vostri piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che sta facendo ormai; ma tu continui a evocare un inciucio PD-PDL, nella speranza che arrivi davvero…così magari il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos’è questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5 Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l’intera nazione! Compresi gli elettori di PD, PDL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina di 80 anni che abita in paese si connetta al tuo blog per andare a votare? Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come purtroppo temo, allora c’è solo da avere paura perché il paese con te rischia solo una deriva totalitarista.

Mi preoccupi Grillo, mi preoccupi seriamente, perché nelle tue parole vedo solo odio. Speravo nell’autonomia intellettuale dei deputati e senatori eletti, ma vedo che anche loro stanno cedendo alle tue pressioni psicologiche. Quando l’unica strategia di governo diventa la vendetta, non può venir fuori nulla di buono.

Altro che uno vale uno, più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: “io so io, e voi non siete un cazzo!”. Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l’altro dimostrato di non esserne all’altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che pretende la presidenza della Repubblica.

Avevate la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c’è bisogno che ci ricordi quotidianamente la scoperta dell’acqua calda. Avevate però l’opportunità di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo falso, avreste potuto fare cadere il governo…e lo avreste fatto da eroi! Senza contare che vi sareste pure tolti dall’imbarazzo di dover governare direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla. Avete scelto la mossa più stupida, o meglio…HAI scelto la mossa più stupida. Ho sperato sino all’ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere l’art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto. Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si cambia, perché qui l’unico che non ha voluto cambiare sei tu…e lo hai fatto nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia.

Lo abbiamo già avuto un comico che ha indottrinato le masse con le sue barzellette per quasi 20 anni, non credo ce ne serva un altro. Dall’altro lato della barricata c’è un paese che soffre, che non arriva a fine mese, che non ha prospettive di lavoro e di futuro, che non può farsi una famiglia, che si ammala e non riceve cure, che paga tasse senza ricevere servizi, che ha perso le speranze. La crisi non è un gioco Grillo, la crisi la gente la vive per davvero a differenza tua. E tu insulti questo paese con le tue cazzate. Tu dai del colluso all’operaio che viene licenziato, dai della cospiratrice alla casalinga che non riesce a pagare le bollette, dai del venduto al prete che prova a mandare avanti la sua missione. Tutta gente che non necessariamente la pensa come te, ma che ha una voglia di cambiamento autentica, e non costruita come la tua, da bravo attore quale sei. La rabbia di questa gente è vera, e tu ti permetti di elargire giudizi senza sapere un cazzo.

Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io.
Andrea Baio, al quale mi associo e non per soccorrere un vincitore. I miei post lo testimoniano ed in sintesi scrivo: Il M5S ha perso un’occasione unica rifiutando la proposta del Pd proprio adesso che lo teneva per le palle.
P. S. Dedicato a chi ha commentato da me dicendo: io sono siciliano e tocco con mano i risultati del M5S.
Negando ogni merito a Crocetta.
La risposta l’ha data Andrea, un altro che tocca con mano.

Uno, dei tanti, miracoli compiuti dal M5S a detta loro è fare andare mano nella mano fascistelli e sinistri, come ci chiamano loro. La fascistella, saccente ed arrogante, mi ricorda la Fornero. Manca solo che dica choosy.


imagesHa un modo di porsi che se fosse mia collega la manderei affanculo ad ogni ora per impedirle di volare sopra la sua presunzione, altissima. Deve  stimarsi parecchio per riunirsi con i suoi colleghi , stabilire un intervento alla Camera e poi leggere quello che ha deciso lei, con il suo staff di cervellini. Le soubrette, eufemismo, che il piduista ha portato in Parlamento non avevano tanta presunzione, si accontentavano dei flash e di far vedere le autoreggenti a Ballarò, si accontentavano di apparire direi quasi si rendessero conto di non essere. Questa è convinta di essere un genio, va a parlare con un segretario di partito e crede di essere a Ballarò, una battuta che da la misura della sua spocchia. Non essendo a Ballarò il segretario di partito le ha detto: stiamo parlando di cose serie, non siamo a Ballarò. Sembra una stupidata ma temo che il M5S, tutto, creda di essere in un reality tipo Ballarò o Porta a Porta tant’è che il loro capogruppo al Senato Crimi, altro sveglione, ha detto: Noi pronti a ricevere incarico. Non so se dare il via al televoto, gli sms o se fare tutto in rete. Anche nel 1932, o giù di lì, uno riuscì a farsi dare l’incarico pur essendo in minoranza facendo leva su un paese in ginocchio dalla crisi dopo la prima guerra mondiale, soffiando sul malcontento generale ed attaccando i partiti rappresentanti di varie ideologie politiche. Forse è nata lì la partitocrazia, un disprezzo della Democrazia rappresentativa che ha portato al nazismo. Tornando alla megalomane saccente ed ignorante, non vi sembra che abbia gli stessi atteggiamenti da maestrina della Fornero? Con le manine alzate, mignolo esposto, sembra che da un momento all’altro debba dire: choosy. La stessa postura del cazzo, presuntuosa. La maestrina che ognuno di noi, purtroppo, ha incontrato almeno una volta nella vita. Quella che stava sul cazzo a tutti, escluso al pirla della classe. Si possono criticare i partiti, si possono e si deve  criticare i politici ma non si può e non si deve dire che politici e partiti sono tutti uguali, tutti schifosi. E’ come dire che gli unici giusti, corretti, intonsi sono loro i cittadini, quelli che vivono insieme a noi e che riempiono la cronaca dei giornali, questo è un delirio collettivo. I vizi di un popolo non sono solo quelli che emergono dai loro rappresentanti nelle istituzioni, quelli sono l’alibi che ci fanno sentire migliori. Il disprezzo generalizzato per i partiti è il disprezzo e la negazione della democrazia, della libertà.

MoVimento 5 Stelle

Il MoVimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico nè si intende che lo diventi in futuro. Non ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.

Lo dicono loro, qui sopra.
Libera associazione di cittadini senza ideologie di destra o di sinistra ma IDEE. Senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo normalmente attribuito a pochi. Bene.
Ed allora come mai questi cittadini liberi, senza partito, associazioni e mediazioni per decidere un voto alla camera o al Senato hanno bisogno di un twitter o di un sms?
Misteri di una democrazia che sembra partecipata ed invece è nazionalsocialismo.
Anche Hitler sembrava uno solo al comando, ma dietro erano in due o tre. Come è finita, se la capogruppo del M5S alla camera è d’accordo, lo sappiamo tutti.
A meno che la presuntuosa e saccente Lombardi non voglia riscrivere anche la storia del nazismo, dopo aver finito di illuminarci sui lati buoni del fascismo, ed illuminarci sul lato buono della razza ariana e dell’industria bellica nazista. Perchè tutto si può dire dei nazisti ma non che fossero scarsi nelle tecnologie moderne.
Mi domando: senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo del governo che cazzo vuol dire se lo si nega nei fatti? Nella sostanza?
La chiave di tutto è il non statuto del M5S: I parlamentari sono tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto”
Per chi volesse saperne di più vada qui.
Senza mediazione di organismi direttivi o rappresentativi come fanno ad arrivare ad una sintesi?
Attraverso la rete. Come mai allora dalla rete vengono eliminati i pareri contrari e se qualcuno si azzarda ed insiste viene espulso dal movimento?
E se sono tutti così liberi di ideolodie, ma esuberanti di idee, prima di esporle devono attendere un comunicato, un twitter che detti la linea?
Insomma, non prendiamo per il culo la gente, l’ha già fatto e bene il piduista.
Berlusconi è quello che è ma almeno non si nasconde dietro alla democrazia, sappiamo tutti che nel Pdl conta solo la sua parola ed i suoi interessi.
E’ Grillo che vuole spacciare il pensiero unico, il suo, come democrazia partecipata dei cittadini senza mediazione di organismi direttivi o rappresentativi. Ci credo, alle ultime sette parole ci credo, nessuna mediazione decide tutto lui.
Anche i nazionalsocialisti erano convinti di essersi liberati dai partiti, dal peso e dai difetti della democrazia, ed infatti si sono trovati in divisa.
Tutti mi dicono che Grillo riempie le piazze più dei partiti. Ci credo, l’informazione ha massacrato i partiti per vendere qualche copia in più hanno schizzato fango su tutto e tutti con il bazooka ed il risultato non può che essere questo.
Bastava ci fosse un ladro, ci saranno sempre anche con la razza superiore, perchè l’informazione facesse speculazione al punto da farli sembrare tutti ladri. Bastava ci fosse un ladro in un partito per farlo diventare un partito di ladri. Tutti sono andati dietro a questa manfrina vergognosa ed ignobile.
Dal partito privato del miliardario al disprezzo dei partiti il passo è breve, ma non è democrazia.
Anche il nazionalsocialismo riempiva le piazze, marciava compatto, gli adepti si sono addirittura comprato le divise con i soldi propri. E vogliamo parlare delle piazze che il duce riusciva a riempire ?  Di una marcia minoritaria su Roma che convinse il re ad affidargli il governo? I sei milioni di baionette che riempivano le piazze di tutta Italia dove le mettiamo?
Ognuno di noi nel suo dna ha pensieri democratici o no, filosofie di sinistra o no.
Basta vedere la reazione che abbiamo davanti ad un immigrato per capire, se uno è in confusione, se siamo di sinistra o di destra, che ideologia abbiamo per cultura, conoscenza e storia individuale.
Come fanno a procedere mano nella mano fascistelli e sinistri? ( Sinistri è il termine che usano i grillini per definire chi si dichiara di sinistra, comunista. Per definire i fascisti usa il termine: lato buono, mentre Casa Pound è il lato folklorista, razzista e sprangaiola. Sono come i tifosi di calcio, tutto sommato.
Se ci sono idee da condividere tra fascisti e grillini vi accogliamo a braccia aperte. Noi non abbiamo ideologie, solo IDEE.)
Ai posteri l’ardua sentenza.
P.S. Non so se Grillo è stato previdente o conosce i suoi polli, dopo due mesi di capogruppo si cambia.
Spero passino in fretta.

Fate come volete è un vostro diritto. Saranno i giovani disoccupati, precari, assunti a tempo determinato che vi hanno dato il voto a tirare le conclusioni dopo sei mesi di governo tecnico provvisorio.


Grillusconi-680x473Non si può entrare nella testa della gente, come non abbiamo potuto entrare nella testa della maggioranza degli italiani che ha votato la destra nell’ultimo ventennio nonostante le cose peggiorassero ogni giorno di più ben prima della crisi economica mondiale.
Dopo aver creduto alle promesse più inverosimili permettendo al piduista ed ai fascisti di governare il paese una volta resosi conto dello sfascio che ne è conseguito adesso vogliono demolire tutto anche le case sane oltre che la nostra storia.
In mezzo a tutto questo bailamme ci sono quasi trenta milioni di italiani che ne pagheranno le conseguenze.
Famiglie in difficoltà, pensionati, disoccupati, precari, lavoratori a termine, giovani senza futuro, lasciando perdere per il momento istruzione, sanità, trasporti, welfare.
Gli italiani sono imprevedibili e non è detto che dopo avere raso al suolo tutto le nuove elezioni propongano una soluzione possibile.
Sarà il caos ma non sarà una commedia.
Non so dove andranno a mangiare, dove vivranno e come i giovani disoccupati o i precari che hanno dato il voto al M5S che pagheranno tutto il prezzo di questa avventatezza che di politico non ha niente, manca totalmente di pragmatismo che è un pilastro della politica.
Questa è una rivoluzione dominata dalla rabbia, con la bava alla bocca, niente a che vedere con la Resistenza e la lotta che ci ha portati alla liberazione, alla vittoria.
I Partigiani non hanno atteso di pensarla tutti allo stesso modo per fare la guerra alla dittatura, si sono uniti, pur con ideali diversi, nel combattere per un obiettivo unico: l’abbattimento della dittatura, la conquista della libertà e della democrazia.
Come avevo detto proma delle elezioni:
Abbiate pazienza, ancora pochi giorni e poi cambierà tutto. Saremo tutti colpiti dalla paralisi di un paese che non sa dove andare e si illude per l’ennesima volta che ci sia un salvatore della Patria. Anticipo adesso la mia visione del futuro.
Dico subito che la mia impressione è che Grillo, o Casaleggio, stiano facendo la respirazione bocca a bocca a Berlusconi. Accanimento terapeutico per salvarlo dalla morte politica.
Dico questo perchè la maggioranza degli italiani ha paura ed è conservatrice e quindi quando torneremo a votare voteranno in massa per la destra, coperta calda ed accogliente, dimenticando la protesta e cacciando la paura del cambiamento.
Io sono all’opposizione da 50 anni, sempre in minoranza, cercherò di sopravvivere alla tempesta come ho sempre fatto sino adesso.
In maggioranza non lo sono mai stato, vincitore qualche volta ma parziale e l’ultima volta che è successo è stato nel 1976 da allora in poi solo batoste, politicamente.
Ho fatto il callo, passerà anche questa. Mio figlio è emigrato, io cercherò di sopravvivere controvento come sempre. Chi vivrà vedrà.
Ho scritto tanti post rivolgendomi ai giovani, ben prima che Grillo scoprisse la politica ed i suoi spettacoli erano dedicati solo alla finanza, all’economia, ai suoi investimenti andati a male per colpa di qualche bandito spacciatosi per grande imprenditore.
Il futuro è vostro, dico ai giovani, è nelle vostre mani e per conquistarvi il futuro che ritenete più opportuno non avete bisogno che io condivida la vostra strategia, il vostro progetto.
Buona fortuna, sarà la vita stessa e le condizioni in cui sarete che vi diranno se avete fatto la scelta giusta oppure no.
In bocca al lupo ed un abbraccio a tutti i sinceri democratici.
Incrociamo le dita.
Intanto faccio una considerazione, non è obbligatorio che sia condivisa, cambiate la capogruppo alla Camera, la Lombardi, è incapace, megalomane e non sa cosa sia la democrazia. Non solo in senso lato ma anche all’interno del vostro gruppo.
Altri discorsi sono inutili, come le polemiche, come ho già detto quando un bicchiere è pieno non ci sta più niente ed il vostro bicchiere è pieno, di certezze.

 

Per noi e’ veramente tutto marcio; per questo siamo arrabbiati. Vorremmo consegnare ai nostri figli un’Italia diversa, ove regni l’onestà. Almeno, con il nostro non venire a patti, ci stiamo provando.


imagesE’ un commento che ho letto sul Fatto Quotidiano. Oltre a cercare di capire tanto pessimismo mi chiedo se dentro il marcio globale ci siano anche loro o dove siano stati sino adesso mentre il marcio invadeva il Paese.
Questo, forse, è il meno nel senso che gli esseri umani non sono mai stati perfetti e per quanti sforzi faranno non riusciranno a lasciare ai loro figli un’Italia dove regni l’onestà. Io mi accontenterei di lasciare un’Italia dove regni la giustizia, dove chi sbaglia paga ed abbia la certezza della pena senza confessioni e relative assoluzioni.
Non esiste Paese al mondo, non è mai esistito, dove regni l’onestà esistono Paesi dove si rispettano le regole più che da noi.
Detto questo la cosa che mi preoccupa di più del loro atteggiamento è l’assoluta mancanza del dubbio. Una certezza dell’essere superiori, migliori degli altri oltre, ovviamente, ad essere più intelligenti che rasenta la superiorità della razza ariana. Questa volta la superiorità è allargata, non è un problema di razza ma di intelligenza superiore.
Devi capire, devi sapere, devi informarti, devi riflettere, nemmeno un dovresti, solo certezze.
E se la tua riflessione non collima con la loro ecco che sei un servo del Pd-L, un poveretto di spirito, obsoleto e superato dalla rivoluzione del M5S, dopo, alla fine, qualcuno inserisce anche il Pdl , il nemico primario è il Pd-L.
Sono certo che qualcuno di loro nel passato ha votato il Pdl, sono certo perchè almeno in tre l’hanno confessato a me, uno in montagna e due a Milano. Escludo dalla conta i simpatici destroidi che secondo Grillo passeggiano mano nella mano con gli ex sinistroidi nel M5S. Faranno due cortei in occasione del 25 aprile?
Tutti gli anni scendo in piazza a Milano in occasione del 25 aprile, faccio delle foto, non ricordo di avere mai visto il M5S, eppure non mi sono perso nemmeno il Pdl del 1996.
Nel mio blog in alto a destra ho scritto una frase, una frase che frequento da quando ero inscritto al Pci e che mi accompagna da più della metà della mia vita. Una frase che invita a non prendersi troppo sul serio, a tenere i piedi per terra a non prendere niente per oro colato chiunque sia a prendere la parole.
Tenersi sempre uno spazio per il dubbio cercando di essere ottimisti e non disfattisti.
Se tutto è marcio lo è diventato in loro presenza e mi chiedo dove abbiano passato l’ultimo ventennio.
La frase che ho scritto è questa: NON PRENDETEMI TROPPO SUL SERIO, NON LO FACCIO NEMMENO IO.
Sottinteso, ho stima di me stesso, sono un mio fan, un follower di me stesso.
Per tenermi con i piedi per terra, troppa stima di me stesso, mia moglie anni fa mi ha regalato un elfo che regge un cartello con scritto: Non dimenticare mai di essere unico. Come tutti gli altri.
Tradotto: non essere presuntuoso, anche se è difficile.
Ho scritto tempo fa, il Fatto Quotidiano sta al M5S come l’Unità sta al Pd.
Ma per sembrare informazione libera al di là delle parti si deve far suonare le diverse campane sulle stesse pagine, non stiamo a sottilizzare se la campana del M5S è grande come quella del duomo e le altre sono campanelle da chiese di campagna, l’importante è che suonino per poter dire i fatti come nessuno li ha mai raccontati.
Oggi ho letto questo articolo:

Cari grillini, in voi non compare traccia del dubbio, di Piero Valesio.
L’ ho letto non perchè da ragione a me ma perchè la penso come lui, dentro di me ho fatto la stessa considerazione da tempo, abbinandola al pensiero unico talmente compatto da mettere paura.
Se consideramo ogni essere umano come un bicchiere, uno vale uno, ci arrivamo tutti a capire che ad un bicchiere pieno, di certezze, non puoi aggiungere altro perchè andrebbe perso se il bicchiere non è pieno si può aggiungere qualcosa che dia valore aggiunto.
Avete presente il Campari con il bianco? Il barista riempie i due terzi del bicchiere con il vino bianco, poi aggiunge il Campari che aggiunge colore e sapore. Se riempisse il bicchiere sino all’orlo aggiungendo il Campari significherebbe buttarlo via.
Vorrei che tutti noi, nel confrontarci, lasciassimo quei due , tre centimetri liberi nel nostro bicchiere per dar spazio alle teorie degli altri, coltivare qualche dubbio e magari trarne vantaggio per tutti.
Se tutti abbiamo solo certezze ci sarà qualcuno che ci marcerà sopra, detterà le regole e quello che è triste è che gli daremo ragione. In base alle nostre certezze.
Domanda: dove le abbiamo prese?
La certezza non fa crescere, la convinzione di avere sempre ragione impedisce di parlare con gli altri e confrontarsi. La certezza di essere superiori impedisce qualsiasi punto d’incontro, non dico di alleanza, in attesa che tutti abbiano il bicchiere colmo di certezze. Le mie.
Voi pensate che i fascisti, nazisti, stalinisti, abbiano avuto qualche dubbio durante le loro marce?
Vi ricordate come marciavano compatti? Una moltitudine di corpi che diventavano un corpo unico, un pensiero unico. Quello del comandante.
Per mettermi al sicuro dalle certezze quando mi sono iscritto al Pci ed ho ritirato la tessera ho commentato con queste parole: appena saremo al potere passerò all’opposizione. Diventerò anarchico.
Il massimo della mia aspirazione politica, del libero pensiero.
Ce ne sono troppi in giro che traboccano di certezze, Berlusconi, Travaglio, Grillo, Cicchitto, Biancofiore, ecc.ecc.
Potete aggiungere i vostri.
Travaglio direbbe che le certezze nascono dai fatti, dimentica che i fatti sono interpretati dalla nostra logica.
Quale certezza abbiamo che sia quella giusta, senza confronto?

 

Da mesi mi scrivono: sei obsoleto, destra e sinistra non esistono più. Noi siamo oltre, vieni con noi. Loro stessi mi danno la prova che destra e sinistra esistono. Eccome.


imagesSi ritiene da sempre, parlando di politica ad alto livello e lasciando perdere le miserie dell’ultimo ventennio, che il pensiero di sinistra antepone l’interesse collettivo a quello personale, che è il pensiero della destra.Non è Giorgio Gaber che mi chiede cos’è la destra, cos’è la sinistra ma sono i giovani del M5S che mi scrivono: sei in buona fede ma obsoleto, destra e sinistra non esistono più adesso c’è il movomento dei cittadini liberi.Non c’è stato niente da fare, continuo a ritenere che l’ideologia, il pensiero, la filosofia di sinistra continui ad esistere ed esisterà sempre sinchè nel mondo ci saranno differenze da eliminare.
Qualcuno era comunista perchè sognava una libertà diversa da quella americana. ( inteso come capitalismo)
Qualcuno era comunista perchè credeva di essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Bastano queste due frasi di Gaber per rendere l’idea della mia filosofia.
Un comunista pragmatico cosciente del fatto che per la prima volta, grazie al M5S, possiamo cambiare le cose non ci possiamo permettere di perdere l’occasione. Potrebbe essere l’unica.
IL M5S è contro i partiti, le associazioni come il sindacato o altre istituzioni che dalla liberazione in poi sono il baluardo della democrazia, ed è un errore.
Mai come adesso, oggi, abbiamo l’occasione di cambiare la politica proprio perchè il coltello dalla parte del manico ce l’ha il M5S, mai daremo la fiducia in bianco ad un partito della vecchia partitocrazia, dicono.
Intanto puntare al 100% non ha niente di democratico e forse è pure impossibile a meno che non si instauri un regime.
Non si fidano,  mostrando così un’ingenuità o una ignoranza politica che farebbe tenerezza se non facesse incazzare.
L’unico modo per cambiare la politica è attraverso un governo Pd-M5S che porti avanti 5 o 6 punti basilari e condivisi. Se la parte conservatrice del Pd facesse qualche giochino sporco il M5S potrebbe far cadere il governo in mezza giornata facendo crollare il castello di carta.
Non so se fanno finta di non capire o se non ci arrivano, ritengo che qualcuno dei riferimenti del M5S abbia delle mire nascoste se non inconfessabili. Puntare allo sfascio.
Il problema è cosa ne facciamo dei milioni di italiani in difficoltà che hanno dato fiducia al M5S per cambiare le cose, mentre si minano le istituzioni si demoliscono partiti e sindacati ed in pratica la struttura stessa del Paese cosa facciamo li mandiamo in vacanza o al confino?
Quanti potranno considerarsi in salvo dopo uno tsunami sulla pelle della gente?
Questa è la premesa, ritengo che una via di salvezza, una possibilità sola esista ed è nelle mani dei giovani che hanno votato il M5S in buona fede, credendo che avrebbe cambiato la politica.
Un articolo di Ilvo Diamanti, qualcuno mi dirà altro servo della partitocrazia, ecc. ecc., fa una analisi in seguito ad una ricerca:
Lo conferma un sondaggio dell’Osservatorio elettorale del LaPolis (Università di Urbino), condotto nei giorni scorsi. I risultati, al proposito, appaiono eloquenti. Un accordo tra Pd e M5S a sostegno di un nuovo governo, infatti, otterrebbe il favore del 55% degli elettori. E di una quota molto più elevata fra quelli di centrosinistra, ma anche di centro. In particolare: appoggerebbero l’intesa quasi 8 su 10 fra gli elettori del Pd e del centrosinistra, ma anche il 65% degli elettori di Monti. Fra gli elettori del M5S, però, si osservano orientamenti molto diversi e, nell’insieme, divergenti. I favorevoli all’accordo, infatti, si riducono al 54%. I contrari al 45%. Cioè: circa metà e metà.

Questa s-composizione dipende, come si è detto, dalla provenienza dell’elettorato. Il consenso all’intesa, infatti, sale al 63% fra gli elettori che nel 2008 avevano votato per il centrosinistra. Ma tra gli elettori provenienti dal centrodestra, quasi, si dimezza: 36%.

E’ la prova evidente che il pensiero di destra o di sinistra non è superato, esiste ed esisterà sinchè avremo culture e storie individuali diverse, dna diversi.
Chi ha votato M5S proveniendo da una filosofia di sinistra è conscio che l’occasione è più unica che rara per ripulire, cambiare la politica e ragione di più per via del fatto che in questo momento il M5S ha il pallino in mano, io direi anche il biliardo e se fosse onseto con le promesse della campagna elettorale non dovrebbe lasciarsi scappare l’occasione.
A meno che gli obiettivi delle menti dominanti il movimento siano altri ed inconfessabili, per adesso.
Non è detto che tornare alle elezioni dia garanzia di rendita, con un Paese ridotto come il nostro c’è il rischio di una rivolta elettorale perchè la massa non capirebbe tanto accanimento e soprattutto questo gioco allo sfascio sulla pelle dei cittadini inermi.
Chi è di sinistra nel cuore e nell’anima antepone gli interessi di tutti ai propri ed è per questo che gli elettori del M5S provenienti da sinistra sarebbero favorevoli ad un accordo che cambierebbe il volto e la storia dell’Italia.
Chi è di destra ha altri obiettivi, il bene personale che viene prima di quello collettivo.
Non c’è bisogno di svendersi l’anima, basta esser pragmatici e valutare quello che è più conveniente per la maggioranza dei cittadini in difficoltà che non possono permettersi di attendere che lo sfascio continui, prosegua sulla loro pelle.
Nella prefazione del capitale di Carlo Marx ho letto questa frase:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io so, noi dobbiamo sapere che un’occasione come questa è irripetibile ed è qui che si misura la buona fede del duo Grillo-Casaleggio. Le manfrine di pricipio, la presunta superiorità etica ed intellettuale del movimento lasciano il tempo che trovano, sono prive di pragmatismo.
Se tornassimo a votare saremmo più o meno nelle stesse condizioni, paralizzati, a meno che non si consideri una buona via d’uscita la nascita di un altro regime. Debolezza tipica degli italiani, affidarsi all’uomo forte, solo al comando che pensi e decida per noi.
Agorà: Beppe Grillo ad una giornalista turca (il video dell’intervista è stato proiettato stamane nel corso della trasmissione agorà): il movimento 5 stelle è un qualcosa di meraviglioso, me lo dicono anche quelli della digos, in esso gli estremisti di destra (leggi nazifascisti) si tengono per mano con quelli di sinistra.

Grillo non mi piace, anche se mi piacciono l’80% delle proposte che fa. E’ il modo che gestisce il movimento che non mi piace, è il regolamento che lega mani e piedi agli eletti che non mi piace. La politica bella è compromesso al più alto livello possibile, demonizzare i partiti è dittatura, pensiero unico. Esiste anche un alto profilo di partecipazione, come quello dei senatori M5S che hanno votato Grasso.


indexIo sono comunista cresciuto nel centralismo democratico. Per chi non sapesse cosa fosse vedrò di spiegarlo in poche parole nella sua essenza.
Nelle sezioni del Pci e su fino alla direzione ci si “scannava” tutte le sere sulle proposte, la linea, la politica da portare avanti. Alla fine delle discussioni si votava e la linea vincente era quella maggioritaria.
I perdenti, ed io lo ero spesso, erano i primi che dovevano portare avanti la linea del partito ma a nessuno di loro è mai stato chiesto di dimettersi dai loro incarichi.
Io stesso ero capogruppo nel quartiere 2 di Sesto San Giovanni e nessuno mi ha mai chiesto di dimettermi in quanto minoritario, potevo tranquillamente portare avanti le mie discussioni nella speranza che un giorno o l’altro diventassero maggioritarie.
Altra cosa è imporre un regolamento ad hoc per controllare, dominare, costringere alle dimissioni chiunque si discosti da una linea affidata ad un regolamento che, di fatto, impone il pensiero unico e mortifica la democrazia.
Detto questo la politica sana è fatta di compromessi al più alto livello possibile, alludo alla politica sana e non a quella deviata della P2, l’alternativa ai “compromessi di alto profilo” è la rivoluzione se è di sinistra o il colpo di Stato se è di destra.
Per questo insisto nell’affermare che destra e sinistra non saranno mai superate dalle invenzioni dell’antipolitica che crede di andare oltre negandone l’esistenza, la filosofia, l’ideologia ed il pragmatismo.
Detto questo faccio presente a chi non lo sa che il Pci scelse la via democratica al socialismo concetto talmente semplice nella sua esplicazione da risultare incomprensibile alla stessa base del Pci legata al sogno della Rivoluzione d’Ottobre.
Ed è in seguito alla scelta del gruppo dirigente che nacquero le diverse sfumature dei “rossi” ci furono i duri e puri che rimasero rivoluzionari, sulla carta, senza riuscire a cambiare nulla tanto è vero che il capitalismo finanziario parassita e speculatore domina quasi tutto il mondo.
La politica è compromesso è pragmatismo e lo è ancora di più dal momento che si sceglie la via democratica, il resto sono chiacchiere.

La prima definizione di “politica” (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, “politica” significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.

Per il bene di tutti, diceva Aristotele, ed anche se la Confindustria, il capitalismo, non erano ancora nati il concetto è valido ancora oggi se la politica mantiene l’alto profilo del suo significato.

I senatori del M5S che hanno votato Grasso hanno dimostrato una cosa sola che sono intelligenti ed in grado di compromessi di alto profilo che non vanno a discapito di un progetto, non si fanno inquinare da quello che loro chiamano con disprezzo la partitocrazia.
Hanno dato un alto esempio di pragmatismo e di democrazia.
Giueseppe Vacciano, senatore del M5S ha dichiarato quanto segue:
Così, di fronte al rischio di vedere nuovamente una persona come quella proposta dal Pdl quale seconda carica dello Stato, pure con mille dubbi e consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il ‘meno peggio, ho votato Grasso.

Dice il senatore Vacciano: consapevole che tra  Pd e Pdl non esiste il “meno peggio” ho votato Grasso.
Si è smentito da solo e lo dico perchè non ho votato Pd, quindi lo posso dire ad alta voce.
Da anni Grillo chiama con disprezzo il Pd Pd- L al punto da convincere migliaia di persone che con il populismo e le battute si possa governare, fare politica vera. Al massimo si fa satira ed opposizione ma governare con i regolamenti ed il populismo è impossibile a meno che non ci sia un colpo di stato o la via democratica al pensiero unico calato dall’altro. E’ già successo più volte quando la massa invece che affidarsi al proprio cervello si è affidata a chi ha pensato e deciso per lei.
Dicevo che il Senatore Vacciano, del quale ho il massimo rispetto, nel tentativo di compiacere al duo Grillo-Casaleggio ha inserito 11 parole inutili: 

consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il “meno peggio”
E’ la ragione per la quale ritengo che abbia sbagliato è molto semplice: il Pdl non avrebbe mai proposto e votato Pietro Grasso.
Chiaro il concetto?
Continuare con la fissa che i partiti sono tutti uguali vi porterà a somigliare ad essi, ricordare tra  l’altro che la stessa strategia del “tutti uguali” è stata lanciata e portata avanti dalla P2 di Gelli.
L’hanno portata avanti così bene da riuscire a fare eleggere, per quasi un ventennio, un presidente del consiglio espressione della P2. Silvio Berlusconi, tessera N° 1816.
Non solo, abbiamo avuto un capogruppo del partito di maggioranza relativa piduista pure lui: Fabrizio Cicchitto, tessera P2 N° 2232.
Quindi non sono tutti uguali, il meno peggio esiste ed è con questi che noi dobbiamo confrontarci con pragmatismo, attenti ai fatti concreti e non alle questioni di principio, puntando sempre al miglioramento della specie.
Il politico perfetto, intonso, infallibile non esiste e non esisterà mai. Non sarà certo un regolamento interno, fatto apposta per condizionare e controllare, che lo farà nascere.
Senza democrazia interna, elusa di fatto da un regolamento accettato da tutti che niente ha a che vedere con il centralismo democratico, il M5S imploderà su se stesso perdendo l’occasione di cambiare veramente la politica schifosa dell’ultimo ventennio con un pragmatismo che colga le occasioni di compromesso di alto profilo.
Tra l’altro il metro svizzero dell’alto profilo è nelle mani del M5S. Può condizionare in qualsiasi momento le scelte del Pd, non è una resa alla politica del Pd per il semplice fatto che il M5S, usando un eufemismo, lo tiene per le palle.
Se stringe sono dolori.
Allora si che il M5S farebbe la rivoluzione, cambierebbe la politica in meglio ma, per farlo, deve prendersi le responsabiltà senza accontentarsi di stare alla finestra per avere sempre ragione o per una questione di pricipio.
Detto questo rimane la domanda di fondo, che mi fa diffidare di Grillo-Casaleggio: dove vogliono arrivare?
Dove vogliono portarci?
Io voglio essere libero di pensiero, non necessariamente di maggioranza perchè non lo sono mai stato, ma libero anche da regolamenti atti ad imporre un pensiero unico.
Lasciatemi tutti i miei dubbi, a voi le certezze.

Tra i 196 parlamentari del Pdl che hanno invaso il tribunale di Milano in 38 hanno rischiato grosso. 34 indagati e 4 pregiudicati, ma rischiamo ancora di più noi se aspettiamo che il Pd difenda le istituzioni.


PROTESTA E MARCIA DEL PARLAMENTARI DEL PDL AL TRIBUNALE DI MILANOSe dobbiamo aspettarci di tutto manca solo una mega manifestazione della malavita organizzata, camorra, ‘ndrangheta e mafia, contro il 41 bis con dichiarazioni alla stampa in cui confermano: è vero, abbiamo rubato ed ucciso ma ci siamo confessati ed abbiamo fatto pure la comunione.
Quello che è successo ieri nel Palazzo di Giustizia di Milano è di una gravità inaudita ed è ancora più grave che il Pd non abbia preso una posizione chiara e netta che condanni la sceneggiata.
E’ un attentato alla Costituzione ed alla democrazia pretendere di sospendere i processi a caico del piduista è un colpo di stato al diritto, all’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Chissà che avranno pensato Falcone e Borsellino mentre guardavano dall’alto l’indegna gazzarra messa in scena dai 196 parlamentari del Pdl compresi i 34 indagati ed 4 pregiudicati.
Sono morti inutilmente come sono morti inutilmente le migliaia di Partigiani che hanno dato la vita per garantire la Democrazia ad un Paese che non sa cosa farne dato che cerca, sempre  e comunque, un uomo forte che decida e pensi per lui.
L’Unità di oggi titola: La marcia eversiva del Pdl.  Non si capisce se è una notizia per i lettori o un avviso per Bersani che preso dal confronto con Grillo non si accorge che degli attacchi concentrici contro la democrazia e la rappresentanza parlamentare.
In questo gioco al massacro di interessi particolari passa in secondo piano l’attacco alla Repubblica democratica ed ai pilastri che la sostengono, la separazione dei poteri.

La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Consiste nell’individuazione di tre funzioni pubblichelegislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell’attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario (gli stessi termini vengono usati anche per indicare la funzione a ciascuno attribuita).

In particolare nelle moderne democrazie:

  • la funzione legislativa è attribuita al parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa, che costituiscono il potere legislativo;

  • la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione, i quali costituiscono il potere esecutivo;

  • la funzione giurisdizionale è attribuita ai giudici, che costituiscono il potere giudiziario.

E’ evidente che l’attacco ai cardini della Costituzione è concentrico.  L’attacco all’autonomia del parlamentare eletto, il quale dovrebbe rispondere del suo operato esclusivamente agli elettori, da parte del M5S è destabilizzante e toglie l’autonomia ai rappresentanti e li fa diventare esecutori di ordini caduti, o imposti, dall’alto. In ogni caso dall’esterno del Parlamento.
A questo si aggiunge l’attacco al potere giudiziario da parte del Pdl che la spudoratezza di chiedere la sospensione dei processi a carico del piduista corruttore di senatori e deputati oltre che di testimoni e giudici.
Un attacco concentrico alla Democrazia ed alla nostra Costituzione del quale si rende complice anche il Pd, il silenzio assordante nel quale è stata accolta la gazzarra di ieri è un segnale di complicità, di incapacità, di debolezza e di confusione strategica che ci mette in pericolo tutti.
Spero che Bersani e tutto il Pd leggano l’Unità e si rendano conto di quello che è successo ieri perchè se la parte cattolica del Pd legge ancora L’Avvenire, come temo, leggerebbero solo questo: Ultime ore poi l’extra omnes
La prima “fumata” già domani sera.

 

Io penso che nel Pd la prima fumata l’abbiano fatta già da tempo, è da parecchio che si sono fumati il cervello.

La sfida di Berlusconi a Napolitano
“Stop ai processi o sarà il caos”

E’ tollerabile tutto questo?
Uno vale uno, ma io sono io e voi non siete un cazzo.

Nel mio blog, in alto a destra, ho scritto chi sono e le istruzioni ai “lettori”, che poi si tratta solo di una frase: non prendetemi troppo sul serio, non lo faccio nemmeno io.


foto1Ho scritto questa frase perchè troppi lettori, tralascio le virgolette per comodità, hanno estrapolato frasi singole, concetti da valutare nel contesto, oppure hanno letto in maniera superficiale, peggio ancora molti hanno commentato senza nemmeno leggere.
Non dico cogliere l’ironia in cui avvolgo ogni mio scritto o pensiero per salvarmi il cervello da quasi 50 anni di opposizione al sistema. Qualunque sistema, anche se penso che tutto sommato sia sempre quello che si evolve, il capitalismo produttivo che si è evoluto nel capitalismo finanziario e parassita.
Tanti anni fa mi sono iscritto al Pci e le prime parole che ho detto una volta ritirata la tessera sono state queste:
spero che la nostra lotta ci porti alla conquista del potere del proletariato, subito dopo passerò all’opposizione per impedire che il potere non diventi regime.
Non ho visto il sol dell’avvenire ma ho conosciuto, molto bene, il potere del capitalismo occidentale che ha portato tutto il proletariato del mondo alla fame.
Un ventennio fa, più o meno, le condizioni del proletariato europeo erano diverse da quelle asiatiche o sud americane e noi pensavamo di essere immuni allo sfruttamento intensivo al quale erano soggetti i popoli dell’America del sud.
Inutile nascondere che la nostra qualità della vita era superiore, è adesso che ci stanno sorpassando dalla terza corsia.
Sin dagli anni 70 il capitalismo globale era in evoluzione, come sempre in anticipo sui tempi e si stava trasformando da capitalismo produttivo a sfruttamento intensivo del proletariato a capitalismo finanziario e parassita dedito allo strozzinaggio degli Stati mondiali.
Negli anni 70 mi chiedevo che senso aveva per un imprenditore onesto investire in una fabbrica qualsiasi, avere tre, quattro mila dipendenti, macchinari, capannoni costosi, un sindacato a rompere i coglioni, una burocrazia che lo avvolgeva come una piovra ed alla fine di tutto questo impegno guadagnare il 10% di quello che aveva investito, oltre a qualche problema di fegato, quando avrebbe potuto investire i suoi miliardi nella finanza e guadagnare il doppio senza avere dipendenti, sindacato, burocrazia, capannoni e macchinari soggetti a manutenzione e, magari, pagare pure meno tasse.
Pare mi abbiano letto nel pensiero, la maggioranze degli imprensitori sono diventate finanziarie.
Hanno chiuso le fabbriche e sono diventati tutti speculatori della finanza, creativa e non, dieri illusionista per la massa ma produttiva per il lor profitto.
Al degrado del capitalismo produttivo che, bene o male, produceva ricchezza anche per il proletariato si è affiancato il degrado politico e sociale che ha portato la politica ad essere subalterna alla finanza, da decenni la politica degli Stati è imposta e decisa dalla finanza.
Oggi basta che un impiegato ventenne di una grande banca internazionale schiacci invio dietro imput dei capi e fallisce uno Stato sovrano. Hanno fatto le prove con quelli più piccoli poi sono passati ai primi in classifica nel reddito del prodotto mondiale.
Certo che il capitalismo parassita ha goduto di complici nella politica, in qualche paese logge massoniche come la P2 è riuscita ad andare al governo. Una corruzione dilagante necessaria per garantirsi i complici ha portato ad un discredito della politica e dei partiti che rappresentano i cittadini, in democrazia, ridando vita ad un populismo che nel tentativo di fare pulizia sfascia tutto, non distingue più la mela marcia da quella sana e vuole distruggere la cesta.
Si butta l’acqua sporca con dentro il bambino.
Tutti i regimi sono nati nel pieno di  crisi spaventose in seguito a guerre mondiali, tutte le volte ha preso voce, forza e potere il demagogo di turno ed è così che sono nati il fascismo ed il nazismo.
In nome del popolo sovrano abbiamo avuto il despota unico e con pieni poteri.
Come è andata a finire lo sappiamo tutti anche se la memoria di massa è talmente labile che ci troviamo qualcuno che fa l’elogio del fascismo buono.
Quello che sta avvenendo oggi, di questi tempi e cioè che una forza tutto sommato minoritaria pretenda di governare da sola, ieri l’ultima proposta del M5S : Governo tecnico? No del Movimento 5 Stelle, trovando pure qualche pirla dell’altra parte che gli va dietro, è già avvenuto in Italia con il dice ed in Germania con Hitler.
Tutto è successo in nome del popolo incazzato, dove ci abbia portato un delirio del genere ce lo racconta la Storia perchè, fortunatamente, non l’ho ancora vissuto.
Se alla mia nalisi dei fatti, che potrebbe benissimo essere sbagliata o pessimista, ci aggiungo le similitudini ed i deliri dei loro rappresentanti in merito a destra, sinistra, fascismo scritti di loro pugno e poi smentiti per sollevazione popolare e per calcolo di interesse politico penso di non essere molto lontano dalla realtà.
Ovvio che mi auguro di sbagliare, di avere preso un granchio e che non sia il granchio ad aver preso tutti noi.
I sinceri democratici, ovviamente.
L’ha detto il capitalismo ai grillini che destra e sinistra in politica non esistono più? E la finanza, il capitalismo, l’economia capitalistica è di destra o è di sinistra?
Certo è che la sinistra italiana non ha nessuno in grado di accendere la luce, corrono al recupero e sono sempre in ritardo.
In vaticano da millenni eleggono il papa con pieni poteri, noi eleggiamo il demagogo per dargli i poteri, anche se non vuole prenderseli.
Estremizzo, provoco, rifletto a voce alta ma come ho scritto nel blog non prendetemi troppo sul serio, non lo faccio nemmeno io.
Se lo avesse scritto anche Roberta Lombardi non sarebbe nato tutto questo casino intorno al fascismo buono ed al folklore di casa Pound.

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