E così anche da Santoro si sono accorti che la ricchezza mondiale non è distribuita equamente. Sdegno ed applausi ma nessuno ha nominato l’innominabile, il Capitalismo.


32079-1370725169Preambolo, ammiro Gino Strada è di Sesto San Giovanni ed entrambi siamo cresciuti a Sesto. Lui nei circoli cattolici ed io in quelli comunisti, siamo molto più vicini adesso di 40 anni fa ma non riesce ancora a nominare la parola che rappresenta il cancro mondiale dell’economia, il Capitalismo.
Il Capitalismo è molto più vecchio del comunismo, del socialismo, ed è nato con la nobiltà parassita che imponeva gabelle e miseria con la forza delle spade, delle galere, delle condanne a morte con tanto di benedizione divina.
Poi si è evoluto attraverso lo sfruttamento intensivo del proletariato sottopagato e costretto a lavorare anche per 18 ore al giorno per sopravvivere.
E’ ovviamente una sintesi di qualche centinaio di anni che, ovviamente, abbiamo dimenticato come abbiamo dimenticato la Resistenza sbeffeggiando, Grillo in testa, il 25 Aprile. E’ la forza del sistema capitalistico la poca memoria del popolo, della massa, ed è su questo che conta il sistema per dominare come e più di prima.
Per assurdo il momento più “alto” del Capitalismo è stato lo sfruttamento intensivo del proletariato, le miniere, il tessile, la meccanica, le armi, l’acciaio, l’agricoltura ecc.ecc.
E’ stato il momento più alto perchè i capitalisti per creare profitto dovevano creare lavoro, posti di lavoro e più ne creavano più aumentava il profitto e l’ho visto con i miei occhi
di bambino, prima e da adulto poi.
Migliaia di persone sono scese dai treni della speranza a Torino, Milano ed altrove. Milioni di persone pronte ad affittare un letto in 4 per uno stipendio che non è mai bastato per vivere, ogni tanto il capitalismo allargava la borsa, dopo mesi di scioperi e di lotte, ed il proletario ha potuto comprarsi la vespa prima e l’auto dopo, più tardi anche la casa aggiungendo qualche buco alla cinghia dei pantaloni.
Mentre il sistema esaltava le virtù del capitalismo e della democrazia che arricchiva tutti gli uomini di buona volontà disposti a farsi sfruttare per migliorare la qualità della vita il capitalismo studiava nuove strade, nuovi modi di investire che andassero a superare  la necessità di guerre mondiali per superare i cicli di crisi periodiche che il capitalismo stesso generava.
Ad ogni guerra, ad ogni distruzione globale, la borghesia capitalista riemergeva più ricca e più potente di prima pronta a speculare sulla ricostruzione moltiplicando i profitti.
Ma non basta. Hanno trovato il sistema, i capitalisti, per aggirare la democrazia, la Costituzione, superare il conflitto lavoratori- datori di lavoro, eliminare il sindacato, gli scioperi, le rivendicazioni.
Ve lo immaginate un imprenditore che per guadagnare il 15% di quello che investe, la % è puramente indicativa, si deve sorbire dirigenti, impiegati, ruffiani, dipendenti magari in migliaia, commercialisti, scioperi, manutenzione di macchinari e capannoni?
Si deve trovare un modo diverso di fare profitto, e li capisco, non si può andare avanti con lotte continue e l’Aulin. Ed infatti il capitalismo si è evoluto, non ha più bisogno di investire in infrastrutture, dipendenti, tasse, regolamenti, mazzette ecc.ecc.
L’ obiettivo, perchè hanno sempre studiato più di noi, era di fare profitti senza i balzelli della domocrazia e della massa affamata che chiede sempre di più.
La soluzione geniale è il capitalismo finanziario parassita applicato agli Stati.
Niente più capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, scioperi, conflitti, lotte e manifestazioni in piazza. Prestiamo soldi agli Stati e sarà la politica a gestire le masse, spremerle come limoni per garantire il profitto degli speculatori che hanno investito in Titoli di Stato.
Per fare questo la soluzione è molto semplice, basta mettere in circolo il 50% della ricchezza nazionale o globale ed il risultato è garantito, come la pace sociale. Con il 50% della ricchezza nazionale in circolo e con quello che fanno girare le mafie c’è abbastanza ricchezza per garantire i profitti dei capitalisti finanziari e parassiti ed è per questo che il 10% delle famiglie italiane possiede il 50% della ricchezza nazionale, pulita da capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, dirigenti ed il 90% delle famiglie italiane si deve arrangiare con quello che resta. Si salvi chi può alla faccia della Costituzione.
E’ così che i nostri giovani, impregnati e cresciuti nel capitalismo, emigrano verso Stati più etici e morali del nostro che, almeno, garantiscono un lavoro che qui non c’è più.
Molti di essi vanno a Londra, è un esempio, e trovano subito un lavoro a 900/1000 pound. 600 per una stanza, come un bilocale a Milano, 170 al mese per il tesserino del tram ed il resto per vivere. Questo è il capitalismo buono che ti offre un lavoro, uno su 5000 ce la fa ed emerge a 2000 pound, altri sfondano del tutto e diventano ricchi o benestanti.
Oltre ci sono i cantanti, calciatori, luminari della medicina o comuque tipi evidentemente sopra la media, direi fenomeni.
Tornando al titolo sulla ricchezza mal distribuita, sui paperoni del mondo, quell’ uno % che domina l’economia globale. Facciamo pure ore di trasmissione sdegnandoci, tra gli applausi, dell’ingiustizia globale e contro gli armamenti l’importante è non nominare mai due parole: capitalismo e comunismo.
Tra poco il capitalismo si accorgerà che mettere un limite ai debiti degli Stati equivale a mettere un limite al profitto del capitale, lo capirà anche la Merkel e dovrà mollare o salta il banco.
Forse, dico forse perchè non ci credo, destra e sinistra non esistono più come dicono i grillini allora aspetto che qualcuno della nuova politica, che non sia populista, mi dica qualcosa sul capitalismo.
P.S. Qualcuno, ogni tanto, scrive: ma che cazzo di articolo è, che “giornalista” sei, ecc.ecc.
Non sono un giornalista, sono uno che ha un blog e che ha lavorato 43 anni ed ha la terza media. Uno che la pensa e la vede così.

Mancano leader politici di spessore, Renzi è l’esempio più eclatante, ma anche le nuove leve della commissione cultura non scherzano. Hanno studiato la storia con le battute di un comico.


leuzzi_lorussoSi sa che i leader di una volta non esistono più, ce li siamo giocati tutti con la prima Repubblica.
Se pensiamo che il candidato, in pectore, a guidare il Pd è un liberista come Matteo Renzi che si distingue da Berlusconi perchè non mette ancora il cerone, si capisce perchè penso che i leader di una volta non esistono più.
Sembra che le nuove leve della politica abbiano tutti studiato ad Arcore, sentire parlare Renzi dell’art.18, della riforma Fornero e del “suo” nuovo che avanza fa venire i brividi.
Si, perchè si può dire di tutto della Dc, del Psi e del Pci ma non dimentico che la Dc fu anche Giorgio La pira e Giuseppe Dossetti, il Psi fu anche quello di Pertini, Lombardi, Nenni, Turati e non solo di Craxi.
Il “mio” Pci fu quello di Gramsci, Togliatti e Berlinguer, della via democratica al socialismo.
Leggo che in Commissione Cultura le nuove leve della politica italiana, elette nelle file del M5S, in occasione di un premio istituito alla Camera in memoria di Giuseppe Di Vagno, socialista pugliese ucciso dai fascisti nel 1921 e ricordato come il Matteotti del sud, si oppongono all’uso della parola socialista, meglio sostituirla con “uomo di cultura sociale, economica, ambientale”.
Dal M5S mi aspetto di tutto, chi si ritiene oltre e sopra la destra e la sinistra non ha il senso della storia ma che le radici delle loro convinzioni sul  nuovo affondino nella cultura da cabaret del loro comandante ed in qualche memorabile battuta del capopopolo mi sembra preoccupante.
Nati e cresciuti dopo la battuta memorabile sui socialisti hanno creduto opportuno non documentarsi, non leggere, non studiare, non sapere.
A loro basta ed avanza l’assioma socialista-ladro ed a nulla serve il sangue versato dai socialisti per la democrazia e la libertà.
Socialista, per loro, equivale ad un insulto meglio:
“uomo di cultura sociale, economica, ambientale”.
E’ la stessa filosofia con la quale hanno accettato di discutere con quelli di Casa Pound.

Grillo ai militanti di Casa Pound:
“Se lo volete, benvenuti nei 5 Stelle”
Il leader M5S davanti al Viminale
con il candidato del movimento
di estrema destra: “Io antifascista?
Non è un problema che mi compete.
Alcune delle loro idee condivisibili”
Ecco se togliete fascista e mettete “uomo di cultura sociale, economica, ambientale” capirete che destra e sinistra non esistono più e che socialista o fascista fa lo stesso, tutti sono uomini di cultura sociale, economica, ambientale.
Perchè sia chiaro che “alcune idee sono condivisibili”, non importa da dove vengono e la storia che hanno dietro, se siano i forni o la democrazia.
Sciacquatevi la bocca prima di parlare di socialismo, documentatevi nel web e smettetela di sparare cazzate.
Non vorrei che la parola socialista sia un aggettivo rifiutato dal M5S in quanto rappresentante di una deriva a sinistra della quale hanno terrore.
Meglio Casa Pound, la casa è sempre accogliente.

 

Cancellieri-Ligresti, nessuna sorpresa. Da secoli la borghesia dominante, i ricchi, hanno favori dal potere. Per loro è consuetudine, lo considerano un diritto.


indexNon è la telefonata della compagna di Ligresti alla Cancellieri che mi indigna, è la filosofia che c’è dietro.
Da secoli la borghesia, i ricchi, hanno privilegi che le loro conoscenze ed i loro intrallazzi permettono.
Ci sono milioni di persone depresse o in anoressia e nessuno si preoccupa di mandargli un dottore a casa o di telefonare a qualche potente.
Per loro è la norma, è dovuto ed è l’altra faccia di un Paese alla deriva dove dei poveracci difendono un falso invalido al quale pagano la pensione.
Poi ci sono le conoscenze, le parentele, il mi manda Picone o il Picone stesso. Chi non prenota dove conosce per essere agevolato?
Quanta umanità sgorga dai nostri cuori quando c’è di mezzo un ricco, anche se ladro, o famoso?
Pensate che un dirigente di partito, un moralista da televisione, qualsiasi papavero che sia dentro nel giro giusto o abbia un portafogli adatto faccia la coda come noi all’Asl?
La giustizia è uguale, anche l’anonimo con soldi e buoni avvocati ha una giustizia su misura e non sarà qualche potente condannato a cambiare la situazione. E’ l’eccezione che conferma la regola e per essere eccezione deve averne combinato di tutti i colori e spudoratamente.
Noi siamo immersi nella miseria morale.

I politici sono tutti ladri, le donne sono tutte zoccole, gli immigrati sono tutti delinquenti. C’è del marcio in Danimarca ma mai come da noi, nei nostri cervelli.


indexE’ dietrologia a tutto campo, dallo sport alla politica alla vita sociale, appena uno dice qualcosa la cultura del dubbio e del sospetto esonda.
Qualcuno ci specula altri indagano, non si cercano le prove ma tutti condannano.
Non ci si può più fidare di nessuno, soprattutto in famiglia ci si deve muovere con la corazza, sia mai che arrivi qualche coltellata per troppo amore.
Per vedere tutto questo marcio, sempre, ovunque e comunque, penso proprio che il marcio è dentro di noi, nella nostra testa.
Frasi fatte e luoghi comuni la fanno da padroni ed i giudici che condannano a prescindere invadono l’ web.
Dice Roberta Lombardi, pensavo avese già dato il meglio di se da capogruppo: “E’ lui che blatera di problemi della gente – la nuova risposta della deputata 5 stelle Roberta Lombardi -. Che sono la casa, il lavoro, la salute etc non l’impunità della casta”. “Se ne frega delle opposizioni” –
Ho scoperto, grazie ai grillini, che i carcerati sono una casta.
Dato che anch’io vivo immerso nella malafede è ovvio che anche il mio cervello, nel senso di modo di ragionare, ne risenta.
Ho sempre pensato che il carcere, tolti i reati eclatanti ed alle volte nemmeno per quelli, sia il destino dei poveretti, di chi non si può difendere.
Anche senza essere politici o famosi molti di buona famiglia, e con tanti bravi avvocati, l’hanno sfangata da reati come l’omicidio, in particolare contro le donne, con pene a dir poco ridicole.
Dicono le cronache e quindi i fatti:
7 carcerati italiani, quelli che certamente hanno una marcia in più, hanno vinto una causa contro lo Stato italiano:
Carceri, Corte europea rigetta ricorso dell’Italia.
Un anno per la soluzione al sovraffollamento
La condanna è per trattamento inumano e degradante di sette detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. Il nostro Paese dovrà pagare ai sette detenuti 100 mila euro per danni morali e ha un anno di tempo per rimediare alla situazione carceraria.
Era il maggio 2013, non vedo tutta questa fretta di Napolitano.
7 carcerati hanno vinto la causa contro lo Stato alla Corte di Strasburgo.
Detto questo non mi sembra che le carceri siano sofraffollate per via degli ultra settantenni.
Dietro l’intervento di Napolitano il M5S ci vede una fretta sospetta e non un ritardo sociale,etico, politico, dei governi italiani. Tutti.
In Italia ci sono reati insulsi come quello di clandestinità, di chi si fa qualche canna o di chi ruba una bistecca al supermercato che non è come rubare un iphone della Apple, ed è per questo che le carceri sono piene.
Liberare, per alleggerire le carceri, chi ha già scontato buona parte della sua pena non è favorire il pregiudicato o i vari politicanti che hanno rubato allo Stato o al loro partito.
Ci sono dicersi reati che si possono depenalizzare e per i quali si possono infliggere pene alternative certamente tra questi non rientrano rapine, stupri, pedofilia, evasione fiscale, corruzione, concussione ecc.ecc. Praticamente il curriculum del pregiudicato in questione.
I grillini hanno sbagliato bersaglio. Accecati dalla voglia di fare polemica sempre comunque ed ovunque hanno perso di vista l’obiettivo reale e cioè dare ascolto a chi vive un carcere incivile e medioevale magari per reati di poco conto e per il fatto di non avere buoni avvocati.
Avrebbero dovuto dire: E’ giusto che il Governo intervenga in una situazione da quinto mondo, vergognosa per un Paese civile, ma questo non deve dar modo alla politica, ai politici, di proteggere i suoi affiliati o la “casta” come ormai la chiamiamo tutti.
Vigileremo che il Parlamento ed il Governo non facciano una amnistia o un indulto che vada a favorire i soliti noti, Berlusconi per primo.
Già eliminando il reato di clandestinità voluto dai fascisti e dai nazileghisti si risolverebbero un po’ di problemi.
Mi auguro che non ci siano in carcere non ci siano soccorritori di immigrati in mare dato che vengono indagati e puniti per legge. Fascista.
Ho letto un po’ di giornali, molti commenti su Facebook e sono arrivato alla conclusione che siamo tutti bacati, vediamo tutti il marcio altrui e quindi sono convinto che molto di questo marcio è nella nostra, vostra, testa.
Chi vede il marcio ovunque, dovunque e comunque è perchè ha il marcio nella testa o si sente di una razza superiore anche perchè, il marcio, è sempre in casa altrui.
C’è del marcio in Danimarca, come diceva Shakespeare, ma mai come da noi.
Che poi sia reale o no l’importante è crederci e, soprattutto, essere convinti che i marci sono sempre loro.
Quelli che non la pensano come noi.
Vedrete che verrò accusato di difendere il pregiudicato che combatto, nel mio piccolo, dal 1982.
Scannatevi pure, è pieno di ladri ma la mia porta è sempre aperta.
P.S. Alle ore 8,47.

Il capo dello Stato si scaglia contro i 5 stelle che lo hanno accusato di voler salvare il Cavaliere. Cancellieri ricorda come mai l’amnistia abbia cancellato reati fiscali e finanziari. Tutto dipenderà dal Parlamento. Necessarie maggioranze qualificate di due terzi: per Casson se il Pdl tenterà di inserire misure pericolose, i democratici si opporranno. E il diretto interessato? Non avrebbe gradito.
Nelle maggioranze qualificate di due terzi dove saranno i grillini?
Parlano per ignoranza o parlano per malafede?

in base all’articolo 79 della Costituzione, si stabilisce come l’amnistia e l’indulto siano concessi «con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale». In pratica, dovrebbe essere il Parlamento a prendersi la responsabilità di inserire misure a vantaggio di Berlusconi

Se Berlusconi facesse cadere il governo mi farebbe solo piacere. Quello che non tollero è che usi come piede di porco l’Imu contando sul fatto che gli italiani non hanno memoria.


935706_603762392967280_1793410531_nMi spiace che i neo rivoluzionari del M5S siano d’accordo con una fregnaccia del genere che tocca si e no il 30% degli italiani, certamente non i più poveri.
Che vada riequilibrata è fuori discussione tenendo presenti le detrazioni che ci sono e le anomalie che comunque toccano pochissime persone.
Penso ad esempio agli anziani in casa di riposo che pagano l’Imu per una casa che non usano e che non hanno voluto, o potuto, vendere.
Comunque non è l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa che risolverebbe i grandissimi problemi che anni di malgoverno di destra ci ha regalato insieme alla crisi globale imposta dalla finanza parassita.
Ci aveva già pensato Prodi a togliere l’Ici sulla prima casa ma guai a parlare bene di Prodi o evidenziare quello che ha fatto di buono.
Passi subito per piddino o colluso con le banche mondiali.
Quello che mi irrita è leggere tutti i giorni sui gionali il piduista pedofilo puttaniere scatenato contro l’Imu: se non viene tolta facciamo cadere il governo.
A parte il fatto che mi farebbe piacere,  quella messa in piedi dal piduista e dai suoi lacchè è una gazzarra indecente per il semplice fatto che l’Imu l’hanno messa loro nel marzo del 2011.
Nessuno se ne ricorda più.
Detto questo non ho nessuna fiducia negli italiani, intesi come massa informe di teledipendenti per non andare oltre e sono convinto che se tornassimo a votare tornerebbero, come sempre, a destra.
Ogni volta che c’è una novità, una proposta che proponga un cambiamento, la massa dell’elettorato italiano gira a destra come succede ogni volta che c’è una crisi economica, occupazionale e di democrazia.
Di quello che dicono i leghisti, Gasparri, La Russa e compagnia bella sulle proposte del ministro Cècile Kyenge non dico niente perchè, come diceva Giorgio Gaber: ho parlato di noi, comuni mortali
quegli altri non li capisco mi spavento, non mi sembrano uguali.
Ecco, a me non sembrano umani, come quelli che la insultano nel web.

Gli eletti della politica sono responsabili ed invitano ad abbassare i toni affinchè non si ripetano questi episodi, a salvaguardia della democrazia. Abbassare i toni non gli stipendi ed i privilegi, quelli devono rimanere a tutto volume.


preiti99_extraAnch’io, in buona fede, ho invitato a moderare il linguaggio perchè le stesse parole possono essere letali per certe menti e divertenti per altre.
Non avevo pensato alla speculazione che ne avrebbe fatto la destra, come tutte le volte che lega e neo fascisti hanno speculato su una violenza, un omicidio o di tutti i reati contro la persona che avvengono tutti i giorni ed in ogni angolo del pianeta.
Adesso invitano ad abbassare i toni, con la serietà che richiede l’occasione invitano ad abbassare i toni, come se non fossero stati loro ad alzare i toni per vent’anni di seguito riducendo la politica ad una battaglia tra bande mettendo in campo gli ultras di una parte o dell’altra.
Invitano ad abbassare i toni ma non gli stipendi, i privilegi, i benefit e le regalie che in una situaizone economica come quella attuale risultano insopportabili.
Come sono insopportabili i doppi, tripli stipendi e pensioni di chi oggi ci invita ad abbassare i toni.
Stipendi, privilegi, pensioni, benefit, regalie, della classe dirigente politica e non vanno abbassati, come non devono abbassare le scorte ai responsabili di queste rovine a chi ha prodotto gli esodati, tagliato la scuola i servizi la sanità ed aumentato precari e disoccupati.
La festa, per loro, ed alludo ai politici ed alla borghesia parassita che con la crisi si arricchisce ancora di più, deve continuare con toni più bassi ma a tutto volume.
Per mantenere la pace sociale si può sempre ricorrere al solito metodo, lo stato di polizia.
L’importante è che l’amplificatore, della propaganda di sistema, sia a tutto volume.
Manca solo una conferenza stampa con la Santanchè, la Mussolini e Salvini
che ci inviti ad abbassare i toni. Con la bava alla bocca.
P.S. Il termine responsabili del titolo si riferisce al fatto che non si ritengono irresponsabili, come potremmo pensare noi.

Dopo 67 anni di Repubblica ci siamo accorti che non abbiamo più il re ma ci sono rimasti vassalli e valvassori, almeno nel Pd. Ognuno pensa al suo ducato. A destra hanno ancora un re.


feudo_15Che il Pd sia da considerare di sinistra non l’ho mai pensato, almeno riferendomi al suo gruppo dirigente, altra cosa sono i suoi elettori tra i quali ci sono moltissimi ex elettori del Pci che alle primarie hanno votato Bersani convinti di spostare l’asse del partito a sinistra.
Abbiamo visto che non è così. Non solo il Pd non ha un dirigente di livello da potere essere considerato capo carismatico, un monarca di sinistra per intenderci e per rimanere nell’assurdo della provocazione, ma ha in se i difetti peggiori della Democrazia Cristiana è diviso in vassalli, ducati. Indipendenti da un re che non c’è ed al quale rendere conto ed è per questo che ognuno di loro di dedica al suo ducato, al suo interesse, ai suoi elettori che sperano di ricevere gli avanzi del banchetto.
Non si riconoscono in un progetto, in un ideale, si uniscono e si riconoscono tra di loro solo quando ci sono da difendere i loro interessi, i loro privilegi, in totale disprezzo dei loro elettori.
I loro elettori sono quelli che hanno garantito a questi parassiti della politica di stare in parlamento per decenni, sono entrati in parlamento con i capelli lunghi o il ciclo e ci sono ancora oggi che non hanno più capelli o sono in menopausa.
Quindi sentire la Finocchiaro che rivolta ai suoi elettori che contestano il mancato appoggio a Rodotà, strappando la  tessera, con disprezzo nello sguardo e nelle parole fa rivoltare anche chi non l’ha votata. Ma cosa vogliono questi qui? Disse colei che ebbero pure il coraggio di proporre per la presidenza della Repubblica.
Secondo lei i suoi elettori devono solo pagare la gabella che garantisca la poltrona a sua signoria senza lamentarsi, senza aprire bocca.
La buona notizia è che il Pd si è suicidato da solo, purtroppo ci sono delle conseguenze collegate agli interessi di questi miserabili eletti in Parlamento che coinvolgono anche noi, seriamente, avremo un altro governo della P2.
Nemmeno Gelli avrebbe sperato durasse tanto dopo che i giochi sono venuti allo scoperto da oltre un decennio.
Più volte ha “benedetto” Berlusconi il quale ha portato avanti il suo progetto con l’aiuto dell’indifferenza dei partiti o della presunta superiorità, superba, di certa sinistra.
D’Alema, dall’alto della sua presunzione, era convinto di metterlo nel sacco con la Bicamerale mentre i suoi cercavano di rassicurare il piduista sul fatto che non gli avrebbero toccato i suoi interessi.
Tolto Prodi Berlusconi se li è inculati tutti.
Scusate l’eufemismo ma è l’unica frase che rende bene l’idea.
Troppe anime all’interno del Pd era ovvio che dovesse esplodere alla prima spinta forte in favore del cambiamento, che avrebbe intaccato i loro interessi, e la delusione per i suoi elettori è che nessuno degli eletti na avuto il coraggio di fare una scelta di rottura e di sinistra lasciando andare le margherite per la loro strada.
Tutti a festeggiare lo scampato pericolo. Ignoranti e presuntuosi come sono, politicamente, non hanno capito che il capolinea è alle prossime elezioni, dovranno scendere dal treno o dalla giostra.
E’ la risposta che l’elettore del Pd darà alla Finocchiaro: ecco cosa vogliamo, farvi sparire dalla scena politica, farvi andare all’Ikea a piedi come tutti.
Il sovrano non c’è, escluso il Pdl ovviamente e forse nel, ma non lo dico. Ciò che è certo è che nel Pd sono rimasti tutti gli altri della piramide.
Chiedo scusa a tutti, ho corretto il titolo. Preso dall’euforia di scrivere ho scritto: a sinistra, invece alludo al Pd. Che non è sinistra.

Confesso che non ero così ottimista, la superbia e l’arroganza della Finocchiaro mi aveva fatto supporre che si salvassero anche questa volta. Non ci sono riusciti.


indexUn giornalista ha fatto notare alla Finocchiaro che gli elettori del Pd erano in rivolta e la Finocchiaro ha commentato sprezzante: ma cosa vogliono questi qui. Ha sentito la base? Non ho sentito la base, mi pare che abbia pure aggiunto: non ne ho bisogno.
Volevano semplicemente che venisse rispettato il loro voto ed in modo particolare quelli che hanno votato Bersani alle primarie convinti che tenesse il Pd leggermente a sinistra.
Non è questione di vecchio o nuovo, Rodotà è molto più nuovo di molti di loro, e questione di superbia ed incapacità mischiate insieme, una mancanza di rispetto degli elettori che ha bruciato milioni di voti depauperando una eredità che hanno mostrato di non meritare.
Mi spiace per i miei vecchi compagni che ho visto volantinare al mercato per il Pd.
Non ho mai visto uno della margherita a volantinare ai mercati, almeno nella mia zona.
Bersani ha mostrato dei limiti inimmaginabili se fosse stato intelligente avrebbe provocato le correnti interne prima ancora delle elezioni per fare chiarezza senza aspettare le elezioni del Presidente della Repubblica e farsi impallinare dai soliti noti o dai soliti ignoti.
Devo ammettere che i più giovani, i neo eletti del Pd si sono dimostrati più corretti ed onesti invitando a votare Rodotà sin dal primo voto. Gli altri hanno lavorato come carbonari e spero che rimangano segnati indelebilmente dalla polvere nera.
Non sono un esperto di dietrologia e men che meno di bassa chimica politica, quello che io no notato e non da oggi è che la base del Pd fa sempre o quasi discorsi di sinistra mentre il suo gruppo dirigente mi sembra figlio del doroteismo più conservatore.
Da Wikipedia:

I dorotei furono una delle correnti politiche più rilevanti della Democrazia Cristiana. Per tradizione e cultura politica, l’area dorotea ha sempre rappresentato la parte conservatrice della DC, collocandosi su posizioni rigidamente anticomuniste e molto attente alle ragioni delle gerarchie ecclesiastiche e del mondo industriale.

Storicamente hanno assunto una posizione centrale all’interno della dialettica tra le anime della DC. Collocati tra una destra interna di scarsa rilevanza e un’area di sinistra molto influente, rappresentavano l’elettorato cattolico e gli interessi del ceto medio avverso al comunismo.

Nei lunghi anni di attività politica e di governo della Democrazia Cristiana, la corrente dorotea ha affrontato trasformazioni, scissioni e contrasti al proprio interno. Tuttavia il doroteismo ha rappresentato un approccio, prima di tutto politico e culturale, che è stato sempre largamente presente all’interno del partito.
Io non so chi guida i dorotei del Pd, so che ci sono e si guardano bene dall’uscire allo scoperto. Me ne rendo conto ogni volta che ci sono di mezzo i diritti delle persone, questioni etiche care al Vaticano ed ogni volta che si presenta l’occasione per un, serio, cambiamento.
Regolarmenne affossano tutto e paralizzano il partito.
Non ho molta simpatia per il M5S ma se hanno una proposta buona, un’idea valida essa diventa la mia.
Tranquillizzo subito i simpatizzanti del M5S, almeno quelli che un giono si e l’altro anche mi scrivono nel blog che sono uno della sinistra superata, obsoleta.
Come me ce ne sono a milioni purtroppo non abbiamo ancora trovato qualcuno in grado di rappresentarci, anzi dico di più: che meriti di rappresentarci.
Certamente non può rappresentarci la Finocchiaro o quelli che sostengono Amato e meno ancora di tutti quelli che ritengono doveroso un accordo anche con il Pdl.
I voti del Pdl sono indecenti, come lo sono quelli del Pd che si sono venduti eticamente e moralmente agli inciuci.
Ieri un grillino, esperto in dietrologia, mi ha detto che il Pd deve mettersi d’accordo con Berlusconi per salvarsi dai casini del Monte dei Paschi di Siena e per salvare il piduista.
Ho risposto che dei casini del Monte non me ne frega niente e se qualcuno ha sbagliato deve pagare ed una cosa è certa, i grandi elettori del Pd favorevoli a votare Rodotà sono interessati alle vicende del Monte dei Paschi di Siena come me, cioè zero.
Hanno semplicemente condiviso le istanze e le speranze della base.
Votare un canditato del M5S non è un ricatto se il canditato è meritevole e Rodotà lo è. Aggiungo che chi si sente “obbligato”, “ricattato” dal M5S commette lo stesso errore dei grillini quando si rifiutano di fare un accordo con il Pd su pochi punti base che dia un segnale di cambiamento.
Tutto ciò a portato alla paralisi e la pretesa del 51% per governare da soli è inaccettabile, solo se arrivassero al 51% prendendosi le responsabilità di governo sarebbe accettabile perchè avrebbero dimostrato di aver fatto bene.
Chiedere il 51% dall’opposizione, senza sporcarsi le mani con i problemi reali, è troppo comodo ma rende sino ad un certo punto se non inizi ad incidere i bubboni è propaganda populista allo stato puro.
Bersani ha preso atto ieri sera della realtà esistente da quando è nato il Pd: uno su quattro è un traditore, sbagliando ancora una volta. Il Pd non ha mai avuto una linea, su molti temi ha lasciato libero campo alla coscienza individuale ed infatti sui grandi temi è sempre uscito diviso, la diversità in politica non paga, la società civile migliora nella diversità, si evolve, ma in politica ci vuole una sintesi che sia compatta, condivisa, rispettata da tutti.
Non è la prima volta che per eleggere un presidente si vota 20 volte o più, per eleggere il migliore, Pertini,  mi pare che ce ne sono volute 18.
Per altri il “migliore” può essere stato Leone, ma anche per eleggere Leone hanno votato 23 volte.
Adesso resta da vedere se tra le macerie del Pd è rimasto qualche sopravvissuto che abbia il coraggio di votare Rodotà, Sel si è già espressa,  se i numeri lo consentiranno perchè una cosa è chiara: chi lavora all’inciucio non voterà certamente Rodotà.
Il gesto di Bersani, alludo alle dimissioni, non ha niente di nobile è solo la conseguenza della sua incapacità politica che non ha colto in tempo i segnali che arrivavano dai suoi elettori molto prima che gli arrivassero i segnali dal M5S.
Ero contrario al’incontro con Berlusconi, figurarsi se sono favorevole all’incontro con i Montiani che ritengono necessario il coinvolgimento del Pdl, quelli che io chiamo i rappresentanti della P2, incontro che Bersani si ostina a cercare.
Larghe intese per superare delle crisi economiche ne abbiamo già avute, anche per superare l’orrore del terrorismo, ma questi hanno scambiato larghe intese di livello come quella tra Moro e Berlinguer, che ha portato ad un governo con l’astensione del Pci,  per la sagra dell’inciucio.
Se fossero stati furbi, se avessero fiutato il vento, i candelotti per abbattere il partito li avrebbero messi prima delle elezioni, durante il governo Monti, la colpa che faccio al gruppo dirigente è di averlo fatto nel momento più sbagliato e più difficile, senza un governo e senza un Presidente della Repubblica.
La risposta ed il tono della Finocchiaro è l’emblema di quello che è successo ieri.
Questi sono fuori dal mondo, vivono in un mondo blu, come le loro auto.
Non vorrei che la pochezza e l’insipienza del Pd non ci regalasse un Presidente della Repubblica nominato sull’asse Berlusconi-lega-Monti con i dorotei del Pd.
Io non credo che sia tutto da buttare nel Pd, credo però che siano tanti quelli che devono andare a casa e dimettersi non solo dal partito ma anche dalla politica.
Cambino mestiere, di danni ne hanno fatto già troppi.
P.S. Lega e Pdl hanno dimostrato contro il Pd e Prodi,  dopo vent’anni non hanno ancora capito che il Pd non ha un padrone unico, sono una cooperativa di vedute diverse ma un difetto non l’hanno: non ubbidiscono agli interessi di uno solo. Diversificano? Diciamo che diversificano, non hanno un Berlusconi che paga e va difeso comunque.

Sono un pragmatico idealista. Qualcuno potrebbe pensare opportunista. Ex militante del Pci invito tutti i miei ex compagni che votano Pd a lasciarli affondare da soli.


indexHo scritto decine di volte che tutta la direzione del Pd messa insieme non vale l’unghia del dito mignolo di Pajetta figuriamoci di Berlinguer.
Bersani, che pure ho votato alle primarie aperte per fare in modo che il Pd non andasse al centro, lo sta portando addirittura a destra.
Ieri ho scritto su Facebook:
Non è possibile discutere, accennare, cercare il nome del prossimo presidente della Repubblica con la P2.
Bersani non fare questa cazzata.
Puntualmente l’ha fatta. Nel fare cazzate è più puntuale della Lombardi e di Crimi ma loro giustificati dal fatto che sono novelli, lui e dall’arroganza lei. Ma questa non è una giustificazione.
Il Pd deve perdere qualche milione di voti ed è quello che questa dirigenza incapace e sorda ai voleri della base sta facendo con tutto l’impegno.
L’ultima cosa che doveva fare Bersani era un accordo con il Pdl,  un abbraccio mortale ancora più forte di quello che ha ricevuto quando sono arrivati gli ex democristiani.
Nell’ultimo ventennio il progetto della P2 ha tentato in tutti i modi di abbattere la Repubblica democratica nei suoi pilastri costituiti dai poteri separati a garanzia della democrazia.
Per poco non riusciva il colpo di Stato che gli è stato impedito non dall’opposizione ma dalla crisi economica della quale sono i maggiori responsabili.
Per fermare la P2 abbiamo pagato un prezzo altissimo sul piano economico con il governo Monti, il Pd ha mostrato senso dello Stato votando tutte, o quasi, le porcate di Monti.
Mentre il Pdl preparava la rivincita facendo cadere il governo Monti la direzione del Pd, inetta ed incapace, preparava il suicidio elettorale salvandosi solo grazie allo zoccolo duro degli ex comunisti che hanno creduto in Bersani.
Io credo che Bersani sia una persona onesta ma c’è un problema, è un incapace, non ce la fa.
Ho sempre preferito avere a che fare, nella vita, con i figli di puttana perchè so dove vogliono arrivare e so come difendermi, dove colpirli.
Ma di fronte all’ignoranza sono indifeso, l’ignorante incapace ti spiazza, non sai mai dove vuole arrivare perchè non lo sa nemmeno lui. Guidato dalla sua incapacità di intendere le cose le stravolge e diventa deleterio per tutti.
Già con la bicamerale e la superbia di D’Alema si sono fatti fregare dal piduista, non ho mai creduto agli inciuci perchè non ci sono stati, D’Alema si credeva più furbo del bandito piduista ed invece è stato fregato.
Pensavo che la lezione fosse servita ma devo prendere atto che Bersani ed il suo gruppo dirigente fanno parte di quelli che ti spiazzano per incapacità mista ad ignoranza, mai come nell’ultimo periodo abbiamo avuto l’occasione di mettere la P2, il piduista tessera 1816 fuori dai giochi politici e Bersani che fa?
Cerca un accordo con lui.
Non sono imbufalito perchè ha avuto ragione Grillo, sono incazzato con me stesso perchè ho sbagliato valutazione su Bersani mai avrei pensato che fosse così stupido.
Ho altre idee politicamente e sono lontano da Renzi quanto sono lontano da Bersani. Prendo atto che il Pd ha perso l’ennesima occasione e faccio notare che nell’ultimo ventennio mai ci sono stati i numeri in parlamento per fare tutto quello che non è stato fatto sino adesso, quando ha vinto ha vinto di poco rimaneno di fatto impotente, senza forze, vittima dei ricatti interni.
Questa volta i numeri c’erano, ci sono, e se è vero che Bersani ha cercato un nome condiviso con la P2 confermo che politicamente è più imbecille di me.
A questo punto non mi resta che sperare nei franchi tiratori, nella base e nei grandi elettori c’è una rivolta e Bersani non è Grillo, non ha il carisma di Grillo, non riuscirà ad imporre ai suoi la linea da mantenere nelle votazioni.
Sono un illuso ottimista ma anche se avessi ragione sarebbe una ragione a metà, monca, perchè Bersani con questa scelta ha perso la faccia. Deve dimettersi e scomparire dalla vita pubblica.
Di incapaci a governare ne abbiamo avuti a centinaia, adesso basta.
Essendo un pragmatico che vuole ribaltare le cose, fare in modo che l’Italia diventi un Paese normale non escludo che senza una proposta forte da parte della sinistra la prossima volta mi decida a votare per il M5S giusto per vedere l’effetto che fa.
Magari mi iscrivo pure in modo di portare avanti dall’interno le idee di sinistra e ripulire il M5S dai residui di qualunquismo e di fascismo che lo inquinano.
Pragmatico e presuntuoso ma senza sogni non si va da nessuna parte.
La priorità assoluta che abbiamo noi italiani è affondare Berlusconi se Bersani vuole affogare con lui faccia pure, spero che i grandi elettori del Pd siano franchi tiratori dalla mira infallibile e li mandino a fondo insieme.
Incrocio le dita e attendo fiducioso, la speranza è l’ultima a morire.
Pensate che Marini piace pure a Giovanardi, li unisce la fede cattolica autentico cancro della politica nostrana, la prova del nove che non può e non deve diventare Presidente della Repubblica.

Tra i 196 parlamentari del Pdl che hanno invaso il tribunale di Milano in 38 hanno rischiato grosso. 34 indagati e 4 pregiudicati, ma rischiamo ancora di più noi se aspettiamo che il Pd difenda le istituzioni.


PROTESTA E MARCIA DEL PARLAMENTARI DEL PDL AL TRIBUNALE DI MILANOSe dobbiamo aspettarci di tutto manca solo una mega manifestazione della malavita organizzata, camorra, ‘ndrangheta e mafia, contro il 41 bis con dichiarazioni alla stampa in cui confermano: è vero, abbiamo rubato ed ucciso ma ci siamo confessati ed abbiamo fatto pure la comunione.
Quello che è successo ieri nel Palazzo di Giustizia di Milano è di una gravità inaudita ed è ancora più grave che il Pd non abbia preso una posizione chiara e netta che condanni la sceneggiata.
E’ un attentato alla Costituzione ed alla democrazia pretendere di sospendere i processi a caico del piduista è un colpo di stato al diritto, all’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Chissà che avranno pensato Falcone e Borsellino mentre guardavano dall’alto l’indegna gazzarra messa in scena dai 196 parlamentari del Pdl compresi i 34 indagati ed 4 pregiudicati.
Sono morti inutilmente come sono morti inutilmente le migliaia di Partigiani che hanno dato la vita per garantire la Democrazia ad un Paese che non sa cosa farne dato che cerca, sempre  e comunque, un uomo forte che decida e pensi per lui.
L’Unità di oggi titola: La marcia eversiva del Pdl.  Non si capisce se è una notizia per i lettori o un avviso per Bersani che preso dal confronto con Grillo non si accorge che degli attacchi concentrici contro la democrazia e la rappresentanza parlamentare.
In questo gioco al massacro di interessi particolari passa in secondo piano l’attacco alla Repubblica democratica ed ai pilastri che la sostengono, la separazione dei poteri.

La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Consiste nell’individuazione di tre funzioni pubblichelegislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell’attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario (gli stessi termini vengono usati anche per indicare la funzione a ciascuno attribuita).

In particolare nelle moderne democrazie:

  • la funzione legislativa è attribuita al parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa, che costituiscono il potere legislativo;

  • la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione, i quali costituiscono il potere esecutivo;

  • la funzione giurisdizionale è attribuita ai giudici, che costituiscono il potere giudiziario.

E’ evidente che l’attacco ai cardini della Costituzione è concentrico.  L’attacco all’autonomia del parlamentare eletto, il quale dovrebbe rispondere del suo operato esclusivamente agli elettori, da parte del M5S è destabilizzante e toglie l’autonomia ai rappresentanti e li fa diventare esecutori di ordini caduti, o imposti, dall’alto. In ogni caso dall’esterno del Parlamento.
A questo si aggiunge l’attacco al potere giudiziario da parte del Pdl che la spudoratezza di chiedere la sospensione dei processi a carico del piduista corruttore di senatori e deputati oltre che di testimoni e giudici.
Un attacco concentrico alla Democrazia ed alla nostra Costituzione del quale si rende complice anche il Pd, il silenzio assordante nel quale è stata accolta la gazzarra di ieri è un segnale di complicità, di incapacità, di debolezza e di confusione strategica che ci mette in pericolo tutti.
Spero che Bersani e tutto il Pd leggano l’Unità e si rendano conto di quello che è successo ieri perchè se la parte cattolica del Pd legge ancora L’Avvenire, come temo, leggerebbero solo questo: Ultime ore poi l’extra omnes
La prima “fumata” già domani sera.

 

Io penso che nel Pd la prima fumata l’abbiano fatta già da tempo, è da parecchio che si sono fumati il cervello.

La sfida di Berlusconi a Napolitano
“Stop ai processi o sarà il caos”

E’ tollerabile tutto questo?
Uno vale uno, ma io sono io e voi non siete un cazzo.

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