Tutto cominciò con il Drive in.


Anni fa ho scritto un post sul mio blog, il titolo era: Tutto cominciò con il Drive in, quando i compagni non venirono più in sezione per guardare le donne nude on Tv.

Era, per me, l’inizio della decadenza i primi segnali del degrado che ci ha portato alla situazione attuale.

Siamo passati dal fare l’amore fisicamente a fare i guardoni di amori fasulli artefatti.

Una vita, mediocre, in conto terzi.

Seguire la vita dei ricchi e famosi con le toppe al culo ed il cervello offuscato.

Il post era bello, era su Splinder che ha chiuso e non lo trovo più.

Non ho voglia di riscrivere le stesse cose di 10, 15 anni fa e non mi piace dire: io l’avevo detto che sarebbe finita così.

Anche se per me era previsto non significa che lo schifo attuale mi faccia piacere.

Giulio, era quello che era, ma vedeva lontano.


Forse, senza volerlo, ha fatto una critica feroce al capitalismo parassita occidentale.

Erano le 17 del 30 agosto 1991 – 32 anni fa – eGiulio Andreotti, in veste di Senatore a vita della Repubblica Italiana, ha partecipato come relatore al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, moderato da Roberto Formigoni. Nel corso del suo intervento sul tema immigrazione, durato oltre un’ora, Andreotti ha detto che milioni e milioni di persone avrebbero sfondato i confini dell’Europa. La sua visione, tre decenni prima, tracciava la situazione di un’Europa attuale e con i problemi che effettivamente l’affliggono. «Ci saranno milioni e milioni di persone che sfonderanno i confini dell’Europa. Sarà la marcia dei Tartari se non intensificheremo quello che stiamo facendo, se noi non mettiamo questi paesi in condizione di avere una condizione di vita che sviluppi la loro vocazione artigianale, turistica, industriale”.


Si torna a casa?

Visto che Facebook vuole soldi forse è il caso di tornate all’inizio.
Quando si scriveva solo nel blog.


Anomalia dalla Shoah in poi.

La cosa che trovo anomala, nella denuncia della Segre verso Rubio e lo dico con il massimo rispetto della senatrice, è che nessuno si sia accorto nella stampa o altrove che della Palestina non se ne può parlare.

Le vittime sono sempre e solo gli ebrei.

Hanno avuto l’olocausto e non lo negherò mai, ma loro con i palestinesi si comportano come i nazisti.

Con questo vi saluto perchè verrò bloccato.
Riferito a Facebook.


Si torna a casa.
Dopo oltre un mese sono riuscito a rientrare nel mio blog.
Ci vediamo presto.


Volevo cambiare l’indirizzo email dell’amministratore.
Qualcuno può darmi istruzioni?
Grazie


Recuperato il mio account del blog.
Tra una traduzione e l’altra sono riuscito a recuperare l’account.


Se Facebook censura è meglio tornare al blog.

Facebook e la censura pelosa.


Oggi Facebook mi ha bloccato per 24 ore. Per aver pubblicato foto di nudo.
Il post era il seguente.
Se Berlusconi diventerà presidente della Repubblica, e sottolineo se, il futuro dell’ Italia sarà questo:


C’è chi festeggia il 25 Aprile perchè il nonno, lo zio, il padre…


Resistenza
Io festeggio il 25 aprile da 50 anni nonostante mio padre fosse fascista. Sono diventato comunista a 21 anni e non mi ricordo di averne parlato con mio padre, con i miei zii/zie si.
Tra l’altro i miei sono morti che io non avevo ancora 30 anni e mi sarebbe piaciuto discuterne con loro, ma non abbiamo fatto in tempo.
Detto questo non stimavo molto mio padre sotto laspetto politico, ma i genitori non te li scegli e, spesso, nemmeno loro ti scelgono.
Con gli anni, forse per farmene una ragione, ho cominciato a chiedermi come mai mio padre, persona sveglia ed intelligente, fosse rimasto fascista.
Ricordo che quando era un ragazzo mi disse che votava msi e ridendo aggiunse: Madonna santissima immacolata.
Ai tempi non sapevo nemmeno cosa fosse, mi interessava solo il pallone.
Mio padre, ventenne,  è stato in guerra in Libia con le forze “dell’impero” fu fatto prigioniero dagli inglesi e mandato in Scozia, ad Aberdeen presso una famiglia di agricoltori.
Per anni non ebbe contatti con la famiglia e di quello che succedeva in Italia non sapeva niente, dubito che gli inglesi gli facessero ascoltare la radio. Questa non è una giustificazione, o almeno vale solo per me perchè le cose, dopo si sono sapute.
Era prigioniero in una tenuta, ma poteva uscire la sera. Suonava la chitarra e tra una romanza ed una canzone si scopò pure le figlie del fattore.
Quindi è stato fortunato, l’avessero preso i nazisti e l’avessero mandato in un campo di sterminio gli sarebbe passata la nostalgia del fascismo ed io non sarei nemmeno nato.
Salvo se fosse stato uno dei pochi ad uscirne vivo.
Molti anni dopo andò in Scozia con la Juventus, viaggiò nell’aereo con i calciatori.
Fui io a spingere mio padre e mia madre ad approffittare dell’occasione perchè mio padre non era interessato al calcio ma, dato che ci raccontava spesso della sua prigionia in Scozia lo spinsi a cogliere l’occasione ad un prezzo ragionevole.
Ad Aberdeen finì sui giornali, incontrò i figli del fattore, ho delle foto da qualche parte che cercherò.
L’entusiamo con cui le figlie del fattore accolsero mio padre fece mangiare la foglia a mia madre. Riuscì a rintracciare la famiglia scozzese grazie ad una vecchietta del luogo perchè l’aeroporto non c’era più ed i riferimenti che aveva mio padre erano spariti.
Comunque fu una bella rimpatriata.
Detto questo mi domando come si possa essere nostalgici del fascismo con tutti i danni che ha provocato.
Quindi mio padre può mettersi l’ animo in pace, sono e sarò antifascista sempre.