Non c’è solo la statuetta di Priapo, da qualche giorno ce ne sono in giro qualche migliaio di un modello che porta fortuna, basta toccarla sulla schiena.


imagesPer più di 50 anni mi ha divertito il suo cinismo e la sua ipocrisia riusciva a condensare persino la mafia in una battuta corrosiva come l’acido usato dai mafiosi per eliminare testimoni o nemici.
L’elogio del cinismo, il cinismo fatto persona.
Quella su Ambrosoli, che se l’andava cercando, è al livello delle donne stuprate che viaggiano con i tacchi, minigonna e tette in fuori. Anche loro se la vanno cercando e non sarà un Andreotti, impedito dalla livella, o i vari andreottini della pubblicità , della politica e della cosidetta società civile a portare loro solidarietà.
Se la vanno cercando.
Sono stato un paio di giorni in montagna e non ho comprato nemmeno il giornale, volutamente. Non ho guardato i tg e mi sono estraniato da tutto tanto sapevo perfettamente cosa sarebbe successo ma almeno mi sono risparmiato la veduta di Grasso che salta da un funerale all’altro con l’abilità di un trapezista senza nemmeno la rete di protezione.
Eh si, andare al funerale della Borsellino ed a quello di Andreotti è come toccare gli estremi dell’animo umano devastato dal cattolicesimo che attraverso la confessione tutto assolve e tutto cancella, anche gli omicidi di mafia, figuratevi se non assolve qualche ladro di Stato.
Persino la frase, delirante, di Lara Comi acquista un certo spessore se la si valuta nell’ottica del credente cattolico.
Ella non riesce a comprendere il gesto di Umberto Ambrosoli che al momento della commemorazione, indecente, di Andreotti da parte del Consiglio della Regione Lombardia ha abbandonato l’aula.
E’ morta una persona, ripeteva insistentemente la Comi, ed è qui che mi sono reso conto del male che la religione cattolica fa agli italiani, ai credenti tutti, quando rimette tutte le malefatte del genere umano al giudizio finale di Dio togliendolo dal giudizio degli uomini e della giustizia terrena.
Questo avviene da secoli, non si spiegherebbero altrimenti le messe in suffragio dei mafiosi defunti, i matrimoni ed i funerali di mafiosi conclamati e non ci si chiederebbe come sia possibile che Enrico De Pedis, detto Renatino, criminale della Banda della Magliana sia stato seponto all’interno della Basilica di Sant’Apollinare.
E’ da una vita che mi chiedo come possa un Dio, onnipotente,  così buono da perdonare assassini, pedofili, cardinali, piduisti, ladri, bancarottieri, di tutto e di più, permettere che un bambino muoia di cancro, sotto ad un bombardamento o per una sventagliata di mitra e che tutti questi assassini “sentano” che Dio è dalla loro parte.
Persino George Bush era convinto che Dio fosse dalla sua parte.
Che razza di Dio è? Un Dio fittizio creato ad arte da un sistema millenario per sottomettere e spaventare le masse soggiogandole con un aldilà, eterno, che ti punisce se hai la sfiga di non confessarti in tempo.
State tranquilli Andreotti sarà in salvo in paradiso le sue malefatte non le ha confessate a noi ma al parroco e questo gli ha garantito l’assoluzione.
Putroppo gli umani si sono sostituiti a Dio ed anche loro hanno voluto, chi più chi meno, portare la loro personalissima assoluzione se non addirittura gli onori ad uno dei personaggi più controversi ed immersi nellle porcherie peggiori che la politica e la parte malavitosa del nostro Paese ha prodotto dalla liberazione in poi.
Nato in una famiglia cattolica ho studiato dalle suore e dai preti, all’età di 13 anni mi si è accesa la luce e non ho creduto più a niente di ciò che arriva dalla religione, qualsiasi religione, perchè per me nessuna può giustificare i millenni passati il presente ed il futuro.
Diciamo che il cattolicesimo è la negagazione dell’esistenza di un Dio ed in modo particolare della sua perfezione.
Noi non siamo nè ad immagine nè somiglianti ad un simile Dio.
Camminavo in un sentiero di montagna e c’erano più chiesette e capitelli che castagni, quella della Natività, la Madonnina di qui e quella di là ed ad un certo punto mi sono imbattuto in un piccolo e bellissimo cimitero, quello del paesino ed ho pure fatto la fotografia.
Il primo primo pensiero che ho avuto è stato questo: se c’è un posto che può confermare il riposa in pace è proprio questo, più in pace di così è impossibile.
Anche nel paesino sperduto della montagna a livella ha fatto il suo dovere, li ha livellati tutti allo stesso modo. Ci ha pensato l’uomo, il credente, a rovinare tutto con tombe di famiglia da far invidia al cimitero Monumentale di Milano come se l’amore per il loro Dio fosse proporzionale alla grandezza ed alla maestosità della tomba.
Che differenza con i cimiteri dove le croci sono tutte uguali come dovrebbe essere al cospetto di un Dio qualsiasi.
Poi sono stato attirato da una scritta incisa nella pietra all’esterno del piccolo cimitero:
Ciò che sarete voi
noi siamo adesso
Chi si scorda di noi
scorda se stesso.
E’ un atto d’amore per i cari scomparsi o è un monito per chi è ancora in vita?
Subito ho pensato al frate invasato di Non mi resta che piangere, quello che apostrofa Troisi dicendogli perentorio: ricordati che devi morire! Troisi lo guarda stranito e questo alzando il tono gli ripete: ricordati che devi morire!
Troisi gli risponde, forse per calmarlo, si mo’ me lo segno.
Ecco noi viviamo in un mondo di merda grazie a questi qui, viviamo con l’incubo del peccato e del giudizio di Dio ma con un salvacondotto che se rispettato cancella come una spunga tutto l’orrore che il genere umano porta con se. Dal tradimento alla pedofilia, dall’assassinio alle ruberie, tutte le nefandezze dell’uomo vengono cancellate attraverso la confessione e l’assoluzione.
Quindi ruba, stupra, violenta creature, ammazza, evadi, comprati minorenni, insomma fai quello che vuoi e che ti aggrada di più in barba alla giustizia terrena tanto ci sarà comunque il paradiso per tutti quelli che se lo sono garantito con le offerte alla chiesa ed al vicario di Cristo.
Tanto siamo immersi in questo delirio generale che persino Grasso, ex procuratore antimafia eletto alla Presidenza del Senato, trova perfettamente normale presenziare al funerale della Borsellino ed il giorno dopo a quello di Andreotti.
Se non sciogliamo questo nodo, se non facciamo una scelta di campo limpida e netta non risolveremo mai i problemi che il sistema capitalistico globale e la democrazia ci pone.
Andreotti non solo è sopravvissuto a tutte le stagioni. Le ha condizionate e le ha governate confermando che il potere logora chi non ce l’ha, infatti Berlusconi è ben lungi dall’essere logorato, ha piazzato uno dei suoi alla commissione Giustizia.
Ma oltre ad essere intensamente cattolica la classe dirigente ( tutta) di questo Paese è profondamente scaramantica e si affida ai simboli portafortuna.
C’è chi ha la statuetta di priapo da far baciare alla fanciulle affinchè porti buono alla virilità dell’utilizzatore finale e c’è chi si farà la statuetta di Anfreotti con la gobba laminata in oro, antiusura, perchè porti buono alla propria carriera politica, imprenditoriale o mafiosa.
I mafiosi, che nei loro covi hanno sempre avuto una madonna protettrice, adesso avranno anche la statuetta di Andreotti per accarezzargli la gobba.
Dicono che porti buono, scommetto che Silvio ne ha già una nel salone delle feste.
D’altronde si è subito paragonato al migliore, pure Giulio incontrava Gelli spesso e volentieri.
A noi non resta che vedere la politica, quasi tutta, che si inchina ad uno statista che ha più ombre che luci e che si è fatto fischiare persino dai romanisti.

Spero che la D’Addario sia riuscita a fare il suo agriturismo, le abbiano concesso i permessi. Penso di si, altrimenti ieri non avrebbe colto l’occasione per finire su tutti i giornali e le tv. La desaparecida è viva e lotta insieme a noi.


show_image_NpAdvSinglePhoto.phpSilvio fa un comizio a Bari e chi ti spunta? La D’Addario. Questa volta non era in prima fila sul palco o comunque vicino al puttaniere, era tra il pubblico ed era ovvio che i giornalisti la notassero.
Dice l’Unità: «Non rilasciò dichiarazioni», ha risposto la D’Addario ai giornalisti che le chiedevano se ancora simpatizzasse per Berlusconi. «No, non ho incontrato Berlusconi», ha poi risposto la donna mentre camminava su corso Vittorio Emanuele vicino alla piazza in cui si sta svolgendo la manifestazione del Pdl.
Prima di entrare in un bar, un ragazzo le ha anche chiesto di poter fare una foto assieme, ricevendo un diniego. A chi le ha domandato come mai si trovasse proprio a ridosso del palco da cui sta parlando Silvio Berlusconi ha risposto il suo accompagnatore: «Patrizia è di Bari e vuole fare solo una passeggiata».
Ogni tanto qualche lettore mi critica per la mia grammatica o per un verbo sbagliato, faccio notare che anche l’Unità non scherza, non rilascio va senza accento, non è al passato.
Detto questo trovo che la desaparecida dal puttanaio che circonda l’utilizzatore finale, focalizzato ultimamente sulle minorenni accompagnate o non dai genitori, abbia vuto un’idea geniale.
Uno spot gratuito su tutti i giornali e le televisioni che le ha fatto risparmiare milioni, ma con classe.
La Patrizia ha classe, ha fatto presenza ed ha raggiunto il suo scopo non ha fatto la donna
sandwich con un cartello al collo con il telefono e le foto dell’agriturismo.
Se voleva essere notata ha raggiunto lo scopo e si sa che la pubblicità è l’anima del commercio, se non altro non ci ha letto sei pagine scritte per lei dagli avvocati dell’utilizzatore finale.
Tra tutte quelle dell’harem, a ore, del sultano utilizzatore finale è quella che mi piace di più. La più simpatica.
A margine della passeggiata della Patrizia il piduista ha tenuto un comizio. Partecipazione numerosa di pensionati ed anziani trasportati con i pullman del Pdl e cestino della merenda per il solito show costruito ad hoc intorno allo statista più grande degli ultimi 150 anni.

Berlusconi in piazza a Bari:
“Con Prodi al Colle tutti all’estero”
Sarebbe un casino, un ingorgo memorabile, basterebbe che se ne andasse lui per far felici il 75% degli italiani. Il restante 25% potrebbe portarselo dietro con i pullman, rpima le ragazze, le donne e gli anziani.
Mi ricorda sempre il famoso re impazzito che diceva: il mio popolo è impazzito ma era lui che avrebbe dovuto essere ricoverato.

Devo le mie scuse al Trota pensavo fosse un caso limite ma c’è qualcuna che lo supera. Peccato che la loro storia sia finita, era la coppia perfetta.


elena-morali-con-renzo-bossiAbbiamo già tanti problemi ed oggi è sabato, un post di alleggerimento ci vuole. Grazie a loro per la risata che ci hanno regalato e per la consapevolezza che tutto sommato non siamo gli ultimi.
L’espressione sguardo vivo ed intelligente non poteva applicarsi al Trota, altrimenti il padre non gli avrebbe affibbiato il soprannome di trota, ed io mi sono fatto coinvolgere nel gioco al massacro del nulla.
Tutti ci siamo fatti coinvolgere convinti che fosse sprovvisto di un minimo di materia cerebrale e quindi poco intelligente.
Nel suo piccolo però era abbastanza scaltro da farsi rimborsare anche la benzina, il telefonino, dice il Fatto:

Con i soldi del gruppo consiliare il “Trota” pagava cene, aperitivi, colazioni e si comprava le sigarette. Nella sua “lista della spesa” compaiono anche un rilevatore di autovelox, consumazioni in discoteca, un frigorifero e oltre 1.700 euro spesi in un Apple Store.
Al di là dell’aspetto etico della vicenda, dalla quale non sono esenti centinaia di esponenti di tutti i partiti,  ci siamo sbizzarriti, stupiti no perchè per rendersi conto del livello intelettivo degli elettori padani bastava guardare qualche foto dei raduni di Pontida per rendersi conto di quale sottospecie umana facessero parte i padani in modo particolare quelli con l’elmo e le corna, dicevo che ci siamo sbizzarriti in quesiti da autentica scommessa, non escludo che qualcuno ci abbia puntato qualche euro, secondo te è più stupido il figlio di Bossi o il Cota?
Più volte abbiamo notato lo sguardo perso di Cota a Ballarò con tanto di suggeritore alle spalle e quindi era in competizione, testa a testa, con il figlio del capo su chi fosse il più intelligente.
Il fatto che il Trota si sia fatto rimborsare l’acquisto di un rilevatore di autovelox gli dava un leggero vantaggio anche se non sappiamo se sia stato in grado di usarlo, forse l’autista era in grado di farlo funzionare.
Per mesi l’abbiamo dipinto come dotato di una stupidità non comune, una dote di cui tutti siamo dotati chi più o chi meno, ma lui è sempre stato superiore alla media. Era il Messi di quelli che giocano al calcio al Parco Lambro nei fine settimana.
Ed invece mi ha stupito, non è per niente il più stupido pensiamo a quelli che l’hanno votato, ma anche alle sue frequentazioni, non avrei mai immaginato che esistesse una che lo supera. La sua ex fiamma.

Ruby bis, lo show di Elena Morali: “Non me frega niente di voi con le tonache”

Quando il pm ha fatto presente che “il processo non è un gioco” la Morali ha rintuzzato: “Neanche il suo…. Mi sta offendendo…  A me non frega niente che siete qui che avete le tonache…Posso anche uscire…”.
A questo punto il giudice ha detto: “La faccio prendere dai carabinieri“. Dopo diversi secondi di silenzio e sollecitata dal presidente, che avrebbe sospeso in caso di malore, la soubrette ha dichiarato: “Andiamo avanti così io vado al lavoro che sto già perdendo tempo”.
Sempre dal Fatto:
Con “tono arrogante” la ragazza affrontato i militari e prima di tentare una “fuga” dalla stazione dei carabinieri, ha insultato, il “magistrato che ha disposto l’accompagnamento” definendolo un “coglione”, come si legge nella relazione dei militari.
L’espressione più bella in assoluto, comicità subliminale, è questa: «non mi interessa niente che voi avete tutte le tonache»
Negli Usa, dove la Giustizia non scherza, l’avrebbero rinchiusa per oltraggio a pubblico ufficiale.
Punizione inutile, nemmeno gli scienziati della Nasa potrebbero dotarla di un cervello, è già buona che abbia la cognizione del tempo anche se le manca quella del luogo.

Chissà quante volte l’avrà chiesto a Veronica. Sei venuta? Quante volte? Obiettivamente non mi è dato sapere quante volte però so quanto gli sono costate.


indexCon le orgettine non aveva nemmeno bisogno di chiedere, come l’uomo dei profumi, appena vedevano la busta dei contanti o la conferma del bonifico era una cascata di ahhhhh, uhhhhh, oh mio ddiooo, sei il migliore, mi fai morireee.
Qualcuna temeva pure di morire a causa dello sforzo per farlo venire, nonostante l’aiutino.
E’ talmente bavoso e depravato che non escludo l’abbia chiesto anche a mamma Rosa, santa donna, alla quale l’immenso Benigni dedicò questa poesia, non sua:
Se quella notte, per divin consiglio,

la donna Rosa, concependo Silvio,

avesse dato ad un uomo di Milano

invece della topa il deretano

l’avrebbe preso in culo quella sera

sol Donna Rosa e non l’Italia intera.


Ancora oggi mi commuovo, raramente una poesia raggiunge l’altezza delle battute del puttaniere, il Dante dei bordelli e dei pali della lap dance.
Le donne del Pdl sono scese in strada per difenderlo. Ho scritto in strada perchè di solito non scendono in campo, al massimo nei campi.
Santanchè e Gelmini in prima fila a difendere il pedofilo puttaniere che ha sempre rispettato le donne con lo slogan, azzeccatissimo:
Siamo donne non siamo bambole.
Confermo perchè le bambole non pretendono il bonifico, la carta di credito prepagata o la busta in contanti.
Le bambole che piacciono al cavaliere hanno la bocca preformata come quella di Daniela.
Al giornalista che le ha chiesto: Lei viene? Quante volte? La Santanchè, quella che anni fa disse che il puttaniere le vede solo orizzontali le donne, non ha fatto nemmeno in tempo a rispondere perchè una donna del pubblico ha risposto immediatamente: “Sicuramente più di lei” E per una che riesce a venire con uno come Sallusti direi che tutto è possibile, per una donna normale Sallusti al massimo può farle venire il vomito, i brividi.
Comunque Daniela ha potuto rispondere, così: “Anche a lei sarà capitato di fare delle battute, ma lei le sue battute le fa a quelle donne che sono disponibili sul mercato”.
Non risulta che il giornalista in questione abbia un ragioniere addetto ai bonifici mentre è accertato che dalle parti di Via Olgettina e nelle ville del puttaniere ci sia un fiorente mercato delle vacche.
Forse Daniela si riferiva a lui, quello che considera le donne solo se sono in orizzontale.
Poi ha parlato l’ex ministro dell’istruzione, la Gelmini.
L’uomo è uomo. Se poi si chiama Berlusconi e, come ricorda l’ex ministro Gelmini, “ha il gusto della battuta”, non possiamo fargliene una colpa.
Parole sante, specialmente se non vengono capite. La Gelmini è stata a fianco del premier puttaniere tre anni ed ancora non ha capito quando sparava cazzate, faceva battute o raccontava barzellette.
Per lei è sempre vangelo.
Adesso sono tutti a massacrare la povera vittima del vecchio bavoso alla quale non ha ancora fatto le scuse, stanno facendo l’autopsia della sua vita per trovare qualcosa che possa metterla in cattiva luce.
Io non sono certamente un esempio di femminismo. Vivo da oltre 40 anni con la stessa donna e sono ancora convinto che in casa comando io solo perchè ogni tanto tiro una riga per terra, immaginaria, e le dico di non respirami l’ossigeno.
Ho vissuto con lei l’esperienza del femminismo e della liberazione della donna ripetendole in continuazione: l’emancipazione femminile e la liberazione della donna non si fa contro l’uomo, il maschio, ma insieme.
Anche perchè per un maschio abituato da milioni di anni a dire l’ultima parola ci saranno molti problemi di identità, di ruolo, di riadattamento alla nuova realtà.
Per questo dicevo insieme e non contro, per fargli capire meglio che le cose stavano cambiando.
Quanto siano cambiate non lo so, a giudicare dalle vittime di morosi, mariti, amanti, ecc. ecc. non direi molto, ma di una cosa sono sicuro che certe donne, come le fanatiche di Berlusconi, quelle che fanno politica nel Pdl difendendo l’indifendibile, andrebbero prese a calci nel culo.
Sono loro le prime nemiche delle donne.
Chissà se anche a Barbara, che vive una bellissima storia d’amore con Pato, avrà chiesto se viene e quante volte viene.
Ho sempre pensato che esistano sia le donne che le femmine, sono due cose diverse. La donna è un essere completo di tutti gli accessori che è pure femmina, la femmina non ha accessori, alludo a cervello, cuore, dignità, emozioni, specifico per i leghisti.
Anche la mia Lulù è femmina e pur amandola intensamente non ho mai pensato che fosse anche una donna.
Anche se rispetto a certe femmine qualche volta mi viene il dubbio.
Lo stesso ragionamento vale per gli uomini e per i maschi, troppi maschi si credono uomini ma non lo sono.
Non sanno nemmeno cosa sia essere uomini.

Maroni: libri a gratis ai nostri ragazzi. Una promessa che si può mantenere a costo zero, per quello che leggono i leghisti. Sulla padania guardano le figure.


doc270710-0001Tra le tante promesse, come quella di trattenere il 75% delle tasse in Lombardia perdendo di fatto il 3%, una la potrà mantenere veramente ed è quella dei libri gratis ai lombardi, padani.
Per quello che ne sanno di storia e geografia i leghisti la promessa di Maroni sarà a costo zero, se avesse promesso polenta e osei per tutti ed un litro di clinto a testa, avrebbe avuto un costo maggiore.
Alle feste della lega le librerie non esistono, hanno copiato tutto dalle Feste dell’Unità escludendo la cultura per non inquinare la loro ignoranza, ballo liscio, polenta, salsicce, tombola e palloni gonfiabili con il sole delle Alpi ma di libri nemmeno a pensarne.
La padania la comprano per guardare le figure e farsi il cappello per il sole, letto il titolone propagandistico sono già allo stremo figurarsi se sono in grado di leggere un libro.
Nemmeno il film voluto da Bossi su barbarossa sono andati a vedere, dopo che hanno speso un sacco di soldi nostri per una boiata pazzasca, il tutto per non inquinare con un minimo ci conoscenza, cultura sarebbe troppo, le loro certezze padane.
Quindi libri gratis per tutti sarebbe auspicabile anche per far vendere qualche libreria, rigorosamente con il sole delle Alpi, potrei consigliare a Maroni un libro da regalare ai giovani padani, un saggio per non chiedere l’impossibile al cervello dei bimbi : «L’idiota in politica. Antropologia della Lega Nord».
Sempre che i sindaci leghisti non se ne siano accorti e non l’abbiano fatto sequestrare come il sindaco di Sesto calende.
Penso che la promessa di Maroni dei libri a gratis sia la peggiore delusione dei padani dopo l’alleanza con Berlusconi.
Comunque se Maroni non vincesse non vorrei che la promessa vada perduta, sarei disposto a rinunciare a qualche libro dei miei per regalarli ai padani a patto che ne leggano almeno due pagine al mese.

Le truppe berlusconate sono talmente stordite da gridare: basta con la politica. Non si rendono nemmeno conto che sono vent’anni che in Italia non si fa politica.


imagesMi stavo godendo Celtic-Juventus e mia moglie dall’altra stanza mi dice: non fanno parlare Crozza, lo contestano al grido di basta con la politica.
Me lo aspettavo, i bonifici del piduista arrivano ovunque, anche ai testimoni per il processo Ruby figuriamoci se non arrivano a Sanremo.
Il prossimo impegno per le truppe berlusconate sarà a marzo nel Tribunale di Milano, fuori e dentro ovviamente, e lo slogan è già pronto:
basta con la politica! Qui si deve fare giustizia e non politica, assolvete l’utilizzatore finale.
Maestro del coro l’avv. Mavalà, il coro è fornito da Uomini e Donne anziani, panini e bibira dalla sezione del Pdl Vittorio Mangano.
Non ho nemmeno cambiato canale, Sanremo non lo guardo dal 1987 escluse le performance di Benigni e di Grillo quando faceva ancora il comico e non il santone.
Preso dalla tensione, splendida, della partita sono andato a prendermi una sigaretta ed ho visto Crozza mentre imitava Bersani. Niente fischi questa volta ma applausi perchè in Italia puoi fare satira su tutti escluso il piduista, evasore, corruttore, puttaniere e pedofilo.
Le sue truppe presidiano ogni manifestazione dove si parla di lui per guadagnarsi la pagnotta.
Non si sono nemmeno resi conto che anche fare satira su Bersani è politica non solo quando si parla di Berlusconi.
Anzi no, la satira è satira e basta concetto inconcepibile dai cerebrolesi ammiratori del piduista.
Le vecchiette di Uomini e Donne anziani hanno presidiato il Tribunale di Milano per settimane, le portavano con il pulmino con ambulanza al seguito e si accontentavano di un panino ed una bibita, anche se l’avrebbero fatto a gratis.
Depravato lo è senza dubbio, ne abbiamo avuto prova ulteriore con l’impiegata della Green Power alla quale ha chiesto, insistentemente, se viene, quante volte ed in quanto tempo tra le risate dei rincoglioniti come lui avvezzi ad anadare a puttane.
Sono ancora convinti che le puttane abbiano l’orgasmo, lui ne è certo perchè tutte quelle che gli hanno spillato soldi hanno detto che a letto è il migliore. Ovviamente il tutto direttamente proporzionale alla busta in contanti o al bonifico.
Dicevo che un conto è essere depravati ed un altro stupidi e lui tutto è ma non uno stupido. Infatti alle vecchiette di Uomini e Donne che manifestavano al gazebo di fronte al Tribunale di Milano ha offerto panino e bibita mentre alle orgettine che hanno testimoniato in suo favore con testimonianze fantasiose ed incredibili il bonifico mensile.
Alle giovanette che hanno fatto la lap dance con il palo della sua discoteca privata buste in contanti, carte prepagate, Mini Cabriolet e bonifici generosi.
Per me è talmente abituato a pagare le donne da pagare anche le sue mogli ma non come ha fatto con Veronica dopo la separazione a 100.000 euro al giorno, intendo pagare lasciando i soldi sul comodino prima della prestazione, lui se non paga non si eccita.
L’ultima è la consigliera regionale Antonia Ruggiero e le prove le ha fornite il marito stesso.
Comunque non sarà l’ultima, ne verranno fuori ancora, il tipo ha 75 anni ed è da una vita che paga per avere l’amore a ore, è l’unico amore che lui conosce.
La sua educazione sessuale è prettamente fascio-cattolica, basti vedere come tratta le donne, la sua educazione sessuale si è compiuta nei casini di stato, quello è il suo modo di concepire l’amore, la marchetta.
Ogni giorno che passa diventa sempre più depravato, stupido ed insistente e purtroppo troppe donne ridono ed apprezzano i suoi bavosi approcci da osteria/bordello da porto di mare.
Consiglierei al suo architetto di inserire nelle sue ville, oltre al palo per la lap dance dove far ballare le orgettine vestite da suora, un bancone per la mamascia come c’erano nei casini di stato con tanto di ricevute per le marchette.
Alla cassa andrebbero bene le organizzatrici di festini come Sabina Began o la Minetti.
Ad istruire le minorenni quelle che, avendo fatto carriera altrove,  non intendono più dare cattivo esempio ma buoni consigli.
Quelle che si offendono per qualche battuta maschilista ma sono orgogliose dei loro calendari esposti nei tir.
Le amorali che vogliono fare la morale.
Comunque per un festival di Sanremo che ogni anno perde ammiratori è una grande occasione per tirare il fiato, nei giornali non si parla d’altro.
Questa sera Crozza non ci sarà e sarà un problema per l’auditel.
Buon divertimento.

Leggo che parecchi politici auspicano che al Quirinale venga eletta una donna, ieri l’ha detto anche Fini. Io vedrei bene la Brambilla rappresenterebbe al meglio nel mondo che tipi siano gli italiani.


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Per come ha ridotto l’Italia il berlusconismo penso che la Brambilla sia la degna rappresentante, la sintesi dell’italiano medio, la maggioranza silenziosa che governa il Paese dalla liberazione in poi.
Un po’ xenofoba, un po’ razzista ma amante degli animali, un po’ bigotta ma frequentatrice dei viali, timorata di Dio ma peccatrice.
L’Italia dovrebbe cambiare il suo emblema, obsoleto, caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia e sostituirlo con Giano Bifronte.

Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale.
Il ramo di quercia che chiude a destra l’emblema, incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo.
La ruota dentata d’acciaio, simbolo dell’attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell’Italia, sul cui capo essa splende raggiante. Così fu rappresentata nell’iconografia del Risorgimento e così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno unitario (il famoso stellone); la stella caratterizzò, poi, la prima onorificenza repubblicana della ricostruzione, la Stella della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l’appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese.

Noi italiani siamo tutti un po’ Giano Bifronte, viviamo con la doppia personalità dalle cose più banali alle scelte di fondo come la religione e la Democrazia, la politica.
Se lasciamo la nostra auto in divieto si sosta è accettabile, non c’era posto, se la lascia un altro è un rompicoglioni , dovrebbero dargli la multa e portargli via la macchina.
Accusiamo gli evasori ma non didegniamo un po’ di nero, se la figlia del vicino rientra alle tre di notte è certamente un po’ zoccola se lo fa nostra figlia è una con la testa sulle spalle.
Il nostro è un Paese dove per la maggioranza silenziosa e conservatrice il matrimonio, la famiglia, è sacra.
Partecipano al Family Day anche se sono divorziati o vanno regolarmente a puttane, siamo il paese degli utilizzatori finali.
Viviamo a spanne. Intransigenti con gli altri, specialmente se immigrati, di manica larga con noi stessi e la nostra famiglia.
Se in classe con nostro figlio c’è un violento va punito e sospeso, se viene sospeso nostro figlio andiamo a scuola e picchiamo i professori. Come si sono permessi?
Io penso che l’italiano medio sia rappresentato da una signora del mio quartiere, dalla sua filosofia che la dice tutta sul nostro modo di pensare.
Un mattino ero giù con Lulù ed ho visto la signora in questione uscire dal box con la sua auto , una scena allucinante, che spiega più di molte ricerche sociologiche la nostra filosofia.
La sua auto era contromano ed è questo fatto che ha attirato la mia attenzione, mi sono avvicinato per avvisarla ma non ho fatto in tempo, la signora si è fatta il segno della croce ed è partita come un razzo.
Noi siamo il popolo innocente, la colpa è sempre degli altri.  Nessuno è in grado, o merita, di rappresentarci ed è per questo che protestiamo, non votiamo, ci dividiamo su ogni cazzata perchè noi siamo i duri e puri e ci fa schifo tutto perchè in fondo gli unici che meritano di rappresentarci siamo noi stessi.
Purtroppo non raggiungiamo mai il quorum.
Siamo talmente puri ed innocenti da non sentirci liberi se non lo sono anche gli altri, non abbiamo diritti se i diritti non sono di tutti. Spacchiamo il capello in due, troviamo la pagliuzza nell’occhio di chiunque e quindi ci dividiamo. Siamo coscienti che nessuno è in grado di governare da solo purchè non si governi con Monti, con il M5S, anche se in questo caso è il M5S che si chiama fuori. Non va bene neppure Ingroia e la specialità della casa, alludo all’opposizione al berlusconismo, è la lotta intestina.
Non cerchiamo di valorizzare quello che ci unisce ed esaltiamo quello che ci divide.
Noi siamo quelli dalla doppia morale, fatta la morale ad un metro la nostra vale 70 centimetri quella degli altri 30.
Siamo femministi con un ma, anche più di uno. Siamo contro la violenza e poi andiamo a casa a picchiare i figli.
Facciamo il tifo per la Guardia di Finanza che incastra i commercianti di Cortina ma non chiediamo mai lo scontrino. Siamo un popolo che ha in se stesso il peggior nemico, ragioniamo con la pancia e non utilizziamo il cervello. Io penso addirittura che parecchi di noi ragionano con l’intestino, pensa e produce stronzate.
Per questo ritengo che la Brambilla sia la più adatta a rappresentarci  al Quirinale.
Femministi, ma conservatori, ritengo che la Brambilla sia il miglior esempio di testa coda della donna-femmina, che rappresenta anche il testa coda dell’uomo-maschio.
Anche Lulù, la mia cagnolina, è femmina ma è innocente e non può aspirare al Quirinale, non saremmo degni di essere rappresentati da lei.
Quando anche noi avremo una logica, un’etica di tipo protestante, nel senso di integerrima, senza nessun alibi di confessione-assoluzione, potremmo considerarci un popolo civile.
Ce la farà “il più grande piazzista del mondo” (la definizione è di Montanelli) a recuperare almeno in parte i voti perduti?
Io penso di no, ma incrocio le dita, siamo un popolo di promesse ma pochi fatti.
Per la Michela un consiglio, cambi le calze prima di salire al Quirinale.

Il piduista, latin lover da bancomat, ha sempre comprato quello che gli serviva. Dalle donne ai centravanti, dai senatori agli amici ai voti degli italiani. Perchè vi meravigliate?


084847599-5ff0d4be-546c-4cae-a3da-7ec1876c6979A giudicare da come tratta le donne, direi più le femmine che le donne, deve essere uno di quelli che una storia vera non l’ha mai avuta, è passato direttamente dai viali dell’amore alle ville dell’amore.
Persino a capodanno lui ed i suoi amici sfigati per vedere qualche femmmina dovevano farsi mandare le letterine o le veline dai suoi subalterni, quindi nessuna meraviglia per il modo di fare dell’utilizzatore finale.
D’altronde è anche da capire quando aveva 22 anni hanno chiuso i casini e lui si è trovato orfano dell’amore, l’unico approccio che conosceva era quello della marchetta ed è andato avanti con lo stesso sistema l’amore a ore passando dal televisore.
Da interista sfegatato si è comprato il Milan perchè era un affare ed anche lì ha piazzato subito la sua impronta comprando fuoriclasse in nero.
Conosco solo due persone al mondo che hanno tradito la squadra del cuore, lui ed Emilio Fede. Entrambi per interesse.
Noi umani possiamo avere tutti i difetti del mondo ma su una cosa non tradiamo mai ed è la squadra del cuore, è un amore che ci portiamo sino alla fine dei nostri giorni.
Lui no, si è smentito pure in quello,  l’ennesimo voltafaccia di un mentitore di professione. Per quanto riguarda Fede, da juventino considero una fortuna che abbia cambiato passione calcistica.
Ieri l’ennesima bufala del piduista innamorato: restituirò l’Imu.
A parte che l’ha detto come se li mettesse di tasca sua ed ammesso che si possa fare una cosa del genere, cosa impossibile, è come se uno ti scippasse il portafogli e poi te lo restituisse.
Ad ogni modo dato che i suoi fans hanno il cervello limitato è possibile che qualcuno gli abbia creduto.
Ho letto che i suoi fans hanno travolto, con entusiasmo,  la Gelmini e la Santanchè di qui la mia considerazione che se uno ammira la Gelmini deve avere meno cervello di lei, impresa che credevo impossibile ma avevo sottovalutato gli elettori del Pdl. Un derby con quelli della lega, temo che ci vorranno i supplementari ed anche i rigori. Comunque affari loro.
Monti, il servo delle banche, per come la vedo io le ha sbagliate tutte ma una l’ha indovinata: Berlusconi compra i voti, è usura.
Faccio notare che, tolto Achille Lauro, solo i malavitosi sono dediti alla compravendita dei voti.
La campagna elettorale non è ancora finita vedrete che le sparate aumenteranno di intensità e di misura, probabilmente ci prometterà un bonifico mensile come alle orgettine.
Il povero Rag. Spinelli dovrà organizzare un ufficio apposito, non può fare tutto lui, specialmente se lo sequestrano un’altra volta.

Imu, tutti contro BerlusconiMonti: “Compra i voti, è usura”

 

Napolitano: «La crisi è questione sociale. I tagli tutelino le fasce più deboli» O è una supercazzola o allude ai sopravvissuti. Dov’era quando il suo governo Monti ha tutelato il 10% di italiani che hanno il 50% della ricchezza nazionale?


213716931-17fb3ec5-688d-45b6-b80c-69e65c651a77Come premessa una piccola considerazione sul capodanno 2012/2013.
Se i botti di fine anno sono beneauguranti le cose sono due, o nel mio quartiere non hanno capito una mazza o il 2013 sarà come il 1961, l’anno con l’incremento più alto del boom economico.
Non so come mai ma la mia impressione è che è buona la prima.
Il discorso di fine anno non l’ho seguito in televisione, non li seguo dall’ultimo discorso di Pertini, ho letto on line la frase di Napolitano e mi sono meravigliato  del fatto che, se lo pensa davvero, non l’ha detto prima a Monti ed alla Fornero, avrebbe evitato una strage di esodati, precari e disoccupati.
L’welfare del 2012 l’hanno fatto i pensionati.  Oltre il 40% di noi pensionati ha fatto welfare con i figli o i nipoti, conosco intere famiglie con figli che hanno dovuto tornare a vivere con i genitori in quanto impossibilitati a pagare l’affitto o il mutuo della casa.
So di disoccupati, cassaintegrati, con figli che sono sopravvissuti al 2012 grazie ai loro genitori mentre le banche si sono salvate grazie alle regalie del governo. So che i giovani non hanno potuto spiccare il volo mentre le generazioni intermedie hanno dovuto fare ritorno al nido, i più fortunati sono quelli che l’hanno trovato ancora. Siamo tornati a dormire in sala sui divani o in letti di fortuna.
A pochi giorni di distanza da una notizia che ha fatto indignare molti, ma non tutti, mi domando se l’ Italia è un paese civile, normale perchè giusto sicuramente non è. A fronte di milioni tra esodati, disoccupati, precari e giovani senza una prospettiva la notizia della sentenza che ha stabilito in 3 milioni al mese per il mantenimento della Signora Miriam Bartolini avrebbe dovuto far scoppiare una rivoluzione.
Ma sono troppo ottimista verso i miei compatrioti. Premetto che non è una questione di invidia ma di logica, è la prova evidente che la Costituzione non è mai stata rispettata là dove dice che ognuno deve dare in base ha quello che ha.
Se questo fosse avvenuto non sarebbe potuto succedere che il 10% delle famiglie italiane accumulassero il 50% della ricchezza nelle loro mani, se questo fosse avvenuto non sarebbe stato possibile arrivare ad una sentenza che, di fatto, è una denuncia delle disuguaglianze e delle ruberie che questo Paese ha sopportato e supportato dalla liberazione in poi.
In un paese normale nessuno avrebbe potuto scendere in campo con 7000 miliardi di lire di debiti nel 1994 e ritrovarsi nel 2012 tra gli uomini più ricchi del mondo ed a dover concedere alla seconda moglie come mantenimento 100.000 euro al giorno.Per gli smemorati faccio presente che 100.000 euro sono circa 195 milioni delle vecchie lire, al giorno.
Napolitano prima ha avvallato il massacro dei pensionati, del lavoratori, dei precari, dei giovani e degli esodati e poi a fine anno ci viene a prendere per il culo con la frase di cui sopra.
Molti delle fasce più deboli si sono suicidati, altri sono emigrati, altri ancora come ho scritto sopra hanno dovuto ritornare a casa dei propri genitori portandosi dietro i figli. Molti hanno resistito al 2012 grazie alla pensione, tagliata, dei genitori o dei nonni.
Non è tollerabile che uno dei protagonisti di questo scempio, direi strage, venga a dire il 31 gennaio del 2012 i tagli tutelino le face più deboli.
Sul podio dei responsabili di questo scempio, dello stravolgimento della nostra costituzione, al terzo posto c’è Monti. Al secondo c’è la Fornero e sul podio, vincitore per distacco, c’è Napolitano.
Il suo discorso non è un riepilogo dell’anno passato ed un augurio per l’anno nuovo, non è nemmeno un auspicio di tempi migliori, è solamente una presa per il culo.
Non passa giorno senza che nasca una formazione politica nuova, non ne scrivo e non seguo. Tutti si candidano come salvatori della patria, scialuppe di salvataggio, la mia impressione è che la barca andrà a fondo lo stesso ed il mio augurio è uno solo: si salvi chi può.
Per quanto mi riguarda spero che il fondale sia basso, uno che è sopravvissuto alla Democrazia Cristiana ed ai socialisti può superare anche questa prova.
Ha da passà ‘a nuttata ed io sono ottimista perchè, come disse Papà Cervi, confido nella natura ed ho una certezza: dopo un raccolto ne viene un altro.
Mi auguro, auguro a tutti voi, che il 2013 sia l’anno della Costituzione. Che finalmente entri in vigore, venga rispettata.

Giletti non sei democratico, lo interrompi sempre. Impara dalla D’Urso come si fa giornalismo. Possibilmente, prima, passa da Casablanca stordito com’è ti scambierà per una gnocca.


BERLUSCONI: SPERIAMO MAI PIU' SOSPENSIONE DEMOCRAZIADi questo passo arriverà direttamente nelle case degli italiani, alle assemblee condominiali, ospite delle famiglie che vorranno ascoltare il suo verbo dal vivo. Le assemblee di caseggiato le  facevamo noi nel vecchio Pci.
Se spargerà la voce, come ha fatto all’Aquila : Per la gnocca ci penso io, saranno affollatissime.
Non sa più dove andare ma solo a Mediaset lo fanno parlare come piace a lui.
E’ vero che ripete la stessa litania a memoria ma ad una certa età se ti interrompono perdi il filo e non puoi spiegare “pianamente” alla gente il tuo programma, non si può ragionare senza condividere il suo pensiero e senza una claque che applauda incondizionatamente tutte le fesserie che dice.
Gelli ha costruito la P2 nell’ombra ed a freddo, senza agitarsi, avendo presente chi e perchè andava coinvolto, ricattato o corrotto nell’interesse di una loggia massonica segreta che doveva occupare l’Italia con un colpo di stato indolore, possibilmente votato dagli elettori travolti dalla propaganda subliminale e non,  come poi è avvenuto.
Lui adesso è una macchietta della P2 che pretende solo lacchè e servitù allineata, invano. Pare che lo ascoltino solo a Milanello ma, anche lì, l’effetto iniziale del grande motivatore è già finito. Con la Roma non ha funzionato.
Se l’opposizione non si buca le gomme da sola vincerà alla grande, con un giro di distacco ed il problema è proprio questo, l’autolesionismo del centro sinistra che sbaglia tutti i rigori.
Nel Pd c’è già chi si propone per la lista di Monti ed io ritengo che sia un fatto altamente positivo, era ora che si dessero una ripulita.
Fatelo sparlare andrà tutto a vantaggio di chi si è sempre opposto al partito del padrone. E’ sempre più agitato e sempre più nel pallone.
A questo punto mi auguro che vada veramente da Santoro, magari andasse anche da Gad Lerner, così ci potremo divertire e goderci il suicidio in diretta.
Per dare un tocco in più consiglierei a Santoro di mettere in prima fila Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna, per una volta, con una minigonna vertiginosa e ne vedremo delle belle, andrà in testacoda una decina di volte.
Anche Vauro potrebbe vestirsi con una minigonna inguinale, tanto a mezzanotte sarà rincoglionito del tutto, lo scambierà per la nuova Carfagna e gli chiederà il N° di cellulare per invitarlo ad un festino in villa.
L’importante che anche le vignette siano improntate sulla figa, infoiato del tutto  probabilmente vorrà raccontare qualche barzelletta.
Giletti non l’ho mai visto, l’unica cosa che so di lui è che è juventino, ma se è in tv alla domenica è chiaro che fa programmi nazional popolari, da rincoglionimento di massa insomma, ed allora come mai non  ha fatto una domanda al piduista innamorato sull’ultima fidanzata?
Dato lo stato confusionale in cui si trova il caimano innamorato avrebbe potuto andare in confusione, per via dell’harem di orgettine sempre a disposizione tramite bonifico, e Gilletti avrebbe fatto una bella figura, alla Barbara D’Urso, dandogli un aiutino:
Presidente, è quella del calippo, quella che piace tanto alla Marina.
Comunque, caimano o no, ne vedremo delle belle i giornali maggiori ed i soliti poteri forti si stanno già organizzando al servizio di Monti.