Se la nuova politica è questa siamo messi peggio di prima. La moneta è la stessa, da una parte il pregiudicato e dall’altra l’ex comico. Dal populismo calato dall’alto al populismo raccolto dal basso. Sempre letame è.


images«Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, l’M5s avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico».
Appena letta questa frase ho scritto un post, oggi ne scrivo un altro perchè pare che penne illustri del giornalismo, o comunque famose, se ne siano accorte pure loro. Dietro questa frase c’è tutta la strategia ed il cinismo del duo Grillo-Casaleggio, si capisce perchè tentino in tutti i modi di condizionare i portavove.
Chiarisco subito che la maggioranza dei portavoce eletti nel M5S sono encomiabili, si impegnano duramente per cambiare questa società e quando si renderanno conto di essere strumentalizzati dal duo Grillo-Casaleggio saranno già in grado di volare da soli oltre il recinto nel quale con la scusa di uno statuto non statuto sono stati rinchiusi.
Berlusconi è un genio, è sceso in politica ed attraverso le sue televisioni si è creato il consenso su misura ampliato poi con l’occupazione della televisione di Stato.
Se consideraimo che l’esito delle elezioni in Italia è determinato da un milione e mezzo di elettori ci rendiamo conto della potenza che hanno gli strumenti in mano al piduista, più di 6 milioni al giorno è la media dei teledipendenti, 4 volte quelli che servono.
Il duo Grillo-Casaleggio ha avuto l’altra idea geniale, non avendo televisioni sulle quali seminare consenso, hanno deciso di cavalcare l’onda, l’emotività della massa, il gregge che sempre e comunque segue il flauto del momento.
Non fa niente se eri a favore dell’amnistia, non se ne ricorda più nessuno, l’importante è cogliere l’attimo nell’animo della massa anonima per non avere percentuali da prefisso telefonico.
Un cinismo colossale, una spudoratezza indecente.
Puoi fare tutte le giravolte che credi, nel tuo interesse, ed è come andare con il surf: l’importante è tenere la cresta dell’onda e nessuno si ricorderà che vai in contraddizione, che predichi bene e razzoli male. L’importante è dare voce alla maggioranza qualunque cosa proponga, in modo particolare se viene dalla pancia.
E’ cosi che il nazismo ha conquistato la maggioranza silenziosa del popolo tedesco e quando si è svegliato lo ha fatto per via delle bombe che cadevano sulle loro teste, ma era tardi, la frittata era fatta. E che frittata.
La frase del duo Grillo-Casaleggio è di un cinismo e di una ferocia senza pari, dicono chiaramente che il loro progetto politico non ha niente di specifico ma è una ricerca dell’onda migliore e più forte per andare al potere.
Ovvio che per farlo vadano bene tutti gli strumenti e quindi se la politica fa schifo si semina sullo schifo, se gli ideali sono rasoterra niente di meglio che sostenere che la destra e la sinistra, ideologicamente, non esistono più. Oggi l’ideologia è la non ideologia, se la massa scoreggia con la pancia non si cerca di connetterla al cervello si amplifica la scoreggia ed il gioco è fatto.
Le percentuali non saranno da prefisso telefonico, tutt’altro.
Se per raggiungere l’obiettivo si è disposti a tutto ecco che serve una strategia che coinvolga tutti i delusi, gli arrabbiati, gli schifati senza nemmeno chiedersi da dove vengano e dove vogliano andare, tanto il programma lo faremo noi e loro dovranno attenersi allo scritto.
Fortunatamente gli eletti sono molto meglio di chi li guida, li vorrebbe guidare come pecore, ma il giochino durerà poco. Sono intelligenti e non ci metteranno molto ad accorgesi della situazione.
Una considerazione la voglio fare, da fuori ovviamente. I loro capigruppo non so chi li abbia scelti ma, guarda caso, sono tra i più orotodossi alla linea. Hanno delle cadute di stile, di educazione, che sono illuminanti ed è forse per questo che sono stati eletti. Dalla Lombardo a Crimi a quelli nuovi sembra vogliano tutti fare sfoggio di sarcasmo per salvarsi dalla cazzate fatte in serie.
Ma non so chi sia il loro autore, per fare satira e sarcasmo ci vuole testa, capacità, anche perchè fa più male il fioretto che non la spada ed è da tempo che Grillo non usa più il fioretto, da quando non usa più gli autori che hanno fatto la sua fortuna come comico.
Per sentire Grillo io stesso ho avuto la costanza di subirmi il Festival di Sanremo che non guardavo da decenni.
Bei tempi quando faceva il comico ed accendeva candele nel cervello del pubblico, adesso sembra un sacrestano che corre a spegnere le candele che i suoi portavoce accendono nel buio della politica.
Se la sinistra, Carlo Marx, volevano istruire ed evolvere il proletariato, la massa, lo stesso Don Milani si è impegnato in proposito, il duo Grillo-Casaleggio non si pone per niente il problema perchè il suo obiettivo è il potere da raggiungere cavalcando l’onda per evitare di avere percentuali da prefisso telefonico.
Sulla prefazione del Capitale ho letto questo:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Don Milani aveva appeso un cartello nella sua casa:
Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo che prenderai domani.
Non mi risulta che Marx, Don Milani, Che Guevara e tutti i grandi che hanno lottato per gli ultimi si siano mai preoccupati delle percentuali o di mettere il bavaglio ai loro portavoce.
Volevano la rivoluzione e guardavano lontano coscienti che la battaglia sarebbe stata lunga e difficile, infatti non è ancora conclusa. Certamente erano privi del cinismo calcolatore del duo Grillo-Casaleggio che non mettono nel programma il problema dei clandestini per non perdere voti.
Venghino, venghino signori, mandiamoli a casa tutti. Votate il M5S.
Che poi vengano da casa Pound, dalla lega, dalla sinistra incazzata e delusa o da neofascisti non ha importanza, l’importante è che il risultato non sia da prefisso telefonico.
Grillo, o Casaleggio sono  come Boniperti quando disse la famosa frase: Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.
Intendeva sportivamente, Boniperti.
Loro no, vincere è l’unica cosa che conta e non importa sulla pelle di chi, anche se si tratta di una mamma in mare che ha  ancora il cordone ombelicale attaccato al suo bambino, in fondo al mare.
La pancia della massa non capirebbe e le percentuali scenderebbero troppo.
Non è più il minculpop dei fascisti o di Berlusconi che mette il letame nella testa della gente è la grandezza del letamaio che determina la linea.
Più letame c’è è più aumentano le precentuali nelle elezioni.

 

La strategia, scaltra ma autolesionista, farà in modo che il M5S sia tagliato fuori da ogni incarico istituzionale. Io sono dispiaciuto ma la colpa è loro, puntando alla distruzione dei partiti hanno fatto in modo che diventassero un corpo unico contro chi vorrebbe la loro fine. Una volta che li avranno fatti fuori, politicamente, riprenderanno la lotta tra di loro.


imagesIn un mese ne abbiamo fatti fuori 5, adesso faremo fuori gli altri. I partiti sono finiti, devono morire, devono andare a casa tutti perchè adesso siamo arrivati noi che siamo il nuovo ed il futuro.
Ma i partiti sono l’essenza della democrazia, il filtro della “democrazia” diretta che altro non è che un presidenzialismo o l’anticamera di un regime. Il populismo che elegge il capo supremo.
Si, lo so, la democrazia è piena di difetti ma è liber
a. Come sono pieni di difetti i partiti ed è proprio questo che, per assurdo, rappresenta la democrazia.
Il M5S è gestito come era gestita l’Argentina di Peron, il Cile di Pinochet, la Cuba di Castro ed il fatto che il popolo condivida in toto o a larga maggioranza  le idee del capo non significa che sia democrazia.
Nemmeno la dittatura del proletariato può superare in valori la democrazia.
Non puoi presentarti davanti alle istituzioni, al Presidente della Repubblica, al presidente incaricato di fare un governo dicendo: noi ci chiamiamo fuori e voteremo solo quello che condivideremo sino in fondo.
Ci siamo ma non vogliamo esserci, ci siamo fatti eleggere per cambiare le cose ma per cambiarle vogliamo il plebiscito, alla Peron.
Un giorno si e l’altro pure dichiarate che destra e sinistra non esistono più, che i partiti devono morire perchè non hanno più senso e fate la conta delle teste che,  credete, di avere fatto saltare. Fini, Bersani, Prodi, Marini. Non vi siete risparmiati nemmeno la battute cretina quando il vostro capogruppo, Lombardi, ha detto che le sembrava di essere a Ballarò.
L’inciucio l’avete voluto voi, dobbiamo ringraziare voi se il governo nasce a larghe intese facendo incazzare anche quelli che li hanno votati sia a destra che a sinistra.
Fatte le debite proporzioni, e non me ne vogliano i nostri martiri della Resistenza, la vostra supponenza e la vostra superbia, a meno che il vostro atteggiamento non sia voluto e programmato perchè sarebbe veramanete un tentativo di golpe, un attacco alla democrazia, ha fatto si che partiti incompatibili tra di loro, ideologicamente diversi tra di loro come lo erano i resistenti si riunissero per combattere contro chi considerano il nemico comune non solo di se stessi ma anche della democrazia, quelli che li vorrebbero morti.
La politica è una cosa seria ed è come la società che rappresenta, può essere di alto o basso profilo, onesta o disonesta, ma in tutti i casi si deve essere in grado di fare politica.
Anche per fare una politica disonesta ci vogliono delle capacità, quelle che voi avete dimostrato di non avere.
Adesso, in nome della democrazia che voi stessi volete demolire con la partecipazione diretta il plebiscito di cui sopra, chiedete la poltrona del Copasir, o del controllo della Rai ma vi hanno messo nel sacco.
Come avrete notato non ci siete solo voi all’opposizione, ci sono I Fratelli d’Italia, Sel, forse la lega e qualche altro e quindi non potrete nemmeno accusare il governo, se nascerà, di non aver dato rappresentanze alle opposizioni blaterando di golpe istituzionale, di colpetto di Stato.
Se devo assegnare il Copasir all’opposizione lo assegno a Fratelli d’Italia che si riconosce nella Costituzione e nella democrazia rappresentativa o lo assegno ad un movimento che un giorno si e l’altro anche grida, urla che devo morire?
La risposta datela voi.
Avevate l’occasione di cambiare veramente le cose. Ammesso che Bersani, come dice Grillo, vi abbia chiesto solo i voti ( cosa tutta da dimostrare) potevate dire: caro Bersani noi siamo disposti a far nascere un governo votando la fiducia a questa condizioni: A, B, C, D, E, magari in streaming così tutta Italia avrebbe potuto prendere atto di chi, eventualmente, fa il doppio gioco o chi fa quello delle tre carte.
Non l’avete fatto, avete chiesto a Napolitano che desse l’incarico al M5S in base al voto che il popolo italiano come se i voti agli altri partiti, che facciano piacere o no, fossero venuti dalla luna, come se solo i vostri avessero il bollino blu.
Io, politicamente, non vi sopporto ma sono più dispiaciuto di voi se vi taglieranno l’erba sotto ai piedi perchè voi, in questa situazione, eravate l’unica nostra speranza di cambiamento.
Vi siete fatti prendere in giro dai vostri ideologi che vi hanno illusi di votare per il cambiamento salvo poi chiudere le porte ad ogni possibilità e badate bene che anche se Bersani è considerato uno stupido persino dai suoi è l’unico che vi ha offerto questa possibilità, vi ha aperto la porta.
Voi invece di cogliere l’occasione l’avete sbeffeggiato, l’avete deriso, l’avete preso per il culo e tutta Italia vi è venuta dietro e che risultato avete ottenuto?
Che la politica vi ha dato una lezione, i partiti che sono defunti o quasi vi hanno dato una lezione di democrazia e di forza perchè vi hanno reso impotenti.
Adesso affideranno il Copasir alla Meloni, una neo fascista, e di questo dobbiamo ringraziare voi non Bersani o il Pd che ha miliardi di difetti ma rispetta le istituzioni, le regole , la Costituzione.
Si sono dilaniati al loro interno per incapacità, correnti, tutto quello che volete ma alla fine dovrete sempre aggiungere una cosa: piaccia o non piaccia, condiviso o non condiviso, hanno il senso dello Stato.
Quello che voi non avete, voi avete solo il senso del Movimento.
Adesso potete girare tutta Italia in camper, potete scrivere tutti i post che volete contro l’inciucio della partitocrazia. Travaglio potrà fare il suo sermone settimanale contro l’inciucio che dura da vent’anni e che finalmente per la gioia di Travaglio è emerso alla luce soddisfando totalmente il suo enorme ego di giornalista d’assalto al di sopra e meglio di tutti che aveva intuito tutto già vent’anni fa ma resta un fatto:
che l’occasione l’avete persa voi e mi auguro che non sia stata rifiutata per calcolo elettorale perchè sarebbe ancora più grave. Non solo per la democrazia della Repubblica parlamentare ma perchè sarebbe un tradimento verso chi vi ha dato il voto per un cambiamento.
Io non ho mai scritto di inciuci sotterranei, come fa Travaglio che è un divo, ho sempre scritto di progetto P2 che si è infiltrata trasversalmente nei partiti e li rende impotenti specialmente nel centrosinistra, centrosinistra che grazie alla propaganda dominata dalla P2 non è mai riuscita ad avere i numeri adatti per cambiare le cose.
L’unica volta che  è riuscita ad avere i numeri alla camera, grazie al porcellum, guarda caso è mancato l’unico appoggio che avrebbe permesso di cambiare le cose per la prima volta anche al senato.
Siete mancati voi, vi siete tirati indietro.
Inutile dire che farete il cambiamento quando tutti saranno andati a casa e di partiti saranno morti del tutto e voi avrete il 60% è ancora più grave e se il popolo, la massa, non lo capisce sarà causa del suo male.
La diretta streaming con Letta ha dato la misura dei limiti che avete, un conto è fare satira, prendere in giro i politici, scrivere post deliranti che siete costretti a rimangiarvi il giorno dopo, un altro è fare politica nell’interesse di un Paese e non di un movimento ed è su questo piano che Letta vi ha massacrati.
Non sono un credente ma la battuta su Dio è stata micidiale, altro che Ballarò.
Ogni giorno tutta Italia è in attesa del post di Grillo, urla, vomita, sbava, e tra una batuta e l’altra mette cose interessantissime, da condividere se si potessse, peccato che tutto questo casino serva a poco, direi a niente. Ho la netta impressione che tutto questo sia per soddisfare il suo ego che è ancora più grande di quello di Travaglio, ognuno parla per se, per dimostrare di avere ragione ma nessuno parla o si impegna per tutti, per gli altri. Una gara a chi è il più bravo giocata sulla pelle della povera gente perchè se quando si arriva al punto in cui bisogna incidere chi ha in mano il bisturi si rifiuta per manifesta superiorità intellettuale.
Intanto il malato muore.
Tutti insieme appassionatamente date pure le colpe ai partiti, in modo particolare al Pd, alla partitocrazia, a Berlusconi. Per me saranno solo e sempre cazzate, come diceva Guccini ci sarà sempre un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate, e sapete chi è il Bertoncelli?
E’ il M5S. Ci sarebbe anche Travaglio ma non è stato eletto, è il M5S che si è trovato in riva al fiume mentre io stavo annegando e non mi ha allungato il braccio.
Vuole farmi affogare? Non ci riuscirà perchè io sono sopravvissuto alla Democrazia Cristiana ed alla P2 di Berlusconi, sopravviverò anche al M5S.
Scateniamoci pure con la satira e con le vignette ma cerchiamo almeno di capire chi abbiamo veramente alle spalle che cerca di farci la festa e se Bersani è di fronte a noi, mentre lo stamo prendendo per il culo, sappiate che quello che ci hanno infilato non è un bastone ma ha un nome ed un cognome.

Dopo 67 anni di Repubblica ci siamo accorti che non abbiamo più il re ma ci sono rimasti vassalli e valvassori, almeno nel Pd. Ognuno pensa al suo ducato. A destra hanno ancora un re.


feudo_15Che il Pd sia da considerare di sinistra non l’ho mai pensato, almeno riferendomi al suo gruppo dirigente, altra cosa sono i suoi elettori tra i quali ci sono moltissimi ex elettori del Pci che alle primarie hanno votato Bersani convinti di spostare l’asse del partito a sinistra.
Abbiamo visto che non è così. Non solo il Pd non ha un dirigente di livello da potere essere considerato capo carismatico, un monarca di sinistra per intenderci e per rimanere nell’assurdo della provocazione, ma ha in se i difetti peggiori della Democrazia Cristiana è diviso in vassalli, ducati. Indipendenti da un re che non c’è ed al quale rendere conto ed è per questo che ognuno di loro di dedica al suo ducato, al suo interesse, ai suoi elettori che sperano di ricevere gli avanzi del banchetto.
Non si riconoscono in un progetto, in un ideale, si uniscono e si riconoscono tra di loro solo quando ci sono da difendere i loro interessi, i loro privilegi, in totale disprezzo dei loro elettori.
I loro elettori sono quelli che hanno garantito a questi parassiti della politica di stare in parlamento per decenni, sono entrati in parlamento con i capelli lunghi o il ciclo e ci sono ancora oggi che non hanno più capelli o sono in menopausa.
Quindi sentire la Finocchiaro che rivolta ai suoi elettori che contestano il mancato appoggio a Rodotà, strappando la  tessera, con disprezzo nello sguardo e nelle parole fa rivoltare anche chi non l’ha votata. Ma cosa vogliono questi qui? Disse colei che ebbero pure il coraggio di proporre per la presidenza della Repubblica.
Secondo lei i suoi elettori devono solo pagare la gabella che garantisca la poltrona a sua signoria senza lamentarsi, senza aprire bocca.
La buona notizia è che il Pd si è suicidato da solo, purtroppo ci sono delle conseguenze collegate agli interessi di questi miserabili eletti in Parlamento che coinvolgono anche noi, seriamente, avremo un altro governo della P2.
Nemmeno Gelli avrebbe sperato durasse tanto dopo che i giochi sono venuti allo scoperto da oltre un decennio.
Più volte ha “benedetto” Berlusconi il quale ha portato avanti il suo progetto con l’aiuto dell’indifferenza dei partiti o della presunta superiorità, superba, di certa sinistra.
D’Alema, dall’alto della sua presunzione, era convinto di metterlo nel sacco con la Bicamerale mentre i suoi cercavano di rassicurare il piduista sul fatto che non gli avrebbero toccato i suoi interessi.
Tolto Prodi Berlusconi se li è inculati tutti.
Scusate l’eufemismo ma è l’unica frase che rende bene l’idea.
Troppe anime all’interno del Pd era ovvio che dovesse esplodere alla prima spinta forte in favore del cambiamento, che avrebbe intaccato i loro interessi, e la delusione per i suoi elettori è che nessuno degli eletti na avuto il coraggio di fare una scelta di rottura e di sinistra lasciando andare le margherite per la loro strada.
Tutti a festeggiare lo scampato pericolo. Ignoranti e presuntuosi come sono, politicamente, non hanno capito che il capolinea è alle prossime elezioni, dovranno scendere dal treno o dalla giostra.
E’ la risposta che l’elettore del Pd darà alla Finocchiaro: ecco cosa vogliamo, farvi sparire dalla scena politica, farvi andare all’Ikea a piedi come tutti.
Il sovrano non c’è, escluso il Pdl ovviamente e forse nel, ma non lo dico. Ciò che è certo è che nel Pd sono rimasti tutti gli altri della piramide.
Chiedo scusa a tutti, ho corretto il titolo. Preso dall’euforia di scrivere ho scritto: a sinistra, invece alludo al Pd. Che non è sinistra.

Confesso che non ero così ottimista, la superbia e l’arroganza della Finocchiaro mi aveva fatto supporre che si salvassero anche questa volta. Non ci sono riusciti.


indexUn giornalista ha fatto notare alla Finocchiaro che gli elettori del Pd erano in rivolta e la Finocchiaro ha commentato sprezzante: ma cosa vogliono questi qui. Ha sentito la base? Non ho sentito la base, mi pare che abbia pure aggiunto: non ne ho bisogno.
Volevano semplicemente che venisse rispettato il loro voto ed in modo particolare quelli che hanno votato Bersani alle primarie convinti che tenesse il Pd leggermente a sinistra.
Non è questione di vecchio o nuovo, Rodotà è molto più nuovo di molti di loro, e questione di superbia ed incapacità mischiate insieme, una mancanza di rispetto degli elettori che ha bruciato milioni di voti depauperando una eredità che hanno mostrato di non meritare.
Mi spiace per i miei vecchi compagni che ho visto volantinare al mercato per il Pd.
Non ho mai visto uno della margherita a volantinare ai mercati, almeno nella mia zona.
Bersani ha mostrato dei limiti inimmaginabili se fosse stato intelligente avrebbe provocato le correnti interne prima ancora delle elezioni per fare chiarezza senza aspettare le elezioni del Presidente della Repubblica e farsi impallinare dai soliti noti o dai soliti ignoti.
Devo ammettere che i più giovani, i neo eletti del Pd si sono dimostrati più corretti ed onesti invitando a votare Rodotà sin dal primo voto. Gli altri hanno lavorato come carbonari e spero che rimangano segnati indelebilmente dalla polvere nera.
Non sono un esperto di dietrologia e men che meno di bassa chimica politica, quello che io no notato e non da oggi è che la base del Pd fa sempre o quasi discorsi di sinistra mentre il suo gruppo dirigente mi sembra figlio del doroteismo più conservatore.
Da Wikipedia:

I dorotei furono una delle correnti politiche più rilevanti della Democrazia Cristiana. Per tradizione e cultura politica, l’area dorotea ha sempre rappresentato la parte conservatrice della DC, collocandosi su posizioni rigidamente anticomuniste e molto attente alle ragioni delle gerarchie ecclesiastiche e del mondo industriale.

Storicamente hanno assunto una posizione centrale all’interno della dialettica tra le anime della DC. Collocati tra una destra interna di scarsa rilevanza e un’area di sinistra molto influente, rappresentavano l’elettorato cattolico e gli interessi del ceto medio avverso al comunismo.

Nei lunghi anni di attività politica e di governo della Democrazia Cristiana, la corrente dorotea ha affrontato trasformazioni, scissioni e contrasti al proprio interno. Tuttavia il doroteismo ha rappresentato un approccio, prima di tutto politico e culturale, che è stato sempre largamente presente all’interno del partito.
Io non so chi guida i dorotei del Pd, so che ci sono e si guardano bene dall’uscire allo scoperto. Me ne rendo conto ogni volta che ci sono di mezzo i diritti delle persone, questioni etiche care al Vaticano ed ogni volta che si presenta l’occasione per un, serio, cambiamento.
Regolarmenne affossano tutto e paralizzano il partito.
Non ho molta simpatia per il M5S ma se hanno una proposta buona, un’idea valida essa diventa la mia.
Tranquillizzo subito i simpatizzanti del M5S, almeno quelli che un giono si e l’altro anche mi scrivono nel blog che sono uno della sinistra superata, obsoleta.
Come me ce ne sono a milioni purtroppo non abbiamo ancora trovato qualcuno in grado di rappresentarci, anzi dico di più: che meriti di rappresentarci.
Certamente non può rappresentarci la Finocchiaro o quelli che sostengono Amato e meno ancora di tutti quelli che ritengono doveroso un accordo anche con il Pdl.
I voti del Pdl sono indecenti, come lo sono quelli del Pd che si sono venduti eticamente e moralmente agli inciuci.
Ieri un grillino, esperto in dietrologia, mi ha detto che il Pd deve mettersi d’accordo con Berlusconi per salvarsi dai casini del Monte dei Paschi di Siena e per salvare il piduista.
Ho risposto che dei casini del Monte non me ne frega niente e se qualcuno ha sbagliato deve pagare ed una cosa è certa, i grandi elettori del Pd favorevoli a votare Rodotà sono interessati alle vicende del Monte dei Paschi di Siena come me, cioè zero.
Hanno semplicemente condiviso le istanze e le speranze della base.
Votare un canditato del M5S non è un ricatto se il canditato è meritevole e Rodotà lo è. Aggiungo che chi si sente “obbligato”, “ricattato” dal M5S commette lo stesso errore dei grillini quando si rifiutano di fare un accordo con il Pd su pochi punti base che dia un segnale di cambiamento.
Tutto ciò a portato alla paralisi e la pretesa del 51% per governare da soli è inaccettabile, solo se arrivassero al 51% prendendosi le responsabilità di governo sarebbe accettabile perchè avrebbero dimostrato di aver fatto bene.
Chiedere il 51% dall’opposizione, senza sporcarsi le mani con i problemi reali, è troppo comodo ma rende sino ad un certo punto se non inizi ad incidere i bubboni è propaganda populista allo stato puro.
Bersani ha preso atto ieri sera della realtà esistente da quando è nato il Pd: uno su quattro è un traditore, sbagliando ancora una volta. Il Pd non ha mai avuto una linea, su molti temi ha lasciato libero campo alla coscienza individuale ed infatti sui grandi temi è sempre uscito diviso, la diversità in politica non paga, la società civile migliora nella diversità, si evolve, ma in politica ci vuole una sintesi che sia compatta, condivisa, rispettata da tutti.
Non è la prima volta che per eleggere un presidente si vota 20 volte o più, per eleggere il migliore, Pertini,  mi pare che ce ne sono volute 18.
Per altri il “migliore” può essere stato Leone, ma anche per eleggere Leone hanno votato 23 volte.
Adesso resta da vedere se tra le macerie del Pd è rimasto qualche sopravvissuto che abbia il coraggio di votare Rodotà, Sel si è già espressa,  se i numeri lo consentiranno perchè una cosa è chiara: chi lavora all’inciucio non voterà certamente Rodotà.
Il gesto di Bersani, alludo alle dimissioni, non ha niente di nobile è solo la conseguenza della sua incapacità politica che non ha colto in tempo i segnali che arrivavano dai suoi elettori molto prima che gli arrivassero i segnali dal M5S.
Ero contrario al’incontro con Berlusconi, figurarsi se sono favorevole all’incontro con i Montiani che ritengono necessario il coinvolgimento del Pdl, quelli che io chiamo i rappresentanti della P2, incontro che Bersani si ostina a cercare.
Larghe intese per superare delle crisi economiche ne abbiamo già avute, anche per superare l’orrore del terrorismo, ma questi hanno scambiato larghe intese di livello come quella tra Moro e Berlinguer, che ha portato ad un governo con l’astensione del Pci,  per la sagra dell’inciucio.
Se fossero stati furbi, se avessero fiutato il vento, i candelotti per abbattere il partito li avrebbero messi prima delle elezioni, durante il governo Monti, la colpa che faccio al gruppo dirigente è di averlo fatto nel momento più sbagliato e più difficile, senza un governo e senza un Presidente della Repubblica.
La risposta ed il tono della Finocchiaro è l’emblema di quello che è successo ieri.
Questi sono fuori dal mondo, vivono in un mondo blu, come le loro auto.
Non vorrei che la pochezza e l’insipienza del Pd non ci regalasse un Presidente della Repubblica nominato sull’asse Berlusconi-lega-Monti con i dorotei del Pd.
Io non credo che sia tutto da buttare nel Pd, credo però che siano tanti quelli che devono andare a casa e dimettersi non solo dal partito ma anche dalla politica.
Cambino mestiere, di danni ne hanno fatto già troppi.
P.S. Lega e Pdl hanno dimostrato contro il Pd e Prodi,  dopo vent’anni non hanno ancora capito che il Pd non ha un padrone unico, sono una cooperativa di vedute diverse ma un difetto non l’hanno: non ubbidiscono agli interessi di uno solo. Diversificano? Diciamo che diversificano, non hanno un Berlusconi che paga e va difeso comunque.

Tutta Europa trema all’idea del ritorno del piduista con il condono tombale. Gli unici che dovrebbero fare qualcosa di tombale sono gli elettori seppellendolo una volta per tutte.


fan_tatuaggio_berlusconi--400x300Come ho già detto vivo questa campagna elettorale con distacco, cerco di non farmi coinvolgere dalle montagne russe dei sondaggi auspicando che ci prendano come quelli che davano Renzi vincente con distacco.
Mi stupisce, o forse no la mia è ironia, che ad ogni cazzata del piduista tutta l’informazione parlata o scritta gli dia retta e facciano degli speciali per spiegare al popolino che il rimborso dell’Imu non si può fare, oppure per spiegarci quanto costerebbe e dove andare a prendere i soldi.
I soldi comunque li prenderebbero sempre dagli stessi, lavoratori , pensionati, artigiani e piccoli imprenditori.
Non mi stupisce invece che il 40% degli italiani credano nel condono tombale, gli evasori piccoli e grandi sono tantissimi in Italia sono molti di più degli scontrini che dovrebbero emettere, come le case, gli appartamenti sono molti di più di quelli che risultano al catasto.
Prendo atto del solito autolesionismo della sinistra, ammesso che il Pd si debba considerare sinistra, e che non si rendono conto che continuando così regaleranno il senato al centrodestra.
Noto, con dispiacere, che anche Ingroia non si rende conto del rischio e mi costringerà a votare disgiunto alla camera in un modo ed al senato in un altro.
Considerato che abbiamo delle leggi elettorali ad personam come quelle fatte per il bandito piduista non sarebbe male che gli aspiranti leader facessero un corso di strategia altrimenti questo qui governerà anche da imbalsamato come un faraone.
Noto che viene sfruttata al massimo la situazione del Monte dei Paschi di Siena dimenticando che le banche, rosse, bianche o nere, sono sempre una espressione dello strozzinaggio di Stato, hanno la licenza mentre lo strozzino di quartiere pratica in nero e qualche volta con la pistola puntata alle tempia del debitore.
Non c’è un politico indagato, solo manager come sempre, ciò non toglie che su questa vicenda venga fatta una speculazione a scopo elettorale.
In attesa delle conclusioni della magistratura ci sta tutto esclusa una cosa, la speculazione della destra che ha depenalizzato il falso in bilancio per favorire il puttaniere, piduista, pedofilo padrone delle televisioni e non solo.
La preoccupazione mondiale: “Roma tornerà una minaccia per l’Europa”. Nei governi e nella finanza scatta l’allarme”, dimostra solo una cosa secondo me che vedrò di esporre.
Il problema non è Berlusconi. In qualsiasi altro paese del mondo se ne sarebbero liberati da anni con elezioni democratiche, l’avrebbero ritenuto impresentabile ed inaffidabile gli stessi capitalisti che fanno classifica  come lui in quanto corruttore e concorrente sleale anche per il liberismo dei mercati che va tanto di moda.
L’avrebbero fatto fuori gli stessi banditi della finanza mondiale perchè anche nella malavita c’è una certa etica che tutti rispettano senza invasioni di campo e quando succede che qualcuno sgarra si passa subito alal resa dei conti. Come fanno le mafie.
Lui si ritiene, comincio a pensare che lo sia, il più furbo di tutti e quindi cerca di fregare tutti come ha fatto con la Marchesina Casati in poi, trovando pure dei prestanome che si fanno condannare al posto suo.
E’ un genio, spende milioni in puttane e fa pagare tutto ai guardoni delle sue tv.
Sembra un benefattore ma non sgancia un centesimo dei suoi, non ha mai sganciato un centesimo dei suoi nemmeno quando ha scippato la villa di Arcore alla Marchesina Casati.
Pagata 500 milioni di lire a rate, pochi mesi dopo sarà ritenuta dalla Cariplo garanzia congrua per un finanziamento di 7 miliardi e 300 milioni.
Non so se tutto questo sia dovuto al fatto che è unto dal signore certamente è oliato, bene, sia dalla Cariplo che dal Monte dei Paschi di Siena. Collaborazione intensa con il Monte dei paschi di Siena, vedere alla voce: bonifici alle orgettine.
Con l’Imu è la stessa cosa, ammesso che la rimborsi, si spaccia per benefattore ed invece “spenderebbe”, “renderebbe” i soldi già versati da noi con una differenza: con la sinistra ci renderebbe i soldi dell’Imu e con la destra ci scipperebbe il doppio con imposte indirette per coprire il buco.
Il solito gioco delle tre carte, la sua specialità.
Tornando a noi ed ai titoli dei giornali della finanza mondiale: Roma tornerà una minaccia per l’Europa.
Sapete perchè i giornali non titolano Berlusconi tornerà una minaccia per l’Europa?
Perchè il problema non è Berlusconi, come ho già scritto nel resto del mondo se ne sarebbero liberati già da tempo, ma l’elettorato italiano. Quei banditi, evasori, mafiosi che da soli non ce la farebbero ma che con l’aiuto di buona parte dell’elettorato cerebroleso italiano gli hanno permesso di governare per quasi 18 anni di fila.
I tipi come questo qui:

Disoccupato si tatua viso di Berlusconi sul braccio: “Ci ha salvati dal comunismo”

 

Non mi meraviglio del fatto che secondo Berlusconi Mussolini fece delle cose buone, era il pensiero dominante nella maggioranza silenziosa della Democrazia Cristiana. Non è fascista e non è antifascista lui è aziendalista. La sua ovviamente.


mussoliniberlusconiForse si è documentato con i diari falsi del duce che Dell’Utri spaccia per buoni anche se sono stati scritti, secondo gli studiosi,  da due signore di Novara, madre e figlia, che furono anche arrestate e processate.
Già autrici di vari falsi mussoliniani negli anni 50.
A parte che il piduista è provvisto di una fantasia infinita se ne è inventate talmente tante dal finire per crederci, non distingue più la realtà dalla sua fantasia, basti ricordare quando si è presentato agli italiani come antifascista che da bambino di seconda media  andava con  ad attaccare manifesti con i suoi compagni di liceo. Era già avanti con i tempi. A 12 anni. Gli hanno pure battuto le mani.
Lui fa notizia con le sue sparate e tutti gli antifascisti si indignano come se i discorsi del piduista fossero dettati dalla simpatia per il duce, avessero dietro un ideale se pur sbagliato e orrendo, mentre lui non è interessato al fascismo o all’antifascismo tant’è che alla commemorazione che si è tenuta ieri al Binario 21 in occasione della Giornata della Memoria si è addormentato.
Egli non ha ideali che non siano le sue aziende ed il liberismo utile a fargli fare utili, se poi c’è un regime qualsiasi tanto meglio purchè sia nell’interesse delle sue imprese.
Lo sdoganamento dei fascisti attuato dal piduista, quando è sceso in politica, ha portato all’ignoranza ed al qualunquismo in merito a vent’anni di fascismo che vennero trattati alla Bruno Vespa da quasi tutti i quotidiani italiani al servizio del regime mediatico che distribuisce pubblicità.
Gli italiani in fondo sono buoni, anche quando usano il gas come in Etiopia, ed il fascismo non è stato il padre del nazismo ma un nazismo all’italiana, quello dei buoni.
Non dimentichiamo le colonie per i bambini, la pensione e tutto ciò che il revisionismo storico ha messo in campo per diluire, cancellare i crimini di cui si è reso responsabile il regime.
Dopo tutto il qualunquismo con cui il piduista giudica il fascismo è figlio dell’anticomunismo viscerale che serpeggiava anche nella maggioranza silenziosa che si è riconosciuta dopo la guerra nella Dc.
Tantissimi fascisti si sono accomodati nella Dc, la maggior parte di essi in silenzio ma sempre pronti in caso di pericolo a votare a destra se non ad allearsi con essa pur di mantenere il potere.
Come avviene oggi.
Non dimentichiamo che nel 1959 il governo Segni, monocolore Dc, fu appoggiato da liberali, missini e monarchici.
Era la nostalgia che li teneva insieme ed insieme lo sono ancora oggi che hanno cambiato il nome prima Forza Italia e adesso Pdl.
Sono sempre gli stessi, tolto qualche nostalgico che è passato direttamente alla lega. Dal nazifascismo al nazileghismo.
Basti confrontare i risultati elettorali di Lombardia, Veneto e Piemonte, prima e dopo la nascita della lega, per vedere che il pozzo dove prende i voti la lega è lo stesso dove li prendeva la Dc. In modo particolare nel Veneto.
Ogni anno in occasione della Giornata della Memoria o del 25 aprile fascistelli di ritorno imbrattano luoghi storici legati alla memoria antifascista o fascista, lapidi, monumenti o quant’altro, per ricordarci che sono ancora tra noi.
Lo sdoganamento dei fascisti da parte del piduista ha portato all’aumento di questi fenomeni.
Tra l’altro lui fa queste esternazioni per opportunismo elettorale, cerca di rendersi simpatico alla destra estrema che ha già i suoi riferimenti, tipo Storace o Casa Pound,nella speranza di catturare qualche voto in più per salvarsi dai processi.
La cosa anomala è che i movimenti estremi della destra si schierano contro le banche, il capitalismo spinto e sono apertamente contro Berlusconi e quello che rappresenta salvo poi apparentarsi con lui se non addirittura votarlo apertamente.
La lega non ha inventato niente di nuovo nell’allearsi con Berlusconi mentre la base è antiberlusconiana, la stessa cosa avviene tra la destra fascista ed il potere democristiano da mezzo secolo, adesso hanno solo cambiato nome ai partiti ma il cemento è lo stesso.
L’anticomunismo, millantato. Perchè di comunisti in giro ne vedo ben pochi, tutti hanno accettato chi più chi meno il capitalismo finanziario e parassita.
Lui dice queste fesserie perchè se lo può permettere e perchè se ne frega della nostra storia e dei nostri martiri, lui è interessato solo a due cose: le sue aziende e le sue concubine. Non so in quale ordine.
Lui può dormire durante la commemorazione della Giornata della Memoria, può dormire durante i dibattiti sulla libertà e democrazia in Parlamento, lunghi e noiosi, lui si sveglia solo se arriva la Guardia di Finanza, si discute di diritti televisivi o c’è da sputtanare la Magistratura.
Non per giustificarlo ma nella maggioranza silenziosa del Pdl e nel neofascismo razzista della lega sono in tanti a rimpiangere quando c’era lui ed i treni arrivavano in orario.
Lui fa solo da parafulmine per mania di protagonismo, gli altri fanno da claque, da followers.
Sta a noi antifascisti farci vedere, far vedere che siamo di più, sinceri democratici che il 25 aprila andranno in piazza alla faccia di Berlusconi, Dell’Utri e di tutti i berlusconoidi.
La destra italiana gli sarà sempre grata, senza di lui non avrebbero avuto il sindaco fascista a Roma e la Polverini.
Sono come i leghisti, di giorno gli danno addosso e la sera vanno a casa sua a mangiare. I tipici fascisti all’italiana che saltano su ogni vagone a portata di mano, purchè non vada ad Auschwitz perchè negano la storia ma la conoscono bene.
Il piduista non è credibile nemmeno in camicia nera, lui recita la parte che gli conviene per i suoi interessi.
E’ una questione di euro, non è ideologia e non è democrazia. E’ berlusconismo, una malattia che ha portato l’Italia alla rovina.
P.S. Leggo proprio adesso che Brunetta si schiera con Silvio. Da buon socialista.
Conferma la mia teoria, la maggioranza silenziosa non è più silenziosa e delira la sua passione per il duce.

Mussolini, Brunetta si schiera con Silvio:
«Espresso il pensiero comune italiano»

 

Consumi a picco, mai così male dal dopoguerra. Con una crisi del genere come mai non succede niente? Ci salva il nero, non tutti ovviamente, ma parecchi.


indexPiccole formichine, alcune provviste di ville inimmaginabili, si muovono in continuazione da Bolzano a Lampedusa senza l’ombra di una ricevuta e se la miseria di certe zone giustifica la piccola evasione da sopravvivenza non  è giustificabile per la ricca Lombardia o le multinazionali del pomodoro.
Ieri sono stato in valle, in montagna, il mercato immobiliare è fermo, i negozi in crisi, le fabbriche di mobili pure ma, fortunatamente quasi tutti hanno l’orto e magari qualche gallina. Non solo questo ovviamente.
Elettricisti, idraulici, muratori sono in cassa integrazione nelle grandi aziende del settore, per il momento non mi riferisco a piccoli artigiani, ma lavorano in nero per la manutenzione, spesso nella stessa azienda, che si fa senza ricevuta, brevi mano.
Quindi la crisi che morde le grandi città dove la gente non ha i soldi per l’affitto  il mutuo
o per fare la spesa non tocca le oasi dei piccoli paesini dove da sempre l’economia è esente da ricevuta.
Hai bisogno di una scala di legno? Prendiamo il disegno da internet e te la faccio, invece di costarti 2000 euro ne costa 1200 ma entrambi chiudiamo gli occhi e li capisco.
Il problema sorge quando per un impianto idraulico, elettrico o del gas ci vuole una certificazione e lì, dato che è alal luce del sole, i costi aumentano una tantum perchè tanto la manutenzione o le riparazioni eventuali saranno in nero.
Così capita che un idraulico, e non solo lui, abbia una villa che un attore di Hollywood se la sogna e dato che non sono più isolati dal resto del mondo grazie a internet è pure ecosostenibile ai massimi livelli.
Intendiamoci bene, se una villa del genere a MIlano vale 2 milioni, a Montecarlo 6, a New York 10 ciò non significa che in valle valga 200 mila euro, la roba buona costa anche lì anche se i costi sono inferiori.
Ma il fisco non sa come fare si inventa il Redditest ma brancola nel buio. Ora che i soldi, i gioielli, l’oro sia al buio dei caveau  è fuori discussione, spesso sono all’estero, tra poco credo li metteranno sotto le piastrelle o il parquet come succedeva una volta, non è una novità ma un elettricista, un idraulico, un muratore, che ha un Suv, una villa hollywodiana non la puoi fare se fatturi poche decine di migliaia di euro all’anno, se hai dei dipendenti che guadagnano più di te e nemmeno se sei ricorso al fai da te perchè solo il cemento, i mattoni, il parquet, gli elettrodomestici, le ceramiche  e quant’altro è stato usato per costruirla vale molto di più di quanto denunci al fisco.
Non tutti vincono al superenalotto una volta all’anno, non tutti ereditano immobili da parenti defunti, spesso si ereditano dei problemi e devi stare molto attento ad accettare l’eredità potresti avre solo rogne o trovarti un’Imua da pagare che non è alla tua portata.
Come le vedove delle quali parlavano ieri sera a Ballarò.
A Milano ci si mimetizza più facilmente, rispetto agli abitanti del tuo quartiere, puoi avere un appartamento da 450 mq senza che nessuno se ne renda conto se non nel condominio, specialmente se magari non paghi pure le spese, ti inventi ogni storia possibile per contestare ed essere in polemica continua, ma un suv da 100.000 euro, una villa di 400 mq a due piani non la puoi portare in banca e metterla nel caveau senza che nessuno ne sappia niente.
Poi ti spieghi come mai nonostante la situazione non scoppia la rivoluzione.
La crisi tocca la  minoranza impotente, il resto se la cava in un modo o nell’altro.
Molti ne scrivono sui giornali, altri ne dissertano in televisione, alcuni esprimono solidarietà ma tutti cercano di non cacciare una lira.
fanno la morale alla politica, al governo, agli operai ma nessuno racconta le cose come sono, da decenni.
L’Italia non sta in piedi per la Fiat o le multinazionali, l’Italia si regge sul nero e quando fallirà a morire di fame saranno solo i proletari, quelli che a Milano per sopravvivere necessitato di 80 euro al giorno e nei paesini ci riescono con 30, 40.
Tutto il resto è nero, invisibile come i grandi patrimoni del 10% di italiani che pèosseggono il 50% della ricchezza mazionale.
Intendiamoci, quelli che fanno parte del 90% di italiani che versano l’87% delle tasse allo stato, alludo a pensionati, lavoratori e piccoli imprenditori, io li giustifico se pagano l’idraulico in nero. Fanno bene.
Quando risulterà al fisco che il 10% di italiani che posseggono il 50% della ricchezza nazionale versano il 50% di imposte allo stato allora mi metterò a controllare il mio salumiere, il mio barbiere, il mio calzolaio, il mio idraulico che mi fa un lavoro in nero per sopravvivere lui e fare risparmiare me.
Finchè chi possiede il 50% della ricchezza nazionale versa il 13% delle imposte totali io sarò un fiancheggiatore del piccolo evasore, anzi sarò un piccolo evasore anch’io.
E’ un ragionamento eticamente orrendo ma ha una sua logica, la sopravvivenza. Sequestrino tutti i loro beni, mobili ed immobili, a chi ruba dal mattino alla sera, manager, politici, grandi evasori abituali con schiere di commercialisti, subito dopo io chiederò la ricevuta al mio barbiere. Che è messo peggio di me.
Con la riforma delle pensioni hanno aaumentato i nuovi poveri, che lo erano già. Nella foto ne vediamo uno che fa la spesa e poi ci meravigliamo che calano i consumi, siamo in piena guerra non è ancora il dopoguerra.

Consumi a picco nel 2012,
mai così male dal dopoguerra

   

Monti e la serpe in casa, anche se Bersani taglia le ali estreme, Cgil, Fassina, Vendola, Landini, ci salverà il compagno Bagnasco. Dalla bandiera rossa al cappellino rosso.


imagesPer il presidente della Cei fra le priorità c’è quella di salvaguardare servizi e lavoro, oltre al taglio delle tasse. Se non fosse per il fatto che gli articoli sui giornali c’era la foto del compagno Bagnasco avrei pensato che si trattava di un discorso di Landini, il pericoloso estremista che ha messo paura a Marchionne ed al governo Monti.
Mi ero appena svegliato e non avevo colto le sfumature diverse dell’intervento del compagno Bagnasco più sfumate e da interpretare, come si usa da sempre in vaticano, Landini è più diretto, non è in fine diplomatico.
Purtroppo il compagno Bagnasco è solo, per adesso, nel portare avanti una battaglia che è pure la nostra meno tasse, servizi e lavoro.
Secondo me è dovuto al fatto che mentre il compagno Bagnasco ha lasciato il breviario e legge Marx il resto della Cei legge ancora l’Osservatore Romano.
Sono stato preso da un impeto di euforia finalmente i cardinali ed i vescovi riprendono con vigore la parola di Cristo, abbinandola a quella di Marx, realizzando così un progetto epocale che unsce le due filosofie abbandonando la carità ed affidandosi alla solidarietà.
C’è una bella differenza perchè la carità lascia le cose come sono, per fare un esempio semplice se hai sete ti da da bere, la solidarietà invece le cose le cambia in modo definitivo se hai sete ti insegna a trovare l’acqua e come si fa un pozzo e quindi ti rende indipendente.
La carità ti tiene sotto controllo, è lei che apre e chiude il rubinetto, la solidarietà ti rende un uomo libero attraverso il sapere da trasmettere a tutti.
Bevuto il caffè, accesa la sigaretta, mi sono svegliato del tutto ed il mio entusiasmo si è liquefatto. Ero già pronto a scrivere un peana per il compagno Bagnasco che, lasciata la bandiera rossa della rivoluzione , indossando però il cappellino rosso, si è infiltrato nella curia come aveva fatto Pasolini infiltrandosi nel giornali borghesi per seminare gli ideali della sinistra e destabilizzare la borghesia degli anni 60/70 dall’interno.
Il discorso del Card. Bagnasco, gli ho tolto immediatmente l’appellativo di compagno, è il solito doppio gioco della chiesa che predica bene ma razzola male. Infatti ha parlato di servizi, lavoro, riduzione delle tasse ma non ha parlato di scuola privata, Imu ed ospedali in mano a confraternite cattoliche che sfuggono alle tasse in quanto luoghi di culto, hanno tutti una cappella come un pene qualsiasi.
Quando ero ragazzino come tutti i maschietti avevo il culto del pene, se era grosso, quanto doveva essere grosso e tutte quelle cose lì che le femmine ribaltano sulle tette. Girava una battuta blasfema e cioè che il più grosso pene del mondo l’avesse Gesù in quanto lui era in paradiso ma aveva la cappella a Roma.
Insomma, prima hanno dato l’appoggio esplicito a Monti, poi hanno preparato la campagna per i gonzi che invita il nuovo governo, ovviamente di Monti, che invita ad abbassare le tasse, salvare il lavoro ed i servizi come l’welfare.
Per la sanità e la scuola ci penserà la chiesa cattolica con i finanziamenti di Stato. Nostri, lo Stato siamo noi, come sempre.
“Vi sono servizi – ha aggiunto  – che da sempre sono deputati in modo particolare alle Province”. Il cardinale ha anche parlato di “utilizzo migliore delle risorse a tutti i livelli, in tutti i modi e in tutte le forme”, perché le “le risorse sono quello che sono”. Per il presidente della Cei fra le priorità c’è quella di salvaguardare servizi e lavoro. Il migliore utilizzo delle risorse deve essere infatti “la via attraverso cui si possa arrivare a delle soluzioni che tengano insieme i servizi assolutamente necessari, le persone che lavorano e le articolazioni dello Stato e della società”. “Sono tre valori che devono essere tenuti insieme nel modo più
virtuoso possibile”.
Subito dopo è partita la campaagna elettorale di Radio Vaticana, riprendendo la stessa litania:
Le grandi questioni sociali sono al centro anche dell’appello rivolto dalle frequenze di Radio Vaticana da monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio giustizia e pace. “I partiti – ha detto Toso – se credono in un riformismo pieno e rispettoso delle persone, devono comprendere nei loro programmi e nelle loro agende, alcuni principi di fondo quali il diritto al lavoro, la tutela dello Stato sociale e democratico contrastando la sua erosione, i tentativi di abbatterlo e la crescita delle diseguaglianze”.
E’ vero che nel clero ci sono molti cappellini rossi, cardinali che vestono di rosso, ma non dobbiamo mai dimenticare che la stragrande maggioranza di loro veste ancora in nero.
Non una parola sulle banche sia da parte di Monti che da parte del Card. Bagnasco. Monti sappiamo il perchè, la sua fedeltà non conosce tentennamenti, mi aspettavo qualcosa dal Card. Bagnasco, pare che abbiano qualche problema con i bancomat per via dell’antiriciclaggio. Come tutti sappiamo le banca vaticana accetta soldi da tutti, dalla Banda della Magliana alla mafia, lo Ior ama le sue pecorelle senza distinzioni, più ancora di Gesù che scacciò i mercanti dal tempio, loro amano i mercati, i mercanti ed anche i loro servitori come Monti.
A questo punto devo raccontare una parabola, laica, anch’io.
Una volta si presentò da me una signora, era il 31 luglio e voleva fare il tagliando alla macchina per andare in ferie.
Mi spiace Signora, le dissi, ma questa sera chiudiamo e siamo pieni non riesco a farle il tagliando, avrebbe dovuto prenotarlo prima.
E’ colpa di mio marito che si sveglia sempre tardi, disse la Signora con tono leggermente sarcastico.
Invece sarebbe meglio che si svegliasse prima e si alzasse tardi, risposi con tono ammiccante.
La signora, che era dotata di acume e di spirito,  capì al volo e scoppiò in una sonora risata.
E’ la stessa cosa che devo fare io al mattino, prima svegliarmi e poi leggere le stronzate di Bagnasco, così non lo scambio più per un compagno ma per quello che è.
Un capo della curia, un grande predicatore. Fine propagandista.
Questo l’ho trovato nel web, lo metto sulla destra. 73357_4090098216045_1196795864_s

Napolitano: «La crisi è questione sociale. I tagli tutelino le fasce più deboli» O è una supercazzola o allude ai sopravvissuti. Dov’era quando il suo governo Monti ha tutelato il 10% di italiani che hanno il 50% della ricchezza nazionale?


213716931-17fb3ec5-688d-45b6-b80c-69e65c651a77Come premessa una piccola considerazione sul capodanno 2012/2013.
Se i botti di fine anno sono beneauguranti le cose sono due, o nel mio quartiere non hanno capito una mazza o il 2013 sarà come il 1961, l’anno con l’incremento più alto del boom economico.
Non so come mai ma la mia impressione è che è buona la prima.
Il discorso di fine anno non l’ho seguito in televisione, non li seguo dall’ultimo discorso di Pertini, ho letto on line la frase di Napolitano e mi sono meravigliato  del fatto che, se lo pensa davvero, non l’ha detto prima a Monti ed alla Fornero, avrebbe evitato una strage di esodati, precari e disoccupati.
L’welfare del 2012 l’hanno fatto i pensionati.  Oltre il 40% di noi pensionati ha fatto welfare con i figli o i nipoti, conosco intere famiglie con figli che hanno dovuto tornare a vivere con i genitori in quanto impossibilitati a pagare l’affitto o il mutuo della casa.
So di disoccupati, cassaintegrati, con figli che sono sopravvissuti al 2012 grazie ai loro genitori mentre le banche si sono salvate grazie alle regalie del governo. So che i giovani non hanno potuto spiccare il volo mentre le generazioni intermedie hanno dovuto fare ritorno al nido, i più fortunati sono quelli che l’hanno trovato ancora. Siamo tornati a dormire in sala sui divani o in letti di fortuna.
A pochi giorni di distanza da una notizia che ha fatto indignare molti, ma non tutti, mi domando se l’ Italia è un paese civile, normale perchè giusto sicuramente non è. A fronte di milioni tra esodati, disoccupati, precari e giovani senza una prospettiva la notizia della sentenza che ha stabilito in 3 milioni al mese per il mantenimento della Signora Miriam Bartolini avrebbe dovuto far scoppiare una rivoluzione.
Ma sono troppo ottimista verso i miei compatrioti. Premetto che non è una questione di invidia ma di logica, è la prova evidente che la Costituzione non è mai stata rispettata là dove dice che ognuno deve dare in base ha quello che ha.
Se questo fosse avvenuto non sarebbe potuto succedere che il 10% delle famiglie italiane accumulassero il 50% della ricchezza nelle loro mani, se questo fosse avvenuto non sarebbe stato possibile arrivare ad una sentenza che, di fatto, è una denuncia delle disuguaglianze e delle ruberie che questo Paese ha sopportato e supportato dalla liberazione in poi.
In un paese normale nessuno avrebbe potuto scendere in campo con 7000 miliardi di lire di debiti nel 1994 e ritrovarsi nel 2012 tra gli uomini più ricchi del mondo ed a dover concedere alla seconda moglie come mantenimento 100.000 euro al giorno.Per gli smemorati faccio presente che 100.000 euro sono circa 195 milioni delle vecchie lire, al giorno.
Napolitano prima ha avvallato il massacro dei pensionati, del lavoratori, dei precari, dei giovani e degli esodati e poi a fine anno ci viene a prendere per il culo con la frase di cui sopra.
Molti delle fasce più deboli si sono suicidati, altri sono emigrati, altri ancora come ho scritto sopra hanno dovuto ritornare a casa dei propri genitori portandosi dietro i figli. Molti hanno resistito al 2012 grazie alla pensione, tagliata, dei genitori o dei nonni.
Non è tollerabile che uno dei protagonisti di questo scempio, direi strage, venga a dire il 31 gennaio del 2012 i tagli tutelino le face più deboli.
Sul podio dei responsabili di questo scempio, dello stravolgimento della nostra costituzione, al terzo posto c’è Monti. Al secondo c’è la Fornero e sul podio, vincitore per distacco, c’è Napolitano.
Il suo discorso non è un riepilogo dell’anno passato ed un augurio per l’anno nuovo, non è nemmeno un auspicio di tempi migliori, è solamente una presa per il culo.
Non passa giorno senza che nasca una formazione politica nuova, non ne scrivo e non seguo. Tutti si candidano come salvatori della patria, scialuppe di salvataggio, la mia impressione è che la barca andrà a fondo lo stesso ed il mio augurio è uno solo: si salvi chi può.
Per quanto mi riguarda spero che il fondale sia basso, uno che è sopravvissuto alla Democrazia Cristiana ed ai socialisti può superare anche questa prova.
Ha da passà ‘a nuttata ed io sono ottimista perchè, come disse Papà Cervi, confido nella natura ed ho una certezza: dopo un raccolto ne viene un altro.
Mi auguro, auguro a tutti voi, che il 2013 sia l’anno della Costituzione. Che finalmente entri in vigore, venga rispettata.

Napolitano ha concesso la grazia al Landrù del giornalismo italiano. Non è un giornalista è uno specialista del fango e della diffamazione per antonomasia. Una macchina spargiletame.


indexNapolitano devo ammettere che ce la mette tutta e certe volte le cazzate gli vengono proprio bene, come nemmeno lui sperava.
A parte che il verme in questione, verme in senso etico politico di giornalista, aveva detto che non avrebbe chiesto la grazia ma Napolitano ha sbagliato comunque, qui non c’è in ballo la libertà di pensiero ma la diffamazione a mezzo stampa a costo zero.
Costo zero perchè pagherà l’editore oppure il piduista, tranquilli che il Lendrù del giornalismo mondiale non caccerà un centesimo.
Non ho voglia di tirarla lunga ma vorrei che qualche galoppino del Presidente della Repubblica gli riportasse il contenuto del mio post, qualcuno che controlla l’web per conto di Napolitano c’è sicuramente e se una volta mi hanno giù scoperto i galoppini del Papa minacciando di denunciarmi mi auguro di fare la doppietta, non nel senso del fucile.
Dopo che il Sallusti gli ha sputato addosso per anni ha avuto il coraggio di dire: Grazie Presisdente.
L’unica scusante che può avere il Landrù del giornalismo mondiale, per aver calato le braghe davanti a Napolitano, è che una decina di giorni in casa con la Santanchè stroncherebbero chiunque, anche   San Paolino da Nola.
Buone feste a tutti, esclusi i soliti noti.
P. S. Per rispetto verso i lettori, o chi vede la foto nel post.  ho volutamente evitato di mettere una foto del Landrù del giornalismo mondiale per non impressionare i bambini e gli adulti proprio sotto le feste.
Meglio una macchina spargiletame, per i bambini un giocattolo per gli adulti una riflessione sul direttore del Giornale.
Quello che mi fa girare le scatole è che Napolitano ed io eravamo nello stesso partito, ma io non sono rincoglionito per adesso.

 

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