Napolitano non lo sa che in Italia c’è un pregiudicato, pure prescritto con leggi ad personam, che attacca la magistratura da più di vent’anni.


berlusconi_napolitanoNapolitano invita alla sobrietà la Magistratura infierendo un colpo letale alla Giustizia ed alla Costituzione, all’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Il monito di Napolitano ai magistrati diventa una giustificazione dei reati dei quali si è macchiato il pregiudicato in oltre 3 decenni di frodi, ruberie, evasioni, corruzioni e di attacchi frontali ai magistrati, certamente quelli che non è riuscito a corrompere ed a comprarne le sentenze.
Il modo in cui ha truffato la Marchesina Casati, in combutta con Cesare Previti tutore della Marchesina, il quale invece di curare gli interessi della sua assistita ha fatto gli interessi dello spregiudicato imprenditore che già allora si muoveva al di fuori della legge, dell’etica e della morale.

Così ha comprato la villa di Arcore

Prima e dopo questa vicenda si è sempre mosso al limite e fuori dalla legge e dalle regole corrompendo giunte comunali, magistrati, testimoni e quant’altro sempre rifiutando le sentenze di qualsiasi grado fossero.
Entrato in politica, con 7000 miliardi di lire di debiti e per non finire in galera, si è distinto per le leggi ad personam che lo hanno salvato da 3 o 4 condanne certe, è diventato il prescritto più prescritto del mondo superando persino l’Inter.
L’elenco dei testimoni a libro paga è infinito e va dall’avv. Mills alle orgettine come le sentenze a suo favore ottenute con la corruzione dei giudici.
Nonostante ciò, le prescrizioni, le prove, le condanne definitive da oltre un ventennio ha lanciato sui suoi giornali la campagna del fango contro i magistrati appoggiato dai suoi pitoni e dalle sue pitonesse a libro paga.
Non credo che Napolitano abbia inteso rivolgersi al giudice Raimondo Mesiano con il suo invito alla sobrietà. Camicia, pantalone blu, mocassino bianco e calzino turchese. Di quelli che in tribunale non è proprio il caso di sfoggiare”. ano alludesse ai calzini turchesi del giudice che, in effetti,  stonano come ha fatto notare il Tg5.
Purtroppo Napolitano ha invitato alla sobrietà i magistrati ma non ha profferito una parola in merito alla spudoratezza, alla tracontanza, al disprezzo della Giustizia e della Costituzione da parte di un piduista pregiudicato tutt’ora sotto processo ed in attesa di altre condanne che da tre decenni sputa sulla Magistratura e su tutti noi.
Non credo che Napolitano abbia fatto un’affermazione del genere per leggerezza e quindi ritengo che mantenerlo al colle sia un pericolo per la nostra democrazia.
Strano che la maggioranza dei giornali non abbiano messo in risalto l’interpretazione che hanno dato del messaggio di Napolitano i falchi, le pitonesse, i lacchè del piduista pregiudicato.
Che la P2 abbia raggiunto il suo scopo?
L’ha superato, oltre ogni previsione.

Sarebbe la prima volta che in Italia non si salterebbe sul carro del vincitore, falchi e colombe che giurano fedeltà al pregiudicato perdente.


berlusconi-pistolaGli scrivono lettere che sono autentiche ammissioni della mancanza di una bussola che li guidi alla scelta giusta che garantisca la, loro, sopravvivenza.
Di affidarsi alla morale, all’etica, ovviamente non se ne parla. Dopo vent’anni di morale ed etica calpestata non sanno più nemmeno cosa siano, che cosa significa avere un’etica.
La prostituzione etica e morale che hanno esercitato per amore del potere, di una poltrona o anche solo dell’apparire li ha resi disumani e senza vergogna riescono a guardarsi allo specchio senza sputarsi addosso.
I loro familiari non li aiutano. Viziati dai privilegi garantiti dalla prostituzione ideale dei loro congiunti non ci pensano nemmeno a renderli consapevoli e quindi a vergognarsi di tutto ciò che hanno finto di credere
in questo ventennio.
Dal piduista vittima della giustizia alla nipotina di Mubarak, dai giuramenti sulla testa dei figli all’utilizzazione finale di prostitute a sua insaputa rendendosi ridicoli agli occhi del mondo esclusi una decina di milioni di suoi elettori.
Forse sono anche meno ma sono sempre troppi, anche un centinaio sarebbe troppo ed un’offesa all’intelligenza.
Negli anni 70 la pistola la teneva a portata di mano, non è dato sapere perchè anche se lo si può intuire dopotutto lo stalliera mafioso non era così affidabile. Oggi ha puntato la pistola contro il governo, alle 9 la punta alla tempia di Letta alle 13 la mette nel cassetto. Non sa più cosa fare.
Eppure se facesse la mossa giusta, la puntasse nel posto giusto, farebbe un piacere a tutti quelli che non lo hanno votato, che sono state vittime del suo delirio di onnipotenza grazie ad una maggioranza di italiani che per un ventennio ci ha reso succubi di un piduista bandito che era già impresentabile come politico ben prima di essere condannato.
Cercate su internet informazioni sulla sua storia di piduista e di cavaliere del lavoro. Solo la storia della villa di Arcore è più che sufficente per renderlo politicamente impresentabile e per interdirlo dai pubblici uffici, togliergli il diritto di voto.
I suoi fedelissimi, che si dividono in falchi e colombe, gli giurano eterna vicinanza, fedeltà assoluta. Sarebbe la prima volta che gli italiani, alcuni, si rifiutano di salire sul carro del vincitore ed a prima vista sembrerebbe una scelta decorosa se non fosse per il fatto che non esiste un vincitore ma solo un popolo di perdenti che, ancora oggi, non trova dentro di se abbastanza dignità per ribellarsi.
Ciò che avviene in questi giorni in giunta ed altrove è indecente come è indecente la tolleranza che abbiamo avuto nell’ultimo ventennio.
Temo che gli italiani “giusti” siano ancora minoranza, tutti gli altri sono in attesa di capire da che parte conviene stare.
Avete presente quando nel giro di un mattino milioni di persone hanno buttato la camicia nera e sono diventati antifascisti?
Forse ho più rispetto per chi, per coerenza, è rimasto fedele al duce ed ad un ideale sbagliato come il fascismo.
Questi fanno ancora più schifo.
Si parla molto della pitonessa ma di serpenti che ingoiano tutto ce ne sono a centinaia.
Vi ricordate quando Paniz e la sua maggioranza credettero alle parole del puttaniere, quando fece ridere il mondo intero, dicendo che Ruby era la nipote di Mubarak?
Ecco, quello era un caso dove non era una pitonessa ad ingoiare un coniglio, che stando alla battuta finale sarebbe anche logico, ma centinaia di pitoni che hanno ingoiato qualsiasi cosa sprezzanti del ridicolo.
La stessa cosa che hanno fatto i milioni di italiani che li hanno votati.
La Giunta ha la slitta, resta da sapere quanto è lunga la discesa.

Il Giornale: Marina per il riscatto di noi donne. Già pronto il kit per il riscatto. Una statuetta di Priapo, un calippo ed un palo della lap dance per ogni donna. Del Pdl o forza Italia 2.


imagesCredo che il titolo l’abbia suggerito la signora Garnero al suo compagno, previa autorizzazione della Biancofiore, anche se il riscatto delle donne del Pdl è già avvenuto da tempo in tribunale e fuori dal tribunale.
Bonifici garantiti per le testimoni a discarico del pedofilo confessati tranquillamente ai giudici mentre fuori dal tribunale c’erano le pasionarie della De Filippi, rigorosamente over 70/75 anni.
Il riscatto delle donne dell’esercito di Silvio è miseramente fallito alla notizia della sentenza, ci hanno messo mezz’ora per rendersi conto che non era il caso di cantare vittoria.
E che dire delle orgettine che hanno affidato il loro riscatto di donne al palo della lap dance, usurato, della villa di Arcore?
Oggi a Roma ci sarà la manifestazione dei fedelissimi della tessera P2 N° 1816.
Non è dato di sapere se ci sarà anche Gelli ma sono certo che se sarà impossibilitato manderà un cappuccio di solidarietà.
Silvio, ce l’abbiamo fatta, l’Italia è in mano alla P2 o sotto ricatto, la sostanza non cambia.
Tutti in piazza con la bandiera ed il calippo per il riscatto delle “nostre” donne.
Buona giornata.

Dovrebbero condannare a 7 anni di interdizione dai pubblici uffici quegli italiani che con il loro voto hanno permesso un ventennio indecente.


indexLa P2 al governo guidata da un avanzo di galera che già con lo stalliere e con il furto della villa di Arcore alla marchesina Casati, aiutato nella rapina dal fido Previti, aveva già dimostrato di che pasta fosse sin dagli anni 70/80.
Con il loro voto lo hanno reso un caudillo onnipotente ed inattaccabile che ha tentato in tutti i modi di distruggere la nostra Costituzione.
Lui è vittima del proprio delirio e delle sue libidini ma chi lo ha votato è colpevole di rurro il resto compresa la situazione economica nella quale ci troviamo.
Questo ha coinvolto tutti noi minoranza che abbiamo dovuto subire i soprusi, condoni, leggi ad personam, depenalizzazione del falso in bilancio ed un aumento dell’evasione fiscale che non ha precedenti al mondo.
Per questo ritengo che insieme al processo per falsa testimonianza dei suoi lacchè e delle sue zoccole ed al sequestro dei beni di questa gentaglia debbano venire condannato a 7 anni di interdizione dai pubblici uffici tutti coloro che in questi vent’anni hanno votato un delinquente del genere.
Ha spaziato a 360 gradi in quasi tutti i reati penali e civili.
Per chi non fosse al corrente vi segnalo un post che raconta la storia della villa di Arcore, quella del bunga-bunga.

Una volta, con le minorenni, si limitava allo scippo di ville.Con l’aiuto di Previti, altro bandito della, o dalla politica.

Spero che la D’Addario sia riuscita a fare il suo agriturismo, le abbiano concesso i permessi. Penso di si, altrimenti ieri non avrebbe colto l’occasione per finire su tutti i giornali e le tv. La desaparecida è viva e lotta insieme a noi.


show_image_NpAdvSinglePhoto.phpSilvio fa un comizio a Bari e chi ti spunta? La D’Addario. Questa volta non era in prima fila sul palco o comunque vicino al puttaniere, era tra il pubblico ed era ovvio che i giornalisti la notassero.
Dice l’Unità: «Non rilasciò dichiarazioni», ha risposto la D’Addario ai giornalisti che le chiedevano se ancora simpatizzasse per Berlusconi. «No, non ho incontrato Berlusconi», ha poi risposto la donna mentre camminava su corso Vittorio Emanuele vicino alla piazza in cui si sta svolgendo la manifestazione del Pdl.
Prima di entrare in un bar, un ragazzo le ha anche chiesto di poter fare una foto assieme, ricevendo un diniego. A chi le ha domandato come mai si trovasse proprio a ridosso del palco da cui sta parlando Silvio Berlusconi ha risposto il suo accompagnatore: «Patrizia è di Bari e vuole fare solo una passeggiata».
Ogni tanto qualche lettore mi critica per la mia grammatica o per un verbo sbagliato, faccio notare che anche l’Unità non scherza, non rilascio va senza accento, non è al passato.
Detto questo trovo che la desaparecida dal puttanaio che circonda l’utilizzatore finale, focalizzato ultimamente sulle minorenni accompagnate o non dai genitori, abbia vuto un’idea geniale.
Uno spot gratuito su tutti i giornali e le televisioni che le ha fatto risparmiare milioni, ma con classe.
La Patrizia ha classe, ha fatto presenza ed ha raggiunto il suo scopo non ha fatto la donna
sandwich con un cartello al collo con il telefono e le foto dell’agriturismo.
Se voleva essere notata ha raggiunto lo scopo e si sa che la pubblicità è l’anima del commercio, se non altro non ci ha letto sei pagine scritte per lei dagli avvocati dell’utilizzatore finale.
Tra tutte quelle dell’harem, a ore, del sultano utilizzatore finale è quella che mi piace di più. La più simpatica.
A margine della passeggiata della Patrizia il piduista ha tenuto un comizio. Partecipazione numerosa di pensionati ed anziani trasportati con i pullman del Pdl e cestino della merenda per il solito show costruito ad hoc intorno allo statista più grande degli ultimi 150 anni.

Berlusconi in piazza a Bari:
“Con Prodi al Colle tutti all’estero”
Sarebbe un casino, un ingorgo memorabile, basterebbe che se ne andasse lui per far felici il 75% degli italiani. Il restante 25% potrebbe portarselo dietro con i pullman, rpima le ragazze, le donne e gli anziani.
Mi ricorda sempre il famoso re impazzito che diceva: il mio popolo è impazzito ma era lui che avrebbe dovuto essere ricoverato.

Tra i 196 parlamentari del Pdl che hanno invaso il tribunale di Milano in 38 hanno rischiato grosso. 34 indagati e 4 pregiudicati, ma rischiamo ancora di più noi se aspettiamo che il Pd difenda le istituzioni.


PROTESTA E MARCIA DEL PARLAMENTARI DEL PDL AL TRIBUNALE DI MILANOSe dobbiamo aspettarci di tutto manca solo una mega manifestazione della malavita organizzata, camorra, ‘ndrangheta e mafia, contro il 41 bis con dichiarazioni alla stampa in cui confermano: è vero, abbiamo rubato ed ucciso ma ci siamo confessati ed abbiamo fatto pure la comunione.
Quello che è successo ieri nel Palazzo di Giustizia di Milano è di una gravità inaudita ed è ancora più grave che il Pd non abbia preso una posizione chiara e netta che condanni la sceneggiata.
E’ un attentato alla Costituzione ed alla democrazia pretendere di sospendere i processi a caico del piduista è un colpo di stato al diritto, all’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Chissà che avranno pensato Falcone e Borsellino mentre guardavano dall’alto l’indegna gazzarra messa in scena dai 196 parlamentari del Pdl compresi i 34 indagati ed 4 pregiudicati.
Sono morti inutilmente come sono morti inutilmente le migliaia di Partigiani che hanno dato la vita per garantire la Democrazia ad un Paese che non sa cosa farne dato che cerca, sempre  e comunque, un uomo forte che decida e pensi per lui.
L’Unità di oggi titola: La marcia eversiva del Pdl.  Non si capisce se è una notizia per i lettori o un avviso per Bersani che preso dal confronto con Grillo non si accorge che degli attacchi concentrici contro la democrazia e la rappresentanza parlamentare.
In questo gioco al massacro di interessi particolari passa in secondo piano l’attacco alla Repubblica democratica ed ai pilastri che la sostengono, la separazione dei poteri.

La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Consiste nell’individuazione di tre funzioni pubblichelegislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell’attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario (gli stessi termini vengono usati anche per indicare la funzione a ciascuno attribuita).

In particolare nelle moderne democrazie:

  • la funzione legislativa è attribuita al parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa, che costituiscono il potere legislativo;

  • la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione, i quali costituiscono il potere esecutivo;

  • la funzione giurisdizionale è attribuita ai giudici, che costituiscono il potere giudiziario.

E’ evidente che l’attacco ai cardini della Costituzione è concentrico.  L’attacco all’autonomia del parlamentare eletto, il quale dovrebbe rispondere del suo operato esclusivamente agli elettori, da parte del M5S è destabilizzante e toglie l’autonomia ai rappresentanti e li fa diventare esecutori di ordini caduti, o imposti, dall’alto. In ogni caso dall’esterno del Parlamento.
A questo si aggiunge l’attacco al potere giudiziario da parte del Pdl che la spudoratezza di chiedere la sospensione dei processi a carico del piduista corruttore di senatori e deputati oltre che di testimoni e giudici.
Un attacco concentrico alla Democrazia ed alla nostra Costituzione del quale si rende complice anche il Pd, il silenzio assordante nel quale è stata accolta la gazzarra di ieri è un segnale di complicità, di incapacità, di debolezza e di confusione strategica che ci mette in pericolo tutti.
Spero che Bersani e tutto il Pd leggano l’Unità e si rendano conto di quello che è successo ieri perchè se la parte cattolica del Pd legge ancora L’Avvenire, come temo, leggerebbero solo questo: Ultime ore poi l’extra omnes
La prima “fumata” già domani sera.

 

Io penso che nel Pd la prima fumata l’abbiano fatta già da tempo, è da parecchio che si sono fumati il cervello.

La sfida di Berlusconi a Napolitano
“Stop ai processi o sarà il caos”

E’ tollerabile tutto questo?
Uno vale uno, ma io sono io e voi non siete un cazzo.

Vuoi vedere che Paniz ha un fratello oculista? L’uveite bilaterale è una supercazzola senza scappellamento a destra come la nipotina di Mubarak. Comunque nessun problema, a Palazzo di Giustizia hanno garantito che ci saranno luci soffuse, come nella discoteca di Arcore.


imagesI giudici di Milano hanno garantito che durante l’udienza le luci saranno mantenute basse, per non infastidire la vista del piduista.
Per dirla come va detta nella discoteca di Arcore le luci erano molto soffuse tant’è che nessuna delle orgettine ha visto un cazzo.
Forse la visita oculistica sarebbe opportuna per le ragazze che hanno sfilato come testimoni, a 2500 euro al mese, dicendo di non aver mai visto, o subito, avance sessuali.
Le tre scimmettine a confronto delle orgettine sono delle principianti.
Detto questo mi auguro che non finisca lì e chi ha protetto e coperto il malato immaginario sia denunciato come i medici che appoggiano i falsi invalidi.
Questo essere indecente che è stato nostro presidente del consiglio sa fare solo due cose, corrompere e pagare.
Qui si tratta di falso in atto pubblico, un altro processo per lui e per i miserabili che si sono resi complici di questa sceneggiata abominevole, patetica.
Naturalmente è insorto tutto il Pdl, non avevo dubbi.
Dice il Fatto Quotidiano:
Ieri in serata è arrivato da Parigi, dove si trovava per un congresso, anche il direttore della clinica oculistica dell’ospedale di via Olgettina, Francesco Bandello, che lo ha visitato già due volte, ieri sera e stamattina, oggi dovrebbe dare un aggiornamento sulle condizioni di Berlusconi e comunicare se si è deciso di dimetterlo o di prolungare ancora il ricovero.
Voglio proprio vedere se il luminare in questione sputtanerà i suoi collaboratori, il malato immaginario o se stesso.
Pensavo che oltre Paniz, quello che in Parlamento ha fatto credere a tutta la maggioranza di destra che la Ruby fosse la nipote di Mubarak facendo ridere la galassia intera, non si potesse andare.
Ma mi sono sbagliato.
Questa volta però la supercazzola non è riuscita, anzi. Pare che i magistrati di Milano ne stiano preparando una piuttosto divertente. Ci faranno ridere più di Longo e Ghedini, più di Bondi e Gasparri.
Quasi più della Maria Stella.

De Gregorio: “Il Cavaliere mi pagò, ho deciso di parlare perché voglio rinascere” Il piduista si deve augurare che le orgettine non vogliano rifarsi l’imene o che Mills e Previti non vogliano rinascere.


indexIl piduista ha attaccato la Magistratura accusandola di avere spinto De Gregorio a confessare quello che volevano loro minacciandolo con il carcere.
Spaventato dalla minaccia del carcere De Gregori ha raccontato ai giudici quello che volevano loro per incastrarlo.
A breve giro di posta è arrivata la risposta di De Gregorio.
Il piduista puttaniere, pedofilo e corruttore deve solo augurarsi che le orgettine non abbiano una crisi mistica come Claudia Koll, può succedere a tutti ed è una cosa ammissibile. Decidano di rifarsi un’imene per rinascere più intonse di prima raccontando tutto quello che è avvenuto nei vari postribili trasformati in ville che sono le residenze del cavaliere.
Deve sperare che l’ansia di rinascita etica e morale non diventi una epidemia, potrebbe avvenire che qualche famiglia racconti come sono andate le cose, come la loro figlia a meno di 18 anni abbia potuto accumulare qualche immobile pur avendo dei genitori con stipendi da metalmeccanico.
Senza nessuna acrimonia potrebbero raccontare i fatti con estrema letizia e ripulirsi la faccia.
Lasciamo perdere la buon’anima dello stalliere purtroppo impossibilitato alla rinascita voluta da De Gregorio, ci sono altri che potrebbero avere una crisi d’identità e puntare alla rinascita etica e morale.
Mills e Previti, ad esempio
.
Deve incrociare le dita, il piduista, sperare che la malattia che ha colpito De Gregorio non diventi contagiosa.
Renato Squillante è già stato ripulito dalla magistratura ma se volesse rifarsi una reputazione penso che sarebbero guai seri per il piduista- statista.
La Carfagna giovedì sera   non ha perso occasione per farci sapere che il Pdl è il partito che ha fatto di più contro la mafia e l’evasione fiscale, quest’ultima la ripete spesso anche Maroni, ci ha pensato de Gregorio il giorno dopo a smentirla raccontando che dei 3 milioni incassati dal piduista due erano in nero.
Che bello se anche  la Carfagna volesse rinascere, dopo averle già dato i nostri ammirati potremmo offrire i nostri orecchi per non perderci nemmeno una parola.
Per una volta potremmo andare oltre il culo e le tette, senza farci distrarre dalla sua avvenenza, potremmo pendere dalle sue labbra, se non sono impegnate.
Una volta una bellissima ragazza mi ha detto: che cazzo vuoi?
Niente, volevo solo sapere come fai a parlare con la bocca piena.

L’unica che mi ha convinto ieri sera è stata la Carfagna. Precisa, concreta e nuova strategia comunicativa. Non si è persa in commenti inutili sulla vittoria di Grillo ed ha detto una cosa precisa, nuova. L’unico politico che si preoccupa dei problemi del paese è Berlusconi.


indexLa Mara era ancora in piena campagna elettorale ha fatto più promesse ieri ai telespettatori che a Silvio da quando lo conosce.
L’atteggiamento è da politico candidato a statista. Ha cambiato il look e, purtroppo, non si veste più da calendario rendendosi un po’ noiosa ma ci ha guadagnato in immagine istituzionale.
La novità dirompente che ha annunciato a Servizio Pubblico e quindi a tutti noi è che l’unico partito che si preoccupa del bene del Paese e dei problemi reali è il suo partito nella persona di Berlusconi.
Le parole di Berlusconi sono da statista, pochi punti all’ordine del giorno li stessi che non hanno mai affrontato in anni di governo ma che questa volta buttano sul piatto a partire dal lavoro.
Il milione di posti promessi anni fa questa volta saranno garantiti.

“Il grande problema in gioco è saper distinguere tra il bene del Paese e l’interesse del singolo.”

Detto dalla Carfagna e dal Pdl è indubbio che la svolta è epocale. Dopo decine di leggi ad personam, depenalizzazione del falso in bilancio, riduzione o ampiamento dei tempi di prescrizione dei processi in base alle esigenze di Berlusconi e dei suoi avvocati, e qualche cosa la dimentico sicuramente, il Pdl si accorge che esiste anche un Paese che è allo stremo.
Ne deduco che gli interessi del singolo siano stati protetti e garantiti, adesso si può passare al bene del Paese, sempre che non sia riferito ad Arcore.
L’unica volta che è sembrata basita, infastidita, non so come dire, perplessa è stato quando ha preso la parola Angela Bruni per fare chiarezza degli schiamazzi sui giornali in merito all’indecente, una delle tante, scenetta di cui si è reso protagonista il vecchio depravato e libidinoso.
Angela Bruni ha messo in riga la sua azienda, i suoi superiori, i giornali del piduista, Galan e tutti quelli che sono corsi in soccorso del vecchio depravato, compresa la Santanchè anche se ha avuto la cortesia di non nominarla.
La tipa è tosta ed ha chiesto pubbliche scuse a Galan, difensore d’ufficio al quale nessuno ha affidato l’incarico ed al vecchio depravato nonno di tanti nipotini.

“Un nonno che mi chiede se vengo e mi guarda il culo è vergognoso”
E’ stata raffinata e gentile, io avrei aggiunto: lo vada a chiedere a Marina ed a Barbara se vengono e quante volte.
Non lo chieda alle orgettine perchè quelle, per 2500 euro al mese, dopo avergli detto che è il più grande amatore che hanno incontrato nella loro vita si metterebbero a cantare Meno male che Silvio c’è. Altrimenti come camperemmo?
Pensavo che l’evidente fastidio manifestato dalla Mara mentre parlava Angela fosse dovuto al fatto che come ex ministro delle pari opportunità fosse indignata per l’attegiamento offensivo e maschilista che il depravato nazionale manifesta in ogni occasione.
Invece no. Appena ha preso la parola ne ha spese tre generiche a difesa della donne e 50, o più, a difendere Berlusconi.
Ed allora ho pensato che la sua indignazione, il suo esibito fastidio, fosse per un altro motivo che provo ad indovinare.
Se Angela Bruno pretende le scuse ufficiali da Berlusconi e da Galan, l’avvocato d’ufficio che ruba il lavoro a Mavalà, solo perchè le ha guardatoo il culo quando dovrebbe pretendere lei con tutto quello che ha fatto, o subito, da Berlusconi?
Se tanto mi da tanto il fatto che l’abbia nominata ministro non basta. Fatte le debite proporzioni, ovviamente.
Fortunatamente Santoro l’ha stoppata quando voleva leggere le 50 riforme che il suo partito ha fatto quando era al governo. Sentire parlare ancora della legge Gasparri, Lodo Alfano, depenalizzazione del falcio in bilancio, tempi di prescrizione dei processi ad elastico ecc.ecc. Ci hanno stufato.
Aggiornamento.

Berlusconi: “Il 23 marzo in piazza
contro il cancro della magistratura”
Come ha detto la Carfagna per lui vengono prima i problemi del Paese.
Solo che lo considera il suo.

 

La nostra Costituzione prevede che un governo per andare in carica debba avere la fiducia sia alla Camera che al Senato. Esaminiamo la situazione per vedere chi gioca allo sfascio e per conto di chi.


imagesPrima ipotesi: Governo Pd e M5S, si possono votare provvedimenti immediati, condivisi, presi direttamente dal programma del M5S.
Pare che Grillo, che non è nemmeno un eletto ed ha la pretesa di andare da Napolitano insieme a Casaleggio, sia contrario come ha precisato nel suo post di ieri.
Seconda ipotesi: governissimo Pdl-Pd. Non se se qualcuno da una parte e dall’altra stia lavorando a questa ipotesi e se fosse così il Pd alle prossime elezioni andrebbe all’1,02%.
Dunque dobbbiamo chiederci da questa paralisi chi sarebbe a guadagnarci. Cerca e ricerca chi ci troviamo che ha tutto da guadagnare dalla paralisi?
Il piduista, corruttore, pedofilo e puttaniere.
Se Grillo si oppone ad una maggioranza di programma con il Pd saltano due leggi fondamentali: la legge elettorale e la legge sul confilitto di interessi.
Ci sono altre cose importanti, ma le valuteremo cammin facendo.
Chi ci guadagnerebbe da questa situazione? Il cavaliere piduista.
Per una volta che il Pd è senza alibi ed avrebbe i numeri per una legge sul conflitto di interessi grazie al M5S chi sarebbe il salvatore del culo di Berlusconi?
Datevi una risposta.
Se facessero un governissimo Pdl-Pd secondo voi farebbero la legge e lettorale e quella sul conflitto di interessi?
NO.
Se il Pdl avesse voluto farle avrebbe potuto permettere a Monti di farle, così non è stato.
Il Pd era sotto ricatto del Pdl; dal 2008 in poi e prima ha perso la faccia ed il treno perchè non l’ha fatta.
Sarebbe sotto ricatto anche nel governissimo.
Chi ci guadagnerebbe da questa situazione? Il piduista, corruttore, puttaniere, pedofilo.
Guarda caso.
Resta solo ua domanda che dobbiamo porci: chi sta lavorando per salvare testa d’asfalto?
Perchè un conto sono le parole, dissacranti contro testa d’asfalto, un altro sono i fatti che se sono questi equivalgono al salvataggio di Berlusconi da parte del M5S.
Non credo che la base sia d’accordo. Dopo decenni che si da la colpa al Pd, grazie alla presunzione ed all’incapacità dei suoi dirigenti, ci troveremmo a scoprire che, sotto-sotto, a salvare testa d’asfalto è il suo amico giurato.
Beppe Grillo.
Altre maggioranze, al Senato, non sono percorribili quindi la paralisi farebbe solo l’interesse del piduista.
A meno che il tutto avvenga senza che i dirigenti di Pd e del M5S non ne siano consapevoli.
Quelli del Pdl lo sono certamente, ci è arrivato anche Alfano istruito da Silvio e Mavalà.

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