Vecchio Compagno quanto tempo è passato, quante illusioni vuoi rivivere tu. Anch’io sogno ancora ma non insieme a voi.


imagesL’ho incontrato al mercato, faceva volatinaggio, ci siamo salutati e gli ho detto che il Pd è sempre peggio. Era mortificato.
Ho un cordone ombelicale che mi lega al Pd, non al Pd come partito ma a quelle centinaia di Compagni che ancora oggi si impegnano nelle sezioni e per loro nutro il massimo rispetto. Sempre e comunque.
Sono uno di quelli che finito il Pci ha mollato il colpo, non ho mai preso la tessera dei Ds e men che meno quella del Pd. Però ho votato alle primarie e ricordo ancora quando abbiamo votato in massa per Bersani convinti che il partito dovesse stare a sinistra.
Abbiamo visto come si è ridotto le margherite, i democristiani del Pd hanno preso in mano il partito anche se, nelle sezioni, sono in netta minoranza.
Siamo più imbarazzati a parlare di politica tra noi che con i leghisti o i pidiellini, questi ultimi impossibili da trovare nei mercati o ai giardini, morire se trovi uno che ti dica che ha votato il piduista.
Dicevo siamo sempre più imbarazzati perchè voi militanti ed io fuoriuscito sappiamo benissimo che di sinistra all’interno del Pd non è rimasto nemmeno il rosso che fa dacornice alla D.
La lotta al capitalismo è stata abbandonata da tempo e l’ultimo che ha fatto qualcosa di sinistra è stato Prodi con l’Ulivo, vi sembrerà strano ma è così, salvo poi essere sotterrato dal rivoluzionario al cashmere Bertinotti. IL signor No del sindacato.
Negli ultimi anni, dall’ultimo governo del piduista a quello di Monti e quello di Letta, la minestra è sempre la stessa non si vedono differenze e si hanno solo conferme, bastonare pensionati, lavoratori, precari ma non toccare banche ed i parassiti del capitalismo finanziario.
Per me viene più facile criticare, prendere le distanze, perchè non ho mai creduto all’unione tra i democritisni buoni e gli avanzi del Pci sono e rimango un anticapitalista convinto e minoritario.
Ma voi siete mortificati, vi fate un mazzo tanto e poi vi ritrovate con il nuovo che avanza rappresentato da Renzi che nemmeno avete voluto che non avete votato.
Renzi è un opportunista che si affida a slogan
per pescare voti a destra a sinistra al centro pur di avere una maggioranza interna che gli consenta di comandare il partito, peccato che manchi un progetto, il progetto.
La politica della seconda repubblica basta sul consenso generato dall’opportunismo, si va dove l’onda è più alta senza porsi il problema di dove si voglia andare.
Mi fate tenerezza ma è l’ultima volta, alle prossime elezioni dovete prendere coraggio ed abbandonare questa nave che non va, che non ha più la bandiera rossa.
I nostri grandi leader del secolo scorso, dato che io non credo nell’al di là, fortunatamente non vedono com’è ridotto, cosa rimane del vecchio Pci nel quale eravate la forza di base, come adesso, altrimenti girerebbero nella tomba come le turbine degli aerei.
Lasciate perdere, non fatevi mortificare oltre. Lasciate che  Letta, Finocchiaro, Epivani e compagnia bella vadano per la loro strada.
Che non è la nostra.

La tristezza del Pd e delle sue feste. Al Carroponte chiuderà la kermesse Matteo Renzi. Non so se ci sarà anche la denedizione.


festa-pdf-620x350Per motivi personali sono andato allo stadio Breda di Sesto san Giovanni e già che c’ero ho fatto un salto al Carroponte per vedere la Festa Democratica, salutare qualcuno, dato che nel Pd ci sono alcuni miei ex compagni del Pci.
Alle 11,30 del sabato non c’è nessuno. Tutto in ordine e pulito ma gli stand sono ancora chiusi mentre da un tir scaricano gli strumenti per un concerto.
Sono stato assalito da un attacco di tristezza. A Sesto S.G. si facevano 4 feste dell’Unità di 15 giorni l’una ed a settembre si andava al Castello o al Monte Stella per quella provinciale o nazionale.
Non solo al sabato ma durante la settimana già alle 9 del mattino c’era gente, in libreria facevi la coda e si faceva pure nei ristoranti quando aprivano verso la mezza.
La montagnetta di S. Siro era tutta un brulicare di gente già al mattino, viste dall’alto potevano sembrare un  formicaio in movimento.
Vogliamo cambiare l’Italia? Lasciamo perdere
, hai voglia di fare concerti con Elio e Le Storie tese qui non si semina più niente dopo che Attila è passato.
Anzi è ancora sul posto, più o meno saldo ma c’è.
Ho letto che chiuderà la kermesse, adesso si chiama cos’ì, il nuovo astro emergente della politica democratica e mi verrebbe da aggiungere democristiana ma tanto non cambia un cazzo, Matteo Renzi.
La Toscana ci ha dato Dante, ci ha dato Benigni con le sue battute fulminanci ma non basta un po’ di sagacia toscana o la cadenza da comico per sembrare un politico.
Nel Pd c’è chi vorrebbe un partito con radici nella sinistra, anche Pippo lo verrebbe così, ma adesso è in auge Matteo che piace tanto al sistema, uno di quelli che è oltre la destra e la sinistra, uno di quelli che si sono fermati a Wall Street e non vedono un sistema migliore del capitalismo, parassita, per governare il mondo.
La rivoluzione la faranno con i sondaggi e quando saranno al capolinea con le class action inventate dal capitalismo per fare una finta guerra con le multinazionali.
Non voglio nemmeno fare un paragone con le Feste dell’Unità al Monte Stella, non avrebbe senso. Non lo faccio nemmeno con la festa del mio quartiere, in due sezioni facevamo una festa di 15 giorni che era, sicuramente, più frequentata di questa al Carroponte, concerti esclusi, ma certamente alle 11,30 di un qualsiasi sabato mattina c’era più gente che qui.
Mi spiace per i sacrifici dei miei ex compagni dei quali ho il massimo rispetto ma se lasciano in mano il comando agli ex democristiani il balenottero se li mangerà tutti.
Non metto le foto che ho delle feste al Castello Sforzesco, è un’altra Italia, è un altro mondo e certamente non è migliore.
Diciamo che la cosa più interessante della kermesse è la location e la locomotiva vicino all’entrata.
Il Carroponte è la storia dell’industria italiana, come la locomotiva, almeno non ho fatto un salto per niente.
Lì, hanno fatto la resistenza. Quella che noi abbiamo buttato via per correre dietro ai problemi di un piazzista pregiudicato.
Buon sabato, compagni. Pardon, amici. Ascoltate le battute di Matteo, questo passa il vostro convento.

Ho atteso, più o meno pazientemente, che la lega si suicidasse politicamente contanto sul fatto che con dirigenti come Cota, il trota, Borghezio, Maroni ecc. sarebbe stato solo questione di tempo. Adesso aspetto il Pd.


flussi_elettorali_elezioni_risultati_pd_pdl_lega_ms5_monti_sel-320x338Più che la lega ad aiutare Berlusconi è stato Berlusconi ad aiutare la lega ed infatti apenna hanno cercato di navigare da soli hanno imbarcato acqua e sono affogati, quasi, del tutto.
L’esempio più eclatante è stata la vittoria di Maroni alle elezioni regionali lombarde nonostante gli scandali della famiglia Bossi.
Intendiamoci la lega è andata in rovina ma la famiglia Bossi si è sistemata per i prossimi secoli, se non se li mangiano per incapacità conclamata.
La lega, nonostante le scope e l’elmetto con le corna, passa da una disfatta all’altra ed oggi per sopravvivere si affida alla speculazione di ogni delitto, stupro, furto o scippo che la società moderna produce sotto tutte le latitudini.
Attaccare Pisapia per colpa di un pazzo che ha ammazzato tre persone è una speculazione indecente e sfido qualsiasi esercito, anzi dico di più, qualsiasi ronda padana a prevedere ed a bloccare la pazzia individuale che porta all’omicidio o allo stupro.
Forse riescono a prendere qualche scippatore sprovveduto o qualcuno che ruba al supermercato per disperazione.
Ho già scritto che in valle, dove vado in montagna io, hanno più manifesti sui muri e decalcomanie della lega sui pali della luce, sui cartelli stradali, che voti.
Ho dovuto pazientare parecchio per vedere lo sfascio della lega ma dalla mia parte avevo un gruppo dirigente padano incapace ed ignorante sul quale contavo.
Che futuro poteva avere un partito che tra i dirigenti di spicco ha un Cota, un Salvini, un Maroni e qualche razzista d’assalto come Borghezio e Gentilini?
Era solo questione di tempo.
Molto più veloce della lega marcia, verso l’autodistruzione, il Pd e questa è una bella notizia perchè non dovremo aspettare 25 anni se insistono ancora con la Finocchiaro, Bersani o il nuovo che avanza come Renzi.
Non sono prevenuto, non credo siano delle cattive persone. Non credo nemmeno che siano tutti ladri o dediti esclusivamente ai loro interessi di casta. Disposti a qualsiasi tipo di larga intesa pur di salvare lo stipendio. Non vedo all’interno del Pd una famiglia tipo quella di Bossi che cerca di arricchirsi a spese del partito contando su un elettorato fedele quanto cieco anche se nelle loro sezioni cova la rivolta.
Sono da sempre convinto che avere a che fare con un delinquente è sempre meglio che con un imbecille per il semplice fatto che il delinquente so dove vuole arrivare mentre l’imbecille ti spiazza, non sai mai dove vuole arrivare perchè non lo sa nemmeno lui.
Ho la netta impressione che il gruppo dirigente del Pd abbia dei limiti spaventosi al punto da non rendersi nemmeno conto che si stanno avviando all’autodistruzione come la lega, per incapacità manifesta.
Leggere che Bersani ha commentato le ultime elezioni locali con tono trionfante: abbiamo tolto qualche macchia al giaguaro, mi conferma quello che penso da tempo: non hanno capito un cazzo.
Non è un problema di malafede,non sono delle cattive persone, il problema è ancora più grave: non ci arrivano proprio.
E’ su questo che conto per vedere scomparire un partito che non ha ragione di esistere che non è nè carne nè pesce.
Quando ero un ragazzino di campagna ho avuto modo di vedere dei carretti trainati da due cavalli attaccati in coppia mai ho visto un carretto con un cavallo davanti e l’altro dietro che gli volta le spalle.
Il Pd mi fa questa impressione, non sa da che parte tirare e chi lo guida è ancora più in confusione dei cavalli.
Ma ancora per poco, altre due elezioni e ci saremo liberati di un  altro partito inutile.
Dello sfascio del Pdl non parlo nemmeno, non dipende dal gruppo dirigente, farà tutto lui nel bene e nel male.
Quanto sento il piduista Berlusconi dare del comunista ai piddini penso sempre, magari. Beato te che vedi i comunisti.
Io credo nel ruolo dei partiti, le ragioni sono migliaia, non credo in questi partiti con questi gruppi dirigenti.
Non è un post contro i partiti tutt’altro il mio scopo è molto più ambizioso.
Mi spiego subito. Il Gen. De Gaulle ad un suo estimatore che gli gridava: Mon General, a morte i cretini!
Il Generale rispose: il suo programma è troppo ambizioso.

 

Ma Bersani perchè non si è suicidato da solo? Ha preteso di riempire il treno del Pd e poi lo porta sulle rotaie di Berlusconi, sbullonate da Alfano. Per fortuna che molti sono scesi in tempo, anche se non è ancora finita.


treno11g_f3d012fbNon metto la foto di Alfano e Bersani che si abbracciano in Parlamento perchè l’uomo mi fa pena, ho già invitato la famiglia a stargli vicino ed a farlo ricoverare. E’ andato fuori di testa.
Alfano ha fatto quello che ha sempre fatto gli interessi di Berlusconi ma Bersani poteva suicidarsi da solo e non coinvolgere tutto il Pd.
Non per altro, conosco molta gente in buona fede che l’ha votato, conosco ex compagni del Pci che ancora si ostinano ad andare in sezione per le primarie e ci sono andato pure io a votare Bersani convinto che tenesse il partito a sinistra ed invece si è fumato tutti i sigari e pure il cervello.
Faccio presente che nelle sezioni del Pd, almeno quelle che ho visto io, non c’è traccia di ex democristiani ed a tirare il carro seno sempre i vecchi compagni del Pci.
Li rispetto e ne conservo l’amicizia ma l’ultima tessera di partito che ho avuto è quella con la falce e martello, non ve ne saranno altre.
Ho smesso di andare anche alle feste dell’Unità se dovessi andare a mangiare una salamella alla griglia andrei in parrocchia in occasione della Festa di Via Padova.
Detto questo al senato ho votato Pd per non disperdere il voto infatti Ingroia non ha raggiunto il quorum come non lo raggiungono, da parecchio, la marea di partitini di sinistra che sanno solo litigare e sono incapaci di fare una sintesi.
I migliori dirigenti comunisti ce li siamo giocati tutti il secolo scorso.
Ma quello che è riuscito a fare Bersani con le elezioni prima ed oggi con la storia di Marini è da non credere, supera ogni previsione più pessimistica sulle incapacità di quest’uomo nel cogliere le istanze della base, la sua base.
Mi chiedo dove viva o se sia così presuntuoso da credere in una strategia vincente che è solo nella sua testa. Berlusconi, dopo avere infinocchiato per bene D’Alema praticamente sputtanandolo, ha messo nel sacco pure Bersani che proprio pochi giorni fa gli diceva: ti conosco mascherina.
Abbiamo visto come lo conosce per questo dico che il tipo è rincoglionito, incapace di intendere di volere e di vedere ed ho invitato la sua famiglia a stargli vicino e provvedere al ricovero.
Fortunatamente molti sono scesi dal treno, ancora non sono abbastanza ma se sono abbastanza scaltri da capire che stanno andando al suicidio collettivo spero che ne scendano altri.
Detto questo non è ancora finita ed anche se finisse bene, non faccio il nome per non portare sfiga, sarà dovere dell’elettore piddino di fare fuori alla prima occasione, in senso politico ovviamente, i 222 che hanno approvato la proposta Marini.
L’unico che non c’entra niente, anche se non deve essere tanto sveglio nemmeno lui visto che ha accettato di entrare nel tritacarne.
Per adesso l’unico che ha vinto è il piduista ha fatto deragliare il Pd sul binario voluto da lui.
Alle prossime elezioni avrà un nemico in meno, quello che si è immolato per lui.
Da anni aspettavo che nel Pd, prima nei Ds, si facesse chiarezza mai avrei immaginato che avrebbero optato per un suicidio di massa per fare un favore al nemico, il più grande responsabile in assoluto di quello che stiamo passando moralmente, eticamente, economicamente e politicamente.
La Finocchiaro è più stupida di lui, pure presuntuosa.

Pd, i manifestanti ai deputati: ‘Vergognoso inciucio’. Finoccchiaro: ‘Ma cosa vogliono?’

Non sarò certo io a far tornare la memoria agli smemorati. Ottaviano Del Turco, storia di un arresto che cambiò la legislatura e la maggioranza in Abruzzo.


indexSiamo ridotti così male e così diffidenti che non ci fidiamo nemmeno dei parenti. Il centrosinistra non spese una parola a difesa di Ottaviano Del Turco, vi ricordate quando fu arrestato insieme ai suoi assessori ed a funzionari regionali?
Credo proprio di no. Cadde la giunta dell’Abruzzo e le successive elezioni furono un plebiscito per il Pdl, il partito degli onesti.
Si dice, dicono gli studiosi, che gli italiani votano con la pancia io sono più propenso a credere che la maggioranza degli italiani vota con il culo. Quello degli altri.
I dirigenti dei partiti, centrosinistra in testa, sono senza palle e con una coda di paglia che va da Bolzano a Pantelleria e la magistratura al primo pirla che si presenta in tribunale apre un’inchiesta senza nemmeno valutare le chiacchiere.
Tutti sappiamo che ad un pentito di mafia prima di prendere per buone le sue confidenze, confessioni, viene fatta l’autopsia e se non ci sono riscontri reali, prove concrete che quello che dice è vero non passa sotto protezione.
Se ha dichiarato il falso gli aumentano la pena.
Non capisco come mai basti una delazione falsa per rovinare una persona.
C’è una «valanga di prove schiaccianti che non lasciano spazio a difese», aveva detto il procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi nella conferenza stampa del 15 luglio del 2008, il giorno dopo aver ordinato l’arresto di Del Turco e aver aperto di fatto una crisi politica che portò di nuovo alle urne gli elettori abruzzesi e il centro-destra a sostituirsi al potere.
Quello che è andato perduto è la carriera politica di Ottaviano Del Turco, macchiato per sempre dall’onta di essere finito sotto gli artigli di un procuratore della Repubblica (che nell’immaginario della sedicente sinistra stile Il Fatto Quotidiano equivale alla macchia della colpevolezza). Fonte.
Mi pare che siamo diventati tutti come il Fatto Quotidiano, chiunque finisca sotto inchiesta è automaticamente colpevole.
Non c’è nessun Mills che ha preso mazzette, nessun Previti che ha corrotto magistrati per favorire Berlusconi, c’è solo un boss della sanità abruzzese, Vincenzo Maria Angelini, finanziatore di Forza Italia ha accusato di concussione un innocente ed il Procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi non si lasciò scappare l’occasione di finire sulle prime pagine come i giudici di mani pulite.
Si è preso la medaglia? Adesso dovrebbe ripagare il danno, anche se moralmente è impagabile.
Ha preso per buone le dichiarazioni di un millantatore da quattro soldi già sputtanato di suo.
Persino il Pd prese un granchio enorme ed offrì il fianco al piduista: «La questione morale? È innegabile che ci sia, c’è assolutamente nel Pd», dirà a dicembre di quell’anno Silvio Berlusconi, proprio a Pescara, dove si trova per sostenere il candidato del Pdl alla presidenza della regione, Gianni Chiodi.
Penati, che tra l’altro ha rinunciato alla prescrizione, ed di là da venire.
Ottaviano Del Turco stette  in galera per ventotto giorni e agli arresti domiciliari per tre mesi, sotto l’assalto di un’opinione pubblica che nella sua grande maggioranza prende per oro colato le carte bollate della procura.
Fonte.
A fronte di un madornale errore, forse di un essesso di protagonismo di un procuratore della Repubblica che ha rovinato la storia , la figura, la carriera politica di un innocente abbiamo degli onorevoli che manifestano davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per protestare contro la decisione del giudizio immediato chiesto dal Pm di Napoli:Pm, giudizio immediato per Berlusconi. De Gregorio, “presi 2 milioni in nero”
De Gregorio ha già fornito le prove, ha testimoniato ed è pronto a testimoniare ancora, confessando di aver preso 2 milioni in nero.
Oggi su tutti i giornali, ovviamente dopo paziente ricerca, si trovano questi titoli:

Caro Marco Travaglio
Del Turco è innocente   Su questo mi aspetto che Marco faccia un intervento dissacrante dei suoi a Servizio Pubblico.
Del Turco scagionato da foto a mele e soldi”, analizzata la fotocamera di Angelini

Super perito scagiona Del Turco: foto tarocche

Gli articoli sull’innocenza di Del Turco sono bipartisan, la memoria collettiva pure.
Tutti velocissimi nel condannare senza nessun dubbio e tutti latitanti quando si tratta di fare autocritica.
Io ne traggo una sola considerazione, sempre quella.
Oggi i politici sono ritenuti tutti uguali, il più buono ha la lebbra. Nascono movimenti che prendono le distanze da chiunque senza se e senza ma. Abbiamo fior di giornalisti che alla notizia di una indagine qualsiasi che riguardi un politico emette sentenze di condanna, se non definitiva morale e politica, senza pagare dazio.
Se uno si azzarda a dire che il politico tale è in buona fede, al massimo un po’ pirla, viene accusato di essere complice o fiancheggiatore, comunque un venduto o disposto a vendersi.
La nuova politica si basa sul concetto che tutti siano uguali, tutti facciano schifo, per fare in modo che chi fa schifo davvero si noti di meno.
E’ la strategia di Gelli che ha coinvolto tutti in alto, in basso, a destra ed a sinistra con la maggioranza degli italiani che si scaglia come un branco di lupi contro chiunque metta in discussione questo sistema di giudizio.
E così basta correre in soccorso al vincitore per sentirsi tutti migliori o superiori.
Abbiamo creato i nuovi mostri: gli intonsi che non ammettono dubbi.
Intanto chi ridarà una reputazione a Del Turco?
Parrà strano ma Del Turco in questo post che lo riguarda dal mio punto di vista è marginale. Una vittima marginale del sistema, quello che a me fa impressione, ribrezzo, è un sistema giudiziario, di informazione, di propaganda che manipola la massa e la rende un giudice spietato senza nessuna responsabilità.
Se nel 2008 ci fossero state le ghigliottine, più volte invocate da me, Del Turco non avrebbe più la testa.
Cosa dovremmo fare a chi l’ha sputtanato, rovinato ed a tutti i cittadini che hanno sposato senza nessun dubbio l’operato del Procuratore di Pescara?

C’è una cosa che mi vede d’accordo con Grillo, anche perchè l’avevo proposta io a quelli del centrosinistra, ed è quella di non frequentare i talk show della politica.


indexAvevo ancora il blog su Splinder quando ho scritto un post che invitava l’opposizione a non frequentare i pollai dei talk show cominciando da quello di Vespa, Ballarò, Annozero e quelli di Mediaset che non ho mai visto e quindi non mi ricordo i nomi.
A parte che fanno un casino tale che non si capisce niente, il tempo per esporre un’idea è così poco che viene travisata o monca, in più c’è la strategia della destra inuaugurata da Schifani negli anni 90 di parlare sopra l’avversario politico per non far capire niente alla gente.
Poi vennero le vajasse di forza Italia prima e del Pdl dopo, addestrate come le foche ad interrompere, parlare sopra, far perdere il filo del ragionamento a chiunque criticasse il bandito.
Una strategia che è degenerata toccando un po’ tutti ed infatti dopo qualche minuto di trasmissione non ci si capisce più una mazza.
Bastano due parole in fila e ti sembra intelligente persino Brunetta o la Gelmini. Cota no, perchè ha una faccia da ebete che  ricorda sempre che l’intelligenza non l’ha mai frequentato.
Ancora più patetici sono i manichini, non ho ancora capito se sono vere persone, che sono seduti dietro le file degli schieramenti e che ad ogni cazzata che dicono quelli in prima fila fanno si con la testa, come i cagnolini che negli anni 70 mettevano nei lunotti delle auto.
O le manine che salutavano per via delle vibrazioni.
Ieri sera ho girato per una decina di secondi su Ballarò, non so perchè ma Floris mi sta sulle palle e non lo guardo mai, e stava parlando niente meno che Sallusti.
Ebbene dietro di lui c’era uno che ad ogni provocazione, perchè Sallusti non discute provoca, annuiva con la testa cercando pure di farsi inquadrare per far vedere quanto è imbecille.
Per non parlare degli applausi forzati di qui o di là, perchè ormai è diventato un male comune.
Io non conosco Ambrosoli ma l’ho votato sulla fiducia e quando si è visto in collegamento da Milano ho capito che il mio istinto ancora non sbaglia, ho fatto centro.
Faccio una premessa. A tutti noi capita di giudicare una persona a prima vista, appena conosciuta ed arrivare in pochi secondi a considerarlo un pirla oppure una persona di valore e spesso il nostro istinto ci prende, quasi sempre.
Un po’ quello che succede nell’amore, quando scatta quella cosa che ti fa aprire ed a renderti disponibile all’altra persona. Quando non scatta c’è chi si affida alla poesia, al corteggiamento sfiancante che quasi sempre finisce nel nulla.
Sto andando fuori tema. Mi rimetto in riga.
Ambrosoli ha commentato la sua sconfitta in un modo così educato ed intelligente da rendere inoffensivi anche i piranha in studio, come Sallusti e le remore degli squali come Alfano. Adesso non chiedetemi chi è lo squalo.
Non avevano domande da fare e nemmeno provocazioni perchè il loro istinto di belve ha capito che Ambrosoli non avrebbe abboccato.
Un grande. Ancora più grande quando Floris con il suo sorriso da ebete, non capisco cosa cazzo abbia da ridere da vent’anni a questa parte, gli ha detto: se può restare con noi dopo ci collegheremo ancora con Milano, dopo la pubblicità o una cosa del genere.
Insomma l’ha invitato a restare a disposizione.
Ora il 99,99% dei politici avrebbe accettato qualsiasi cosa pur di apparire qualche minuto in più in televisione, anche durante l’intervallo ed al posto delle pecore, e non alludo solo a quelli di destra ma a tutti dalla Finocchiaro, per dirne una, a Gasparri o Scilipoti.
Ambrosoli ha risposto: guardi io ho un figlio piccolo e preferisco andare a casa da lui.
Ambrosoli è una persona educata, fossi stato al suo posto avrei detto di non avere tempo da perdere per ascoltare le stronzate di destra o di sinistra specialmente se sono espresse in quel modo che rende impossibile capire dove sia la destra e chi sia la sinistra.
Un grande. Non ha perso niente nè in visibilità e men che meno nello spessore della persona.
Questo modo di fare informazione politica è il primo responsabile del rincoglionimento generale del telespettatore. Fa apparire un gigante anche un cretino, che si atteggia ad essere pensante, come Alfano che per non sbagliare si limita ad incensare il suo burattinaio qualsiasi cosa faccia o dica. Come Mavalà.
Sono vent’anni che va in televisione a raccontare che il piduista è un fenomeno ed ancora più pirla di lui sono quelli che dietro fanno di si con la testa che devono essere procarioti. Monocellulari. (non telefonini, è un’altra cosa) . I più astuti, quelli che hanno una cellula in più, li riconosci dal fatto che quando parla qualcuno che non sia pro piduista fanno di no con la testa.
Quelli sono i più evoluti, infatti nella lega non ce n’è nemmeno uno.
Purtroppo ci sono anche dalla mia parte politica quelli che fanno si con la testa grazie alle vibrazioni dello studio e non alla sostanza di quello che si dice.
Non ne faccio una questione maschilista come Grillo che individuato il punto G della sua candidata nell’apparire in televisione anche perchè sarebbe un punto G piuttosto anomalo dato che è molto, ma molto, comune anche tra i maschi di destra, di centro o di sinistra.
Spero che questa fobia da televisione, dell’apparire sempre e comunque, vada scemando sempre di più grazie anche allo tsunami del M5S ed al fatto che, secondo me, ha veramente stancato.
Quando ero nel Pci, e ci sono stato parecchio, noi andavamo nei mercati ad incontrare la gente, ascoltarla e farci ascoltare. Organizzavamo incontri con i cittadini sui vari temi locali e nazionali nelle biblioteche di quartiere, nei circoli che sono una cosa diversa dai bar o dai pub come si chiamano adesso.
Facevamo anche riunioni condominiali ospiti di qualche condomino che invitava i suoi coinquilini per parlare di politica, discutere dei nostri problemi.
Insomma facevamo politica, in televisione ci andava Berlinguer e così eravamo certi che non avrebbe detto cazzate come fanno da vent’anni quasi tutti gli esponenti del Pd.
Che senso ha, mi chiedevo molto prima di Grillo, andare da Vespa, Ballarò e compagnia bella per sembrare tutti uguali?
Oppure per dar modo alle vajasse, mascili e femminili, della destra di sfogare ed esibire la loro maleducazione.
Per chiudere, dato che abbiamo la memoria corta, ricordo ancora una volta che ad inventare l’interruzione sistematica del”avversario, parlarci sopra per non far capire quello che dice, ecc.ecc. E’ stato inventato da Schifani quando ancora aveva il riporto.
Così la penso io, si viene notati di più se non si va nei pollai.
Andate in strada a fare politica, è faticoso ma rende di più e la gente vi capisce. Ancora più importante è che in questo modo anche voi capirete quali sono i problemi della gente comune.
Siete diventati tutti come nella scenetta nei bassi di Napoli che la Smorfia, il trio dell’immenso Massimo Troisi, fecero negli anni 70.
C’era un poveraccio che viveva nei bassi, Troisi, che si lamentava delle sue condizioni di vita e l’esperto, Lello Arena, lo interrompeva continuamente. Ma se non mi fate parlare come fate conoscere i miei problemi, disse il poveraccio Troisi, e l’esperto gli rispose: cosa ne sai tu dei tuoi problemi quando ci siamo noi che li studiamo da anni?
Ecco, i politici di centrosinistra mi sembrano tutti come l’esperto Lello Arena. Non solo del cenrosinistra.

L’Italia è paralizzata. La lega è attaccata alla spina, accanimento terapeutico. Il M5S dovrebbe fare il dottore ma si rifiuta, potrebbe staccare la spina. Berlusconi è il vincitore e se ha vinto lui ha perso l’Italia.


vauro_elezioni1La paralisi l’avevo prevista in tempi non sospetti, forse l’aveva intuita anche Bersani che pensava di vincere ma era consapevole che non sarebbe bastato e si è fregato da solo aprendo al centro prima del tempo.
Se sei obbligato dai numeri a fare alleanze è un discorso, se le cerchi prima sanno di inciucio e non doveva chiudere a Rivoluzione civile.
Detto questo la situazione è sempre in salita quando si vuole cambiare per il semplice fatto che la maggioranza del paese è conservatrice.
L’ Italia è stata fascista, poi democristiana e adesso è berlusconiana un filo continuo della stessa matassa.
La lega è attaccata alla spina il Pdl la tiene in vita e non credo che la stacchi, affonderebbe insieme.
Il M5S ha avuto un successo enorme ma anche lui è vittima della paralisi che l’elettorato italiano e la legge elettorale hanno imposto al paese, diciamo che il virus ha intaccato tutti, nessuno escluso.
Grillo ha detto che saranno schiaffoni per tutti ma non penso che bastino per fare rinvenire il paese svenuto, inerme.
Politicamente il M5S è come un medico  chiamato per un aborto che non vorrà mai fare in quanto obiettore di coscienza.
Può darsi che per qualche mese la strategia del movimento, alludo a votare le proposte ritenute valide da qualsiasi parte provengano, sia sopportabile ma a lungo termine ci allontanerà dalla realtà europea e finiremo nelle sabbie mobili per il semplice fatto che lobby, finanza e malavita non staranno ad aspettare che il movimento faccia le sue proposte, al massimo farà di tutto per impedirle.
L’unico vincitore è Berlusconi ed è questa la vera vergogna nazionale, anzi planetaria. Mi domando chi l’abbia votato e mi sono risposto con la vignetta di Vauro.
Al senato il M5S ha avuto 7.285.648 voti, li considero voti sani anche se si chiamano fuori in attesa di risultati concreti su come verranno usati.
La differenza tra il CD ed il CS è di 280.612 voti che per effetto del porcellum ribaltano il risultato a favore di chi ha “perso”, il Cd ha 3 senatori in più, nessuno ha la maggioranza.
Di solito le elezioni si vincono per una differenza di un milione di voti o poco più, nel 2008 anno del trionfo massimo del CD la differenza è stata di 3.051.717 voti al senato e credo sia stata l’unica volta che la forbice sia stata così ampia.
Se consideriamo che i telespettatori giornalieri hanno una media di 5 milioni io ne traggo la conclusione che a decidere chi dovrebbe governare è la parte più disinformata e manipolata dell’elettorato italiano.
Nella mia Lombardia la differenza di voti a favore del CD è stata di 420.052 voti. Nelle precedenti elezioni del 2008 fu di 1.315.833 sempre a favore del CD.
Diciamo che con quello che hanno combinato in regione Formigoni e la sua banda il fatto che siano riusciti a vincere ancora mi fa arrivare ad una conclusione, delle mie.
Se la Calabria ha l’ndrangheta, la Campania ha la camorra, la Sicilia ha la mafia poco ma sicuro la Lombardia le ha tutte e tre.
Sapete che non ho simpatia per il M5S ma sono democratico ed accetto il verdetto, siamo nelle loro mani e spero che utilizzino la loro forza nel modo migliore.
Lo dico senza ironia, i poteri forti della finanza e dell’economia faranno di tutto per impedirgli di respirare.
Adesso andremo a vedere chi c’è dietro l’angolo oltre al solito Berlusconi che una campagna elettorale scellerata ha rimesso in careggiata.
Bersani ha detto: Gestiremo responsabilità.
Per come la vedo io l’unico gesto responsabile che dovrebbe fare è dimettersi e fare le pulizie all’interno di un partito che è schiavo dei ricatti degli ex democristiani.
Ho una certezza, non me ne vogliano quelli del Movimento 5 Stelle, io credo che esistano ancora destra e sinistra ed io sono di sinistra.
Non esiste una politica superiore esiste una politica di destra o di sinistra, esistono degli ideali applicati alla politica che non sono strettamente collegati ad interessi economici immediati o personali.
Si può anche fregarsene della politica, ma lei ti troverà lo stesso.
Per soddisfare la curiosità, si fa per dire, di chi legge. Ho votato Ingroia alla Camera e PD al senato per non disperdere il voto. Li ho persi tutti e due.

Visto che destra e sinistra sono superate, non esistono più, i brogli che teme Grillo sono di destra o di sinistra? Grillo è l’altra faccia della medaglia, da una parte l’invito a ciucciare Priapo dall’altra la matita.


concNon so da quanti anni Grillo non vada a votare, nel dopoguerra intendo visto che ha la mia età e siamo nati fortunatamente dopo la guerra, perchè sin dalla prima volta che sono andato a votare ho visto che a controllare nei seggi ci sono scrutatori, presidenti di seggio, segretari, rappresentanti di lista e spesso gli scrutatori sono iscritti ai partiti.
Ho fatto il rappresentante di lista per due decenni, i miei compagni hanno fatto gli scrutatori insieme ad altri di partiti diversi tutti potevano controllare le schede e prendevano nota dei voti partito per partito.
Se Grillo pensa che siano taroccate le matite ci faccia sapere chi è il fornitore e chi il mandante, sarebbe interessante.
Ancora più interessante sarebbe sapere se la matita da ciucciare è di destra o di sinistra oppure è oltre e da imputare al sistema.
Va bene tutto, la politica è schifosa e fa male alla pelle, ma qui siamo al delirio populista di massa a forza di sparare sulle ombre sparerà anche alla propria, mancando pure quella.
Il Movimento cresce e non mi meraviglia, la storia dice che in Italia è cresciuto anche il fascismo senza matite truccate ma con la scheda unica. Dopo la resitenza e la liberazione è cresciuta a dismisura la Democrazia Cristiana perchè in Italia tutto ciò che è nuovo è conservatore, specialmente nella propaganda di regime e nella testa del populismo.
Se non c’è l’uomo forte al quale delegare le nostre responsabilità ci si affida al partito forte da percentuali bulgare democristiane prima e forzaitaiote poi. L’importante è non ragionare e dare la colpa agli altri pronti però a saltare sul carro del vincitore appena cambia il vento.
E così il 25 aprile del 1945 il popolino italiano si scoprì, in poche ore, antifascista e riempì le piazze per fare festa.
Ma, essendo il popolino populista un conservatore, votò per 50 anni la democrazia cristiana con un senso di continuità almeno per quanto riguarda alla soggezione rispetto al vaticano. La linea era comunque dettata dai vescovi e solo dopo sono arrivate le banche compresa quella del vaticano.
Questo delirio di antipolitica populista, fondata dal piduista imprenditore prestato alla politica per salvarci dal comunismo, ci ha regalato vent’anni di berlusconismo la maggioranza dei quali governati da camerati, ex camerati, ex socialisti, ex democristiani, liberali e monarchici appoggiati dalla finanza corrotta e clientelare.
Adesso abbiamo il populismo dello sfascio, del dubbio, del fango con apposite macchine operatrici costruite all’uopo.
Macchine operatrici adeguate in grado di distribuire uniformemente i prodotti sulla superficie di gioco. Va inoltre ricordato che assume particolare importanza l’uso di concimi specifici che rispettano l’esigenze nutritive proprie del tappeto erboso. Un corretto programma annuale di concimazioni garantisce un ottimo risultato in termini di: resistenza al calpestio, aspetto estetico, resistenza e prevenzione delle malattie fungine.
Le macchine operatrici adeguate non sono di destra e non sono di sinistra, sono un corretto programma annuale di concimazione delle menti e garantisce un ottimo risultato a confermare il regime economico finanziario capitalista.
E’ così che dopo un ventennio dominato dalla propaganda piduista che ci ha spappolato il cervello adesso abbiamo la propaganda futurista che non è di destra e non è di sinistra una autentica rivoluzione che ci invita a succhiare la matita.
Chissà cosa c’è dentro al posto della grafite.
Certo che una grossa mano al populismo la da anche la sinistra, gli esami finestra e la conta dei cromosomi rossi non finiscono mai e c’è sempre quello che li ha più rossi di tutti.
Non va bene niente e c’è una critica per tutti, abbiamo un’offerta politica ampia e variegata compresa quella antipolitica, c’è una confusione tale che anche succhiando la matita copiativa, che copiativa non è insinua Grillo, avremo comunque la paralisi.
E tutto continuerà come prima, nessun inciucio ed il sistema è salvo. Rivoluzionare tutto, andare oltre l’obsoleta destra e l’asfittica sinistra per fare in modo che non cambi niente.
Mi raccomando, non votare il meno peggio, votate direttamente il peggiore.
Tanto una cosa è certa, noi italiani non perderemo mai. Come diceva Ennio Faliano gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori.
Chiunque saranno esenza chiederci a chi giova, tanto destra e sinistra sono concetti superati. Abbiamo inventato il vincitore che è oltre anche se si andrà a timbrare il cartellino come prima. Per chi avrà ancora un lavoro.
Visto che dstra e sinistra non hanno più senso qualcuno mi spieghi come mai ci sono rigurgiti di fascismo, si candidano addirittuta alle elezioni, cambiamo allora la Costituzione, togliamo l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro ed il reato di apologia del fascismo.
Tanto la sinistra è morta la destra non c’è più, è morta. Ma ci sono rimasti i fascisti.

Susa, Grillo: “Ancora 10 giorni di fuoco. Ciucciate la matita: temo i brogli”


Il dibattito su gli impresentabili, in particolare quelli del piduista, non mi appassiona. Se fosse ancora vivo lo stalliere avrebbe candidato anche lui. Se i sondaggi, che danno parità, fossero veri prendiamocela solo con noi stessi. Il popolo dei Tafazzi.


indexNon so come sopravviva la passione per questo teatrino dell’informazione politica ripetitiva e noiosa con i soliti riti di chi ancora segue Ballarò, Servizio Pubblico, Porta a Porta e scusate se ne dimentico qualcuna tanto non si perde niente.
Nemmeno la satira diverte più, difficile inventarsi battute nuove quando la realtà supera di molto la fantasia, penso che persino uno come Flaiano sarebbe  in difficoltà nel buttare giù una sceneggiatura divertente.
Penso che i sondaggi del giorno, del momento, abbiano valore zero dettati dall’ultimo titolo on line o da chi ancora si indigna perchè Berlusconi accusa la magistratura rossa per la milionesima volta.
Per screditare i sondaggi, i sondaggisti, gli opinionisti, i presenzialisti televisivi basti ed avanzi quando davano Renzi per favorito, vincente sicuro.
Se fosse vero che centrodestra e centrosinistra sono alla pari, mi riferisco solo ai partiti che con il porcellum hanno la possibilità di entrare in parlamento, confermerebbe quello che sostengo da oltre vent’anni e cioè che il problema non sono i politici eletti ma quelli che li eleggono, siamo noi che eleggiamo i degni rappresentanti dell’italiano medio che non fa notizia ma fa ancora più schifo di chi fa notizia, è su tutti i giornali.
Non offendetevi la mia è solo una considerazione politica che non vuole tenere conto delle migliaia di polemiche che coinvolgono tutte le liste e tutti i partiti, nessuno escluso.
Polemiche costruite ad arte per fare un polverone che, forse, scomparirà dopo le elezioni  quando sarà tardi per ognuno di noi per renderci conto di avere sbagliato per il semplice fatto che ragionando in questo modo non ci sarà nessun vincitore e tutto continuerà come prima.
Non siamo cittadini ma siamo tifosi schierati ed ognuno di noi ha la sua bandierina da sventolare e la verità in tasca.
Leggo che molti cittadini si indignano, fanno l’autopsia, a qualunque frase dica Bersani, Monti, Ingroia, Vendola e così via dimenticando che nessuno avrà i voti e la forza per governare da solo.
E’ ovvio che in base ai risultati che usciranno dalle elezioni chi avrà un voto in più dovrà per forza cercare alleanze, sarebbe grave per me se tra gli alleati del prossimo governo ci fosse ancora il piduista.
Cosentino è a casa ma il problema non è risolto.
Lasciamo perdere i casi gravi alla Cosentino tanto non l’avrei votato ugualmente,  ci sono ancora Scilipoti, Razzi, Polverini, Gelmin
i ecc.ecc.
Non mi interessano le faide interne, non mi interessa la propaganda totalitaria che insiste nel far sembrare tutti uguali, strategia lanciata da Gelli che ormai è consuetudine culturale.
Non mi interessa la ricerca del pelo nell’uovo o l’autopsia che comunque trova qualcosa di sbagliato in tutti i candidati, in tutti i movimenti, in tutti i partiti o le discussioni generate dagli esclusi dalle liste.
Le uniche cose che le autopsie non rilevano sono gli ideali , le ideologie, la visione del futuro con una scelta di parte ben definita perchè ormai nessuno ha più ideali, utopie ed il capitalismo del libero mercato piace a tutti, chi più chi meno.
Come si fa ad appassionarsi alla lotta politica combattuta in questo modo?
Io non ci riesco e confesso il mio limite.
La lista dei candidati del piduista non mi appassiona, le conferenze stampa o i deliri del piduista ancora meno.
Gli esami finestra per vedere chi è senza macchia e senza aloni ancora meno.
L’unica cosa che vorrei, oggi come oggi, è che la bottiglia dei vari Tafazzi questa volta sia piena di acqua ghiacciata.
Sia mai che serva a qualcosa.

Una novità, positiva, per il 2013. Le primarie del Pd l’hanno spostato a sinistra i teodem se ne devono fare una ragione, meglio ancora se cambiano partito. Un grazie particolare a Renzi.


giudittapini_ok_erSe i giovani che hanno scalzato i dinosauri del Pci e della Dc confluiti nel Pd, hanno come riferimento Nilde Iotti e Berlinguer significa che i valori ci sono e le idee pure. Certamente è un rinnovamento che sia Bersani che Renzi hanno voluto, uno ricercando i valori della sinistra e l’altro ammiccando ai valori di Arcore e Marchionne, fortunatamente hanno vinto i primi e la dirigenza dovrà tenerne conto.
Personalmente mi auguro che questi giovani che hanno nel cuore i valori della sinistra storica, riveduta ed adeguata ai tempi perchè sia chiaro che il Pci non ci sarà più, conquistino sempre più spazio nelle istituzioni e nel partito.
Sono giovani istruiti che conoscono e convivono con il precariato, immersi nelle storture del capitalismo parassita e sfruttatore che hanno idee chiare e sentimenti nobili.
In Emilia Giuditta ha sbaragliato gli avversari alle primarie e chi l’ha votata ha avuto le sue ragioni, ha visto bene.
Viene dal precariato ed ha fatto pure la cameriera.
Non la conoscevo ma c’è una sua frase che per me dice tutto ed è questa: “Abbiamo deciso di correre alle primarie proprio per questo. C’è bisogno di persone preparate e di persone che invece hanno un nuovo sguardo. Dentro un partito si hanno entrambe le cose. Nel Pd ci sono persone di altissimo livello in tutti gli ambiti che ti possono dare una mano e, d’altro canto, io posso portare una visione che loro non hanno. L’esperienza da sola non basta, proprio come la freschezza”.
Ero e rimango contrario alla rottamazione, alla fissa del modernismo politico delle due legislature che avrebbero impedito a Persone come Pajetta, Berlinguer, Longo, La Torre e tanti altri di fare politica sana per lasciare spazio a giovani magari senza, o poco valore.
Se poi il nuovo che avanza è Renzi allora tanto vale chiudere il partito, le sezioni.
Sono contrario a chi dice che destra e sinistra sono superate, il qualunquismo populista di queste affermazioni fa rinascere il fascismo e la destra estrema nella peggiore delle ipotesi, ed i segnali ci sono. Nella migliore delle ipotesi c’è un atteggiamento di accettazione del capitalismo e delle sue regole che è preoccupante, massacrare i diritti delle persone in nome del profitto e della produzione non ha nulla di sinistra e nemmeno di democratico. Il capitalismo è un regime, la democrazia del più forte.
Dice Giuditta: l’esperienza da sola non basta, proprio come la freschezza. Sono due elementi che da soli non hanno tenuta ma se li metti insieme diventano un collante fortissimo.
Ci sono tantissimi giovani che hanno per riferimento, il Fatto usa la parola idolo, Berlinguer e sono certo che non hanno nessun bisogno di andare ad Arcore per sentirsi democratici, come sono certo che non scambieranno mai per manager Marchionne.
Sono orgogliosi delle loro idee di sinistra, dei valori, della nostra storia, della solidarietà e del rinnovamento che potrà avvenire solo con una scelta di campo, decidendo da che parte stare.
Affermare di essere  oltre la politica, considerare destra e sinistra superati, obsoleti, è solo demagogia populista che vede il particolare, l’errore e lo esalta preparando lo spazio per un populismo che porta solo ad un regime, perdendo di vista la nostra storia e le conquiste che la sinistra e la democrazia ci hanno portato con la Resistenza.
Se non volete chiamarlo fascista chiamatelo pure come volete. C’è stato il peronismo, il gollismo ed anche Pinochet ed il gioco allo sfascio che la propaganda capitalista sta facendo sulla politica nostrana è preparazione del terreno per un regime del genere, non c’è bisogno di correre questo pericolo per rendersi conto che destra e sinistra esistono eccome ed hanno valori ed obiettivi diversi. Agli antipodi.
Qualcuno ha valutato la sconfitta di Renzi come un ritorno al passato ed invece è un ritorno al futuro solo che la maggioranza degli elettori del Pd vogliono un partito di sinistra e prima fanno chiarezza al loro interno e meglio è.

 

Giuditta, la futura deputata ragazzina del Pd: “A Roma sarà il mio primo lavoro”

 Monti come Grillo: Destra e sinistra, distinzione superata”

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