E così anche da Santoro si sono accorti che la ricchezza mondiale non è distribuita equamente. Sdegno ed applausi ma nessuno ha nominato l’innominabile, il Capitalismo.


32079-1370725169Preambolo, ammiro Gino Strada è di Sesto San Giovanni ed entrambi siamo cresciuti a Sesto. Lui nei circoli cattolici ed io in quelli comunisti, siamo molto più vicini adesso di 40 anni fa ma non riesce ancora a nominare la parola che rappresenta il cancro mondiale dell’economia, il Capitalismo.
Il Capitalismo è molto più vecchio del comunismo, del socialismo, ed è nato con la nobiltà parassita che imponeva gabelle e miseria con la forza delle spade, delle galere, delle condanne a morte con tanto di benedizione divina.
Poi si è evoluto attraverso lo sfruttamento intensivo del proletariato sottopagato e costretto a lavorare anche per 18 ore al giorno per sopravvivere.
E’ ovviamente una sintesi di qualche centinaio di anni che, ovviamente, abbiamo dimenticato come abbiamo dimenticato la Resistenza sbeffeggiando, Grillo in testa, il 25 Aprile. E’ la forza del sistema capitalistico la poca memoria del popolo, della massa, ed è su questo che conta il sistema per dominare come e più di prima.
Per assurdo il momento più “alto” del Capitalismo è stato lo sfruttamento intensivo del proletariato, le miniere, il tessile, la meccanica, le armi, l’acciaio, l’agricoltura ecc.ecc.
E’ stato il momento più alto perchè i capitalisti per creare profitto dovevano creare lavoro, posti di lavoro e più ne creavano più aumentava il profitto e l’ho visto con i miei occhi
di bambino, prima e da adulto poi.
Migliaia di persone sono scese dai treni della speranza a Torino, Milano ed altrove. Milioni di persone pronte ad affittare un letto in 4 per uno stipendio che non è mai bastato per vivere, ogni tanto il capitalismo allargava la borsa, dopo mesi di scioperi e di lotte, ed il proletario ha potuto comprarsi la vespa prima e l’auto dopo, più tardi anche la casa aggiungendo qualche buco alla cinghia dei pantaloni.
Mentre il sistema esaltava le virtù del capitalismo e della democrazia che arricchiva tutti gli uomini di buona volontà disposti a farsi sfruttare per migliorare la qualità della vita il capitalismo studiava nuove strade, nuovi modi di investire che andassero a superare  la necessità di guerre mondiali per superare i cicli di crisi periodiche che il capitalismo stesso generava.
Ad ogni guerra, ad ogni distruzione globale, la borghesia capitalista riemergeva più ricca e più potente di prima pronta a speculare sulla ricostruzione moltiplicando i profitti.
Ma non basta. Hanno trovato il sistema, i capitalisti, per aggirare la democrazia, la Costituzione, superare il conflitto lavoratori- datori di lavoro, eliminare il sindacato, gli scioperi, le rivendicazioni.
Ve lo immaginate un imprenditore che per guadagnare il 15% di quello che investe, la % è puramente indicativa, si deve sorbire dirigenti, impiegati, ruffiani, dipendenti magari in migliaia, commercialisti, scioperi, manutenzione di macchinari e capannoni?
Si deve trovare un modo diverso di fare profitto, e li capisco, non si può andare avanti con lotte continue e l’Aulin. Ed infatti il capitalismo si è evoluto, non ha più bisogno di investire in infrastrutture, dipendenti, tasse, regolamenti, mazzette ecc.ecc.
L’ obiettivo, perchè hanno sempre studiato più di noi, era di fare profitti senza i balzelli della domocrazia e della massa affamata che chiede sempre di più.
La soluzione geniale è il capitalismo finanziario parassita applicato agli Stati.
Niente più capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, scioperi, conflitti, lotte e manifestazioni in piazza. Prestiamo soldi agli Stati e sarà la politica a gestire le masse, spremerle come limoni per garantire il profitto degli speculatori che hanno investito in Titoli di Stato.
Per fare questo la soluzione è molto semplice, basta mettere in circolo il 50% della ricchezza nazionale o globale ed il risultato è garantito, come la pace sociale. Con il 50% della ricchezza nazionale in circolo e con quello che fanno girare le mafie c’è abbastanza ricchezza per garantire i profitti dei capitalisti finanziari e parassiti ed è per questo che il 10% delle famiglie italiane possiede il 50% della ricchezza nazionale, pulita da capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, dirigenti ed il 90% delle famiglie italiane si deve arrangiare con quello che resta. Si salvi chi può alla faccia della Costituzione.
E’ così che i nostri giovani, impregnati e cresciuti nel capitalismo, emigrano verso Stati più etici e morali del nostro che, almeno, garantiscono un lavoro che qui non c’è più.
Molti di essi vanno a Londra, è un esempio, e trovano subito un lavoro a 900/1000 pound. 600 per una stanza, come un bilocale a Milano, 170 al mese per il tesserino del tram ed il resto per vivere. Questo è il capitalismo buono che ti offre un lavoro, uno su 5000 ce la fa ed emerge a 2000 pound, altri sfondano del tutto e diventano ricchi o benestanti.
Oltre ci sono i cantanti, calciatori, luminari della medicina o comuque tipi evidentemente sopra la media, direi fenomeni.
Tornando al titolo sulla ricchezza mal distribuita, sui paperoni del mondo, quell’ uno % che domina l’economia globale. Facciamo pure ore di trasmissione sdegnandoci, tra gli applausi, dell’ingiustizia globale e contro gli armamenti l’importante è non nominare mai due parole: capitalismo e comunismo.
Tra poco il capitalismo si accorgerà che mettere un limite ai debiti degli Stati equivale a mettere un limite al profitto del capitale, lo capirà anche la Merkel e dovrà mollare o salta il banco.
Forse, dico forse perchè non ci credo, destra e sinistra non esistono più come dicono i grillini allora aspetto che qualcuno della nuova politica, che non sia populista, mi dica qualcosa sul capitalismo.
P.S. Qualcuno, ogni tanto, scrive: ma che cazzo di articolo è, che “giornalista” sei, ecc.ecc.
Non sono un giornalista, sono uno che ha un blog e che ha lavorato 43 anni ed ha la terza media. Uno che la pensa e la vede così.

La notizia che in Italia c’è un regime anticostituzionale è passata in secondo piano, non se la fila nessuno. E pensare che la fonte è certa, è il capitalismo che lo dice.


C_4_articolo_2023447_upiImageppIl 27 gennaio è uscita la notizia, su tutti i giornali, data da Bankitalia: Il 10% degli italiani possiede il 50% della ricchezza nazionale.
Ce lo dice il capitalismo stesso, la banca D’Italia, che noi viviamo in un regime anticostituzionale perchè i nostri Padri Costituenti, di tutti i partiti,  hanno inserito l’art. 53 nella Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ora, prendo atto che il comunismo è sconfitto, il socialismo pure ma mai come oggi avremmo bisogno di comunismo o di un socialismo che non sia socialdemocratico, invaso dal capitalismo.
Se tanto mi da tanto in base alla nostra Costituzione il suddetto 10% di nostri connazionali dovrebbero versare il 50% di tutte le imposte statali, regionali, comunali esistenti nel nostro Paese.
Per i leghisti, che sono un po’ tardi, il 50% dell’ Imu, Tares, Tarsi e tutte le diavolerie che lo Stato impone per garantirci dei servizi che non è un grado di garantire.
Mentre risulta, perchè ci sono le carte che parlano, che l’87% delle imposte viene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Mentre noi stiamo discutendo dei vari problemi individualmente e quindi lasciamo a se stessi tutti i più deboli in balia del destino baro e crudele, si continua a vivere in un Paese dominato da un regime economico anticostituzionale che non ha niente di democratico.
Ci sono parlamentari eletti che non sanno nemmeno che la nostra è una Repubblica parlamentare e si rivolge al Capo dello Stato dandogli del boia come se fosse un re o una repubblica presidenziale.

La repubblica parlamentare è un sistema politico o forma di governo, appartenente alla forme di democrazia rappresentativa, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è demandata, tipicamente tramite elezioni politiche, al parlamento e ai suoi membri che in quanto tale elegge con modalità differenti sia il governo che il presidente. Tuttavia vi sono repubbliche parlamentari in cui il presidente è eletto direttamente a suffragio universale.

Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell’unità nazionale, perciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni.

Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia: in questo modo esso ha perennemente il controllo sull’agire dell’esecutivo con possibilità di revocarlo e nominarne un altro.

Il giudizio sull’operato di una certa maggioranza parlamentare e del suo governo viene quindi espresso dai cittadini solo tramite il rinnovo dell’assemblea legislativa, diversamente da quanto avviene nelle repubbliche presidenziali.

Tale forma di governo è quella attualmente dominante in Europa.
Se qualcuno ha qualcosa da ridire in merito alla politica delle istituzioni si deve rivolgere alle istituzioni stesse, ai suoi colleghi di Parlamento.
In mezzo a questo polverone inutile destinato solo ad alimentare un populismo d’assalto che invece di portare democrazia porterà alla guerra civile tra poveri, senza liberarne alcuno, l’unica battaglia che gli italiani dovrebbero fare, possibilmente insieme ai parlamentari onesti, sarebbe quella di ripristinare la Democrazia e la Costituzione in questo paese dominato dalla finanza parassita che è la forza del capitalismo mondiale che opprime i popoli.
La colpa, ancora una volta, è la nostra che assistiamo indifferenti allo sfascio istituzionale e democratico nonostante sia il capitale stesso a darci la notizia che siamo in un regime.
Mussolini non ha mai ammesso di avere imposto la dittatura il Capitalismo ce lo comunica cosciente del fatto che la maggioranza di noi non se ne rende nemmeno conto.

Bankitalia: “Il 10% degli italiani
ha la metà della ricchezza del Paese”

Questa è la notizia che avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione, il resto sono chiacchiere.
I dati sulla ricchezza nazionale venivano studiati dal Pci e ci si organizzava per difender l’art. 53 della Costituzione ed è per questo che l’Europa e gli Usa hanno impedito che il Pci andasse al governo, era solo una questione di soldi e di potere non di Democrazia.
Oggi il sistema capitalistico finanziario e parassita è accettato da tutti, in primis la massa del popolino che si compra l’auto a rate, ed il capitalista non si occupa più di fabbriche, produzione. Non crea posti di lavoro ma investe in debiti di Stato che i cittadini sono costretti a pagare dal sistema politico complice e responsabile della mancanza di equità progressiva.
Se non risolveremo questo problema non saremo mai liberi in un Paese libero e democratico.
IL documento della Banca d’Italia è un documento ufficiale, non ce l’ha detto Mao, Stalin, Chavez, Che Guevara ecc.ecc.
Ce l’hanno detto loro e si scompiscierando dalle risate.
Una risata ci seppellirà, la loro.

Il capitalismo finanziario parassita non è riformabile, va abbattuto.


indexUna volta ci mandavano in guerra a morire per difendere i loro palazzi, distruggere tutto il resto,  per poter speculare sulla ricostruzione.
Alla fine di ogni guerra, qualsiasi guerra, la borghesia parassita ne usciva più ricca e più potente pronta a sfruttare i sopravvissuti per aumentare i profitti ed i capitali  a condizionare qualsiasi modello politico ne tollerasse i privilegi in nome di una democrazia che non è mai esistita o non è mai stata compiuta in modo totale.
La politica della massa , degli interessi della massa e non dei pochi potenti, ha alzato la testa per la prima volta con la rivoluzione francese che ha fatto piazza pulita della nobiltà parassita e nullafacente che si imponeva con la violenza sul popolino e sulla media borghesia allora nascente.
La democrazia non si è mai compiuta in modo totale e la politica non è mai stata in grado di compiere il suo compito nell’interesse della massa produttiva e sfruttata.
Un malinteso senso della democrazia e della pace sociale ha permesso alla nobiltà prima ed alla borghesia finanziaria poi di prosperare sulle  spalle del proletariato e della povera gente diventando sempre più ricca e potente senza che nessuna politica la mettesse veramente in discussione sino all’avvento di Carlo Marx che con il suo Capitale ne ha analizzato le storture ed i suoi vizi capitali ne ha denunciato gli sfruttamenti e le incongruenze di chi si arricchisce  con lo sfruttamento dell’uomo.
E’ in atto una guerra economica che mira alla distruzione per fame e di stenti della massa e non esiste politica in grado di intervenire sul capitale per il semplice fatto che tutti i partiti si limitano a sfiorare gli interessi della finanza parassita senza mai incidere a fondo il bubbone, il tumore, che il capitalismo finanziario e parassita rappresenta.
Tempo fa ho sentito un estimatore del M5S dire in tv che Grillo vuole riformare il capitalismo ed è la stessa cosa che si sente dire da destra sino a sinistra senza che ciò mai avvenga se non in minima parte.
La riforma del capitalismo può essere un passaggio se non si prende la strada della rivoluzione ma non sarà mai la soluzione.
Accontentarsi delle briciole che il capitalismo finanziario lascia per strada non può essere la soluzione per il semplice fatto che moltiplica la fascia più povera che la politica non è in grado o non vuole difendere.
C’è chi ci prova con scarsi risultati, la così detta sinistra, e c’è chi non ci prova nemmeno, la destra.  Questa è la prova che destra e sinistra esistono ma nessuno prevale sull’altro e l’unica strada per risolvere la crisi economica imposta dal capitale e dalla politica accondiscendente è la rivoluzione proletaria.
Il resto sono chiacchiere. Sono trent’anni che sento dire dalla politica dobbiamo fare dobbiamo disfare senza che si concluda mai niente e gli unici a dettare la linea sono le banche mondiali o europee sostenute più o meno da tutti gli schieramenti politici.
Gli speculatori finanziari sprecano miliardi di dollari o di euro in borsa, miliardi che sarebbero più che sufficienti per creare benessere e lavoro per tutti se la politica fosse in grado di svolgere il suo ruolo di condizionamento e regolamentazione del capitalismo parassita.
Il capitalismo finanziario speculatore e parassita ha inventato la vera arma di distruzione di massa che non inquina e non distrugge i capitali, non abbatte i loro immobili e non intacca le loro proprietà.
Il nuovo olocausto, il nuovo sterminio di massa si chiama miseria e disoccupazione e non basta che in qualche Paese d’ Europa o del mondo ci sia qualche spiraglio di sopravvivenza che spinge i nostri giovani ad emigrare, quello è uno specchietto per le allodole atto a proteggere la loro “pace sociale” che altro non è che impedire la rivoluzione del proletariato oppresso e sfruttato.
Questa non è democrazia, non è politica nell’alto senso del termine, questo è regime.
Non è il Parlamento che puzza è il capitalismo che domina.

Quando per me il commerciante era solo un bottegaio evasore ed egoista. Meccanici e carrozzieri che compravano con lo scontrino.


images43 anni nel mondo dell’auto ad un certo livello, sono arrivato a fatturare 18 miliardi in un anno di ricambi.
Ero solo un capo magazzino ma nella mia carriera ne ho viste tante.
Ho conosciuto meccanici e carrozzieri che avevano difficoltà a firmare una ricevuta ma con una manualità nell’aprire il cassetto o ad infilare i soldi nel portafogli degni di un prestigiatore.
Qualcuno era restio a diventare officina autorizzata perchè per questioni burocratiche legate alla garanzia si doveva per forza rilasciare la ricevuta.
Noi registravamo tutto, fattura o scontrino era tutto registrato perchè casa madre fatturava anche lo spillo.
Ovviamente c’era anche un mercato parallelo, comprare da colleghi, ma nelle aziende dove ho lavorato io non l’abbiamo mai fatto.
Ho visto immigrati arrivare a Milano che sono stati assunti in qualche officina e qualche anno dopo ne hanno aperta una in proprio.
Li ho visti crescere e prosperare, da una stanza in affitto a comprarsi il capannone e qualche appartamento, anche per i figli, oltre che a farsi la casa al paese d’origine per mostrare a tutti i paesani che avevano fatto fortuna.
I loro figli, per la maggior parte, hanno studiato e sono andati all’università e molti non ci hanno pensato nemmeno lontanamente di fare lo stesso lavoro del padre.
Ho visto mogli che aiutavano i mariti con la contabilità, negli anni hanno imparato ad usare la calcolatrice ed a rispondere al telefono, i più evoluti hanno imparato ad usare il pc.
C’era la contabilità emersa e quella sommersa ed anche senza aver fatto il liceo o ragioneria hanno imparato subito come muoversi.
Qualcuno andava a spanne, altri erano meticolosi e compravano i 10 filtri, venduti in nero senza scontrino, in contanti per tenere l’inventario in ordine.
Ho visto comprare cofani,parafanghi, radiatori, alternatori, motorini d’avviamento in contanti e questo significava che avrebbero incassato in nero, esentasse.
Ai clienti raccontavano che avrebebro fatto lo sconto, non ti metto l’Iva era la frase più ricorrente e per un cliente che risparmiava 20.000 lire loro ne facevano sparire 100 mila.
Avete idea di cosa costa sostituire e verniciare un parafango?
Alla fine erano miliardi che sparivano al fisco in tutto il Paese ovviamente.
Per noi non era per niente conveniente perchè casa madre dava i premi solo sul fatturato e non sui corrispettivi.
Il ragionamento era logico perchè il fatturato era soggetto a sconti e quindi andava incentivato mentre lo scontrino avrebeb dovuto essere riferito al privato che, ovviamente, non aveva la tabella sconti delle officine.
Insomma casa madre ragionava, giustamente, così: una lampadina venduta ad un elettrauto aveva lo sconto 30% o 40%, tanto è la logica che conta e non la % esatta, mentre al privato veniva venduta a listino e quindi non andava incentivata.
Per combattere questa evasione inarrestabile la legge si era affidata a noi, insomma dovevamo essere noi ad imporre la fattura se uno era conosciuto come autoriparatore o aveva la tuta.
Una delle tante leggi dementi che la politica italiana ha emesso per agevolare gli evasori.
Io non ho mai fatto il finanziere ma nel mio piccolo ho fatto più io contro l’evasione fiscale che tutta la Guardia di Finanza della mia zona.
Preciso intanto che per scovare l’evasore bastava che la finanza avesse guardato il capannone, i dipendenti, gli immobili intestati alla famiglia e la denuncia dei redditi, non ci vuole uno scienziato.
Dicevo che ho fatto più io contro l’evasione che la finanza con un metodo molto semplice, elementare quanto efficiente.
Noi, magazzinieri dipendenti, eravamo considerati degli amici, dei “complici” da parte degli autoriparatori, il tono con cui ti dicevano questo me lo metti in fattura e di questo mi fai lo scontrino era confidenziale come se anche noi avessimo avuto un tornaconto.
Devi lavorare e devi stare alle direttive aziendali anche se i tuoi ideali, il fatto che tu pagassi le tasse sino all’ultimo centesimo mentre chi avevi di fronte si comprava gli appartamenti ti faceva incazzare ed allora cercavi di mettere i bastoni tra le ruote.
Spesso mettevo in giro la voce che stava girando la Finanza, non era vero ma questo bastava per spaventarli e per 15/20 giorni fatturavano tutto ed erano costretti ad emettere ricevuta.
Non era molto ma era più di quello che facevano le autorità.
Avevo anche un figlio che andava a scuola e facevo parte della commissione genitori che stabilivano la retta della mensa scolastica in base al reddito dele famiglie.
I dipendenti pagavano la retta minima chi faceva il 740 pagava la retta massima, ovviamente quello che scrivo non è esatto al centesimo perchè c’erano fasce intermedie ma è solo per dare un’idea del funzionamento.
Un anno si è presentato per contestare il fatto che noi gli avevamo affibbiato la fascia massima per la mensa di suo figlio un signore che aveva una macelleria con 8, ripeto 8, dipendenti ed in più la cassiera.
Bene questo tizio, a guardargli la denuncia dei redditi, non avrebbe dovuto pagare la fascia massima, ma che dico di più avrebbe dovuto pagargliela il Comune cioè noi dipendenti con le nostre tasse che paghiamo.
Mi ricordo di essermi opposto insieme ad altri, in quartiere lo conoscevamo tutti e tutti eravamo al corrente
che al suo negozio c’era sempre la coda nonostante gli 8 dipendenti e la cassiera.
Erano i tempi del grasso che cola, grazie al capitalismo si stava bene tutti, o quasi.
I dipendenti ed i pensionati pagavano le tasse e c’era lavoro per tutti, bottegai, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori e multinazionali evadevano come sempre e si compravano appartamenti o palazzi.
Alcuni proletari non politicizzati non si rendevano nemmeno conto del furto legalizzato verso la massa che il capitalismo italiano e mondiale  aveva eletto a sistema: la massa dei meno abbienti paga e noi ci facciamo i soldi a quei tempi solo i più potenti e smaliziati portavano soldi in Svizzera o almeno non ne eravamo a conoscenza.
Preciso che il capitalismo nel resto del mondo va meglio che da noi perchè hanno meno ladri, i protestanti hanno un’etica feroce contro l’evasore mentre il cattolico, previa confessione dei peccati, perdona tutto. Anche l’omicidio, in particolare se è diretto alle donne.
Ebbene adesso a distanza di decenni possiamo riflettere un momento sul capitalismo.
Io ero, sono, comunista ed è grazie al capitalismo che ci ha difeso dal comunismo odioso ed invidioso dei ricchi che ho potuto godere del benessere e della democrazia imposta dal bravo capitalismo occidentale che poi si è evoluto in capitalismo finanziario e parassita.
Se fossi un credente dovrei accendere un cero di ringraziamento al capitalismo, alla Democrazia Cristiana, ai socialdemcratici e, soprattutto, ai socialisti di Craxi, se stiamo così bene lo dobbiamo a loro senza dimenticare gli americani e le multinazionali.
E’ grazie a loro se noi abbiamo una schiera di bravi imprenditori come Berlusconi e non solo lui, ne abbiamo a migliaia..
Oggi, travolti dal benessere del capitalismo globale, so di commercianti che in 10 ore di attività varie incassano quando va bene 200 euro al giorno che non sono nemmeno sufficienti per pagare luce, gas ed affitto. Potrei fare nomi e cognomi e l’elenco delle attività che svolgono: bar, piccole rivendite di pane, negozi per animali, negozietti di vestiti,piccoli artigiani e così via.
Supermercati e multinazionali li hanno massacrati oltre alla crisi globale che, ovviamente, non ha genitori, colpevoli o mandanti. La crisi è orfana e nessuno ne rivendica la paternità o la adotta.
Quella che io ritenevo la classe nemica del proletariato è diventata come noi e se non muore di fame si sta mangiando fuori quello che aveva messo da parte. Ovviamente chi ha fatto in tempo perchè chi ha aperto nell’ultimo decennio non ha fatto in tempo a farsi il conto in banca, dalle banche riceve solo telefonate quotidiane con l’invito a rientrare, a coprire, oltre naturalmente all’avviso che il conto è bloccato.
C’è chi non riesce nemmeno a fare acquisti di merce per il negozio perchè non ha contante e la macchietta del bancomat accredita i pochi incassi direttamente in banca e va a coprire il rosso esistente.
E’ come se ti sequestrassero l’incasso appena effettuato, nemmeno la mafia arriva a tanto.
Oggi tutti pagano con la carta di credito e quindi il commerciante non ha contanti, diventa un circolo vizioso che ti soffoca, ti uccide perchè quello che incassi viene sequestrato immediatamente dalla banca per coprire il conto in rosso.
Ma ancora non ce ne rendiamo conto, tutti presi a criticare la politica, giustamente e con 10000 ragioni, dimentichiamo che il vero nemico è il sistema, in poche parole il capitalismo finanziario parassita che non investe in produzione, commercio ma solo in speculazione.
Non so se sono stato chiaro, sono concetti che ripeto senza risultato da decenni ed ho ottenuto solo delle grandi prese per il culo da parte di chi è proletario come me.
I banchieri, i manager, le multinazionali ovviamente se ne fregano di quello che penso io ma se lo pensassero in milioni tutti quelli che sono nelle mie stesse condizioni economiche e mentali anche loro avrebbero finito di ridere perchè  avremmo già messo le ghigliottine nelle piazze sull’esempio della rivoluzione francese ma adeguata ai tempi.
Loro hanno fatto fuori la nobiltà parassita noi dovremmo fare fuori la borghesia finanziaria e politica.
Libertè, egalitè, fraternitè in una parola il socialismo.
Ieri l’ultima prea per il culo dei politici asserviti al capitalismo ripresa con enfasi da tutti, dico tutti, i giornali:
In tre anni verrà abolito il finanziamento ai partiti.
Non sono politici sono dei paraculi sfacciati perchè noi siamo stupidi, lo permettiamo.
Non sono i patiti i problema il problema è il sistema ed i cattivi politici che in esso, con esso, si alimentano. Anzi sono lì apposta per difendere il sistema.
E’ la politica che dobbiamo cambiare, la filosofia, gli ideali perchè se facciamo fuori i partiti, in quanto tali, senza cambiare la politica e gli ideali ci troveremo a sguazzare come movimenti o associazioni di consumatori sempre nello stesso stagno marcio e puzzolente che è il capitalismo.
Quante volte ho ripetuto in sezione ai compagni commenrcianti, perchè c’erano, voi siete nella nostra stessa barca se noi non compriamo voi siete alla fame. Come noi.
Ci sono milioni di persone di tutte le età che hanno il mito di Che Guevara, ma non basta mettere la maglietta o la foto su Facebook , bisogna ripeterne il cammino.
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Comunicazione di servizio, per chi non se ne fosse accorto.


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Tutta Europa trema all’idea del ritorno del piduista con il condono tombale. Gli unici che dovrebbero fare qualcosa di tombale sono gli elettori seppellendolo una volta per tutte.


fan_tatuaggio_berlusconi--400x300Come ho già detto vivo questa campagna elettorale con distacco, cerco di non farmi coinvolgere dalle montagne russe dei sondaggi auspicando che ci prendano come quelli che davano Renzi vincente con distacco.
Mi stupisce, o forse no la mia è ironia, che ad ogni cazzata del piduista tutta l’informazione parlata o scritta gli dia retta e facciano degli speciali per spiegare al popolino che il rimborso dell’Imu non si può fare, oppure per spiegarci quanto costerebbe e dove andare a prendere i soldi.
I soldi comunque li prenderebbero sempre dagli stessi, lavoratori , pensionati, artigiani e piccoli imprenditori.
Non mi stupisce invece che il 40% degli italiani credano nel condono tombale, gli evasori piccoli e grandi sono tantissimi in Italia sono molti di più degli scontrini che dovrebbero emettere, come le case, gli appartamenti sono molti di più di quelli che risultano al catasto.
Prendo atto del solito autolesionismo della sinistra, ammesso che il Pd si debba considerare sinistra, e che non si rendono conto che continuando così regaleranno il senato al centrodestra.
Noto, con dispiacere, che anche Ingroia non si rende conto del rischio e mi costringerà a votare disgiunto alla camera in un modo ed al senato in un altro.
Considerato che abbiamo delle leggi elettorali ad personam come quelle fatte per il bandito piduista non sarebbe male che gli aspiranti leader facessero un corso di strategia altrimenti questo qui governerà anche da imbalsamato come un faraone.
Noto che viene sfruttata al massimo la situazione del Monte dei Paschi di Siena dimenticando che le banche, rosse, bianche o nere, sono sempre una espressione dello strozzinaggio di Stato, hanno la licenza mentre lo strozzino di quartiere pratica in nero e qualche volta con la pistola puntata alle tempia del debitore.
Non c’è un politico indagato, solo manager come sempre, ciò non toglie che su questa vicenda venga fatta una speculazione a scopo elettorale.
In attesa delle conclusioni della magistratura ci sta tutto esclusa una cosa, la speculazione della destra che ha depenalizzato il falso in bilancio per favorire il puttaniere, piduista, pedofilo padrone delle televisioni e non solo.
La preoccupazione mondiale: “Roma tornerà una minaccia per l’Europa”. Nei governi e nella finanza scatta l’allarme”, dimostra solo una cosa secondo me che vedrò di esporre.
Il problema non è Berlusconi. In qualsiasi altro paese del mondo se ne sarebbero liberati da anni con elezioni democratiche, l’avrebbero ritenuto impresentabile ed inaffidabile gli stessi capitalisti che fanno classifica  come lui in quanto corruttore e concorrente sleale anche per il liberismo dei mercati che va tanto di moda.
L’avrebbero fatto fuori gli stessi banditi della finanza mondiale perchè anche nella malavita c’è una certa etica che tutti rispettano senza invasioni di campo e quando succede che qualcuno sgarra si passa subito alal resa dei conti. Come fanno le mafie.
Lui si ritiene, comincio a pensare che lo sia, il più furbo di tutti e quindi cerca di fregare tutti come ha fatto con la Marchesina Casati in poi, trovando pure dei prestanome che si fanno condannare al posto suo.
E’ un genio, spende milioni in puttane e fa pagare tutto ai guardoni delle sue tv.
Sembra un benefattore ma non sgancia un centesimo dei suoi, non ha mai sganciato un centesimo dei suoi nemmeno quando ha scippato la villa di Arcore alla Marchesina Casati.
Pagata 500 milioni di lire a rate, pochi mesi dopo sarà ritenuta dalla Cariplo garanzia congrua per un finanziamento di 7 miliardi e 300 milioni.
Non so se tutto questo sia dovuto al fatto che è unto dal signore certamente è oliato, bene, sia dalla Cariplo che dal Monte dei Paschi di Siena. Collaborazione intensa con il Monte dei paschi di Siena, vedere alla voce: bonifici alle orgettine.
Con l’Imu è la stessa cosa, ammesso che la rimborsi, si spaccia per benefattore ed invece “spenderebbe”, “renderebbe” i soldi già versati da noi con una differenza: con la sinistra ci renderebbe i soldi dell’Imu e con la destra ci scipperebbe il doppio con imposte indirette per coprire il buco.
Il solito gioco delle tre carte, la sua specialità.
Tornando a noi ed ai titoli dei giornali della finanza mondiale: Roma tornerà una minaccia per l’Europa.
Sapete perchè i giornali non titolano Berlusconi tornerà una minaccia per l’Europa?
Perchè il problema non è Berlusconi, come ho già scritto nel resto del mondo se ne sarebbero liberati già da tempo, ma l’elettorato italiano. Quei banditi, evasori, mafiosi che da soli non ce la farebbero ma che con l’aiuto di buona parte dell’elettorato cerebroleso italiano gli hanno permesso di governare per quasi 18 anni di fila.
I tipi come questo qui:

Disoccupato si tatua viso di Berlusconi sul braccio: “Ci ha salvati dal comunismo”

 

Non sono ottimista come la Stampa che titola: Il partito (ri)scopre la lezione di Berlinguer: non si governa con il 51%. Dovrebbero capirlo anche gli elettori e non meravigliarsi se, dopo il voto, cercheranno delle intese per superare la paralisi. Il sistema bipolare, che secondo destra e sinistra sarebbe la situazione ideale, blocca gli Usa. Dove è nato.


indexSia chiaro che cercare intese dopo le elezioni è un segno di democrazia, può piacere o no ma è l’unica strada per cercare di superare la paralisi alla quale arriveremo con il risultato del voto e chiamarsi fuori dalle responsabilità non accettandole sarà solo deleterio per tutti.
L’ha capito anche Berlusconi che sarà anche impresentabile ma non è uno stupido. Il problema è che l’ uscita che il piduista offre al paese per uscire dall’ingovernabilità è praticamente una legge truffa, anticostituzionale, con premi assurdi al partito che ha più voti da permettere ad un partito con il 25% dei voti di governare con la maggioranza assoluta dei parlamentari.
Blatera da decenni ci cambiare la Costituzione, progetto primario della P2, in nome della governabilità con più poteri al primo ministro.
Nella sostanza un regime, di destra o di sinistra a secondo dei risultati elettorali, dove con il 25% dei voti, meno degli astenuti, si avrebbe una maggioranza assoluta utile a demolire la Costituzione.
La cosa assurda è che fior di giornalisti o intellettuali appena sentono parlare di accordi tra forze politiche diverse gridano all’inciucio, altri con la verità in tasca dichiarano che non accetteranno alleanze mettendosi in una posizione di attesa critica che è solo utile al sistema che ha reso ingovernabile il nostro paese, la frammentazione.
Se chi ha fatto la resistenza non avesse cercato i punti comuni ma le diversità tra gli schieramenti antifascisti avremmo ancora il duce, sua nipote ovviamente, che ci parlerebbe dal balcone di Piazza Venezia.
Anche la nostra bellissima costituzione è frutto di convergenze e di garanzie per tutti i partecipanti all’Assemblea Costituente ed ancora oggi, pur essedno tra le migliori, la nostra Costituzione è inapplicata.
250 simboli, una marea di liste, un tutti contro tutti dove non si capisce più niente, destra che fa la guerra alla destra e sinistra che fa la guerra alla sinistra e mi sorge una domanda: voi credete che cambierà qualcosa?
Intendo dire che dopo, per forza di cose, ci vorrà una coalizione e più saranno distanti i partiti, i componenti della colazione e più il caos sarà dominante.
Prendiamo il Pd, che ha accolto i “sinceri democratici” dell’ex Pci e della Dc, da anni è paralizzato intorno a questioni di principio che hanno a che fare più con la religione individuale che con la politica e dove non si fanno mancare niente, nemmeno i montiani del Pd.
E’ chiaro che il mio voto andrà a sinistra, Sel o Ingroia, e non mi viene la puzza al naso se Sel ha cercato un accordo con il Pd partecipando alle primarie perchè è l’unica strada che ci permette di cambiare le cose, la ricerca dell’unità.
Non mi meraviglierò e non griderò all’inciucio se “vincesse” il Pd ed in mancanza di una sinistra forte e rappresentata dovesse cercare alleanze con Casini-Monti ed i centristi.
Mi meraviglierei, mi incazzerei tantissimo se cercasse alleanze con il Pdl, la lega o la destra di Storace.
Il Movimento 5 stelle non vuole allearsi con nessuno, farà il controllore del parlamento come a suo tempo l’ha fatto la lega e ne abbiamo visto i risultati.
Il mio punto di vista è che se uno accetta di sporcarsi le mani con Casa Pound, in senso lato, dovrebbe essere in grado di sporcarsele anche per governare oppure c’è qualcosa che non quadra in tutta questa situazione.
Mi accuseranno di essere opportunista, di accontentarmi degli intrallazzi. Io cerco di spostare, per quello che posso, l’asse della politica il più a sinistra possibile ma sono anche consapevole che nessuno sarà in grado di governare da solo e non perchè lo disse pure Berlinguer ma perchè è nei fatti, nei numeri. Se devo cercarmi un coinquilino farò il possibile perchè sia il più “vicino”  a me come filosofia di vita.
Certo posso anche astenermi o votare un movimento, un partito, che già in partenza si chiama fuori. Potrò così avere sempre ragione, essere nel giusto ma, intanto dovrò vivere ed accettare regole, decreti e  balzelli imposti dal sistema e dalla sua maggioranza.
Se qualcuno crede di cambiare le cose con il 15% dei voti e per di più chiamandosi fuori è un  illuso, fa solo un favore al sistema, al regime economico che domina l’Europa e buona parte del mondo adesso  come prima.
Anche gli Usa, patria del bipolarismo è paralizzata da maggioranze diverse tra camera e senato, nonostante il presidente degli Stati Uniti sia anche il capo del governo e abbia più poteri rispetto a quello che prevede la nostra Costituzione nel merito.
Se non ci sta bene la democrazia, se non ci va di accettarne gli squilibri imposti dalla matematica dei risultati che noi determiniamo con il voto possiamo pure scegliere la strada della rivoluzione tenendo presente però che solo dopo sapremo se saremo finiti a sinistra o a destra, un un golpe o nella libertà.
L’unica cosa che conta è la questione morale, chi ruba deve essere certo della pena, non condanniamoli prima del tempo ma una volta che sono condannati devono pagare e si deve sequestrare tutti i loro beni come si fa con la mafia.
Se imporremo queste certezze ruberanno certamente di meno, per fare questo basta solo un movimento di popolo trasversale di tutti quelli che pretendono la legalità.
Leggo nel web critiche, ironia, satira, condanne, verso questo o quello. Esami finestra alla ricerca di macchie invisibili o marginali, illazioni che diventano prove, prove che vengono diluite o minimizzate, io tengo presente che la classe dirigente non è formata da marziani, ha dentro di se tutti i vizi e le inconguernze del genere umano e che con il 51% non si governa, se vogliamo gestire lo Stato per forza di cose ci vorranno degli accordi.
Possibilmente al più alto livello posssibile, teniamo presente che la finanza parassita e speculatrice i suoi accordi li fa tutti i giorni e sono più saldi di quelli della politica.
Penso che, per il momento, il mondo non offra niente di meglio siamo in un periodo di decadenza e non alludo certamente all’economia.
Decadenza etica, morale di costumi e di giustizia.
Per decenni si sono esaltati i furbi e gli ipocriti e adesso fanno parte del dna globale.
Io spero nella rivoluzione civile, ci provo.
Che vogliamo fare? Accetto consigli ma concreti, senza utopie.
Sono anni che vado a votare pensando piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Non è il massimo, non è la soluzione, ma non ci sono vie d’uscita. Qualcuno mi chiede: se non ci credi cosa vai a votare a fare?
Do sempre la stessa risposta: per quelle migliaia di persone che hanno dato la vita per permettermi di farlo, che mi hanno offerto la democrazia su di un piatto d’argento pagando con il prezzo della loro vita.
Sono nato nel dopoguerra e se noi non abbiamo saputo farne buon uso, della democrazia, dobbiamo solo ritenerci responsabili.
Nessuno escluso, la libertà è partecipazione.

L’intervento dell’imprenditrice a Servizio Pubblico e la pubblicità subliminale, la Goldman Sachs, l’euro, la lira, le banche ed il populismo. Non una parola contro il capitalismo.


indexTutti sappiamo che Altiero Spinelli l’autore di un  progetto di trattato istitutivo di un’ Unione Europea che fu poi accettato dal parlamento europeo tutto era che un trattato economico ma una Unione Europea federalista di tipo politico federalista ” L’idea era di cercare di convocare una serie di assemblee locali, ciascuna delle quali doveva eleggere persone che sarebbero andate a costituire un organismo che prefigurava un Parlamento federale.”
Tutti sappiamo che l’Unione Europea, nella quale siamo, tutto è fuorchè una unione politica federalista ma un potere finanziario economico capitalista che per adesso ha prodotto solo la moneta unica.
L’economia che prevarica e  sovrasta la politica e tutto ciò è avvenuto con la compiacenza della destra europea.
Se negli Usa, quindi nel mondo, comanda Wall Street in europa comanda la Bce che di fatto è una banca privata.
La Banca Centrale Europea è ufficialmente di proprietà delle Banche Centrali degli Stati che ne fanno parte, quindi dato che le Banche Centrali sono controllate da società private, la stessa BCE è una società privata.
Intendiamoci, Francesca Salvador è libera di pensarla come vuole, con molta giustificata rabbia per il modo in cui è stata ridotta l’Italia, ha chiesto l’uscita del nostro Paese dell’Europa e il ritorno alla lira al posto dell’euro.
Intanto qualcuno avrebbe dovuto spiegare le conseguenze, per noi,  che avrebbe una scelta di questo tipo, magari pagare il pane 20.000 lire al chilo, ma che differenza ci sarebbe se a gestire la politica fossero le banche private italiane rispetto a quelle americane o europee?
Farebbero sempre e comunque gli interessi degli azionisti, degli investitori, della finanza, del 10% di parassiti che hanno nelle loro mani il 50% della ricchezza nazionale.
Secondo me questi ragionamenti sono una conseguenza di oltre vent’anni di demagogia leghista e di tutta la battaglia contro il centralismo di Roma ladrona. Proprio adesso che il mondo diventa sempre più piccolo e l’informazione politica diventa globale creando movimenti di liberazione in ogni parte del globo noi vogliamo rinchiuderci nel nostro cortile.
Se i mobileri del nord est, nel quale sono nato, facessero la loro piccola repubblica e tenessero per se la loro ricchezza mi domando come farebbero a mantenerla se nessuno comprasse i loro mobili. Un ritorno alle gabelle del medio evo?
Si dice che destra e sinistra non esistono più ed è la propaganda subliminale che va per la maggiore da Grillo a Monti che addirittura invoca l’aiuto di Dio che ce ne scampi, ma tutto questo discorso è solamente un elogio della filosofia di destra, un problema tra squali dove il più grosso mangia il più piccolo.
Cosa c’entra la libertà e la democrazia con un discorso del genere?
E’ solamente un discorso economico e di interessi privati, piccoli o grandi che siano, al quale la degradata e cottotta destra italiana ha fatto da culla esaltando l’evasione fiscale, blaterando di liberazione e indipendenza della padania non disdegnando l’esportazione di capitali all’estero o delocalizzando con un solo ed unico scopo, il profitto. Lo sfruttamento dei lavoratori.
Quindi il problema è politico nel senso che finchè la politica sarà succube della finanza parassita , speculatrice e sfruttatrice del proletariato non ci sarà mai una democrazia, un governo del popolo ed è qui che entra in ballo la sinistra quella che pretende che l’economia sia subalterna alla politica e ne debba seguire e rispettare le regole.
La nostra Costituzione dice che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sulla banca d’Italia o la Bce, sul lavoro.
Io credo nell’Europa perchè speravo che la cultura legalitaria del nord Europa, arrivo a dire anche quella di destra, facesse da lavatrice alla cultura inquinata e corrotta del nostro sistema basato sull’evasione, il nero e gli interessi di una politica corrotta e complice di interessi di pochi al punto di essere da sempre un regime, la negazione della Democrazia e della nostra Costituzione.
Invidio il fatto che in Germania o in Inghilterra se un politico spene 1000 euro dello stato per cose private si dimette, è questa cultura che speravo inquinasse l’Italia, invece da noi se uno ruba o delinque lo eleggono subito capogruppo o presidente del Senato.
Niente della nostra carta costituzionale viene rispettato  e basterebbe questo a risolvere tutti i problemi a partire dal fatto che ognuno dovrebbe dare in base a quello che ha.
Non è un problema di euro o di lira è un problema politico e quindi ci vorrebbe più politica e non meno politica, ma ci vorrebbe una politica di sinistra, anche la sinistra tedesca vorrebbe che la politica non sia subalterna ed al servizio della finanza.
I bravi imprenditori che per decenni hanno appoggiato la politica sconsiderata della destra, nazionale ed internazionale, che ci hanno offerto come esempio insuperabile il capitalismo delle multinazionali americane adesso che c’è la crisi scaricano le colpe sull’euro o sulle banche private locali e centrali dopo.  Si sentono schiavi di un potere che essi stessi hanno contribuito a costruire e rendere onnipotente.
Nessuno di quelli contrari all’Europa, all’euro, mette mai in discussione il modello capitalista.
Dice Francesca Salvador: “E’ una questione di volontà politica”. Volontà politica. Per cosa? Per tornare liberi. Padroni a casa nostra. Padroni della nostra moneta. Per strapparla ai banchieri privati che oggi strozzano e, letteralmente, uccidono la nostra economia.
Questo è un discorso di sinistra ma non credo che Francesca se ne renda conto, come altri milioni di italiani che vedono il dito e non guardano alla luna. E’ la sinistra che vuole banche pubbliche al servizio dei cittadini, degli imprenditori, dell’economia di tutti e non di interessi di pochi, in una parola al servizio della democrazia.
Ha ragione Francesca, è una questione di volontà politica, ha solo dimenticato di dire che la volontà politica per cambiare le cose deve essere necessariamente di sinistra altrimenti avremmo una scelta che non sarebbe una scelta.
Tra la Banca D’Italia privata e la Bce Privata, una con la lira e l’altra con l’euro, che differenza ci sarebbe?
Il cambio, in Italia pagheremmo il pane 20.000 lire al chilo, una continua svalutazione della moneta per favorire i profitti e in Europa pagheremmo il pane 10 euro e poca svalutazione controllata, con il risultato che la nostra libertà dalla schiavitù delle banche private europee ci porterebbe in pochi anni ad una svalutazione del 60% per salvaguardare i profitti dei soliti privati.
Resterà da scoprire quanto ci faranno pagare il petrolio le multinazionali, se 100 dollari al barile o 200.000 lire che in pochi mesi potrebbero diventare 300.000.
Il problema è il capitalismo, la politica che deve regolarlo e condizionarlo, altrimenti smettiamola di parlare di libertà e democrazia.  Rassegniamoci a vivere, in eterno, nel regime economico finanziario speculatore e parassita, altro che destra e sinistra non esistono più.
Milioni e milioni di persone sono di sinistra, se vanno avanti di questo passo nel credere alla propaganda del regime populista capitalistico saranno loro a determinare la fine della sinistra ma non saranno andati oltre, come dicono i grillini che si dichiarano oltre la destra e la sinistra, antifascisti ma aperti. “Ho detto solo che non siamo ideologici. Entra chi non è iscritto a un partito e chi ne accetta i principi”
Non
saranno oltre ma dentro un regime di destra voluto e cresciuto nella destra mondiale, perchè niente ha a che vedere con la Democrazia: Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Non è la sovranità della lira che ci manca è che siamo sudditi delle banche private, guarda caso quel privato che piace tanto alla destra, alla lega ed a tutti i movimenti che non mettono mai in discussione il capitalismo.
Io la vedo così. Non sono un pennivendolo e scrivo schiavo della mia mente, dei miei ideali.

Consumi a picco, mai così male dal dopoguerra. Con una crisi del genere come mai non succede niente? Ci salva il nero, non tutti ovviamente, ma parecchi.


indexPiccole formichine, alcune provviste di ville inimmaginabili, si muovono in continuazione da Bolzano a Lampedusa senza l’ombra di una ricevuta e se la miseria di certe zone giustifica la piccola evasione da sopravvivenza non  è giustificabile per la ricca Lombardia o le multinazionali del pomodoro.
Ieri sono stato in valle, in montagna, il mercato immobiliare è fermo, i negozi in crisi, le fabbriche di mobili pure ma, fortunatamente quasi tutti hanno l’orto e magari qualche gallina. Non solo questo ovviamente.
Elettricisti, idraulici, muratori sono in cassa integrazione nelle grandi aziende del settore, per il momento non mi riferisco a piccoli artigiani, ma lavorano in nero per la manutenzione, spesso nella stessa azienda, che si fa senza ricevuta, brevi mano.
Quindi la crisi che morde le grandi città dove la gente non ha i soldi per l’affitto  il mutuo
o per fare la spesa non tocca le oasi dei piccoli paesini dove da sempre l’economia è esente da ricevuta.
Hai bisogno di una scala di legno? Prendiamo il disegno da internet e te la faccio, invece di costarti 2000 euro ne costa 1200 ma entrambi chiudiamo gli occhi e li capisco.
Il problema sorge quando per un impianto idraulico, elettrico o del gas ci vuole una certificazione e lì, dato che è alal luce del sole, i costi aumentano una tantum perchè tanto la manutenzione o le riparazioni eventuali saranno in nero.
Così capita che un idraulico, e non solo lui, abbia una villa che un attore di Hollywood se la sogna e dato che non sono più isolati dal resto del mondo grazie a internet è pure ecosostenibile ai massimi livelli.
Intendiamoci bene, se una villa del genere a MIlano vale 2 milioni, a Montecarlo 6, a New York 10 ciò non significa che in valle valga 200 mila euro, la roba buona costa anche lì anche se i costi sono inferiori.
Ma il fisco non sa come fare si inventa il Redditest ma brancola nel buio. Ora che i soldi, i gioielli, l’oro sia al buio dei caveau  è fuori discussione, spesso sono all’estero, tra poco credo li metteranno sotto le piastrelle o il parquet come succedeva una volta, non è una novità ma un elettricista, un idraulico, un muratore, che ha un Suv, una villa hollywodiana non la puoi fare se fatturi poche decine di migliaia di euro all’anno, se hai dei dipendenti che guadagnano più di te e nemmeno se sei ricorso al fai da te perchè solo il cemento, i mattoni, il parquet, gli elettrodomestici, le ceramiche  e quant’altro è stato usato per costruirla vale molto di più di quanto denunci al fisco.
Non tutti vincono al superenalotto una volta all’anno, non tutti ereditano immobili da parenti defunti, spesso si ereditano dei problemi e devi stare molto attento ad accettare l’eredità potresti avre solo rogne o trovarti un’Imua da pagare che non è alla tua portata.
Come le vedove delle quali parlavano ieri sera a Ballarò.
A Milano ci si mimetizza più facilmente, rispetto agli abitanti del tuo quartiere, puoi avere un appartamento da 450 mq senza che nessuno se ne renda conto se non nel condominio, specialmente se magari non paghi pure le spese, ti inventi ogni storia possibile per contestare ed essere in polemica continua, ma un suv da 100.000 euro, una villa di 400 mq a due piani non la puoi portare in banca e metterla nel caveau senza che nessuno ne sappia niente.
Poi ti spieghi come mai nonostante la situazione non scoppia la rivoluzione.
La crisi tocca la  minoranza impotente, il resto se la cava in un modo o nell’altro.
Molti ne scrivono sui giornali, altri ne dissertano in televisione, alcuni esprimono solidarietà ma tutti cercano di non cacciare una lira.
fanno la morale alla politica, al governo, agli operai ma nessuno racconta le cose come sono, da decenni.
L’Italia non sta in piedi per la Fiat o le multinazionali, l’Italia si regge sul nero e quando fallirà a morire di fame saranno solo i proletari, quelli che a Milano per sopravvivere necessitato di 80 euro al giorno e nei paesini ci riescono con 30, 40.
Tutto il resto è nero, invisibile come i grandi patrimoni del 10% di italiani che pèosseggono il 50% della ricchezza mazionale.
Intendiamoci, quelli che fanno parte del 90% di italiani che versano l’87% delle tasse allo stato, alludo a pensionati, lavoratori e piccoli imprenditori, io li giustifico se pagano l’idraulico in nero. Fanno bene.
Quando risulterà al fisco che il 10% di italiani che posseggono il 50% della ricchezza nazionale versano il 50% di imposte allo stato allora mi metterò a controllare il mio salumiere, il mio barbiere, il mio calzolaio, il mio idraulico che mi fa un lavoro in nero per sopravvivere lui e fare risparmiare me.
Finchè chi possiede il 50% della ricchezza nazionale versa il 13% delle imposte totali io sarò un fiancheggiatore del piccolo evasore, anzi sarò un piccolo evasore anch’io.
E’ un ragionamento eticamente orrendo ma ha una sua logica, la sopravvivenza. Sequestrino tutti i loro beni, mobili ed immobili, a chi ruba dal mattino alla sera, manager, politici, grandi evasori abituali con schiere di commercialisti, subito dopo io chiederò la ricevuta al mio barbiere. Che è messo peggio di me.
Con la riforma delle pensioni hanno aaumentato i nuovi poveri, che lo erano già. Nella foto ne vediamo uno che fa la spesa e poi ci meravigliamo che calano i consumi, siamo in piena guerra non è ancora il dopoguerra.

Consumi a picco nel 2012,
mai così male dal dopoguerra

   

Sinceramente non mi interessano le immorali di Monti e gli annunci della ritrovata armonia P2-lega, si stanno già scannando sul futuro premier. Silvio vuole il pupo Angelino e Maroni vuole il compagno Tremonti. Potremmo passare da un monte a tre. Ma noi li manderemo a casa.


imagesBaci ed abbracci ma i coltelli sono sotto al tavolo ed alla prima occasione li tireranno fuori. Il piduista ha detto che cede bene come premier l’Angiolino fantoccio, Maroni ha già risposto che lui vede bene Tremonti.
Come vedete c’è accordo pieno, ma non prenderanno nemmeno la Lombardia.
La lega ,tra l’altro, avrà i suoi problemi con la base e con i seguaci di Tosi che non vogliono sentir parlere di Berlusconi.
Non so quale sia il prezzo stabilito per l’accordo ma si capisce come mai non ci sono soldi per il Milan, la lega costa più di Drogba e di Messi messi insieme.
Sono fiducioso ed ottimista perchè penso che gli italiani siano ad un bivio, alludo alla maggioranza della popolazione con un minimo di cervello, o fanno una scelta fiduciosa nella politica che non si riconosce nella P2, nei neofascisti della lega e nella borghesia finanziaria delle banche guidata da Monti o passano direttamente agli assistenti sociali tenendo presente però che Monti taglierà l’assistenza ai cittadini per garantirla alle banche, agli investitori, alla speculazione.
Quindi toccherà alle famiglie farsi carico dei loro congiunti che ancora non hanno capito che siamo ad un passo dal regime, se non è quello della P2 è quello delle banche che più o meno sono sempre gli stessi.
Non riesco ad appassionarmi a questa pseudo lotta politica che annoia e che ripropone gli stessi interessi di sempre. Sappiamo che più della metà degli italiani avrà ulteriori problemi nel 2013 e sappiamo anche che ci hanno raccontato delle balle per chiedere sacrifici insopportabili a precari, lavoratori e pensionati.
Abbiamo già dato ed un Monti che dichiara di abbassare le tasse e di mettere in campo un po’ di equità è credibile come il piduista che finge di andare contro il vaticano con le unioni di fatto o dei gay.
Sono sparate ad effetto per catturare qualche voto in più ma Dolce e Gabbana e tutti gli stilisti del ramo votavano il piduista da oltre 10 anni e non credo che il gay che tira la lima abbocchi a questa trappola.
L’unica cosa che non mi piace è il proliferare di movimenti, liste, partiti, contrari a Monti ed alla destra che invece di unirsi di dividono in distinzioni pelose, spero solo che questa frammentazione non porti al risultato di liste che hanno ragione ma restano fuori dal parlamento.
Meglio un asino vivo, politicamente, in parlamento che un purosangue come Varenne fuori dai giochi e totalmente inutile.
Sarò opportunista, sarò cinico, ma se prenderemo questa strada di divisione passeremo dal ventennio della P2 a quello del 10% di italiani che si sono arricchiti ancora di più con questa crisi che ha fatto aumentare a dismisura le famiglie a rischio di impoverimento.
Faccio notare a tutti i rivoluzionari, a tutti quelli che sono contro la politica rappresentativa, che oltre l’80% delle imposte dello Stato arrivano dai proletari, dai piccoli imprenditori, dalle partite iva individuali e dai pensionati.
Equità vorrebbe dire, se non hanno cambiato il vocabolario, che il 50% delle tasse dovrebbe arrivare da chi possiede il 50% della ricchezza nazionale, così non è mai stato nè prima della guerra nè dopo la guerra.
La ricca borghesia la finanza e gli speculatori l’hanno sempre fatta franca.
Sta a noi decidere se la cosa deve continuare in questo modo e se non vi sta bene il voto facciamo pure la rivoluzione, basta che ci diamo una mossa.
Di tutto quello che scriveranno i giornali, di tutti i sondaggi e le statistiche che porteranno in televisione  non me ne può fregare di meno,
voterò contro questi banditi perchè io la penso come Vendola sulle due o tre cose che ritengo importanti al momento attuale.
Per chi crede che destra o sinistra non esistano più o non abbiano senso, come sostengono Grillo e Monti, li invito a leggere i progetti e le strade invocate dalla destra per uscire dalla crisi che loro hanno creato. In poche parole, per loro, la via d’uscita è la strada che hanno percorso in Grecia.
Secondo me destra e sinistra non sono, fortunatamente, uguali. La sinistrà avrà pure tanti difetti ma non quello del regime piduista o capitalista, per il resto toccherà a noi..
Per il socialismo vedremo dopo. Intanto impariamo dal sud America, che sono più avanti di noi.