La notizia che in Italia c’è un regime anticostituzionale è passata in secondo piano, non se la fila nessuno. E pensare che la fonte è certa, è il capitalismo che lo dice.


C_4_articolo_2023447_upiImageppIl 27 gennaio è uscita la notizia, su tutti i giornali, data da Bankitalia: Il 10% degli italiani possiede il 50% della ricchezza nazionale.
Ce lo dice il capitalismo stesso, la banca D’Italia, che noi viviamo in un regime anticostituzionale perchè i nostri Padri Costituenti, di tutti i partiti,  hanno inserito l’art. 53 nella Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ora, prendo atto che il comunismo è sconfitto, il socialismo pure ma mai come oggi avremmo bisogno di comunismo o di un socialismo che non sia socialdemocratico, invaso dal capitalismo.
Se tanto mi da tanto in base alla nostra Costituzione il suddetto 10% di nostri connazionali dovrebbero versare il 50% di tutte le imposte statali, regionali, comunali esistenti nel nostro Paese.
Per i leghisti, che sono un po’ tardi, il 50% dell’ Imu, Tares, Tarsi e tutte le diavolerie che lo Stato impone per garantirci dei servizi che non è un grado di garantire.
Mentre risulta, perchè ci sono le carte che parlano, che l’87% delle imposte viene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Mentre noi stiamo discutendo dei vari problemi individualmente e quindi lasciamo a se stessi tutti i più deboli in balia del destino baro e crudele, si continua a vivere in un Paese dominato da un regime economico anticostituzionale che non ha niente di democratico.
Ci sono parlamentari eletti che non sanno nemmeno che la nostra è una Repubblica parlamentare e si rivolge al Capo dello Stato dandogli del boia come se fosse un re o una repubblica presidenziale.

La repubblica parlamentare è un sistema politico o forma di governo, appartenente alla forme di democrazia rappresentativa, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è demandata, tipicamente tramite elezioni politiche, al parlamento e ai suoi membri che in quanto tale elegge con modalità differenti sia il governo che il presidente. Tuttavia vi sono repubbliche parlamentari in cui il presidente è eletto direttamente a suffragio universale.

Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell’unità nazionale, perciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni.

Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia: in questo modo esso ha perennemente il controllo sull’agire dell’esecutivo con possibilità di revocarlo e nominarne un altro.

Il giudizio sull’operato di una certa maggioranza parlamentare e del suo governo viene quindi espresso dai cittadini solo tramite il rinnovo dell’assemblea legislativa, diversamente da quanto avviene nelle repubbliche presidenziali.

Tale forma di governo è quella attualmente dominante in Europa.
Se qualcuno ha qualcosa da ridire in merito alla politica delle istituzioni si deve rivolgere alle istituzioni stesse, ai suoi colleghi di Parlamento.
In mezzo a questo polverone inutile destinato solo ad alimentare un populismo d’assalto che invece di portare democrazia porterà alla guerra civile tra poveri, senza liberarne alcuno, l’unica battaglia che gli italiani dovrebbero fare, possibilmente insieme ai parlamentari onesti, sarebbe quella di ripristinare la Democrazia e la Costituzione in questo paese dominato dalla finanza parassita che è la forza del capitalismo mondiale che opprime i popoli.
La colpa, ancora una volta, è la nostra che assistiamo indifferenti allo sfascio istituzionale e democratico nonostante sia il capitale stesso a darci la notizia che siamo in un regime.
Mussolini non ha mai ammesso di avere imposto la dittatura il Capitalismo ce lo comunica cosciente del fatto che la maggioranza di noi non se ne rende nemmeno conto.

Bankitalia: “Il 10% degli italiani
ha la metà della ricchezza del Paese”

Questa è la notizia che avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione, il resto sono chiacchiere.
I dati sulla ricchezza nazionale venivano studiati dal Pci e ci si organizzava per difender l’art. 53 della Costituzione ed è per questo che l’Europa e gli Usa hanno impedito che il Pci andasse al governo, era solo una questione di soldi e di potere non di Democrazia.
Oggi il sistema capitalistico finanziario e parassita è accettato da tutti, in primis la massa del popolino che si compra l’auto a rate, ed il capitalista non si occupa più di fabbriche, produzione. Non crea posti di lavoro ma investe in debiti di Stato che i cittadini sono costretti a pagare dal sistema politico complice e responsabile della mancanza di equità progressiva.
Se non risolveremo questo problema non saremo mai liberi in un Paese libero e democratico.
IL documento della Banca d’Italia è un documento ufficiale, non ce l’ha detto Mao, Stalin, Chavez, Che Guevara ecc.ecc.
Ce l’hanno detto loro e si scompiscierando dalle risate.
Una risata ci seppellirà, la loro.

Quando per me il commerciante era solo un bottegaio evasore ed egoista. Meccanici e carrozzieri che compravano con lo scontrino.


images43 anni nel mondo dell’auto ad un certo livello, sono arrivato a fatturare 18 miliardi in un anno di ricambi.
Ero solo un capo magazzino ma nella mia carriera ne ho viste tante.
Ho conosciuto meccanici e carrozzieri che avevano difficoltà a firmare una ricevuta ma con una manualità nell’aprire il cassetto o ad infilare i soldi nel portafogli degni di un prestigiatore.
Qualcuno era restio a diventare officina autorizzata perchè per questioni burocratiche legate alla garanzia si doveva per forza rilasciare la ricevuta.
Noi registravamo tutto, fattura o scontrino era tutto registrato perchè casa madre fatturava anche lo spillo.
Ovviamente c’era anche un mercato parallelo, comprare da colleghi, ma nelle aziende dove ho lavorato io non l’abbiamo mai fatto.
Ho visto immigrati arrivare a Milano che sono stati assunti in qualche officina e qualche anno dopo ne hanno aperta una in proprio.
Li ho visti crescere e prosperare, da una stanza in affitto a comprarsi il capannone e qualche appartamento, anche per i figli, oltre che a farsi la casa al paese d’origine per mostrare a tutti i paesani che avevano fatto fortuna.
I loro figli, per la maggior parte, hanno studiato e sono andati all’università e molti non ci hanno pensato nemmeno lontanamente di fare lo stesso lavoro del padre.
Ho visto mogli che aiutavano i mariti con la contabilità, negli anni hanno imparato ad usare la calcolatrice ed a rispondere al telefono, i più evoluti hanno imparato ad usare il pc.
C’era la contabilità emersa e quella sommersa ed anche senza aver fatto il liceo o ragioneria hanno imparato subito come muoversi.
Qualcuno andava a spanne, altri erano meticolosi e compravano i 10 filtri, venduti in nero senza scontrino, in contanti per tenere l’inventario in ordine.
Ho visto comprare cofani,parafanghi, radiatori, alternatori, motorini d’avviamento in contanti e questo significava che avrebbero incassato in nero, esentasse.
Ai clienti raccontavano che avrebebro fatto lo sconto, non ti metto l’Iva era la frase più ricorrente e per un cliente che risparmiava 20.000 lire loro ne facevano sparire 100 mila.
Avete idea di cosa costa sostituire e verniciare un parafango?
Alla fine erano miliardi che sparivano al fisco in tutto il Paese ovviamente.
Per noi non era per niente conveniente perchè casa madre dava i premi solo sul fatturato e non sui corrispettivi.
Il ragionamento era logico perchè il fatturato era soggetto a sconti e quindi andava incentivato mentre lo scontrino avrebeb dovuto essere riferito al privato che, ovviamente, non aveva la tabella sconti delle officine.
Insomma casa madre ragionava, giustamente, così: una lampadina venduta ad un elettrauto aveva lo sconto 30% o 40%, tanto è la logica che conta e non la % esatta, mentre al privato veniva venduta a listino e quindi non andava incentivata.
Per combattere questa evasione inarrestabile la legge si era affidata a noi, insomma dovevamo essere noi ad imporre la fattura se uno era conosciuto come autoriparatore o aveva la tuta.
Una delle tante leggi dementi che la politica italiana ha emesso per agevolare gli evasori.
Io non ho mai fatto il finanziere ma nel mio piccolo ho fatto più io contro l’evasione fiscale che tutta la Guardia di Finanza della mia zona.
Preciso intanto che per scovare l’evasore bastava che la finanza avesse guardato il capannone, i dipendenti, gli immobili intestati alla famiglia e la denuncia dei redditi, non ci vuole uno scienziato.
Dicevo che ho fatto più io contro l’evasione che la finanza con un metodo molto semplice, elementare quanto efficiente.
Noi, magazzinieri dipendenti, eravamo considerati degli amici, dei “complici” da parte degli autoriparatori, il tono con cui ti dicevano questo me lo metti in fattura e di questo mi fai lo scontrino era confidenziale come se anche noi avessimo avuto un tornaconto.
Devi lavorare e devi stare alle direttive aziendali anche se i tuoi ideali, il fatto che tu pagassi le tasse sino all’ultimo centesimo mentre chi avevi di fronte si comprava gli appartamenti ti faceva incazzare ed allora cercavi di mettere i bastoni tra le ruote.
Spesso mettevo in giro la voce che stava girando la Finanza, non era vero ma questo bastava per spaventarli e per 15/20 giorni fatturavano tutto ed erano costretti ad emettere ricevuta.
Non era molto ma era più di quello che facevano le autorità.
Avevo anche un figlio che andava a scuola e facevo parte della commissione genitori che stabilivano la retta della mensa scolastica in base al reddito dele famiglie.
I dipendenti pagavano la retta minima chi faceva il 740 pagava la retta massima, ovviamente quello che scrivo non è esatto al centesimo perchè c’erano fasce intermedie ma è solo per dare un’idea del funzionamento.
Un anno si è presentato per contestare il fatto che noi gli avevamo affibbiato la fascia massima per la mensa di suo figlio un signore che aveva una macelleria con 8, ripeto 8, dipendenti ed in più la cassiera.
Bene questo tizio, a guardargli la denuncia dei redditi, non avrebbe dovuto pagare la fascia massima, ma che dico di più avrebbe dovuto pagargliela il Comune cioè noi dipendenti con le nostre tasse che paghiamo.
Mi ricordo di essermi opposto insieme ad altri, in quartiere lo conoscevamo tutti e tutti eravamo al corrente
che al suo negozio c’era sempre la coda nonostante gli 8 dipendenti e la cassiera.
Erano i tempi del grasso che cola, grazie al capitalismo si stava bene tutti, o quasi.
I dipendenti ed i pensionati pagavano le tasse e c’era lavoro per tutti, bottegai, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori e multinazionali evadevano come sempre e si compravano appartamenti o palazzi.
Alcuni proletari non politicizzati non si rendevano nemmeno conto del furto legalizzato verso la massa che il capitalismo italiano e mondiale  aveva eletto a sistema: la massa dei meno abbienti paga e noi ci facciamo i soldi a quei tempi solo i più potenti e smaliziati portavano soldi in Svizzera o almeno non ne eravamo a conoscenza.
Preciso che il capitalismo nel resto del mondo va meglio che da noi perchè hanno meno ladri, i protestanti hanno un’etica feroce contro l’evasore mentre il cattolico, previa confessione dei peccati, perdona tutto. Anche l’omicidio, in particolare se è diretto alle donne.
Ebbene adesso a distanza di decenni possiamo riflettere un momento sul capitalismo.
Io ero, sono, comunista ed è grazie al capitalismo che ci ha difeso dal comunismo odioso ed invidioso dei ricchi che ho potuto godere del benessere e della democrazia imposta dal bravo capitalismo occidentale che poi si è evoluto in capitalismo finanziario e parassita.
Se fossi un credente dovrei accendere un cero di ringraziamento al capitalismo, alla Democrazia Cristiana, ai socialdemcratici e, soprattutto, ai socialisti di Craxi, se stiamo così bene lo dobbiamo a loro senza dimenticare gli americani e le multinazionali.
E’ grazie a loro se noi abbiamo una schiera di bravi imprenditori come Berlusconi e non solo lui, ne abbiamo a migliaia..
Oggi, travolti dal benessere del capitalismo globale, so di commercianti che in 10 ore di attività varie incassano quando va bene 200 euro al giorno che non sono nemmeno sufficienti per pagare luce, gas ed affitto. Potrei fare nomi e cognomi e l’elenco delle attività che svolgono: bar, piccole rivendite di pane, negozi per animali, negozietti di vestiti,piccoli artigiani e così via.
Supermercati e multinazionali li hanno massacrati oltre alla crisi globale che, ovviamente, non ha genitori, colpevoli o mandanti. La crisi è orfana e nessuno ne rivendica la paternità o la adotta.
Quella che io ritenevo la classe nemica del proletariato è diventata come noi e se non muore di fame si sta mangiando fuori quello che aveva messo da parte. Ovviamente chi ha fatto in tempo perchè chi ha aperto nell’ultimo decennio non ha fatto in tempo a farsi il conto in banca, dalle banche riceve solo telefonate quotidiane con l’invito a rientrare, a coprire, oltre naturalmente all’avviso che il conto è bloccato.
C’è chi non riesce nemmeno a fare acquisti di merce per il negozio perchè non ha contante e la macchietta del bancomat accredita i pochi incassi direttamente in banca e va a coprire il rosso esistente.
E’ come se ti sequestrassero l’incasso appena effettuato, nemmeno la mafia arriva a tanto.
Oggi tutti pagano con la carta di credito e quindi il commerciante non ha contanti, diventa un circolo vizioso che ti soffoca, ti uccide perchè quello che incassi viene sequestrato immediatamente dalla banca per coprire il conto in rosso.
Ma ancora non ce ne rendiamo conto, tutti presi a criticare la politica, giustamente e con 10000 ragioni, dimentichiamo che il vero nemico è il sistema, in poche parole il capitalismo finanziario parassita che non investe in produzione, commercio ma solo in speculazione.
Non so se sono stato chiaro, sono concetti che ripeto senza risultato da decenni ed ho ottenuto solo delle grandi prese per il culo da parte di chi è proletario come me.
I banchieri, i manager, le multinazionali ovviamente se ne fregano di quello che penso io ma se lo pensassero in milioni tutti quelli che sono nelle mie stesse condizioni economiche e mentali anche loro avrebbero finito di ridere perchè  avremmo già messo le ghigliottine nelle piazze sull’esempio della rivoluzione francese ma adeguata ai tempi.
Loro hanno fatto fuori la nobiltà parassita noi dovremmo fare fuori la borghesia finanziaria e politica.
Libertè, egalitè, fraternitè in una parola il socialismo.
Ieri l’ultima prea per il culo dei politici asserviti al capitalismo ripresa con enfasi da tutti, dico tutti, i giornali:
In tre anni verrà abolito il finanziamento ai partiti.
Non sono politici sono dei paraculi sfacciati perchè noi siamo stupidi, lo permettiamo.
Non sono i patiti i problema il problema è il sistema ed i cattivi politici che in esso, con esso, si alimentano. Anzi sono lì apposta per difendere il sistema.
E’ la politica che dobbiamo cambiare, la filosofia, gli ideali perchè se facciamo fuori i partiti, in quanto tali, senza cambiare la politica e gli ideali ci troveremo a sguazzare come movimenti o associazioni di consumatori sempre nello stesso stagno marcio e puzzolente che è il capitalismo.
Quante volte ho ripetuto in sezione ai compagni commenrcianti, perchè c’erano, voi siete nella nostra stessa barca se noi non compriamo voi siete alla fame. Come noi.
Ci sono milioni di persone di tutte le età che hanno il mito di Che Guevara, ma non basta mettere la maglietta o la foto su Facebook , bisogna ripeterne il cammino.
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Sono commosso e meravigliato dall’impegno che Pd e Pdl ci mettono per risolvere i problemi del Paese. Mi complimento.


indexPrima di tutto togliere l’Imu per rimborsare Brunetta, non quella dei Ricchie e Poveri ma il ministro tascabile, il bigino.
Tra l’altro la proposta piace pure al M5S, la caramella per i bambini.
Subito dopo hanno proposto il 125° condono con la scusa dei terremoti.
Il Pd molla la presidenza della giunta per l’immunità ad un fedelissimo di Calderoli ed il piduista gongola.
La presidenza va all’opposizione e la lega finge di fare opposizione, vorrei ricordare a Letta che anche il M5S, purtroppo, è all’opposizione.
Ma la perla delle perle, quella che avrà fatto venire l’ernia per lo sforzo al Pdl, è la proposta di legge
per dimezzare le pene per concorso esterno alla mafia che riguarda in particolare Dell’Utri l’amico del piduista e coofondatore di Forza Italia.
Certo non riguarda solo lui, altrimenti sarebbe una legge ad personam e si vergognerebbero si fa per dire, riguarda pure, come scrive il Fatto, Tra i casi “celebri” nei quali viene contestato il concorso esterno ci sono tra gli altri quelli di Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino, l’ex assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti, l’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, l’ex sottosegretario Antonio D’Alì. Come noto per concorso esterno è stato condannato in via definitiva l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Tuttavia in questo caso, a differenza degli altri, la legge non avrebbe effetto.
Mi spiace per Totò Cuffaro ma mi spiace ancora di più che l’eroe di Forza Italia e degli elettori di Berlusconi non ci sia più, alludo a Vittorio Mangano, per il quale se fosse ancora in vita avrebbero certamente proposto qualche legge ad hoc per gli assassini di mafia.
Una legge per depenalizzare i reati commessi dagli stallieri che hanno lavorato ad Arcore.
Dice Letta sull’Europa: “Non deve essere gabbia per famiglie e imprese, così non ci basta”, io non so se l’Europa è una gabbia ma so di certo che il Pd è in una gabbia nella quale ha rinchiuso pure noi.
Non si può sostenere un governo  sotto ricatto della P2. Con ossessione  Nitto Palma, non a caso nominato presidente Commissione Giustizia del Senato, ripete che se passa l’ineleggibilità di Berlusconi il governo sarebbe finito.
In questo modo, il Pdl, si prenderebbe pure il merito di far cadere un governo impresentabile ed insostenibile.
Non ne posso più, non riesco nemmeno a leggere i giornali, al secondo paragrafo mi viene il vomito.

Non sarò certo io a far tornare la memoria agli smemorati. Ottaviano Del Turco, storia di un arresto che cambiò la legislatura e la maggioranza in Abruzzo.


indexSiamo ridotti così male e così diffidenti che non ci fidiamo nemmeno dei parenti. Il centrosinistra non spese una parola a difesa di Ottaviano Del Turco, vi ricordate quando fu arrestato insieme ai suoi assessori ed a funzionari regionali?
Credo proprio di no. Cadde la giunta dell’Abruzzo e le successive elezioni furono un plebiscito per il Pdl, il partito degli onesti.
Si dice, dicono gli studiosi, che gli italiani votano con la pancia io sono più propenso a credere che la maggioranza degli italiani vota con il culo. Quello degli altri.
I dirigenti dei partiti, centrosinistra in testa, sono senza palle e con una coda di paglia che va da Bolzano a Pantelleria e la magistratura al primo pirla che si presenta in tribunale apre un’inchiesta senza nemmeno valutare le chiacchiere.
Tutti sappiamo che ad un pentito di mafia prima di prendere per buone le sue confidenze, confessioni, viene fatta l’autopsia e se non ci sono riscontri reali, prove concrete che quello che dice è vero non passa sotto protezione.
Se ha dichiarato il falso gli aumentano la pena.
Non capisco come mai basti una delazione falsa per rovinare una persona.
C’è una «valanga di prove schiaccianti che non lasciano spazio a difese», aveva detto il procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi nella conferenza stampa del 15 luglio del 2008, il giorno dopo aver ordinato l’arresto di Del Turco e aver aperto di fatto una crisi politica che portò di nuovo alle urne gli elettori abruzzesi e il centro-destra a sostituirsi al potere.
Quello che è andato perduto è la carriera politica di Ottaviano Del Turco, macchiato per sempre dall’onta di essere finito sotto gli artigli di un procuratore della Repubblica (che nell’immaginario della sedicente sinistra stile Il Fatto Quotidiano equivale alla macchia della colpevolezza). Fonte.
Mi pare che siamo diventati tutti come il Fatto Quotidiano, chiunque finisca sotto inchiesta è automaticamente colpevole.
Non c’è nessun Mills che ha preso mazzette, nessun Previti che ha corrotto magistrati per favorire Berlusconi, c’è solo un boss della sanità abruzzese, Vincenzo Maria Angelini, finanziatore di Forza Italia ha accusato di concussione un innocente ed il Procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi non si lasciò scappare l’occasione di finire sulle prime pagine come i giudici di mani pulite.
Si è preso la medaglia? Adesso dovrebbe ripagare il danno, anche se moralmente è impagabile.
Ha preso per buone le dichiarazioni di un millantatore da quattro soldi già sputtanato di suo.
Persino il Pd prese un granchio enorme ed offrì il fianco al piduista: «La questione morale? È innegabile che ci sia, c’è assolutamente nel Pd», dirà a dicembre di quell’anno Silvio Berlusconi, proprio a Pescara, dove si trova per sostenere il candidato del Pdl alla presidenza della regione, Gianni Chiodi.
Penati, che tra l’altro ha rinunciato alla prescrizione, ed di là da venire.
Ottaviano Del Turco stette  in galera per ventotto giorni e agli arresti domiciliari per tre mesi, sotto l’assalto di un’opinione pubblica che nella sua grande maggioranza prende per oro colato le carte bollate della procura.
Fonte.
A fronte di un madornale errore, forse di un essesso di protagonismo di un procuratore della Repubblica che ha rovinato la storia , la figura, la carriera politica di un innocente abbiamo degli onorevoli che manifestano davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per protestare contro la decisione del giudizio immediato chiesto dal Pm di Napoli:Pm, giudizio immediato per Berlusconi. De Gregorio, “presi 2 milioni in nero”
De Gregorio ha già fornito le prove, ha testimoniato ed è pronto a testimoniare ancora, confessando di aver preso 2 milioni in nero.
Oggi su tutti i giornali, ovviamente dopo paziente ricerca, si trovano questi titoli:

Caro Marco Travaglio
Del Turco è innocente   Su questo mi aspetto che Marco faccia un intervento dissacrante dei suoi a Servizio Pubblico.
Del Turco scagionato da foto a mele e soldi”, analizzata la fotocamera di Angelini

Super perito scagiona Del Turco: foto tarocche

Gli articoli sull’innocenza di Del Turco sono bipartisan, la memoria collettiva pure.
Tutti velocissimi nel condannare senza nessun dubbio e tutti latitanti quando si tratta di fare autocritica.
Io ne traggo una sola considerazione, sempre quella.
Oggi i politici sono ritenuti tutti uguali, il più buono ha la lebbra. Nascono movimenti che prendono le distanze da chiunque senza se e senza ma. Abbiamo fior di giornalisti che alla notizia di una indagine qualsiasi che riguardi un politico emette sentenze di condanna, se non definitiva morale e politica, senza pagare dazio.
Se uno si azzarda a dire che il politico tale è in buona fede, al massimo un po’ pirla, viene accusato di essere complice o fiancheggiatore, comunque un venduto o disposto a vendersi.
La nuova politica si basa sul concetto che tutti siano uguali, tutti facciano schifo, per fare in modo che chi fa schifo davvero si noti di meno.
E’ la strategia di Gelli che ha coinvolto tutti in alto, in basso, a destra ed a sinistra con la maggioranza degli italiani che si scaglia come un branco di lupi contro chiunque metta in discussione questo sistema di giudizio.
E così basta correre in soccorso al vincitore per sentirsi tutti migliori o superiori.
Abbiamo creato i nuovi mostri: gli intonsi che non ammettono dubbi.
Intanto chi ridarà una reputazione a Del Turco?
Parrà strano ma Del Turco in questo post che lo riguarda dal mio punto di vista è marginale. Una vittima marginale del sistema, quello che a me fa impressione, ribrezzo, è un sistema giudiziario, di informazione, di propaganda che manipola la massa e la rende un giudice spietato senza nessuna responsabilità.
Se nel 2008 ci fossero state le ghigliottine, più volte invocate da me, Del Turco non avrebbe più la testa.
Cosa dovremmo fare a chi l’ha sputtanato, rovinato ed a tutti i cittadini che hanno sposato senza nessun dubbio l’operato del Procuratore di Pescara?

Tra i 196 parlamentari del Pdl che hanno invaso il tribunale di Milano in 38 hanno rischiato grosso. 34 indagati e 4 pregiudicati, ma rischiamo ancora di più noi se aspettiamo che il Pd difenda le istituzioni.


PROTESTA E MARCIA DEL PARLAMENTARI DEL PDL AL TRIBUNALE DI MILANOSe dobbiamo aspettarci di tutto manca solo una mega manifestazione della malavita organizzata, camorra, ‘ndrangheta e mafia, contro il 41 bis con dichiarazioni alla stampa in cui confermano: è vero, abbiamo rubato ed ucciso ma ci siamo confessati ed abbiamo fatto pure la comunione.
Quello che è successo ieri nel Palazzo di Giustizia di Milano è di una gravità inaudita ed è ancora più grave che il Pd non abbia preso una posizione chiara e netta che condanni la sceneggiata.
E’ un attentato alla Costituzione ed alla democrazia pretendere di sospendere i processi a caico del piduista è un colpo di stato al diritto, all’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Chissà che avranno pensato Falcone e Borsellino mentre guardavano dall’alto l’indegna gazzarra messa in scena dai 196 parlamentari del Pdl compresi i 34 indagati ed 4 pregiudicati.
Sono morti inutilmente come sono morti inutilmente le migliaia di Partigiani che hanno dato la vita per garantire la Democrazia ad un Paese che non sa cosa farne dato che cerca, sempre  e comunque, un uomo forte che decida e pensi per lui.
L’Unità di oggi titola: La marcia eversiva del Pdl.  Non si capisce se è una notizia per i lettori o un avviso per Bersani che preso dal confronto con Grillo non si accorge che degli attacchi concentrici contro la democrazia e la rappresentanza parlamentare.
In questo gioco al massacro di interessi particolari passa in secondo piano l’attacco alla Repubblica democratica ed ai pilastri che la sostengono, la separazione dei poteri.

La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Consiste nell’individuazione di tre funzioni pubblichelegislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell’attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario (gli stessi termini vengono usati anche per indicare la funzione a ciascuno attribuita).

In particolare nelle moderne democrazie:

  • la funzione legislativa è attribuita al parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa, che costituiscono il potere legislativo;

  • la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione, i quali costituiscono il potere esecutivo;

  • la funzione giurisdizionale è attribuita ai giudici, che costituiscono il potere giudiziario.

E’ evidente che l’attacco ai cardini della Costituzione è concentrico.  L’attacco all’autonomia del parlamentare eletto, il quale dovrebbe rispondere del suo operato esclusivamente agli elettori, da parte del M5S è destabilizzante e toglie l’autonomia ai rappresentanti e li fa diventare esecutori di ordini caduti, o imposti, dall’alto. In ogni caso dall’esterno del Parlamento.
A questo si aggiunge l’attacco al potere giudiziario da parte del Pdl che la spudoratezza di chiedere la sospensione dei processi a carico del piduista corruttore di senatori e deputati oltre che di testimoni e giudici.
Un attacco concentrico alla Democrazia ed alla nostra Costituzione del quale si rende complice anche il Pd, il silenzio assordante nel quale è stata accolta la gazzarra di ieri è un segnale di complicità, di incapacità, di debolezza e di confusione strategica che ci mette in pericolo tutti.
Spero che Bersani e tutto il Pd leggano l’Unità e si rendano conto di quello che è successo ieri perchè se la parte cattolica del Pd legge ancora L’Avvenire, come temo, leggerebbero solo questo: Ultime ore poi l’extra omnes
La prima “fumata” già domani sera.

 

Io penso che nel Pd la prima fumata l’abbiano fatta già da tempo, è da parecchio che si sono fumati il cervello.

La sfida di Berlusconi a Napolitano
“Stop ai processi o sarà il caos”

E’ tollerabile tutto questo?
Uno vale uno, ma io sono io e voi non siete un cazzo.

Mi è arrivata la bolletta del gas, due rapine autorizzate in un colpo solo. Non puoi nemmeno denunciarli perchè hanno la licenza per le gabelle, più che liberalizzazione del mercato è la liberalizzazione del furto.


indexTralascio l’importo della materia prima che da noi costa il 36% in più del resto d’Europa e non si capisce come mai dato che la forza calorica è la stessa, forse fanno pagare la tassa di soggiorno anche al gas come se fosse antani con scappellamento a destra.
Ci sono due voci che fanno incazzare, scusate l’eufemismo ma quando ci vuole ci vuole.
Una si chiama servizio di rete: 44,70 per tre mesi, sembra che il gas arrivi a casa mia non attraverso un impianto che ha più di vent’anni ed è ammortizzato da tempo ma che venga consegnato da un addetto apposito, invisibile, presumo con delle bombole o delle bombolette spray da iniettare nel mio impianto domestico.
Tra l’altro, a proposito di servizio di rete, avevo il loro contatore che perdeva in uscita e me l’hanno sostituito.
Non mi hanno fatto pagare niente e questo è servizio di rete, mentre non mi hanno rimborsato il gas che ho pagato in più ed inutilmente per tre anni, 365 giorni all’anno, dovuto alla perdita del loro contatore. Sono due anni e mezzo che sono in ballo e c’è una commissione di esperti che sta ancora calcolando la quota extra consumo normale che l’A2A dovrebbe rimborsarmi.
Mi hanno pure affidato un loro consulente, non so come chiamarlo, che segue la mia pratica ed ogni volta che lo chiamo mi dice che non può fare niente finchè i consulenti non avranno finito i calcoli, un autentico muro di gomma che mi prende gentilmente per il culo da due anni e mezzo.
L’altra voce si chiama: totale imposte ed ammonta a 42,34 euro, come se io fossi una azienda che può scaricare l’Iva, sempre che si possa scaricare.
Riepilogando a questi banditi muniti di autorizzazione dello stato noi paghiamo una gabella pari al 37,12% dei consumi del metano tenendo sempre presente che il prodotto lo paghiamo il 36% in più che nel resto d’Europa fa un totale in bolletta del 73,12%.
Hanno liberalizzato il servizio per dare possibilità a più società di spartirsi il furto legalizzato dei servizi, ovviamenta a metà con lo stato, anche se in questo caso lo stato non siamo noi ma sono loro, i boiardi di stato che si danno stipendi da centinaia di migliaia di euro all’anno.
Ho una certa età e mi ricordo ancora quando hanno reso obbligatoria l’assicurazione sulle auto, una legge di civiltà.
Ci hanno detto che pagando tutti l’assicurazione obbligatoria avremmo pagato di meno ed il risultato è stato che le compagnie hanno fatto cartello, noi paghiamo sempre di più, e le compagnie si sono costruiti miglia di palazzi da affittare o vendere moltiplicando i guadagni. Se a questo aggiungiamo che in rimborsi delle compagnie sono veloci come un gatto di marmo se ne deduce che non sono servizi ai cittadini ma che siamo limoni da spremere, maiali da dissanguare dei quali non si butta via niente.
Ci guadagnano prima durante e dopo ed in più ci vengono a dire che sono in pedita, perenne.
Ci sono servizi essenziali che dovrebebro essere forniti dallo Stato, sanità, scuola, trasporti, comunicazione, luce, gas, acqua. Servizi di base sui quali non dovrebbe esistere speculazione, profitto, mangiatoie o gabelle legalizzate che sono una autentica licenza di rapina.
Ma questo è il bello del capitalismo al quale anche la sinistra non ha saputo rinunciare. Ci sono pure manager con lo stipendio stellare, da calciatore, che sarebbe concepibile solo se il loro lavoro servisse a fare risparmiare il consumatore, l’utente.
Mazzette, corruzione, clientele se vengono scoperte vengono condannate, anche se il Pdl si è opposto ad una legge sulla corruzione, ma questa gente qui non ha da temere nulla dallo Stato, hanno la licenza di rapinare il cittadino come la nobiltà aveva la licenza delle gabelle.
E’ un furto, ma legalizzato.
Indigniamoci pure per le mazzette di Fimeccanica per vendere elicotteri all’India, l’importante è pagare le bollette e le mazzette di Stato che più e meno ammonta al 73,12% di quello che consumiamo.
La vera liberalizzazione dei servizi sarebbe se io potessi fare il contratto per la fornitura del gas in Romania, Lettonia o Estonia e non consegnato in manette ad aziende che fingono di farsi concorrenza ed invece sono una lobby.
Ho messo la foto di un metanodotto, con quello che pago di servizio di rete da oltre 40 anni,  mi aspetto da un momento all’altro che mi arrivi a casa la mia quota azionaria.
Abbiamo fatto un referendum per l’acqua pubblica, luce e gas li lasciamo in mano alla speculazione. Faccio notare che anche chi non è andato a scuola o non prende i mezzi acqua luce e gas li deve comunque consumare e quindi sono prioritari più della scuola e dei trasporti. Ovviamente è una provocazione, come diceva Don Milani: Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo che prenderai domani.
Noi siamo andati a scuola ma facciamo collezione di calci nel culo, non disdegnando nemmeno qualche calcio sulle palle.

I prezzi del gas in Europa: lo spread italiano.

Gas, taglio alle bollette a partire da aprile: risparmio di circa 90 euro. Non si può nemmeno dire che sia Minculpop, siamo noi. Una massa di imbecilli che non necessita di manipolazione mediatica.


gas_web--400x300Lo scrivo adesso così quando arriveremo ad ottobre del 2013 riprenderò il post e farò vedere a tutti quanto sia preveggente al limite, un autentico fenomeno delle previsioni.
Il gas diminuirà ad aprile, giusto quando spegneremo il riscaldamento, insomma ci fanno lo sconto sulla cottura della pasta e sulla doccia. Spero non pretendano che li ringraziamo.
Abbiamo i prezzi più alti d’Europa, Svezia e Danomarca escluse, e le imposte più alte in assoluto e questo è strozzinaggio di Stato perchè la concorrenza non esiste, la liberalizzazione neppure ed anche se ci fosse farebbero cartello come le sociètà petrolifere o lobby come tassisti, elettricisti, idraulici, dottori e via elencando.
Un sostema costruito da banditi per altri banditi e questo è il bello del capitalismo che non solo non statalizza i beni primari ma vuole privatizzare anche l’acqua, prima di imporre la tassa sull’aria.
Garantito, ci gioco un mese di pensione, che il gas aumenterà a settembre/ottobre del 2013 giusto in tempo per anticipare l’accensione del riscaldamento.
Dire che noi italiani siamo dei pirla è poco, è un complimento e che le class action per noi sono solo una sopiazzatura, non funzionante, degli americani. Almeno le loro funzionano,a nche se restano comunque all’interno di un sistema capitalista che prende con la destra quello che è costretto a mollare con la sinistra.
Che poi i quotidiani facciano il titolone in evidenza la considero solamente una presa per il culo e dell’Autorità per l’energia, che credo sia una associazione massonica segreta, e della Coldiretti che, beata lei, si ritiene soddisfatta.
Vuoi vedere che l’Autorità per l’energia ha trovato il punto G della Coldiretti?
Complimenti.

Napolitano vuole finire il mandato infilando una perla dietro l’altra, una peggiore dell’altra. Dalla grazia a Sallusti ai due marò ricevuti al Quirinale. Paghiamo per far passare le feste a casa a due che hanno sparato a due pescatori.


indexL’informazione di regime ha dato l’impressione che tutta Italia abbia avuto le fregole per far passare le feste a casa ai due marò che hanno sparato a due pescatori, la politica ci ha messo del suo e Napolitano ancora di più ricevendoli con tutti gli onori al Quirinale.
La mia impressione è che gli unici felici del ritorno dei due esaltati da fucile siano le loro famiglie e La Russa che pensa già di candidarli nel nuovo partito neofascista che sta mettendo in piedi con gli ex camerati e la Meloni.
Giusto per la cronaca ci tengo a farvi sapere un mio fatto personale, mio figlio non torna a casa per le feste di fine anno in quanto emigrato a Londra, non torna a casa forse perchè non ha sparato a nessuno pescatore perdendo l’occasione di diventare una celebrità.
Senza presunzione vi dico che appena appresa la notizia che i due marò hanno sparato a dei pescatori scambiandoli per terroristi o pirati ho pensato subito che i due in questione fossero, leggermente, esaltati dalla divisa e dalle armi ed il fatto che siano proposti da La Russa per candidarli in Parlamento mi conferma che non mi ero sbagliato del tutto.
Forse l’informazione di regime riuscirà a convincere gli italiani che i due militari hanno scambiato la canna da pesca per un kalashnikov.
Spero che le certezze fasciste non si allarghino a macchia d’olio altrimenti le aggressioni ai gay, agli immigrati, ai neri ed a tutti gli emarginati saranno sostituite direttamente dalle pallottole, ci penserà il regime poi a farli passare per pericolosi eversori.
Qui si torna ai tempi di Reggio Emilia del 7 luglio del 1960 quando la polizia sparò direttamente sui lavoratori in sciopero facendo una strage.
Non chiederò il permesso e non mi scuserò con nessuno, non diffamerò nessuno se scrivo che non ero in ansia per i due marò, le fregole che hanno colpito Napolitano mi lasciano indifferente e continuo a pensare che sparare verso una barca di pescatori indiani sia stata una follia, una esaltazione. Le avete presente le barche da pesca indiane? Come si fa a scambiarle per navi d’assalto dei pirati?
Pare che i due militari abbiano dato la loro parola, di italiani, che faranno ritorno in India per il processo, ed è proprio la parola di italiani che mi solleva altri dubbi, la nostra storia passata e recente è piena di parole rimangiate o smentite.
C’è persino un piduista che si smentisce da solo mattina e pomeriggio perchè un giorno si e l’altro no è troppo diluito nel tempo.
Comunque visto che siamo sotto le feste e la vogliamo mettere sul patetico con la famiglia ed il Santo Natale ricordo che migliaia di ragazzi in giro per il mondo, emigrati per essere chiari in cerca di lavoro che qui non c’è, non faranno ritorno a casa per le feste di fine anno. Costa troppo, sotto le feste di fine anno, e nessun parlamentare o ministro ha proposto di spendere 800.000 euro per farli tornare a casa qualche giorno.
Chi mi conosce bene, mi legge da anni, penserà che mi sia ribaltato il cervello con tutta questa manfrina legata alle feste più importanti del cattolicesimo, dato che nella mia famiglia nessuno professa o crede, e quindi spiego le ragioni per le quali me la prendo tanto.
Quest’anno è la prima volta che non passiamo le feste di fine anno insieme da 41 anni a questa parte. Le “nostre” feste di fine anno coincidono con la più grande festa cattolica, quella della natività di Gesù per una semplice ragione, il 24 dicembre è il mio compleanno, complici i ponti ed i giorni di festa per il capodanno durano sino al 7 gennaio giorno del compleanno di mio figlio.
Tutto qui.
Adesso mi aspetto che Napolitano o chi per esso legga il post e mi mandi un bonifico per far rientrare mio figlio da Londra mentre tutta Italia potrà commuversi con noi e mostrare tutta la solidarietà possibile.
Se La Russa ed  i suoi camerati riusciranno a farli eleggere in Parlamento mi auguro che venga loro tolto il fucile, è pieno di comunisti il Parlamento, non vorrei che facessero una strage accusandoli di essere dei terroristi.
Napolitano, e qualche altro, potrebbero crederci. Per quanto mi riguarda è ora di finirla di andare in giro per il mondo ad ammazzare gente con la scusa di difendere la democrazia, ognuno si difenda la sua. Smettiamola di spacciare stragi di innocenti e di civili come lotta al terrorismo internazionale, il terrorismo è di Stato.
Buone feste.

I due marò atterrati a Ciampino
«Finalmente aria di casa…»

 

Oggi c’è un post, un articolo, chiamatelo come volete che è stato letto da 48.000 persone. C’è una foto del Che che metto anch’io, per ripetere un ragionamento che faccio da anni.


Mentre noi ci azzuffiamo sui partiti, la destra, la sinistra e con quelli che dicono che destra e sinistra non esistono balza in tutta evidenza che è proprio una politca di sinistra che manca, direi rivoluzionaria ed anticapitalista di sinistra.
Da anni vado scrivendo che il problema non è il Pd simil socialdemocratico o il Pdl simil fascista, il problema o la soluzione non sono nemmeno i movimenti che hanno sepolto la politica e non credono alla destra ed alla sinsitra.
Il problema è il capitalismo. Il capitalismo evoluto che da produttore e sfruttatore di persone, proletari, si è fatto ancora più feroce diventando capitalismo finanziario speculatore e parassita.
Lo scrivo da anni e sono contento perchè le mie parole rimarranno nel web all’infinito e tra 20, 50, anni magari qualcuno le leggerà.
Tanto è vera la mia tesi che il nuovo capitalismo finanziario parassita non ha più nemmeno bisogno di finanziare le guerre, distruggere mezzo mondo per poi ricostruire e fare profitti.
Adesso riescono ad ucciderci tutti, a condizionarci tutti con il debito pubblico degli Stati, ne ammazzano di più con il fondo monetario internazionale che con tutti i caccia, messi insieme, della seconda guerra mondiale.
E’ solo un sistema più lento, più lento delle camere a gas e non devono nemmeno sporcarsi le mani.
Semplicemente danno un ordine ad un ragazzo di vent’anni che siede davanti ad un pc a Wall Street o  a Strasburgo quello clicca invio e fallisce un paese, lasciando milioni di vittime innocenti.
Intanto che aspettano la soluzione finale che, non avendo necessità di bombe o missili lascerà intatti i loro capitali, si godono l’autentica guerra tra poveri che sono le nostre misere discussioni tra sinistra, centrosinistra, movimenti e generazioni in lotta tra di loro. Loro hanno messo genitori contro figli, nonni contro nipoti e si godono le nostre dispute che non porteranno a nulla per il semplice fatto che chiunque vinca le elezioni non metterà in discussione il capitalismo.
Al massimo metteranno in discussione il modello di sviluppo, giusto per avere un altro secolo o due di discussioni inutili perchè, comunque, avverranno nel cortile del carcere che il capitalismo ha costruito intorno a noi.
Grazie a noi, alla nostra indifferenza.
Tav si, Tav no, ponte si ponte no, sono tutte cazzate se decidiamo di abbattere il capitalismo e ripartire da capo.
Ovvio che ci sono dei bravi capitalisti, non sono tutti banditi o evasori ma è il capitalismo il cancro e non basta che alcuni di loro facciano i bravi, si lavino la coscienza.

Buffett: “Ok a tassa sui ricchi. Ma sopra 500mila dollari”

E’ una presa per il culo se è in malafede, una fesseria se è in buona fede. Cambierebbe poco o nulla.

Mentre Grillo pensa che il problema sia Bersani e Bersani e gli altri pensano che il problema sia Grillo e la sua antipolitica i capitalisti, l’alta finanza, gli speculatori, aspettano che si vada a votare per continuare come prima e più di prima a fare i loro interessi.
Per la pace sociale basteranno le solite briciole e le classi intermedie che si accolleranno il compito, insieme a tutta l’informazione di regime, tutti i giornali, di farci la predica che il sistema capitalista è il migliore perchè abbiamo visto i mali che il comunismo reale ha fatto nel mondo.
Il comunismo reale ha poco più di cento anni, il capitalismo almeno sei volte di più.
Cosa ha creato il capitalismo se non una moltiplicazione di poveri vittime dello stesso consumismo iniettato dal capitalismo per fare profitti?
Ma davvero pensiamo che la soluzione del problema sia la crescita infinita? Dovremmo prendere i nostri mobili, i nostri elettrodomesyici, i nostri pc, le nostre televisioni a mazzate per creare nuovi consumi?
O affideremo tutto alle mode, all’ultimo modello, tanto avremo il cervello talmente spappolato dal mercato che anche i precari, i disoccupati, faranno debiti per comprare l’ultimo modello di telefonino.
Magari con la pensione del nonno.
Se, come io ritengo, il problema è il capitalismo allora è necessiario che ci sia una sinistra forte, unita, veramente rivoluzionaria che pensi all’uomo del futuro e non alle nuove carte di credito.
Se i movimenti, chiunque siano
i loro ideologi, vi dicono che sono il nuovo, il futuro e disconoscono gli unici ideali che hanno fatto progredire il lavoratore, la massa, portandola dalla schiavitù dei secoli scorsi ai diritti degli anni settanta e cioè la sinistra diffidate.
Sono i nuovi fiancheggiatori del capitalismo.
Se noi lottiamo e ci azzuffiamo nel cortile concesso, bontà sua, dal capitalismo globale che deciderà quando darci o toglierci il pallone, inteso come pane, sappiate che i nuovi ideologi negazionisti della destra e della sinistra non sono altro che i nuovi lacchè del capitalismo globale.
Se non si discute di lavoro, di futuro del proletariato, delle persone e dei loro diritti non cambierà niente.
Chiudo con la solita domanda ai politici vecchi e nuovi: capitalismo si o capitalismo no?
Questo è il punto.
Nel tempo che ho impiegato per scrivere il post i lettori dell’altro post saranno più di 50.000, bene, mi auguro che abbiano letto bene e non messo mi piace perchè c’è la foto del Che.
Non l’ho trovata nel web, sono 40 anni che l’ho nel portafogli.

Renzi e la nuova terza via. Di cosa mi tocca scrivere oggi solo per spiegare ai giovani cos’è la terza via. Chi l’ha proposta per primo.


La terza via nasce all’inizi del XX° secolo negli ambienti del nascente movimento fascista , che si riferisce alla teorizzazione di un sistema politico, culturale, sociale ed economico alternativo a quelli capitalista e comunista.
Tutti, o quasi,  sappiamo che Mussolini era un socialista di primo piano ed inventò il fascismo per prendere due piccioni con una fava.
Sappiamo come è andata a finire.
Renzi in una intervista sull’Unità di oggi indica la sua terza via.
Dice il sindaco di Firenze: non ho nostalgie, ma non bastano il rigore nè le ricette socialiste. Su lavoro e su Israele serve un’altra sinistra.
Sul lavoro abbiamo visto che apprezza le proposte di Marchionne, su Israele temo che apprezzi l’atteggiamento di Repubblica che ha censurato il Prof. Piergiorgio Odifreddi che aveva spresso critiche nel suo blog su Repubblica.it le aggressioni di Israele nei confronti del popolo palestinese, in particolare quelli che vivono nella striscia di Gaza.
Il buon Ezio Mauro ha ordinato che il post fosse cancellato del tutto senza dare nessuna spiegazione.
Prima di criticare gli atteggiamenti di Grillo Repubblica dovrebbe sciacquarsi la bocca e se in quel giornale è rimasto qualche giornalista con la schiena dritta dovrebbe farsi sentire dal direttore e dai lettori.
Ora, come abbiamo visto, la terza via lanciata dal fascismo mirava a superare il modello politico economico del capitalismo e del comunismo e, vista sulla carta, non sembrava nemmeno una brutta idea ma tutti sappiamo come è andata a finire.
I comunisti, gli oppositori del fascismo furono massacrati, come Matteotti, incarcerati come Gramsci o mandati al confino nei posti più sperduti del nostro paese.
I rappresentanti del capitalismo dell’industria o dell’agricoltura con il fascismo si fecero ancora più ricchi ed il regime provvide ad eliminare del tutto i sindacati anche se , quando si mise male per l’Italia fascista gli operai della Fiat difesero la fabbrica dai tedeschi.
La stessa guerra voluta da Mussolini fu un affare per il capitalismo italiano mentre i poveri furono mandati al massacro per difendere la Patria o per fare un ‘impero di carta, velina.
La constatazione di partenza fu che le monarchie liberali, le socialdemocrazie e le democrazie governanti in Europa fossero plutocrazie corrotte e decadenti, governate da sistemi colpiti da derive partitocratiche e massoniche.
Nei tempi che stiamo vivendo sembra di rivivere le stesse cose, le stesse derive partitocratiche e massoniche oltre ad un anticomunismo viscerale che sostituisce l’astio verso le  socialdemocrazie e molti lanciano le loro proposte per cambiare una situazione non più sostenibile.
Alcuni in buona fede, altri no, propongono soluzioni populistiche, da acchiappo le chiamo io: basta disonesti e ladri in politica, largo ai giovani ecc.ecc. Ognuno ci mette quello che può anche se spesso si somiglia, si fanno la guerra mentre dichiarano di volere le stesse cose. C’è chi la chiama un’altra sinistra e chi la chiama movimento dal basso. Uno la chiama altra sinistra per tenersi i voti di chi crede in una sinistra, l’ha votata per decenni e credeva di cambiare il mondo. Alludo a quelli, come Ingrao, che volevano la luna.
Altri puntano sull’antipolitica tout court, destra e sinistra non esistono più e bisogna andare oltre anche se nessuno è in grado di spiegarci cosa sia questo oltre. Cosa ci aspetta dietro l’angolo una volta che siamo andati oltre.
L’unico punto fermo in questo bailamme è il capitalismo finanziario parassita e sfruttatore.
La perdita dei diritti delle persone, in toto non solo dei lavoratori, e nessuno dei fautori della nuova terza via o della quarta terza via ci dice cosa propone di fare con il capitalismo.
Il 10% degli italiani possiede il 48% della ricchezza nazionale, a questo dobbiamo aggiungere la ricchezza della malavita e quella degli evasori e l’unica cosa che sappiamo, al momento, non ci risulta. E’ solo una battuta, risulta ma non si vede è trasparente.
Ci dicono gli esperti che la ricchezza italiana privata ammonta a 8.600 miliardi di euro, 3.500 dei quali in liquido, moneta, valute, a fronte di un debito pubblico pari a 2.000 miliardi di euro.
Il 60% del debito pubblico è in mano agli italiani ed alle banche e, secondo me, la gran parte è in mano proprio a chi possiede la smisurata ricchezza nazionale.
Quindi questi qui non solo hanno il 48% della ricchezza nazionale ma ogni giorno che passa l’aumentano mentre la gran massa degli italiani lotta per arrivare a fine mese ed è massacrata dal governo Monti, e non solo, per pagare gli interessi del debito pubblico agli speculatori, parassiti che come abbiamo visto per il 60% sono italiani.
Insomma chi strozza il Paese non è l’Europa o la crisi mondiale ma gli speculatori, parassiti, interni.
La malattia l’abbiamo nella pancia.
Anche questo è capitalismo, il bello del capitalismo ed i vantaggi del liberismo medaglia al merito delle democrazie occidentali.
Liberissimi di non tenere in considerazione i valori e gli ideali del comunismo, non pretendo che si chiudano gli occhi sui primi esperimenti di comunismo falliti, ma ci volete dire che intendete fare con questo tipo di capitalismo finanziario parassita, corrotto, evasore, speculatore e chi ne ha più ne metta?
Io non pretendo che il mio titolare tiri la lima come me, parlo al passato perchè adesso sono in pemsione, mi accontenterei che venisse rispettata la nostra Costituzione là dove cita: ognuno deve dare in base alle proprie possibilità.
Sappiamo che le aziende grandi e piccole sono massacrate dal fisco ma sappiamo anche che le aziende pagano le tasse dopo che hanno chiuso i bilanci. Sappiamo bene come vengono chiusi i bilanci dai commercialisti al loro servizio. Quanto hanno guadagnato, specialmente in tempi di vacche grasse, te lo raccontano loro dopo che hanno usato tutti gli strumenti e le scappatoie per abbassare la soglia degli utili tassabili.
Scandaloso è pure il fatto che gli speculatori finanziari paghino un terzo delle imposte che pagano i lavoratori.
Anche questo è capitalismo, lo stesso che ha sconfitto e demonizzato il comunismo, che ha soltanto reso i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
C’è un sistema più equo,democratico e migliore di questo?
Qual’è il tipo di altra sinistra che propone Renzi? Mangiare gli avanzi dei bravi imprenditori con i quali è andato a cena?
Qual’è il tipo di società che propongono i movimenti alternativi oltre al No tav, no inceneritori, tutela dell’ambiente e così via?
Sia chiaro che io appoggio tutte queste iniziative, con i miliardi spesi per un ponte inutile si potrebbe dare respiro a milioni di famiglie, ma resta la domanda di fondo:
Una volta raggiunta la vetta del governo del Paese, dell’Europa, che lavoro faranno gli italiani, gli europei, che cosa faranno per mantenere la loro famiglia e prepararsi un futuro?
Dopo che tutto sarà cambiato, più moderno e proiettato nel futuro, avremo un capopopolo di destra o uno di sinistra, che magari risolve il problema del debito pubblico con i miliardi della ricchezza privata.
O torneremo a lavorare 18 ore al giorno, senza diritti come nei secoli scorsi, dove ci sta riportando il governo dei tecnici con il treno della flessibiltà.
Può anche darsi che io la veda più nera di quello che è, magari qualcuno può indicarmi la via, farmi vedere la luce.
Non è detto che io abbia ragione, dimostratemi che ho torto e diventerò ancora più flessibile, soprattutto quando andrò a fare la spesa.
Non ha nessuna importanza dire no a Monti, come fa Renzi, si deve dire no a chiunque porti avanti la politica di Monti anche se napolitano ha già avvisato che chiunque venga dopo di lui dovrà lavorare nel solco lasciato da Monti.
Ed è questo che è intollerabile, insopportabile, da impedire.