Sono commosso e meravigliato dall’impegno che Pd e Pdl ci mettono per risolvere i problemi del Paese. Mi complimento.


indexPrima di tutto togliere l’Imu per rimborsare Brunetta, non quella dei Ricchie e Poveri ma il ministro tascabile, il bigino.
Tra l’altro la proposta piace pure al M5S, la caramella per i bambini.
Subito dopo hanno proposto il 125° condono con la scusa dei terremoti.
Il Pd molla la presidenza della giunta per l’immunità ad un fedelissimo di Calderoli ed il piduista gongola.
La presidenza va all’opposizione e la lega finge di fare opposizione, vorrei ricordare a Letta che anche il M5S, purtroppo, è all’opposizione.
Ma la perla delle perle, quella che avrà fatto venire l’ernia per lo sforzo al Pdl, è la proposta di legge
per dimezzare le pene per concorso esterno alla mafia che riguarda in particolare Dell’Utri l’amico del piduista e coofondatore di Forza Italia.
Certo non riguarda solo lui, altrimenti sarebbe una legge ad personam e si vergognerebbero si fa per dire, riguarda pure, come scrive il Fatto, Tra i casi “celebri” nei quali viene contestato il concorso esterno ci sono tra gli altri quelli di Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino, l’ex assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti, l’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, l’ex sottosegretario Antonio D’Alì. Come noto per concorso esterno è stato condannato in via definitiva l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Tuttavia in questo caso, a differenza degli altri, la legge non avrebbe effetto.
Mi spiace per Totò Cuffaro ma mi spiace ancora di più che l’eroe di Forza Italia e degli elettori di Berlusconi non ci sia più, alludo a Vittorio Mangano, per il quale se fosse ancora in vita avrebbero certamente proposto qualche legge ad hoc per gli assassini di mafia.
Una legge per depenalizzare i reati commessi dagli stallieri che hanno lavorato ad Arcore.
Dice Letta sull’Europa: “Non deve essere gabbia per famiglie e imprese, così non ci basta”, io non so se l’Europa è una gabbia ma so di certo che il Pd è in una gabbia nella quale ha rinchiuso pure noi.
Non si può sostenere un governo  sotto ricatto della P2. Con ossessione  Nitto Palma, non a caso nominato presidente Commissione Giustizia del Senato, ripete che se passa l’ineleggibilità di Berlusconi il governo sarebbe finito.
In questo modo, il Pdl, si prenderebbe pure il merito di far cadere un governo impresentabile ed insostenibile.
Non ne posso più, non riesco nemmeno a leggere i giornali, al secondo paragrafo mi viene il vomito.

Che sfigato il piduista, tutti lo ricattano da decenni, solo le orgettine gli stanno vicine, a pagamento. Gli vogliono tanto bene, al punto di testimoniare per lui.


Negli anni 70, marzo 1974, il cavaliere come lo chiamavano allora fu costretto ad assumere uno stalliere mandatogli da cosa nostra, attraverso Dell’Utri per proteggerlo  da eventuali sequestri di persona. L’avevano minacciato di tagliare la testa al figlio e lui si rivolse all’unico stato che riconosce, la mafia, essendo l’Italia e le sue istituzioni in mano a sovversivi comunisti.
Il vizio non l’ha perso, anche ad ottobre prima trattò,  forse dicono i giornali pagò, poi si rivolse alla magistratura.
Qualcosa deve essere andato storto anche con lo stalliere, Vittorio Mangano, se nel 1975 il guardaspalle gli mise una bomba in una delle residenze del piduista, quella in Via Rovani, ed un’altra fu messa nel 1986.
dalla Stampa: Berlusconi al telefono con Dell’Utri: «È stato Mangano… un chilo di polvere nera… una cosa rozzissima ma fatta con molto rispetto, quasi con affetto. Mi spiacerebbe se i carabinieri, da questa roba qui, da un segnale acustico, gli facessero una limitazione della libertà…». Immediatamente dopo, Marcello Dell’Utri convoca l’amico mafioso Tanino Cinà, e davanti a lui chiama Berlusconi: «Tanino dice che (Mangano, ndr) è da escludere categoricamente. Di stare tranquillissimi…».
Quando comprò la Standa a Catania i locali presero fuoco, amico anche questa volta.
Poi saltò fuori  questa intercettazione Berlusconi-Dell’Utri: Silvio: Sì; questa cosa qui, da come l’ho vista fatta con un chilo di
polvere nera, una cosa rozzissima, ma fatta con molto rispetto, quasi
con affetto… è stata fatta soltanto verso il lato esterno. Secondo me,
come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui ha
messo una bomba.
Marcello: Alla Mangano, sì sì.
Silvio: Un chilo di polvere nera, cioè proprio il minimo…
Marcello: Sì, sì, cioè proprio come dire mi faccio sentire, sono qui
presente.
Silvio: Sì. Uno: “ma è arrivata una raccomandata, caro dottore?” Lui ha
messo una bomba.
(risate)
Marcello: Lui non sa scrivere!
(risate)
Ciò non impedì a Vittorio Mangano di passare alla storia quando i due compari lo definirono un eroe.
Non so cosa sia successo al povero Spinelli, dobbiamo avere un po’ di pazienza, sia mai che tra qualche mese anche la banda  diventi un’opera pia ed il suo capo, per via delle scarpe del Milan, un eroe. Come Vittorio.
Però le ragazze gli vogliono bene, nessun ricatto, si accontentano di qualche appartamento, la Mini cabrio ed il vitalizio da 2500 euro al mese.
Tutte sono accorse in tribunale a testimoniare per lui, se non è amore questo l’amore non esiste.

Da Cosa nostra ai faccendieri
Silvio, la gallina dalle uova d’oro

La buona notizia che ci arriva dalle elezioni siciliane è che la mafia, questa volta, non ha un cavallo vincente. Sono tutti bolsi? Oppure i loro cavalli hanno rotto il passo?


Lasciamo perdere la valutazione dei risultati delle elezioni che ha dato Bersani, inutile infierire, se non si è reso conto della situazione da solo non sarà certamente un mio post ad accendergli la luce.
Non voglio rovinargli la festa, ci penserà la realtà a metterlo con i piedi per terra.
L’aspetto che più mi ha colpito è stata l’astensione oltre il 52% ed ho avuto l’impressione che la gente sia stanca, non abbia più nemmeno la voglia di esprimere un voto stante il panorama dell’offerta politica esposta negli scaffali. E’ come fare un paghi due e prendi tre di cose che ritieni inutili, soprammobili dei quali puoi fare tranquillamente a meno.
Avevo sottovalutato l’astensione dal voto della mafia, che certamente non è un caso, avrà  le sue ragioni che non sono in grado di capire.
Leggo sull’Espresso on line un articolo dal titolo: Sicilia, la mafia si è astenuta.
L’articolo fa una analisi del voto nelle carceri e si scopre, penso per la prima volta, che la mafia si è astenuta.
Scrive l’Espresso: Per far comprendere meglio ciò che è accaduto in Sicilia basta dire che su 7.050 detenuti hanno votato solo in 46: si tratta di carcerati comuni e non di mafia. All’istituto di pena di Pagliarelli a Palermo dove si trovano rinchiusi i mafiosi, su 1.300 detenuti solo uno si è presentato al seggio elettorale, ed è in custodia cautelare per reati che non sono quelli per mafia. Stesso identico atteggiamento a Catania, Agrigento e Caltanissetta. Uno scenario che ribalta, anzi trasforma ciò che in passato è stato fatto proprio dai detenuti che facevano la fila in carcere per votare il proprio candidato che in gran parte dei casi risultava essere quasi sempre lo stesso o dello stesso partito.
L’analisi di quello che è avvenuto, nelle carceri siciliane, secondo me va approfondita da esperti per carcare di capire cosa ci si potrà aspettare nel futuro.
Non credo che siano tutti in trasferta in Lombardia, forse quelli a piede libero, ma i mafiosi che sono in carcere certamente hanno avuto indicazioni precise: astensione. Questa volta non abbiamo un vincente sul quale puntare.
Penso che solo nei prossimi anni, se ci sarà un collaboratore pentito, riusciremo a capire il motivo di una scelta che per la storia della Sicilia è abbastanza singolare  e della quale non ne intuisco le ragioni.
Da osservatore esterno ed ottimista vorrei poter credere che, per una volta, la mafia sia rimasta senza referenti in grado di vincere la corsa o per i quali valesse la pena tirargli la volata.
Gli unici cavallo vincenti, secondo me, sono il Movimento 5 Stelle e Rosario Crocetta, uno che della lotta alla mafia ha fatto la sua storia politica. Non sono dopabili, il 61 a 0 del 2001 è irripetibile ha detto uno che se ne intende, Dell’Utri.
Ovviamente è presto per cantare vittoria, considerare che tutti i cavalli della mafia siano bolsi è una utopia, penso che si siano messi da parte per osservare non tanto quanto potranno fare Crocetta o il M5S, divisi e disposti solo a convergenze di volta in volta a seconda delle proposte che porteranno avanti. Secondo me, sia chiaro che è solo una mia impressione, staranno ad osservare il tessuto sociale dei siciliani, se la massa dei cittadini siciliani che si riconoscono nelle lotte di Falcone e Borsellino riprenderà fiato e si allargherà a macchia d’olio, insomma se la maggioranza silenziosa ed antimafiosa dei siciliani diventerà predominante.
Nel frattempo, non avendo problemi di fatturato, si dedicheranno all’allevamento di un purosangue da scegliere tra i puledri, intesi come picciotti, da presentarci alle prossime elezioni come il nuovo che avanza e sarà allora che nelel carceri siciliane si tornerà a votare in massa.
Come sempre, quando le elezioni determinano un cambiamento politico, rifletto sul fatto che la struttura organizzativa, logistica, di un comune, una provincia, una regione o lo Stato dipendono sempre da personale non eletto, i dipendenti ed i dirigenti assunti a tempo indeterminato, che restano al loro posto, doverosamente, qualunque sia la maggioranza politica che viene eletta.
Non so se il loro ruolo è sottoposto in toto alle scelte politiche della maggioranza di turno o se la loro autonomia va oltre e potrebbe essere un elemento di disturbo contro il rinnovamento.
Per adesso prendo atto che, per una volta, alla mafia è mancato il riferimento sul quale far convergere i loro voti, mi sembra un segno positivo anche se, per scaramanzia, mi tocco i gioielli.
In bocca al lupo ai vincitori, avranno un futuro difficile e mi auguro che trovino più momenti di unione che di divisione.
Ovviamente, in questo discorso, non c’entra niente Bersani che deve avere avuto le visioni.
C’è chi vede la Madonna e c’è chi vede le vittorie dove non ci sono, non si è accorto che altri hanno tagliato il traguardo per primi. Forse è stato distratto dalle primarie.
Non vorrei che la mafia abbia deciso di saltare questo giro elettorale forte del fatto che i referenti sono a Roma e che abbia risparmiato le forze, dei loro ronzini,  per le prossime elezioni politiche nazionali.
Tra poco sapremo. Tutto sarà più chiaro.
Per adesso in bocca al lupo.

Mi pongo una domanda, alla quale non so dare una risposta. Perchè Zambetti ha comprato i voti dall’ndrangheta quando quelli di Comunione e Liberazione sono gratis? Forse, il tipo, non è affidabile nemmeno per C. L.


E’ vero che C. L. ha già invaso il potere da oltre un ventennio e può permettersi di offrire ai suoi cavalli di Troia sistemati nelle poltrone che contano i voti gratis ma Zambetti, comprando i voti dall’ndrangheta ha aperto una falla nel sistema di potere ciellino e questo, per i seguaci di Don Giussani e Formigoni è inaccettabile.
Potrebbe essere stata una guerra intestina di potere a dare l’imbeccata ai magistrati per far partire l’inchiesta che ha portato alla scoperta della compravendita dei voti che, a lungo andare, avrebbe portato una perdita di appalti ciellini a favore dell’ndrangheta.
Comunione e Liberazione è una piovra ed i suoi tentacoli sono ovunque in Lombardia ed in modo particolare nella sanità, attraverso la Compagnia delle Opere gestisce una serie di appalti che rendono 70 miliardi, avete letto bene, all’anno.
Non c’è corsia di ospedale, in Lombardia, dove non passi la ramazza della CdO, non c’è primario di ospedale pubblico, forse anche in quelli privati, che non sia espressione di CL.
Capirete che con un giro di affari di questo livello è inaccettabile per i ciellini che un esponente della loro maggioranza compri i voti dall’ndrangheta facendo, di fatto, entrare nella sala dei bottoni una cosca rivale, sia essa l’ndrangheta, la mafia o la camorra.
Già la Compagnia delle Opere ha i suoi problemi nel campo edilizio, dove la camorra se non è associata è una rivale temibile, ci manca solo che ci si metta l’ndrangheta a pretendere una fetta di fatturato.
Forse la soffiata alla magistratura , che ha fatto partire  le indagini che hanno portato all’arresto di Domenico Zambetti, è partita direttamente dal Pirellone appena si sono accorti che l’assessore alla casa aveva tentato di introdurre una cosca avversaria nel territorio gestito da Comunione  e Liberazione attraverso la Compagnia delle Opere.
Questo, lo sappiamo tutti, non si può fare e quando qualcuno ci prova scatena la guerra tra famiglie anche se erano alleate sino ad un giorno prima.
Quando il nuovo vuole sostituire il vecchio scatena sempre un putiferio, e non alludo a Renzi, Renzi è un poveretto espressione degli oratori non ha dietro una macchina potente come ha Formigoni, Comunione e Liberazione.
Cocì potente e con argomenti così validi da convincere Maroni in dieci minuti. Niente dimissioni in Regione Lombardia da parte dei leghisti. Non si può fare ed un giorno sapremo perchè, quando Michael Formigoni tirerà fuori le carte e le prove dal cassetto.
Però dobbiamo ammettere che, per adesso, la Regione Lombardia fa eccellenza anche in questo campo, niente lupare, qualche messaggio trasversale per Piemonte e Veneto, ma niente sparatorie per le strade.
Da altre parti succede questo:

Caos a Partinico: e’ guerra tra i Vitale e le cosche emergenti – Antimafia Duemila

C’era un articolo ancora più interessante dal titolo: Guerra cruenta tra clan vecchi e nuovi ma i dirittti sono riservati, vi metto il link. 
Comunque il momentaneo vincitore, Formigoni, darà una spulciata ai picciotti, sempre se riuscirà a scoprire tutti gli infiltrati, una aggiunta di lievito ed impasterà una nuova giunta con la farina, scaduta, andata a male, di prima.
E’ il nuovo che avanza, con la benedizione del cardinale di Milano, ciellino pure lui.

Perché Comunione e Liberazione è la lobby del Terzo Millennio

 

Abbiamo tutti i problemi che sapete ed il Pdl è ancora alle prese con un emendamento che salvi il pedofilo puttaniere dai suoi processi. Il vaticano tace, ha il suo 50% di partecipazione.


Fiorito, arrestato questa mattina, Penati, che ha chiesto il rito immediato e tutto il marcio che emerge dalla cloaca italiana che mette sullo stesso piano i 2800 euro di Ferrero con i milioni rubati dai banditi.
Il gioco al massacro del regime continua in questa omologazione che appiattisce tutte le notizie sullo stesso piano, tutti a cercare vermi nel letamaio dell’antipolitica amplificando le notizie inutili o secondarie e ridimensionando quelle contano in modo che la massa le consideri secondarie, marginali.
Quasi inosservata la Germania, che non ha ancora pagato i debiti di guerra alla Grecia, si rimette le mostrine delle SS e rifiuta l’inchiesta per la strage nazista  di Sant’Anna di Stazzena.
Tra poco la Procura di Stoccarda ci dirà che i fratelli Cervi si sono suicidati.

Germania dice no all’inchiesta
per la strage di Sant’Anna

Ognuno di noi si indigna secondo il suo dna, la sua indole. Ognuno di noi ha il suo limite personale di indignazione ed io mi indigno per cose che non fanno notizia, marginali, che per me sono il segno che il bubbone ormai è nella carne, nei cervelli della massa.
Con tutti i problemi che abbiamo di giustizia, economia, disoccupazione, evasione, mafie e quant’altro dobbiamo sorbirci la metà del parlamento italiano che invece di darci una legge contro la corruzione dilagante studia delle modifiche al decreto per salvare Berlusconi dai suoi processi.
Il Pdl è moribondo ma, prima di morire, vuole mettere in salvo colui che li ha arricchiti, ha garantito loro un vitalizio, ha portato alla rovina l’Italia.
Sceso in campo con il vessillo dell’antipolitica ha imposto il regime della corruzione, degli interessi personali ed è riuscito a governare per la maggior parte dell’ultimo ventennio grazie alla dabbenaggine della maggior parte degli italiani.
Con il fascismo gli italiani, i Resistenti, seppero rialzare la testa e riconquistare dignità, democrazia, e libertà appendendo il responsabile di vent’anni di fascismo in Piazzale Loreto. Facendo giustizia.
Molti hanno pensato che Berlusconi fosse finito con le dimissioni ed invece no. E’ ancora lì che condiziona la politica, l’economia, le scelte del Paese. Insomma la P2 è più in sella che mai e ciò è dovuto al fatto che l’obiettivo della P2 di incancrenire, corrodere, corrompere le istituzioni ed il cervello degli italiani è perfettamente riuscito.
Siamo talmente marci e condizionati dalla distrazione di massa da non renderci conto che i suoi squadristi sono ancora in Parlamento a lavorare per lui e non per noi. Noi li paghiamo solamente e profumatamente.
Se uno è finito appeso a Piazzale Loreto l’altro finirà con un assoluzione grazie ad un decreto che sarà la tomba finale della democrazia e dell’intelligenza umana.
Già una volta siamo stati umiliati come cittadini pensanti da una maggioranza indegna e vergognosa formata dal Pdl e dalla lega che si umiliò in Parlamento votando la versione ufficiale della P2 in merito alla telefonata che il pedofilo puttaniere fece alla questura di Milano.
Vollero farci intendere, offendendoci ed umiliandoci, che Berlusconi aveva telefonato perché pensava che la ragazza fosse la nipote di Mubarak. Una delle pagine più scandalose del Popolo della Libertà, avallato nella sua mossa anche dalla Lega. Scrive l’Unità, ma lo penso anch’io.

Pdl ci riprova: nuovo
emendamento salva Ruby

Non è una cosa marginale è la conferma che non siamo un popolo ma dei sudditi.
La nuova nobiltà è la classe dirigente formata da banditi venduti e corrotti.
Come quasi tutto il Paese.
Nel titolo ho scritto che il vaticano tace, non l’ho scritto perchè mi aspetto un intervento dei vescovi e dei cardinali, l’ho scritto per mettere in evidenza che mettono il becco nei fatti della Repubblica Italiana in ogni momento, in ogni occasione. Non sanno stare al loro posto, nel loro Stato, ci stanno solo quando hanno il 50% di partecipazione nelle società.
Devo esse più esplicito?

Penso che il riferimento alla pedofilia che li accomuna sia chiarissimo. Da denuncia.

Più che un ricatto, la lettera di Lavitola a Berlusconi, è una confessione. Che Berlusconi fosse un corruttore lo sappiamo da decenni, ha fatto la sua fortuna con la corruzione. Da Berruti in poi, ma anche prima.


La lettera è una confessione delle malefatte che Lavitola ha commesso per conto di Berlusconi, come hanno fatto prima di lui Dell’Utri e Previti, solo che loro non hanno scritto una lettera, hanno incassato.
Per chi non ricordasse chi sia Massimo Maria Berruti è l’ufficiale della Guardia di Finanza che fece un controllo in Finivest durante il quale emerse non si sa cosa perchè Berruti si dimise dalla Guardia di Finanza e divenne un consulente Fininvest. Nel 1994 fu eletto alla Camera, fa parte del plotone di inquisiti e/o caondannati del Pdl.
Detto questo la lettera trovata nel pc di Lavitola ha fatto scoppiare un’altra battaglia tra Fini e Berlusconi, Fini ha accusato Silvio di essere un corruttore e Mavalà ha annunciato querele.
Quello che è strano è che Fini per accorgersi di che pasta fosse colui che l’ha sdoganato dal fascismo abbia dovuto attendere di essere attaccato sul piano personale con la casa di Monaco ed il cognato.
Se io, che sono un povero cittadino comune nemmeno tanto istruito, ero al corrente dal 1982 che Berlusconi era iscritto alla P2 sin dal 26 gennaio 1978 con tessera N° 1816, trovo strano che Fini non ne fosse al corrente.
E’ in politica da quando io, che ho 64 anni, avevo le braghe corte.
E’ vero che io compro dei libri e nel 1983 comprai un libro di Gianfranco Piazzesi: Gelli. L’ho ancora nella mia libreria.
In seguito mi feci una cultura su come il bravo imprenditore, più tardi nominato da qualche suo amico cavaliere del lavoro, su come costruì prima a Brugherio è poi la famosissima Milano 2.
Con i soldi della Banca Rasini. Una banca senza sportelli della quale era direttore il padre di Berlusconi in odore di mafia, pare che riciclasse i soldi delle cosche nel nord Italia.
Una grossa mano, al cavaliere, la diede anche la Cariplo nel web è pieno di articoli che ne ricostruiscono la storia, come racconto in questo post:

Una volta, con le minorenni, si limitava allo scippo di ville.Con l’aiuto di Previti

Quello che fatto Lavitola per conto di Berlusconi ormai è storia, si lamenta pure che il finanziamento di 400.000 euro per L’ Avanti, un giornale che vende 3 copie, altro non era che un rimborso dei soldi versti a De Gregorio.
Sappiamo già come e perchè cadde il governo Prodi, oltre alla responsabilità di un elettorato cieco, sordo, non informato, che ha seguito il flauto magico irresponsabilmente, vi furono episodi di corruzione continua. Compravendita di senatori come fosse il mercato delle vacche di qualche fiera di campagna.
Io non so se Lavitola sia un genio del male, per fare il bandito ci vuole un minimo di cervello anche se bacato, ma sono certo che nè a Previti nè a Dell’Utri passerebbe mai per la testa di scrivere una lettera che , in pratica, è una confessione.
Lavitola, mi perdoni, ma lei è poco attento, forse è troppo preso dalla bramosia dei soldi.
Non lo sa il motivo per il quale Berlusconi e Dell’Utri considerano Vittorio Mangano un eroe?
Perchè tenne la bocca chiusa sino alla fine.
Blocco immediatamente la sua obiezione: Mangano non sapeva scrivere, su questo ha ragione.
Ma Berlusconi e Dell’Utri hanno detto che Mangano i messaggi li mandava ugualmente, dei pensierini diciamo data la cultura del personaggio e per scriverli usava le bombe.
Lei, la bomba, l’ha messa nnell’hard disk del pc.
Il contenuto della lettere trovata nel pc di Lavitola lo trovate nel web, è solo una conferma di quello che tutti sappiamo già, l’unica novità è che dopo le orgettine anche Lavitola accusa berlusconi di essere irriconoscente.
Strano, di solito è di manica larga, basta chiedere a Previti, Dell’Utri, Mills, Berruti.
Forse Mavalà li citerà a testimoni a discarico, purtroppo Don Verzè ci ha lasciato altrimenti avrebbe testimoniato anche lui di quanto sia grande come filantropo Berlusconi.
Per completare l’operetta, il delirio nel quale ci costringono a vivere, ci manca solo che trovino una lettera nel pc del Card. Bagnasco, il moralizzatore dell’ultima ora, dove elenca tutti i servizi che il vaticano ha messo in atto per sostenere prima Berlusconi e poi la Polverini.
Guai se avesse vinto le elezioni del Lazio la Bonino favorevole all’aborto. Fortunatamente per impedire lo sfregio alla religione cattolica ha dato una mano pure il centrosinistra.

I ricchi non producono ricchezza, se la godono. Chi produce ricchezza per tutti sono i consumi della massa che non può spendere, strozzata dall’economia parassita che crea solo disoccupati.Ed intanto proliferano i nuovi spalloni, tecnologici.


Il mito della produzione con conseguente creazione di ricchezza per il proletariato non esiste più, l’imprenditore classico non esiste più ed il mondo è in mano ai parassiti della finanza che si creano profitti scandalosi sui debiti di Stato, spesso i proventi dell’alta finanza sono in paradisi fiscali come i proventi della malavita organizzata e dei banditi di Stato che in Italia abbondano.
Per una economia più equa e per distribuire la ricchezza in modo adeguato ci vuole una rivoluzione di massa che tarda troppo in quanto la categoria dei parassiti di alto bordo è protetta dalla classe intermedia asservita che difende le briciole dei suoi privilegi.
Di questa categoria, che fa da pompiere, fanno parte almeno l’80% degli intellettuali che dovrebbero fare da riferimento alla massa, al popolino, è una guerra per la sopravvivenza che si affida al precariato ed al lavoro nero.
Dico questo perchè altrimenti non si spiega come con tutti i disoccupati ed i precari che ci sono la situazione sia così calma e riescano a mangiare, magari due volte al giorno.
E’ evidente che il nero impera dalle Alpi alla Sicilia, a Lampedusa.
Intendiamoci è un nero, un sommerso, che non ha niente a che vedere con quello dei parassiti della finanza e di alto bordo che hanno esportato in pochi mesi più di 300 miliardi di euro.
Feltri accusa Monti di avere fallito, accusandolo di fare la guerra ai soldi perdendola ma Feltri, come sempre, disinforma.Monti ha protetto il denaro dei suoi,anzi, l’ha moltiplicato.
Primo, coloro che hanno esportato 300 miliardi di euro non hanno mai pagato le tasse. Prova ne è che l’80% delle imposte dello Stato sono pagate dai pensionati e da chi ha un reddito fisso.
Mafia ed alta finanza fanno parte di due bande diverse, nemmeno avversarie, diciamo che ognuno ha scelto la sua strada per evadere e fare profitti e nei paradisi fiscali le banche sono piene di oro, euro, dollari e quant’altro proveniente dai profitti della droga, della malavita e del parassitismo finanziario globale.
Monti è al servizio dei parassiti, siano essi banche o investitori anonimi al fisco, insieme alle mafie fanno parte delle categorie protette che sanno come e dove andare per evadere il fisco.
Non ha fatto la patrimoniale a questi banditi, con coppola o doppio petto, giusto per dare il tempo necessario a far sparire valuta, oro, diamanti nei paradisi fiscali, ha giocato per loro.
Se ci fosse una rivoluzione le loro ricchezze sarebbero al sicuro e finanzierebbero la repressione popolare dall’estero, se vincesse la rivoluzione conquisterebbe palazzi e ville ma non troverebbero un euro, un lingotto, nei forzieri dei palazzi e delle banche.
Monti dice che la patrimoniale è inutile perchè è impossibile risalire ai patrimoni mentre colpire il popolino o le prime case è molto più semplice e ce ne siamo resi conto anche noi, l’80% del gettito fiscale arriva da lavoratori e pensionati, i vari bertoladri di tutta Italia conoscono ed hanno frequentato tutte le vie di fuga.
I loro commercialisti sono diventati  spalloni, che non fanno più contrabbando di sigarette o esportazione di valuta valicando le montagne italo-svizzere con zaini o scatoloni in spalla ma con nuovi sistemi, resta il fatto che da quando Monti è al governo le cassette di sicurezza si sono svuotate.
Quello che voleva Monti, quando ci decideremo ad attaccare le stalle non ci saranno più buoi.
Forse sarà il problema minore, quello reale è che il proletariato, i precari,disoccupati e così via non si rendono conto che è arrivato il momento di dare l’assalto al palazzo del re.
Se non ora, quando!?
Quando non avremo più forze stremati dalla fame?
Non è mai esistito un capitalismo democratico, è un regime che ha sostituito le armi e le divise con il denaro ed il risultato è sempre lo stesso, opprimere il popolino.
Non si sporcano nemmeno le mani, prima si affidavano agli squadristi oggi si affidano alla classe intermedia che fa il lavoro sporco per loro. Hanno sostituito i gerarchi con i manager ed i professori, il risultato è lo stesso, imporre il loro regime e se non volete chiamarlo fascismo chiamatelo come volete ma sempre un regime rimane.
Ci vuole una nuova resistenza ma  gli oppressi non hanno gli  attributi e mancano gli intellettuali che facciano da guida. Sono, quasi, tutti asserviti al potere economico.
Combinazione nel mese più pericoloso di tutti, Agosto, hanno già pronto l’antidoto, l’oppio da regalare al popolo, le olimpiadi e subito dopo il campionato.
Anche quest’anno l’hanno sfangata.

La crisi del 29 non durò così tanto, segno evidente che il capitalismo non potendo massacrarci con le guerre ci prova mettendoci alla fame.


Si potrebbe partire con i 70 miliardi di euro che la Germania deve alla Grecia per danni di guerra passando per il ponte sullo stretto, la tav, gli F35, l’attacco alla concertazione che il fascista gentile, Mario Monti, ha fatto in settimana per capire che l’oggetto del contendere è sempre e solo lo stesso gli interessi della borghesia mondiale, le banche, gli speculatori e la battaglia finale che il capitalismo sta facendo contro le masse e la democrazia per imporre l’imperialismo finanziario e parassita.
Non sono i nostri diritti, lo Statuto dei lavoratori, le pensioni che ci sono costate decenni di lotte e sacrifici a rubare il futuro dei nostri figli ma il disegno delle banche mondiali e di quel centinaio di famiglie che hanno in mano le banche mondiali e che riescono ad imporre pure i loro uomini alla guida di governi dediti al massacro di massa.
Il fatto che Berlusconi voglia alzarsi dalla panchina per riprendere le feste a Palazzo Grazioli, Villa Certosa e Villa S. Martino è l’ultimo dei nostri problemi prenderà una scoppola che ricorderà per i, pochi, anni che gli restano da vivere ma intanto spaventa quella specie di partitocrazia che si rifugerà in un nuovo governo Monti o similare lasciando nelle mani della finanza, parassita, il comando delle operazioni rispetto alla politica instaurando un regime economico finanziario parassita che nulla ha di democratico, diciamo che è l’evoluzione della monarchia non più ereditaria ma nominata atta solo a mantenere i loro privilegi, difendere i loro interessi e moltiplicare i profitti.
I profitti alla nuova monarchia globale ed i debiti in carico delle masse.
Non c’è bisogno di squadristi o di marce su Roma per instaurare un altro regime bastano i computer, la finanza e l’economia interessata per garantire il dominio del loro potere ed i loro interessi.
Nessun discorso enfatico e di propaganda  dal balcone di Piazza Venezia ma l’intercalare noioso e monocorde di Mario Monti che lancia bombe e siluri contro il popolo senza un minimo di emozione e senza alzare la voce con una fredezza da brivido ed una ferocia disumana.
L’unica cosa sincera e giusta che ha detto il servo delle banche che ci governa è che siamo in guerra, permettetemi di dire che l’avevo già capito da tempo e ci sono 5 o 6 miei post che lo testimoniano.
Ne cito solo uno sulla Merkel là dove ho scritto che la Merkel è riuscita con l’euro dove è fallito Hitler con i carri armati, imporre il volere della grande Germania.
Da almeno un decennio la Germania, i tedeschi, si stanno mangiando la Grecia isola per isola, golfo per golfo nonostante la Germania debba alla Grecia 70 miliardi di euro per danni di guerra che, se pagati, non avrebbero ridotto la Grecia in queste condizioni.
Hanno voluto che il debito aumentasse a dismusura, una svalutazione voluta e programmata per diminuire il valore del debito tedesco verso la Grecia, adesso per salvarla ce ne vogliono 100 di miliardi, se non di più, contro i 35 che erano in partenza. E’ il primo sterminio di massa attraverso l’euro ed il debito, senza forni e fosse comuni, stanno facendo strage del popolo greco. Gli studenti svengono a scuola perchè sono denutriti.
Chi pensasse che sto delirando si rechi in Toscana, nella valle del chianti o mei migliori campeggi della maremma e si renderà conto che, da anni, l’invasione tedesca è in atto, si legga di chi sono le migliori aziende agricole che producono i vini nobili  della Toscana e chi gestisce i migliori campeggi, compreso uno di Castiglione della Pescaia che è stato gestito per decenni dal sindacato a prezzi modici e che adesso è in mano ad una società tedesca che lo ha stravolto secondo i loro usi e costumi.
Oppure si faccia un giro al lago di Garda in mano ai tedeschi da oltre un trentennio.
Questa non è economia globale, imperialismo economico delle multinazionali statunitensi  alla sud americana, è una autentica occupazione silenziosa ed efficente a mezzo di euro o dollari.
Alcuni dicono che destra e sinistra non esistono più, intese come ideali e progetti di un mondo diverso, ed in parte è vero nel senso che la destra finanziaria agisce ed impone il suo stile di vita economico e sociale a scapito della democrazia e della rappresentanza popolare è la sinistra che è scomparsa o impotente e non sarà certamente un capopolo che lancia i suoi strali e l’invito alla battaglia attraverso la rete, come la chiama lui, dal suo yatch in mare a salvarci dalla situzione nella quale siamo costretti dal capitalismo finanziario e parassita.
Oggi il più a sinistra di tutti non è Holland  è Martin Schulz, quello che si è preso del kapò da quell’idiota di Berlusconi, il piduista che ci ha governato per una quindicina di anni o quasi.
E’ l’unico che fa ragionamenti democratici e di sinistra ma il popolo europeo, come quello italiano, non ha ancora capito da che parte stare e cosa fare, anzi. Molti italiani sono convinti, grazie all’antipolitica, che destra e sinistra ideologicamente non esistano più ed infatti sono immersi nel sistema capitalistico di destra sino al collo e non si rendono conto di giocare la partita della loro vita e del loro futuro nel cortile di casa del capitalismo finanziario e parassita, vivono tutti idealmente come se fossero in una grande caserma dalla quale e nella quale non ci saranno mai permessi per la libera uscita. Prigionieri a vita del capitalismo parassita.
Quando uno, grazie alla propaganda trentennale del capitalismo, si convince che la fonte dei suoi problemi sono i diritti conquistati  dai suoi nonni e dai suoi genitori non solo fa un insulto all’intelligenza ma insulta la storia, i sacrifici e le lotte che hanno portato a queste conquiste.
Dedichino il tempo, le riflessioni, gli studi e gli approfondimenti a come mai il 10% delle famiglie italiane abbiano in mano il 55% della ricchezza del paese come ai tempi dei ducati, della monarchia, quando il popolo contava zero e la democrazia era un miraggio.
Non è che nel resto del mondo capitalista siano messi meglio, basti guardare gli Stati Uniti, dove si sono resi conto che il 99% della popolazione non conta nulla, conta solo Wall Street ed una decina di capitalisti americani.
Siamo in guerra, ha detto l’uomo delle banche, ed infatti come in tutte le guerre che la storia ci ha raccontato hanno mandato in prima linea ed al massacro il popolino per difendere i loro palazzi ed i loro privilegi.
Poi venitemi a dire che non esistono più destra e sinistra, la destra manda il popolino al massacro per difendere il Palazzo, la sinistra da l’assalto al Palazzo e fa la rivoluzione, la Resistenza. Si libera dal giogo della nobiltà prima, della dittatura poi e del capitalismo forse, chissà.
Sempre  che i movimenti ce lo permettano, dato che loro sono oltre la destra e la sinistra, sono sulla luna.
Un giorno si e l’altro anche il grande professore di economia, Mario Monti, ci racconta che siamo messi male. Finge di essere contro Berlusconi, il quale candidandosi prepara il terreno per un  Monti bis, in quanto pur di non avere ancora Berlusconi destra, sinistra e centro sono pronte a tenersi Monti inteso come male minore, ma i sacrifici li ha imposti solo al popolino. La vera patrimoniale al 10% di italiani che hanno il 55% della ricchezza nazionale nelle loro mani non l’ha ancora messa e nemmeno ci pensa.
Sapete perchè? Per dare il tempo a questi parassiti che tutti noi manteniamo di portare le loro ricchezze al sicuro, lasciando solo qualche palazzo.
Insieme alla malavita organizzata ed ai grandi evasori avranno tutto il tempo necessario per mettere i loro gioielli, i milioni di euro ed i loro lingotti al sicuro nei paradisi fiscali del mondo.
Dopo, solo dopo, quando gli avranno detto che le cantine sono vuote Monti farà la patrimoniale. Ai fantasmi.
Guardate come osserva nella foto, attentamente, per non farsi scappare nemmeno l’ultimo proletario che cerca di nascondersi, per spremerlo al meglio.

Almeno Bossi è stato colpito dall’ictus, questo è andato fuori di testa, un megalomane presuntuoso tradito dall’adorazione dei suoi. La mafia non strangola vittime.


Se è una metafora diciamo che ne ha  pestata una di mucca, se è una provocazione è una delle più insulse che si siano mai sentite, mi auguro che a Palermo dove la mafia la conoscono bene, quasi come a Milano, non abbiano riso ad una battuta così infelice.
Ci credo che la mafia non ti strangola, salvo rare eccezioni, basta il tritolo per farti saltare in aria con tutta la scorta causando vittime innocenti. Una volta bastava un colpo di lupara adesso hanno pistole a ripetizione o i mitra.
In alternativa ti immergono nell’acido, in una colata di cemento, quindi non c’è nessuna necessità di strangolare.
Una mia  amica era presente al comizio del santone e mi ha scritto che questa frase, infelice, non l’ha detta.
La notizia è riportata dall’Unità e da Repubblica: “La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la propria vittima”. Lo ha detto Beppe Grillo, a Palermo per sostenere il candidato sindaco Riccardo Nuti, parlando della crisi economica e dei provvedimenti per fronteggiarla. Fonte Repubblica.
O sono tutti d’accordo o i cronisti dell’Unità e di Repubblica stavano fumando.
Certamente il titolo dell’Unità è una sintesi della sostanza del pensiero del santone ma la frase riportata tra virgolette da Repubblica nella sostanza esprime lo stesso concetto.
Mi spiace che l’ansia da prestazione del nuovo picconatore della Repubblica e dei suoi seguaci li porta a sbandare un giorno si e l’altro pure, ad ogni farse ingiuriosa, delirante, provocatoria del santone partono migliaia di precisazioni da parte dei seguaci come se solo loro fossero in grado di capire, interpretare, ciò che dice il santone durante i suoi spettacoli politici.
La satira non può e non deve avere limiti ed è l’intelligenza che deve limitare la satira, interpretarla e come esempio cito la frase su Napolitano: i miei consiglieri sono eletti da popolo, Napolitano no, è stato eletto dai partiti.
Una frase del genere tende a delegittimare Napolitano, non difendo Napolitano in se ma l’istituzione Presidente della Repubblica. Ho invitato il santone ed i suoi seguaci a studiare la nostra Costituzione che stabilisce che la nostra è una repubblica parlamentare.
Ciò significa che il popolo sovrano elegge il parlamento, delinquenti compresi, ed il parlamento elegge il Presidente della Repubblica ed è inutile che i grillini invadano l’web scrivendo che Napolitano non è eletto dal popolo perchè la nostra Costituzione non prevede che il Presidente della Repubblica venga eletto dal popolo.
Se il Movimento 5 stelle non capisce nemmeno questo è perchè ci marcia, a meno che non facciano confusione con la globalizzazione e la geografia e credano di essere in Francia o negli Usa.
Là eleggono il Presidente direttamente.
Vadano in parlamento, conquistino la maggioranza necessaria per cambiare la Costituzione e propongano un articolo che preveda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, tutto il resto è satira, infelice, provocazione populista atta a destabilizzare un Paese già destabilizzato dalla P2 e dalla partitocrazia.
Anche se gli eletti sono nominati dai segretari di partito, grazie al porcellum leghista ed a chi gli è andato dietro in questo delirio, nulla toglie alla responsabilità della maggioranza degli italiani che per un ventennio ha votato questi banditi del Pdl e della lega e qualche fiancheggiatore dell’opposizione.
Le responsabilità potremmo anche dividerle 65% e 35% ma mai possiamo sostenere che siano 50 e 50, quello è quello che vuole sostenere il regime, il sistema, è lo scopo per cui Gelli ha fondato la P2, corrompere il sistema dall’interno e farci credere che uno vale l’altro. Così non è, e sbaglia chi cade nel tranello.
Non è il primo movimento, quello del santone, partito, che fa della propaganda populista che alla fine non è rivoluzionaria ma conservatrice e si trasforma in una stampella per il regime economico finanziario che da sempre governa l’Italia.
Solo con una politica di sinistra si può uscire da un impasse del genere e combattere il capitalismo finanziario parassita e speculatore, guarda caso è la politica che al movimento non piace, per loro destra e sinistra sono superate in quanto hanno assorbito la propaganda del regime che, da sempre, ha interesse a farci credere che la politica di destra e di sinistra è uguale.
Forse credono di combattere, abbattere no perchè lo accettano e lo condividono, il capitalismo parassita con una class action?
Non voglio nemmeno entrare nel merito del degrado morale, etico, culturale ed offensivo della memoria dei martiri per mafia che la battuta del santone esprime, con disprezzo di ogni logica e di ogni sentimento. E nemmeno fare l’elenco, lunghissimo, di chi è morto per aver combattuto la mafia, noto solo che il delirio di onnipotenza che ha colpito il santone non è conseguenza di un ictus ma dell’adorazione dei suoi adepti, che nella rete sono particolarmente numerosi ma non maggioranza.
Diciamo che si danno da fare più degli altri.
Non tutto quello che dice il santone è sbagliato, se è per questo nemmeno tutto quello che diceva il duce era sbagliato, nemmeno Peron le sbagliava tutte e nemmeno Pinochet, Stalin, Mao.
Tutto ed il contrario di tutto ha portato a degenerazioni di destra e di sinistra ed oggi ci troviamo davanti allo stesso problema che proponeva Marx, capitalismo o socialismo?
Se qualcuno pensa di curare il capitalismo finanziario speculatore e parassita con l’aspirina della premiata fabbrica: Destra e sinistra non esistono più, sono superate, allora andiamo verso il baratro globale, lo schiavismo di massa, l’abolizione della libertà e dei diritti.
Non esiste una politica marcia esistono politici marci, corrotti, venduti, mercenari.
Dice il santone: «Facciamo un processo con una giuria popolare e poi mandiamoli a fare i lavoratori socialmente utili».
Una proposta già vissuta nel medioevo che ha portato a bruciare le streghe e che il 17 febbraio del 1600 ha messo al rogo Giordano Bruno.
Fortunatamente, il santone, propone solo i lavori socialmente utili.

L’ultima di Beppe Grillo:
«La Mafia non strangola vittime»

“La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la propria vittima”.

Se Monti ottiene la fiducia è un colpo di stato, la dittatura della P2, il neo fascismo capitalista. Senza concertazione siamo sudditi del re profitto.


Se Monti dice che la concertazione è finita significa che è finita la democrazia e lo stato di diritto, è dittatura. Un governo che decide quando lavori e per quanto lavori, taglia le pensioni, impone le tasse, aumenta la benzina e ti programma un futuro al servizio del profitto di pochi sulla miseria dei tanti è fascismo.
Se non posso trattare, concertare e partecipare alle decisioni divento un suddito e non un cittadino.
Non mi resta che la rivolta per fame, la rivoluzione no perchè presuppone un movimento ideologico che non c’è più.
la propaganda del regime piduista ha ammazzato anche l’ideologia.
Io non sono più un pensionato che ha lavorato per 43 anni con i suoi diritti ed i suoi doveri, non ho più diritto di parola e di pensiero, mi si toglie la possibilità di trattare e di dire la mia perchè, come dice Monti, la concertazione è finita.
Mi taglia la pensione e non posso dire e fare niente perchè me la taglia alla fonte, mi impone tasse dirette e me le trattiene alla fonte, mi impone tasse indirette con l’aumento dei servizi, della benzina, del costo della vita e della svalutazione del mio reddito ed io non posso dire niente perchè la concertazione è finita.
Non è la concertazione è la democrazia che è finita, la Costituzione  viene calpestata perchè vengono tolti i diritti di cittadinanza a tutti i lavoratori, pensionati, precari e disoccupati e, come ho scritto della Merkel che è riuscita là dove è fallito Hitler con i carri armati e cioè ad imporre la grande Germania che si mangia la Grecia, il Portogallo e adesso pure l’Italia.
La dittatura capitalistica finanziaria parassita ha imposto il suo regime, l’Unione europea al servizio delle banche e degli speculatori ci mette in conto la crisi economica provocata da loro stessi e ci toglie ogni diritto di cittadinanza, da oggi siamo sudditi del profitto e della nuova nobiltà rappresentata dalla politica complice, dalle banche, dalla finanza parassita sfruttatrice.
Mi si impone lo stipendio per decreto, si tagliano pensioni e stipendi acquisiti per decreto, si impongono gabelle e tasse per decreto ed io non posso trattare, concertare, niente.
Secondo Monti devo solo subire e stare zitto  e ci si mette pure Napolitano dicendo che il momento è difficile e tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa, questa è una pugnalata alla Democrazia.
Io devo rinunciare per decreto la minoranza che detiene il 48% della ricchezza nazionale dovrebbe rinunciare per volontariato, ovvio che non lo farà mai.
Questa nuova nobiltà parassita e finanziaria non viene toccata da una patrimoniale come si deve, le lobbies non vengono toccate, i finanziamenti ai partiti nemmeno, un fascismo finanziario che di democratico non ha niente ed irrispettoso della costituzione là dove dice che ognuno deve dare in base alle sue possibilità.
L’economia ha ucciso la politica e la politica ha tradito i suoi elettori, di equità fiscale non ne è rimasta nemmeno l’ombra ed il decisionismo di Monti è di stampo fascista se non piduista, il popolo è diventato suddito e subisce tutto per decreto senza poter dire al sua o trattare la benchè minima cosa, il governo va avanti lo stesso.
Lo stesso decisionismo Monti non l’ha dimostrato con le lobbies, con le banche, con il 10% di italiani che detengono il 48% della ricchezza nazionale ai quali dobbiamo aggiungere gli evasori e la malavita organizzata, ciò significa che per gli italiani onesti che non sono il 90% dei rimanenti, da questa percentuale dobbiamo togliere gli evasori e la malavita organizzata ed ovviamente tutti i politici di supporto al regime.
Non sono uno statistico ma sarebbe interessante una ricerca sul tema, quanti sono gli evasori e quanti sono i mafiosi, i camorristi e gli ‘ndranghetisti, diciamo che il 60% degli italiani onesti, o impotenti in quanto sudditi, che rimangono devono vivere con il 20% di ricchezza nazionale che rimane.
Il 10% di italiani parassiti ha il 40/48% della ricchezza nazionale, un 15/20% è appannaggio degli evasori, un 20/25% della ricchezza è in mano alla malavita organizzata ed un 5% alla politica fiancheggiatrice.
Fatto 100 della ricchezza nazionale e tenendo per buone le cifre più basse 40+15+20+5 fa 80, significa che il 60% di italiani onesti deve vivere con il 20% della ricchezza nazionale e pagarci le tasse imposte dal governo senza nessuna concertazione.
Forse la maggioranza degli italiani sudditi del profitto  non se ne rende conto ma questo è un invito alla rivolta, come ho scritto all’inizio, ed è la cosa più pericolosa in quanto priva di strategia e di testa, una rivolta per fame incontrollabile che diventa guerra tra poveri.
La rivoluzione no, perchè richiede un movimento ideologico e l’ideologia è stata ammazzata da trent’anni di qualunquismo, dalla propaganda di regime, dalla strategia della P2 che ha occupato televisioni, giornali, radio e sommerso nel fango politica buona e quella corrotta con particolare riguardo a quella buona che andava sputtanata più di quella corrotta per indurre i sudditi al rifiuto della politica, al disimpegno, al voto di protesta, all’astensionismo, alla scheda bianca per agevolare ancora di più il colpo di stato strisciante iniziato dalla P2 e concluso dai professori al servizio della finanza, delle banche e dei parassiti.
Per i giovani, disamorati dalla politica, non resta che una vita da precario al servizio del profitto con tempi, modi e stipendi stabiliti per decreto come le imposte dirette ed indirette senza nessun diritto di cittadinanza e di democrazia.
Una vita passata da suddito a subire le imposizioni della finanza parassita e speculatrice.
Questo è il vostro futuro, senza concertazione, trattativa, confronto non c’è democrazia ed i partiti che appoggeranno questo decreto  si confermeranno come fascisti, Pd compreso, Napolitano firmando questo decreto si renderà complice del colpo di stato, dello stravolgimento della costituzione e della perdita della democrazia rappresentativa.
Chiunque abbia un ruolo istituzionale, voglia difendere la costituzione e la democrazia, il Presidente della Repubblica in primis avrebbe dovuto bloccare, impedire, far dimettere il professor Monti nel momento stesso in cui ha pronunciato quella frase: la concertazione è finita.
Perchè questo non significa che il governo deve governare, significa che la democrazia è morta perchè il governo non governa nell’interesse del popolo e nell’equità ma al servizio dei potentati, dell’economia parassita, delle banche  e della speculazione.
Significa che dal 22 marzo 2012 il cittadino non è più un cittadino ma è un suddito del capitalismo parassita e senza nessun diritto.
Se a voi sta bene procedete pure, a me non sta bene.
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io non ho speranze ma voi, mi rivolgo alla maggioranza silenziosa e passiva, vi avviate al suicidio democratico e dei vostri diritti, alla sudditanza passiva al servizio del re profitto.
Il nuovo imperatore globale che genere solo disuguaglianze e miseria.
Che differenza c’è tra il discorso di Monti e quelli del duce? Che Monti non ha detto Dio, patria e moschetto, ma il regime è lo stesso che ha tolto i diritti agli italiani per un ventennio.
Bersani, non me ne frega niente sel il Pd si spacca, non potete votare la fiducia ad un governo fascista in mano ai colonnelli della finanza.

Ecco perché i tecnici dell’economia governano gli Stati.

 

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