Grillo teme la deriva a sinistra? E’ per questo che spaccia la guerra civile per rivoluzione.


indexOgnuno sceglie il suo capro espiatorio e tutti guardano a quello dimenticando il vero nocciolo in questione.
Grillo scrive ai vertici delle forze dell’ordine invitandoli a non proteggere ” questi politici” che ci hanno portato alla rovina.
Ecco, i politici sono diventati il capro espiatorio di tutte le malefatte distogliendo l’attenzione dai veri problemi dell’Italia e del mondo.
Non sono solo i politici, che ci hanno portati alla rovina, erano in ottima compagnia.
Partiamo dalla classe dirigente italiana a metà tra la corruzione, l’evasione e la lotta ai proletari.
Per oltre un decennio il problema dell’economia italiana è stato l’art. 18. Ci, scusate, vi hanno convinto che la soluzione dei problemi sarebbe stata togliere i diritti ai lavoratori, oggi i lavoratori non hanno diritti e quando va bene sono precari.
Eppure stiamo andando a fondo.
Noi, italiani, siamo un popolo a maggioranza di opportunisti che guardano solo al proprio orticello, se ne fregano delle regole e si attaccano come parassiti a qualche condono ed a chi lo promette.
Quindi dimenticare la maggioranza degli italiani che ci hanno imposto un ventennio di P2 con il loro voto è una colpevole ignoranza sia da parte di chi dimentica, come se fossero innocenti, sia da parte dell’elettore che ha volutamente eletto chi aveva promesso condoni, affari ed ha innescato la guerra tra padri e figli, attraverso le pensioni, nella quale sono caduti i qualunquisti di destra e di sinistra.
Grillo e tutti quelli incattiviti come lui dimenticano la finanza parassita, che non ha niente a che vedere con il capitalismo produttivo, l’unica cosa che li unisce è la guerra ai diritti dei lavoratori la passione sfrenata per rendere la massa precaria, ricattabile in ogni momento se vuole sopravvivere.
Invece di scendere sul campo degli ideali ci hanno fatto scendere sul piano dei conti prettamente economici ed ecco che anche chi si spaccia per opposizione al capitalismo si trova concorde nel chiudere le fabbriche, rendono poco, sono in passivo, ed il risultato è che i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri non solo sono più poveri ma pure più numerosi.
E’ l’unico indice in crescita che il capitalismo e la politica della destra è stato capace di offrirci. Io direi che ha “voluto” offrirci.
Destra e sinistra e per sinistra intendo gli ideali della sinistra, non esistono più dicono e chi si permette di ricordarli viene tacciato per vecchio rincoglionito che non ha capito un cazzo.
C’è solo un problema: quale prospettiva mi proponete al suo posto? La revisione del capitalismo attraverso le class action?
Compreremo tutti le azioni della Telecom per partecipare alle assemblee dei soci per cambiare il capitalismo dall’interno?

La “rivoluzione” invocata o proposta da Grillo mi puzza molto, troppo, di guerra civile perchè la vera rivoluzione ha un che di democratico anche nella sua crudeltà, le rivoluzioni non si fanno con i fiori e costano lacrime e sangue. Lacrime e sangue in nome dell’uguaglianza, della democrazia, dei diritti della maggioranza e non lacrime e sangue derivanti dall’odio per l’avversario e verso chi non la pensa come noi.
Con questa confusione di ideali, voluta, coltivata, imposta con tutti i mezzi possibili di informazione dalla P2, viene facile la nascita di un populismo di massa incattivito è il terriccio ideale per far crescere la pianta del populismo fascista che come acqua per innaffiarsi e crescere usa il capro espiatorio in attesa della nuova marcia su Roma.
Adesso gli stessi italiani che hanno votato per la P2 per un ventennio sono incattiviti. Alcuni di loro, insieme ai delusi della sinistra che non sono mai andati in sezione ma si sono limitati ai mi piace di Facebook convinti di fare la rivoluzione, si ribellano ed uniscono gli estremismi di destra e di sinistra in un populismo esasperato che è figlio della destra estrema, lo stesso che ha portato alla nascita del fascismo e del nazismo.
Direi che il progetto della Propaganda 2 abbia preso a viaggiare spedito ed anche se il suo principale esecutore è stato estromesso, è diventato un pregiudicato, ha culturalmente infettato gli italiani. Il bastone della staffetta passa di mano in mano: pregiudicato, Grillo, Renzi e per l’ultima frazione basterà anche Brunetta.
L’importante è evitare la deriva a destra, spacciare per rivoluzione la guerra civile.
Cominciamo a fare le liste di prescrizione, mettere alla gogna i nemici, tra qualche anno ci diranno che la colpa di tutto questo è di qualche giornalista che ci critica e non del capitalismo finanziario parassita che sa solo produrre disuguaglianze e poveri, nuovi poveri.
Va bene dunque vivere una vita in precarietà l’importante è evitare la deriva a sinistra e per far questo è utile appellarsi alle forze dell’ordine, notoriamente democratiche.
Augusto José Ramón Grillo Ugarte, è il futuro che ci viene proposto. Tutto va bene purchè si eviti la deriva a sinistra.
La colpa è  dell’Europa o dell’euro, non è del capitalismo. In un Paese dove il 10% degli italiani ha in cassa il 50% della ricchezza nazionale, cosa che non esiste al mondo, la colpa è dei pensionati che hanno troppi diritti e degli operai della Fiom che li difendono e dei comunisti incalliti che sono invitati al suicidio per il bene delle loro famiglie.
L’importante è evitare la deriva a sinistra, non avere % da prefisso telefonico.
Un opportunismo agghiacciante per spegnere il barlume di luce che è rimasto in qualche cervello dopo vent’anni di berlusconimo piduista.
Ecco Grillo, questa è l’unica deriva che dovevi evitare, finire nel berlusconismo piduista della desta ed è lì che ci vuoi portare.
Pasolini, con la poesia su Valla Giulia, ci invitava a non confondere la guerra civile con la rivoluzione. Inascoltato come sempre, come quando ci aveva avvisato dei pericoli della televisione.
Anche Celentano se la prende con i politici, dimentica pure lui che chi costruisce una casa sul greto di un fiume elegge il politico che gli farà il condono e dimentica pure la classe dirigente, la Confindustria. In sintesi.
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi.

Se l’informazione si limita a segnalare la “violenza”, gli scontri tra manifestanti e polizia senza spiegarne le ragioni fa solo un servizio al sistema.


imagesDa sempre il popolino  è infastidito per scioperi o manifestazioni che non lo toccassero direttamente, quante volte abbiamo sentito lamentele sui disagi di uno sciopero al grido di: io devo andare a lavorare ed i mezzi non vanno.
Ognuno pensa ai fatti suoi e non guarda oltre al metro davanti a se.
L’informazione ci sguazza, vengono messi in risalto gli scontri, enfatizzati, coltivando lo sdegno di chi osserva senza sapere, conoscere, toccare le motivazioni.
Si mette a fuoco, eufemismo, il cassonetto bruciato e non le ragioni che hanno spinto alla protesta migliaia di studenti, lavoratori, disoccupati, famiglie che hanno perso la casa.
Se non fosse per il fatto che, ogni tanto, nelle foto che riprendono gli scontri tra forse dell'”ordine” e manifestanti si intravvede uno striscione con la sintesi della protesta non sapremmo mai perchè e percome sono scesi in piazza.
Siamo scesi in piazza.
Se solo le forze dell’ordine conoscessero le ragioni dei manifestanti non escludo che manifesterebbero pure loro, certamente hanno dei familiari, parenti, amici che sono toccati dai temi che portano alla contestazione.
Per capire si attenderà la rivolta anche se è ancora presto, per la rivolta. La strategia del sistema per contenere la “pace sociale” è astuta e divide il popolino in fasce protette, o comunque non comunicanti, utili a fare da scudo alla borghesia parassita che ci ha ridotti in queste condizioni.
15% di dis0ccupati, 25% di precari, 25% di poveri presi dalla sopravvivenza
, 25% di occupati fanno da scudo e filtro al 10% di italiani che detengono il 47%, ed oltre, della ricchezza nazionale.
Nella scuola privata vicino a casa mia, che ha delle rette più alte dello stipendio di un precario, si parla solo di feste e di dove si andrà nel prossimo ponte e quando c’è uno sciopero che intralcia il loro muoversi con il Suv partono subito le lamentele, si indignano, tanto loro il problema della casa non l’avranno mai. Sono coperti e per la solidarietà con il povero bastano gli sms o la messa della domenica.
Hanno scelto la scuola privata, sostenuta dalle nostre tasse, per non avere problemi di sciopero. Le suore non scioperano ed una di quasi 80 anni può guardare 40 bambini senza che nessuno faccia una piega. Ma solo per un’ora, poco più. Se succedesse in una scuola pubblica sarebbe uno scandalo.
Negli ultimi anni la fascia di povertà si è ampliata, ha toccato anche quello che una volta era il “ceto medio” basti pensare ai bancari e non solo loro.
Ma finchè si saranno le fasce protettive, create ad arte, eliminando la lotta di classe che univa tutto o quasi il proletariato in genere, almeno quello illuminato, avranno la partita in pugno, è come se partissero con due rigori in favore.
L’importante è che si suoni la grancassa sugli scontri, sul cassonetto che brucia, sulla vetrina infranta e non si faccia sapere al cittadino medio e teledipendente le ragioni della protesta.
Un manifesto degli studenti diceva: Scuola pubblica fa paura come tutta la cultura.
E’ la sintesi che spiega la ragione per cui l’informazione non informa, indica il dito e non la luna.
Parliamo tanto degli scontri ma, attenti, a non spiegare le ragioni.
Dobbiamo affidarci al passaparola.
I sindacati sono più presi ad organizzare il servizio d’ordine che a far conoscere le motivazioni dello scipero, della manifestazione.
Il loro orgoglio è poter dire, dopo: avete visto quanto siamo stati bravi? Non abbiamo rotto nessuna vetrina di una banca, solo un po’ di spray.

L’ultimo programma che ho visto di Fazio, senza perderne una puntata, è stato Anima mia nel 1997.Purtroppo è andato cosi bene che l’hanno mandato a Sanremo ed è diventato un fenomeno.


 animamiaNato di parte ho sempre rifiutato chi sta nel mezzo, non prende mai posizione se non in maniera sottile, senza mai alzare la voce.
So che è un fattore di Dna ma il fatto di non prendere mai posizione, esplicita, in leggerezza, ti permette di galleggiare mentre il fuoco del sistema fa fuori tutti gli altri.
Biagi, Santoro, Luttazzi.
E’ per questo che, nonostante tutto, rispetto Santoro. Biagi e Luttazzi ancora di più.
Dicevo che l’ultimo programma di Fazio che ho seguito è stato Anima mia un varietà intelligente e divertente che si rifaceva agli anni 70.
Scritto bene, costruito bene, diretto bene e, se proprio vogliamo dirla tutta, dotato di una goliardica ferocia che Fazio non ha più usato da quando si è messo a presentare libri, dischi, spettacoli, films, di amici. Diciamo di area.
Sul pregiudicato ha fatto il minimo indispensabile anche perchè è l’unica cosa in cui ha visto lontano, ha lasciato parlare la Littizzetto che è talmente brava da far scomparire la denuncia sovrastandola con la sua satira.
Infatti l’ Italia è berlusconizzata e non basta più la satira di questo o quell’altro e nemmeno le vignette di Vauro.
Tutti ridono, non so se a pagamento o no, e nessuno si indigna più.
Se ti indigni sei un coglione o un perdente, peggio ancora ti accusano di votare Pd.
Io mi indigno e non per le stronzate di Brunetta ma per il fatto che la maggioranza degli italiani invece di indignarsi ride, ride troppo, evidentemente non ne hanno abbastanza.
Grillo si indigna con la bava alla bocca ma non parla di immigrati per non perdere voti. Io non voglio un riferimento politico che teme di affrontare i problemi, di prendere a calci in culo la realtà ed il sitema capitalistico. Io voglio la luna, sono incazzato da 60 anni, sempre e comunque all’opposizione e quando ero nel Pci ho sempre detto ai miei compagni: il giorno che andremo al potere
io sarò all’opposizione per controllare il potere.
E’ anarchia? Non lo so, io sogno il potere al proletariato, a chi lavora, il resto sono chiacchiere.
Non perderò mai il mio tempo per difendere un sincero democratico e nemmeno un “compagno”  che guadagna qualche milione di euro all’anno e che vuole aiutarmi, difendermi.
Grazie, ma faccio da solo, insieme a chi è come me, vive gli stessi problemi, ha la stessa visione sul capitalismo finanziario parassita, globale.

Dovrebbero condannare a 7 anni di interdizione dai pubblici uffici quegli italiani che con il loro voto hanno permesso un ventennio indecente.


indexLa P2 al governo guidata da un avanzo di galera che già con lo stalliere e con il furto della villa di Arcore alla marchesina Casati, aiutato nella rapina dal fido Previti, aveva già dimostrato di che pasta fosse sin dagli anni 70/80.
Con il loro voto lo hanno reso un caudillo onnipotente ed inattaccabile che ha tentato in tutti i modi di distruggere la nostra Costituzione.
Lui è vittima del proprio delirio e delle sue libidini ma chi lo ha votato è colpevole di rurro il resto compresa la situazione economica nella quale ci troviamo.
Questo ha coinvolto tutti noi minoranza che abbiamo dovuto subire i soprusi, condoni, leggi ad personam, depenalizzazione del falso in bilancio ed un aumento dell’evasione fiscale che non ha precedenti al mondo.
Per questo ritengo che insieme al processo per falsa testimonianza dei suoi lacchè e delle sue zoccole ed al sequestro dei beni di questa gentaglia debbano venire condannato a 7 anni di interdizione dai pubblici uffici tutti coloro che in questi vent’anni hanno votato un delinquente del genere.
Ha spaziato a 360 gradi in quasi tutti i reati penali e civili.
Per chi non fosse al corrente vi segnalo un post che raconta la storia della villa di Arcore, quella del bunga-bunga.

Una volta, con le minorenni, si limitava allo scippo di ville.Con l’aiuto di Previti, altro bandito della, o dalla politica.

Il capitalismo finanziario parassita non è riformabile, va abbattuto.


indexUna volta ci mandavano in guerra a morire per difendere i loro palazzi, distruggere tutto il resto,  per poter speculare sulla ricostruzione.
Alla fine di ogni guerra, qualsiasi guerra, la borghesia parassita ne usciva più ricca e più potente pronta a sfruttare i sopravvissuti per aumentare i profitti ed i capitali  a condizionare qualsiasi modello politico ne tollerasse i privilegi in nome di una democrazia che non è mai esistita o non è mai stata compiuta in modo totale.
La politica della massa , degli interessi della massa e non dei pochi potenti, ha alzato la testa per la prima volta con la rivoluzione francese che ha fatto piazza pulita della nobiltà parassita e nullafacente che si imponeva con la violenza sul popolino e sulla media borghesia allora nascente.
La democrazia non si è mai compiuta in modo totale e la politica non è mai stata in grado di compiere il suo compito nell’interesse della massa produttiva e sfruttata.
Un malinteso senso della democrazia e della pace sociale ha permesso alla nobiltà prima ed alla borghesia finanziaria poi di prosperare sulle  spalle del proletariato e della povera gente diventando sempre più ricca e potente senza che nessuna politica la mettesse veramente in discussione sino all’avvento di Carlo Marx che con il suo Capitale ne ha analizzato le storture ed i suoi vizi capitali ne ha denunciato gli sfruttamenti e le incongruenze di chi si arricchisce  con lo sfruttamento dell’uomo.
E’ in atto una guerra economica che mira alla distruzione per fame e di stenti della massa e non esiste politica in grado di intervenire sul capitale per il semplice fatto che tutti i partiti si limitano a sfiorare gli interessi della finanza parassita senza mai incidere a fondo il bubbone, il tumore, che il capitalismo finanziario e parassita rappresenta.
Tempo fa ho sentito un estimatore del M5S dire in tv che Grillo vuole riformare il capitalismo ed è la stessa cosa che si sente dire da destra sino a sinistra senza che ciò mai avvenga se non in minima parte.
La riforma del capitalismo può essere un passaggio se non si prende la strada della rivoluzione ma non sarà mai la soluzione.
Accontentarsi delle briciole che il capitalismo finanziario lascia per strada non può essere la soluzione per il semplice fatto che moltiplica la fascia più povera che la politica non è in grado o non vuole difendere.
C’è chi ci prova con scarsi risultati, la così detta sinistra, e c’è chi non ci prova nemmeno, la destra.  Questa è la prova che destra e sinistra esistono ma nessuno prevale sull’altro e l’unica strada per risolvere la crisi economica imposta dal capitale e dalla politica accondiscendente è la rivoluzione proletaria.
Il resto sono chiacchiere. Sono trent’anni che sento dire dalla politica dobbiamo fare dobbiamo disfare senza che si concluda mai niente e gli unici a dettare la linea sono le banche mondiali o europee sostenute più o meno da tutti gli schieramenti politici.
Gli speculatori finanziari sprecano miliardi di dollari o di euro in borsa, miliardi che sarebbero più che sufficienti per creare benessere e lavoro per tutti se la politica fosse in grado di svolgere il suo ruolo di condizionamento e regolamentazione del capitalismo parassita.
Il capitalismo finanziario speculatore e parassita ha inventato la vera arma di distruzione di massa che non inquina e non distrugge i capitali, non abbatte i loro immobili e non intacca le loro proprietà.
Il nuovo olocausto, il nuovo sterminio di massa si chiama miseria e disoccupazione e non basta che in qualche Paese d’ Europa o del mondo ci sia qualche spiraglio di sopravvivenza che spinge i nostri giovani ad emigrare, quello è uno specchietto per le allodole atto a proteggere la loro “pace sociale” che altro non è che impedire la rivoluzione del proletariato oppresso e sfruttato.
Questa non è democrazia, non è politica nell’alto senso del termine, questo è regime.
Non è il Parlamento che puzza è il capitalismo che domina.

L’unico modo per combattere il capitalismo globalizzato, sfruttatore e parassita, è non comprare i loro prodotti. Tanto licenziano ugualmente, delocalizzano comunque.


images-35E’ un mio post del 2011. Ritengo che sia sempre attuale in quanto la politica italiana e globale non ha ancora capito, o voluto ammettere, che la vera causa di questa crisi che sta massacrando il mondo è il capitalismo finanziario speculatore e parassita.
Distratti dalle politiche dei vari primi ministri europei perdiamo di vista il vero cancro della società moderna globalizzata.
La socialdemocrazia non basta per estirpare questo cancro, figuriamoci i governi di larghe intese. Che sono i veri complici.
In Thailandia la Nike chiude una fabbrica con 800 dipendenti per delocalizzare in una zona dove la manodopera costa ancora meno.
E’ una notizia che ho sentito poco fa su Radio Popolare.
Dato che la politica è incapace di condizionare questi pirati dell’economia e dello sfruttamento l’unico modo per combattere questo capitalismo fallimentare, sfruttatore, parassita e gli sciacalli dell’investimento globalizzato dedito solo al profitto è di non comprare i prodotti di queste multinazionali alimentate dall’economia parassita che crea ricchezza per i pochi a discapito di tutti gli altri.
E’ come la malavita, è la malavita che si è insinuata nella legalità, fittizia, che la politica mondiale permette ed alimenta.
Sembra il Padrino parte III quando Michael Corleone tenta di ripulire i proventi della famiglia mafiosa entrando in società con la finanza vaticana.
I Michael Corleone di oggi sono in tutto il mondo, si presentano bene, ed hanno sempre e solo lo stesso obiettivo, il profitto smisurato.
Lo strumento per combatterli è nelle nostre mani, nella nostra scelta consapevole di quello che dobbiamo acquistare, ci sarà pure un paio di scarpe da tennis che non siano il prodotto dello sfruttamento e della miseria altrui, come ci saranno pure milioni di prodotti alternativi alle multinazionali che ci impongono la loro pubblicità rendendoci schiavi della loro propaganda.
Impariamo dagli investitori parassiti occulti che investono nelle banche, facciamo come loro usiamo lo stesso metodo anche se con altri fini.
L’investitore speculatore e parassita investe in una banca e quando questa entra in crisi vende immediatamente, toglie il suo investimento fregandosene altamente del destino della banca stessa e dei suoi dipendenti.
Noi dobbiamo togliere immediatamente i nostri soldi a queste multinazionali del capitalismo globale e vedrete che la curva dei profitti scenderà verso il basso più veloce della luce.
Informiamoci da dove vengono  e come vengono prodotti le cose che ci servono per vivere, penso ad esempio alle calze Omsa che le donne dovrebbero smettere di comprare.
Certo non è una cosa semplice ma, dato che la politica è impotente, è una strada che bisognerebbe cercare di percorrere.
Compriamoci le scarpe di Vigevano e lasciamo nei negozi i prodotti che sono conseguenza di sfruttamento e di miseria nel mondo globalizzato delle multinazionali parassite.
E’ un capitalismo che del bene  sociale, delle masse sfruttate, se ne frega altamente, dedito solo al Dio profitto.
Si può fare.

Dopo 67 anni di Repubblica ci siamo accorti che non abbiamo più il re ma ci sono rimasti vassalli e valvassori, almeno nel Pd. Ognuno pensa al suo ducato. A destra hanno ancora un re.


feudo_15Che il Pd sia da considerare di sinistra non l’ho mai pensato, almeno riferendomi al suo gruppo dirigente, altra cosa sono i suoi elettori tra i quali ci sono moltissimi ex elettori del Pci che alle primarie hanno votato Bersani convinti di spostare l’asse del partito a sinistra.
Abbiamo visto che non è così. Non solo il Pd non ha un dirigente di livello da potere essere considerato capo carismatico, un monarca di sinistra per intenderci e per rimanere nell’assurdo della provocazione, ma ha in se i difetti peggiori della Democrazia Cristiana è diviso in vassalli, ducati. Indipendenti da un re che non c’è ed al quale rendere conto ed è per questo che ognuno di loro di dedica al suo ducato, al suo interesse, ai suoi elettori che sperano di ricevere gli avanzi del banchetto.
Non si riconoscono in un progetto, in un ideale, si uniscono e si riconoscono tra di loro solo quando ci sono da difendere i loro interessi, i loro privilegi, in totale disprezzo dei loro elettori.
I loro elettori sono quelli che hanno garantito a questi parassiti della politica di stare in parlamento per decenni, sono entrati in parlamento con i capelli lunghi o il ciclo e ci sono ancora oggi che non hanno più capelli o sono in menopausa.
Quindi sentire la Finocchiaro che rivolta ai suoi elettori che contestano il mancato appoggio a Rodotà, strappando la  tessera, con disprezzo nello sguardo e nelle parole fa rivoltare anche chi non l’ha votata. Ma cosa vogliono questi qui? Disse colei che ebbero pure il coraggio di proporre per la presidenza della Repubblica.
Secondo lei i suoi elettori devono solo pagare la gabella che garantisca la poltrona a sua signoria senza lamentarsi, senza aprire bocca.
La buona notizia è che il Pd si è suicidato da solo, purtroppo ci sono delle conseguenze collegate agli interessi di questi miserabili eletti in Parlamento che coinvolgono anche noi, seriamente, avremo un altro governo della P2.
Nemmeno Gelli avrebbe sperato durasse tanto dopo che i giochi sono venuti allo scoperto da oltre un decennio.
Più volte ha “benedetto” Berlusconi il quale ha portato avanti il suo progetto con l’aiuto dell’indifferenza dei partiti o della presunta superiorità, superba, di certa sinistra.
D’Alema, dall’alto della sua presunzione, era convinto di metterlo nel sacco con la Bicamerale mentre i suoi cercavano di rassicurare il piduista sul fatto che non gli avrebbero toccato i suoi interessi.
Tolto Prodi Berlusconi se li è inculati tutti.
Scusate l’eufemismo ma è l’unica frase che rende bene l’idea.
Troppe anime all’interno del Pd era ovvio che dovesse esplodere alla prima spinta forte in favore del cambiamento, che avrebbe intaccato i loro interessi, e la delusione per i suoi elettori è che nessuno degli eletti na avuto il coraggio di fare una scelta di rottura e di sinistra lasciando andare le margherite per la loro strada.
Tutti a festeggiare lo scampato pericolo. Ignoranti e presuntuosi come sono, politicamente, non hanno capito che il capolinea è alle prossime elezioni, dovranno scendere dal treno o dalla giostra.
E’ la risposta che l’elettore del Pd darà alla Finocchiaro: ecco cosa vogliamo, farvi sparire dalla scena politica, farvi andare all’Ikea a piedi come tutti.
Il sovrano non c’è, escluso il Pdl ovviamente e forse nel, ma non lo dico. Ciò che è certo è che nel Pd sono rimasti tutti gli altri della piramide.
Chiedo scusa a tutti, ho corretto il titolo. Preso dall’euforia di scrivere ho scritto: a sinistra, invece alludo al Pd. Che non è sinistra.

Il vincitore morale della rielezione di Napolitano, quello che andava in Europa e gli dava del comunista. Silvio Berlusconi, tessera P2 N° 1816. Gelli, complimenti, ce l’hai fatta a conquistare la politica. Il Paese ancora no, quello non ci siete riusciti.


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Voglio essere alla moda e vedere inciuci ovunque. Quando li hai nella testa li proietti su tutto quello che succede. Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono quasi 42 anni che abbiamo fatto l’inciucio?


indexSiamo arrivati al punto che se dai la precedenza ad uno che arriva da destra dicono che inciuci con la destra, che sei un comunista venduto ed il codice della strada non c’entra niente: è un inciucio.
I primi ad andare in crisi sono stati il cappuccino e la pasta e fagioli. Il latte si rifiuta di fare un inciucio con i chicchi neri del caffè, ha emesso un comunicato sul sito ufficiale delle quote latte di poche parole: basta inciuci con il caffè. Ognuno vada per la sua strada.
I fagioli si sono accodati immediatamente: basta compromessi con la pasta.
Oggi se non scrivi inciucio non sei nessuno, se un ospite televisivo non dice almeno tre volte la parola inciucio non se lo fila nessuno.
Non parliamo poi dei post di Grillo che vede, e fa vedere, inciuci ovunque.
Persino io ne sono stato coinvolto, è come una nebbia che avvolge tutti e non ti fa vedere e capire più niente credevi di essere in Via Padova ed invece sei in V.le Monza.
Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono passati quasi 42 anni da quando abbiamo fatto l’inciucio? E nonostante tutto siamo ancora vivi.
Se Bersani incontra il Berlusconi è inciucio, se la Bindi beve un caffè in parlamento con un grillino fa un inciucio ed il grillino rischia l’espulsione dal movimento.
Su Facebook ci sono quelli che si sono impegnati a scrivere la parola inciucio almeno 10 volte al giorno, persino il derby Roma-Lazio finito 1 a 1 ha generato sospetti di inciucio oltre a 8 feriti e diversi arresti.
Ormai l’inciucio  è entrato sottopelle persino quando mi accendo una sigaretta non so più se è più giusto accenderla con un fiammifero o con l’accendino e per superare l’impasse faccio l’estrazione con due bigliettini, uno con scritto accendino e l’altro fiammifero.
Napolitano rievoca le larghe intese del 1976, purtroppo non furono il compromesso storico di Berlinguer che tanti non hanno capito ancora adesso. Il compromesso storico era rivolto alle masse, al popolo diviso in rossi e bianchi cattolici per risolvere i problemi reali terrorismo in testa.
Subito qualche sveltone su Facebook ha scritto che le larghe intese del 1976 furono l’inciucio tra la Dc ed il Pci, esulando del tutto dal contesto storico del terrorismo che culminò con l’assassinio di Moro.
Quando la massa, i cittadini, i lavoratori, gli osservatori, i grillini e chi ne ha più ne metta sono ridotti così è inutile discutere di politica e di blaterare che si vuole
risolvere i problemi, la crisi economica e ridare alla politica il ruolo che le compete: l’arte del compromesso al più alto livello possibile che per forza di cose non è la perfezione.
Anche perchè, per me, la perfezione non esiste altri invece sono convinti di “essere l’essenza stessa della perfezione” e con questi presupposti non è possibile fare niente.
Adesso i grullini, stando a quello che dicono i capigruppo non ancora smentiti da Grillo, dicono che le elezioni a giugno sarebbero una sciagura. Repubblica: Lombardi: “Le elezioni a giugno sarebbero una sciagura”.
Ho sempre sostenuto che il M5S avrebbe dovuto fare un governo con il Pd e per due ragioni pragmatiche che non hanno niente a che vedere con gli inciuci. La prima è che il M5S terrebbe il Pd per le palle, lo so che non è fine quello che scrivo ma rende al meglio la situazione, lo capisce anche un leghista.
La seconda è che ci sarebbero i voti per una stabilità che farebbe solo del bene al Paese.
Oggi apro una terza opportunità, il M5S faccia un governo con il Pdl, non ho controllato i numeri ma penso che ci siano, il tutto nell’interesse del Paese così la smetterebbero TUTTI di blaterare di interesse del Paese alludendo esclusivamente al proprio.
Dimostrerebbero di esse dei veri politici e non dei saltinbanchi in grado di compromessi possibili per salvare il paese.
Ho letto che il M5S ha, finalmente, presentato le prime proposte di legge su omofobia e coppie di fatto. Ancora Repubblica, il Fatto ecc.ecc.
Noto, con piacere, che hanno centrato subito il problema, le priorità del Paese. Ci hanno messo un po’ di tempo a presentare le prime proposte di legge ma valeva la pena di aspettare, questa è alta politica come non si è mai vista nella prima Repubblica, nella seconda e nella terza era dai tempi della Resistenza che non avevano proposte così illuminate e propositive.
Le coppie di fatto disoccupate, precarie, esodate, licenziate non aspettavano altro che venisse riconosciuto il loro stato di famiglia di fatto.
Non parlamo della legge sull’omofobia, la aspettavamo da oltre 3000 anni e sono convinto che dove hanno fallito tutti ci riuscirà il M5S, cambiare la testa degli italiani.
Da quando i greci hanno inventato la politica, in assenza di una maggioranza assoluta, le persone intelligenti hanno fatto alleanze condivisibili o no in ogni caso nell’interesse della gente e di governare comuni, province, regioni e stati.
Nessuno si è mai sognato di chiamarli inciuci anzi, chi ha inventato la politica l’ha sempre considerata l’arte del compromesso nell’interesse di tutti, possibilmente.
Altrimenti facciamo la rivoluzione ma, per evitare inciuci, è meglio che ognuno di noi si dipinga il proprio simbolo in fronte, i grullini le 5 stelle, i pidiellini la P2, i piddini il simbolo del vaticano e la bandiera italiana ed i fascisti un bel fascio in fronte.
Il resto lo racconteranno i sopravvissuti, senza inciuci, non vorrei che commettessero l’errore della Resistenza che è nata con la più alta politica che il nostro Paese abbia mai espresso, l’unione tra bianchi, rossi, liberali, cattolici e laici che li ha portati alla vittoria e che ci ha regalato libertà e democrazia che noi non sappiamo usare.
Oggi il M5S, i giornali, gli iscritti di Facebook definirebbero la Resistenza il più grande INCIUCIO che sia mai esistito sulla faccia della terra.
Io mi sono rotto le palle, p inutile discutere e poi non vorrei essere accusato di essere un fautore dell’inciucio tra la Bindi e Gasparri.
Bersani l’ha detto: Non faccio il governissimo. Mi auguro che tenga duro, che i piddini fautori dell’inciucio se ne vadano in altri partiti.
Io, in attesa della rivoluzione, mi disegno il mio marchietto in fronte: falce e martello.
Ognuno deve credere in ciò in cui crede ed io ci credo ancora, c’è chi crede in Dio e chi crede nel socialismo in attesa che tutti e due si manifestino.
Buona giornata e non baciate la vostra ragazza o il vostro compagno, non sono sessuofobico, è il primo inciucio che la storia umana ha generato, il sesso.
Astenetevi altrimenti l’informazione ed il M5S vi accusano immediatamente di inciucio.
Masturbatevi la mente politicamente, sempre che non scendiate a compromessi con voi stessi, è una spirale che non si ferma più. L’inciucio è diventato un dogna: Dogma, dal greco dogmatos (“parere”). Il dogma è la verità non dimostrata che viene imposta arbitrariamente agli uomini senza possibilità di essere criticata.

Navigando nel web si ha l’impressione che in Italia ci siano milioni di persone alla sinistra del Pd. In effetti mi sentivo felicemente meno solo poi sono andato a vedere i risultati delle elezioni e per l’ennesima volta nessuno di sinistra è entrato in parlamento. Che siano sempre quelli che girano nel web?


imagesVedo falci e martello,  decine di partiti che si richiamano a sinistra, libertà, rifondazioni varie e partiti comunisti italiani con tanto di falce e martello.
Convinto assertore che il popolo italiano è conservatore ogni volta, si fa per dire, mi illudo che sia la volta buona e che si riesca ad eleggere qualcuno di sinistra ma dal finire degli anni 70 in poi questo non è mai successo.
Prendiamo Rivoluzione Civile, che ho votato anch’io, non ha raggiunto nemmeno il quorum ma se tu guardi su Facebook vedi il simbolo di Ingroia ovunque.
Ancora una volta è stato un fallimento, come ai tempi di Bertinotti.
Quando ero giovane e militavo nel Pci volevo tutto e subito e chiunque si opponesse al mio pensiero lo consideravo un venduto, un conservatore, uno che abbandonava la lotta.
Semplicemente vedevano più lontano di me e, soprattutto, sapevano di avere a che fare con soggetti particolari.
Gli italiani. In maggioranza nostalgici passati alla Dc, socialisti opportunisti, sempre e comunque conservatori ed amanti dell’uomo solo al comando che togliesse loro la responsabilità di una scelta consapevole.
Se il salvatore della Patria non esiste garantito che l’italiano se lo inventa, fa catenaccio e spera che un Paolo Rossi qualsiasi faccia sei gol per vincere il mondiale.
L’unica cosa dove l’italiano da il meglio di se è quando si tratta di partecipare alla festa in soccorso al vincitore.
E’ successo anche in Spagna nel 1982, prima tutti contro la nazionale e Bearzot, poi tutti in piazza a suonare il claxon.
Che c’entra il calcio con la politica, direte voi. C’entra eccome perchè noi viviamo la politica come viviamo il calcio, siamo un paese di tifosi e non di sportivi.
Tutti sappiamo che si nasce incendiari e si finisce pompieri. Io purtroppo sono nella fase in cui giro con il secchio a spegnere fuochi, a raffreddare animi, cercando di ragionare su strategie possibili per cambiare le cose almeno gradualmente. Insomma guadagnare un metro cercando di non perderne due per la reazione contraria.
Mi accusano di essere del Pd e non è vero. Sono un orfano del Pci che ha tanti ex compagni che sono nel Pd con i quali discuto e adesso veniamo al dunque.
Io credo che il Pd sia un partito “inquinato” e condizionato dagli ex democristiani che però ha una sua struttura che nessuno ha, intendo dire consolidata, anche se non la sa usare e l’unico modo dal mio punto di vista per cambiare le cose sarebbe farlo dall’interno.
Se tutti quelli come me che criticano il Pd o Bersani entrassero nel partito, votassero il partito ogni volta che si presenta l’occasione in due elezioni lo sposterebbe a sinistra senza litigare e senza disperdere un voto.
Faccio un esempio semplice ma chiaro.
Fatto 100 i deputati del Pd 40 sono ex democristiani o rivoluzionari come Veltroni, provate ad immaginare un partito dove i 40 sono di sinistra. Anche uno come Bresani si sentirebbe meno condizionato.
Non si tratta di condividere tutto il programma, del Pd per forza di cose nato da compromessi dovuti alla composizione interna, si tratta di spostarne l’asse a sinistra dall’interno.
Non ci sta bene? Il risultato è che la sinistra italiana non ha più rappresentanza in Parlamento, milioni di italiani sono senza rappresentanti nelle istituzioni.
Senza unità non riusciamo ad eleggere un consigliere nemmeno in Lombardia e quando ci siamo uniti, senza spaccarci le balle tra di noi, il Pd ha fatto un passo indietro ed abbiamo eletto Pisapia.
Domanda: è meglio Pisapia o la Moratti? E’ meglio Maroni o Ambrosoli?
Cosa cazzo serve inventarsi liste e listine giusto per far sapere al vicino che voglio distinguermi da lui per una virgola?
A perdere. Se non siamo uniti si perde.
Questo post è rivolto, naturalmente, a chi crede che esista una politica di destra ed una di sinistra.
Per chi ritiene che il tutto sia superato insieme alle ideologie sarà la storia ed i fatti a dare la rispsosta.
Io sono un ex incendiario diventato pompiere, un superato, uno all’antica. Talmente all’antica che ancora oggi se penso a Berlinguer ed alla sua fine mi emoziono ancora.
Prendo le parole del grande Giorgio Gaber per dare un’idea del mio modo di essere:
Qualcuno era comunista perchè pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Sembra una cosa da poco ma moralmente ed eticamente è l’essenza della democrazia e della solidarietà.
Giorgio Gaber, con la sua canzone, ci ha anche detto dove abbiamo sbagliato ed è sintetizzato in questa strofa:
Qualcuno era comunista perchè era convinto d’avere dietro di se la classe operaia.
Quello che ha sbagliato più di tutti, senza pentimenti, sono io che ero un quadro e credevo di avere dietro la classe operaia.
Io ho sempre votato a sinistra i miei collaboratori prima democristiano e poi Berlusconi.
Hanno vinto loro, ma io non ho ideali per vincere, ho ideali per cambiare le cose, questo mondo di merda.
Ovvio che vadano aggiornati al cambiamento del capitalismo globale parassita ma sempre nell’interesse degli ultimi.
Lasciatemi almeno la libertà delle mie idee.

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