Voglio essere alla moda e vedere inciuci ovunque. Quando li hai nella testa li proietti su tutto quello che succede. Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono quasi 42 anni che abbiamo fatto l’inciucio?


indexSiamo arrivati al punto che se dai la precedenza ad uno che arriva da destra dicono che inciuci con la destra, che sei un comunista venduto ed il codice della strada non c’entra niente: è un inciucio.
I primi ad andare in crisi sono stati il cappuccino e la pasta e fagioli. Il latte si rifiuta di fare un inciucio con i chicchi neri del caffè, ha emesso un comunicato sul sito ufficiale delle quote latte di poche parole: basta inciuci con il caffè. Ognuno vada per la sua strada.
I fagioli si sono accodati immediatamente: basta compromessi con la pasta.
Oggi se non scrivi inciucio non sei nessuno, se un ospite televisivo non dice almeno tre volte la parola inciucio non se lo fila nessuno.
Non parliamo poi dei post di Grillo che vede, e fa vedere, inciuci ovunque.
Persino io ne sono stato coinvolto, è come una nebbia che avvolge tutti e non ti fa vedere e capire più niente credevi di essere in Via Padova ed invece sei in V.le Monza.
Ieri ho detto alla Mirè: sai che sono passati quasi 42 anni da quando abbiamo fatto l’inciucio? E nonostante tutto siamo ancora vivi.
Se Bersani incontra il Berlusconi è inciucio, se la Bindi beve un caffè in parlamento con un grillino fa un inciucio ed il grillino rischia l’espulsione dal movimento.
Su Facebook ci sono quelli che si sono impegnati a scrivere la parola inciucio almeno 10 volte al giorno, persino il derby Roma-Lazio finito 1 a 1 ha generato sospetti di inciucio oltre a 8 feriti e diversi arresti.
Ormai l’inciucio  è entrato sottopelle persino quando mi accendo una sigaretta non so più se è più giusto accenderla con un fiammifero o con l’accendino e per superare l’impasse faccio l’estrazione con due bigliettini, uno con scritto accendino e l’altro fiammifero.
Napolitano rievoca le larghe intese del 1976, purtroppo non furono il compromesso storico di Berlinguer che tanti non hanno capito ancora adesso. Il compromesso storico era rivolto alle masse, al popolo diviso in rossi e bianchi cattolici per risolvere i problemi reali terrorismo in testa.
Subito qualche sveltone su Facebook ha scritto che le larghe intese del 1976 furono l’inciucio tra la Dc ed il Pci, esulando del tutto dal contesto storico del terrorismo che culminò con l’assassinio di Moro.
Quando la massa, i cittadini, i lavoratori, gli osservatori, i grillini e chi ne ha più ne metta sono ridotti così è inutile discutere di politica e di blaterare che si vuole
risolvere i problemi, la crisi economica e ridare alla politica il ruolo che le compete: l’arte del compromesso al più alto livello possibile che per forza di cose non è la perfezione.
Anche perchè, per me, la perfezione non esiste altri invece sono convinti di “essere l’essenza stessa della perfezione” e con questi presupposti non è possibile fare niente.
Adesso i grullini, stando a quello che dicono i capigruppo non ancora smentiti da Grillo, dicono che le elezioni a giugno sarebbero una sciagura. Repubblica: Lombardi: “Le elezioni a giugno sarebbero una sciagura”.
Ho sempre sostenuto che il M5S avrebbe dovuto fare un governo con il Pd e per due ragioni pragmatiche che non hanno niente a che vedere con gli inciuci. La prima è che il M5S terrebbe il Pd per le palle, lo so che non è fine quello che scrivo ma rende al meglio la situazione, lo capisce anche un leghista.
La seconda è che ci sarebbero i voti per una stabilità che farebbe solo del bene al Paese.
Oggi apro una terza opportunità, il M5S faccia un governo con il Pdl, non ho controllato i numeri ma penso che ci siano, il tutto nell’interesse del Paese così la smetterebbero TUTTI di blaterare di interesse del Paese alludendo esclusivamente al proprio.
Dimostrerebbero di esse dei veri politici e non dei saltinbanchi in grado di compromessi possibili per salvare il paese.
Ho letto che il M5S ha, finalmente, presentato le prime proposte di legge su omofobia e coppie di fatto. Ancora Repubblica, il Fatto ecc.ecc.
Noto, con piacere, che hanno centrato subito il problema, le priorità del Paese. Ci hanno messo un po’ di tempo a presentare le prime proposte di legge ma valeva la pena di aspettare, questa è alta politica come non si è mai vista nella prima Repubblica, nella seconda e nella terza era dai tempi della Resistenza che non avevano proposte così illuminate e propositive.
Le coppie di fatto disoccupate, precarie, esodate, licenziate non aspettavano altro che venisse riconosciuto il loro stato di famiglia di fatto.
Non parlamo della legge sull’omofobia, la aspettavamo da oltre 3000 anni e sono convinto che dove hanno fallito tutti ci riuscirà il M5S, cambiare la testa degli italiani.
Da quando i greci hanno inventato la politica, in assenza di una maggioranza assoluta, le persone intelligenti hanno fatto alleanze condivisibili o no in ogni caso nell’interesse della gente e di governare comuni, province, regioni e stati.
Nessuno si è mai sognato di chiamarli inciuci anzi, chi ha inventato la politica l’ha sempre considerata l’arte del compromesso nell’interesse di tutti, possibilmente.
Altrimenti facciamo la rivoluzione ma, per evitare inciuci, è meglio che ognuno di noi si dipinga il proprio simbolo in fronte, i grullini le 5 stelle, i pidiellini la P2, i piddini il simbolo del vaticano e la bandiera italiana ed i fascisti un bel fascio in fronte.
Il resto lo racconteranno i sopravvissuti, senza inciuci, non vorrei che commettessero l’errore della Resistenza che è nata con la più alta politica che il nostro Paese abbia mai espresso, l’unione tra bianchi, rossi, liberali, cattolici e laici che li ha portati alla vittoria e che ci ha regalato libertà e democrazia che noi non sappiamo usare.
Oggi il M5S, i giornali, gli iscritti di Facebook definirebbero la Resistenza il più grande INCIUCIO che sia mai esistito sulla faccia della terra.
Io mi sono rotto le palle, p inutile discutere e poi non vorrei essere accusato di essere un fautore dell’inciucio tra la Bindi e Gasparri.
Bersani l’ha detto: Non faccio il governissimo. Mi auguro che tenga duro, che i piddini fautori dell’inciucio se ne vadano in altri partiti.
Io, in attesa della rivoluzione, mi disegno il mio marchietto in fronte: falce e martello.
Ognuno deve credere in ciò in cui crede ed io ci credo ancora, c’è chi crede in Dio e chi crede nel socialismo in attesa che tutti e due si manifestino.
Buona giornata e non baciate la vostra ragazza o il vostro compagno, non sono sessuofobico, è il primo inciucio che la storia umana ha generato, il sesso.
Astenetevi altrimenti l’informazione ed il M5S vi accusano immediatamente di inciucio.
Masturbatevi la mente politicamente, sempre che non scendiate a compromessi con voi stessi, è una spirale che non si ferma più. L’inciucio è diventato un dogna: Dogma, dal greco dogmatos (“parere”). Il dogma è la verità non dimostrata che viene imposta arbitrariamente agli uomini senza possibilità di essere criticata.

La sostanza è la stessa, con parole migliori delle mie, è quello che scrivo da tempo. Andrea Baio, siamo a più di 1000 chilometri va vicini, molto vicini.


527031_10151465529131051_764702363_nCaro Grillo, dato che dall’alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo – che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale – mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:

1) Per non sentirmi dire cosa pensare dall’ennesimo tuttologo prepotente che piega l’opinione della gente al suo interesse personale, e strumentalizza la sofferenza di un intero paese per terzi scopi che nulla hanno a che fare con il bene collettivo.

2) Per poter dire finalmente la mia nei processi decisionali che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo percorso di questo paese.

3) Per affidare il mio interesse di comune cittadino a dei cittadini comuni e disinteressati.

4) Per porre fine all’era populista e inconsistente, e dare inizio a una nuova era politica e costruttiva.

5) Per una società orizzontale, senza gerarchie e decisioni calate dall’alto.

6) Perché uno vale uno.

7) Per la meritocrazia.

8) Per avere anche un solo motivo che mi portasse a dire “forse vale la pena di restare”.

9) Perché da attivista coi miei 5 anni di fatiche alle spalle, avrei voluto trovare un valido interlocutore con il quale far squadra.

10) Per una politica finalmente aperta e trasparente.

Bene, le mie illusioni sono svanite a distanza di un mese dalle elezioni. Vi ho votato sia alle comunali che alle Regionali in Sicilia. Per le prime non abbiamo avuto successo, per le seconde non ho motivo di pentirmi della mia scelta. Il modello Sicilia funziona, è vero. Ma funziona perché un governo quanto meno esiste, e se quel governo esiste è solo perché non era necessaria la fiducia dei grillini per farlo partire. Se il governo in Sicilia non fosse partito, a quest’ora non avreste potuto dimostrare tutto ciò che avete da dimostrare. Quindi non ti riempire la bocca del “modello Sicilia” se non hai alcuna intenzione di replicarlo a livello nazionale.

Da tempo hai perso la mia stima. Ma ho continuato a mantenerla intatta nei ragazzi del Movimento 5 Stelle. Non mi importa del leader, se c’è una base compatta che agisce autonomamente e prende le decisioni giuste. Purtroppo, sei venuto meno anche all’unico merito che ti avevo sempre riconosciuto: il non interferire con l’attività di chi governa.

Adesso non solo interferisci eccome, ma non sei nemmeno stato eletto, il che rende la cosa ancora più grave. Sono stufo dei tuoi anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. E’ un’escalation continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe questo il nuovo? Questo è il vecchio, anzi…vecchissimo! Si chiama fascismo.

Come se non bastasse, adesso devo anche subire i tuoi quotidiani insulti, insulti nel vero senso della parola, oltre che all’intelligenza. O forse dovrei specificare meglio, devo subire i VOSTRI insulti. Si perché devi sapere che le stesse critiche le ho mosse all’interno del Movimento 5 Stelle Sicilia, e in tutta risposta mi hanno detto che ho fatto male a votarli (ma guarda un po’) e che sono soltanto, udite udite, un “berlusconiano rosicone”! Io che non ho mai votato il nano malefico neanche una sola volta in tutta la mia vita, a differenza di tanti tuoi elettori e attivisti! Io che Berlusconi lo schifavo già in fasce, e molto prima che il Movimento 5 Stelle nascesse!

Ho visto proprio di tutto. Chiunque osi sollevare una voce, è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology!

In tutto ciò, dov’è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni popolari? Te ne guardi bene adesso eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu non chiedi alle gente cosa desidera in questo momento?! Lo streaming arriva solo quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a un Bersani che striscia ai vostri piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che sta facendo ormai; ma tu continui a evocare un inciucio PD-PDL, nella speranza che arrivi davvero…così magari il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos’è questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5 Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l’intera nazione! Compresi gli elettori di PD, PDL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina di 80 anni che abita in paese si connetta al tuo blog per andare a votare? Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come purtroppo temo, allora c’è solo da avere paura perché il paese con te rischia solo una deriva totalitarista.

Mi preoccupi Grillo, mi preoccupi seriamente, perché nelle tue parole vedo solo odio. Speravo nell’autonomia intellettuale dei deputati e senatori eletti, ma vedo che anche loro stanno cedendo alle tue pressioni psicologiche. Quando l’unica strategia di governo diventa la vendetta, non può venir fuori nulla di buono.

Altro che uno vale uno, più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: “io so io, e voi non siete un cazzo!”. Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l’altro dimostrato di non esserne all’altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che pretende la presidenza della Repubblica.

Avevate la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c’è bisogno che ci ricordi quotidianamente la scoperta dell’acqua calda. Avevate però l’opportunità di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo falso, avreste potuto fare cadere il governo…e lo avreste fatto da eroi! Senza contare che vi sareste pure tolti dall’imbarazzo di dover governare direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla. Avete scelto la mossa più stupida, o meglio…HAI scelto la mossa più stupida. Ho sperato sino all’ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere l’art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto. Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si cambia, perché qui l’unico che non ha voluto cambiare sei tu…e lo hai fatto nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia.

Lo abbiamo già avuto un comico che ha indottrinato le masse con le sue barzellette per quasi 20 anni, non credo ce ne serva un altro. Dall’altro lato della barricata c’è un paese che soffre, che non arriva a fine mese, che non ha prospettive di lavoro e di futuro, che non può farsi una famiglia, che si ammala e non riceve cure, che paga tasse senza ricevere servizi, che ha perso le speranze. La crisi non è un gioco Grillo, la crisi la gente la vive per davvero a differenza tua. E tu insulti questo paese con le tue cazzate. Tu dai del colluso all’operaio che viene licenziato, dai della cospiratrice alla casalinga che non riesce a pagare le bollette, dai del venduto al prete che prova a mandare avanti la sua missione. Tutta gente che non necessariamente la pensa come te, ma che ha una voglia di cambiamento autentica, e non costruita come la tua, da bravo attore quale sei. La rabbia di questa gente è vera, e tu ti permetti di elargire giudizi senza sapere un cazzo.

Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io.
Andrea Baio, al quale mi associo e non per soccorrere un vincitore. I miei post lo testimoniano ed in sintesi scrivo: Il M5S ha perso un’occasione unica rifiutando la proposta del Pd proprio adesso che lo teneva per le palle.
P. S. Dedicato a chi ha commentato da me dicendo: io sono siciliano e tocco con mano i risultati del M5S.
Negando ogni merito a Crocetta.
La risposta l’ha data Andrea, un altro che tocca con mano.

Da mesi mi scrivono: sei obsoleto, destra e sinistra non esistono più. Noi siamo oltre, vieni con noi. Loro stessi mi danno la prova che destra e sinistra esistono. Eccome.


imagesSi ritiene da sempre, parlando di politica ad alto livello e lasciando perdere le miserie dell’ultimo ventennio, che il pensiero di sinistra antepone l’interesse collettivo a quello personale, che è il pensiero della destra.Non è Giorgio Gaber che mi chiede cos’è la destra, cos’è la sinistra ma sono i giovani del M5S che mi scrivono: sei in buona fede ma obsoleto, destra e sinistra non esistono più adesso c’è il movomento dei cittadini liberi.Non c’è stato niente da fare, continuo a ritenere che l’ideologia, il pensiero, la filosofia di sinistra continui ad esistere ed esisterà sempre sinchè nel mondo ci saranno differenze da eliminare.
Qualcuno era comunista perchè sognava una libertà diversa da quella americana. ( inteso come capitalismo)
Qualcuno era comunista perchè credeva di essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Bastano queste due frasi di Gaber per rendere l’idea della mia filosofia.
Un comunista pragmatico cosciente del fatto che per la prima volta, grazie al M5S, possiamo cambiare le cose non ci possiamo permettere di perdere l’occasione. Potrebbe essere l’unica.
IL M5S è contro i partiti, le associazioni come il sindacato o altre istituzioni che dalla liberazione in poi sono il baluardo della democrazia, ed è un errore.
Mai come adesso, oggi, abbiamo l’occasione di cambiare la politica proprio perchè il coltello dalla parte del manico ce l’ha il M5S, mai daremo la fiducia in bianco ad un partito della vecchia partitocrazia, dicono.
Intanto puntare al 100% non ha niente di democratico e forse è pure impossibile a meno che non si instauri un regime.
Non si fidano,  mostrando così un’ingenuità o una ignoranza politica che farebbe tenerezza se non facesse incazzare.
L’unico modo per cambiare la politica è attraverso un governo Pd-M5S che porti avanti 5 o 6 punti basilari e condivisi. Se la parte conservatrice del Pd facesse qualche giochino sporco il M5S potrebbe far cadere il governo in mezza giornata facendo crollare il castello di carta.
Non so se fanno finta di non capire o se non ci arrivano, ritengo che qualcuno dei riferimenti del M5S abbia delle mire nascoste se non inconfessabili. Puntare allo sfascio.
Il problema è cosa ne facciamo dei milioni di italiani in difficoltà che hanno dato fiducia al M5S per cambiare le cose, mentre si minano le istituzioni si demoliscono partiti e sindacati ed in pratica la struttura stessa del Paese cosa facciamo li mandiamo in vacanza o al confino?
Quanti potranno considerarsi in salvo dopo uno tsunami sulla pelle della gente?
Questa è la premesa, ritengo che una via di salvezza, una possibilità sola esista ed è nelle mani dei giovani che hanno votato il M5S in buona fede, credendo che avrebbe cambiato la politica.
Un articolo di Ilvo Diamanti, qualcuno mi dirà altro servo della partitocrazia, ecc. ecc., fa una analisi in seguito ad una ricerca:
Lo conferma un sondaggio dell’Osservatorio elettorale del LaPolis (Università di Urbino), condotto nei giorni scorsi. I risultati, al proposito, appaiono eloquenti. Un accordo tra Pd e M5S a sostegno di un nuovo governo, infatti, otterrebbe il favore del 55% degli elettori. E di una quota molto più elevata fra quelli di centrosinistra, ma anche di centro. In particolare: appoggerebbero l’intesa quasi 8 su 10 fra gli elettori del Pd e del centrosinistra, ma anche il 65% degli elettori di Monti. Fra gli elettori del M5S, però, si osservano orientamenti molto diversi e, nell’insieme, divergenti. I favorevoli all’accordo, infatti, si riducono al 54%. I contrari al 45%. Cioè: circa metà e metà.

Questa s-composizione dipende, come si è detto, dalla provenienza dell’elettorato. Il consenso all’intesa, infatti, sale al 63% fra gli elettori che nel 2008 avevano votato per il centrosinistra. Ma tra gli elettori provenienti dal centrodestra, quasi, si dimezza: 36%.

E’ la prova evidente che il pensiero di destra o di sinistra non è superato, esiste ed esisterà sinchè avremo culture e storie individuali diverse, dna diversi.
Chi ha votato M5S proveniendo da una filosofia di sinistra è conscio che l’occasione è più unica che rara per ripulire, cambiare la politica e ragione di più per via del fatto che in questo momento il M5S ha il pallino in mano, io direi anche il biliardo e se fosse onseto con le promesse della campagna elettorale non dovrebbe lasciarsi scappare l’occasione.
A meno che gli obiettivi delle menti dominanti il movimento siano altri ed inconfessabili, per adesso.
Non è detto che tornare alle elezioni dia garanzia di rendita, con un Paese ridotto come il nostro c’è il rischio di una rivolta elettorale perchè la massa non capirebbe tanto accanimento e soprattutto questo gioco allo sfascio sulla pelle dei cittadini inermi.
Chi è di sinistra nel cuore e nell’anima antepone gli interessi di tutti ai propri ed è per questo che gli elettori del M5S provenienti da sinistra sarebbero favorevoli ad un accordo che cambierebbe il volto e la storia dell’Italia.
Chi è di destra ha altri obiettivi, il bene personale che viene prima di quello collettivo.
Non c’è bisogno di svendersi l’anima, basta esser pragmatici e valutare quello che è più conveniente per la maggioranza dei cittadini in difficoltà che non possono permettersi di attendere che lo sfascio continui, prosegua sulla loro pelle.
Nella prefazione del capitale di Carlo Marx ho letto questa frase:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io so, noi dobbiamo sapere che un’occasione come questa è irripetibile ed è qui che si misura la buona fede del duo Grillo-Casaleggio. Le manfrine di pricipio, la presunta superiorità etica ed intellettuale del movimento lasciano il tempo che trovano, sono prive di pragmatismo.
Se tornassimo a votare saremmo più o meno nelle stesse condizioni, paralizzati, a meno che non si consideri una buona via d’uscita la nascita di un altro regime. Debolezza tipica degli italiani, affidarsi all’uomo forte, solo al comando che pensi e decida per noi.
Agorà: Beppe Grillo ad una giornalista turca (il video dell’intervista è stato proiettato stamane nel corso della trasmissione agorà): il movimento 5 stelle è un qualcosa di meraviglioso, me lo dicono anche quelli della digos, in esso gli estremisti di destra (leggi nazifascisti) si tengono per mano con quelli di sinistra.

I naufragi più terribili sono avvenuti mentre nella navi si faceva festa. Speriamo in un naufragio all’italiana, meglio finire come la Concordia che come il Titanic.


indexAbbiamo solo un problema individuare il destinatario del “saluto” che ci sta portando contro lo scoglio dove ci incaglieremo sperando di non andare a fondo e che ci siano meno vittime possibili.
Una volta ribaltati conosceremo il responsabile del nostro fallimento e se sono più di uno ovviamente.
Posso anche credere che un 30% di italiani siano ben protetti da scialuppe di salvataggio o giubbotti salvagente, alludo alla classe media ed ai vip che non sono, e non saranno mai, toccati dalla crisi.
I loro soldi sono al sicuro, gli immobili pure, figli e nipoti non avranno problemi a trovare le scuole migliori ed un impiego sicuro.
Tutti gli altri si arrangino, se non è già emigrato.
Se c’è una cosa che il popolo italiano non ha mai avuto o difeso sono i principi, i valori.
Abbiamo cominciato guerre alleati con A ed al primo rovescio ci siamo alleati con B, siamo ritenuti inaffidabili da tutto il mondo e per primi dai nostri alleati che ci guardano sempre con un certo sospetto.
Tanto abituati ad abbandonare la nave che affonda, metafora per intendere che siamo portati al voltafaccia secondo dove tira il vento, da passare da fascisti ad antifascisti nello spazio di una notte, anche meno. Il tempo di toglierci la camicia nera et voilà, tutti a sputare addosso al duce.
La sintesi più giusta dell’animo e della filosofia italiota l’ha scritta Bruno Barilli, poi ripresa da Flaiano: L’italiano vola in soccorso al vincitore.
Stabilito questo è ovvio che l’italiano non perde mai. Ha vinto anche con Berlusconi ma appena andrà in galera, anche prima, l’italiano medio sarà già volato in soccorso al vincitore.
E’ anomalo che un popolo che non ha mai avuto principi mandi allo sfascio tutto per una questione di principio, quasi senza rendersi conto del pericolo che stiamo correndo, forse convinti che sia l’unico modo di far pagare dazio a chi ci ha ridotti così.
Il dazio lo pagheranno i soliti, noi, la massa. Può anche darsi che prenderemo, prenderanno, la Bastiglia ma c’è un problema, quando la prenderemo dentro non ci sarà più niente.
Comunque una speranza c’è sempre, dobbiamo ancorarci ad una speranza.
Quando vivremo il nuovo Piazzale Loreto capiremo finalmente chi sarà l’ultimo parafulmine in ordine di tempo e finalmente, da vincitori, conosceremo chi avremo sconfitto.
Uno l’abbiamo appeso a testa in giù, poi è arrivata la democrazia ed abbiamo preso l’altro a monetine. Il penultimo lo abbatteremo a colpi di uveite e l’ultimo, appena lo avremo individuato, decideremo cosa farne.
L’importante, come sempre , è volare in soccorso al vincitore. Possibilmente ai primi posti.

Noi siamo specialisti nel farci del male, nel perdere le occasioni. Noi abbiamo le questioni di principio che sono indiscutibili ed è per questo che perdiamo le occasioni, il treno e siamo sempre seduti. A discutere.


imagesLa paralisi che avevo previsto prima delle elezioni è puntualmente arrivata: Abbiate pazienza, ancora pochi giorni e poi cambierà tutto. Saremo tutti colpiti dalla paralisi di un paese che non sa dove andare e si illude per l’ennesima volta che ci sia un salvatore della Patria.
Nonostante tutto se chi è stato eletto in parlamento si preoccupasse di dare una risposta agli italiani e non di difendere le questioni di principio si potrebbero fare alcune cose “determinanti” per il futuro del nostro paese.
Per fare le cose in politica ci vogliono i numeri, riforma legge elettorale, dimezzamento dei parlamentari, taglio o eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti( senza dimenticare che la politica non può essere regalata ai ricchi e potenti) Eliminazione delle province, impedire di candidarsi a condannati e recidivi.
Insomma volendo si può fare ma il problema è che anche chi vuole cambiare non lo fa in nome delle questioni di principio.
Se non si fa un governo il Presidente può anche chiedere a Monti di rimanere in carica per i problemi impellenti e per cambiare la legge elettorale.
La vittoria del M5S, per quanto possa sembrare assurdo, ha rinforzato una parte del Pd quella del cambiamento.
La fronda interna che nel segreto del voto avrebbe votato con la destra per mantenere i privilegi, i deputati, che ha impedito una vera legge sul conflitto di interessi, in questo momento è tenuta per le palle dalla situazione creatasi con il risultato delle elezioni. Per salvarsi sono costretti a cambiare.
Una, palla, è in mano a Grillo e l’altra a Bersani o Renzi la possono strizzare quando vogliono.
Per questa ragione, senza inciuci, sarebbe utile un governo Monti che non avrebbe nessuna cambiale in bianco ma sarebbe costretto a porre ai voti tutto ciò che il M5S ed il Pd possono condividere pur senza allearsi.
Se i punti non sono otto, ma sono sei, non cambia niente: mai come oggi c’è la volontà ed i numeri per cambiare le cose, ripeto, anche senza allearsi, solo mettendo insieme i voti.
Il 26 febbraio ho scritto un post di incoraggiamento, inutile, perchè tutti ne stanno facendo una questione di principio che niente ha a che vedere con l’interesse degli italiani. Disoccupati in testa.

Dato che nel Pd non hanno capito una mazza mi sforzo di fare volontariato per i suoi dirigenti. Bersani, leggimi!
Gli unici che possono cambiare le cose sommando i loro voti sono il M5S ed il Pd. Può non piacere di qui o di là ma questo è il dato di fatto.
Quindi tenere ancora Monti per fargli fare quei cambiamenti che si possono fare sarebbe la soluzione ideale.
Monti ha molte colpe ma non dimentichiamo che anche lui è stato vittima dei veti incrociati, ha fatto quello che ha potuto e possiamo anche considerare che è stato un bene altrimenti non so cosa avrebbe dato ancora alle banche.
Ma non è il momento di rivangare il passato ma puntare a qualcosa di concreto per l’avvenire ed evitare il fallimento totale economico, politico e democratico.
Sento dire dai grillini: nessuna cambiale in bianco, nessun alleanza e trovo che sia sintomo di cecità politica anche se, ovviamente, non ne hanno l’esclusiva.
Se rimane primo ministro Monti sarebbe un ministro in manette e chiuque siano i presidenti di Camera e Senato necessari per far partire la legislatura sarebbero comunque condizionati e succubi dei voti dei non alleati ma che sono maggioranza nelle due camere.
Insomma, tutto quello che M5S e Pd riescono a mettere per iscritto, accordandosi sui problemi senza nessuna alleanza, avrebbe i numeri necessari per passare sia alla Camera che al Senato.
Non rendersi conto di questo è un autentico autolesionismo, una mancanza verso il mandato che hanno ricevuto dagli elettori.
Non distribuisco meriti e nemmeno medaglie, non mi interessa se il merito dell’eventulae cambiamento è per il 70% del M5S e per il 30% del Pd, non mi interessa nemmeno se le % fossero invertite, mi interessano i fatti, il cambiamento.
Qualche punto in comune c’è, facciano subito al legge elettorale nel caso dovessimo tornare al voto per impedire che si riproponga un’altra paralisi.
Vedo che il Pd è disposto a qualche “sacrificio”, meglio tardi che mai, mentre il M5S fa troppe questioni di principio e poca sostanza. Non nelle proposte, poca sostanza collegata necessariamente ai numeri che servono per metterle in atto.
Chi sia il primo della classe o la classe migliore non mi interessa, dobbiamo andare in gita e con lo stesso pullman.
Lo capite o no?
Il mondo non ci aspetta, ci travolge, urge una risposta immediata e responsabile.
Una volta in salvo faremo le questioni di principio, sempre che qualcuno dei giocatori in campo non abbia progetti strani che niente hanno a che vedere con gli interessi degli italiani.
Disoccupati in testa.
La Resistenza ci ha insegnato qualcosa, nessuno ha chiesto ai partigiani bianchi di diventare rossi o viceversa, tutti sono stati Partigiani della Democrazia e della Libertà.
Quella che noi stiamo buttando via.
Mi rivolgo direttamente al M5S, il 60% degli italiani vuole un governo, fatelo adesso che potete imporre le vostre condizioni e nell’interesse del Paese. Non del vostro tornaconto elettorale che potrebbe portarci allo sfascio.
Dire che siamo già allo sfascio, come fa Grillo, non vi assolve per niente è come se fosse un appoggio esterno.

Nella Discordia Italia sono tutti impegnati nel saluto al M5S. Non c’è nemmeno bisogno di uno scoglio perchè stiamo imbarcando acqua da tutte le parti. Affonderemo ugualmente.


images1) Reddito di cittadinanza; 2) Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa; 3) Legge anticorruzione; 4) Informatizzazione e semplificazione dello Stato; 5) Abolizione dei contributi pubblici ai partiti; 6) Istituzione di un ‘politometro’ per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni; 7) Referendum propositivo e senza quorum; 8) Referendum sulla permanenza nell’euro; 9) Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese; 10) Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti; 11) Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato; 12) Massimo di due mandati elettivi; 13) Legge sul conflitto di interessi; 14) Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica; 15) Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali; 16) Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza; 17) Abolizione dell’IMU sulla prima casa; 18) Non pignorabilità della prima casa; 19) Eliminazione delle Province; 20) Abolizione di Equitalia.
I 20 punti li ho copiati da un commento sul Fatto Quotidiano, ovvimanete ancora una volta non hanno pubblicato il mio di commento, ma questa è prassi.
Escluso il referendum sull’ euro gli altri 19 punti sarebbero condivisibili ma il punto non è questo, per fare un governo del M5S ci vogliono i voti nei due rami del Parlamento ed inoltre manca il 21° punto, quello più importante: la copertura finanziaria. Avanti con le ipotesi.
Pare che qualcuno non se ne renda conto.
Se non è tattica è disorganizzazione, alludo al fatto che i grullini ( non ho votato Pd ma sinchè loro chiameranno il Pd Pd meno L io li chiamerò Grullini) alla sera dicono una cosa, fanno trasparire una cosa e la mattina dopo la smentiscono.
Ora vogliono proporre a Napolitano un governo di sole 5 stelle, 2 in più della Michelin, non si capisce bene sostenuti da chi ma soprattutto non si capisce perchè loro possano imporre i 20 punti ed il Pd non può proporne 8.
Mi sembra che nella Discordia Italia siano tutti impegnati nel saluto all’isola del M5S e non si rendono conto che la Discordia Italia imbarca acqua da tempo e, forse, per affondare del tutto non ha nemmeno bisogno di uno scoglio.
Fare appello alle forza sane dei vari schieramenti è tempo perso, si passa il tempo a rinfacciare i vari errori o le debolezze pregresse perdendo un’occasione più unica che rara.
Sappiamo tutti che il centrosinistra quando ha governato l’ha fatto con maggioranza risicate, sappiamo che c’è stata una compravendita di deputati e senatori e sappiamo, purtroppo, che il Pd è stato vittima dei ricatti interni dovuti allo sdoppiamento dell’anima tra ex democristiani ed ex comunisti. Questo ha portato alla paralisi nonostante ci sia stato un tentativo di pulizia con l’uscita della Binetti, Rutelli e qualche altro ma ci sono ancora i vari Letta, Veltroni, Fioroni ecc. ecc.
Forse, presi dal saluto al M5S, non ci si rende conto che un governo per entrare in carica ha bisogno di un voto di fiducia, maggioritario,  da parte delle due camere tutto il resto è fumo.
Nessun referendum su una eventuale alleanza con il Pd, l’unico che porterebbe i numeri necessari e per adesso ci dobbiamo affidare ai portavoce che a loro volta riferiscono quanto è scritto nel non statuto fatto apposta perchè le decisioni siano prese da Grillo-Casaleggio  che non sono nemmeno stati eletti come rappresentanti del popolo.
Non bastasse il casino che c’è nella Discordia Italia  in caso di accordo con i partiti Casaleggio lascerebbe il Movimento” Seguito a ruota, ovvimente, da Grillo che lascerebbe, serenamente, la politica.
Geniale, fa da parafulmine e nello stesso tempo mette in atto un ricatto.
Parafulmine perchè attira su di se le, eventuali, colpe. Ricatto alla base del movimento per impedire un’alleanza con il Pd che porti avanti 6/8 punti condivisibili del programma M5S.
Vuole lo sfascio totale.
Chi prenda il ruolo di Scettino, per adesso, non è dato di sapere anche se in pole position sono in due.
nal mio piccolo faccio solo presente che la barca affonda e non c’è nessuno che si preoccupi di chiudere le falle o azionare una pompa di sentina a mano o elettrica.
Anche se elettrica sarebbe meglio.

L’intervento dell’imprenditrice a Servizio Pubblico e la pubblicità subliminale, la Goldman Sachs, l’euro, la lira, le banche ed il populismo. Non una parola contro il capitalismo.


indexTutti sappiamo che Altiero Spinelli l’autore di un  progetto di trattato istitutivo di un’ Unione Europea che fu poi accettato dal parlamento europeo tutto era che un trattato economico ma una Unione Europea federalista di tipo politico federalista ” L’idea era di cercare di convocare una serie di assemblee locali, ciascuna delle quali doveva eleggere persone che sarebbero andate a costituire un organismo che prefigurava un Parlamento federale.”
Tutti sappiamo che l’Unione Europea, nella quale siamo, tutto è fuorchè una unione politica federalista ma un potere finanziario economico capitalista che per adesso ha prodotto solo la moneta unica.
L’economia che prevarica e  sovrasta la politica e tutto ciò è avvenuto con la compiacenza della destra europea.
Se negli Usa, quindi nel mondo, comanda Wall Street in europa comanda la Bce che di fatto è una banca privata.
La Banca Centrale Europea è ufficialmente di proprietà delle Banche Centrali degli Stati che ne fanno parte, quindi dato che le Banche Centrali sono controllate da società private, la stessa BCE è una società privata.
Intendiamoci, Francesca Salvador è libera di pensarla come vuole, con molta giustificata rabbia per il modo in cui è stata ridotta l’Italia, ha chiesto l’uscita del nostro Paese dell’Europa e il ritorno alla lira al posto dell’euro.
Intanto qualcuno avrebbe dovuto spiegare le conseguenze, per noi,  che avrebbe una scelta di questo tipo, magari pagare il pane 20.000 lire al chilo, ma che differenza ci sarebbe se a gestire la politica fossero le banche private italiane rispetto a quelle americane o europee?
Farebbero sempre e comunque gli interessi degli azionisti, degli investitori, della finanza, del 10% di parassiti che hanno nelle loro mani il 50% della ricchezza nazionale.
Secondo me questi ragionamenti sono una conseguenza di oltre vent’anni di demagogia leghista e di tutta la battaglia contro il centralismo di Roma ladrona. Proprio adesso che il mondo diventa sempre più piccolo e l’informazione politica diventa globale creando movimenti di liberazione in ogni parte del globo noi vogliamo rinchiuderci nel nostro cortile.
Se i mobileri del nord est, nel quale sono nato, facessero la loro piccola repubblica e tenessero per se la loro ricchezza mi domando come farebbero a mantenerla se nessuno comprasse i loro mobili. Un ritorno alle gabelle del medio evo?
Si dice che destra e sinistra non esistono più ed è la propaganda subliminale che va per la maggiore da Grillo a Monti che addirittura invoca l’aiuto di Dio che ce ne scampi, ma tutto questo discorso è solamente un elogio della filosofia di destra, un problema tra squali dove il più grosso mangia il più piccolo.
Cosa c’entra la libertà e la democrazia con un discorso del genere?
E’ solamente un discorso economico e di interessi privati, piccoli o grandi che siano, al quale la degradata e cottotta destra italiana ha fatto da culla esaltando l’evasione fiscale, blaterando di liberazione e indipendenza della padania non disdegnando l’esportazione di capitali all’estero o delocalizzando con un solo ed unico scopo, il profitto. Lo sfruttamento dei lavoratori.
Quindi il problema è politico nel senso che finchè la politica sarà succube della finanza parassita , speculatrice e sfruttatrice del proletariato non ci sarà mai una democrazia, un governo del popolo ed è qui che entra in ballo la sinistra quella che pretende che l’economia sia subalterna alla politica e ne debba seguire e rispettare le regole.
La nostra Costituzione dice che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sulla banca d’Italia o la Bce, sul lavoro.
Io credo nell’Europa perchè speravo che la cultura legalitaria del nord Europa, arrivo a dire anche quella di destra, facesse da lavatrice alla cultura inquinata e corrotta del nostro sistema basato sull’evasione, il nero e gli interessi di una politica corrotta e complice di interessi di pochi al punto di essere da sempre un regime, la negazione della Democrazia e della nostra Costituzione.
Invidio il fatto che in Germania o in Inghilterra se un politico spene 1000 euro dello stato per cose private si dimette, è questa cultura che speravo inquinasse l’Italia, invece da noi se uno ruba o delinque lo eleggono subito capogruppo o presidente del Senato.
Niente della nostra carta costituzionale viene rispettato  e basterebbe questo a risolvere tutti i problemi a partire dal fatto che ognuno dovrebbe dare in base a quello che ha.
Non è un problema di euro o di lira è un problema politico e quindi ci vorrebbe più politica e non meno politica, ma ci vorrebbe una politica di sinistra, anche la sinistra tedesca vorrebbe che la politica non sia subalterna ed al servizio della finanza.
I bravi imprenditori che per decenni hanno appoggiato la politica sconsiderata della destra, nazionale ed internazionale, che ci hanno offerto come esempio insuperabile il capitalismo delle multinazionali americane adesso che c’è la crisi scaricano le colpe sull’euro o sulle banche private locali e centrali dopo.  Si sentono schiavi di un potere che essi stessi hanno contribuito a costruire e rendere onnipotente.
Nessuno di quelli contrari all’Europa, all’euro, mette mai in discussione il modello capitalista.
Dice Francesca Salvador: “E’ una questione di volontà politica”. Volontà politica. Per cosa? Per tornare liberi. Padroni a casa nostra. Padroni della nostra moneta. Per strapparla ai banchieri privati che oggi strozzano e, letteralmente, uccidono la nostra economia.
Questo è un discorso di sinistra ma non credo che Francesca se ne renda conto, come altri milioni di italiani che vedono il dito e non guardano alla luna. E’ la sinistra che vuole banche pubbliche al servizio dei cittadini, degli imprenditori, dell’economia di tutti e non di interessi di pochi, in una parola al servizio della democrazia.
Ha ragione Francesca, è una questione di volontà politica, ha solo dimenticato di dire che la volontà politica per cambiare le cose deve essere necessariamente di sinistra altrimenti avremmo una scelta che non sarebbe una scelta.
Tra la Banca D’Italia privata e la Bce Privata, una con la lira e l’altra con l’euro, che differenza ci sarebbe?
Il cambio, in Italia pagheremmo il pane 20.000 lire al chilo, una continua svalutazione della moneta per favorire i profitti e in Europa pagheremmo il pane 10 euro e poca svalutazione controllata, con il risultato che la nostra libertà dalla schiavitù delle banche private europee ci porterebbe in pochi anni ad una svalutazione del 60% per salvaguardare i profitti dei soliti privati.
Resterà da scoprire quanto ci faranno pagare il petrolio le multinazionali, se 100 dollari al barile o 200.000 lire che in pochi mesi potrebbero diventare 300.000.
Il problema è il capitalismo, la politica che deve regolarlo e condizionarlo, altrimenti smettiamola di parlare di libertà e democrazia.  Rassegniamoci a vivere, in eterno, nel regime economico finanziario speculatore e parassita, altro che destra e sinistra non esistono più.
Milioni e milioni di persone sono di sinistra, se vanno avanti di questo passo nel credere alla propaganda del regime populista capitalistico saranno loro a determinare la fine della sinistra ma non saranno andati oltre, come dicono i grillini che si dichiarano oltre la destra e la sinistra, antifascisti ma aperti. “Ho detto solo che non siamo ideologici. Entra chi non è iscritto a un partito e chi ne accetta i principi”
Non
saranno oltre ma dentro un regime di destra voluto e cresciuto nella destra mondiale, perchè niente ha a che vedere con la Democrazia: Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Non è la sovranità della lira che ci manca è che siamo sudditi delle banche private, guarda caso quel privato che piace tanto alla destra, alla lega ed a tutti i movimenti che non mettono mai in discussione il capitalismo.
Io la vedo così. Non sono un pennivendolo e scrivo schiavo della mia mente, dei miei ideali.

Consumi a picco, mai così male dal dopoguerra. Con una crisi del genere come mai non succede niente? Ci salva il nero, non tutti ovviamente, ma parecchi.


indexPiccole formichine, alcune provviste di ville inimmaginabili, si muovono in continuazione da Bolzano a Lampedusa senza l’ombra di una ricevuta e se la miseria di certe zone giustifica la piccola evasione da sopravvivenza non  è giustificabile per la ricca Lombardia o le multinazionali del pomodoro.
Ieri sono stato in valle, in montagna, il mercato immobiliare è fermo, i negozi in crisi, le fabbriche di mobili pure ma, fortunatamente quasi tutti hanno l’orto e magari qualche gallina. Non solo questo ovviamente.
Elettricisti, idraulici, muratori sono in cassa integrazione nelle grandi aziende del settore, per il momento non mi riferisco a piccoli artigiani, ma lavorano in nero per la manutenzione, spesso nella stessa azienda, che si fa senza ricevuta, brevi mano.
Quindi la crisi che morde le grandi città dove la gente non ha i soldi per l’affitto  il mutuo
o per fare la spesa non tocca le oasi dei piccoli paesini dove da sempre l’economia è esente da ricevuta.
Hai bisogno di una scala di legno? Prendiamo il disegno da internet e te la faccio, invece di costarti 2000 euro ne costa 1200 ma entrambi chiudiamo gli occhi e li capisco.
Il problema sorge quando per un impianto idraulico, elettrico o del gas ci vuole una certificazione e lì, dato che è alal luce del sole, i costi aumentano una tantum perchè tanto la manutenzione o le riparazioni eventuali saranno in nero.
Così capita che un idraulico, e non solo lui, abbia una villa che un attore di Hollywood se la sogna e dato che non sono più isolati dal resto del mondo grazie a internet è pure ecosostenibile ai massimi livelli.
Intendiamoci bene, se una villa del genere a MIlano vale 2 milioni, a Montecarlo 6, a New York 10 ciò non significa che in valle valga 200 mila euro, la roba buona costa anche lì anche se i costi sono inferiori.
Ma il fisco non sa come fare si inventa il Redditest ma brancola nel buio. Ora che i soldi, i gioielli, l’oro sia al buio dei caveau  è fuori discussione, spesso sono all’estero, tra poco credo li metteranno sotto le piastrelle o il parquet come succedeva una volta, non è una novità ma un elettricista, un idraulico, un muratore, che ha un Suv, una villa hollywodiana non la puoi fare se fatturi poche decine di migliaia di euro all’anno, se hai dei dipendenti che guadagnano più di te e nemmeno se sei ricorso al fai da te perchè solo il cemento, i mattoni, il parquet, gli elettrodomestici, le ceramiche  e quant’altro è stato usato per costruirla vale molto di più di quanto denunci al fisco.
Non tutti vincono al superenalotto una volta all’anno, non tutti ereditano immobili da parenti defunti, spesso si ereditano dei problemi e devi stare molto attento ad accettare l’eredità potresti avre solo rogne o trovarti un’Imua da pagare che non è alla tua portata.
Come le vedove delle quali parlavano ieri sera a Ballarò.
A Milano ci si mimetizza più facilmente, rispetto agli abitanti del tuo quartiere, puoi avere un appartamento da 450 mq senza che nessuno se ne renda conto se non nel condominio, specialmente se magari non paghi pure le spese, ti inventi ogni storia possibile per contestare ed essere in polemica continua, ma un suv da 100.000 euro, una villa di 400 mq a due piani non la puoi portare in banca e metterla nel caveau senza che nessuno ne sappia niente.
Poi ti spieghi come mai nonostante la situazione non scoppia la rivoluzione.
La crisi tocca la  minoranza impotente, il resto se la cava in un modo o nell’altro.
Molti ne scrivono sui giornali, altri ne dissertano in televisione, alcuni esprimono solidarietà ma tutti cercano di non cacciare una lira.
fanno la morale alla politica, al governo, agli operai ma nessuno racconta le cose come sono, da decenni.
L’Italia non sta in piedi per la Fiat o le multinazionali, l’Italia si regge sul nero e quando fallirà a morire di fame saranno solo i proletari, quelli che a Milano per sopravvivere necessitato di 80 euro al giorno e nei paesini ci riescono con 30, 40.
Tutto il resto è nero, invisibile come i grandi patrimoni del 10% di italiani che pèosseggono il 50% della ricchezza mazionale.
Intendiamoci, quelli che fanno parte del 90% di italiani che versano l’87% delle tasse allo stato, alludo a pensionati, lavoratori e piccoli imprenditori, io li giustifico se pagano l’idraulico in nero. Fanno bene.
Quando risulterà al fisco che il 10% di italiani che posseggono il 50% della ricchezza nazionale versano il 50% di imposte allo stato allora mi metterò a controllare il mio salumiere, il mio barbiere, il mio calzolaio, il mio idraulico che mi fa un lavoro in nero per sopravvivere lui e fare risparmiare me.
Finchè chi possiede il 50% della ricchezza nazionale versa il 13% delle imposte totali io sarò un fiancheggiatore del piccolo evasore, anzi sarò un piccolo evasore anch’io.
E’ un ragionamento eticamente orrendo ma ha una sua logica, la sopravvivenza. Sequestrino tutti i loro beni, mobili ed immobili, a chi ruba dal mattino alla sera, manager, politici, grandi evasori abituali con schiere di commercialisti, subito dopo io chiederò la ricevuta al mio barbiere. Che è messo peggio di me.
Con la riforma delle pensioni hanno aaumentato i nuovi poveri, che lo erano già. Nella foto ne vediamo uno che fa la spesa e poi ci meravigliamo che calano i consumi, siamo in piena guerra non è ancora il dopoguerra.

Consumi a picco nel 2012,
mai così male dal dopoguerra

   

Monti e la serpe in casa, anche se Bersani taglia le ali estreme, Cgil, Fassina, Vendola, Landini, ci salverà il compagno Bagnasco. Dalla bandiera rossa al cappellino rosso.


imagesPer il presidente della Cei fra le priorità c’è quella di salvaguardare servizi e lavoro, oltre al taglio delle tasse. Se non fosse per il fatto che gli articoli sui giornali c’era la foto del compagno Bagnasco avrei pensato che si trattava di un discorso di Landini, il pericoloso estremista che ha messo paura a Marchionne ed al governo Monti.
Mi ero appena svegliato e non avevo colto le sfumature diverse dell’intervento del compagno Bagnasco più sfumate e da interpretare, come si usa da sempre in vaticano, Landini è più diretto, non è in fine diplomatico.
Purtroppo il compagno Bagnasco è solo, per adesso, nel portare avanti una battaglia che è pure la nostra meno tasse, servizi e lavoro.
Secondo me è dovuto al fatto che mentre il compagno Bagnasco ha lasciato il breviario e legge Marx il resto della Cei legge ancora l’Osservatore Romano.
Sono stato preso da un impeto di euforia finalmente i cardinali ed i vescovi riprendono con vigore la parola di Cristo, abbinandola a quella di Marx, realizzando così un progetto epocale che unsce le due filosofie abbandonando la carità ed affidandosi alla solidarietà.
C’è una bella differenza perchè la carità lascia le cose come sono, per fare un esempio semplice se hai sete ti da da bere, la solidarietà invece le cose le cambia in modo definitivo se hai sete ti insegna a trovare l’acqua e come si fa un pozzo e quindi ti rende indipendente.
La carità ti tiene sotto controllo, è lei che apre e chiude il rubinetto, la solidarietà ti rende un uomo libero attraverso il sapere da trasmettere a tutti.
Bevuto il caffè, accesa la sigaretta, mi sono svegliato del tutto ed il mio entusiasmo si è liquefatto. Ero già pronto a scrivere un peana per il compagno Bagnasco che, lasciata la bandiera rossa della rivoluzione , indossando però il cappellino rosso, si è infiltrato nella curia come aveva fatto Pasolini infiltrandosi nel giornali borghesi per seminare gli ideali della sinistra e destabilizzare la borghesia degli anni 60/70 dall’interno.
Il discorso del Card. Bagnasco, gli ho tolto immediatmente l’appellativo di compagno, è il solito doppio gioco della chiesa che predica bene ma razzola male. Infatti ha parlato di servizi, lavoro, riduzione delle tasse ma non ha parlato di scuola privata, Imu ed ospedali in mano a confraternite cattoliche che sfuggono alle tasse in quanto luoghi di culto, hanno tutti una cappella come un pene qualsiasi.
Quando ero ragazzino come tutti i maschietti avevo il culto del pene, se era grosso, quanto doveva essere grosso e tutte quelle cose lì che le femmine ribaltano sulle tette. Girava una battuta blasfema e cioè che il più grosso pene del mondo l’avesse Gesù in quanto lui era in paradiso ma aveva la cappella a Roma.
Insomma, prima hanno dato l’appoggio esplicito a Monti, poi hanno preparato la campagna per i gonzi che invita il nuovo governo, ovviamente di Monti, che invita ad abbassare le tasse, salvare il lavoro ed i servizi come l’welfare.
Per la sanità e la scuola ci penserà la chiesa cattolica con i finanziamenti di Stato. Nostri, lo Stato siamo noi, come sempre.
“Vi sono servizi – ha aggiunto  – che da sempre sono deputati in modo particolare alle Province”. Il cardinale ha anche parlato di “utilizzo migliore delle risorse a tutti i livelli, in tutti i modi e in tutte le forme”, perché le “le risorse sono quello che sono”. Per il presidente della Cei fra le priorità c’è quella di salvaguardare servizi e lavoro. Il migliore utilizzo delle risorse deve essere infatti “la via attraverso cui si possa arrivare a delle soluzioni che tengano insieme i servizi assolutamente necessari, le persone che lavorano e le articolazioni dello Stato e della società”. “Sono tre valori che devono essere tenuti insieme nel modo più
virtuoso possibile”.
Subito dopo è partita la campaagna elettorale di Radio Vaticana, riprendendo la stessa litania:
Le grandi questioni sociali sono al centro anche dell’appello rivolto dalle frequenze di Radio Vaticana da monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio giustizia e pace. “I partiti – ha detto Toso – se credono in un riformismo pieno e rispettoso delle persone, devono comprendere nei loro programmi e nelle loro agende, alcuni principi di fondo quali il diritto al lavoro, la tutela dello Stato sociale e democratico contrastando la sua erosione, i tentativi di abbatterlo e la crescita delle diseguaglianze”.
E’ vero che nel clero ci sono molti cappellini rossi, cardinali che vestono di rosso, ma non dobbiamo mai dimenticare che la stragrande maggioranza di loro veste ancora in nero.
Non una parola sulle banche sia da parte di Monti che da parte del Card. Bagnasco. Monti sappiamo il perchè, la sua fedeltà non conosce tentennamenti, mi aspettavo qualcosa dal Card. Bagnasco, pare che abbiano qualche problema con i bancomat per via dell’antiriciclaggio. Come tutti sappiamo le banca vaticana accetta soldi da tutti, dalla Banda della Magliana alla mafia, lo Ior ama le sue pecorelle senza distinzioni, più ancora di Gesù che scacciò i mercanti dal tempio, loro amano i mercati, i mercanti ed anche i loro servitori come Monti.
A questo punto devo raccontare una parabola, laica, anch’io.
Una volta si presentò da me una signora, era il 31 luglio e voleva fare il tagliando alla macchina per andare in ferie.
Mi spiace Signora, le dissi, ma questa sera chiudiamo e siamo pieni non riesco a farle il tagliando, avrebbe dovuto prenotarlo prima.
E’ colpa di mio marito che si sveglia sempre tardi, disse la Signora con tono leggermente sarcastico.
Invece sarebbe meglio che si svegliasse prima e si alzasse tardi, risposi con tono ammiccante.
La signora, che era dotata di acume e di spirito,  capì al volo e scoppiò in una sonora risata.
E’ la stessa cosa che devo fare io al mattino, prima svegliarmi e poi leggere le stronzate di Bagnasco, così non lo scambio più per un compagno ma per quello che è.
Un capo della curia, un grande predicatore. Fine propagandista.
Questo l’ho trovato nel web, lo metto sulla destra. 73357_4090098216045_1196795864_s

Se questo ventennio fosse passato invano potremmo correre il rischio di avere come premier Borghezio. La rinuncia è un’offerta alla lega ed io mi sono riletto il Che.


MARONI A CAV,POLTRONE? NO,CONDIZIONI LEGA O AMICI COME PRIMANon è dai raduni di fine anno con panettone e spumante che si può valutare lo stato di un partito ed anche se Maroni ha invaso you tube con i suoi spot sulla Lombardia non è detto che la lega sia in salute, potrebbe darsi che i due leader facciano un passo indietro, quelli nella foto, e rispunti Borghezio.
Se poi per la valutazione si prendono in considerazione le sparate di Salvini mi sa che siamo al livello dei bus per immigrati, nessuno li ha visti.
Ovvio che il collante della destra siano le poltrone di Lombardia, Veneto e Piemonte ma i finti follower su Twitter non votano, costano meno di Scilipoti ma non sono in parlamento. La maggior parte di essi sono extracomunitari e non credo che la lega apprezzi.
Ci sono più liste che elettori e gli unici che parlano di lavoro, di equità, di sviluppo, sono il Pd, Sel e l’Idv. Certo c’è chi lo fa strumentalmente e per fini elettorali e chi lo fa per progetto, sta a noi identificare il latte fresco da quello in scadenza.
Certamente non è credibile Monti che dopo averci ridotti in fin di vita ci propone il brodino: crescita e meno tasse, peccato che nel frattempo proprio lui abbia aumentato a dismisura quelle dirette e le indirette, tra taglio delle pensioni e gli aumenti delle tariffe ci vorrà un decennio per recuperare. Molti pensionati, per questioni anagrafiche, non faranno in tempo anche se ovviamente me lo auguro.
Di sicuro c’è solo una cosa il capitale sta bene, molto bene. Gli investitori guadagnano ed i ricchi sono sempre più ricchi.
E’ vero che lo spread è diminuito, dicono che il risparmio per lo Stato sarà di 50 miliardi di euro, ma le famiglie in difficoltà non se ne sono accorte e temo non se ne accorgeranno nemmeno in futuro. Un modo per specularci sopra lo troveranno sicuramente.
Monti una cosa giusta dal suo punto di vista l’ha detta e, guarda caso, è la stessa che dicono i grillini: destra e sinistra sono distinzioni superate sono le parole di Monti. Grillo lo dice a modo suo, più ficcante, destra e sinistra sono morte, è politica vecchia sostituendo gli interessi della destra e gli ideali della sinistra con quelli di Casaleggio.
Entrambi dimenticano di affermare quello che noi sappiamo dal 1989 con la caduta del muro di Berlino e cioè che nel mondo domina una sola filosofia che di politico, di ideale, non ha niente ma che porta tanto profitto, nuovi poveri, sfruttamento e che i ricchi sono sempre più ricchi ed i manager alla Marchionne trovano ammiratori pure nel centrosinistra che, purtroppo, non è nemmeno socialdemocratico.
I socialdemocratici, i socialisti tedeschi rispetto al nostro centrosinistra sono dei marxisti estremisti.
Eppure anche per le banche, gli investitori, Monti, Grillo, Casini e compagnia un problema c’è ed è questo.
Mancano i leader di livello, anche se io sono ottimista perchè vedo in giro molti giovani di qualità e con ideali giusti che si stanno facendo spazio, ma i proletari, i comunisti, i sinceri democratici ci sono eccome ed il web ne è pieno.
Il capitalismo avrà anche cercato in tutti i modi con la sua propaganda di convincere i giovani che gli ideali sono morti. Fraternità, uguaglianza e legalità sono morte , il sol dell’avvenire pure, la democrazia ed i diritti non ne parliamo, ma se  questi ideali li sostituisci con quelli del capitale: profitto, flessibilità, precariato, turni massacranti e perdita dei diritti. Tagli alla sanità ed alla scuola pubblica, che tagliano fuori milioni di persone da diritti fondamentali sanciti dalla costituzione, è solo questione di tempo, anche chi è nato e cresciuto nel e con il mito del capitalismo se ne renderà conto che non sarà la pensione  o la sanità  privata a migliorare la qualità della vita della massa popolare.
Non hanno ancora inventato, potrei dire che il capitalismo nella sua infinita bontà, non ci ha ancora regalato una class action che consenta alla massa proletaria di veder garantiti i diritti dei lavoratori, delle persone.  Alludo a diritti che sono a 360° che vanno dal lavoro alla salute, dalla casa al diritto di farsi una famiglia come gli pare, che toccano l’intima libertà individuale che una democrazia dovrebbe garantire.
Occhio però che nei momenti di grande cambiamento il pericolo è sempre il populismo, fare di tutta l’erba un fascio, perdere di vista il vero obiettivo che deve rimanere la liberazione degli oppressi di qualsiasi tipo, qualunquismo e populismo portano sempre all’uomo forte, ad un uomo solo al comando e nessuno come noi italiani ne conosce le conseguenze, anche se la maggioranza è stata così stupida da non accontentarsi del duce, ha voluto provare anche Berlusconi. La P2.
E’ vero che le piccole cose sono importanti ma non dobbiamo puntare i nostri sforzi e lo sguardo solo su queste, scorporare il problema Fiat da quello del Sulcis e di tutte le altre situazioni di crisi serve solo ad indebolire il movimento e la democrazia, alla fine ci sarà solo un si salvi chi può. Se non saremo uniti non arriveremo a niente, il problema del capitalismo è globale, la Cina insegna.
Sembra assurdo quello che scriverò adesso ma devo. La grandezza di Che Guevara non è stata nel rivoluzionario in se ma nei motivi che l’hanno reso rivoluzionario, attuali oggi più che mai, e sono descritti con poche parole nella lettera che ha scritto alle sue figlie.

Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto: Se un giorno doveste leggere questa lettera, sarà perché non sarò più fra di voi.
Non vi ricorderete quasi più di me e i più piccoli mi avranno dimenticato.
Vostro padre è stato un uomo che ha agito secondo il suo pensiero, e che è stato sicuramente fedele alle sue convinzioni.
Crescete come bravi rivoluzionari.
Studiate molto per poter padroneggiare la tecnica, che permette di dominare la natura. Ricordatevi che è la Rivoluzione a essere importante e che ciascuno di noi, preso isolatamente, non valle nulla.
Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la più bella qualità di un rivoluzionario.
Bambini miei, spero di vedervi ancora. Un grande e forte bacio da
Papà

Soprattutto, nel più profondo di voi stessi, siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. E’ la più bella qualità di un rivoluzionario.

Per inciso le ingiustizie con la globalizzazione del capitalismo sono aumentate, i ricchi sono sempre più ricchi e liberi ed i poveri sono sempre più poveri e oppressi. Tanto più che oggi abbiamo pure il capitalismo comunista, uno solo non ne bastava.
Ci si indigna di più per un cinese che prende pochi dollari al giorno che per i nostri precari o disoccupati, solo che il cinese riesce a vivere i nostri no. Leggere la cronaca per capire cosa intendo dire.
E’ inutile indignarsi per l’ennesimo femminicidio, per l’ennesimo stupro in India, stupirsi per l’infibulazione e poi tornare a casa e picchiare la moglie, la compagna, la fidanzata, la sorella perchè noi abbiamo deciso che ha sbagliato o che non può decidere da sola con chi stare e come starci.
In tutto questo proliferare di liste, ognuna con le sue ragioni, vedo solo un gran polverone che il sistema di potere genera automaticamente affinchè non cambi niente. Proviamo a prendere in considerazione due cose fondamentali, lavoro ed equità, e votiamo per queste. Poi, potremmo fare le pulizie di fino.
Ognuno di noi provi a chiedersi come si sente, al di là delle frasi di Monti o Grillo, io mi sento di destra o mi sento di sinistra?
Oppure sono il figlio unico del capitalismo, senza sorelle, fratelli. Cresciuto nello strangolamento finanziario e quindi incapace di ragionare perchè manca l’ossigeno.

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