Tutti in fuga dallo sciopero, c’è il mutuo, l’asilo privato del bimbo da pagare. L’ultimo modello di iphone da comprare.


8066514267_11a65d9a74_zNegli anni 70/80 facevo sciopero con moglie e figlio a carico. Più di una volta l’amico e collega Gino mi ha prestato i soldi che mancavano a pagare l’affitto. Fortunatamente le nostre scadenze erano diverse ed io potevo aiutare lui, eravamo un piccolo banco di mutuo soccorso.
Siamo sopravvissuti e adesso, dopo avere sputato sangue, mi tocca leggere o sentire che la rovina dei giovani sono “i privilegi delle generazioni passate” in poche parole le pensioni dei padri e dei nonni.
Salvo eccezioni dovute al clientelismo della politica, in particolare della Dc, del Psdi e dei loro fiancheggiatori che hanno elargito baby pensioni, regalato decenni di contributi a chi non ha mai versato un cazzo, gli altri hanno versato contributi per 35 anni ed oltre.
Personalmente per 43 anni, ho ancora le buste paga con tutta la trafila da Magazziniere a Quadro. Buon stipendio e trattenute che politici, Agnelli, pregiudicati vari, borghesia illuminata e parassiti vari non si sono mai sognati di pagare.
Il nostro problema non è dovuto alle pensioni che abbiamo conquistato e che ci siamo pagati, questa è una bufala messa in giro dalla politica e dal sistema capitalistico finanziario parassita per mettere in conflitto le generazioni, tra l’altro la mia generazione fa welfare con la pensione, l’welfare che lo Stato non fa e che costringe migliaia di giovani, e non, ad emigrare.
Divago, torniamo allo sciopero.
Oggi non si fa sciopero perchè abbiamo il mutuo, si vuole mandare i bambini all’asili privato perchè in quello pubblico ci sono troppi stranieri. La stessa cosa avviene con le altre scuole, elementari ed oltre.
Non si fa sciopero perchè è in uscita l’ultimo modello di iphone, ipod, l’auto di moda, la giacca firmata e le ferie a rate.
Ho le rate delle ferie da pagare, non posso fare sciopero…
Dicono di non avere un futuro, di non vedere un futuro, ma cosa fanno per garantirsi il futuro oltre a sputare addosso a chi il futuro, si fa per dire perchè si tratta dell’ultimo viale della vita, se l’è conquistato con dure lotte e versano decenni di contributi?
Soldi per i lavoratori non ce ne sono mai stati, nè prima nè adesso e non ci saranno mai se non andremo a prenderceli con leggi socialiste che mettano al centro della vita l’uomo e non la rendita parassitaria.
Per le guerre, le missioni, i soldi ci saranno sempre percè per loro non si tratta di difendere esseri umani ma investimenti, capitali, risorse da sfruttare e da rivendere al popolino.
Contro i “privilegi delle vecchie generazioni” si distinguono in modo particolare i grillini, quando parlano di pensioni hanno la bava alla bocca come gli americani quando si tratta di partire in missione per difendere il petrolio o l’uranio.
Sono i figli del berlusconismo. Il pregiudicato è sceso in politica con 7.000 miliardi di lire di debiti ed un piede in galera e pochi anni dopo è diventato uno degli uomini, pregiudicati, più ricchi al mondo.
Domandatevi se è sceso in campo per amore della “mia Italia” come ha detto lui a suo tempo o per amore delle sue aziende.
Adesso persino la figlia ci si mette a fare la morale, una che è a capo di un’azienda acquisita con la truffa e la corruzione.
Il pregiudicato rappresenta la parte peggiore del sistema capitalistico finanziario parassita, quella che evade le tasse e che corrompe tutto e tutti, corrode tutto al punto di avere bacato i cervelli dei nostri giovani che non avendo le palle dei nonni si sentono persi.
Se non capiranno di essere asserviti o cultori di un sistema inquo ed ingiusto saranno vittime dei propi errori e della propria ignavia.
Accecati dal consumo e dalla omologazione consumistica riusciranno a sopravvirere solo se i loro nonni lasceranno abbastanza per coprire loro le spalle. Ancora una volta saranno parassiti delle lotte dei loro avi, dei sacrifici dei loro avi, dei risparmi dei loro avi.
Quelli che, secondo loro, gli hanno rubato il futuro.
Il capitalismo ha bisogno di corruzione e malavita per prosperare, ha bisogno di sfruttare ed impoverire intere generazioni per ingrassare sempre di più.
Vi sembra un Paese normale l’Italia? Un Paese dove il 10% delle famiglie, sempre quelle della vecchia borghesia nobile e parassita di 200 anni fa ed oltre insime ai nuovi arricchiti ladri ed evasori possiede il 50% della ricchezza nazionale?
Rispondete a questa domanda e capirete che fra i vostri problemi, il vostro futuro, noi non ci siamo.
Noi siamo quelli che vi aiutano a risolvere i problemi che non siete in grado di affrontare.
Quando capirete che l’unica strada per una società giusta, tra uguali in senso di diritti e doveri è quella di scendere in piazza a lottare per i vostri diritti e quelli dei vostri figli.
Il capitalismo finanziario parassita, prima, sfruttava i lavoratori nelle loro botteghe, nelle fabbriche, adesso le chiudono tutte ed investono in Titoli di Stato. Non hanno problemi con sindacato, lavoratori, dirigenti, manutenzioni. Non sono costretti a produrre prodotti migliori per stare nella concorrenza ma fanno milioni a palate con i Titoli di Stato.
Basta un computer ed un ragioniere e la loro ricchezza si moltiplia ogni anno di più.  A garantire i loro investimenti ci pensano i vari governi di turno massacrando i popolino con il debito di Stato e le varie finanziarie.
Non devono nemmeno andare in azienda ogni 15 giorni… Incassano direttamente in banca.
L’unica strada per la salvezza è questa: prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello

scendete giù in piazza e affossate il sistema.

Basterebbe un po’ di interesse da parte vostra per la nostra Costituzione, che non conoscete. Lì c’è scritto già tutto.
Farla rispettare sarebbe già un passo in avanti oltre la salvezza. Cercatela con il vostro ipod almeno vi sarà stato utile in qualcosa.

Tutti in fuga dallo sciopero, c’è il mutuo, l’asilo privato del bimbo da pagare. L’ultimo modello di iphone da comprare.


8066514267_11a65d9a74_zNegli anni 70/80 facevo sciopero con moglie e figlio a carico. Più di una volta l’amico e collega Gino mi ha prestato i soldi che mancavano a pagare l’affitto. Fortunatamente le nostre scadenze erano diverse ed io potevo aiutare lui, eravamo un piccolo banco di mutuo soccorso.
Siamo sopravvissuti e adesso, dopo avere sputato sangue, mi tocca leggere o sentire che la rovina dei giovani sono “i privilegi delle generazioni passate” in poche parole le pensioni dei padri e dei nonni.
Salvo eccezioni dovute al clientelismo della politica, in particolare della Dc, del Psdi e dei loro fiancheggiatori che hanno elargito baby pensioni, regalato decenni di contributi a chi non ha mai versato un cazzo, gli altri hanno versato contributi per 35 anni ed oltre.
Personalmente per 43 anni, ho ancora le buste paga con tutta la trafila da Magazziniere a Quadro. Buon stipendio e trattenute che politici, Agnelli, pregiudicati vari, borghesia illuminata e parassiti vari non si sono mai sognati di pagare.
Il nostro problema non è dovuto alle pensioni che abbiamo conquistato e che ci siamo pagati, questa è una bufala messa in giro dalla politica e dal sistema capitalistico finanziario parassita per mettere in conflitto le generazioni, tra l’altro la mia generazione fa welfare con la pensione, l’welfare che lo Stato non fa e che costringe migliaia di giovani, e non, ad emigrare.
Divago, torniamo allo sciopero.
Oggi non si fa sciopero perchè abbiamo il mutuo, si vuole mandare i bambini all’asili privato perchè in quello pubblico ci sono troppi stranieri. La stessa cosa avviene con le altre scuole, elementari ed oltre.
Non si fa sciopero perchè è in uscita l’ultimo modello di iphone, ipod, l’auto di moda, la giacca firmata e le ferie a rate.
Ho le rate delle ferie da pagare, non posso fare sciopero…
Dicono di non avere un futuro, di non vedere un futuro, ma cosa fanno per garantirsi il futuro oltre a sputare addosso a chi il futuro, si fa per dire perchè si tratta dell’ultimo viale della vita, se l’è conquistato con dure lotte e versano decenni di contributi?
Soldi per i lavoratori non ce ne sono mai stati, nè prima nè adesso e non ci saranno mai se non andremo a prenderceli con leggi socialiste che mettano al centro della vita l’uomo e non la rendita parassitaria.
Per le guerre, le missioni, i soldi ci saranno sempre percè per loro non si tratta di difendere esseri umani ma investimenti, capitali, risorse da sfruttare e da rivendere al popolino.
Contro i “privilegi delle vecchie generazioni” si distinguono in modo particolare i grillini, quando parlano di pensioni hanno la bava alla bocca come gli americani quando si tratta di partire in missione per difendere il petrolio o l’uranio.
Sono i figli del berlusconismo. Il pregiudicato è sceso in politica con 7.000 miliardi di lire di debiti ed un piede in galera e pochi anni dopo è diventato uno degli uomini, pregiudicati, più ricchi al mondo.
Domandatevi se è sceso in campo per amore della “mia Italia” come ha detto lui a suo tempo o per amore delle sue aziende.
Adesso persino la figlia ci si mette a fare la morale, una che è a capo di un’azienda acquisita con la truffa e la corruzione.
Il pregiudicato rappresenta la parte peggiore del sistema capitalistico finanziario parassita, quella che evade le tasse e che corrompe tutto e tutti, corrode tutto al punto di avere bacato i cervelli dei nostri giovani che non avendo le palle dei nonni si sentono persi.
Se non capiranno di essere asserviti o cultori di un sistema inquo ed ingiusto saranno vittime dei propi errori e della propria ignavia.
Accecati dal consumo e dalla omologazione consumistica riusciranno a sopravvirere solo se i loro nonni lasceranno abbastanza per coprire loro le spalle. Ancora una volta saranno parassiti delle lotte dei loro avi, dei sacrifici dei loro avi, dei risparmi dei loro avi.
Quelli che, secondo loro, gli hanno rubato il futuro.
Il capitalismo ha bisogno di corruzione e malavita per prosperare, ha bisogno di sfruttare ed impoverire intere generazioni per ingrassare sempre di più.
Vi sembra un Paese normale l’Italia? Un Paese dove il 10% delle famiglie, sempre quelle della vecchia borghesia nobile e parassita di 200 anni fa ed oltre insime ai nuovi arricchiti ladri ed evasori possiede il 50% della ricchezza nazionale?
Rispondete a questa domanda e capirete che fra i vostri problemi, il vostro futuro, noi non ci siamo.
Noi siamo quelli che vi aiutano a risolvere i problemi che non siete in grado di affrontare.
Quando capirete che l’unica strada per una società giusta, tra uguali in senso di diritti e doveri è quella di scendere in piazza a lottare per i vostri diritti e quelli dei vostri figli.
Il capitalismo finanziario parassita, prima, sfruttava i lavoratori nelle loro botteghe, nelle fabbriche, adesso le chiudono tutte ed investono in Titoli di Stato. Non hanno problemi con sindacato, lavoratori, dirigenti, manutenzioni. Non sono costretti a produrre prodotti migliori per stare nella concorrenza ma fanno milioni a palate con i Titoli di Stato.
Basta un computer ed un ragioniere e la loro ricchezza si moltiplia ogni anno di più.  A garantire i loro investimenti ci pensano i vari governi di turno massacrando i popolino con il debito di Stato e le varie finanziarie.
Non devono nemmeno andare in azienda ogni 15 giorni… Incassano direttamente in banca.
L’unica strada per la salvezza è questa: prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello

scendete giù in piazza e affossate il sistema.

Basterebbe un po’ di interesse da parte vostra per la nostra Costituzione, che non conoscete. Lì c’è scritto già tutto.
Farla rispettare sarebbe già un passo in avanti oltre la salvezza. Cercatela con il vostro ipod almeno vi sarà stato utile in qualcosa.

La notizia che in Italia c’è un regime anticostituzionale è passata in secondo piano, non se la fila nessuno. E pensare che la fonte è certa, è il capitalismo che lo dice.


C_4_articolo_2023447_upiImageppIl 27 gennaio è uscita la notizia, su tutti i giornali, data da Bankitalia: Il 10% degli italiani possiede il 50% della ricchezza nazionale.
Ce lo dice il capitalismo stesso, la banca D’Italia, che noi viviamo in un regime anticostituzionale perchè i nostri Padri Costituenti, di tutti i partiti,  hanno inserito l’art. 53 nella Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ora, prendo atto che il comunismo è sconfitto, il socialismo pure ma mai come oggi avremmo bisogno di comunismo o di un socialismo che non sia socialdemocratico, invaso dal capitalismo.
Se tanto mi da tanto in base alla nostra Costituzione il suddetto 10% di nostri connazionali dovrebbero versare il 50% di tutte le imposte statali, regionali, comunali esistenti nel nostro Paese.
Per i leghisti, che sono un po’ tardi, il 50% dell’ Imu, Tares, Tarsi e tutte le diavolerie che lo Stato impone per garantirci dei servizi che non è un grado di garantire.
Mentre risulta, perchè ci sono le carte che parlano, che l’87% delle imposte viene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Mentre noi stiamo discutendo dei vari problemi individualmente e quindi lasciamo a se stessi tutti i più deboli in balia del destino baro e crudele, si continua a vivere in un Paese dominato da un regime economico anticostituzionale che non ha niente di democratico.
Ci sono parlamentari eletti che non sanno nemmeno che la nostra è una Repubblica parlamentare e si rivolge al Capo dello Stato dandogli del boia come se fosse un re o una repubblica presidenziale.

La repubblica parlamentare è un sistema politico o forma di governo, appartenente alla forme di democrazia rappresentativa, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è demandata, tipicamente tramite elezioni politiche, al parlamento e ai suoi membri che in quanto tale elegge con modalità differenti sia il governo che il presidente. Tuttavia vi sono repubbliche parlamentari in cui il presidente è eletto direttamente a suffragio universale.

Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell’unità nazionale, perciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni.

Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia: in questo modo esso ha perennemente il controllo sull’agire dell’esecutivo con possibilità di revocarlo e nominarne un altro.

Il giudizio sull’operato di una certa maggioranza parlamentare e del suo governo viene quindi espresso dai cittadini solo tramite il rinnovo dell’assemblea legislativa, diversamente da quanto avviene nelle repubbliche presidenziali.

Tale forma di governo è quella attualmente dominante in Europa.
Se qualcuno ha qualcosa da ridire in merito alla politica delle istituzioni si deve rivolgere alle istituzioni stesse, ai suoi colleghi di Parlamento.
In mezzo a questo polverone inutile destinato solo ad alimentare un populismo d’assalto che invece di portare democrazia porterà alla guerra civile tra poveri, senza liberarne alcuno, l’unica battaglia che gli italiani dovrebbero fare, possibilmente insieme ai parlamentari onesti, sarebbe quella di ripristinare la Democrazia e la Costituzione in questo paese dominato dalla finanza parassita che è la forza del capitalismo mondiale che opprime i popoli.
La colpa, ancora una volta, è la nostra che assistiamo indifferenti allo sfascio istituzionale e democratico nonostante sia il capitale stesso a darci la notizia che siamo in un regime.
Mussolini non ha mai ammesso di avere imposto la dittatura il Capitalismo ce lo comunica cosciente del fatto che la maggioranza di noi non se ne rende nemmeno conto.

Bankitalia: “Il 10% degli italiani
ha la metà della ricchezza del Paese”

Questa è la notizia che avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione, il resto sono chiacchiere.
I dati sulla ricchezza nazionale venivano studiati dal Pci e ci si organizzava per difender l’art. 53 della Costituzione ed è per questo che l’Europa e gli Usa hanno impedito che il Pci andasse al governo, era solo una questione di soldi e di potere non di Democrazia.
Oggi il sistema capitalistico finanziario e parassita è accettato da tutti, in primis la massa del popolino che si compra l’auto a rate, ed il capitalista non si occupa più di fabbriche, produzione. Non crea posti di lavoro ma investe in debiti di Stato che i cittadini sono costretti a pagare dal sistema politico complice e responsabile della mancanza di equità progressiva.
Se non risolveremo questo problema non saremo mai liberi in un Paese libero e democratico.
IL documento della Banca d’Italia è un documento ufficiale, non ce l’ha detto Mao, Stalin, Chavez, Che Guevara ecc.ecc.
Ce l’hanno detto loro e si scompiscierando dalle risate.
Una risata ci seppellirà, la loro.

E’ del 10 ottobre 2007, sono cambiati i governi ma la mia domanda è rimasta senza risposta: La recessione è una montagna che dobbiamo scalare tutti, chi più chi meno, perchè dobbiamo portarci lo zaino del vaticano?


reuters60616620804111506_bigLa recessione la dobbiamo affrontare tutti, forse, privilegiati o non, ma perche’ ci dobbiamo portare sul groppone il Vaticano?
Perche’ dobbiamo pagare i maestri di religione, i preti, lasciare che non paghino l’ici, e la truffa dell’ 8 x 1000?
Lasciamo perdere il sottoscritto che e’ ateo e che non puo’ vedere le chiese, pur avendo studiato dai preti o proprio per questo, ma anche per un cattolico non vengono prima i suoi figli? La sua famiglia, i suoi vecchi?
Perche’ dobbiamo portarci sulla schiena questo fardello insopportabile mentre la banca vaticana cambia 19 milioni di euro in oro sonante?

Se gli basta la parola di Dio, che non svaluta mai, perche’ non se la tiene e paga regolarmente le tasse allo Stato italiano?
Carissimo Santo Padre, gia’ mi sono rotto i maroni, per essere gentile, anni fa della parola di Dio ma ho portato rispetto all’uomo prete, come Don Milani che voi avete massacrato. Come Don Vittorino, prete del mio paese, che per aver parlato in favore di un uomo abbandonato dalla moglie con un figlio di due mesi chiedeva il diritto di rifarsi una vita, l’ avete isolato in un paese di montagna come avesse la peste?
Erano gli inizi degli anni 60 ma non e’ cambiato niente, siete ancora piu’ feudali e retrogradi.
Mi sta’ bene ma fatelo a spese vostre dei vostri fedeli e di chi crede alla vostra dottrina.
Dobbiamo fare un movimento nel paese che ripristini la legalita’, l’uguaglianza, la libertà, quindi aboliamo i privilegi sull’ici, gli stipendi dello stato ai preti, gli insegnanti di religione pagati dalla collettivita’ ed il versamento dell’5 x mille, andate a lavorare e date il buon esempio.
Se Dio c’è lo verificherò dopo che me ne sarò andato nel frattempo, se c’è, mi auguro che mi ascolti e vi maledica, sono oltre ogni limite di sopportazione. Con voi, gia’ che c’è, deve maledire chi difende la famiglia, in maniera bigotta, e ne ha due o tre.Chi fa il funerale in chiesa a chi ammazza cittadini innocenti , come i mafiosi ed i camorristi, chi fa la predica in mondovisione dicendo che la parola di Dio e’ l’unica cosa che conta, piu’ del denaro e del potere mentre utilizza il potere, spirituale e materiale, per fare affari con la droga e la banda della Magliana e quanti prima e dopo di loro hanno inquinato questo paese.
Non passate piu’ con il cestino, nelle chiese, adesso volete la carta di credito, vergognatevi.
Facciamo un movimento di liberazione dal Vaticano, almeno per salvare la nostra vita e le nostre famiglie, se a qualcuno avanzano dei soldi e vuole donarli alla chiesa faccia pure, ma non rompa i coglioni a me.
Quando ci vuole ci vuole.
In una famiglia, quando gira male, si eliminano le spese superflue. Cominciamo ad eliminare questa spesa inutile e carissima, che ci e’ imposta, una gabella infinita che dura da migliaia di anni.
Salviamo la barca, buttiamo giu’ la zavorra!
Queste ultime righe sono un aggiornamento, la prova che non abbiamo capito niente ancora.
Prodi, Berlusconi, e non una montagna ma addirittura i Monti dobbiamo scalare e lo zaino è sempre più pesante, contiene cose che non sono nostre ma che interessano solo al vaticano.
L’Imu, i privilegi, i finanziamenti alle scuole cattoliche ed in più ci sono degli esaltati che accusano le donne di provocare e quindi provocare lo stupro, la violenza, il femminicidio.
Le continue ingerenze nell’etica e nella medicina , nei fatti privati e nei diritti delle persone e delle coppie, tutti i tipi di coppie.
Un peso insopportabile sia economicamente che moralmente, un peso che ci sta portando a fondo.
Una volta c’era una medaglia dell’amore con una scritta: ti amo, oggi più di ieri e meno di domani.
Sulla mia medaglia c’è scritto: mi pesi, oggi più di ieri e meno di domani.
E’ un post senza tempo che viaggia verso il terzo millennio, la misura della nostra stupidità.
Che io mi sacrifichi per la mia famiglia è normale, che paghi tasse e contributi per il mio Paese e la mia pensione è normale, ma che io consegni il mio stipendio ad un’altra famiglia, paghi le tasse per un altro stato non è per niente normale.
E’ da imbecilli.

Gli anni passano e la ripetitività alla fine annoia. Servizio Pubblico mi fa da sonnifero e per sentire Travaglio e guardare le vignette di Vauro devo ricorrere al web.


indexIl copione è troppo ripetitivo come i cinepanettoni di natale, quelli numerati, ed alla fine è il solito menù, i soliti ingredienti e se non c’è Landini io mi addormento.
Ieri l’unica cosa che contava, sulla quale avrebbero dovuto discutere, l’ha detta Carla Cantone la segretaria dello Spi Cgil il sindacato dei pensionati. Il 10% delle famiglie italiane possiede il 50% della ricchezza nazionale, forse anche di più.
Monti è un matematico “bancario-capitalista” e per lui conta solo il risultato finale 10+90= 100. Fatto 100 l’incasso delle tasse allo Stato 90 sono versati da chi ha meno ed i ricchi sono sempre più ricchi.
Se rivoltiamo la formula in pane o carne il risultato è questo: in 10 si mangiano 50 kg di pane o di carne ed restanti 90 si dividono gli altri 50 kg che sono 555,555 grammi a testa, il più delle volte nemmeno diviso in parti uguali.
In 10 si mangiano 13,69 kg di pane o carne al giorno e gli altri 90 se ne mangiano 1,52 grammi al giorno, rischiando l’idigestione o l’obesità.
In studio c’erano dei bravi imprenditori, democratici, ed invece di fare una analisi approfondita delle storture del capitalismo è cominciato il solito teatrino sulla politica, Monti ha fatto alcune cose bene ed altre male, è mancata l’equità e la massa dei poveri, attuali e futuri, non ce la fa più. In più è arrivata pure l’Imu.
E giù a criticare, giustamente, tutti i partiti, tutti i politici. Bla, bla, bla, sempre lo stesso da 50 anni a questa parte.
Quanto rubano e come rubano, non si sa chi votare e speriamo che Grillo ci salvi, Santoro ha detto addirittura speriamo ci salvi Bersani, ironicamente.
Nessuno a spiegare che significa equità, nessuno che ricordi la nostra Costituzione, nessuno che dica ai telespettatori illuminati di Servizio Pubblico che la ricchezza privata in Italia è superiore di almeno 10 volte al debito pubblico con una sola differenza, che la ricchezza privata è privata ed intoccabile ed il debito pubblico è pubblico e aumentabile.
Se il capitalismo mette in carico il debito pubblico alla massa di poveri, presenti, prossimi e futuri, ecco che i ricchi saranno sempre più ricchi. Le ricchezze del 10% di famiglia italiane che possiedono oltre il 50% della ricchezza nazionale aumentano di un 5% e più ogni anno che passa. Il divario tra poveri e ricchi aumenta smisuratamente ogni giorno che passa.
Se Servizio Pubblico vuole fare veramente un servizio al pubblico, alla massa, ai proletari, sarebbe utile che ci dicesse cosa ne pensa del capitalismo finanziario speculatore e parassita, cosa si potrebbe fare per far finire questa stortura del capitalismo che crea pochi milionari o miliardari e miliardi di poveri.
So che parlare di comunismo, di socialismo è fuori moda, obsoleto, e ci sta. Per questo chiedo all’imprenditoria illuminata e democratica, ai giornalisti indipendenti e liberi di destra e di sinistra, ai giornalisti d’assalto contro la politica, cosa potrebbero consigliarci di fare per ristabilire, almeno, i dettati della nostra Costituzione, almeno quello che dice che ognuno deve dare in base alle proprie possibilità.
Certo che chiedere ai famosi giornalisti di sinistra, non dico di destra, mi rivolgo a quelli di sinistra, di rinnegare il capitalismo che bene o male li ha resi milionari con la libertà di informazione e cavalcando i cavalli dei proletari è un po’ difficile, direi impossibile.
Ci sono centinaia di comici di sinistra che grazie alla satira di sinistra, che ci fa morire dal ridere, hanno meso qualche milione in banca e non credo proprio che sia il caso di affidare a loro l’eventuale rivoluzione.
Giulia Innocenzi che ogni settimana ci ripropone la stessa cosa, l’inseguimento del politico che non risponde o che si incazza, ormai lo sappiamo a memoria.
Ieri sera ha chiesto a D’Alema perchè considera la candidatura di Monti una indecenza, che D’Alema abbia fatto un ragionamento di sinistra rispetto al servitore delle banche e della finanza?
Non è dato di sapere.
Terminato il polverone sulla politica e sui politici presi uno per uno, diradata la nebbia, sopravvissuti alla crisi capitalista più grande che sia mai esistita, mandati in galera i consiglieri della regione Lombardia che hanno rubato sui rimborsi spese per i cioccolatini o il pranzo di matrimonio per la figlia.
Massacrati, giustamente,  tutti i partiti della nostra Repubblica Parlamentare nata dalla Resistenza, criticato dal primo all’ultimo italiano, da Napolitano a Berlusconi, l’ultimo, qualcuno mi vuole dire cosa ne vogliamo fare di questo capitalismo?
Lo so, è una fissa per me, ma che governi Bersani, Grillo, Monti, Motezemolo o Berlusconi per me non cambia un cazzo sinchè il mondo sarà dominato dal capitalismo finzanziario speculatore e parassita.
Volete fare Servizio Pubblico? Bene, voi che siete illuminati aiutate a capire che fare.
Non dico di essere come Lenin o come Gramsci accendeteci una lucina nel cervello che non sia una delle, solite, luminarie settimanali.
Io non voglio votare per la sfida tra leader con l’sms per non cambiare niente, voglio sapere cosa consigliate, proponete, di fare voi per superare, debellare, questo autentico cancro che è il capitalismo.
Grazie.

Renzi non crede ad un Partito Comunista Italiano.2, non è il solo, ma il problema è un altro. Il capitalismo non ha nessun punto di aggiornamento, usa sempre la prima release. Che sia speculazione o produzione rende sempre.


I partiti comunisti le hanno sbagliate tutte o quasi, d’altronde ha poco più di 100 anni e sul piano ideoligico è ancora neonato, figuriamoci sul piano pratico, non si può pretendere di mandarlo subito alle elementari.
Però qualcosa ci ha insegnato, combattere lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dare una dignità umana ai poveri e gli oppressi, insieme a strumenti di lotta per liberarsi dal giogo della schiavitù.
Alcuni fondamentali, alcune analisi sono più attuali che mai e non dimentichiamo che il capitalismo ha più esperienza, il potere ed una schiera di difensori divisi in classi che lo protegge per bene.
E’ furo di dubbio che esistono dei bravi capitalisti, onesti, corretti e democratici e per fortuna mia ne ho incontrati alcuni durante la mia vita lavorativa. Ci siamo combattuti ma rispettati.
Quello che non esiste di sicuro è il capitalismo buono, quello nonl’hanno ancora inventato.
Se proprio vogliamo fare un distinguo potremmo dire che il capitalismo produttivo, che sfrutta l’uomo o la donna in catena, è quello buono quello cattivo è il capitalismo finanziario, speculatore e parassita che non sfrutta più l’uomo, magari per 10/14 ore al giorno e sottopagato, ma sfrutta direttamente gli Stati ammazzando l’welfare,  sanità, scuola, diritti e nel caso nostro la Costituzione.
Nel punto dove dice: ognuno deve dare in base alle proprie capacità. Insomma chi guadagna di più dovrebbe aiutare lo Stato, noi, più degli altri.
Ma il capitalismo, oltre alle varie classi che lo protegge, ha pure i commercialisti che studiano le pieghe e le storture della legge per fare in modo che paghino sempre meno, altrimenti non si spiegherebbe perchè il 10% degli italiani che possiede il 50% della ricchezza nazionale non paghi anche il 50% delle imposte che tutti dovremmo allo Stato. Noi.
In prima fila tra i contribuenti ci troviamo i lavoratori, pensionati, piccoli imprenditori ed artigiani ed è da questi che arriva l’87,1% del totale, se ne deduce che il famoso 10% di italiani, forse poco più, paga il 12,9% che rimane in cassa.
Secondo me qualcosa non quadra, non gira per il verso giusto ed equo.
Perchè ho scritto che le classi create dal capitalismo proteggono i capitalisti?
I nobili francesi avevano i soldati per difendersi ma ad un certo punto il popolo ha tagliato loro la testa ed hanno smesso di mangiare brioche, i capitalisti hanno le classi che le difendono.
Chi guadagna, per farla breve, 35.000 euro all’anno in su ha tutto l’interesse a mantenere il capitalismo a meno che il famoso ceto medio che fa da cuscinetto con i grandi capitalisti non arrivi alla soglia della povertà. IN questo caso il problema interesserebbe anche a loro.
Non è il padrone che ti opprime è il suo manager, il politico che lavora per lui, il capo che ti taglia gli straordinari.
Se hai un contatto diretto con il padrone automaticamente il rapporto diventa più umano, ti ascolta, puoi arrivare ad un compromesso se non all’amicizia. Certamente al rispettto.
Con le multinazionali non si può, con le banche non si può, con il potere politico che si appoggia ed appoggia il capitalismo come Monti e tanti altri da destra e da sinistra, non puoi fare nessuna contrattazione, sono tutti contro e da quella parte.
Ecco perchè non mi piace Renzi, non perchè non ha nostalgia del Pci, ma perchè lui è convinto che un altro sistema non sia possibile perchè i partiti comunisti hanno sbagliato e non meritano un’altra possibilità partendo proprio dagli errori che tutti conosciamo.
Renzi non ci crede ma il sud America si, mi pare che vadano meglio loro.
Se dovessimo considerare tutti gli errori e gli orrori che ha partorito il capitalismo avremmo fatto la rivoluzione da un pezzo ed in tutto il mondo, senza aspettare nessun esempio.
Se la rivoluzione francese ha cancellato la nobiltà parassita e nullafacente ci vorrebbe una rivoluzione.2 che cancelli la nuova nobiltà globale rappresentata dai capitalisti, quelli delle nbanche e delle multinazionali.
L’alternativa è andare avanti di mezzo secolo alla volta facendo un passo in avanti e due indietro sul piano dell’uguaglianza, dell’equità e della dignità umana.
Adesso hanno paura, alludo al governo dei tecnici al servizio delle banche e dei parassiti, che la protesta sia solo all’inizio, che la pace sociale si allontanbi sempre di più e diventi un pericolo per la classe dirigente.
Io non aspetto altro, se ti mettono mun cappio al collo dovrà pur esserci una reazione.
Ognuno faccia la sua scelta, non mi piacciono i sondaggi e le proiezioni, il risultato lo vedremo dopo, ci vorranno magari anni, ma io resto dell’idea che se non risolviamo il problema del capitalismo, dell’evasione e delle mafie non ne verremo mai a capo.
Poi fate voi, è la maggioranza che decide in democrazia.

Renzi e la nuova terza via. Di cosa mi tocca scrivere oggi solo per spiegare ai giovani cos’è la terza via. Chi l’ha proposta per primo.


La terza via nasce all’inizi del XX° secolo negli ambienti del nascente movimento fascista , che si riferisce alla teorizzazione di un sistema politico, culturale, sociale ed economico alternativo a quelli capitalista e comunista.
Tutti, o quasi,  sappiamo che Mussolini era un socialista di primo piano ed inventò il fascismo per prendere due piccioni con una fava.
Sappiamo come è andata a finire.
Renzi in una intervista sull’Unità di oggi indica la sua terza via.
Dice il sindaco di Firenze: non ho nostalgie, ma non bastano il rigore nè le ricette socialiste. Su lavoro e su Israele serve un’altra sinistra.
Sul lavoro abbiamo visto che apprezza le proposte di Marchionne, su Israele temo che apprezzi l’atteggiamento di Repubblica che ha censurato il Prof. Piergiorgio Odifreddi che aveva spresso critiche nel suo blog su Repubblica.it le aggressioni di Israele nei confronti del popolo palestinese, in particolare quelli che vivono nella striscia di Gaza.
Il buon Ezio Mauro ha ordinato che il post fosse cancellato del tutto senza dare nessuna spiegazione.
Prima di criticare gli atteggiamenti di Grillo Repubblica dovrebbe sciacquarsi la bocca e se in quel giornale è rimasto qualche giornalista con la schiena dritta dovrebbe farsi sentire dal direttore e dai lettori.
Ora, come abbiamo visto, la terza via lanciata dal fascismo mirava a superare il modello politico economico del capitalismo e del comunismo e, vista sulla carta, non sembrava nemmeno una brutta idea ma tutti sappiamo come è andata a finire.
I comunisti, gli oppositori del fascismo furono massacrati, come Matteotti, incarcerati come Gramsci o mandati al confino nei posti più sperduti del nostro paese.
I rappresentanti del capitalismo dell’industria o dell’agricoltura con il fascismo si fecero ancora più ricchi ed il regime provvide ad eliminare del tutto i sindacati anche se , quando si mise male per l’Italia fascista gli operai della Fiat difesero la fabbrica dai tedeschi.
La stessa guerra voluta da Mussolini fu un affare per il capitalismo italiano mentre i poveri furono mandati al massacro per difendere la Patria o per fare un ‘impero di carta, velina.
La constatazione di partenza fu che le monarchie liberali, le socialdemocrazie e le democrazie governanti in Europa fossero plutocrazie corrotte e decadenti, governate da sistemi colpiti da derive partitocratiche e massoniche.
Nei tempi che stiamo vivendo sembra di rivivere le stesse cose, le stesse derive partitocratiche e massoniche oltre ad un anticomunismo viscerale che sostituisce l’astio verso le  socialdemocrazie e molti lanciano le loro proposte per cambiare una situazione non più sostenibile.
Alcuni in buona fede, altri no, propongono soluzioni populistiche, da acchiappo le chiamo io: basta disonesti e ladri in politica, largo ai giovani ecc.ecc. Ognuno ci mette quello che può anche se spesso si somiglia, si fanno la guerra mentre dichiarano di volere le stesse cose. C’è chi la chiama un’altra sinistra e chi la chiama movimento dal basso. Uno la chiama altra sinistra per tenersi i voti di chi crede in una sinistra, l’ha votata per decenni e credeva di cambiare il mondo. Alludo a quelli, come Ingrao, che volevano la luna.
Altri puntano sull’antipolitica tout court, destra e sinistra non esistono più e bisogna andare oltre anche se nessuno è in grado di spiegarci cosa sia questo oltre. Cosa ci aspetta dietro l’angolo una volta che siamo andati oltre.
L’unico punto fermo in questo bailamme è il capitalismo finanziario parassita e sfruttatore.
La perdita dei diritti delle persone, in toto non solo dei lavoratori, e nessuno dei fautori della nuova terza via o della quarta terza via ci dice cosa propone di fare con il capitalismo.
Il 10% degli italiani possiede il 48% della ricchezza nazionale, a questo dobbiamo aggiungere la ricchezza della malavita e quella degli evasori e l’unica cosa che sappiamo, al momento, non ci risulta. E’ solo una battuta, risulta ma non si vede è trasparente.
Ci dicono gli esperti che la ricchezza italiana privata ammonta a 8.600 miliardi di euro, 3.500 dei quali in liquido, moneta, valute, a fronte di un debito pubblico pari a 2.000 miliardi di euro.
Il 60% del debito pubblico è in mano agli italiani ed alle banche e, secondo me, la gran parte è in mano proprio a chi possiede la smisurata ricchezza nazionale.
Quindi questi qui non solo hanno il 48% della ricchezza nazionale ma ogni giorno che passa l’aumentano mentre la gran massa degli italiani lotta per arrivare a fine mese ed è massacrata dal governo Monti, e non solo, per pagare gli interessi del debito pubblico agli speculatori, parassiti che come abbiamo visto per il 60% sono italiani.
Insomma chi strozza il Paese non è l’Europa o la crisi mondiale ma gli speculatori, parassiti, interni.
La malattia l’abbiamo nella pancia.
Anche questo è capitalismo, il bello del capitalismo ed i vantaggi del liberismo medaglia al merito delle democrazie occidentali.
Liberissimi di non tenere in considerazione i valori e gli ideali del comunismo, non pretendo che si chiudano gli occhi sui primi esperimenti di comunismo falliti, ma ci volete dire che intendete fare con questo tipo di capitalismo finanziario parassita, corrotto, evasore, speculatore e chi ne ha più ne metta?
Io non pretendo che il mio titolare tiri la lima come me, parlo al passato perchè adesso sono in pemsione, mi accontenterei che venisse rispettata la nostra Costituzione là dove cita: ognuno deve dare in base alle proprie possibilità.
Sappiamo che le aziende grandi e piccole sono massacrate dal fisco ma sappiamo anche che le aziende pagano le tasse dopo che hanno chiuso i bilanci. Sappiamo bene come vengono chiusi i bilanci dai commercialisti al loro servizio. Quanto hanno guadagnato, specialmente in tempi di vacche grasse, te lo raccontano loro dopo che hanno usato tutti gli strumenti e le scappatoie per abbassare la soglia degli utili tassabili.
Scandaloso è pure il fatto che gli speculatori finanziari paghino un terzo delle imposte che pagano i lavoratori.
Anche questo è capitalismo, lo stesso che ha sconfitto e demonizzato il comunismo, che ha soltanto reso i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
C’è un sistema più equo,democratico e migliore di questo?
Qual’è il tipo di altra sinistra che propone Renzi? Mangiare gli avanzi dei bravi imprenditori con i quali è andato a cena?
Qual’è il tipo di società che propongono i movimenti alternativi oltre al No tav, no inceneritori, tutela dell’ambiente e così via?
Sia chiaro che io appoggio tutte queste iniziative, con i miliardi spesi per un ponte inutile si potrebbe dare respiro a milioni di famiglie, ma resta la domanda di fondo:
Una volta raggiunta la vetta del governo del Paese, dell’Europa, che lavoro faranno gli italiani, gli europei, che cosa faranno per mantenere la loro famiglia e prepararsi un futuro?
Dopo che tutto sarà cambiato, più moderno e proiettato nel futuro, avremo un capopopolo di destra o uno di sinistra, che magari risolve il problema del debito pubblico con i miliardi della ricchezza privata.
O torneremo a lavorare 18 ore al giorno, senza diritti come nei secoli scorsi, dove ci sta riportando il governo dei tecnici con il treno della flessibiltà.
Può anche darsi che io la veda più nera di quello che è, magari qualcuno può indicarmi la via, farmi vedere la luce.
Non è detto che io abbia ragione, dimostratemi che ho torto e diventerò ancora più flessibile, soprattutto quando andrò a fare la spesa.
Non ha nessuna importanza dire no a Monti, come fa Renzi, si deve dire no a chiunque porti avanti la politica di Monti anche se napolitano ha già avvisato che chiunque venga dopo di lui dovrà lavorare nel solco lasciato da Monti.
Ed è questo che è intollerabile, insopportabile, da impedire.

La crisi non accenna a mollare la presa, anzi, ma i privilegi del Vaticano ci costano come prima. Oltre 4 miliardi all’anno ed il decreto per l’Imu è stato dimenticato.


Distratti dalla Fiat, dall’Alcoa e da tutte le aziende in crisi, quelle fallite e quelle che stanno per fallire abbiamo dimenticato che sul carrozzone dei mantenuti oltre alla politica e le ruberie quotidiane c’è ancora il vaticano che manifesta grande solidarietà agli esodati, disoccupati, precari ma non ha mollanto un centesimo dei suoi privilegi.
Il turibolo dell’incenso deve avere qualche chilometro di diametro ed appena lo agitano fa una nebbia, un fumo che toglie la memoria a tutti. Non si vede più niente.
Il governo ha garantito che avrebbe fatto un decreto al volo per dar modo alla chiesa di versare l’Imu ma nessuno ne sa niente, pare sia desaparecido.
Su Google le ultime notizie su quanto ci costa il vaticano sono ferme al 2007, nel 2008 ho scritto questo post dove mi ponevo delle domande rimaste senza risposta:LA RECESSIONE E’ UNA MONTAGNA CHE DOBBIAMO SCALARE TUTTI, CHI PIU’, CHI MENO. PERCHE’ DOBBIAMO PORTARCI LO ZAINO DEL VATICANO? E’ del 10 ottobre 2008.
Non è l’originale ma è lo stesso, l’originale era su Splinder ed è andato perso. Lo riporto così com’era, eventuali errori compresi.

La recessione la dobbiamo affrontare tutti, forse, privilegiati o non, ma perche’ ci dobbiamo portare sul groppone il Vaticano?
Perche’ dobbiamo pagare i maestri di religione, i preti, lasciare che non paghino l’ici, e la truffa dell’ 8 x 1000?
Lasciamo perdere il sottoscritto che e’ ateo e che non puo’ vedere le chiese, pur avendo studiato dai preti o proprio per questo, ma anche per un cattolico non vengono prima i suoi figli?
La sua famiglia, i suoi vecchi? Perche’ dobbiamo portarci sulla schiena questo fardello insopportabile mentre la banca vaticana cambia 19 milioni di euro in oro sonante?
Se gli basta la parola di Dio, che non svaluta mai, perche’ non se la tiene e paga regolarmente le tasse allo Stato italiano?
Carissimo Santo Padre, gia’ mi sono rotto i maroni, per essere gentile, anni fa della parola di Dio ma ho portato rispetto all’uomo prete, come Don Milani che voi avete massacrato. Come Don Vittorino, prete del mio paese, che per aver parlato in favore di un uomo abbandonato dalla moglie con un figlio di due mesi chiedeva il diritto di rifarsi una vita, l’ avete isolato in un paese di montagna come avesse la peste?
Erano gli inizi degli anni 60 ma non e’ cambiato niente, siete ancora piu’ feudali e retrogradi.
Mi sta’ bene ma fatelo a spese vostre dei vostri fedeli e di chi crede alla vostra dottrina.
Dobbiamo fare un movimento nel paese che ripristini la legalita’, l’uguaglianza, la libertà, quindi aboliamo i privilegi sull’ici, gli stipendi dello stato ai preti, gli insegnanti di religione pagati dalla collettivita’ ed il versamento dell’5 x mille, andate a lavorare e date il buon esempio.
Se Dio c’è lo verificherò dopo che me ne sarò andato nel frattempo, se c’è, mi auguro che mi ascolti e vi maledica, sono oltre ogni limite di sopportazione. Con voi, gia’ che c’è, deve maledire chi difende la famiglia, in maniera bigotta, e ha ha due o tre, chi ammazza cittadini innocenti e poi ha il funerale in chiesa, come i mafiosi ed i camorristi, chi fa la predica in mondovisione dicendo che la parola di Dio e’ l’unica cosa che conta, piu’ del denaro e del potere mentre untilizza il potere, spirituale e materiale, per fare affari con la droga, la banda della Magliana e quanti prima e dopo di loro hanno inquinato questo paese.
Non passate piu’ con il cestino, nelle chiese, adesso volete la carta di credito, vergognatevi.
Facciamo un movimento di liberazione dal Vaticano, almeno per salvare la nostra vita e le nostre famiglie, se a qualcuno avanzano e vuole donarli alla chiesa faccia pure, ma non rompa i coglioni a me.
Quando ci vuole ci vuole.
In una famiglia, quando gira male, si eliminano le spese superflue. Cominciamo ad eliminare questa droga, carissima, che ci e’ imposta e non ha nemmeno il beneficio di una canna.
Salviamo la barca, buttiamo giu’ la zavorra!
Qualcuno sa dirmi se in questi 4 anni è cambiato qualcosa? Ne sarei grato a me sembra tutto come prima, più di prima. Le solite menate sulla famiglia cattolica, tra l’altro affidate ad un divorziato, le solite manfrine sui diritti degli omosessuali, ma di mollare il malloppo non se ne parla.
Le spese dei viaggi papali sono sempre a carico nostro, lo stipendio dei preti e degli insegnati di religione, oltre all’8 x 1000 e le solite esenzioni per le scuole cattoliche.
L’Imu è stata dimenticata e manca sempre qualche virgola utile per invalidare l’imposta.
Abbiamo perso tutti la memoria, che fine hanno fatto i movimenti di opinione che chiedevano equilibrio, equità, giustizia ed abolizione dei privilegi?
Mi sono perso qualcosa o tutto è come prima?

Il Premier sta riflettendo sul suo futuro. Beato lui, io non ce l’ho per via dell’anagrafe e milioni di giovani non l’avranno per il suo liberismo capitalista da parassita bancario.


Più che attaccare lavoratori, disoccupati, precari, pensionati  ed Art. 18 non sa fare. La rabbia mi fa sbagliare.
L’anagrafe mi toglie, giustamente, il futuro lui mi ha tolto una vecchiaia serena. Certamente non come la sua.
Sa fare benissimo quello che il sistema capitalistico in combutta con il sistema finanziario parassita gli hanno detto di fare, l’hanno messo lì apposta.
Berlusconi ci massacrava in proprio, Monti lo fa in conto terzi e con l’appoggio di tutta la politica italiana.
Si, lo so, che il momento è grave ed il Pd si è sacrificato per il Paese ma quello che non ha capito Bersani è che il Paese sacrificato sull’altare dello spread è sempre il solito: giovani, disoccupati, pensionati. Tra l’altro sono stati così astuti da mettere uno contro l’altro le nuove e le vecchie generazioni, nipoti contro i nonni e figli contro i genitori.
Non mi ha toccato solo la pensione, ridotto il suo valore con balzelli indiretti e diretti, sarebbe il meno, è che ha rubato il futuro a mio figlio.
Non ne faccio un caso personale per il quale indignarmi, ne faccio un caso nazionale ed è ora di finirla di prendere per il culo gli italiani esclusi il 10% di quelli che possiedono il 48% della ricchezza nazionale e non pagano mai, si arricchiscono speculando sulle nostre miserie.
Chi mi conosce personalmente sa che una vita lotto contro il capitalismo e le banche, i parassiti che speculano che i giornali chiamano gli investitori, dediti solamente al loro profitto privato e senza nemmeno produrre niente, solo speculando sui nostri debiti.
Chi non mi conosce personalmente ma ha letto i miei blog, prima su Splinder e poi qui, sa come la penso, per cosa ho combattuto e per cosa combatto. Ben prima che la crisi delle banche travolgesse tutto e quasi tutti, il 10% lo dobbiamo lasciare fuori, quelli di cui sopra, compreso mio figlio.
Io non darò mai interviste all’Washington Post, non sono un professore di economia alla Bocconi, ma mi deve rispettare lo stesso, non può prendere per il culo milioni di persone.
Auspico una nuova rivoluzione come quella francese, loro hanno fatto fuori e ghigliottinato la nobiltà parassita noi dobbiamo far fuori tutti i parassiti della finanza, gli speculatori globali degli Stati e tutti i paraculi che, a turno, ci governano.
Non c’è una via d’uscita ed insistere con l’Art. 18 dimostra solo una cosa è un incapace. Un borgese più carogna di tutta la borghesia, fascista e non, che l’ha preceduto.
Riesce andare persino oltre la P2 dimostrando che la finanza mondiale, le banche mondiali, sono ancora più forti della P2. Se ne sono serviti ma non sono asserviti alla P2.
la smetta almeno di prendere per il culo quei milioni di giovani e non giovani che un futuro non l’avranno mai perchè quelli come lui, al servizio delle banche e della finanza ne ha fatto tabula rasa.
E’ l’Attila del parassitismo globale, dei grandi parassiti di Walls Street, della grande finanza che è capace di fare solo due cose, profitti e miliardi di poveri sparsi in tutto il mondo.
Altro che crisi economica globale, questo è sterminio di massa che va ben oltre quello che ha fatto Hitler o Stalin.
Ne uccide più il soldo che la spada o il mitra.
Hai rotto i coglioni, quando ci vuole ci vuole. Fa pure la vittima degli italiani irriconoscenti, che non vogliono sacrificarsi per le Borsa, le banche.
Non è la destra il problema e non è la sinistra, è il Capitalismo e non mi pare che Grillo o qualche altro spenda qualche parola, mobiliti le masse contro questo autentico cancro del mondo.
Chiaro il concetto?

Non si può aprire un dibattito politico economico partendo da un post, commentandolo. Il post è un punto di vista sul quale riflettere anche senza condividerlo. Un botta e risposta nei commenti non cambia nulla del problema di fondo, il capitalismo.


Dicono che destra e sinistra non esistono più, ma rimangono quelli che si riconoscono nella destra e quelli che rivendicano il loro sentirsi di sinistra ed allora come la mettiamo?
Facciamo come Gaber, chiediamoci cos’è la destra, cos’è la sinistra, ma soprattutto chiediamoci cos’è il capitalismo perchè il punto, vero, di una società migliore, di una vita migliore per tutti è proprio questo.
Il capitalismo imprenditoriale produttivo e sfruttatore ci ha dato un mondo migliore? Il capitalsimo finanziario parassita e speculatore ha distribuito ricchezza?
Queste sono le risposte che dobbiamo darci, le domande alle quali destra e sinistra devono rispondere e dirci come vogliono uscire da questo mondo governato dai banditi dell’alta finanza, dalle banche.
Qualcuno nel mondo ha già scelto la sua strada, il Venezuela ad esempio ha nazionalizzato, pagandola, la più grande banca nazionale ed ha imposto delle regole al capitalismo dopo essersi liberato dalle multinazionali americane.
Marx diceva che il valore aggiunto di una merce stava nella sua utilità e nel lavoro che era servito per renderla fruibile alla massa.

“Credo di aver dimostrato che le lotte della classe operaia per il livello dei salari sono fenomeni inseparabili da tutto il sistema del salario, che in 99 casi su 100 i suoi sforzi per l’aumento dei salari non sono che tentativi per mantenere integro il valore dato del lavoro, e che la necessità di contrattare con il capitalista per il prezzo del lavoro dipende dalla sua condizione, dal fatto che essa è costretta a difendersi come merce. Se la classe operaia cedesse per viltà nel suo conflitto quotidiano con il capitale, si priverebbe essa stessa della capacità di intraprendere un qualsiasi movimento più grande.

“Nello stesso tempo la classe operaia, indipendentemente dalla servitù generale che è legata al sistema del lavoro salariato, non deve esagerare a se stessa il risultato finale di questa lotta quotidiana. Non deve dimenticare che essa lotta contro gli effetti, ma non contro le cause di questi effetti; che essa può soltanto frenare il movimento discendente, ma non mutarne la direzione: che essa applica soltanto dei palliativi, ma non cura la malattia. Perciò essa non deve lasciarsi assorbire esclusivamente da questa inevitabile guerriglia, che scaturisce incessantemente dagli attacchi continui del capitale dai mutamenti del mercato. Essa deve comprendere che il sistema attuale, con tutte le miserie che accumula sulla classe operaia, genera nello stesso tempo le condizioni materiali e le forme sociali necessarie per una costruzione economica della società. Invece della parola d’ordine conservatrice: “Un equo salario per un’equa giornata di lavoro“, gli operai devono scrivere sulla loro bandiera il motto rivoluzionario: “Soppressione del sistema del lavoro salariato”.

(K. Marx, “Salario, prezzo e profitto”, Ed. Riuniti, pp. 112-113).


Questo è il punto, non la destra o la sinistra, lo spread e cosa ci racconta Monti e non dimentichiamo che l’alta borghesia parassita, gli speculatori, le banche sono molto più forti di noi anche se chi domina il mondo è l’1% e noi siamo il 99%, disperso e diviso.
Caduto il muro di Berlino e scoperti gli orrori e le storture del comunismo “reale”, tutto il mondo si è messo in mano al capitalismo, si è riconosciuto nel capitalismo come se non ci fosse altra forma economico/politica sociale per vivere in un mondo diverso e meno disuguale, che riconosca i diritti dell’uomo.
Molti degli ex comunisti si sono defilati, altri hanno chiesto perdono per i loro peccati, ideologici, altri ancora hanno ripudiato del tutto gli ideali per i quali hanno combattuto per anni.
Io non ho nessuna vergogna nel ritenermi comunista, ne sono orgoglioso.
Il problema di fondo che Marx ed i maestri del socialismo e del comunismo hanno criticato e combattuto è il capitalismo al quale la caduta del muro di Berlino non ha intaccato, minimamente, i suoi interessi. E’ ancora qui in tutto il suo miserabile splendore, anzi è peggiorato perchè da un capitalismo produttivo di sfruttamento di massa siamo passati ad un capitalismo finanziario e parassita che uccide più delle bombe o della catena di montaggio.
Non me ne frega niente di quello che dice Renzi, Bersani, Casini, Di Pietro, Grillo e tutta la banda che partecipa alla festa, con la pancia piena. Voglio che qualche leader politico mi dica cosa intende fare con le banche, i parassiti, la finanza, gli evasori, le multinazionali e così via.
A me non interessano le class action contro le multinazionali, gli avvocati che tutelano i consumatori, nel frattempo morti di fame e le loro vicende giudiziarie spacciate per vittorie del popolo o della democrazia.
La vittoria delle regole, della giustizia, dell’etica, i rimborsi agli azionisti della Parmalat o della Telecom
perchè, accettando tutto questo, stiamo sempre giocando la loro partita, nel loro campo, nel loro cortile e quanto farci giocare o smettere lo decideranno sempre loro, i capitalisti. I parassiti. Disoccupati, esodati, sono già esclusi dal gioco della sopravvivenza. Per adesso sono spettatori, speranzosi di rientrare in campo.
Lo diceva Marx più di cento anni fa, noi lottiamo contro gli effetti mai contro le cause. Prendiamo l’aspirina quando ci vorrebbe il bisturi, usiamo il coltellino quando ci vorrebbe il bazoka.
Ci agitiamo intorno ai mulini a vento che il sistema ci propone, Berlusconi, Bersani, Monti, Casini, Di Pietro, Grillo e tutti gli altri senza colpirne alcuno, stiamo qui a litigare sulla legge elettorale, sul numero dei parlamentari e tutte le stronzate che sono marginali perchè il vero problema è uno solo:
Che vogliamo fare con il mondo finanziario parassita e speculatore del capitalismo moderno?
Questi una volta si affidavano alle guerre, per sterminare milioni di uomini e ripartire con le loro speculazioni. Creavano i boom economici grondanti sangue di milioni di morti per difendere i loro averi, le loro proprietà, adesso non hanno nemmeno bisogno di fare la guerra per sterminare interi Paesi come la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo o l’Italia mettendo il popolo alla fame, adesso basta che diano ordine ad un ragazzino di Wall Street di dare l’invio e la Grecia fallisce, l’Italia la segue, il Portogallo pure.
Risparmiano pure sulle bombe e prosperano sul debito pubblico che essi stessi hanno generato per fare profitti.
Orsù, destra, sinistra, che intendete fare per mettere fine a questo scempio?
Affidarci alle preghiere?
Certo che sinchè staremo qui a scannarci tra di noi avrete vita facile, finchè ci affideremo ai capipopolo milionari o ai santoni la vostra festa non avrà mai fine.
Forse, un giorno il Popolo si unirà, si rivolterà e voi non avrete scampo, come non ha vuto scampo la nobiltà parassita francese ed allora sarà rivoluzione.
Su questa strada si sta infilando il capitalismo, ci vorrà tempo ma arriverà al capolinea, io non lo vedrò ma più la gente conosce, si informa e più si renderà conto chi è la vera causa della malattia del mondo, qualcuno l’ha capito 100 anni fa.

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