Grillo teme la deriva a sinistra? E’ per questo che spaccia la guerra civile per rivoluzione.


indexOgnuno sceglie il suo capro espiatorio e tutti guardano a quello dimenticando il vero nocciolo in questione.
Grillo scrive ai vertici delle forze dell’ordine invitandoli a non proteggere ” questi politici” che ci hanno portato alla rovina.
Ecco, i politici sono diventati il capro espiatorio di tutte le malefatte distogliendo l’attenzione dai veri problemi dell’Italia e del mondo.
Non sono solo i politici, che ci hanno portati alla rovina, erano in ottima compagnia.
Partiamo dalla classe dirigente italiana a metà tra la corruzione, l’evasione e la lotta ai proletari.
Per oltre un decennio il problema dell’economia italiana è stato l’art. 18. Ci, scusate, vi hanno convinto che la soluzione dei problemi sarebbe stata togliere i diritti ai lavoratori, oggi i lavoratori non hanno diritti e quando va bene sono precari.
Eppure stiamo andando a fondo.
Noi, italiani, siamo un popolo a maggioranza di opportunisti che guardano solo al proprio orticello, se ne fregano delle regole e si attaccano come parassiti a qualche condono ed a chi lo promette.
Quindi dimenticare la maggioranza degli italiani che ci hanno imposto un ventennio di P2 con il loro voto è una colpevole ignoranza sia da parte di chi dimentica, come se fossero innocenti, sia da parte dell’elettore che ha volutamente eletto chi aveva promesso condoni, affari ed ha innescato la guerra tra padri e figli, attraverso le pensioni, nella quale sono caduti i qualunquisti di destra e di sinistra.
Grillo e tutti quelli incattiviti come lui dimenticano la finanza parassita, che non ha niente a che vedere con il capitalismo produttivo, l’unica cosa che li unisce è la guerra ai diritti dei lavoratori la passione sfrenata per rendere la massa precaria, ricattabile in ogni momento se vuole sopravvivere.
Invece di scendere sul campo degli ideali ci hanno fatto scendere sul piano dei conti prettamente economici ed ecco che anche chi si spaccia per opposizione al capitalismo si trova concorde nel chiudere le fabbriche, rendono poco, sono in passivo, ed il risultato è che i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri non solo sono più poveri ma pure più numerosi.
E’ l’unico indice in crescita che il capitalismo e la politica della destra è stato capace di offrirci. Io direi che ha “voluto” offrirci.
Destra e sinistra e per sinistra intendo gli ideali della sinistra, non esistono più dicono e chi si permette di ricordarli viene tacciato per vecchio rincoglionito che non ha capito un cazzo.
C’è solo un problema: quale prospettiva mi proponete al suo posto? La revisione del capitalismo attraverso le class action?
Compreremo tutti le azioni della Telecom per partecipare alle assemblee dei soci per cambiare il capitalismo dall’interno?

La “rivoluzione” invocata o proposta da Grillo mi puzza molto, troppo, di guerra civile perchè la vera rivoluzione ha un che di democratico anche nella sua crudeltà, le rivoluzioni non si fanno con i fiori e costano lacrime e sangue. Lacrime e sangue in nome dell’uguaglianza, della democrazia, dei diritti della maggioranza e non lacrime e sangue derivanti dall’odio per l’avversario e verso chi non la pensa come noi.
Con questa confusione di ideali, voluta, coltivata, imposta con tutti i mezzi possibili di informazione dalla P2, viene facile la nascita di un populismo di massa incattivito è il terriccio ideale per far crescere la pianta del populismo fascista che come acqua per innaffiarsi e crescere usa il capro espiatorio in attesa della nuova marcia su Roma.
Adesso gli stessi italiani che hanno votato per la P2 per un ventennio sono incattiviti. Alcuni di loro, insieme ai delusi della sinistra che non sono mai andati in sezione ma si sono limitati ai mi piace di Facebook convinti di fare la rivoluzione, si ribellano ed uniscono gli estremismi di destra e di sinistra in un populismo esasperato che è figlio della destra estrema, lo stesso che ha portato alla nascita del fascismo e del nazismo.
Direi che il progetto della Propaganda 2 abbia preso a viaggiare spedito ed anche se il suo principale esecutore è stato estromesso, è diventato un pregiudicato, ha culturalmente infettato gli italiani. Il bastone della staffetta passa di mano in mano: pregiudicato, Grillo, Renzi e per l’ultima frazione basterà anche Brunetta.
L’importante è evitare la deriva a destra, spacciare per rivoluzione la guerra civile.
Cominciamo a fare le liste di prescrizione, mettere alla gogna i nemici, tra qualche anno ci diranno che la colpa di tutto questo è di qualche giornalista che ci critica e non del capitalismo finanziario parassita che sa solo produrre disuguaglianze e poveri, nuovi poveri.
Va bene dunque vivere una vita in precarietà l’importante è evitare la deriva a sinistra e per far questo è utile appellarsi alle forze dell’ordine, notoriamente democratiche.
Augusto José Ramón Grillo Ugarte, è il futuro che ci viene proposto. Tutto va bene purchè si eviti la deriva a sinistra.
La colpa è  dell’Europa o dell’euro, non è del capitalismo. In un Paese dove il 10% degli italiani ha in cassa il 50% della ricchezza nazionale, cosa che non esiste al mondo, la colpa è dei pensionati che hanno troppi diritti e degli operai della Fiom che li difendono e dei comunisti incalliti che sono invitati al suicidio per il bene delle loro famiglie.
L’importante è evitare la deriva a sinistra, non avere % da prefisso telefonico.
Un opportunismo agghiacciante per spegnere il barlume di luce che è rimasto in qualche cervello dopo vent’anni di berlusconimo piduista.
Ecco Grillo, questa è l’unica deriva che dovevi evitare, finire nel berlusconismo piduista della desta ed è lì che ci vuoi portare.
Pasolini, con la poesia su Valla Giulia, ci invitava a non confondere la guerra civile con la rivoluzione. Inascoltato come sempre, come quando ci aveva avvisato dei pericoli della televisione.
Anche Celentano se la prende con i politici, dimentica pure lui che chi costruisce una casa sul greto di un fiume elegge il politico che gli farà il condono e dimentica pure la classe dirigente, la Confindustria. In sintesi.
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi.

Non ce la fa, è cresciuto all’oratorio. Confonde la carità con la solidarietà ed è in buona fede, questo è il guaio.


imagesLa Chiesa, illuminata, ha scoperto da tempo la differenza tra la solidarietà e la carità.
La solidarietà ti da gli strumenti, le istruzioni, per liberarti ed aiutarti a fare da solo. Ti insegna a fare il pozzo, la carità ti regala la bottiglietta di acqua minerale ma non ti insegna come procurarti l’acqua e renderti indipendente.
Tra l’altro la carità è una potente lavatrice per la coscienza dei cattolici che sfruttano il tuo lavoro e poi ti fanno la carità con i tuoi soldi e si mettono a posto la coscienza.
Lui è cresciuto all’oratorio ed ha un’idea del sindacato, delle pensioni, del welfare in genere che è prettamente capitalista.
Non mi piace ma devo considerarlo in buonafede, altrimenti dovrei considerarlo un genio, ed è qui il suo limite, l’humus in cui è cresciuto.
Se devo considerare il Pd come partito di sinistra, cosa della quale non sono convinto, ritengo che il risultato di ieri sia praticamente un suicidio se invece, come ritengo, il Pd è un partito di centro formato dai democristiani più presentabili dell’ex Dc
devo dire che hanno raggiunto lo scopo.
Due o tre cose le condivido, c’è sempre un particolare che si può condividere, ma è tutto il resto del progetto che è impossibile da condividere.
Ora Epifani invoca l’unità del partito mentre io auspico che l’occasione non vada persa per dividersi e formare un partito veramente di sinistra che ci faccia sapere cosa ne pensa del capitalismo globale.
Un gionale del nord, vicino alla lega, titola: Largo ai giovani!
Se i giovani sono Renzi e Salvini siamo a posto, siete a posto perchè io ho un callo d’opposizione che ha più di 50 anni. Ho l’abitudine.
Preciso che, per me, il nuovo non è nemmeno il M5S inteso come “gruppo dirigente” mentre tra la base ci sono molti giovani bravi e volonterosi che, purtoppo, sono guidati da un fascista di ritorno.
Da come ha trattato, tratta, i suoi eletti, dalle liste di prescrizione dei gionalisti, dalla leggerezza con cui tratta Casa Poud o la destra estrema francese Grillo non mi da nessuna garanzia, temo che tra poco dia fuoco a libri e giornali in Piazza Ferrari a Genova.
Ovviamente dopo averli esposti al ludibrio ed all’offesa sul suo blog.
Certi commenti hanno la bava alla bocca, tra poco proporranno l’obbligatorità di un simbolo ad hoc per chi non la pensa come loro.
Giusto per riconoscersi in piazza e fare prima.
La destra cavalca i forconi, gli ex comunisti nel Pd eleggono come segretario un democristiano, il pregiudicato cerca alleanze con lega e M5S per abbattere lo Stato e la democrazia e la sinistra non riesce a fare un discorso unitario.
Certamente non viviamo un risorgimento ma un medioevo culturale ed ideologico.
Maggioranza bulgara per la restaurazione, anche il pregiudicato ha avuto vent’anni di maggioranza, ed il bello è che chi ha votato Renzi è convinto di aver votato per il cambiamento.
Gli unici che hanno vinto sono i fiorentini che se lo sono tolto di mezzo, lui e la sua bicicletta.
E’ un misto tra Monti,il pregiudicato e Letta. Un democristiano doc.
L’apparato è stato distrutto, è l’unica cosa positiva, ma per distruggerlo non era necessario andare a destra, cancellare la storia.
Chi non è iscritto non dovrebbe votare, se non ho azioni della Fiat non posso partecipare all’assemblea dei soci.
Un amico di Marchionne sarà in grado di capire cosa intendo dire.

Da mesi mi scrivono: sei obsoleto, destra e sinistra non esistono più. Noi siamo oltre, vieni con noi. Loro stessi mi danno la prova che destra e sinistra esistono. Eccome.


imagesSi ritiene da sempre, parlando di politica ad alto livello e lasciando perdere le miserie dell’ultimo ventennio, che il pensiero di sinistra antepone l’interesse collettivo a quello personale, che è il pensiero della destra.Non è Giorgio Gaber che mi chiede cos’è la destra, cos’è la sinistra ma sono i giovani del M5S che mi scrivono: sei in buona fede ma obsoleto, destra e sinistra non esistono più adesso c’è il movomento dei cittadini liberi.Non c’è stato niente da fare, continuo a ritenere che l’ideologia, il pensiero, la filosofia di sinistra continui ad esistere ed esisterà sempre sinchè nel mondo ci saranno differenze da eliminare.
Qualcuno era comunista perchè sognava una libertà diversa da quella americana. ( inteso come capitalismo)
Qualcuno era comunista perchè credeva di essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Bastano queste due frasi di Gaber per rendere l’idea della mia filosofia.
Un comunista pragmatico cosciente del fatto che per la prima volta, grazie al M5S, possiamo cambiare le cose non ci possiamo permettere di perdere l’occasione. Potrebbe essere l’unica.
IL M5S è contro i partiti, le associazioni come il sindacato o altre istituzioni che dalla liberazione in poi sono il baluardo della democrazia, ed è un errore.
Mai come adesso, oggi, abbiamo l’occasione di cambiare la politica proprio perchè il coltello dalla parte del manico ce l’ha il M5S, mai daremo la fiducia in bianco ad un partito della vecchia partitocrazia, dicono.
Intanto puntare al 100% non ha niente di democratico e forse è pure impossibile a meno che non si instauri un regime.
Non si fidano,  mostrando così un’ingenuità o una ignoranza politica che farebbe tenerezza se non facesse incazzare.
L’unico modo per cambiare la politica è attraverso un governo Pd-M5S che porti avanti 5 o 6 punti basilari e condivisi. Se la parte conservatrice del Pd facesse qualche giochino sporco il M5S potrebbe far cadere il governo in mezza giornata facendo crollare il castello di carta.
Non so se fanno finta di non capire o se non ci arrivano, ritengo che qualcuno dei riferimenti del M5S abbia delle mire nascoste se non inconfessabili. Puntare allo sfascio.
Il problema è cosa ne facciamo dei milioni di italiani in difficoltà che hanno dato fiducia al M5S per cambiare le cose, mentre si minano le istituzioni si demoliscono partiti e sindacati ed in pratica la struttura stessa del Paese cosa facciamo li mandiamo in vacanza o al confino?
Quanti potranno considerarsi in salvo dopo uno tsunami sulla pelle della gente?
Questa è la premesa, ritengo che una via di salvezza, una possibilità sola esista ed è nelle mani dei giovani che hanno votato il M5S in buona fede, credendo che avrebbe cambiato la politica.
Un articolo di Ilvo Diamanti, qualcuno mi dirà altro servo della partitocrazia, ecc. ecc., fa una analisi in seguito ad una ricerca:
Lo conferma un sondaggio dell’Osservatorio elettorale del LaPolis (Università di Urbino), condotto nei giorni scorsi. I risultati, al proposito, appaiono eloquenti. Un accordo tra Pd e M5S a sostegno di un nuovo governo, infatti, otterrebbe il favore del 55% degli elettori. E di una quota molto più elevata fra quelli di centrosinistra, ma anche di centro. In particolare: appoggerebbero l’intesa quasi 8 su 10 fra gli elettori del Pd e del centrosinistra, ma anche il 65% degli elettori di Monti. Fra gli elettori del M5S, però, si osservano orientamenti molto diversi e, nell’insieme, divergenti. I favorevoli all’accordo, infatti, si riducono al 54%. I contrari al 45%. Cioè: circa metà e metà.

Questa s-composizione dipende, come si è detto, dalla provenienza dell’elettorato. Il consenso all’intesa, infatti, sale al 63% fra gli elettori che nel 2008 avevano votato per il centrosinistra. Ma tra gli elettori provenienti dal centrodestra, quasi, si dimezza: 36%.

E’ la prova evidente che il pensiero di destra o di sinistra non è superato, esiste ed esisterà sinchè avremo culture e storie individuali diverse, dna diversi.
Chi ha votato M5S proveniendo da una filosofia di sinistra è conscio che l’occasione è più unica che rara per ripulire, cambiare la politica e ragione di più per via del fatto che in questo momento il M5S ha il pallino in mano, io direi anche il biliardo e se fosse onseto con le promesse della campagna elettorale non dovrebbe lasciarsi scappare l’occasione.
A meno che gli obiettivi delle menti dominanti il movimento siano altri ed inconfessabili, per adesso.
Non è detto che tornare alle elezioni dia garanzia di rendita, con un Paese ridotto come il nostro c’è il rischio di una rivolta elettorale perchè la massa non capirebbe tanto accanimento e soprattutto questo gioco allo sfascio sulla pelle dei cittadini inermi.
Chi è di sinistra nel cuore e nell’anima antepone gli interessi di tutti ai propri ed è per questo che gli elettori del M5S provenienti da sinistra sarebbero favorevoli ad un accordo che cambierebbe il volto e la storia dell’Italia.
Chi è di destra ha altri obiettivi, il bene personale che viene prima di quello collettivo.
Non c’è bisogno di svendersi l’anima, basta esser pragmatici e valutare quello che è più conveniente per la maggioranza dei cittadini in difficoltà che non possono permettersi di attendere che lo sfascio continui, prosegua sulla loro pelle.
Nella prefazione del capitale di Carlo Marx ho letto questa frase:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io so, noi dobbiamo sapere che un’occasione come questa è irripetibile ed è qui che si misura la buona fede del duo Grillo-Casaleggio. Le manfrine di pricipio, la presunta superiorità etica ed intellettuale del movimento lasciano il tempo che trovano, sono prive di pragmatismo.
Se tornassimo a votare saremmo più o meno nelle stesse condizioni, paralizzati, a meno che non si consideri una buona via d’uscita la nascita di un altro regime. Debolezza tipica degli italiani, affidarsi all’uomo forte, solo al comando che pensi e decida per noi.
Agorà: Beppe Grillo ad una giornalista turca (il video dell’intervista è stato proiettato stamane nel corso della trasmissione agorà): il movimento 5 stelle è un qualcosa di meraviglioso, me lo dicono anche quelli della digos, in esso gli estremisti di destra (leggi nazifascisti) si tengono per mano con quelli di sinistra.

Crimi ha 40 anni, è più giovane di mio figlio. Una cosa è fare satira feroce su chiunque, altra è mancare di rispetto al di fuori della satira.Non è più satira è maleducazione, se mio figlio fosse maleducato come Crimi e la Rostellato mi chiederei dove ho sbagliato ma, dopo avergli dato un calcio nel culo.


indexSono peggio di Berlusconi, prima sparano cazzate poi dicono di essere stati fraintesi, la colpa è della Stampa che gli sta sul cazzo.
Ora un conto è fare satira con battute feroci come fa Grillo, Luttazzi e nel mio piccolo anch’io che li chiamo grullini, altro è uscire da un incontro con il Presidente della Repubblica e dichiarare quanto segue:
“‘Napolitano è stato attento, non si è addormentato. Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio, ma anche lui è stato abbastanza attivo e abbiamo interloquito parecchio”.
Non siamo nel blog dove da anni si legge: Napolitano dorme. Anzi di più, è Morfeo, il dio del sogni. Anche Vauro ha più volte disegnato Napolitano che dorme ma non credo che Vauro se fosse ricevuto da Napolitano se ne uscirebbe con queste frasi del cazzo. Quando ci vuole ci vuole.
Grillo ha la mia età, non so con quale velocità ma siamo entrambi avviati al ricoglionimento e non so nemmeno chi ci arriverà per primo, ma questi giovani devono imparere l’educazione ed a sciacquarsi la bocca prima di parlare e di offendere qualsiasi donna o qualsiasi anziano. Donna l’ho scritto per via del punto G di quella che è andata a Ballarò.
Se io fossi stato eletto in Parlamento incontrassi Andreotti e volesse salutarmi gli darei la mano, altro sarebbe se dovessi fare un confronto politico con Andreotti al quale non manderei a dire niente di tutto il male che penso di lui.
Non so se Crimi quando incontra suo padre o suo nonno lo saluta affettuosamente dicendogli: sveglia nonno! Sei rincoglionito? O se incontrando la vecchia nonna la saluta con un affettuoso: ciao vecchia zoccola, che sfigata che sei non hai più l’età.
Dice la Rostellato:
«Un gruppo di noi si stava dirigendo verso l’uscita dell’aula, ci ferma la Bindi e ci dice: “Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!” – raccontava la grillina – Io ho tirato dritto e me ne sono andata… ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure “piacere”??? No guarda, forse non hai capito: non è un piacere!!!».
Mi sembra un linguaggio tipico delle periferie più squallide di città squallide: no guarda, forse non hai capito: non è un piacere!!!
Berlusconi è stato evitato più di una volta, in modo particolare ai seggi, ma chi lo ha evitato l’ha fatto con stile, con educazione, non è stata scortese per poi vantarsene su Facebook. Anche se avrebbe potuto diventare un’eroina di noi antiberlusconiani.
Io sono schietto e sincero, quasi, come la Rostellato. Per problemi miei non sono andato a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni di famiglia per il semplice fatto che non ci frequentavamo.
C’erano dei problemi con i parenti, ricordiamoci che i parenti te li trovi e gli amici te li scegli, e non trovavo giusto fingere che non esistessero perchè c’era un battesimo o un matrimonio in vista.
Sono talmente democratico da non trovare nulla di strano che la Mirè ci andasse, chiudesse un occhio, ma io non ci sono andato.
Se fossi andato non avrei  rifiutato il saluto o di dare la mano, anche se rappresento solo me stesso, uno che vale uno.
Se rappresenti un movimento, un partito, una istituzione non puoi prescindere dall’educazione. Altra cosa sarebbe l’attacco politico durante un dibattito in Parlamento dove ti puoi lasciare andare con tutto lo splendore della tua schiettezza.
Tutti siete ospiti momentanei in Parlamento e dovete essere educati.
Insisto a dire che sia la Lombardo che Crimi non sono all’altezza, sono deleteri per il M5S stesso, se non capiscono che come rappresentanti del popolo non possono usare le stesse battute copiate da Grillo quando rappresentano il loro movimento o le istituzioni e non son ad un comizio o in campagna elettorale.
In modo particolare non devono dire bugie nei loro video perchè possono esser smentiti in ogni occasione.
Ripetere che sono la prima forza politica è un segnale di ignoranza delle regole della Repubblica parlamentare perchè i voti delle elezioni si contano per coalizione.
Si sentono accerchiati, sono diffidenti e si vede ma non ne hanno indovinata una.
Per adesso sono come Berlusconi che prima straparla e poi smentisce. Ma Berlusconi ha 76 anni è normale, secondo il metro di Grillo, che sia rincoglionito ma a 40 anni è grave.
Come sarà ridotto Crimi a 76 anni?  Non oso pensare a come sarà ridotto a 87 anni.
Detto questo io vorrei arrivare ad 87 anni, ridotto peggio di Crimi.
Insomma, figlioli, un po’ di educazione e di rispetto non guasta avrete tutto il tempo di provare sulla vostra pelle la maleducazione altrui.
Comunque se fosse mio figlio, che ha un anno più di Crimi e molti più capelli, l’avrei ripreso nonostante sia uomo fatto e viva fuori di casa da vent’anni.
Con tatto ed educazione gli avrei dato del coglione.
So che parlare di educazione fa sembrare obsoleti, ma l’educazione ci vuole e non va a scapito dell’intelligenza.

Crimi: “Beppe ha svegliato Napolitano”.
Poi le scuse al Colle, ma attacca la stampa

P.S. Per chi volesse farmi notare che anch’io ci do dentro faccio presente che io sono un blogger, non faccio il parlamentare nè il capogruppo. Faccio il Grillo.
P.S. L’ ho letto adesso, alle ore 11,12. Io leggo più Travaglio che Severgnini.

Gli stellati che non brillano in educazione
La fuga di Grillo dopo le consultazioni

 Aggiornamento:
Crimi ribadisce invece il no a una “fiducia in bianco a gente come Bersani”. “Fiducia in bianco non ne diamo a nessuno, tanto più a persone che hanno fatto promesse e non le hanno mantenute”
Questo ha 40 anni e non ha ancora capito un cazzo, da quando in Parlamento si da la fiducia in bianco?
La possono togliere appena il Pd non rispetta i patti.
Da dove cazzo è spuntata questa gente? Sono extraterrestri? E come fanno a pretendere un governo del M5S sostenuto da quelli ai quali sputano addosso tutti i giorni?
Ricambiati, ovviamente.


Grillo ha ragione ad imporre 2 portavoce del M5S, uno al Senato e l’altro alla Camera, per evitare dichiarazioni improprie ma occhio anche alla rete. Prima si è riempita di pesci, meritati, adesso si riempie di sassi, potrebbe spaccarsi.


SERENELLA-FUCSIA-ATTACCA-BOLDRIN-E-SI-DIFENDE-PROFChi è causa del suo mal pianga se stesso, dicevano una volta.
Chi di spada ferisce di spada perisce. Oggi mi piacciono le banalità, le farsi fatte.
Commentare i post di critica altrui limitandosi alle offese crea un precedente. Appena sbagli, esageri, sei maleducata saccente e presuntuosa ti rendono la stessa moneta.
E’ vero che chi ha scagliato la prima pietra è ignoto e se ne guarda bene dal rivendicarne la paternità, ma non meravigliatevi se commentano con il vostro stile. Si raccoglie quello che si semina.
Una volta i partiti avevano i movimenti giovanili, c’erano i movimenti degli studenti, quelli dei proletari.
Erano scuole di vita e di politica, si imparava ad intervenire ed ascoltare gli altri. Insomma un metodo di confronto che ti faceva crescere senza perdere la misura o diventare presuntuoso, saccente, quello con la verità in tasca.
Tanti anni fa partecipai ad una assemblea in una sezione del Pci di Sesto san Giovanni, ospite Enrico Berlinguer.
Alzai la mano per intervenire e mi fu data la parola, purtoppo. Mi lanciai in un discorso rivoluzionario, era di moda Mao,  praticamente criticai la linea del partito ed il suo segretario con una certa foga troppo titubante di fronte alla rivoluzione.
Berlinguer non mi diede del pirla, mi parlò con rispetto ma i suoi argomenti mi rasero al suolo mi resi conto di quanto fossi cretino, sulla luna, per niente legato alla realtà.
Non ero nemmeno degno di una risposta e se Berlinguer avesse avuto un decimo del mio carattere avrebbe dovuto darmi semplicemente del coglione. La sua educazione glielo impedì.
Già a metà della sua risposta mi resi conto della pochezza dei miei argomenti fortunatamente eravamo in tanti e la luce non era potente, potei mimetizzarmi e scomparire nella massa informe.
Sicuramente il mio discorso non se lo ricorda nessuno, ma io si e mi fu di lezione.
Pensate se avessi avuto Facebook o il blog, le mie fesserie sarebbero state indelebili e sommerse da commenti indecenti ma meritati, non basta mettere mi piace a qualcuno per fare politica.
Comunque era una scuola a mi ha insegnato tanto per esempio a rispettare gli avversari in quanto persone ed a “combatterli” con gli argomenti. Se poi lo si faceva con sagacia, arguzia, ironia e sarcasmo tanto meglio come ci aveva insegnato Giancarlo Pajetta che ti distruggeva con una battuta.
A me piaccino le battute, anche quelle di Grillo, ed è per questo che trovo incomprensibile quando muovo qualche critica al M5S ci siano pochi commenti nel merito e molte, troppe offese inutili e fuori tema.
Questi giovani che sono stati eletti alla Camera ed al Senato non hanno nessuna preparazione, appena si sono trovati allo scoperto nella prua della nave grillina con gli spruzzi d’acqua in faccia ed il vento sui capelli, in pratica senza il parafulmine del loro portavoce N° 1, hanno dimostrato la loro pochezza esibendo una serie di cadute di stile, di educazione, di rispetto per gli altri almeno formale.
Fortunatamente non sono tutti così. Tra gli eletttori del M5S ci sono persone educate, istruite, che riescono a
prenderti in giro con stile, ironia, leggerezza.
Ma i buzzurri sono ancora troppi e non solo nel M5S.
Detto questo mi sembra che qualche eletto abbia perso la testa, troppa prosopopea e non potendo esprimerla nei luoghi istituzionali, in quanto filtrati dai capigruppo e da oggi dai 2 portavoce, non veda l’ora di andare su Facebook  per scrivere post che inneggiano, inconsapevolmente, alla loro stupidità, alla loro maleducazione.
Quindi fa bene Grillo a mettere la museruola alle stupidate che dicono, sono deleterie per il M5S come l’esaltazione della parte buona del fascismo o rivendicare la cafonaggine di non dare la mano alla Bindi.
Alla lunga queste cose si pagano anche all’interno e lo dimostrano le miglia di commenti che condannano questi atteggiamenti presuntuosi e maleducati.
Ogni giorno ne viene fuori una, prima la Boldrini, poi la Gessica che forse avrebbe dovuti chiamarsi Jessica ma è stata tradotta in padovano.
Oggi tocca alla Serenella Fucksia, pestare una merda, non vorrei diventasse una collana.
Lo dico per loro, io conto su di loro per costringere il Pd e Sel ad un cambiamento serio della politica italiana.

Serenella Fucksia si difende dalle accuse su Facebook

Riflettete, contate sino a 10 prima di scrivere fesserie, soprattutto adesso che siete allo scoperto e che il parafulmine non fa in tempo ad intercettare i lampi.
Devo dire che se i vostri sono lampi non  sono certamente di intelligenza.
Queste certezze uno le può avere dentro di se, sono individuali,  ma quando si fa vita pubblica  non si deve esporle in questo modo perchè, la vita, riserva sempre delle soprese.
Lo so, sono perfido ma ne ho vite di tutti i colori.
Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio.
Ho visto famiglie meravigliose andare in frantumi quando la vita le ha costrette alla recita.
L’errore è ammesso, ed io non posso essere il metro svizzero per quello che ho raccontato sopra, di positivo c’è che si sono ravvedute immediatamente.
Un po’ rabbiose, con un filino di modestia in più sarebbe stata apprezzata.

 

 

Che Paese è un Paese nel quale un condannato per estorsione dice: non sono un delinquente. Troppo stupido per essere un criminale, è semplicemente un figlio del berlusconismo. Tutti innocentisti e garantisti.


indexA Servizio Pubblico un’ex favorita eletta in Parlamento ed una sua collega, entrambe laureate, si sono lanciate contro la magistratura rossa, ad orologeria, che sin dai tempi di mani pulite ha colpito e condannato solo da una parte e trascurando l’altra nel tentativo di screditare la sana politica della destra che si è salvata solo grazie alla tenacia della Santanchè, Carfagna e Comi che come una sola gallina si sono immolate in nome della verità.
Se non fosse per il fatto che la verità delle pasionarie in questione è una palla colossale come quelle che racconta da una vita il loro caudillo.
Durante la stagione di mani pulite la Santanchè era già grandina e non è giustificabile, dovrebbe ricordare che  la destra piduista fece una campagna spudorata in favore di mani pulite, Mediaset monopolizzava i suoi Tg con i servizi dal Tribunale di Milano ed a stagione appena conclusa ha cercato di ingaggiarne i protagonisti offrendo loro un incarico ministeriale.
La svolta è venuta dopo quando le indagini in corso contro il piduista hanno cominciato a prendere corpo e sostanza.
Fu allora che Berlusconi mise in campo la tattica della P2 screditare la Magistratura e fare in modo che la politica fosse tutta infangata, tutti sembrassero uguali e corrotti. E’ li che venne inventata la magistratura rossa e le sentenze ad orologeria.
Intanto basterebbe che le pasionarie del garantismo piduista si leggessero le carte e scoprirebbero che i comunisti coinvolti in mani pulite hanno pagato il loro debito con la Giustizia, Greganti in testa, e non è colpa dei comunisti se il rapporto della corruzione era di 1 a 10 se non di 1 a 50.
Ad ogni modo mentre i comunisti coinvolti in mani pulite sono scomparsi quelli degli altri partiti, alcuni di essi, sono stati candidati in Forza Italia insieme ai finanzieri che si sono venduti a Berlusconi come Massimo Maria Berruti, prima ingaggiato come manager in Fininvest e poi fatto eleggere parlamentare.
Certamente la Comi era troppo piccola, ai tempi di mani pulite giocava ancora con le bambole.
Dato che è stata molto brava con gli studi, ha preso due lauree, poteva anche trovare il tempo di studiarsi le carte senza limitarsi a credere alle fandonie del suo presidente.
Diverso il caso della Carfagna, nel 1992 aveva già 17 anni l’età della Noemi, anche se lei era ancora impegnata nello studio e nel nuoto e solo dopo pochi anni divenne miss e la favorita del sultano.
Un merito non da poco diventare la favorita  in età così avanzata, conoscendo le abitudini del sultano, al punto di ricevere diversi riconoscimenti per le sue capacità
in intercettazioni più volte smentite ma della cui esistenza era convinta la Boniver.
Non so se sia tutto vero anche se la storia avuta con Bocchino potrebbe essere una conferma indiretta.
Il berlusconismo ha creato e coltivato questi mostri, da una parte i garantisti a senso unico ed a oltranza e dall’altra dei delinquenti che si ritengono innocenti nel mare magnun di fango e merda etico-morale in cui è stata ridotta l’Italia.
Tanta è l’abitudine delle pasionarie del piduista nell’infangare l’avversario politico, sembra che abbiano studiato tutte al Giornale, che la Comi ci ha provato pure con Ingroia ricevendo la smentita in diretta da Santoro dopo che aveva fatto verificare ai suoi collaboratori.
La Comi ha accolto la smentita in diretta con il suo splendido sorriso, non ha fatto una piega.
Diciamo che come stile ha preso tutto da Gelli o da Goebbells, le carte di mani pulite non le ha lette ma gli aforismi di Goebbells sicuramente.
Almeno questi due:

Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.
La propaganda è un’arte, non importa se questa racconti la verità.

Ovvio che un humus culturale, etico e morale del genere non possa che generare le Comi, Carfagna, i Corona e le migliaia di follower che li seguono.
Da uno come Corona, asagerato e cafone, si può essere immuni per la gente normale.
Più difficile essere immuni ad una come Lara Comi che si mimetizza bene.
Da tempo sono convinto che tutto è cominciato nel 1983 con Drive In, ne ho scritto anche un post che è andato perso con Splinder.
Programma cult che guardavano anche gli intellettuali come Umberto Eco e persone comuni come il sottoscritto, perchè allora tette e mutande in televisione erano rivoluzionarie e nessuno si sarebbe immaginato che in pochi anni saremmo passati dalla pratica al voyeurismo del Grande Fratello, dalla democrazia alla mignottocrazia.
Corona fa parte del contesto, è uno che immerso in questo fango culturale rivendica, giustamente, di essere nella media e quindi innocente.
Quando uno lancia le mutande, spero non lavate, dal balcone e sotto ci sono centinaia di ragazze che urlano la loro ammirazione è facile che perda la testa e si ritenga un essere superiore e consideri l’estorsione non un reato ma un modo per far soldi più veloce possibile. Una furbata.
E’ come fare un gol al volo al Camp Nou ed al boato della folla ,98.787 posti, perdere la testa. Credersi Messi o il Messia.

Una novità, positiva, per il 2013. Le primarie del Pd l’hanno spostato a sinistra i teodem se ne devono fare una ragione, meglio ancora se cambiano partito. Un grazie particolare a Renzi.


giudittapini_ok_erSe i giovani che hanno scalzato i dinosauri del Pci e della Dc confluiti nel Pd, hanno come riferimento Nilde Iotti e Berlinguer significa che i valori ci sono e le idee pure. Certamente è un rinnovamento che sia Bersani che Renzi hanno voluto, uno ricercando i valori della sinistra e l’altro ammiccando ai valori di Arcore e Marchionne, fortunatamente hanno vinto i primi e la dirigenza dovrà tenerne conto.
Personalmente mi auguro che questi giovani che hanno nel cuore i valori della sinistra storica, riveduta ed adeguata ai tempi perchè sia chiaro che il Pci non ci sarà più, conquistino sempre più spazio nelle istituzioni e nel partito.
Sono giovani istruiti che conoscono e convivono con il precariato, immersi nelle storture del capitalismo parassita e sfruttatore che hanno idee chiare e sentimenti nobili.
In Emilia Giuditta ha sbaragliato gli avversari alle primarie e chi l’ha votata ha avuto le sue ragioni, ha visto bene.
Viene dal precariato ed ha fatto pure la cameriera.
Non la conoscevo ma c’è una sua frase che per me dice tutto ed è questa: “Abbiamo deciso di correre alle primarie proprio per questo. C’è bisogno di persone preparate e di persone che invece hanno un nuovo sguardo. Dentro un partito si hanno entrambe le cose. Nel Pd ci sono persone di altissimo livello in tutti gli ambiti che ti possono dare una mano e, d’altro canto, io posso portare una visione che loro non hanno. L’esperienza da sola non basta, proprio come la freschezza”.
Ero e rimango contrario alla rottamazione, alla fissa del modernismo politico delle due legislature che avrebbero impedito a Persone come Pajetta, Berlinguer, Longo, La Torre e tanti altri di fare politica sana per lasciare spazio a giovani magari senza, o poco valore.
Se poi il nuovo che avanza è Renzi allora tanto vale chiudere il partito, le sezioni.
Sono contrario a chi dice che destra e sinistra sono superate, il qualunquismo populista di queste affermazioni fa rinascere il fascismo e la destra estrema nella peggiore delle ipotesi, ed i segnali ci sono. Nella migliore delle ipotesi c’è un atteggiamento di accettazione del capitalismo e delle sue regole che è preoccupante, massacrare i diritti delle persone in nome del profitto e della produzione non ha nulla di sinistra e nemmeno di democratico. Il capitalismo è un regime, la democrazia del più forte.
Dice Giuditta: l’esperienza da sola non basta, proprio come la freschezza. Sono due elementi che da soli non hanno tenuta ma se li metti insieme diventano un collante fortissimo.
Ci sono tantissimi giovani che hanno per riferimento, il Fatto usa la parola idolo, Berlinguer e sono certo che non hanno nessun bisogno di andare ad Arcore per sentirsi democratici, come sono certo che non scambieranno mai per manager Marchionne.
Sono orgogliosi delle loro idee di sinistra, dei valori, della nostra storia, della solidarietà e del rinnovamento che potrà avvenire solo con una scelta di campo, decidendo da che parte stare.
Affermare di essere  oltre la politica, considerare destra e sinistra superati, obsoleti, è solo demagogia populista che vede il particolare, l’errore e lo esalta preparando lo spazio per un populismo che porta solo ad un regime, perdendo di vista la nostra storia e le conquiste che la sinistra e la democrazia ci hanno portato con la Resistenza.
Se non volete chiamarlo fascista chiamatelo pure come volete. C’è stato il peronismo, il gollismo ed anche Pinochet ed il gioco allo sfascio che la propaganda capitalista sta facendo sulla politica nostrana è preparazione del terreno per un regime del genere, non c’è bisogno di correre questo pericolo per rendersi conto che destra e sinistra esistono eccome ed hanno valori ed obiettivi diversi. Agli antipodi.
Qualcuno ha valutato la sconfitta di Renzi come un ritorno al passato ed invece è un ritorno al futuro solo che la maggioranza degli elettori del Pd vogliono un partito di sinistra e prima fanno chiarezza al loro interno e meglio è.

 

Giuditta, la futura deputata ragazzina del Pd: “A Roma sarà il mio primo lavoro”

 Monti come Grillo: Destra e sinistra, distinzione superata”

Mi spiace per i giovani che hanno scambiato un comico, sagace, per un politico. E’ un capopopolo il pallone è suo ed il campo pure. Altrimenti non gioca più.


imagesVa bene che i genovesi guardano anche al centesimo, si dice, ma risparmiare sulla democrazia ed imporre le regole di partecipazione da impedirla di fatto non è un bel segno, è da despota.
Mi spiace per tutti quei giovani che gli hanno creduto. Hanno creduto che fosse possibile dire basta ai corrotti, ai delinquenti, ai ladri, per cambiare il mondo ma ciò non è possibile e non perchè alla maggior parte della popolazione mondiale piacciano i ladri.
Ragazzi un conto è evidenziare le magagne, mettere alla berlina i servi ed i ladri, denunciare i parassiti, le spese folli della politica e dell’amministrazione pubblica un altro è governare nell’interesse di tutti.
A parte che basterebbe azzerare tutti i benefici di cui gode la chiesa cattolica ed i suoi adepti per fare una finanziaria a costo zero ogni anno. Tagliare tutti i loro privilegi a partire dai finanziamenti, diretti ed indiretti, alla scuola privata cattolica ci permetterebbe di partire con il piede giusto e dedicarci alla lotta all’evasione ed alla malavita organizzata.
A parole siamo bravi tutti ma se si vincono le elezioni, da un comune sino a quelle nazionali, e si trovano solo debiti e buchi hai un bel dire noi cambieremo tutto se non sappiamo fare, dire,  come e dove.
Vedete anche Bordiga era un fautore del tanto peggio tanto meglio, sfasciamo tutto, o tutto o niente e così via ma, fortunatamente, i vecchio compagni del Pci prima ed i resistenti poi non gli hanno dato retta sono stati pazienti ed hanno cucito con tutti gli antifascisti di ogni genere un vestito chiamato resistenza che ci ha portati alla libertà, alla democrazia.
Democrazia che di questo passo e con questo populismo dilagante rischiamo di giocarci del tutto.
Certamente non possiamo prendere ad esempio di democrazia il modo di gestire il Movimento 5 Stelle dal suo interno, qui non si tratta di divertire la gente in piazza con battute feroci, fare satira, si tratta di prendere in mano le redini del Paese, del cambiamento.
Tra l’altro è scaduto pure nel livello della satira, non prende in giro in modo sarcastico ma offende e fa battute maschiliste da osteria, più che un comico sembra un ultrà alla decima birra.
Noi, agnostici o atei, abbiamo preso per il culo il Papa ed il vaticano per decenni quando scomunicavano  i comunisti, quando si sono lanciati contro il divorzio o l’aborto perchè sapevamo che erano fuori del mondo e comunque le cose sarebbero cambiate perchè il mondo si svolve senza chiedere il permesso al Papa o al vaticano.
Oggi i figli dei divorziati fanno la prima comunione pure la cresima, forse qualcuno è diventato pure prete e nessuno ci fa neanche caso.
Quindi, secondo me, è ancora più ridicolo un papa laico e divorziato che scomunica i suoi adepti.
Non basta dire: chi non sta alle, mie, regole vada fuori dai coglioni.
Non è un linguaggio moderno, di rottura, come lo fu quando Zavattini pronunciò la parola cazzo alla radio e tutta Italia ebbe gli svenimenti. Oggi la parola cazzo la dicono tutti in televisione, anche la Santanchè che con la sua portata potrebbe e dovrebbe dire cazzi dato che ha una bocca grande come un traghetto.
Quindi il fuori dai coglioni messo sul blog o su twitter non impressiona nessuno, non è moderno ed anzi ci fa fare, pardon vi fa fare, un salto indietro 80 anni più o meno.
Solo uno in preda ad un delirio totale può dire io non sono un fascista e non sono un maschilista e chi lo pensa o lo dice è fuori.
Chi ragiona così è fascista a sua insaputa, mi auguro e persino al Fatto si sono accorti che qualcosa non quadra, che la protesta monta, che la democrazia manca.
Tra l’altro per Grillo e per tutti gli altri che si candidano al governo del Paese io ho sempre una domanda in sospeso, spero che prima o poi qualcuno mi dia una risposta, con il capitalismo finanziario parassita speculatore e sfruttatore, come la mettiamo?
Mi sembra di essere circondato da una marea di Marchesi del Grillo e tutti dicono sempre la stessa frase: io sono io e voi non siete un cazzo, non mi sembra il caso di affidarci ad una classe dirigente che ragiona così.
Il Pd, partito bistrattato e deriso da tutti, me compreso, intanto annuncia le primarie aperte a tutti per i parlamentari, non sarà il socialismo al quale aspiro io ma è qualcosa di concreto e senza scomuniche.
Le scomuniche le daranno i voti dei cittadini, non il capo supremo o il card. Richelieu della situazione.

Movimento 5 Stelle, Grillo caccia Giovanni Favia e Federica Salsi

Ragazzi io non c’ero ma mi sono informato, anche il duce aveva milioni di italiani che gli davano ragione, che lo seguivano ciecamente e tra questi c’era pure mio padre, li ha portati alla rovina perchè un uomo solo al comando che detta le regole è una rovina.
La politica non è un circolo di tennis o una assemblea di condominio che si dota di un regolamento da rispettare ad ogni costo pena l’espulsione dal circolo o dall’assemblea condominiale, la politica è dialogo, comprensione delle ragioni comuni e fatto salvo le regole di base che non possono governare i delinquenti ed i ladri ecc. ecc. è un confronto ed una somma di idee anche diverse.
Noi abbiamo già il nostro regolamento da rispettare si chiama Costituzione e se fosse stata applicata per bene non saremmo a questo punto. Nella Costituzione c’è scritto tutto quello che serve, non abbiamo bisogno del regolamento di Grillo o Casaleggio per sapere come dobbiamo comportarci.
Ricordiamoci comunque che la battaglia non sarà mai finita finchè ci saranno al mondo uomini, donne, persone e che nè la democrazia nè le persone sono, o potrebbero essere, la perfezione.
Il Gen. De Gaulle al suo elettore che gli gridò: mom general a morte i cretini!
Il Generale rispose: il suo programma è troppo ambizioso.
Nemmeno Grillo ha la ricetta perfetta e non basteranno i regolamenti al limite del fascismo a cambiare le cose.
Ci vuole una unità nazionale sulla falsariga di quella che fece nascere la Resistenza.
Il resto sono solo chiacchiere per la televisione per fare scrivere i giornali. Propaganda di regime.
Tutti i partiti, chi più chi meno, hanno apprezzato Grillo anche per opportunismo elettorale a breve termine a me, come politico, non è mai piaciuto e come comico mi piaceva di più quando i testi li scrivevano gli altri, gli autori.
Tra il 1901 ed il 1902 Lenin scrisse, Che fare? Ed era una domanda alla quale cercò di dare risposte.
E’ quello che dovremmo fare noi, non populismo ed antipolitica, trovare risposte, proposte.

Caro Enrico, anche se gli Usa hanno presidente di colore, borghese, non siamo messi bene. Noi poi siamo alla sfascio la questione morale è più attuale che mai ma in politica ci sono solo mezze calzette. Gira la voce che destra e sinistra non esistano più, e andiamo a fondo.


Non hai fatto in tempo a cambiare il mondo e non farò in tempo nemmeno io, anzi l’ho visto peggiorare giorno per giorno, lo spettacolo della politica è sempre più indecente.
Si sono persi milioni di posti di lavoro e quelli rimasti sono solo precari, a termine, a contratto, insomma appesi con una corda al collo.
Negli ultimi decenni il bandito che ci ha governato per più tempo di tutti ci ha raccontato che nascevano migliaia di imprese ogni anno, andava da Vespa a sparare cazzate ed il tipo ci ha scritto pure dei libri, uno all’anno.
Mai visto un simile spreco di carta per delle cose inutili, baggianate, utili solo a spappolare il cervello dei teledipendenti.
Le imprese di cui sopra altro non erano che Partite Iva individuali, in pratica “imprenditori” con meno diritti dei lavoratori e senza nessuna tutela, lo so bene io che ho avuto mio figlio in quelle condizioni.
Non solo vengono sfruttati ben oltre le otto ore giornaliere, mi torna in mente la vecchia canzone delle mondine: se otto ore vi sembran poche provate voi a lavorar, ma vengono licenziati senza che nessun sindacato apra bocca, senza nessuna manifestazione di protesta perchè sono tutti cani sciolti cresciuti, e vittime, dell’individualismo, della mancanza di solidarietà sociale.
Di queste imprese e di quelle un pochino più grandi quest’anno ne hanno chiuse circa 3000, tra queste figura anche quella di mio figlio anche se non ne faccio un caso individuale perchè è un problema di massa.
Caro Enrico il problema è sempre il solito,  il capitalismo che abbiamo combattuto per decenni, ad essere onesti io mi sono limitato a seguirti, ascoltarti, crederti e non me ne sono mai pentito perchè sei riuscito a fare del figlio  di un fascista un comunista che come motto, direi come Dna, ha una frase di Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista perchè credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Ecco perchè del problema di mio figlio, che ha dovuto emigrare, non ne faccio un problema personale ma collettivo, di massa.
A proposito di massa, i tempi in cui venivamo ad ascoltarti quasi in milioni sono finiti da un pezzo, nemmeno i concerto delle rokstar arrivano a certe cifre,  persino negli stadi del calcio c’è un calo di partecipazione. Il che è tutto un dire.
La foto del post è stata scattata da me negli anni a cavallo tra i 70/80 al parco Sempione di Milano, era la festa nazionale dell’Unità una delle ultime prima che la spostassero alla montagnetta di S. Siro, il Monte Stella, i giornali scrissero di un milione e mezzo di persone.
A proposito del Monte Stella vorrei ricordare una cosa che troppi milanesi, doc o acquisiti, non sanno.
Si chiama così perchè il parco ideato dall’architetto Bottoni per sistemare le macerie della guerra ed iniziare la ricostruzione divenne una montagna e lui le volle dare il nome di sua moglie, Stella appunto.
Detto questo, caro Enrico, i problemi sono di tutti, la maggioranza diciamo, quello che manca è l’unità e la partecipazione, ognuno cerca di salvarsi da solo, sembriamo tutti degli emigranti pressati in un enorme barcone ognuno impegnato a salvare se stesso o al massimo la sua famiglia, i suoi figli.
Nessuna visione collettiva del problema, anzi. Trovo che il problema della crisi, della mancanza di ideali, di solidarietà, abbia dato la spinta a qualcuno per farne dei soldi, diventare famoso in televisione, parlarne tutte le settimane senza concludere mai niente.
Su Rai 1 e su Canale 5 si parla ininterrottamente dell’ultimo omicidio di ragazzine, la fornitura è continua, un delirio. Ogni due giorni ammazzano una donna ed in televisione ci sono decine di esperti che ci spiegano come e perchè, ho l’impressione che ci marcino sopra per fare audience senza fare educazione, infatti non cambia niente.
Lo sterminio da parte di fidanzati, compagni, mariti, ecc.ecc. continua e tutto ciò, dicono, per amore.
L’amore oggi si misura dalle coltellate che dai, meno di quattordici non è amore, devi darne di più anche se la frequenti da qualche mese, un anno diciamo.
Mi è persino venuto in mente che se dovessi dimostrare il mio amore alla Mirè, dopo oltre 40 anni di convivenza, dovrei darle almeno una sessantina di coltellate, roba da rimanere senza forse, mi sa che è meglio soprassedere.
La politica, l’economia, la crisi, viene trattata allo stesso modo nei talk show, chiacchiere per fare audience ed impedire di il coagularsi di un movimento di opposizione al capitalismo.
tante chiacchiere e nessuno che ponga l’unica domanda che conta: che fare?
Non lo so nemmeno io ma ho una certezza, prima cosa dobbiamo cercare, trovare i punti che ci uniscono e non coltivare quelli che ci dividono.
Altra cosa, secondo me è anomala, è il fatto che la maggioranza dei giovani ritiene che destra e sinistra non esistano più. Anche se qualche giorno fa abbiamo assistito all’apologia del fascismo in occasione del funerale di Rauti. Fortunatamente, lasciamelo dire, non partecipato come il Tuo.
Forse, con il Tuo funerale, abbiamo fatto anche il nostro, politicamente intendo, gli unici che hanno partecipato e pianto al proprio funerale sono quelli della mia generazione. Ci danno tutti per morti,superati.
In parte è dovuto allo spettacolo indecente che offrono i pagliacci ed i delinquenti che sono in parlamento,  che l’informazione di regime e loro stessi identificano in destra e sinistra ed in parte al fatto che ritengono che le ideologie non esistano più.
Tutto ciò porta a considerare che il capitalismo ha vinto su tutti i fronti, c’è persino in Cina, e che ci si limiti ad accontentarci di cambiamenti minimi giocandoci la democrazia e la dignità per un pezzo di pane.
Sappiamo anche che alcune esperienze di socialismo reale sono miseramente fallite, Tu stesso che avevi una visione più ampia e proiettata nel futuro ci avevi avvisato ed hai provato a cercare quella che chiamavamo la terza via, ma nel sud America ci stanno provando e direi alla grande.
Una cosa che non è cambiata rispetto a quando eri con noi è che la Cisl e la Uil vanno ancora a braccetto con i padroni, hanno creduto a Marchionne e adesso non hanno nemmeno il coraggio di dire che si sono sbagliati, pensa che hanno ancora degli iscritti.
Quando mai gli Inti Illimanni hanno scritto El pueblo unido jamàs serà vencido, lo sapevamo bene noi che riempivamo le piazze, ma lo sa bene anche il sistema finanziario capitalistico parassita che ha giocato tutte le sue carte sulla divisione del popolino.
Abbiamo tre o quattro partiti comunisti, altri che si richiamano al socialismo, altri ancora alla socialdemocrazia, c’è persino qualche democratico schierato nel centrosinistra, dicono, tutti insieme non riescono nemmeno a far riconoscere i diritti delle coppie di fatto o dei alvoratori. Il populismo impera e tutti sappiamo che il populismo porta a regimi, da sempre è l’anticamera dei regimi.
Secondo me è anche un problema di partecipazione. La più bella manifestazione degli ultimi decenni l’hanno organizzata le donne, aveva per slogan: Se non ora, quando!
Sono andate in piazza a milioni, subito dopo abbiamo comiciato a dividerci sui punti, le virgole, gli accenti.
E tolto qualche giapponese uscito dalla foresta nessuno lotta più.
Ma non tutto è perduto, caro Enrico, come diceva De Andrè è dal letame che nascono i fior ed infatti un bel fiore sta nascendo si chiama Movimento 5 Stelle.
Ha delle buone idee, mischiate con un po’ di regime, populismo, leader carismatici, partecipazione , invasione della rete, organizzazione ed in modo particolare di antipolitica.
Non contro la politica malsana, i politici corrotti o venduti, proprio l’antipolitica.
Vogliono fare politica con l’antipolitica. E’ qui che io vado in confusione, partecipano ma solo come guardoni in attesa di avere il 51% e di godere partecipando, finalmente,  alle responsabilità della gestione.
Chi non sta alle regole, democratiche, è perchè ha il punto G in televisione.
Questa, caro Enrico, non te la spiego avrei tanto voluto che ci fossi Tu a spiegarci cosa sta succedendo, invece c’è solo Bersani.
Ad essere sinceri c’è un certo Renzi che vuole spiegarci cosa sta succedendo, da quello che ho capito io ci vuole fare diventare tutti Tafazzi.
Un abbraccio virtuale caro Enrico, da uno che ha avuto il piacere, l’onore, di conoscerti di persona ed anche di criticarti, da giovane rivoluzionario.
Non ho mai dimenticato la tua pazienza e la tua cortesia, la tua educazione, davanti a qualche centinaio di persone mi hai risparmiato una umiliazione, sei stato così gentile da dimostrarmi nei fatti, senza offendere la mia prosopopea, quanto fossi pirla. Grazie ancora.
Pensa che i nuovi leader per criticare una ragazza del loro movimento la offendono via web con insulti maschilisti riferiti al punto G.
Enrico, il punto G non è riferito a Grillo, è riferito al punto in cui le donne hanno l’orgasmo, l’hanno scoperto gli scienziati e quelli più maschilisti di me ci fanno delle battute per offendere le persone, le donne.
E’ proprio vero, la classe non è acqua. Cetto Laqualunque è il migliore, siamo passati da Togliatti a Cetto e questa è l’impronta dei tempi.
Per essere vivi si deve avere un passato, ricordare , speranze ed emozionarsi ancora.  Senza emozioni non si vive, si vegeta.
Con, immutato affetto.

I sostenitori di Renzi, prima di sostenere Renzi, sostengono il libero mercato, l’eterno dio pagano sull’altare del quale l’intera umanità si dovrebbe sacrificare.


Intellettuali, giornalisti, politologi, onnipresenti, moralisti dell’ultimo ventennio e quant’altro ancora, quelli che indicano Renzi come il nuovo in realtà promuovono l’antico, la superiorità del capitale sulla persona.
Il resto sono chiacchiere, rottamazione, rinnovamento, la ricerca di capri espiatori con la data di nascita alla quale si vuole imporre una scadenza, tutto fumo senza programmi e prospettive.
Non che il Pd sia un baluardo della sinistra, della socialdemocrazia, da quando si sono unite le due anime popolari cattoliche ed ex comuniste la lotta intestina sui valori di fondo dei diritti e del modello sociale è sempre viva, più che mai. All’interno del Pd ci sono quelli che hanno sposato, questa volta in eterno e senza separazione o divorzio, il capitalismo e si accontentano di piccole modifiche, strappare qualche lembo di dignità e non di garanzie per i lavoratori, i proletari e di chiunque viva del proprio lavoro. E quelli che aspirano ad una diversa divisione della ricchezza prodotta dal mondo, quelli sono la minoranza.
Hanno accettato supinamente il mercato imposto dal capitalismo sfruttatore e parassita e adesso, qualcuno, vuole andare oltre sposando il liberismo alla Reagan quello che ha portato alal crisi economica più grande che il mondo abbia vissuto.
Se non nella distruzione materiale, i capitali, gli immobili, la proprietà è sacra ed inviolabile, questa crisi ha superato di gran lunga le vittime delle due guerre mondiali, sul piano morale  hanno fatto più stragi delle bombe su Hiroschima e Nagasaki ed il fanciullo in questione tra una battuta , la parlantina toscana efficace
adesso si affida alle vie legali in segno dell’unità del partito.
Come se la minornaza interna alle sezioni del Pci fosse andata dall’avvocato per diventare maggioranza.
Dopo aver servito messa, laicamente, a Marchionne incensandolo più di una madonna adesso finge di fargli la guerra come se il problema fosse Marchionne e non il capitalismo.
Infatti si è subito preoccupato di farci sapere che chi vuole fare politica deve comunque confrontarsi con la finanza. Confrontarsi, Renzi, lo hanno fatto anche i segretari del Pci, non accordarsi o cercare aiuti e finanzamenti. Spintarelle.
Diceva Marx che quando la borghesia è alle strette arretra, si riorganizza e poi cerca di infiltrare i suoi alla testa dei movimenti che la combattono per deviarli, smorzarne l’impeto e riportarli nell’alveo del fiume capitalista.
Più o meno il concetto è questo. Andate a rivedere le manifestazioni degli anni settanta, operaie e studentesche, guardate attentamente le fotografie e vedrete che infiltrati nei movimenti ci sono facce conosciute dell’informazione di regime, autentici servi di Berlusconi pronti a vendersi la prossimo vincitore.
Due nomi per tutti, Giuliano Ferrara, che è arrivato a lavorare per la Cia, e Paolo Liguori che quando era a Lotta Continua chiamavano” Straccio”. Evidentemente l’avevano sgamato, è lo straccio che usano per lucidare le scarpe del piduista.
Dice Mario Capanna: «Questi discorsi mi fanno sorridere. Perché discutiamo di gente che a quei tempi mi scavalcava a sinistra. Mi chiamavano reggicoda del Pci perché facevamo discorsi rivolti alla massa, non chiacchiere come loro. Non a caso, dal Movimento studentesco non è uscito nemmeno un terrorista. La stessa cosa non si può dire di altri gruppi. C’ era un tale che sosteneva: non è difficile fare qualcosa di buono nella vita; è difficile farlo per tutta la vita. Io, che non ho mai fatto stagionare il mio vino a Botteghe oscure, fin da allora dicevo: diffidiamo degli estremisti perché un giorno ce li troveremo a destra. Ecco, appunto»

Capanna ha  ragione, i rivoluzionari estremisti più spinti, oggi, sono finiti a destra, al servizio del capitale.
Oggi il sistema di potere non ci propone un cavallo di Troia da infilare nella massa, ma un cavallino a dondolo spacciato per il rinnovamento del centrosinistra, Matteo Renzi il cavallo di Troia fatto con i lego.
Scrive Nuova Società:

Nel momento in cui è chiaramente percepito dagli uomini intellettualmente onesti che la crisi che stiamo vivendo è soprattutto causata da un diverso modo di intendere la distribuzione della ricchezza (la lotta delle classi dominanti nei confronti delle classi subalterne) esplode all’interno del Partito Democratico – sotto mentite spoglie della modernità, del rinnovamento – l’antica patologia del Gattopardo.

L’aspetto più triste, sconsolante di ciò che sta accadendo è rappresentato dal coagularsi attorno ad un personaggio (presunto giovane) dallo scioglilingua facile, di uomini dal diverso spessore culturale ma eternamente ossessionati dal libero mercato, il vecchio, antico dio pagano sull’altare del quale l’intera umanità si dovrebbe inchinare.
Signori, ecco il nuovo che avanza anzi l’antico, l’eterno capitalismo che si rinnova ad ogni occasione.
Non mi meraviglia che abbia un seguito, anche Ferrara aveva ed ha un seguito, mi meraviglia che gli ex comunisti della mia età confluiti nel Pd credano che Renzi sia il rinnovamento.
Certo nemmeno Moretti, oggi, chiederebbe a D’Alema o a Bersani di dire qualcosa di sinistra ma, spacciare Renzi per il nuovo è troppo. E’ oltre.

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