Hanno fatto le quirinarie, hanno fatto anche il programma ma la mia impressione è che la strategia, gli argomenti, vengano estratti a sorte. Come alla pesca di beneficenza della parrocchia o delle ex feste dell’Unità.


indexPer me hanno scritto tanti bigliettini con le loro proposte a 360°. Li hanno arrotolati per bene e gli hanno messi in un vaso trasparente, affinchè tutti vedano che non c’è trucco non c’è inganno, poi arriva Casaleggo, lo bendano ed estrae l’argomento del giorno.
Per quel giorno la linea è quella.
Cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e mi sarei aspettato una candidatura alla Presidenza della Repubblica di rottura da parte del Pd ed invece sono circolati nomi da fare venire i brividi.
Alludo a Marini, Finocchiaro, Amato.
Ieri su Facebook ho appoggiato la scelta del M5S e naturalmente mi hanno preso sul serio. Non ho niente contro la Gabanelli, non coltivo le dietrologie che ho letto nel web contro di lei e non la guardo mai perchè alla domenica sono impegnato con il calcio, non si può vivere solo di problemi e tristezze ci vuole anche un momento di evasione.
Giusto per riprendere ad incazzarsi il giorno dopo.
Sono amante delle provocazioni e quindi apprezzo anche quelle che fa Grillo, o chi per lui. Ho trovato piuttosto singolare che il M5S abbia votato la Gabanelli alle quirinarie dopo tutto quello che hanno detto sui giornalisti, sembra che il più bravo abbia la lebbra e li tengono tutti a debita distanza.
Visto che accettano solo di parlare con giornalisti stranieri, molto più affidabili, avrebbero dovuto proporre Bill Emmot il famoso giornalista anglosassone
che ha proposto di amputare la Grecia dall’Unione Europea.
Gino Strada lo apprezzo ancora di più della Gabanelli, politicamente siamo cresciuti insieme a Sesto San Giovanni lui era nel Movimento Studentesco io in quello proletario , siamo dello stesso anno lui di aprile io dicembre e ne approfitto per fargli gli auguri di buon compleanno per il 21. Lo ritengo  una persona degna ma stiamo pur sempre parlando del Presidente della Repubblica non del ministro della Sanità.
D’accordo che nell’urna elettorale uno vale uno, come nel M5S,  ma gradirei essere rappresentato nelle istituzioni da qualcuno più bravo e preparato di me, e ce ne sono.
Non si può finire in parlamento attraverso 70 mi piace sul web può, finirci di tutto, anche perchè un titolo di studio, una o due lauree non sono garanzia di capacità superiori alla media.
Una volta i partiti coltivavano la loro dirigenza nelle amministrazioni locali, i migliori andavano alle scuole di partito e pur rispettando l’impegno di tutti facevano carriera solo i migliori.
Era interesse stesso dei partiti mandare allo scoperto i migliori, persino il capogruppo di un consiglio di quartiere veniva nominato in base alle sue capacità politiche e di dialettica, che conta moltissimo quando devi confrontarti con gli altri nelle sedi pubbliche.
Insomma uno vale uno sino ad un certo punto e lo vediamo bene con i capigruppo del M5S, non conosco bene il M5S ma credo che qualcuno più bravo di loro sia facile da trovare, certamente una meno presuntuosa ed arrogante della Lombardi l’avranno di sicuro anche se non è laureata in giurisprudenza.
Raramente ho visto un eletto ad incarichi pubblici importanti una persona così insulsa politicamente, talmente presuntuosa da non rendersene nemmeno conto.
Ma quelle che le sono intorno se ne rendono conto e dovrebbero disinnescarla.
Non mi piace inzuppare la penna nelle dietrologie dei giornali, indiscrezioni, conclusioni basate su impressioni e non su dati di fatto e così via. Preferisco tentare di ragionare su fatti concreti e quindi prima di criticare i papabili alla presidenza voglio conoscere i nomi, aspetto la lista ufficiale.
La mia impressione è che la strategia a lungo termine del M5S sia pericolosa, alludo all’obiettivo del 51%, per tante ragioni che possono non essere condivise perchè ognuno ha la sua visione della democrazia.
Capisco ancora meno la strategia a breve termine del M5S. Secondo me stanno perdendo un’occasione storica per cambiare finalmente le cose, rinnovare la politica e non riesco a capire se questo gioco allo sfascio è per salvare Berlusconi o per spremere sino in fondo il limone dell’opposizione, secondo me c’è il rischio che ci sia tanto succo ma non rimangano fragole nelle quali metterlo.
Grillo spera in un accordo Pd-Pdl per gridare all’inciucio, si muove in questo senso e mi auguro che il Pd non cada nella trappola.
Ho un unico dubbio. O gli strateghi del M5S, Grillo-Casaleggio, sono dei maghi della politica e ci stanno mettendo tutti nel sacco o sono dei buontemponi che ogni mattina fanno pescare un biglietto da Casaleggio e per quel giorno la strategia è quella, estratta a sorte per loro diletto.
In ogni caso il tutto avviene mentre l’Italia scivola sempre più in rovina.
Sarà difficile imputare al Pd ed al Pdl tutte le colpe di questa sfascio, anche se ci provano in tutti i modi, non sono l’unico a pensare che la vera occasione del cambiamento considerando i numeri nel Parlamento la stia buttando via proprio chi si era candidato per cambiare le cose.
Il coltello è nelle mani del M5S ed il fatto che non lo usi, al di là delle questioni di pricipio, contribuisce a salvare il responsabile maggiore di questa deriva ormai ventennale, Berlusconi.
L’italiano è un conservatore. Ogni volta che si è presentata l’occasione per un cambiamento, per esempio negli anni 70, si è turato il naso ed ha sempre votato contro qualsiasi novità venisse proposta.
La paura che cambiasse qualcosa li ha portati a votare persino l’Msi.
Il Pdl pretende che vengano rispettati i loro 10 milioni di voti. Ancora ieri sera l’ex segretaria del sindacato fascista, la  Poverini, rivendicava rispetto per i loro elettori ma se penso che dentro quei voti ci sono quelli della mafia, dei condonati di tutti i tipi da quelli edilizi a quelli fiscali, di quelli che si sono salvati dalla giustizia grazie alla prescrizione  studiata su misura per Berlusconi, poi applicata a tutti gli aventi diritto,  ai quali dobbiamo aggiungere gli evasori fiscali temo che ne rimangano ben pochi di voti da rispettare,  forse solo un milione di rincoglioniti dalle tv.
Il M5S parla pesso di una proposta di legge riguardante l’ineleggibilità di Berlusconi, si lo so avrebbe dovuto farla il Pd, forse ancora prima i Ds, ma non c’erano i numeri che oggi ci sono ed allora sorge spontanea una domanda: perchè non la fa?
Un po’ di chiarezza l’avremo con la nomina del nuovo Presidente della Repubblica dopodichè nessuno potrà più nascondersi dietro una foglia di fico.
La responsabilità dello stallo è di tutti ma anche in questo caso uno non vale uno, quelle del M5S sono maggiori perchè sono loro l’ago della bilancia e farla pendere da un lato o dall’altro dipende solo da loro.
Dire che per cambiare le cose ci vuole il 51% è pericoloso, molto pericoloso, perchè l’Italia ha già vissuto il partito unico. Non vorrei che il conservatorismo innato degli italiani da una parte e la paura di un regime dall’altra non ci riporti un nuovo che sa di antico, Berlusconi e la sua banda.
I bigliettini con le proposte, gli argomenti, spero, non siano truccati perchè comunque viene sempre fuori il Pd o Bersani. Un abbraccio o un tentativo di soffocamento?

8 Risposte

  1. Non sei bravo a fare il moderato. Ti preferisco nella versione “orientata”.
    FICCATEVI UNA COSA IN TESTA UNA VOLTA PER TUTTE.
    Se m5s dava la fiducia a Bersani ora ci troveremmo ogni sorta di riforme inique in stile monti-pd-pdl. M5s non avrebbe nessuna forza in parlamento perché schiacciato dai voti di scambio che quei farabutti si riserverebbero. Così ogni speranza di rinnovare questo paese andrebbe in malora.
    LA RICETTA MONTI E’ FALLITA. STA FACENDO FALLIRE QUESTO PAESE A BENEFICIO DEGLI SPECULATORI AD OGNI ASTA DEI TITOLI DI STATO. GLI INTERESSI LI PAGANO IL POPOLO E LE AZIENDE.
    Il pd se ne frega. W l europa, w l euro!
    Mi spiace slasch, ma tra bunga-bunga e banca-banca, IO SCELGO ANCORA BINGO-BONGO.

  2. e’ la prima volta che vedo un articolo intellligente a questa firma . Chi lo ha scritto ?

  3. Silvio berlusconi ha un santo in paradiso. Il suo nome è massimo dalema.
    Beppe grillo finalmente ha proposto a Bersani il tanto invocato appoggio al governo Pd.
    In cambio che il pd elegga come presidente del consiglio la Gabanelli oppure Rodotà.
    Berlusconi tifa per Massimo Dalema.
    Ora

  4. Ora la patata bollente e la decisione la deve prendere il Pd.
    Il Pd farà l ennesimo favore a berlusconi oppure metterá un presidente slegato dagli inciuci al colle?
    Qui il Pd deve fare una scelta come tempo addietro ebbe la possibilità di fare la legge sul conflitto di interesse ma preferì fare un regalo a berlusconi. Fare un accordo implicito.
    Oggi il pd si gioca tutta la sua credibilità.
    Cosa farà?

  5. Finalmente un articolo di SLASCH “Hanno fatto le quirinarie…” che mi convince, che affronta gli argomenti uno per uno, con considerazioni precise e molto valide, le elenco: 1)”L’impressione è che il M5S è che la strategia, gli argomenti, vengano estratti a sorte, (…)e che la strategia a lungo termine sia pericolosa, alludo all’obiettivo del 51%, per tante ragioni:… l’Italia scivola sempre più in rovina.
    Sarà difficile imputare al Pd ed al Pdl tutte le colpe di questo sfascio, anche se ci provano in tutti i modi, non sono l’unico a pensare che la vera occasione del cambiamento considerando i numeri nel Parlamento la stia buttando via proprio chi si era candidato per cambiare le cose. Il coltello è nelle mani del M5S ed il fatto che non lo usi, al di là delle questioni di principio, contribuisce a salvare il responsabile maggiore di questa deriva ormai ventennale, Berlusconi.
    L’italiano è un conservatore. Ogni volta che si è presentata l’occasione per un cambiamento, per esempio negli anni 70, si è turato il naso ed ha sempre votato contro qualsiasi novità venisse proposta.
    La paura che cambiasse qualcosa li ha portati a votare persino l’Msi”.
    E’ QUESTO IL PUNTO FONDAMENTALE SU CUI DISCUTERE: dove porta questa strategia? allo sfascio e basta, ma nello sfascio vincono i conservatori, se i rivoluzionari non hanno le idee chiare e non sanno che fare E COME RISOLVERE LA SITUAZIONE E I PROBLEMI DEL PAESE.
    2) “Capisco ancora meno la strategia a breve termine del M5S. Secondo me stanno perdendo un’occasione storica per cambiare finalmente le cose, rinnovare la politica e non riesco a capire se questo gioco allo sfascio è per salvare Berlusconi o per spremere sino in fondo il limone dell’opposizione, secondo me c’è il rischio che ci sia tanto succo ma non rimangano fragole nelle quali metterlo.
    Grillo spera in un accordo Pd-Pdl per gridare all’inciucio, si muove in questo senso e mi auguro che il Pd non cada nella trappola.
    Ho un unico dubbio. O gli strateghi del M5S, Grillo-Casaleggio, sono dei maghi della politica e ci stanno mettendo tutti nel sacco o sono dei buontemponi… che estraggono a sorte…”.
    3) “Il M5S parla pesso di una proposta di legge riguardante l’ineleggibilità di Berlusconi, si lo so avrebbe dovuto farla il Pd, forse ancora prima i Ds, ma non c’erano i numeri che oggi ci sono ed allora sorge spontanea una domanda: perchè non la fa?” (…)
    4) “La responsabilità dello stallo è di tutti ma anche in questo caso uno non vale uno, quelle del M5S sono maggiori perchè sono loro l’ago della bilancia e farla pendere da un lato o dall’altro dipende solo da loro. Dire che per cambiare le cose ci vuole il 51% è pericoloso, molto pericoloso, perchè l’Italia ha già vissuto il partito unico. Non vorrei che il conservatorismo innato degli italiani da una parte e la paura di un regime dall’altra non ci riporti un nuovo che sa di antico, Berlusconi e la sua banda”.
    Ecco è questa la conclusione del ragionamento che purtroppo è molto valida: meditino GRILLO e CASALEGNO.
    Come avevo scritto in un altro blog se vogliono davvero cambiare le cose devono sfruttare il momento del favore popolare PER CAMBIARE LE COSE POCO A POCO CON UN PROVVEDIMENTO ALLA VOLTA, per far contare i voti e i parlamentari che hanno eletto. L’UNICO MODO è PARTECIPARE ad UN GOVERNO CHE POSSA OPERARE e che sia il meno peggio (con gli alleati meno peggio: CIOè LA SINISTRA E IL PD di Bersani).
    Imparino da Lenin, uno che ha saputo davvero cambiare il mondo. Lenin aveva insegnato come bisogna fare: con la rivoluzione di febbraio aveva appoggiato esternamente il governo del progressista Kerenskij (il Bersani di oggi…),permettendogli di fare le riforme che servivano al popolo russo e lasciandolo che cuocesse con i suoi errori nel continuare la guerra e nelle altre scelte contrarie al popolo, cosi al momento opportuno ha potuto fare la rivoluzione di ottobre con tutto il popolo a favore. Ma non si è limitato ad una inutile protesta, ha applicato una strategia preparata da anni, in modo da fare le scelte e le tattiche giuste al momento opportuno.
    Quanti altri “rivoluzionari a parole”, nella storia, hanno buttato invece via tutto e hanno perduto per cercare solo lo sfascio e il “tutto e subito” della facile utopia.
    Cominci a liberare il paese e ad eliminare i nemici corrotti, ma UNO ALLA VOLTA, cominciando dai peggiori… PURTROPPO NON PUO’ FARLO DA SOLO il M5Stelle, deve avere degli alleati temporanei !.. perchè nuove elezioni subito faranno morire il Movimento e vincere Berlusconi.
    Lenin cominciò dagli ZAR e dai nobili conservatori, alleandosi con i borghesi riformisti (Kerenskij) per eliminarli, poi quando questi mancarono alle loro promesse verso il popolo presentò il conto a loro, e si prese tutto il potere.
    DALLA STORIA SI DEVE IMPARARE e SLASCH stavolta ha fatto considerazioni valide perchè la sua analisi del conservatorismo italiano è purtroppo STORICAMENTE dimostrata.
    Perchè è fallito il ’68 un movimento che aveva mobilitato molte più persone rispetto al momento attuale, di fronte al quale IL M5Stelle è una piccola cosa?
    Gino Strada, Slasch e modestamente io (che siamo tutti coetanei ed ex-68) lo sappiamo bene il perchè. Ecco perchè non vorremmo che i fallimenti si ripetano. Cominciamo a scegliere il presidente giusto (eliminando quei nomi inguardabili di cui sopra: Amato, D’Alema, Marini, Bonino etc.). Rodotà, Zagrebelskij vanno bene, Strada dovrebbe essere il ministro della Sanità e la Gabanelli il capo della Televisione. Dateci almeno piccole cose e fate sparire il giaguaro…

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