Vogliamo parlare della questione Unipol-Bnl, del fango sparso dagli sfascisti di regime su Consorte, Fassino, D’Alema del quale non si ricorda più nessuno. Nemmeno i moralisti di sinistra peggiori degli altri?

Non dico Libero o il Giornale al servizio del piduista, quelli non li considero nemmeno li lascio considerare ai boccaloni ed ai teledipendenti, ma mi riferisco ad autorevoli moralisti della vita pubblica, anzi al moralista più bravo di tutti che ci ha intinto la penna e scritto memorabili interventi satirici che hanno divertito anche i boccaloni di sinistra, Marco Travaglio.
Gli articoli di Travaglio, la risposta a Fassino, cercateveli voi perchè io me ne frego, voglio solo far notare che il Migliore, ogni tanto, ne pesta una anche lui.
Se poi per giustificare di avere toppato allarga il discorso a 360°, alludo a Travaglio, secondo me diventa un Belpietro, un Sallusti qualsiasi.
Mi dispiace per i suoi innumerevoli fan di destra e di sinistra come me, che avrò speso un 200 euro per comprare i suoi libri.

La verità su Unipol-Bnl:
così l’Italia ha perso una banca.

La magistratura ha riconosciuto che Unipol non aveva partecipato alla scalata tentata da Fiorani su Antonveneta né a quella di Ricucci su Rcs. Ma l’Italia ha perso una banca.

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La magistratura ha riconosciuto che Unipol non aveva partecipato alla scalata tentata da Fiorani su Antonveneta né a quella di Ricucci su Rcs. Ma l’Italia ha perso una banca.

Tutti noi, ogni tanto, dovremmo sciacquarci la bocca prima di parlare o scrivere, compresi i più belli del reame.
Anche se per noi, che siamo solo blogger, è un peccato veniale. Non abbiamo un seguito di milioni di persone che pendono dalla nostra bocca o dal nostro pc e non andiamo da Santoro con l’agenda in mano.
Ammesso che esista ancora una sinistra, che male ci sarebbe se avesse una banca?
Io le nazionalizzerei tutte e lo dico da decenni prima di Grillo.