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I giovani pensano che Marchionne sia una novità, non hanno conosciuto Valletta o Romiti e gli intellettuali non si ricordano, nemmeno a Servizio Pubblico.


Ieri sera ho visto il lavoratore Fiat che non viene richiamato dalla cassa integrazione in quanto iscritto alla Fiom. Erano tutti stupiti da Santoro a Travaglio, è anticostituzionale, ma come è possibile una cosa del genere.
Gli unici non stupiti erano il lavoratore in questione e la Camusso che queste cose le vive con i lavoratori tutti i giorni.
Nemmeno io ero stupito per il semplice fatto che nel Pci queste cose si sapevano e per chi come me non è mai stato in fabbrica, le scrivevano nei libri.
Ogni tanto cito il libro, Fiat confino, Storia dell’O.S.R.. officina sussidiaria ricambi che i lavoratori Fiat della Fiom ribattezzarono in Officina Stella Rossa.
Ma non c’è solo quello, c’è anche un libro documento edito dall’Unità che si intitola: Fiat La modernità dietro i cancelli leggendo il quale Marchionne sembra un sincero democratico.
Non posso ovviamente scrivere tutto il libro qui ma i titoli di alcuni capitoli li voglio riportare, aiutano a capire ed a riflettere.
Romiti: solo lamentele. Occhetto: no, sono diritti di libertà.
Viaggio sul lato oscuro dell’Impresa, di Alberto Leiss e Letizia Paolozzi.
Discriminazione con nomi e cognomi.
Con la tessera Fiom non può fare l’impiegato.
La confessione di un capo. Su sedici aumento solo a due. (questa l’ho vissuta anch’io)
Pensi a sua moglie cassaintegrata Indesit. Stracciamo la tessera arriva l’aumento. Un buon lavoratore ma con un vizio: sciopera.
Ma perchè denuncia tutti gli infortuni? Un sacrificio per il posto al figlio. La vice-capo sciopera? Allora torna operaia.
Un ventenne: Non sono un uomo-Fiat, io sono mio. di Eugenio Manca.
Non è finita, la chiudo qui con un trafiletto di Norberto Bobbio:
In una intervista Heinrich Boll ha detto:
Tutto è gettato sul mercato, è in corso una svendita continua, una liquidazione continua, ammettiamolo tranquillamente, anche di valori.
In un mondo in cui sono molti i potenti in grado di comprare, oltre ai reni e i figli, anche l’onore, la dignità e la coscienza, di coloro che potere non hanno, c’è da rallegrarsi quando si trova ancora qualcuno non disposto a vendersi.
Da un articolo sulla Stampa del 6 gennaio 1989.
20 anni, forse più, dopo che Pasolini aveva detto in televisione e scritto: noi non abbiamo valore in quanto persone, ma in quanto consumatori. Un valore direttamente proporzionale a quanto consumiamo.
Niente di nuovo sotto al sole, cari Santoro, Travaglio, precari, cassaintegrati  e giovani disoccupati.
Noi, lo sapevamo già. La mia copia del libro non è più gialla, è sbiadita.

6 Risposte

  1. Certo che noi lo sapevamo ma non lo abbiamo mai accettato supinamente anche se abbiamo sempre pagato di persona il prezzo di quella che è stata sempre considerata dal “potere” “catto-fascista” imperante la nostra ribellione.
    Ciao.

    • Questi pensano che le nostre conquiste siano dovuta alla Madonna, un viaggio a Lourdes, sono costate lacrime e sacrifici a noi ed alle nostre famiglie.
      Ciao.

  2. che ci dividono sono pochi anni, ma il vissuto è identico tu con terza media io con terza elementare, però in una cosa siamo identici, passata l’età dell’infanzia ammesso che ci sia stata in qualche modo siamo entrati nel mondo del lavoro, io a 10 anni, e cosa abbiamo trovato???? lavoro e miseria, giusto quella che lasciavamo uscendo di casa, però eravamo disposti a farlo x costrizione o necessità senza chiederci il perchè da addebitare giusto all’età, e con chi avevi a che fare con persone di età dai 30 ai 40 anni di età che quasi tutti avevano combattuto chi costretto o chi x scelta una dittatura, gente ruvida che dalla lotta armata era passata alla lotta democratica x l’emancipazione e che con i loro inconsapevoli messaggi quotidiani, in gran parte anno contribuito alla formazione caratteriale della nstra generazione che hà fatto il tanto vituperato “68” e che oggi tanti rimpiangono, noi eravamo istintivi giusto come la nostra scarsa preparazione scolare, mah!!! oggi è da dire che questa nazione mai!!!!!! ha avuto gioventù preparata e riflessiva come l’attuale, x mia natura non sono pessimista è ho fiducia nei giovani, il più bel segnale l’hanno dato a napoli e cagliari, con de magisris e zedda, eletti a stragrande maggioranza da novizi al voto, e sia io che tu sappiamo che oggi le rivoluzioni iniziano dalle urne, e non abboccando alle provocazioni, sicuramente di ragazzi sbandati c’è ne sono mah!!! ci sono sempre stati e non sono mai stati la maggioranza, e poi ti sei dimenticato l’avversità che noi da giovani avevamo verso gli anziani??? e naturale i tempi cambiano le necessità sono sempre le stesse è la strategia che si modifica, e i giovani l’hanno capito.

  3. […] queste cose le vive con i lavoratori tutti i giorni. Nemmeno… Continua a leggere la notizia: I giovani pensano che Marchionne sia una novità, non hanno conosciuto Valletta o Romiti e gli intel… Fonte: […]

  4. Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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