Ecco perchè ieri a Milano i leghisti gridavano: chi non salta Cosentino è. Non leggono la padania.


Poco tempo fa su History channel ho visto un documentario dove degli scienziati studiavano una mummia di migliaia di anni fa per capire l’evoluzione dell’uomo, dei primati, l’ordine al quale appartiene l’uomo, le scimmie e le proscimmie.
Per quanto la tecnologia e gli strumenti si siano evoluti credo sia difficilissimo fare una tac, una schermografia, ad una mummia cercando di capire come i nostri antenati si siano evoluti, abbiano imparato ad andare a caccia, scoperto il fuoco, gli attrezzi di pietra e poi il ferro, le lance e tutto il resto.
Non li capisco proprio anche perchè avrebbero a disposizione qualche migliaio di primati vivi e vegeti, si sanno anche vestire, da sottoporre si loro studi,esplorarne i neuroni, il cervello, la logica  e da dove derivino i loro ragionamenti ed il significato dei loro slogan.
Ieri a Milano erano a migliaia arrivati da tutto il nord con i pullman e persino qualche automobile, basterebbe prenderne qualcuno e studiarlo con i computer della Nasa i più potenti al mondo, fargli una risonanza magnetica, una Tac per cercare di capire cos’abbiano al posto del cervello.
Penso che gli scienziati, i ricercatori, ci abbiano già pensato. Qualcuno si sarà posto la domanda, perchè studiare una mummia di 10000 anni fa per capire come fosse l’uomo primitivo che si esprimeva a gesti e grugniti, indicava la direzione con il dito medio, quando ne abbiamo a disposizione  esponenti che ancora respirano e scoreggiano?
Temo che il motivo per cui non li sottopongono a studi approfonditi sia perchè hanno paura che la loro ignoranza mandi in tilt anche la macchina più sofisticata, il software più evoluto.
Voi sapete tutta l’ammirazione che ho per Borghezio, il Trota, Cota, Bossi, Castelli, Maroni. Reguzzoni e Calderoli. Sono i miei miti, politicamente capaci di fare sintesi inarrivabili per qualsiasi intellettuale, dal rutto al mandare a cagare l’avversario.
Ieri hanno dato il meglio di se, chi inneggiava a Bossi e chi inneggiava a Maroni, chi alla padania e chi alla panzania, non erano nemmeno in grado di mettersi d’accordo con il loro cervello.
Ad un certo punto hanno alzato a tutto volume la musica per coprire  i fischi a Bossi.
Il massimo l’hanno raggiunto quando hanno lanciato lo slogan: Chi non salta Cosentino è!
Che la padania venda poche copie è risaputo ma qualcuno lo dovrà pur spiegare ai militanti che la padania è, dovrebbe, essere un giornale ed il giornale si legge non si guardano solo le figure e poi ci si fa un cappello.
Avrebbero saputo che a salvare il camorrista Cosentino, quello dello slogan, sono stati proprio i loro rappresentanti e qualche radicale. 

7 Risposte

  1. adesso ve ne accorgete…!!! quello stava buono buono a fare il cagnolino sotto le mani del padrone ma visto che il padrone non lo accarezza piu’ e non muove piu’ la coda allora fa il bastardo e fa ‘ finta di essere arrabbiato grugna un pochino….. per far vedere alla gente MA ADESSO ARRIVA IL PADRONE E LO ACCAREZZA DI NUOVO E BUONO BUONO SI RIMETTE ALLA CUCCIA NEL GOVERNO (lui dice….e pensa….da solo pero’ !!!!.)-

  2. Lo sapevano solo gli “intellettuali” quelli che riescono anche a leggere “la Padania” non solo a ruttare, scorreggiare, alzare il dito medio e fare il gesto dell’ombrello. Gli altri urlavano lo slogan contro Cosentino!

  3. Che cazzo te ne frega di cosa fanno i Padani, terrone ?! Pensa a quando vi lasceremo a crepare di fame e ad avere un pil paragonabile a quello del burkina-faso!

    • Sei talmente imbecille che ti pubblico il commento perchè sei la conferma di quello che penso di voi e che siete.
      Intanto in Tanzania ci avete portato voi i soldi, secondo sono veneto di nascita e lombardo di adozione, più a nord di te. In tutti i sensi.

  4. Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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