Villa S. Martino, quella delle orgettine, ha una storia perlomeno singolare e torbida, come tutte quelle che riguardano Silvio Berlusconi.
La villa era di proprietà del Marchese Casati Stampa un personaggio ricchissimo dai gusti sessuali compatibili con i canoni di Arcore.
Il Marchese era impotente e soddisfava i suoi appetiti assistendo agli amplessi della giovane e bellissima seconda moglie con giovanotti che lui stesso si preoccupava di procurarle.
Assisteva e annotava in un diario date, incontri e valutazioni tecniche amatorie e annotava scrupolosamente il grado di soddisfazione raggiunto dalla signora.
Eravamo sul finire degli anni 60 e vi garantisco che quando ho visto le foto della signora mi sono sentito uno sfigato, nell'essere milanese, fossi stato romano avrei bazzicato tutti i cinema di Roma, i bar, le stazioni. Avevo saputo che la signora ed il marchese abbordavano giovanotti nei cinema romani, ed io ero giovanotto al tempo, se avessi avuto fortuna avrei potuto partecipare.
Nelle questioni sessuali sono decubertiano, non mi interessa vincere, l'importante è partecipare.
Ma, come tutte le belle storie d'amore, anche questa conobbe il suo tramonto, la sua fine.
La bellissima signora Anna commise l'errore di innamorarsi di un giovanotto, Massimo, e questo non era previsto dai patti.
Una sera dell' agosto 1970 il Marchese prese il fucile da caccia ed uccise i due innamorati e poi si suicidò.
Per chi volesse leggere la storia, che non è un romanzo ma è molto appassionata ed appassionante, vi metto il link. Il caso dei marchesi Casati
Unica erede del Marchese era la marchesina Anna Maria, figlia di primo letto del Marchese.
Essendo la giovane minorenne le venne affidato un tutore patrimoniale, il patrimonio del Marchese era valutato intorno ai 300/400 miliardi del tempo, dopo che la sorella della defunta Anna, moglie del Marchese tentò il colpo di aggiudicarsi l'immenso patrimonio assistita da un giovane avvocato calabrese, Cesare Previti.
Persa la causa, cerco di essere sintetico ma vi metterò il link anche di questo, il giovane avvocato riuscì a farsi nominare tutore della minorenne.
Non so se fu la prima porcata della coppia Berlusconi-Previti, di certo gli atti raccontano che la villa fu ceduta all'attuale presidente del consiglio per 500 milioni, un decimo del suo valore, visto che pochi mesi dopo la Cariplo finanziò con 7 miliardi e mezzo il nostro cavaliere del lavoro. Un inciso, non mi risulta che le banche finanzino più del valore ipotecato, ne so qualcosa con casa mia.
Come vedete il nostro presidente non è nuovo a circuire minorenni, da solo o in coppia, per interesse economico o sessuale , lo ha sempre fatto.
Qualche volta con avvocati, come Cesare, altre con Emilio, Carlo e Lele.
Questa è storia, questi sono i fatti, il soggetto è sempre stato un bandito, un bandito iscritto alla P2.
Un nemico efferato della giustizia, della democrazia, della costituzione e della morale.
Per chi volesse approfondire una storia che conosco da 40 anni e che ha determinato la mia ferrea opposizione al delinquente che è il nostro presidente del consiglio metto alcuni link.
La storia della villa di Arcore
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Bello soprattutto stringato ;D
Buongiorno Nat
Beh, dai, la tradizione della villa è rispettata: quello ci ha messo piede fottendo una minorenne e continunado negli anni a fotterne.
E' una costante, è sempre stato un delinquente.
bravo ottimo post come sempre hai perfettamente ragione comunque delinquenti si nasce e loro sono criminali incalliti non hanno la ben che minima preparazione vallanzasca era un signore nei loro confronti
E' che le cose ormai si sanno, ma milioni di individui lo amano lo stesso.
Mi sa che hanno ragione i legaioli. Qui ci vuole una bella secessione con due stati.
In uno ci mettiamo il delinquente, la sua corte e la sua folla plaudente, nell'altro quelli che non vogliono averci a che fare, quelli che ancora sono rimasti normali.
[…] Una volta, con le minorenni, si limitava allo scippo di ville.Con l’aiuto di Previti […]
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[…] Una volta, con le minorenni, si limitava allo scippo di ville.Con l’aiuto di Previti, altro bandit… […]